Le visite tra vescovi e le loro concelebrazioni non sono solo un segno di contatto fraterno, ma anche di unità ecclesiale. Oggi, a causa delle sciagurate decisioni che hanno portato a un profondo conflitto nel mondo ortodosso, vediamo emergere due diverse mentalità, che notiamo in due visite episcopali recenti:
1) in Montenegro, la visita di due vescovi ucraini (nella foto) diventa occasione di confessare insieme la stessa fede perseguitata da governi anti-ecclesiali;
2) a Cipro, la visita del patriarca d’Alessandria causa problemi e imbarazzo non solo a causa del suo passato riconoscimento degli scismatici ucraini, ma ancor più per la mancata corrispondenza delle sue promesse con i suoi comportamenti effettivi.
A noi sembra chiaro quale delle due mentalità rifletta la genuinità del cristianesimo ortodosso, e quale sia il frutto dello scendere a patti con la mentalità di questo mondo.
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