Ci siamo mai chiesti come fanno i cristiani sviati dalle “anti-chiese” scismatiche a rientrare in seno alla propria Chiesa madre? Devono rinunciare a tutto quello che sono e che hanno? Devono perdere la loro identità? Devono strisciare a farsi umiliare?
Niente di tutto questo.
Quello che si chiede, se ci sono fedeli che già si sentono ortodossi nella fede e nella dottrina, è solo riconoscere che lo scisma è una via sbagliata.
Chi ha voluto ricevere gli ordini sacri, sa che la politica normale della Chiesa è riceverlo come laico. Questo non è fatto solo per scoraggiare i cercatori di “ordinazioni facili”, ma anche per ricordare che le “anti-chiese” non hanno alcun fondamento di grazia, e pertanto le loro ordinazioni non sono “beni negoziabili”. Se l’ex-chierico offre comunque garanzie di una sincera vocazione e preparazione, nulla gli impedirà di ricevere in seguito un’ordinazione, questa volta autentica.
Nella sezione “Pastorale” dei documenti, pubblichiamo la documentazione completa in italiano e in russo (per la verità, parte dei documenti è in ucraino...) che ha portato due comunità parrocchiali al completo reintegro nella Chiesa Ortodossa Ucraina nel giugno del 2010. I passi sono semplici, chiari e pratici. Il risultato, nel caso in questione, è stato immediato.
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