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Un difensore dei Philadelphia Flyers, Ivan Provorov, si è trovato oggetto sia di elogi che di disprezzo dopo aver preso posizione per la sua fede ortodossa all'inizio di questa settimana.
La squadra di hockey di Philadelphia ha tenuto martedì la sua annuale serata del Pride, con giocatori che indossavano maglie a tema LGBTQ e brandivano bastoni con nastri arcobaleno. Tuttavia, Provorov è stato notato per la sua assenza dalla routine pre-partita (sebbene si sia unito ai suoi compagni di squadra per la partita stessa).
"Rispetto le scelte di tutti", ha detto Provorov ai giornalisti dopo la partita, come riporta il National Review. "La mia scelta è rimanere fedele a me stesso e alla mia religione. Questo è tutto ciò che ho da dire".
Alla domanda su quale religione, ha risposto: "ortodossa russa".
Mentre l'organizzazione dei Flyers ha rilasciato una dichiarazione in cui affermava il proprio "impegno per l'inclusività" e l'orgoglio nel "sostenere la comunità LGBTQ+", anche l'allenatore John Tortorella ha elogiato Provorov per aver aderito alle sue convinzioni.
"È fedele a se stesso e alla sua religione. Questo ha a che fare con le sue convinzioni e la sua religione", ha detto Tortorella, come riporta Yahoo Sport. "È una cosa [di Provorov] che rispetto: è sempre fedele a se stesso".
Né la squadra né la National Hockey League intendono punire il giocatore ortodosso. "I giocatori sono liberi di decidere quali iniziative sostenere", ha affermato la Lega.
D'altra parte, Provorov, ovviamente, è finito sotto il fuoco dei media. Il commentatore sportivo canadese Sid Seixeiro ha dichiarato: "La National Hockey League deve contrastare e risolvere queste cose, perché ciò che ho sentito ieri sera era offensivo e non aveva alcun senso... Niente mi spaventa più di un qualsiasi essere umano che dice che non vuole fare qualcosa a causa delle sue convinzioni religiose".
Il reporter senior del National Hockey League Network E.J. Hradek ha detto che se Provorov non può sostenere lo stile di vita LGBTQ, allora dovrebbe semplicemente tornare in Russia dove può sentirsi più a suo agio, o andare a combattere in Ucraina.
Lo scrittore di Hockey News Adam Proteau ha proclamato: "È un essere umano vergognoso la cui omofobia non farà che diventare più vergognosa nel corso degli anni".
D'altra parte, i fan dell'hockey e gli americani normali hanno fatto quadrato attorno al giocatore credente. La sua maglia e la sua felpa, indicate come le più popolari, sono ormai esaurite in molti negozi online, e la sua maglietta Branded Backer è l'oggetto più venduto a tema dei Flyers.
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