I due ometti che vedete nella foto sono i responsabili di atti criminali in connessione con il sequestro della cattedrale di san Michele a Cherkassy.
1) Oleksander Fedoruk (a sinistra nella foto) è il primario dell'ospedale numero 3 della città. All'arrivo di 20 persone ferite nel sequestro, ha dato l'ordine di non ammettere i fedeli, chiudendo loro in faccia le porte dell'ospedale. Non è neppure la prima volta che Fedoruk nega l'assistenza ai fedeli della Chiesa ortodossa ucraina: lo aveva già fatto con i parrocchiani della chiesa della Natività, malmenati dai teppisti del battaglione Azov. Questi dati ci costringono a integrare la notizia che vi abbiamo data lo scorso 19 ottobre, in cui vi abbiamo parlato di feriti "curati in ambulatorio" e "ricoverati in ospedale", aggiungendo la frase "in regime privato, dopo essere stati lasciati per strada dalla sanità pubblica locale".
2) Anatolij Bondarenko (a destra nella foto) è il sindaco della città che aveva aizzato l'azione di sequestro, e in un suo discorso video ha dichiarato che la cattedrale di san Michele sarà trasferita alla proprietà comunale. Con tali parole ha effettivamente confermato che al momento del sequestro la cattedrale era una proprietà privata.
Il crimine del medicastro si chiama omissione di cure mediche, quello del sindacastro si chiama furto di proprietà immobiliare, aggravato dall'istigazione al sequestro. Se l'Ucraina fosse uno stato di diritto, la condanna dei due sarebbe inevitabile, anche se forse più difficile da ottenere nel secondo caso. Non essendo così, il primo dovere morale è esporre i due criminali alla riprovazione a livello globale.
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