Nella Settimana Luminosa dopo la Pasqua non si celebrano funzioni memoriali per i defunti, ma anche nella celebrazione della Risurrezione non guasta avere una risposta a una domanda frequente sugli usi della Chiesa ortodossa, che attribuisce un senso speciale ad alcuni dei giorni dopo la morte di una persona.
Il 21 aprile 2025 (Lunedì Luminoso) un gruppo di pellegrini della nostra parrocchia è stato a Loazzolo (AT), il comune vinicolo dell'Alta Langa astigiana che ha il merito di aver visto nascere il primo monastero ortodosso russo in Piemonte, dedicato a san Michele Arcangelo. Qui la fraternità monastica guidata dall'archimandrita David (Korablev) ha accolto i pellegrini per la celebrazione del Mattutino Pasquale e la venerazione delle sante reliquie del monastero. È seguito un pranzo pasquale, la visita all'allevamento dei gatti Kurilian Bobtail curati dai monaci, e una serie di conversazioni con la fraternità. Dopo il congedo dai monaci, un salto all'azienda vinicola Borgo Maragliano, gestita dai cugini di padre Ambrogio, ha offerto un momento di degustazione e di acquisti di spumanti e vini di qualità in un bel panorama collinare, Per chi vuole rivivere le immagini di questa giornata, offriamo la galleria fotografica del pellegrinaggio.
L'Unione dei giornalisti ortodossi è stata tra i primi organi di stampa ortodossi a offrirci un profilo di papa Francesco, il giorno stesso della sua morte, con i commenti di Kirill Aleksandrov. Questo articolo si focalizza soprattutto sulle reazioni che il pontificato di papa Francesco ha suscitato tra i cristiani ortodossi, in particolare quelli in Ucraina.
22/04/2025
Come recuperare credibilità dalla vergogna della Pasqua perduta
Vi presentiamo una riflessione sulla Pasqua, sulle motivazioni che spingono i cristiani (soprattutto i cristiani perseguitati, come quelli nella foto qui a fianco) a mantenere la propria fede e integrità, e su quelle che occorrerebbero a noi per offrire lo stesso esempio di coerenza.
agli arcipastori, ai pastori, ai diaconi, ai monaci e a tutti i fedeli figli della Chiesa ortodossa russa
2025
Beneamati nel Signore, reverendissimi arcipastori, reverendi sacerdoti e diaconi, monaci e monache amati da Dio, cari fratelli e sorelle!
CRISTO È RISORTO!
Con queste parole piene di vita e di grande forza spirituale, vi porgo un augurio e vi saluto tutti cordialmente nella grande e luminosa festa della santa Pasqua. Non è un caso che la tradizione della Chiesa chiami questo giorno la festa delle feste e il trionfo dei trionfi, poiché la Risurrezione di Cristo è il solido fondamento della nostra fede e della nostra speranza. In esso è la trasformazione e il rinnovamento di ogni persona, la luce della vita eterna e la fonte della gioia eterna. La Risurrezione di Cristo ha distrutto i nemici più terribili del genere umano, il peccato e la morte, ha distrutto la barriera tra Dio e gli uomini e ci ha liberati dal potere del male.
Glorificando la Risurrezione del Salvatore, san Nicola di Serbia scrisse che "la vittoria di Cristo è l'unica vittoria di cui tutti gli esseri umani, dal primo all'ultimo, possono gioire. Ogni altra vittoria sulla terra ha diviso e divide gli uomini... Ma solo la vittoria di Cristo è come il sole, che riversa raggi luminosi su tutti coloro che stanno al di sotto" (Conversazioni. Il Vangelo del Vincitore della morte).
Ciò significa che a ogni persona che lotta per la salvezza, a ogni credente e seguace di Cristo, è data l'opportunità di ottenere la vittoria sul peccato e di diventare, secondo le parole dell'apostolo ed evangelista Giovanni, un amato figlio di Dio (1 Gv 3:1).
Noi celebriamo la Pasqua non come il passaggio da una terra all'altra, nemmeno alla Terra Promessa, come gli antichi ebrei celebravano la Pasqua dell'Antico Testamento, rallegrandosi della loro liberazione dai lunghi anni di prigionia in Egitto. La nostra Pasqua è un'altra cosa. Il Signore ci ha liberati dalle tenebre del peccato e dall'ombra della morte (Lc 1:79) e ci ha donato il Regno dei Cieli.
"Cristo ha condotto i tristi prigionieri alla luce della libertà – li ha sollevati alle altezze del Paradiso, esultando" (Inno XXXVIII): questi versi ispirati del venerabile Efrem il Siro esprimono un'esperienza profonda del mistero pasquale, il mistero della salvezza dell'uomo dall'influenza del male su di lui. Il male non è scomparso, ma l'uomo ha acquisito la capacità, grazie al potere della grazia di Dio, di combattere il male e di vincerlo attraverso il pentimento, la preghiera e la partecipazione al corpo e al sangue del Salvatore nel mistero della santa Eucaristia. Perciò, insieme all'apostolo Paolo, affermiamo che colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai nostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in noi (Rm 8:11).
