Se c'è ancora bisogno di sottolineare il carattere religioso della guerra che è stata portata in Ucraina, ricordiamo come il punto di svolta dei conflitti urbani a Kiev è coinciso con la festa dell'Epifania ortodossa. C'era da sperare che, almeno in un anno di Pasqua "comune", ci fosse almeno il rispetto della notte di Pasqua. Niente da fare: il primo scontro mortale a Slavyansk (città simbolo della resistenza dell'Ucraina sud-orientale al regime golpista di Kiev) è avvenuto proprio nella notte di Pasqua, mentre le milizie della difesa di Donbass celebravano la Risurrezione di Cristo. Da una parte icone ortodosse, dall'altra insegne neonaziste. Non è male cominciare a far sapere anche noi da che parte stiamo. La nostra arma principale è e rimarrà sempre la preghiera, a cui ci ha invitato il patriarca Kirill con le parole che proprio ieri abbiamo messo sul nostro sito. Di fronte alla sfacciata propagazione di bugie, il nostro secondo compito è cercare di offrire un’informazione corretta su quanto sta accadendo in Ucraina. Il “Rapporto Nie” dalla Polonia è un documento recentemente filtrato, che si aggiunge alla massa delle prove che il golpe ucraino è una manovra architettata in funzione antirussa (e antiortodossa). Presentiamo un'analisi di Andrew Korybko a proposito di questo scottante rapporto nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.
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