Le due foto che avete visto qui sopra provengono dalle chiese di Khmelnitskyj: la prima è il quadro di una consueta liturgia domenicale poco prima degli espropri forzati dei luoghi di culto; la seconda è una "solenne" liturgia pontificale dopo un esproprio da parte dei predoni della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina". Se i discorsi di giustizia e di libertà religiosa sono inutili con chi ha occhi, orecchie e cuore foderati di salo, forse potrebbe fare breccia una banale ma importante domandina economica: le chiese che ormai si trovano nelle condizioni della seconda foto... chi le manterrà?
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