La Pasqua di Cristo segna il passaggio dalla decadenza terrena alla vita eterna con Dio, all'unità con il nostro Creatore e Redentore. E perciò, rallegrandoci in Gesù, risorto per noi, e accogliendo con gratitudine il calice della salvezza (Ps 115:4), nel quale la Chiesa ci dona il vero cibo e la vera bevanda dell'immortalità: il corpo e il sangue di Cristo, glorifichiamo instancabilmente e incessantemente il Signore con opere di amore e di misericordia, mostrandoci suoi fedeli discepoli.
E anche se il nostro impegno per il bene e il successo nell'opera di Dio può talvolta sembrare il modesto obolo di una vedova (Mc 12:42), stiamo sempre attenti che la fermezza della nostra fede e la fermezza della nostra speranza non si indeboliscano in noi, sapendo che la nostra fatica non è vana nel Signore (1 Cor 15:58).
Rendiamo lode e gloria al Salvatore risorto, abbracciamoci con amore e condividiamo l'eterna gioia pasquale con ogni persona con cui Dio ci unisce nel cammino della nostra vita, testimoniando con parole e azioni che CRISTO È VERAMENTE RISORTO!
Pasqua di Cristo 2025
20/04/2025
MESSAGGIO PASQUALE del metropolita Nestor di Korsun e dell'Europa occidentale
esarca del patriarca di Mosca per l'Europa occidentale
Beneamati in Cristo, fratelli vescovi, sacerdoti e diaconi, cari fratelli e sorelle,
CRISTO È RISORTO!
È tempo per tutti noi di entrare nella gioia del nostro Signore!
In tutte le chiese e parrocchie del nostro Esarcato, sparse nei vari territori e paesi dell'Europa occidentale, in altrettante lingue diverse, risuona in questa notte di Pasqua l'annuncio vittorioso della Risurrezione del Figlio di Dio.
In questo giorno non possiamo sprofondare nella tristezza, nella disperazione o nel dubbio. Nessun evento nella realtà che ci circonda, per quanto sconvolgente, può oscurare la solennità di oggi. Perché la porta verso un altro mondo, un'altra realtà, si è aperta davanti a noi, e lì regnano luce, grazia, gloria e gioia in Gesù Cristo, nostro Signore. E in verità egli dice a noi, suoi discepoli e suoi fedeli: "Io vivo e anche voi vivrete" (Gv 14:19).
Si compiano in noi oggi le parole dell'Apocalisse del santo apostolo ed evangelista Giovanni: "Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né lutto, né lamento, né affanno, perché le cose di un tempo sono passate" (Ap 21:4). E possa questa esperienza di comunione con l'eternità, questa conoscenza vissuta di ciò che Dio riserva a coloro che lo amano, possa la nostra fede salvifica, aiutarci, nella nostra vita quotidiana, ad essere messaggeri della pace, testimoni della luce e apostoli dell'amore.
Buona Pasqua a tutti voi, miei cari!
CRISTO È RISORTO! VERAMENTE È RISORTO!
Parigi,
Pasqua di Cristo 2025
19/04/2025
Democrazia moldava in salsa di valori europei: "sei fedele alla Chiesa russa? Niente volo in Terra Santa!"
A uno dei vescovi della Chiesa ortodossa di Moldova, l'arcivescovo Marchel (Mihăescu, nella foto) di Bălți e Fălești, è stato impedito di arrivare a Gerusalemme in tempo per partecipare alla cerimonia del Fuoco Santo. Giovedì 17 aprile, prima di salire sull'aereo che lo avrebbe portato in Terra Santa, è stato trattenuto dell'aeroporto di Chișinău per una "ispezione di polizia" e bloccato senza passaporto fino a dopo il decollo del suo volo. Non è stata offerta nessuna ragione per il suo fermo, mentre è stato notato che alla delegazione della "metropolia di Bessarabia", la struttura scismatica moldava dipendente dal patriarcato romeno, è stato concesso di partire con lo stesso volo senza alcun problema. Anche a un secondo tentativo dell'arcivescovo di lasciare il suo paese è stato opposto un rifiuto, nonostante non vi sia alcuna restrizione legale a prevenire la sua partenza. Il patriarca Theophilos di Gerusalemme si dichiara preoccupato per questa misura discriminatoria, così come il metropolita Luka di Zaporozh'e e Melitopol, dell'altrettanto perseguitata Chiesa ortodossa ucraina, e come dovrebbe fare qualsiasi persona preoccupata per le discriminazioni religiose.
18/04/2025
L'archimandrita John Maitland Moir: la sua vita e le sue opere
Vi presentiamo un articolo biografico di uno dei pionieri dell'Ortodossia in Scozia, che come tanti ortodossi occidentali ha saputo creare un buon connubio tra la fede apostolica e le proprie radici culturali.
