Vi presentiamo una serie di nostre riflessioni sul tema del cambio di un parroco, un fenomeno che molte parrocchie ortodosse in Italia, avviate da alcuni decenni, si trovano a dover vivere per la prima volta proprio in questi anni. Offriamo una serie di domande che possono aiutare sia le comunità che i candidati stessi a capire i ruoli che si troveranno a ricoprire nel prossimo futuro.
Il 31 gennaio 2025, il capo degli scismatici ucraini Dumenko e il capo del GUR (servizio segreto militare) Budanov si sono divertiti a vedere se stessi raffigurati su una pseudo-icona che li dovrebbe raffigurare nel bel mezzo di 'eroi' veri o presunti dell'Ucraina.
Tralasciamo ogni commento sulla disgustosa strumentalizzazione dell'immaginario religioso per promuovere fini politici e settari, e ci soffermiamo piuttosto sulla notizia che il "Santo Sinodo" della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" ha rimproverato il proprio "metropolita" di Lutsk, Mikhajl Zinkevich, perché costui, tra le sue molteplici violazioni, avrebbe inserito immagini di benefattori negli affreschi della sua "cattedrale": questa è una pratica discutibile, ma storicamente attestata in diversi luoghi e periodi della storia della Chiesa, mentre ben più grave è la vergognosa prostituzione di un'icona sacra, come nel caso che abbiamo citato, e che i pagliacci della struttura di Dumenko si guardano bene dal criticare.
03/02/2025
Riflessioni su quarant'anni di servizio all'altare
Il nostro amico arciprete Andrew Phillips ha appena festeggiato quarant'anni di sacerdozio, che ha voluto descrivere in un saggio che alterna citazioni bibliche e reminiscenze personali, con le quali possiamo ricostruire il suo cammino e le sue motivazioni.
Vi presentiamo il resoconto di viaggio di una spedizione missionaria in Sri Lanka, dove comunità di immigrati ortodossi e gruppi di fedeli locali si stanno dando una mano per fondare nuove chiese.
01/02/2025
"Morirà impenitente!" Anastasios e gli ufficiali del Fanar
Nick Stamatakis di Helleniscope ci presenta un grido di dolore di un ortodosso greco che deplora il trattamento indegno a cui i tirapiedi "semi-ufficiali" del Patriarcato ecumenico hanno assoggettato il defunto arcivescovo Anastasios d'Albania, colpevole di non essersi allineato alla mafia fanariota.
31/01/2025
Quattro fedeli di Cherkassy sotto processo per aver difeso la loro cattedrale dal sequestro
L'ipocrisia del regime ucraino non conosce limiti: quattro fedeli della cattedrale di san Michele a Cherkassy (due laici e due preti) sono stati incriminati per essersi difesi durante il sequestro della loro chiesa da parte di attivisti delle bande di Dumenko. I quattro sono accusati ai sensi dell'articolo 296 del Codice penale ucraino (teppismo).
Di uno dei due preti, padre Roman Gorkavenko, si conosce già l'accusa: avrebbe usato una bomboletta spray al peperoncino contro i militanti assoldati dagli scismatici, che hanno preso d'assalto la cattedrale. Ovviamente, il fatto che questi ultimi, ben camuffati in mimetica e passamontagna, abbiano fatto generoso uso di gas lacrimogeni e di pistole ad aria compressa... non fa testo. Qualcuno ricorda un'esortazione a levarsi la trave dal proprio occhio prima di guardare la pagliuzza nell'occhio altrui?
Sulla pagina Facebook di padre Georgij Izaj, un sacerdote ortodosso ucraino, possiamo esaminare una testimonianza del comportamento dell'anti-Chiesa di Dumenko. Nel cortile di una chiesa di Krekhaiv (a nord di Kiev), sequestrata agli ortodossi autentici, i rappresentanti della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" (benedetta dal patriarca Bartolomeo) usano le pagine delle guide liturgiche ortodosse come carta igienica. Questo esempio apparentmente meschino e banale ci fa capire quale sia il senso della pietà e il rispetto del sacro di questi individui che rubano le chiese ai credenti.
La psicologa Anna Maslova ci aiuta a trovare risposte, non solo filosofiche ma anche pratiche, a una delle domande fondamentali di ogni essere umano, che prima o poi si trova a dover affrontare la finitezza della propria esistenza.
Ora che il furore antirusso si sta smorzando negli Stati Uniti, il ruolo di portabandiera della russofobia è sempre più ricoperto dai rappresentanti delle istituzioni britanniche. Osserviamo in un saggio di padre Andrew Phillips le ragioni di questo odio bi-secolare, legato a un odio per il cristianesimo nella sua forma più autentica.
27/01/2025
Morte del primate della Chiesa albanese: cosa succederà adesso?
Il transito al cielo dell'arcivescovo Anastasios (Yannoulatos, nella foto) lascia sulla terra alcune questioni sospese. In un saggio di Konstantin Shemljuk, si analizzano le prospettive dell'elezione di un nuovo primate della Chiesa albanese nell'attuale situazione di tensione, dovuta alla crisi ucraina tuttora irrisolta.
Il 25 gennaio 2025 si è addormentato nel Signore l'arcivescovo Anastasios (Yannoulatos), dal 1992 primate della Chiesa ortodossa albanese con il titolo di arcivescovo di Tirana e di tutta l'Albania. Nato al Pireo il 4 novembre 1929, aveva passato la maggior parte della sua vita adulta in Africa, diventando uno dei più famosi missiologi ortodossi del mondo, prima di prendere in carico la responsabilità della Chiesa albanese rinata dopo le persecuzioni del regime ateo. Scriveremo di più su di lui nei prossimi giorni: intanto, ci uniamo al lutto della Chiesa ortodossa d'Albania.
I përjetshëm kujtimi! Αἰωνία ἡ μνήμη! Eterna memoria!
26/01/2025
Il Monte Athos e la Grecia sostengono la Chiesa ortodossa ucraina: quale impatto avrà sul patriarca Bartolomeo?
Vi presentiamo un'analisi delle prospettive che si aprono dopo che abati e monaci di una quarantina di monasteri in Grecia e sul Monte Athos hanno scritto una lettera a sostegno della Chiesa ortodossa ucraina perseguitata.
25/01/2025
40.000 donne russe scelgono di non abortire dopo un nuovo programma di consulenza
In Russia gli aborti sono ancora tristemente comuni come retaggio dell'era sovietica, ma almeno lo stato si impegna a ridurli con una capillare campagna di consulenze e di sostegno sociale. Vi presentiamo un'analisi della situazione corrente.
23/01/2025
Uno dei primi ordini esecutivi di Trump respinge nell'irrilevanza l'ideologia del gender
L'Ordine Esecutivo 14166 del 20 gennaio 2025, intitolato Difendere le donne dall'estremismo dell'ideologia del gender e ripristinare la verità biologica al governo federale, è stato firmato da Donald Trump il giorno stesso della sua inaugurazione come presidente degli Stati Uniti. Una generazione or sono un documento del genere sarebbe stato surreale (come una dichiarazione ufficiale che l'erba è verde o che l'acqua è bagnata), ma il fatto stesso che una simile posizione si sia richiesta a livello esecutivo così alto è una cartina di tornasole dei danni epocali che l'ideologia del gender ha provocato. Per questo riteniamo assolutamente importante familiarizzarsi con questo documento basato sul buon senso, sui dati della scienza e sull'esperienza millenaria dell'umanità, e vi offriamo la nostra traduzione italiana del testo.