il metropolita Longhin (Jar). Foto: screenshot del canale YouTube del monastero di Banceni
Il metropolita Longhin di Banceni ha affermato che la persecuzione attende tutti coloro che rimangono fedeli a Dio, indipendentemente dal paese.
Nel suo sermone del giorno di Natale, il metropolita Longhin di Banceni ha richiamato l'attenzione dei fedeli sul fatto che è giunto un momento difficile per gli ortodossi in Ucraina, in cui tutti devono dare una risposta: come serviranno Dio e se rimarranno nell'ovile della Chiesa canonica.
"Non possiamo ascoltare quelle persone che hanno creato una loro chiesa, in cui non c'è grazia di Dio, né amore, ma solo spargimento di sangue. Prendono per sé le nostre chiese, che hanno la grazia di Dio perché nessuno può fare a meno della grazia, e le loro chiese, come tutti sanno, sono vuote. Abbiamo chiesto alle nostre autorità di non portarci via le nostre chiese ma non siamo stati ascoltati", ha detto il metropolita.
Vladyka ha sottolineato che la Chiesa è stata creata per la preghiera, il digiuno, l'umiltà e l'amore e ha esortato tutti a unirsi in Dio e nell'amore.
"Noi tutti amiamo il nostro Paese, e siamo tutti figli di nostra madre – non pensiamo che lei amerà di meno nessuno, ma la nostra Chiesa è stata colpita oggi da una terribile persecuzione", ha osservato il metropolita Longhin.
Ha anche aggiunto che la persecuzione attende tutte le Chiese locali e staranno bene solo quelle i cui vescovi si vendono alle autorità.
"Vedete come Bartolomeo ha bevuto il sangue dei cristiani, volendo diventare il papa dei cristiani di tutto il mondo. Ma il nostro papa, il nostro Padre, è il Signore Dio, e il capo della nostra Chiesa è Gesù Cristo. E noi tutti – patriarchi, vescovi, sacerdoti, monaci e tutto il popolo di Dio – serviamo tutti il nostro Re, che è nato per sacrificarsi per il perdono dei peccati di tutte le persone, mentre il mondo vuole scegliere un altro Re – il sovrano di tutta la terra", ha detto il vescovo della Chiesa ortodossa ucraina.
Sua Eminenza ha esortato i parrocchiani a non lasciare mai la Chiesa di Dio, perché solo in essa c'è la salvezza.
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