17/04/2025
La croce e la clava: quando la "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" ha usato la polizia per rivendicare un luogo santo
In un editoriale dell'Unione dei giornalisti ortodossi, si testimonia l'ennesimo sopruso degli scismatici contro i fedeli della Chiesa ortodossa ucraina. Dopo un tentativo fallito di sequestro di chiesa, i "coraggiosi" razziatori (armati di bastoni e coltelli) se la sono data a gambe perché i fedeli (disarmati) erano più di loro. Al secondo tentativo, sono riusciti a occupare la chiesa con la collaborazione attiva della polizia: ovvero, i poliziotti non si sono meramente messi a guardare, come hanno già fatto fin troppe volte, ma hanno dato una mano ai predoni a entrare nella chiesa e occuparla. Le parole profetiche di Cristo, su chi perseguita i suoi fedeli credendo di rendere culto a Dio, non sono mai state così vicine.
I nostri amici della missione ortodossa indiana nel Maharashtra ci hanno inviato un sermone della Domenica delle Palme, tenuto dal Dr. Polycarp (al secolo Rohan Nehamaiyah, nella foto), fratello di padre Clement Nehamaiyah, che abbiamo citato diverse volte sul nostro sito. Ve lo presentiamo volentieri come segno di vicinanza ai nostri confratelli di una missione in grande espansione.
Ringraziamo il nostro iconografo Ovidiu Boc per aver accettato di dipingere su commissione di nostri parrocchiani un paio di icone che presto saranno installate in chiesa: la prima raffigura i santi martiri Adriano e Natalia di Nicomedia, e la seconda la santa martire Marina (o Margherita) di Antiochia di Pisidia.
14/04/2025
Uno studio sociologico sulla fiducia nell'astrologia
Un recente studio dell'Università del Minnesota, intitolato "Intelligenza e differenze individuali nella fede nell'astrologia", ha individuato uno schema chiaro: più basso è il livello di intelligenza e di istruzione di una persona, più è probabile che questa persona creda nelle affermazioni dell'astrologia.
Mentre il livello di istruzione era abbastanza facile da identificare nel campione di 8.553 soggetti analizzati, per valutare l'intelligenza i soggetti sono stati sottoposti al test Wordsum (un breve questionario di vocabolario considerato un indicatore affidabile dell'intelligenza verbale e delle capacità cognitive complessive).
L'intelligenza si è rivelata il fattore più potente nel predire la sfiducia nei confronti delle affermazioni dell'astrologia, seguita dal livello di istruzione e di formazione accademica.
Al contrario, lo studio ha potuto rilevare che la religiosità, la spiritualità e la fiducia nella scienza non hanno alcuna influenza significativa sulla fiducia negli oroscopi e nei segni zodiacali.
Il monastero di Pjukhtitsa (nella foto) è la più antica istituzione monastica dell'Estonia, oggi sotto aperta persecuzione del governo estone del quadro della "civilissima" Unione Europea, tanto attenta ai diritti umani... tranne quando questi diritti sono quelli dei cristiani ortodossi. I non meglio specificati "valori estoni" considerano impossibile avere un legame canonico con l'esecrata Chiesa ortodossa russa, tanto più per un monastero che per statuto è sottoposto direttamente alla giurisdizione dell'ancor più esecrato patriarca Kirill. Perciò, nonostante gli ortodossi in Estonia non abbiano violato alcuna legge statale e neppure espresso opinioni contrarie al governo, la politica di ingerenze e di aperta persecuzione nei loro confronti non conosce tregua. Vi presentiamo un paio di articoli nel quale potete leggere del supporto al monastero da parte degli altri monasteri della Chiesa russa, e dell'appello presentato a nome del monastero alla Commissione per la libertà religiosa degli Stati Uniti.
Vi presentiamo un eccellente articolo apologetico di Orthodox Reflections che parte dal fenomeno detto The Fandom Menace ("la minaccia del mondo dei fan"), una storpiatura del titolo The Phantom Menace ("La minaccia fantasma"), il primo film cronologico della saga di Guerre Stellari. Questo fenomeno riguarda le reazioni degli amanti delle saghe narrative moderne contro le degenerazioni in salsa Woke di storie di fantascienza e fantasy. Agli occhi di Nicholas, l'autore dell'articolo, queste persone sono degli autentici ortodossi nei confronti dei messaggi delle storie da loro amate. E per quanto riguarda l'Ortodossia cristiana? Se la Chiesa primitiva avesse subito una grande apostasia, come sostengono gli evangelici moderni, dove si può trovare "la minaccia del mondo dei fan" del cristianesimo originario? Basandosi sulla pressoché totale assenza di un'apologetica di stile evangelico moderno nei primi secoli (in netto contrasto con quelli che oggi non vogliono che siano storpiati dei miti di mera fantasia), conclude che forse la vera Chiesa non ha avuto una "minaccia del mondo dei fan" perché i "fan" hanno potuto vedere come il suo messaggio è rimasto immutato nei secoli.