archimandrita e ieromonaco in mantia, da un'antica stampa russa
Caro padre Ambrogio,
che cosa significa il suo titolo di "igumeno"? E' vero che è l'equivalente di "abate"? Questo significa che lei è il superiore di una comunità monastica?
Perché lei è igumeno, e non archimandrita?
Ho sentito che dal 2011 la Chiesa ortodossa russa non dà più il titolo di igumeno: mi può spiegare il perché?
Il termine "igumeno" (che si dovrebbe pronunciare igùmeno, anche se talvolta è letto igumèno in alcune dizioni ormai obsolete) è un calco del termine "egemone", ovvero colui che detiene l'egemonia, o il comando, in una comunità monastica. In tal senso, parlare di "igumeno/igumena" è esattamente lo stesso che parlare di "abate/badessa".
Non sempre il termine indica un effettivo superiore di una comunità monastica. Spesso, nella storia, il titolo è stato dato come rango onorifico a preti monaci dopo un certo numero di anni di onorato servizio. Nelle regole della Chiesa ortodossa russa, il titolo di igumeno era dato di regola dopo 10 anni di servizio sacerdotale senza censure o provvedimenti disciplinari. In questi casi, dire che un prete ha il rango di igumeno equivale a dire che è un "arciprete monaco".
Nel 2011, però, la Chiesa russa ha smesso di dare il titolo di igumeno come rango onorifico, e l'ha mantenuto solo come titolo effettivo di un superiore di comunità monastica.
Resta ancora come titolo onorifico il rango di archimandrita, che nella tradizione russa è dato solo dopo circa 25/30 anni di onorato servizio come prete monaco, oppure come titolo preparatorio all'episcopato. Il contrasto è netto con la pratica della tradizione greca, in cui spesso il titolo di archimandrita è assegnato a un prete monaco pochi anni dopo la sua ordinazione sacerdotale. In questo caso, la pratica russa echeggia la tradizione più antica di assegnare solo ai rettori dei più grandi monasteri il titolo di archimandrita (superiore di una "mandra", o monastero di grandi dimensioni, più spesso noto come "lavra").
Per chi vuole documentarsi sul recente cambiamento nei titoli della Chiesa russa, la decisione è al punto 29 dell'agenda della sessione del Santo Sinodo del 22 marzo 2011.
Accogliendo il suggerimento fatto dal Concilio dei vescovi nel febbraio 2011, il Sinodo ha deciso che il grado di igumeno/a sarà dato ai soli superiori effettivi di monastero (anche qualora gli igumeni fossero già vescovi e/o archimandriti). Assieme alla chirotesia (ordinazione) a igumeno/a, da farsi dopo la preghiera all'ambone nella Liturgia, saranno consegnati anche il bastone igumenale e la croce ornata.
Veniamo al sottoscritto... per quelli a cui può interessare. Il mio titolo di igumeno, ricevuto prima del 2011, è onorifico, e non implica un mio servizio come superiore di una comunità monastica. Assieme a me, nel nostro clero in Italia sono rimasti solo due preti monaci che hanno il titolo onorario di igumeno: padre Andrew (Wade), parroco a Pistoia, e padre Alexey (Nikonorov), parroco a Merano. Esistono ovviamente ancora molti igumeni onorari in tutta la Chiesa russa nel mondo, ma quando questi titoli verranno a mancare (o per la morte dei loro portatori, o perché questi riceveranno il successivo titolo di archimandrita), allora il titolo di igumeno sarà usato esclusivamente per gli effettivi superiori di comunità monastiche.
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