Cari amici,
Ieri sera sono finalmente tornato dal viaggio di una settimana in Svizzera, dove ho appena avuto il tempo di seppellire mia madre e andare a liberare il suo piccolo appartamento. Questa è stata probabilmente una delle peggiori settimane della mia vita e ho voluto iniziare ringraziando tutti coloro che hanno espresso la loro solidarietà per la perdita di mia madre. La vostra effusione di bontà mi ha veramente toccato, anche se semplicemente non ho avuto il tempo di ringraziarvi per questo.
Soffro ancora di jet-lag e raffreddore, ma c'è stato un brutto problema che la vita mi ha scaricato addosso, e che voglio affrontare in questo momento prima di riprendere la normale attività del blog (che ho programmato per il prossimo lunedi, 7 dicembre): il fatto che due persone disonorevoli hanno deciso di pubblicare il seguente testo su Internet (fonte: http://cirilizovano.blogspot.rs/2015/11/who-is-saker.html )
Chi è il Saker?
Quasi un anno fa, ho avuto il distinto dispiacere di incontrare l'uomo che si fa chiamare il Saker. Il nostro rapporto professionale è durato meno di un mese, per ragioni che illustrerò qui di seguito. Ci siamo lasciati in condizioni rancide e gli ho giurato che avrei reso pubbliche la sua identità e le sue carenze ideologiche. Ho aspettato fino ad ora a causa di eventi miliari nella mia vita e perché, francamente, aspettavo di vedere ciò che quel matto avrebbe tirato fuori di lì a poco.
Verso la fine dello scorso anno, avevo seguito il blog di Saker ormai da diversi anni per avere notizie degli eventi in Donbass e quando ho saputo che era alla ricerca di volontari per un sito gemello in serbo, ho fatto domanda per il posto. La mia idea originale era di contribuire alcune traduzioni su una base ad hoc, ma Saker aveva appena avuto una grande disputa con tutta la squadra serba e aveva licenziato il precedente leader del team, Aleksandar Jovanović. Aveva descritto il signor Jovanović come "un traduttore di talento con tendenze psicotiche paranoiche". Io non ho scavato troppo in profondità nella disputa, in quel momento (errore mio!) Ma poi ho scoperto che in realtà il signor Jovanović era abbastanza sano di mente, e un ragazzo piuttosto bravo.
Comunque, dopo aver scelto a sorte tra i pochi nuovi volontari serbi, come me stessa, lo stesso Saker mi ha posto come nuova leader del sito gemello serbo. Mi ha dato questo onore per il nostro comune rispetto per i valori tradizionali slavi, come il rispetto per la Chiesa ortodossa e le forze armate, oltre al fatto che comunicavamo bene. Penso che fosse anche un po' influenzato dal fatto che vivo in Argentina (non lontano da un suo cugino, in realtà), dove lui ha familiari e alcuni ricordi d'infanzia di vacanze con loro tra le comunità di espatriati russi, di cui io sono un'ardente ammiratrice e (per quanto le circostanze lo consentono) un membro fugace.
Andrei (a quel tempo ci davamo del tu) mi ha incoraggiato a formare una squadra coerentemente serba correttamente e ho prontamente sollecitato l'aiuto di tutti a quel fine. Mi ha promesso completa libertà editoriale, che capivo nel senso che tutti i contribuenti, me compreso, potrebbero esprimere i punti che sentivano più rilevanti. Ero convinta a quel tempo che lui fosse il mio fratello russo, e questa convinzione è stata rinforzata durante la defezione, in questo periodo, del suo guru francese di tecnologie informatiche (come ho scoperto in seguito, anche lui è un gran bravo ragazzo) e la minaccia del collasso dell'intera cosiddetta "comunità Saker". A un certo punto (Dio mi è testimone) Andrei mi ha implorato di assumersi la proprietà legale di tutti i domini della comunità Saker, che era stata lasciata in un limbo da François. Ho rifiutato (per motivi tecnici) ed è stato allora che mio marito ha suggerito che il Saker passasse ai server islandesi (dove è attualmente) per proteggere l'integrità dei suoi siti. Ma prego, Andrei.
