(...) patet in Mahumeto qui carnalium voluptatum promissis, ad quorum desiderium carnalis concupiscentia instigat, populos illexit. Praecepta etiam tradidit promissis conformia, voluptati carnali habenas relaxans, in quibus in promptu est a carnalibus hominibus obediri. Documenta etiam veritatis non attulit nisi quae de facili a quolibet mediocriter sapiente naturali ingenio cognosci possint: quin potius vera quae docuit multis fabulis et falsissimis doctrinis immiscuit. Signa etiam non adhibuit supernaturaliter facta, quibus solis divinae inspirationi conveniens testimonium adhibetur, dum operatio visibilis quae non potest esse nisi divina, ostendit doctorem veritatis invisibiliter inspiratum: sed dixit se in armorum potentia missum, quae signa etiam latronibus et tyrannis non desunt. Ei etiam non aliqui sapientes, in rebus divinis et humanis exercitati, a principio crediderunt: sed homines bestiales in desertis morantes, omnis doctrinae divinae prorsus ignari, per quorum multitudinem alios armorum violentia in suam legem coegit. Nulla etiam divina oracula praecedentium prophetarum ei testimonium perhibent: quin potius quasi omnia veteris et novi testamenti documenta fabulosa narratione depravat, ut patet eius legem inspicienti. Unde astuto consilio libros veteris et novi testamenti suis sequacibus non reliquit legendos, ne per eos falsitatis argueretur. Et sic patet quod eius dictis fidem adhibentes leviter credunt.
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(...) È evidente in Maometto, che con promesse di piaceri carnali, ha allettato le persone incitate dalla concupiscenza della carne a tali desideri. Ha anche consegnato comandamenti conformi a tali promesse, rilassando le redini del piacere carnale, pronto per essere obbedito da uomini carnali. Non portò neanche prove di verità se non quelle che potevano essere facilmente apprese dall'abilità naturale di chiunque abbia mediocre saggezza; anzi, mescolò le verità che insegnava con molte favole e dottrine di enorme falsità. Non mostrò neppure segni fatti in modo soprannaturale, i soli che offrono una testimonianza adeguata all'ispirazione divina, poiché un'attività visibile, che non può essere che divina, mostra in modo invisibile un maestro ispirato della verità; ma disse di essere stato inviato nella potenza delle armi – segni che non mancano neppure ai briganti e ai tiranni. Inoltre neppure alcuni sapienti, pratici nelle cose divine e umane, gli credettero fin dal principio, ma piuttosto uomini bestiali dimoranti nei deserti, totalmente ignari di ogni dottrina divina, attraverso la cui violenza egli costrinse molti altri alla sua legge. Nessuno degli oracoli divini degli antichi profeti gli offre testimonianza; anzi, egli distorce, per così dire, tutti i documenti dell'Antico e del Nuovo Testamento in un racconto mitico, come è evidente da colui che esamina la sua legge. Perciò, astutamente, non lasciò che i libri dell'Antico e del Nuovo Testamento fossero letti dai suoi seguaci, perché non lo accusassero di falsità. Così è chiaro che chi si fida dei suoi detti crede con leggerezza.
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