La settimana scorsa, a Parigi, una manifestazione delle attiviste Femen nella cattedrale di Notre Dame a Parigi ha stabilito uno stretto parallelo con il gesto simile delle Pussy Riot nella cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca, nello stesso periodo dello scorso anno. Ci si sarebbe aspettati una reazione “laica”, “democratica” e “pluralista” da parte delle stesse autorità francesi che l’anno scorso condannavano l’attitudine “oscurantista” della Russia verso le Pussy Riot… andiamo a vedere le reazioni di bigottismo e intolleranza dei governanti francesi (gli stessi dell’anno scorso!) nei confronti dell’episodio parigino, raccontate da Dmitrij Babich in un articolo della radio La voce della Russia, che presentiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti. La morale della (patetica) favola è sempre uguale: le donne che compiono oscenità in Russia, magari in una cattedrale ortodossa, devono essere tutelate con tutta la forza dell’establishment “democratico”, mentre le donne che fanno le stesse cose in una capitale dell’Occidente… sono teppiste da condannare.
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