Proprio come nei matrimoni e negli affari si fanno gli stessi errori più e più volte, li possiamo fare anche noi individualmente quando cerchiamo di mettere la nostra fede in pratica.
Un recente articolo di Business Insider offre un notevole confronto tra le ragioni per cui falliscono le imprese, e i motivi per cui falliscono i matrimoni.
Leggendo l'articolo ("I matrimoni e le imprese falliscono per gli stessi 3 motivi, dice un terapeuta di coppia di Silicon Valley"), diventa subito evidente che le stesse intuizioni possono essere applicate al fallimento della nostra fede personale.
Allora, che cosa dice l'articolo a noi cristiani ortodossi, e che consigli pratici possiamo trarne?
1) Non imparare dall'esperienza
Proprio come i matrimoni e le aziende fanno gli stessi errori più e più volte, possiamo farlo anche noi come individui, quando cerchiamo di mettere la nostra fede in pratica. Non è un caso che la Chiesa ortodossa ci offra il tesoro della santa Tradizione – l'esperienza accumulata di tutte le persone sante, nel corso degli ultimi venti secoli. Da soli, potremmo reinterpretare la Bibbia per soddisfare la nostra mente, o inventare insegnamenti "cristiani" sulla base di quello che sembra "carino" ai nostri tempi. Quando leggiamo e ascoltiamo le vite dei santi e gli insegnamenti dei Padri della Chiesa, beneficiamo di esperienze di prima mano, e questo costruisce una solida base per la vita di tutti i giorni. Questo è ben lungi dal digerire una vita cristiana da soli, senza punti di riferimento – vivendo essenzialmente come un cristiano protestante "indipendente", facendo affidamento su "se stessi e la Bibbia" – o, più precisamente, solo su se stessi.
Apprendere dall'esperienza significa ascoltare la saggezza collettiva dei santi e dei Padri della Chiesa, insieme con la direzione spirituale di sacerdoti e monaci.
2) Non adattarsi alle "perturbazioni"
Potremmo cercare la volontà di Dio, ma quando accadono cose inaspettate, presumiamo che Dio sia in qualche modo in vacanza, e in realtà non utilizziamo tali eventi per la nostra salvezza. La vita moderna, secolare, è principalmente focalizzata su come evitare le interruzioni del piacere e dell'appagamento; una vera vita cristiana riconosce che la croce di Cristo è lo strumento che Dio usa per realizzare la nostra salvezza, e che lo stesso è vero nella vita quotidiana. Possiamo essere sicuri che abbiamo cominciato ad avere una vera mentalità cristiana, quando guardiamo alla sofferenza, alla malattia e alle sfide personali come altrettante croci del mondo caduto, che Dio userà per aiutarci a conquistare le nostre passioni, e a raggiungere la santità nella nostra vita e nel nostro carattere.
3) Non prevedere i problemi futuri
Uno dei vantaggi di mantenere una regola quotidiana di preghiera è quello di stabilizzarci spiritualmente, in preparazione per quei tempi in cui la vita esce fuori controllo. Eppure si possono mettere radici profonde di vita cristiana solo quando le cose sono più stabili, in preparazione per i futuri eventi difficili, creando abitudini positive in questo momento. I media possono dirci di non preoccuparci per il futuro, o tutto il contrario: che dovremmo investire tutti i nostri sforzi nel prepararci materialmente per un crollo della nostra civiltà. Ma nessuno dei due approcci è veramente cristiano: dal momento che sappiamo che i problemi futuri arriveranno inevitabilmente, un saggio cristiano investe i propri sforzi soprattutto nel mettere radici spirituali per sopravvivere, per prosperare spiritualmente, e per essere salvato.
E tutto questo richiede tempo, fatica, e un fermo impegno.
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