Nel frattempo, è avvenuto a Parigi il massacro di Charlie Hebdo – un gruppo di fondamentalisti islamici ha fatto fuori i redattori e lo staff del giornale satirico francese "privo di gusto", e altri locali frequentati dalla comunità ebraica. Per me, il gusto è innanzitutto una questione di istruzione e di cultura, mentre la libertà di parola (e la licenza editoriale) è qualcosa di completamente diverso, presumibilmente uno dei diritti garantiti dalla cosiddetta "democrazia". In ogni caso, la comunità Saker francese si è rotta in due parti – quella "Io sono Charlie" e quella "Io non sono Charlie" (e questo non ha avuto nulla a che fare con il ritiro di François, il maestro di tecnologie informatiche, anche se Andrei ha cercato di far finta che fosse così). Andrei stesso ha scritto un pezzo assolutamente ripugnante dal titolo: "Perché io non sono Charlie" incolpando fondamentalmente la rivista francese (una pubblicazione satirica!) di mancanza di raffinatezza e sostenendo che avevano portato l'ira dei seguaci di Maometto su se stessi perché "hanno scelto di provocare l'islam, conoscendo il risultato che ciò poteva portare".
Da seguace serba fedele del mio fratello russo Andrei, ho tradotto il suo articolo in serbo, ma ne ero quanto mai infelice. Per caso opportuno, tramite un amico comune, mi sono imbattuta in un articolo di uno scrittore serbo di talento, l'espatriato Aleksandar Lambros, che prende a scudisciate (nessun riferimento sottinteso) gli idioti che non erano in grado di "vedere la connessione" tra il fondamentalismo islamico e il massacro di Charlie Hebdo. Ho poco in comune con il signor Lambros, a parte l'ammirazione per il suo stile di scrittura e la sua integrità intellettuale, ma sono stata felice di tradurlo dal serbo in inglese, al fine di raggiungere un senso di equilibrio rispetto a Charlie Hebdo. Non essendo né Charlie né pronta a massacrare personale satirico, ero un po' in uno stato di perplessità.
Sono stata delicatamente (e lo sottolineo, ~ delicatamente ~) rimproverata dal mio "fratello russo" che anche se avevo completa libertà editoriale, questa non si estendeva a insultare i membri della comunità musulmana (come apparentemente faceva l'articolo di Aleksandar Lambros). Gli ho detto (in modo molto sgarbato, lo ammetto) di andare a farsi fottere, e chi era lui, dopo tutto, per spiegare a una serba, dopo 600 anni di giogo ottomano, qual è la situazione con i musulmani? La sua risposta è stata che "tutti i serbi sono pazzi" (credo che con questo volesse dire me e Aleksandar Jovanović) e che io non vedevo che lui era propriamente rispettoso dell'islam (i cui insegnamenti egli paragona apertamente agli insegnamenti dei Santi Padri della Chiesa cristiana) "proprio come Putin ammira e rispetta Kadyrov".
Ebbene, non è un grande stratega. Ho fatto la mia ricerca a posteriori su Andrei Raevsky alias il Saker e ho trovato che era un cittadino svizzero che aveva già avuto alcune difficoltà con i russi per quanto riguarda la Cecenia. Per sua stessa ammissione, era stato inviato lì come dipendente della Croce Rossa Internazionale e successivamente era stato licenziato per il suo pregiudizio pro-ceceno. In seguito ha continuato a scrivere in diversi lavori pubblicati in modo critico verso l'approccio "a mano pesante", dell'esercito russo nei confronti dei terroristi ceceni.
Allora è stato apparentemente assunto dall'Istituto delle Nazioni Unite per la ricerca sul disarmo (UNIDIR) di Ginevra, che lo ha mandato in diversi viaggi nell'ex Jugoslavia, in particolare, dove egli sostiene di essere stato coinvolto in "negoziati per il disarmo" (che possono essere stati solo dannosi per i serbi locali) in Croazia e Bosnia. Avendo così cementato la sua amicizia con i serbi, è emigrato negli Stati Uniti e ha subito un'ulteriore istruzione alla Paul H. Nitze School of Advanced International Studies della Johns Hopkins University, il felice terreno di caccia di persone del calibro di Madeleine Albright e, Condoleezza Rice. Ora vive sulla costa atlantica dello stato della Florida a un tiro di schioppo di circa 30 installazioni militari che non hanno alcun problema con le sue attività principali: muovere guerra contro il fantasma "impero anglo-sionista" (nel cartone animato in cui quelli dell'ISIL patrocinati dall'Occidente sono i buoni) e sollecitando donazioni da parte dei suoi sostenitori (principalmente di sinistra) in cambio di portafogli kitsch con su impressa l'immagine del Saker, e copie autografate del suo libro. Come ogni buon apologista per l'islam, Raevsky è anche un rabbioso antisemita.
