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  "È vero, l'edificio di Le Corbusier è un capolavoro, ma nessuno ci va a pregare".

Intervista di Olga Lunkova allo storico dell'arte Andrej Jakhnin, sulle tendenze moderne nell'architettura ecclesiastica

Orthochristian.com, 21 gennaio 2021

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Quale dovrebbe essere la cosa principale per un architetto che progetta e costruisce una chiesa? Un architetto non credente può costruire una chiesa "giusta"? E l'architettura e l'arte moderne possono parlare di Cristo ed essere cristiane? Di queste e altre cose abbiamo parlato con il critico d'arte e architetto professionista Andrej Jakhnin.

Notre-Dame du Haut. La famosa cappella di Ronchamp

Andrej, parliamo di architettura ecclesiastica moderna.

Se ne potrebbe parlare per ore.

Sì, è un argomento profondo, come lo è il tema dell'arte moderna in generale.

La domanda è se ciò che si sta costruendo ora è buono o cattivo?

In generale, possiamo chiedercelo. Ma non possiamo dichiararlo in modo così categorico. Il tempo si riflette nell'architettura, che è "musica congelata", come la definì il filosofo Friedrich Schelling (1775-1854). E chi paga il suonatore decide la melodia. Se tracciamo un parallelo con l'arte moderna, c'è la sensazione che noi, contemplatori e consumatori d'arte, siamo ingannati quando ci mostrano oggetti che cercano di far passare per opere d'arte?

Di fatto, lo siamo. Ma questa formulazione è troppo semplicistica. Diciamolo più in generale: il concetto moderno di storia dell'arte non corrisponde affatto alla realtà. In realtà, la natura di questo fenomeno è diversa da quanto ci dice la popolare storia dell'arte moderna.

il critico d'arte Andrej Jakhnin

L'architettura ecclesiastica contemporanea è tutt'altro che canonica; è anche un po' innovativa. L'occhio prima resiste ma poi ci si abitua. La cosa più importante è che i fedeli vengano nelle nuove chiese e vi preghino. Qualsiasi chiesa è una casa di Dio?

Ci sono molte ragioni assolutamente diverse per questo fenomeno dell'isolamento dell'architettura ecclesiastica moderna dai canoni e dalle tradizioni. C'è stata una certa tendenza nell'architettura ecclesiastica mondiale dal Vaticano II. Il punto principale è che le chiese moderne sono progettate e costruite secondo principi completamente diversi da quelli tradizionali. Di regola, gli architetti che li progettano non sono persone di chiesa. Sono architetti laici, aderenti a fedi molto diverse, assunti dai clienti. In alcuni paesi europei, si tratta di una sorta di programma governativo, in cui si chiudono le chiese storiche, convertite ad altri scopi e sostituite da edifici ecclesiastici moderni in cui la logica dei materiali da costruzione prevale sulla logica della Chiesa. Questa tendenza è nota a tutti da molto tempo. Sfortunatamente, noi stiamo andando verso l'Europa e ci stiamo inserendo in questo piano di distruzione. Al momento siamo sulla stessa strada e questo è un problema. Ciò riguarda la cultura, l'architettura ecclesiastica e tutto il resto. La secolarizzazione dell'architettura ecclesiastica è una tendenza che sta guadagnando slancio in tutto il mondo.

Abbiamo aderito a questa tendenza e ci stiamo muovendo per inerzia?

Questo è il primo fattore. Il secondo è che c'è un numero enorme di architetti secolari che vivono in un mondo diverso e che ora stanno costruendo chiese. Semplicemente "si esprimono" in questo modo, senza capire, sentire o sapere com'è una chiesa. La loro conoscenza in questo campo si riduce a due o tre lezioni all'istituto. Ma il problema principale è che non sono persone di chiesa, e talvolta hanno persino un atteggiamento anti-ecclesiale. Queste persone ricevono un ordine e progettano una chiesa come possono, come immaginano che dovrebbe essere. È estremamente strano. Immaginate l'assurdità di una situazione in cui un aeroporto fosse progettato da qualcuno che non è mai stato in un aeroporto, non ha mai volato su un aereo e non ha idea di cosa sia.

Quando si progetta una chiesa, non è sufficiente conoscere la storia dell'architettura ecclesiastica. È necessario sentire la logica liturgica.

Nel mondo cattolico, questa tendenza nell'architettura ecclesiastica moderna ha trovato sostegni governativi. Questo è un approccio fondamentalmente diverso allo spazio liturgico. Il Vaticano II ha decretato che qualsiasi cultura, compresa la moderna cultura secolare, può essere introdotta nel santuario e diventare parte dello spazio liturgico.

Ciò ha portato non solo a un crollo radicale nello spazio della chiesa tradizionale, ma alla fine a gravi trasformazioni nella vita spirituale all'interno della Chiesa cattolica.

Penso che sia impossibile fermarlo. Ci muoviamo nella logica del processo che corrisponde alla comprensione cristiana della storia. Dobbiamo prendere in considerazione che il mondo intero non si sta muovendo verso l'alto, ma verso il basso: l'iniquità sta aumentando.

Rendendoci conto che l'iniquità sta aumentando, possiamo opporci a questo e non nuotare assieme alla marea?

