Nacque a Trebisonda, in una pia famiglia cristiana e fu chiamato Abramo. Rimasto orfano in giovane età, fu cresciuto da una pia monaca, imitandola nelle abilità della vita monastica, nel digiuno e nella preghiera. Il santo continuò la sua ulteriore istruzione a Bisanzio. Dopo aver studiato alla perfezione varie scienze, divenne un mentore per i giovani. Dopo aver incontrato il monaco Michele del monte Maleo, disprezzando ogni vanità mondana, il santo si ritirò nel monastero del monte Kiminas in Asia Minore, dove prese i voti monastici con il nome di Atanasio. Nel monastero, il monaco Atanasio eseguì diligentemente le obbedienze monastiche e nel tempo libero si dedicò alla copiatura di libri sacri. È noto che riscrisse il quarto Vangelo e l'Apostolo.
Con lunghi digiuni, veglie, prosternazioni e fatiche estenuanti, il monaco Atanasio raggiunse una tale perfezione che nel 960, con la benedizione dell'abate, si stabilì a vivere nel deserto sul santo Monte Athos. Il diavolo insidioso, desiderando scacciarlo da lì, lottò con pensieri incessanti affinché il santo lasciasse il luogo delle sue imprese. Ma il monaco Atanasio sconfisse le macchinazioni del nemico con la preghiera, durante la quale ricevette il dono di lacrime toccanti.
Pochi anni dopo, il monaco fondò un monastero cenobitico sul Monte Athos con uno statuto severo, dove fu abate. La fama del monastero e del suo abate ascetico si diffuse ovunque, tanto che persino gli igumeni di molti monasteri e i vescovi vollero essere semplici monaci nel monastero di sant'Atanasio.
Durante la sua vita santa, il monaco Atanasio ricevette dal Signore il dono della preveggenza e dei miracoli: con il segno della croce guarì i malati e scacciò gli spiriti impuri. La stessa santa Madre di Dio favorì il santo e apparve al monaco più volte, promettendo alla grande Lavra il suo aiuto e la sua protezione senza fine.
Prevedendo la sua fine, il monaco chiese ai fratelli di non lasciarsi tentare da ciò che sarebbe accaduto. Dopo aver dato ai fratelli le ultime istruzioni e aver pregato, salì con altri sei fratelli in cima al tempio per ispezionare la costruzione. Improvvisamente, per gli sconosciuti destini di Dio, la cima del tempio crollò e il monaco e i fratelli furono coperti di pietre e lì consegnarono le loro anime nelle mani di Dio. La morte del santo avvenne attorno al 1000-1001.
Il corpo di sant'Atanasio, dopo essere rimasto insepolto per tre giorni, non cambiò, non si gonfiò né si oscurò. E durante i canti funebri, sgorgò sangue dalla ferita che era sulla gamba, in un modo non naturale. Alcuni anziani raccolsero questo sangue con asciugamani e molti ricevettero guarigione dalle loro malattie attraverso di esso.
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