Il patriarca Kirill è il primo – e per ora l'unico – leader di una chiesa apostolica ad aver visitato l'Antartide. Per la verità, questa visita è abbondantemente giustificata dal fatto che la Chiesa ortodossa russa è l'unica ad aver finora costruito sul continente antartico una vera e propria chiesa, e non una semplice cappella polare temporanea.
Tuttavia, la visita non è stata priva di risvolti ecologici e di politica sociale. Un articolo della Tass riporta un commento del patriarca che a nostro modesto avviso è degno di una particolare attenzione:
"L'Antartide è l'unico posto al mondo dove non ci sono armi, né guerre, né sviluppo di armi di distruzione di massa... è un modello regale di un genere umano ideale e un esempio che gli esseri umani possono vivere in questo modo - senza confini, senza armi, senza concorrenza ostile, e possono collaborare e sentirsi come una famiglia".
A prescindere da ciò che si possa pensare dell'Antartide come società umana ideale, riteniamo che un simile commento meriti senz'altro l'attenzione dei media, se non altro perché è abbastanza neutrale da non poter essere vantato come possesso esclusivo di qualsiasi posizione politica o religiosa.
Sarebbe stato bello, leggere questo pensiero sui media occidentali... ma lo hanno riportato?
Purtroppo no... ai consumatori dei media occidentali è stata propinata la satira sul patriarca che va a passeggiare tra i pinguini (sottinteso: non avendo abbastanza fedeli in Russia...)
Alexej Naval'nyj, il leader liberale russo, ci delizia con un twitter dal profondo spirito di preghiera:
"Il patriarca Kirill in Antartide, in mezzo ai pinguini. Non è un photoshop. Salvaci, Signore"
[NB. Siamo totalmente d'accordo... che il Signore salvi Naval'nyj e i suoi seguaci!]
Mentre il mondo si fa qualche grossolana risata sull'incontro tra il patriarca e i pinguini, arriva intanto la notizia che il patriarca e il suo seguito hanno rischiato la morte per fare questo viaggio:
Il parabrezza dell'aereo del patriarca Kirill si è rotto in pezzi durante il suo volo in Antartide
Pravoslavie.ru, 24 febbraio 2016
Il volo in Antartide del patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus' avrebbe potuto finire tragicamente: il parabrezza del suo aereo si è rotto in pezzi quando stava lasciando l'aeroporto cileno di Punta Arenas.
"Hanno riferito di una collisione molto pericolosa, il parabrezza della cabina si era rotto in piccoli pezzi. È composto da due strati, e il primo strato, in grado di resistere ai colpi più forti, si è sbriciolato, il pilota ha detto che la situazione era molto pericolosa e dovevamo tornare a Punta Arenas", ha detto il patriarca ai giornalisti, riassumendo i risultati del suo viaggio in America Latina.
Sulla via del ritorno a Punta Arenas, non essendo riuscito a raggiungere l'Antartide, l'aereo ha volato piuttosto basso per un lungo periodo di tempo, in modo che la probabile rottura del secondo vetro non portasse a conseguenze tragiche, ma alcune parti del volo sono state effettuate all'altezza di 9.000 metri. Quindi la delegazione guidata dal patriarca ha aspettato un altro aereo che è riuscito a portarli in Antartide.
"Certo, è stato un volo rischioso... Ma io credo nella volontà di Dio. E poi bisogna ricordare che una persona che dà tutta la sua vita a Dio non può che credere nella vita dopo la morte. E se credete sinceramente, avrete reazioni diverse da quelle di una persona che non crede, soprattutto quando perde qualcosa di importante in questa vita. In tal caso ci può essere una crisi isterica, il panico. E di fatto il panico non è permesso", ha detto il patriarca.
Certo, la scelta di modelli di riferimento è un fatto totalmente libero. Messi di fronte a una scelta tra il patriarca e il suo seguito (incluso il nostro vescovo Antonij), che hanno dimostrato di avere cojones, e le figure del mondo liberale e filo-atlantista russo, che hanno dimostrato di esserlo, non abbiamo dubbi nello scegliere sua Santità come nostro modello. Ma come sempre, a ogni uomo il suo maestro...
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