Oggi si commemora il decimo anno dalla morte dell'arcivescovo Sergio (Konovalov) di Eucarpia. Nato l'8 luglio 1941 a Louvain (Belgio) servì come diacono e prete sposato (padre di tre figli) nell'Esarcato russo di Costantinopoli in Europa occidentale. Tonsurato monaco alla morte della moglie, guidò l'Esarcato con il titolo di Arcivescovo di Eucarpia dal 1993 al 2003.
Nelle chiese del Patriarcato di Mosca abbiamo ragione di ricordarlo piangendone la fine prematura, perché sembra abbastanza pacificamente accertato che fu in gran parte grazie a dialoghi da lui tenuti con Mosca che si giunse al documento dell'aprile 2003, che prospettava una Metropolia autonoma dell'Europa occidentale, che avrebbe riunificato le parti ancora separate della diaspora russa. Il concetto stesso di questa Metropolia, sviluppato nella lettera del Patriarca Alessio II, era una diretta risposta al desiderio dell'Arcivescovo Sergio di ritornare direttamente in seno alla Chiesa madre, in una situazione di autonomia locale.
Anche se non potremo mai sapere se questo ritorno avrebbe avuto luogo, a causa della sua morte improvvisa il 22 gennaio 2003, non dimentichiamo l'esempio di realismo e lungimiranza dell'Arcivescovo Sergio. Eterna Memoria!
Nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti, presentiamo la nostra recensione cinematografica del film del 2009 Taras Bul'ba, diretto da Vladimir Bortko. Nella valutazione del film, cerchiamo di spiegare soprattutto perché questa produzione cinematografica è rilevante per l'Ortodossia, e aggiungiamo alla recensione e ai collegamenti al film un breve filmato che ci fa vedere ai nostri giorni gli stessi cosacchi tra i quali è ambientata la leggenda di Taras Bul'ba.
A poche ore dalla fine della funzione, carichiamo una galleria fotografica con le immagini della benedizione delle acque dopo la Liturgia dell'Epifania. Questa era la terza benedizione fatta tra il giorno della vigilia e il giorno della festa, per cui chiediamo scusa se nelle foto sembriamo un po' stanchi... lo siamo davvero! Ringraziamo Victor per avere fatto le foto e per avercele inviate a tempo di record. S Prazdnikom!
Dal sito russo Смысл жизни (Smysl zhizni, “Il senso della vita”), presentiamo nella sezione “Umorismo” dei documenti due storie in russo e in italiano. La ricerca del buon senso è sempre un ottimo correttivo sul cammino della vita per i cristiani ortodossi (e forse non solo per loro).
Sul sito della nostra parrocchia madre di Milano si può vedere un'intervista professionale fatta all'archimandrita Dimitri (Fantini), che è stato il fondatore e il primo parroco della nostra comunità torinese. Con la semplicità e il buon senso che lo contraddistinguono, padre Dimitri ci racconta come, insieme a un piccolo numero di italiani ortodossi, ha dato l'avvio a una parrocchia oggi molto attiva e frequentata. Ci parla anche delle impressioni dell'Ortodossia sul cuore di un italiano, del valore storico della lingua slavonica e di altri temi interessanti.
(purtroppo, il video non è più reperibile in rete a causa dei cambiamenti apportati al sito della parrocchia milanese. Se chi ne ha titolo volesse rimetterlo in rete, saremo lieti di segnalarlo nuovamente)
Nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea”, presentiamo il testo russo e la traduzione italiana dell’intervista al vescovo Ioann (Berzins) di Caracas, responsabile delle parrocchie della Chiesa russa all’estero di tutto il Sud America, un continente in cui l’Ortodossia riserva molte sorprese.
Oggi, in Sud America, la più alta concentrazione di parrocchie della ROCOR (una chiesa storicamente molto conservatrice) si trova curiosamente nel Venezuela di Chavez. A questo proposito, Vladyka Ioann ripete (e non si ripeterà mai troppo spesso) che la Chiesa non sposa posizioni politiche socialiste o capitaliste, di "destra" o di "sinistra": solo le politiche ateiste e la persecuzione dei credenti possono generare una condanna ecclesiale.
