Il 16 marzo 2024 ha avuto luogo il funerale del patriarca Neofit di Bulgaria, nella cattedrale di sant'Aleksandr Nevskij a Sofia. Alla Divina Liturgia prima del funerale, celebrata dal metropolita Ioan di Varna e Velikij Preslav, da vescovi della Chiesa bulgara e da chierici bulgari e romeni.
Erano presenti le delegazioni dei Patriarcati di Costantinopoli, Alessandria, Gerusalemme, Russia, Georgia, Serbia e Romania e delle Chiese di Cipro, Grecia, Albania e Macedonia. Il patriarca Bartolomeo si è portato al seguito "il metropolita Epifanij" (Sergej Dumenko) e "l'arcivescovo Evstratij" (Ivan Zorja) della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" scismatica. Questi due, come afferma lo stesso metropolita Ioan, non erano invitati (a differenza del nostro metropolita Nestor, invitato come rappresentante del patriarca di Mosca), e nel rapporto della Chiesa bulgara sono stati elencati tra i partecipanti non ortodossi.
Non contento della figuraccia, il patriarca Bartolomeo, a cui era stato offerto di celebrare il servizio funebre, ha approfittato di questo momento per rimproverare il defunto che non aveva partecipato al suo sinodo di Creta nel 2016.
Per chi si chiede perché il patriarca Bartolomeo non tema di perdere la faccia, ricordiamo che i bulgari non si sono dimenticati la sua gaffe del 2015, in cui ha abusato di un momento di celebrità offertogli a Sofia per lanciarsi in un discutibile (e peraltro inutile) pistolotto ideologico.
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