Con la sua abituale chiarezza, il metropolita Luka (Kovalenko, nella foto) di Zaporozh'e ha spiegato, nell'assemblea diocesana del 23 agosto, quali sono le scelte che si aprono nel futuro degli ortodossi ucraini dopo la nuova legge anti-ecclesiale. Unirsi a Costantinopoli o agli scismatici sarebbe l'equivalente di un tradimento, ma anche passare sotto la protezione di Chiese "terze" o proclamare unilateralmente l'autocefalia sarebbe una violazione dei canoni (e inoltre, non servirebbe a niente di fronte alle pressioni del regime). L'unica alternativa seria è mantenere la fedeltà all'ordine canonico, anche di fronte a nuove persecuzioni.
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