Io credo ancora che i russi siano i nostri fratelli, ma non credo che Andrei Raevsky sia uno di loro. Lui è un ibrido, un OGM se volete, di anima russa fecondata da una selezionata ideologia occidentale. Non può prosperare, non dovrebbe moltiplicarsi. Perirà.
Snežana Ivanišević de Berthet
Per coloro che voi che potrebbero non ricordarla, la signora Berthet – è stata la leader # 2 (di breve durata) del Saker Team serbo (se mi ricordo correttamente). Per quanto riguarda il signor Jovanović, questi ha ricoperto la stessa posizione proprio prima di lei. Per fare breve una lunga storia, subito dopo che la signora Berthet ha assunto questo ruolo, di fatto, ha pubblicato un articolo che ho giudicato offensivo verso l'islam e le ho chiesto di evitare di farlo in futuro. Solo per la cronaca: ogni Saker Blog Team è, in realtà, al 100% indipendente nella sua politica editoriale, ma ho sempre dato per scontato che le persone mentalmente sane avrebbero capito che questo significava "entro un nucleo minimo di valori", tra cui il rispetto, se non l'approvazione, verso una qualsiasi religione (questo non è mai stato un problema con qualsiasi altro Saker blog, anche quelli gestiti da agnostici – almeno 3 da quanto ho contato – ma in qualche modo lo è diventato con persone putativamente "ortodosse". Vai a capire). Comunque, a questo punto la signora Berthet ha offerto di dimettersi, cosa che ho volentieri accettato. Ho pubblicato un avviso sul blog dicendo che "Il Saker blog serbo è stato epurato della maggior parte dei propri dati da parte del leader (ora ex-leader) della squadra del Saker blog serbo dopo la mia opposizione alla pubblicazione di un articolo ferocemente anti-musulmano. Amici serbi mentalmente sani stanno attualmente cercando di riavviare il blog".
Questo breve post ha suscitato una reazione veramente fantastica. La signora Berthet mi ha mandato una e-mail che iniziava con "saker, tu, bugiardo, ladro, manipolatore pezzo di merda umana" e si concludeva con "in ultima analisi, ti pentirai di avermi incontrata come io mi pento di avere incontrato te, e questo NON è uno scherzo né una minaccia. Spero che soffocherai nel tuo stesso vomito, PARASSITA!" Chiunque sia interessato al testo integrale lo può ottenere cliccando qui. In 50 anni di vita non avevo mai incontrato una tale espressione assolutamente furiosa di rabbia totale e incontrollata, e ho subito capito che se avevo pensato, infatti, che Jovanović fosse "folle", questo era esclusivamente nell'uso colloquiale di questa espressione, come "persona svitata", invece la signora Berthet era veramente o malata di mente, o posseduta, o entrambe le cose.
Dal momento che non rispondo alle calunnie per principio e dal momento che non discuto mai con individui mentalmente insani, non ho risposto e ho semplicemente messo un blocco all'indirizzo di posta elettronica della signora Berthet. Per quanto riguarda i destinatari di quella e-mail (qui dovrei aggiungere che ha mandato quel capolavoro non solo a me, ma a praticamente tutte le persone che conosceva nella comunità Saker e a tutti nel Saker blog team serbo), hanno tutti risposto con un'unanime espressione di disgusto, in particolare i serbi che erano imbarazzati a vedere un'altra serba agire in quel modo.
A questo punto, avevo erroneamente concluso che, con questo scambio di convenevoli avrei chiuso con quella pazza. Purtroppo, mi ero sbagliato di molto.
Pochi mesi dopo ho ricevuto una e-mail dal marito, di cui non ricordo il nome completo, ma il cui indirizzo di posta elettronica indicava che era l'autore di un blog antimperialista. Dal momento che ricordo (vagamente) che la signora Berthet mi aveva chiesto di non associarli a questo blog pubblicamente, non rivelerò maggiori dettagli in questo campo. Comunque – il signor Berthet mi scriveva, che ci crediate o no, per ricattarmi.