Vladyka Ioann ci parla anche della piaga delle parrocchie scismatiche, il cui filo conduttore sembra la volontà di essere scismatici (fenomeno non limitato al Sud America: si veda l’articolo Sulla psicologia dello scisma nella sezione “Confronti” dei documenti), delle difficoltà della pastorale (soprattutto a causa della carenza di sacerdoti) e del suo particolare ruolo di vescovo incaricato della cura pastorale dei vecchi credenti.
19/01/2013
VIDEO - Viaggio nelle parrocchie ortodosse della Carolina del Sud
La diocesi orientale degli Stati Uniti della Chiesa Russa all'Estero ha iniziato la produzione di filmati-documentario sulla vita della Chiesa. In questo video, vediamo gli sviluppi dell'Ortodossia nello stato americano del South Carolina: terra di persone legate alle tradizioni familiari, ha saputo integrare abbastanza bene nuove comunità di credenti che certamente non trascurano una visione tradizionale. Scopriamo nel video come gli ortodossi "vecchi" e "nuovi" vivono, pregano e... mangiano!
Nell’onda delle riflessioni sulle ragioni d’essere ecclesiologiche di un’Ortodossia indipendente di tradizione russa in Occidente, il nostro confratello padre Marco ci rimanda a un testo interessante del vescovo Aleksandr (Semenov Tian-Shanskij); purgato dalle ormai superate polemiche con la Chiesa russa all’estero, il brano offre spunti di riflessione seria. Qui riportiamo quello che a nostro parere costituisce il cuore (profetico) del messaggio del vescovo Aleksandr:
“La Chiesa ortodossa in Occidente, dopo la liberazione della Chiesa in Russia, vivrà certamente con quest’ultima nell’unità, ma non dovrà necessariamente diventare una diocesi della Chiesa russa. Possiamo supporre che molti chierici e laici scelgano di rientrare nella Russia libera, in cui si aprirà un campo immenso per l’azione pastorale, ma è innegabile che molti nipoti, pronipoti e figli dei pronipoti degli emigrati russi preferiranno restare in Occidente, senza tradire l’Ortodossia”.
Questa è certamente una vera raison d'être che vale la pena considerare, e che nessuno, né a Mosca, né a Parigi (…né tanto meno a Torino!) desidera osteggiare. Restano però due problemi di una certa gravità.
Il primo è la carenza di vescovi, che è tutt’altro che un problema contingente: l’incapacità di perpetuare l’episcopato è il primo sintomo di immaturità di un corpo ecclesiale. “Dov’è il vescovo, là è la Chiesa” vale per sant’Ignazio di Antiochia tanto quanto per noi.
Il secondo tocca tutti da vicino e rischia di gettare discredito sull’Ortodossia in Occidente: come si possono mantenere, senza la supervisione diretta della Chiesa russa, le chiese russe storiche dei nostri paesi? I progetti di Ortodossia occidentale che non sanno (o non vogliono) rispondere a questo quesito basilare conducono inevitabilmente a vicende come quella che ha portato all’attenzione della stampa e dei tribunali la cattedrale russa di San Nicola a Nizza.
La vicenda si è ora risolta (si veda su questo blog il commento del 22 dicembre 2012, “Un centenario a lungo atteso”), ma non senza malessere. Cerchiamo di capirne le ragioni attraverso le interviste a Nikita Krivoshein e a Séraphin Rehbinder (membri fondatori dell’OLTR, il movimento degli Ortodossi Locali di Tradizione Russa), che presentiamo nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti, nel testo russo e nella nostra traduzione italiana.
Si sta avvicinando la festa della Teofania (o Epifania), in cui commemoriamo il battesimo del Signore nel Giordano. Dopo la grande benedizione delle acque, ha inizio il giro annuale di benedizione delle case, che si aspergono con l’acqua appena benedetta. Prepariamoci a far benedire le nostre case con i consigli di padre Sergij Sveshnikov, che ci spiega il senso teologico della benedizione e ne ricorda i particolari pratici. Il testo estratto dal blog di padre Sergij è nella sezione “Ortoprassi” dei documenti, nell’originale russo e nella traduzione italiana.
