Introduzione
Le notizie da Mosca nel corso delle ultime due settimane hanno riportato che due personaggi abbastanza prominenti nella vita della Chiesa in Russia nel corso dell'ultima generazione sono stati di fatto licenziati dalle loro posizioni. Uno di loro è Sergej Chapnin e l'altro, che ha un cognome quasi identico, è padre Vsevolod Chaplin. Essendo uno dei pochi – esito a dire l'unica persona – in Inghilterra a conoscerli entrambi, forse dovrei esprimere qualche commento su ciò che sta dietro il loro licenziamento.
Sergej Chapnin
Sergei Chapnin è stato un giornalista ecclesiastico, redattore della Rivista del patriarcato di Mosca, una pubblicazione ufficiale del patriarca. Quando l'ho incontrato la prima volta, nel 1997, era un giovane convertito, zelante ma non ancora stabile nella fede. Quando l'ho incontrato per la seconda volta, dieci anni più tardi, era salito alla ribalta, ma la sua fede, come quella di alcuni convertiti intellettuali, dimostrava già allora, per usare un eufemismo, una svolta liberale, che lo ha messo ai margini della Chiesa.
Purtroppo, negli ultimi anni, è cresciuta una sua fama negativa e c'è stata almeno una petizione per chiedere la sua rimozione a causa di opinioni personali che rappresentavano sempre di meno il punto di vista della Chiesa. Il suo crescente modernismo ed ecumenismo e infine le sue opinioni espresse solo settimane fa in un forum promosso dall'ambasciata degli Stati Uniti, nota per i suoi tentativi di minare e protestantizzare la Chiesa ortodossa russa, hanno costituito l'ultima goccia. Ora ha tempo per il pentimento e così l'opportunità di rientrare nella corrente principale della Chiesa, facendo ritorno dai suoi errori.
Padre Vsevolod Chaplin
Padre Vsevolod è stato per un'intera generazione una sorta di portavoce della Chiesa e un membro di spicco di una miriade di comitati, dove ha rappresentato il parere della Chiesa nelle questioni politiche. Ovviamente, una posizione così delicata ha portato tentazioni e pericoli, in particolare il rischio della secolarizzazione, che si vede per esempio nel suo essere un fumatore, mai un buon segno in un sacerdote. Parlando a padre Vsevolod otto anni fa, mi sono reso conto che ha una personalità forte, di fatto, una personalità militante. È questa che è stata la sua rovina.
La sua mancanza di sensibilità riguardo ai problemi in Ucraina e in Siria ha sconvolto molti nella Chiesa. Alcuni sacerdoti in Bielorussia hanno chiesto il suo licenziamento perché sconvolgeva i fedeli llocali, e ha anche disturbato molti sia nel Ministero dell'Interno sia nel Ministero degli Esteri con la sua descrizione dell'azione militare russa in Siria come una 'guerra santa'. Il fatto è che padre Vsevolod stava diventando sempre più un nazionalista russo, dimenticando che la Chiesa russa, a differenza delle altre Chiese ortodosse locali molto più piccole, rappresenta più di 60 nazionalità diverse. La Russia è un potere imperiale, non un potere nazionalista.
Maturità
Nel licenziamento di entrambe queste figure vediamo la crescente maturità della vita della Chiesa in Russia, la consapevolezza che i punti di vista marginali, espressi liberamente negli anni '90 e nei primi anni del 2000, sono stati ora superati. È ormai passata una generazione dal crollo dell'ateismo come ideologia di stato in Russia. La Chiesa si è mossa in avanti nello stesso modo in cui è maturata la vita della Chiesa russa al di fuori della Russia nelle battaglie tra il 1965 e il 2005, con le controversie tra vecchi calendaristi settari e i nuovi calendaristi altrettanto settari. Gli estremi sono caduti, e dove non non sono caduti, stanno cadendo ora. È giunta la maturità; i dolori della crescita sono finiti.
Al di fuori della Russia, nell'emigrazione, la vecchia generazione di figure marginali ha iniziato a scomparire negli anni '80. Oggi, coloro che sono rimasti sono molto anziani, ottantenni e novantenni. Alcuni tra questi erano figure compromesse in qualche modo con i sistemi occidentali e il loro bagaglio. Alcuni erano anche collegati con i servizi di spionaggio occidentali, o per lo meno, hanno ingoiato in un boccone la propaganda occidentale ripetendola a pappagallo senza alcun tipo di intelligenza critica. In Inghilterra si sono fatti ben volere dalle istituzioni quali la Chiesa d'Inghilterra, il Times e la BBC.
Una secondo gruppo 'spirituale' era composto da fantasisti, collegati con il perennialismo, la teosofia, l'induismo e il sufismo. Tutti questi indossavano i vestiti nuovi dell'imperatore, e pochi hanno avuto l'onestà di criticare i loro libri sviati, e spesso illeggibili. Un terzo gruppo era noto per la sua corruzione, di tipo finanziario o sessuale. Mi ricordo di un ingenuo convertito che proponeva la canonizzazione di un individuo di quest'ultimo gruppo. È rimasto interdetto quando gli ho chiesto se dobbiamo canonizzare anche le sue amanti. Le mafie omosessuali non sono mancate in alcune piccole giurisdizioni e, purtroppo, ci sono stati tra queste due vescovi pedofili – entrambi convertiti dall'anglicanesimo, dove abbonda la pedofilia.
Conclusione
Riteniamo che il 2016 stia portando una nuova generazione. Sta arrivando un nuovo tempo. Le persone rimaste frustrate per decenni da parte di quelli che erano rimasti abbarbicati al potere per troppo tempo stanno ora venendo alla ribalta, sia nella Chiesa russa sia nelle piccole Chiese locali. Chi si è formato nel modernismo degli anni '50 e '60 e non è riuscito ad adattarsi ha perso il treno. Questo sta diventando evidente nella preparazione delle Chiese locali per una sorta di consultazione inter-ortodossa nei prossimi anni. Presentata come 'Il Concilio del 2016', nessuno è sicuro se, quando o dove avrà luogo, dal momento che non si è raggiunto un accordo neppure sull'ordine del giorno. Finalmente la nuova generazione ha la sua parola da dire e non rimarremo in silenzio. Il tempo degli estremisti è finito; è arrivato il tempo del mainstream.
Nota: È forse appropriato che l'articolo numero 500 su questo blog riguardi il passaggio del vecchio e la venuta del nuovo?
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