Ha intitolato la sua e-mail "se il Saker esplode, tutto ricadrà su Andrei". Ha poi proceduto a dirmi che se non avessi postato una nota che spiegava che la mia fiducia in sua moglie era "ben riposta" e che lei non aveva "partecipato a un attacco contro il blog", questo avrebbe provato la mia doppiezza! Ha concluso dicendo che non era una minaccia, ma un saggio avvertimento. Non riuscivo a credere ai miei occhi, l'uomo voleva che provassi di non avere doppiezza mentendo ai miei lettori riguardo a sua moglie e dicendo che la mia fiducia in lei era ben riposta e lui minacciava, appunto, di tradire la mia fiducia e rivelare la mia identità :-)
Comunque, gli ho detto che se fosse andato avanti con questa minaccia il soprannome di "Giuda" si sarebbe attaccato a lui e alla moglie per sempre (ora apparentemente hanno deciso di guadagnarselo).
A questo punto, ho bisogno di spiegare un paio di cose sul mio anonimato.
[interludio: ero solito fare riferimento al mio anonimato come "anonimato sottile" perché qualunque lettore del mio blog con un po' di cervello avrebbe potuto facilmente trovarmi con le informazioni che avevo già fatto trapelare. Ho appena ricevuto una e-mail da un buon amico a cui avevo dato solo il mio nome e che ora mi ha detto che conosceva la mia piena identità già da lungo tempo :-) Così sono le persone decenti: rispettose della privacy e dei confini.]
Vi prego di ricordare che quando ho iniziato il mio blog nel 2007 ero un 'nessuno' che scriveva soprattutto per se stesso. Ero andato in esilio in Florida dopo aver lasciato la Svizzera, dove ero stato, di fatto, posto nella lista nera per le mie opinioni pro-serbe e pro-russe. Ho deciso di creare un blog anonimo per i seguenti motivi:
• Volevo che i miei ex datori di lavoro mi dimenticassero
• Volevo scrivere di problemi, non di personaggi
• Volevo che la mia famiglia godesse di un pieno anonimato
Ho iniziato il blog nel 2007. Ora siamo negli ultimi giorni del 2015. I miei ex datori di lavoro non esistono nemmeno più. Le organizzazioni con sigle di 3 lettere per cui ho lavorato sono state sciolte e i miei ex capi sono o morti di vecchiaia o in pensione. Così il motivo numero uno è ormai andato.
Ho ancora voglia di scrivere di problemi, non di me o del mio passato. Così la ragione numero due è ancora in vigore.
Ho ancora voglia che la mia famiglia sia al sicuro e lasciata in pace, ma la ragione numero tre è ormai compromessa.
Questo non è davvero un grosso problema. Dopo aver avuto la lettera di ricatto di Berthet, ho scritto ai membri del Comitato Esecutivo della Comunità Saker (CECS) e ho chiesto i loro consigli: devo uscire in pubblico o no? Il loro consiglio è stato di aspettare.
Devo dire una cosa qui: Ho sempre voluto agire come gli omosessuali moderni e "uscire allo scoperto" un giorno. Ho detto a mia moglie che questo sarebbe stato il giorno del mio "coming out", e indicativamente ne ho previsto la data al 1 maggio 2017 – il decimo anniversario del blog. Ma ora che i pazzi si sono fatti avanti e hanno violato la mia fiducia, il mio anonimato e la mia privacy, non sono esattamente sicuro di come procedere.
Così, questo è il momento in cui ho bisogno dei vostri consigli e opinioni:
Inizialmente, ho pensato di avere tre opzioni.
In primo luogo, ho pensato semplicemente di ignorare tutto. Ma si scopre che i pazzi sono ora impegnati a postare link al loro piccolo articolo altrove. Per esempio, sono stato recentemente intervistato da Sputnik e un amico mi ha informato che il signor Jovanović aveva già postato questo nella sezione commenti:
Sputnik, tra l'altro, a quanto pare ha rimosso quel commento (dal momento che non riesco a trovare più). Eppure, questo è ridicolo – gli onorevoli moderatori dovranno ora cercare questi tipi di commenti e rimuoverli uno per uno? Questo è stupido, no? (Nota: errore mio – ho trovato il commento su Sputnik – Saker)
Inoltre, non sottovalutate la capacità di resistenza di Berthet e Jovanović. Non solo continuano a condurre la loro piccola crociata anti-Saker, ma arrivano anche a reindirizzare il traffico sui loro blog altrimenti irrilevanti! Così avranno uno scopo, una determinazione, per continuare la loro crociata di "denuncia contro Saker" per un tempo molto lungo. Di fatto, prevedo che il loro prossimo passo sarà quello di fabbricare semplicemente altre pseudo-rivelazioni su di me con ancor meno verità di quante ne abbia questa più recente.
