Un cristiano ortodosso è obbligato a seguire tutto ciò che insegna la Chiesa, o c'è qualche margine di discrezionalità lasciato alla scelta individuale?
Se la Chiesa insegna chiaramente qualcosa, allora un cristiano ortodosso che desidera andare in paradiso dovrebbe sforzarsi di abbracciare quell'insegnamento e obbedire con tutto il cuore e con tutta l'anima.
Cristo ci ha insegnato:
"Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato" (Luca 10:16).
E così l'obbedienza alla Chiesa è l'equivalente dell'obbedienza a Cristo. E così, per esempio, quando le Scritture, come comprese e spiegate dalla Chiesa, ci insegnano che qualcosa è proibito oppure è obbligatorio, questo dovrebbe risolvere la questione.
Inoltre, il settimo Concilio ecumenico ha dichiarato:
"Se qualcuno infrange una tradizione ecclesiastica, scritta o non scritta, che sia anatema".
Ma naturalmente ciò vale per ciò che la Chiesa insegna realmente. Quando si tratta di questioni che sono discutibili, nella misura in cui il dibattito ha un reale valore, potrebbe esserci spazio per un ragionevole disaccordo. Quindi, se c'è una questione su ciò che la Chiesa insegna, tale questione deve essere esaminata per i suoi meriti. Tuttavia, spesso le persone cercano di sollevare domande su argomenti che non sono dubbi, e quindi se ti sorprendi ad arrampicarti sugli specchi nel tentativo di trovare una giustificazione per ignorare qualcosa che sai che la Chiesa insegna davvero, dovresti sapere che alla fine noi dovremo rendere conto a Dio, che sa se stiamo solo inventando delle scuse perché non vogliamo ascoltare la Chiesa.
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