Speriamo che vi ricordiate tutti del vescovo Gedeon (Kharon, nella foto) di Makarov, privato il 5 febbraio scorso della sua cittadinanza ucraina dal regime di Poroshenko, per la "colpa" di essere andato negli USA a parlare delle persecuzioni della Chiesa ortodossa ucraina alle autorità degli USA e dell'ONU.
Il 19 settembre, il Tribunale amministrativo distrettuale di Kiev ha dichiarato illegale la procedura del Servizio di immigrazione ucraino, ordinando la reintegrazione della cittadinanza ucraina al vescovo Gedeon.
Ora speriamo che vladyka Gedeon possa tornare al suo ruolo di abate del monastero delle Decime a Kiev (già oggetto di numerose persecuzioni), ma soprattutto, come vescovo che parla bene l'inglese, a informare il mondo di quel che accade ai fedeli ortodossi in Ucraina.
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