Con queste parole, la Chiesa ortodossa ucraina commenta il riconoscimento degli scismatici ucraini da parte dell'arcivescovo di Atene, come spiega l’articolo che vi abbiamo tradotto in italiano, e che riporta il comunicato ufficiale dalla Chiesa ucraina. Perché la Chiesa (solo in parte) autocefala di (non tutta la) Grecia non si sentisse sola nella divisione e nel tradimento, notiamo come sia stata nuovamente ufficializzata in Lettonia un’anti-chiesa sotto lo Scismarcato ecumenico, proprio quando l’Ortodossia era riuscita a diventare la religione principale del paese grazie agli sforzi del Patriarcato di Mosca. Non poteva durare così pacificamente, e qualcuno ha sentito il bisogno di portare a tre gli scismi sul territorio canonico della Chiesa russa, dopo quelli in Estonia e in Ucraina. Di fronte a questa trinità poco santa di attentati all’unità ortodossa, non ci resta che concludere, come ci insegna il detto francese, "plus ça change, plus c'est la même chose".
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