Che i giornalisti non pubblichino o cerchino di insabbiare notizie scomode, questo lo sapevamo tutti: ci mancava però la figura di un medico che insabbia un rapporto sanitario finanziato con 10 milioni di dollari, per ragioni unicamente ideologiche.
Il risultato di una recente ricerca sui bloccanti della pubertà (il trattamento che si vuole fare ai minori come primo passo verso il cambio di sesso) conclude prosaicamente che questi non provocano alcun miglioramento sulla salute mentale, e fa cadere tutto il castello di carte della "disforia di gender" che tali medicine dovrebbero curare. Di fronte a questa palese sconfitta della sua ideologia, la dottoressa Johanna Olson-Kennedy ha rivelato di aver intenzionalmente omesso di pubblicare la ricerca.
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