La mia preferenza personale sarebbe di "tirare il mio sciacquone mentale" e dimenticare questi pagliacci, ma faranno del loro meglio per mantenere se stessi rilevanti il più a lungo possibile, in modo tale che questa non è più un'opzione.
Poi, finalmente, c'è anche questa considerazione: oltre a mentire su un bel po' di cose nel suo post, Brethet è riuscita a riportare un sacco di cose in modo semplicemente sbagliato. Sì, il mio nome è Andrei Raevsky, e quello nella foto sono io (mentre faccio cross-country in mountain bike in Florida), ma gran parte del resto è sbagliato, in particolare la cronologia. Ci sono anche un sacco di lacune ;-)
Così in realtà vedo due opzioni, ma voglio che siate voi a decidere:
OPZIONE A:
Mi attengo al mio piano. Faccio il mio "coming out" ufficiale nel 2017, scrivendo un post dolorosamente narcisistico – tutto riguardo a me – e vi dico la storia completa con tutti i dettagli. Nel frattempo, lasciamo che i due idioti aspettino il crollo della comunità Saker (non si rendono conto che molti / la maggior parte dei membri di quella comunità già conoscono la mia identità, che, per usare un eufemismo, non sono stato timido a rivelare) e continuino a pubblicare i link ai loro "messaggi di denuncia contro Saker". Ma quello che possiamo fare noi è *pretendere* che non esistano, che per noi siano al di sotto del nostro "radar del disprezzo". Mi piace quest'opzione perché dà loro meno potere e mi permette di essere fedele alla data del "coming out" che avevo programmato. Oppure
OPZIONE B:
Dico tutto ora. Il grande vantaggio di questa opzione è che ora posso chiarificare le cose. Prendiamo per esempio l'affermazione evidentemente idiota che sono stato licenziato dalla Croce Rossa per il mio pregiudizio "pro-ceceno"! Chiunque sappia qualcosa della Croce Rossa o del resto delle organizzazioni "umanitarie" occidentali si rende conto che questo è impossibile e che, semmai, sarebbe il mio pregiudizio filo-russo che avrebbe potuto farmi licenziare (in questo caso non è stato nessuno dei due, ma qualcosa che non discuterò pubblicamente, a prescindere, in quanto ha coinvolto la morte di un gruppo di persone innocenti). Il loro odio per me acceca chiaramente il loro giudizio, quindi mi aspetto che Jovanović e Berthet sbaglino molte altre cose. Quindi, devo preoccuparmi di chiarire le cose già da ora?
Potete capire l'opzione che io preferisco, naturalmente (se non la capite – è la "A"). Francamente, non me la sento di "dare la caccia" a ogni balla che questi due pagliacci pubblicheranno in futuro. Trattare con persone disonorevoli mi fa sempre venire voglia di fare una doccia e cercare di dimenticare il più presto possibile. Poi c'è il fatto che questo blog tratta di problemi, della resistenza all'impero, non di "dire la verità sul Saker". Dopo tutto, a chi importa chi sono veramente o cosa ho veramente fatto o non ho fatto? Voglio davvero ripagare questi due pazzi con la loro moneta e agire come se il mio ego e le mie piume arruffate (per un saker – una perfetta espressione, no?) fossero al centro dell'universo e come se tutti se ne dovessero occupare?
Penso che un post egocentrico e narcisistico nel maggio 2017 sia più che sufficiente e che tra il post di oggi (che ho dovuto fare) e il 2017 posso concentrarmi su altre questioni, molto più importanti e interessanti.
Alla fin fine, la mia preferenza personale è sicuramente per la "opzione A": facciamo tutti finta che tutto questo non sia accaduto e limitiamoci a ignorare le brutte azioni dei due individui disonorevoli. Ma, e questo è veramente importante, io voglio che questa sia la vostra decisione, non la mia. Dopo tutto, vi siete tutti, in vari modi, fidati di me, e io ora sento che se avete domande sulle accuse fatte, io dovrei rispondere. Inoltre, io non ho davvero mai avuto nulla da nascondere. In questo momento il mio più grande rammarico è la sicurezza e la privacy della mia famiglia: una moglie meravigliosa con cui sono sposato da 22 anni e che ammiro, rispetto e amo di più ogni giorno che Dio mi concede di trascorrere con lei e i nostri tre figli, una ragazza e due ragazzi – tutti adolescenti. Sono davvero loro che Berthet e Jovanović hanno potenzialmente danneggiato di più. Ma riesco anche a prendermi cura di loro e a proteggerli, e confido nella misericordia di Dio. Ma su un piano strettamente personale, davvero non importa che la mia privacy sia compromessa (in molti modi, questo rende le cose più semplici ed è una cosa in meno di cui preoccuparsi).
