Alcuni giorni fa vi abbiamo dato la notizia di una lettera aperta di 27 sacerdoti ortodossi africani del Patriarcato d’Alessandria, che hanno manifestato obiezioni al riconoscimento degli scismatici ucraini da parte del loro patriarca. Ora vi presentiamo in italiano la notizia che i vescovi greci di questi sacerdoti li stanno già sottoponendo a censure ecclesiastiche e a minacce di deposizione (mentre l’arcivescovo Jonah di Kampala, etnicamente ugandese, non li sanziona affatto). Vi invitiamo a tenere presente gli aspetti non solo tribalisti, ma francamente razzisti, di tali provvedimenti.
D’altra parte, a Mosca, il Santo Sinodo (nella foto) si è riunito per decidere alcuni passi molto importanti e delicati, tra cui l’accettazione della proposta del patriarca Theophilos III di Gerusalemme, di tenere un incontro pan-ortodosso relativo alla crisi ucraina ad Amman in febbraio. In particolare, a proposito della crisi ucraina e delle sue ramificazioni in Africa, sono state prese decisioni riguardanti le limitazioni delle concelebrazioni e il fato di alcune chiese di rappresentanza. Possiamo conoscere l’elenco di queste decisioni in traduzione italiana.
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