Alcuni si chiedono perché il Patriarcato di Mosca abbia un Dipartimento per le relazioni tra la Chiesa e la società: soprattutto, perché questo ente sia sotto l’interesse dei media solo quando ci sono eventi fortemente polarizzanti e controversi come il gay pride di Mosca; in realtà il lavoro del dipartimento diretto dall’arciprete Vsevolod Chaplin si occupa di molti temi che hanno un impatto sulla vita di tutti i credenti, tra i quali l’ambiente, il tempo libero, i giovani, l’istruzione, la sanità: solo gli eventi mediaticamente più appariscenti ne sottolineano la presenza, come lo stesso padre Vsevolod spiega in un’intervista a Pravoslavie i mir (“l’Ortodossia e il mondo”). Presentiamo le parole di quest’intervista nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti, nell’originale russo e nella traduzione italiana.
15/01/2013
Parigi e la Russia: le opinioni di Nikita Struve e di Ivan Shakhovskoj a confronto
Un nostro commento dello scorso 9 gennaio sulla raison d'être di una Chiesa di tradizione russa separata dalla Chiesa russa ha favorito, a quanto pare, la pubblicazione di un lungo articolo apologetico. Troppa grazia… se è la risposta all’interrogativo di un semplice paragrafo! Ma forse è la migliore testimonianza che abbiamo toccato un nervo scoperto, un tema di fronte al quale, se si ha a cuore la Chiesa, è ben difficile mantenersi “neutrali”. Per rimanere fedeli allo scopo di questo sito, e cioè di offrire materiale utile per la conoscenza dell’Ortodossia (si vedano i commenti del 26 maggio 2012 in questo blog), mettiamo volentieri i nostri lettori a conoscenza di due punti di vista ben diversi sull’argomento, ascoltando le opinioni contrapposte di due autorevoli rappresentanti dell’emigrazione russa a Parigi: Il filosofo Nikita Struve, e il principe Ivan Shakhovskoj. Il testo delle loro interviste, nell’originale russo e nella nostra traduzione italiana, è nella sezione “figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti.
14/01/2013
Riflessioni di padre Aleksander Shargunov sul Capodanno
Oggi per il vecchio calendario è il 1 gennaio 2013, festa di San Basilio e della Circoncisione del Signore. Mentre auguriamo a tutti un buon Старый Новый год (“Vecchio nuovo anno”) nella continuazione dell’atmosfera dei giorni santi del Natale, presentiamo nella sezione “Ortoprassi” dei documenti il testo russo e la traduzione italiana dell’articolo dell'arciprete Aleksander Shargunov, “Quando e come dovremmo celebrare il nuovo anno?”, apparso su Pravoslavie.ru alla fine del 2011.
Abbiamo avuto una segnalazione utile per i nostri lettori di lingua romena. Il libro Explicarea Dumnezeieştii Liturghii, di padre Stefanos Anagnostopoulos, che non sempre è disponibile in formato cartaceo nelle nostre chiese, si può leggere in formato PDF in una delle sezioni della Biblioteca del cristiano ortodosso, sul sito www.ortodoxia.md. Il libro cerca di aggiungere, alla spiegazione del rito eucaristico, anche una serie di racconti di esperienze della Divina Liturgia, tratte dalle opere dei santi Padri, dalla decennale esperienza pastorale dell'autore, dalle vite di padri del Monte Athos e di numerosi cristiani semplici e devoti.
13/01/2013
Ieromonaco Seraphim (Rose): la formazione dell'anima
Gli approcci alla “spiritualità” (parola che non viene dalla tradizione ortodossa) sono sempre pericolosi se si dà per sottinteso il lungo percorso di acclimatamento culturale che viene da una vita prolungata in un ambiente ortodosso, fatto di consapevolezza e di sensibilità. Questo è particolarmente vero con i convertiti, che sono tentati di correre dietro a insegnamenti spirituali prima di avere addestrato le loro anime ai sentimenti di base dei valori umani.
L’insegnamento di padre Seraphim (Rose) di Platina (1934-1982) è illuminante in tal senso: pur vivendo una vita di ascesi e di preparazione spirituale non indifferente, insegnava continuamente l’importanza della cura dell’anima, ovvero della coltivazione di sentimenti di bontà, verità e bellezza attraverso la letteratura e la musica "classiche", l’arte, la natura, le tradizioni popolari, e così via. Le sue parole fanno del bene a tutti, sia a quelli che provengono da famiglie ortodosse sia a quelli che si sono avvicinati alla fede in età adulta. Il testo di padre Seraphim che proponiamo oggi (riportato la settimana scorsa da pravmir.com) è nella sezione “Ortoprassi” dei documenti.