Una lettera aperta al primo ministro greco Alexis Tsipras dallo schietto metropolita Ambrogio di Kalavryta è stata pubblicata integralmente sul portale greco Romfea, e un riassunto dei punti principali è stato postato su Agion Oros.
Il prelato inizia ricordando al primo ministro che una volta aveva creduto nelle sue promesse pre-elettorali, in attesa dell'attuazione delle politiche di Tsipras per liberare la Grecia "dall'occupazione dei suoi partner europei".
Invece, il metropolita Ambrogio scrive di essere rimasto deluso a scoprire che Tsipras "si è prefisso l'obiettivo di distruggere la Chiesa ortodossa greca", e accusa il governo di aver deliberatamente portato la Grecia alla catastrofe attraverso la distruzione della sua economia, del patrimonio culturale, della storia, delle tradizioni e della fede ortodossa.
Scrive inoltre della distruzione del sistema educativo e del duro colpo per la famiglia, sotto forma di "unioni legalizzate dello stesso sesso, i cui partecipanti ricevono gli stessi benefici sociali delle famiglie tradizionali".
Il metropolita Ambrogio scrive anche della presenza ipocrita di Tsipras, ateo dichiarato, ai servizi divini ortodossi, durante i quali si comporta vergognosamente, mostrando la sua indifferenza e ridendo. "Forse vale la pena di ricordare l'esempio di sant'Ambrogio di Milano che non ha permesso all'imperatore Teodosio il Grande di entrare in chiesa?" chiede il metropolita, assegnando una parziale responsabilità alla gerarchia della Chiesa che ha permesso a un ateo dichiarato di partecipare alla Divina Liturgia.
Sant'Ambrogio di Milano ha notoriamente rifiutato all'imperatore il permesso di entrare nella sua chiesa, dopo che le truppe sotto il suo comando avevano massacrato migliaia di persone a Tessalonica in rappresaglia per una rivolta nel 390.
Il metropolita Ambrogio non ha mai evitato di stigmatizzare le condizioni spirituali, culturali ed educative in Grecia e ciò che egli vede come il ruolo dell'attuale governo nella degradazione della grande nazione ortodossa. Nel mese di dicembre ha scritto una lettera aperta al primo ministro rimproverandolo per aver paragonato la rivoluzione greca del 1821 con la guerra civile cubana del 1959 al funerale di Fidel Castro.
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