Se volete identificare un’influenza contraria in tutto il mondo al diritto di sovranità nazionale, non sbagliate a indicare la rete di fondazioni e organizzazioni non governative che fa capo a George Soros. Non che quest’influenza riesca comunque a conquistare il cuore delle nazioni: tre giorni fa è passato a maggioranza di quasi due terzi il referendum olandese per bloccare l'accordo di associazione tra UE e Ucraina, visto come una capitolazione di sovranità che trasformerebbe ancor di più UE e Ucraina in marionette di poteri globalisti. Il risultato olandese è ancor più incoraggiante, visti i miliardi spesi dalla propaganda delle fondazioni di Soros per convincere che la vera minaccia al benessere del mondo è l’ingerenza putiniana (potete osservare qui la propaganda di Soros appesa in tutte le stazioni ferroviarie olandesi). Ma nonostante questi risultati negativi, la macchina propagandistica di Soros (che può contare su quantità mostruose di capitali) non si interrompe; anzi, sta cercando di mietere successi in Georgia bersagliando proprio il clero ortodosso, come potrete leggere nell’articolo di Alex Newman da Pravoslavie.ru, che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti. Quando una nazione tradizionalmente ortodossa viene spinta a rinunciare alla propria sovranità attraverso un’azione di propaganda mirata al suo clero, tutti i cristiani ortodossi devono essere immediatamente richiamati a fare molta, molta attenzione...
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