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Secondo quanto annunciato dal ministro della Salute russo Mikhail Murashko in occasione di un congresso di medicina riproduttiva, circa 40.000 donne incinte hanno scelto di portare avanti la gravidanza nel 2024 dopo aver ricevuto consulenza e informazioni sulle misure di sostegno sociale.
Il programma di consulenza ampliato del Ministero ha raggiunto oltre 260.000 donne incinte lo scorso anno, fornendo informazioni personalizzate sul supporto sociale disponibile in base alle loro circostanze specifiche. Inoltre, oltre 11.000 professionisti medici hanno ricevuto una formazione sui nuovi approcci di consulenza psicologica per le donne che affrontano scelte riproduttive.
L'iniziativa fa parte degli sforzi in corso della Russia per affrontare i suoi tassi di aborto storicamente elevati. Le statistiche ufficiali mostrano un graduale declino, con 467.586 interruzioni di gravidanza registrate nel 2023, in calo rispetto alle 503.809 del 2022. Tuttavia, gli esperti suggeriscono che i numeri effettivi potrebbero essere significativamente più alti, potenzialmente il doppio delle cifre ufficiali, che ammonterebbero a ben 3.000 gravidanze interrotte al giorno.
Sebbene la tendenza al ribasso sia degna di nota, la Russia continua a mantenere uno dei tassi di aborto più alti al mondo, un retaggio delle politiche dell'era sovietica, quando l'aborto era comunemente utilizzato come forma primaria di controllo delle nascite. L'attuale governo ha implementato varie misure per ridurre questi numeri, combinando un maggiore accesso ai servizi di pianificazione familiare con programmi di sostegno sociale per le future mamme.
"Grazie a tutto questo, circa 40.000 pazienti hanno scelto di proseguire la gravidanza nel 2024", ha affermato il ministro Murashko, sottolineando l'impatto dei servizi di consulenza potenziati implementati nell'intero sistema sanitario del Paese.
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