Nel mese di ottobre del 2012 abbiamo monitorato l’incontro dei vescovi della Chiesa ortodossa russa – Patriarcato di Mosca e ROCOR – alla ricerca di una soluzione per l’organizzazione della diaspora. Passati ormai tre anni e mezzo da quella riunione (nella foto, un momento dell’incontro), molti si stanno chiedendo cosa ne è stato del processo di integrazione avviato in quei giorni. Certo, non ci sono state fusioni spettacolari, ma in questi anni si sono sviluppati legami importanti, che fanno ben sperare, e soprattutto si assiste a una convergenza di intenti a livello della base dei fedeli, come ci fa notare padre Andrew Phillips in un saggio che abbiamo tradotto in italiano per offrire un orientamento in materia.
Vent’anni fa, quando avevamo chiesto a vladyka Gurij, il primo vescovo della nostra comunità, se mai si sarebbe arrivati alla riunificazione tra Patriarcato di Mosca e ROCOR, ci rispose che la riunificazione avrebbe avuto luogo, solo non nell’immediato... e fu profeta. Ora anche di fronte al quesito dello status organizzativo della diaspora ortodossa russa (inclusa l’eventuale Metropolia dell’Europa occidentale, che vediamo come la più realistica base di una chiesa ortodossa locale, multinazionale e multilingue, che comprenda l’Italia), le parole di padre Andrew sono da ricordare con attenzione negli anni che verranno.
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