Quindi, se voi, amici miei, volete che vi scriva fondamentalmente una breve biografia, allora sarò felice di farlo. Fatemelo sapere, va bene?
La mia richiesta a voi è questa:
1) per favore fatemi sapere come volete che io proceda d'ora in poi; fatemi sapere se avete domande a cui volete che io risponda e condivida le vostre opinioni, commenti e reazioni alle mie spiegazioni fatte qui sopra.
2) Votate (nella sezione dei commenti del mio messaggio) segnando opzione "A" oppure "opzione B".
3) Tutte le altre idee sono benvenute.
Quanto a me, chiedo la vostra indulgenza e comprensione. Non riavvierò il blog in piena modalità fino a lunedì. Sono stanco, soffro di jet-lag e, francamente, sono piuttosto disgustato da tutta questa faccenda. Ho anche bisogno di rispondere a 173 messaggi di posta elettronica che si sono accumulati solo la scorsa settimana! Infine, vorrei prendermi un paio di giorni per lavare via il mio senso di violazione e di disgusto e per affrontare la perdita di mia madre.
E dal momento che tutto ciò che avete è una mia foto scadente mentre faccio mountain bike nel centro della Florida, vi lascio anche una mia foto fatta da mia moglie a Cedar Key nel novembre 2013. Stavo festeggiando il mio compleanno e volevo brindare a tutti quegli amici che mi mancavano in quell'occasione (mia moglie e io eravamo soli in quel giorno), così abbiamo fatto questa foto. Ora che la mia privacy è stata violata e la mia faccia è comunque là fuori, ho pensato che mi sarei potuto mostrare a voi senza occhiali da sole e mentre brindo a tutti voi – la meravigliosa e affascinante comunità di Saker e tutti i miei amici che leggeranno questo post. Grazie a tutti per la vostra presenza e per essere una fonte di conforto e di sostegno.
Saluti!
Andrei Raevsky, alias "Saker"
PS: una piccola nota ai miei amici serbi. Vi prego di non preoccuparvi di quello che è successo. Questo non dice nulla sul popolo serbo che amo. Sappiamo dal Nuovo Testamento che c'è un traditore per ogni 12 persone là fuori e considerando che la nostra comunità ha oltre 100 membri attivamente impegnati, c'era da aspettarsi che alla fine 2 individui si sarebbero dimostrati indegni della nostra fiducia. In realtà, sono stupito del contrario: nel corso degli ultimi due anni ci sono stati non pochi membri che hanno lasciato la nostra comunità (mi vengono in mente i nomi di Nora, Gevorg, François) e nessuno di loro ha mai violato la fiducia che ho posto in loro (cosa della quale sono sinceramente grato e ho voluto citarli per nome proprio per questo). La verità è che più o meno tutti quelli con i quali sono stato in contatto semi-regolare conoscevano il mio nome, ne ho incontrati molti di persona, e in alcuni casi sono addirittura rimasti a casa mia. Venendo dal mondo militare, sapevo benissimo che le probabilità statistiche erano contro di me e che qualcuno avrebbe inevitabilmente assunto il ruolo di "delatore" e "fatto la spia contro di me", ma semplicemente questo non mi preoccupava. Cosa ancora più importante, non nego la mia fiducia nella maggior parte di voi, semplicemente per il tradimento inevitabile di pochi. Voi – i miei amici serbi, siete sempre stati buoni amici, generosi e onorevoli verso di me e il mio affetto e rispetto per voi non è stato intaccato da tutto questo.
PPS: a chi è interessato a incontrarmi personalmente. Ora che il mio anonimato è andato, per favore mandatemi un'e-mail se siete dalle parti della Florida centro-orientale, sarò lieto di incontrarmi con voi. Facciamo venir fuori qualcosa di buono da qualcosa di brutto :-)
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