Nel nome del Padre e del Figlio e del santo Spirito.
Qualche tempo fa ricordo di aver sentito un bambino chiedere a sua madre: "mamma, perché Babbo Natale ha la barba? E perché indossa abiti così strani?" Sua madre non è riuscita a dare una risposta adeguata, semplicemente perché non era una cristiana ortodossa. Tutti gli ortodossi dovrebbero conoscere la risposta alle domande del bambino. Babbo Natale ha la barba e indossa abiti così insoliti perché è la versione folcloristica di un vescovo ortodosso – san Nicola.
Chi era san Nicola?
Nato alla fine del III secolo, intorno al 280, Nicola era un giovane molto devoto che, ancora piuttosto giovane, divenne vescovo e poi arcivescovo dell'allora grande città di Mira, che si trova nella provincia della Licia in Asia Minore, che oggi si chiama Turchia. Era famoso per le sue azioni caritatevoli. Fondò orfanotrofi, ospedali, ostelli per malati mentali, nutrì gli affamati e creò un sistema di canalizzazioni in modo che il popolo non morisse a causa delle malattie causate da scarsa igiene. Liberò i prigionieri ingiustamente imprigionati, salvò marinai nei mari tempestosi, soccorse delle giovani che erano costrette a prostituirsi. In ogni cosa che faceva, voleva dimostrare che il nostro destino non è vivere come animali, ma come figli di Dio. Questo è il motivo per cui, essendo uno dei 318 padri presenti al primo Concilio universale della Chiesa, svolto nell'anno 325 a Nicea, non poteva sostenere le bestemmie di Ario.
Questo Ario era un filosofo, come diremmo oggi, "un furbastro" e si alzò in piedi in quel Concilio dicendo che Cristo non è il Figlio di Dio. Come tutti quelli che fanno le scelte sbagliate, cioè gli "eretici" nel linguaggio della Chiesa, parlando della persona di Cristo, Ario parlava di se stesso. Infatti, come ogni singolo eretico nella storia della Chiesa, Ario sostituiva la comprensione di Dio, la teologia, con la comprensione del proprio io, la psicologia. Non potendo accettare Dio attraverso la fede, sostituiscono la rivelazione trascendente di Dio, la realtà al di là delle loro minuscole menti, con il frutto della loro fertile immaginazione e trasformano Dio in un individuo peccatore come loro. Ario infatti non era davvero il Figlio di Dio. Tuttavia, se dovessimo credere alle sue parole che Cristo non è il Figlio di Dio, allora naturalmente il cristianesimo ortodosso non sarebbe più l'unica fede salvifica per l'anima, ma solo un'altra vana filosofia, una mera religione.
Fu così che quando questo Ario bestemmiava al primo Concilio, san Nicola si alzò e lo schiaffeggiò in faccia. Gli altri padri furono inorriditi dall'azione violenta di san Nicola, lo deposero e lo scacciarono. San Nicola non giustificò se stesso dicendo che stava cercando di mettere a tacere le bestemmie demoniache di Ario, che stava cercando di riportare quest'uomo arrogante alla sua ragione, e che se Ario avesse ragione, allora l'umanità sarebbe condannata a vivere come animali. Invece accettò questa punizione con umiltà. Tuttavia, molti dei padri videro accanto a san Nicola una visione di Cristo e della sua santissima Madre che restituivano al santo i suoi paramenti episcopali. Questa fu una conferma divina dell'azione del santo, che infatti fu rapidamente reinsediato come arcivescovo di Mira.
Se dovessimo leggere la vita di san Nicola fino al suo trapasso, scopriremmo che comprende molte, molte pagine. Ma se dovessimo leggere la sua vita dopo il suo beato riposo, scopriremmo che comprende molti, molti libri. La sua vita dopo la sua morte è molto più lunga della sua vita prima della sua morte. È infatti uno di quei tanti santi che ha continuato a fare miracoli tra tutti i popoli e tra tutte le generazioni fino all'età presente.
È vero che oggi la grande città di Mira non esiste più. In quello che ora è un paese musulmano stanno solo le rovine della grande cattedrale di san Nicola e le rovine degli edifici che aveva eretto. Ma san Nicola vi è ancora venerato, anche dai musulmani. In effetti è venerato in tutto il mondo, da ortodossi e non ortodossi allo stesso modo. Qui a Felixstowe, la cappella del traghetto è dedicata a lui e, guardando attraverso il porto verso il porto di Harwich, si vede l'enorme guglia della chiesa di San Nicola, che è da sempre il protettore dei marittimi.
Degli ultimi miracoli di san Nicola ne citeremo uno solo, che ci è ststo riferito da una fonte sicura solo di recente. Qualche tempo fa, negli anni '80, un sottomarino nucleare russo era in difficoltà nell'Oceano Pacifico. Il suo motore si era fermato e si rifiutava di riavviarsi. Anche in quei tempi sovietici, tuttavia, uno dei giovani marinai ricordava che sua nonna gli aveva detto che san Nicola protegge sempre i marinai. E, nonostante tutto ciò che era intorno a lui, si ricordò di pregare san Nicola in quel momento. E attraverso le sue preghiere il motore ripartì, oltre cento marinai furono salvati e il mondo preservato da un inquietante inquinamento. San Nicola è ancora in mezzo a noi oggi, qui e ora, preservando dai pericoli e dal male tutti quelli che lo pregano.
Infine, c'è una domanda su san Nicola a cui dobbiamo rispondere. Perché tutti amano san Nicola? Perché è così popolare? Perché i musulmani lo venerano? Perché persino i protestanti gli dedicano cappelle? Perché i cattolici lo venerano e custodiscono le sue reliquie a Bari? La risposta è semplice:
Tutti amano san Nicola, perché san Nicola ama tutti.
Santo padre Nicola, intercedi presso Dio per noi!
|