San Serafino (Sobolev), uno dei vescovi della diaspora russa del XX secolo recentemente canonizzato, è stato un acuto e instancabile difensore della fede, modello per ogni vescovo ortodosso. Dalla Bulgaria (dove si prendeva cura delle comunità degli esuli russi) era stato tra i primi a sottolineare gli aspetti eretici della dottrina di padre Sergej Bulgakov. Mise inoltre in guardia gli ortodossi contro il coinvolgimento nell’ecumenismo, mettendone in evidenza con lungimiranza gli aspetti pericolosi e fuorvianti. Allo stesso modo, fu sempre inflessibile nel sottolineare gli errori della riforma del calendario, come nel resoconto di cui oggi presentiamo alcune parti in traduzione italiana, e che costituì il suo principale intervento al Concilio pan-ortodosso di Mosca nel 1948.
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