Il metropolita Amfilohije del Montenegro e del Litorale ha dichiarato che lo spirito del neofascismo sta risogendo e seminando semi di discordia, "cercando di provocare una lite tra fratelli nell'Ucraina e in Russia".
Il metropolita ha detto queste parole durante la solenne processione della croce, nel giorno della festa del santo ierarca Basilio di Ostrog, festa che quest'anno ha riunito vescovi e sacerdoti delle chiese ortodosse serbe e russe in Montenegro. Il presidente della Repubblica serba Milorad Dodik, gli ambasciatori di Russia e Ucraina in Montenegro, nonché rappresentanti dell'Ufficio per gli affari religiosi presso il governo serbo hanno preso parte alla processione della croce.
Il metropolita ha ricordato le dichiarazioni di alcuni politici europei, che hanno espresso il loro aperto malcontento riguardo al fatto che l'attuale governo russo e il presidente Vladimir Putin stanno difendendo le tradizioni ortodosse e la Chiesa.
Ricordando la dichiarazione del segretario generale della NATO Anders Fogh Rasmussen che l'America e l'Europa avevano bombardato la Serbia e Montenegro per "difendere il Kosovo e Metohija dal genocidio", il metropolita ha sottolineato che le loro azioni non erano una difesa contro il genocidio, ma piuttosto la sua continuazione. Il metropolita ha chiesto chi risponderà della distruzione di centinaia di chiese, degli omicidi, dei crimini e della distruzione di case.
Secondo il metropolita Amfilohije, questo genocidio ha trovato continuità nei recenti avvenimenti a Odessa, dove persone innocenti sono morte in condizioni di estrema sofferenza. Il metropolita ha concluso che, se questo è veramente il cosiddetto percorso per il raggiungimento dei diritti umani, la libertà e la democrazia, allora in esso non c'è più democrazia, e "la demonocrazia ha iniziato a dominare il mondo".
Il metropolita ha sottolineato che le autorità montenegrine, aderendo alle sanzioni dell'Unione Europea contro la Russia, "stanno gettando benzina sul fuoco con cui sono state bruciate vive persone a Odessa".
|