Dobbiamo assolutamente opporci a questo, pur rendendoci conto che ogni giorno ci avviciniamo alla fine del mondo e alla seconda venuta di Cristo. L'avvicinarsi del Giudizio universale è accompagnato non da un aumento, ma da una diminuzione della spiritualità. Questo dovrebbe essere compreso e contrastato da ciascuno di noi a livello personale. È inutile resistere a questo processo a livello globale.

Sta disegnando un'immagine pessimistica: il "carro" della vita spirituale sta andando in discesa...

Io la vedo diversamente. Il "carro" non sta andando in discesa: quello che vediamo è il corso naturale della storia nella sua comprensione cristiana. Dobbiamo tutti capire verso dove ci stiamo muovendo. Ci stiamo dirigendo verso la fine naturale della storia, quando ci saranno un nuovo cielo e una nuova terra. Vorrei che accadesse prima! Ma quando accadrà, ora o tra mille anni, non c'è dato di saperlo. Quindi il processo generale è al ribasso. Questa tendenza è evidente e per noi è chiara; ma questo non significa che l'umanità si muova obbedientemente in tale direzione, a testa bassa. Il processo dovrebbe essere compreso e resistito per quanto possibile: questo è il nostro compito. Dobbiamo capire che non cambieremo nulla a livello globale. Ma nel nostro ambiente, piccolo o grande che sia, possiamo cambiare la tendenza, anche se a livello globale tutto continuerà a muoversi nella stessa direzione.

È d'accordo che in generale la vita di un cristiano inizia con la chiesa? La chiesa che frequenta...

Intende un edificio ecclesiastico?

Sì, un edificio ecclesiastico.

In quale edificio andiamo — ovviamente, è importante. C'è una storia famosa di quando Le Corbusier progettò la cappella di Ronchamp.

Ho letto che Notre-Dame du Haut ("Nostra Signora delle Alture") è chiamata dal punto di vista artistico l'edificio religioso più significativo del XX secolo, e appartiene alla tendenza modernista del nuovo espressionismo, sviluppato e proclamato da Le Corbusier.

Esattamente. In quel sito esisteva una cappella cristiana sin dal XIII secolo. Era una specie di luogo sacro. La cappella fu distrutta dal tempo e dalle guerre e negli anni Cinquanta apparve sul suo sito il nuovo edificio di Le Corbusier. Questa struttura è menzionata in tutti i libri di testo ed è considerata un capolavoro dell'architettura contemporanea. Ma nessuno ci prega adesso: è vuota.

È vero, la chiesa che uno frequenta è importante. È un punto chiave. Non voglio dire che l'architettura moderna sia sgradevole, mentre l'architettura ecclesiastica tradizionale è attraente. Sto parlando di categorie molto diverse. Per esempio, un dipinto può essere molto bello, ma la sua funzione è diversa da quella di un'icona. Un'icona ha caratteristiche diverse. Ciò che è bello in un dipinto e ciò che gli amanti dell'arte ammirano non dovrebbe essere ammirato in un'icona. Mi ripeto: il suo scopo è diverso. Questo vale anche per una chiesa. Il punto non è se sia buono o cattivo, ma che l'architettura moderna semplicemente non è ecclesiale. Allo stesso tempo, potrebbe essere un edificio interessante e insolito secondo le sue stesse leggi. Sfortunatamente, vediamo sempre più di frequente esempi di lavori creativi estremamente strani (per non dire di peggio) dei moderni architetti ecclesiastici.

[Una nota per i lettori italiani: l'edificio raffigurato in questa immagine non è mai stato realizzato. Si tratta del progetto di trasformazione di una torre televisiva abbandonata a Ekaterinburg in una cattedrale dedicata a santa Caterina, che inglobando la torre sarebbe risultata la chiesa ortodossa più alta del mondo]

I parrocchiani si abitueranno a qualsiasi chiesa e vi creeranno un'atmosfera di preghiera, giusto?

La gente si abitua a tutto. Lo ha notato?

Certo.

La vita ecclesiale non scomparirà per questo. I fedeli verranno anche in questi edifici. Anche se, secondo me, questo indica che la vita ecclesiale sta svanendo.

Nuove chiese si radicheranno nelle nostre vite. Ma questo evoca sentimenti più tristi che gioiosi. Molte cose stanno entrando a far parte della nostra vita, ma il risultato non è chiaro.

Le persone moderne sono indiscriminate. La cultura contemporanea è progettata per scomporre gli esseri umani in molecole e non per comporli.

Una persona cresciuta nella cultura moderna non ha spina dorsale. La sua coscienza, il mondo spirituale e la psiche sono divisi. È difficile mettere insieme un'immagine del mondo. Non è perché il mondo ora sia tollerante a tutto e non abbia tradizioni. Queste ultime sono state perse. Viviamo in un'epoca in cui l'architettura ecclesiastica moderna, a mio avviso, presenta un'immagine triste, ma inseparabile da altri aspetti della nostra vita. L'assenza di spina dorsale non ha solo a che fare con il nostro recente passato, ma anche con il fatto che nel mondo in cui viviamo tutte le informazioni sono progettate per frammentare la percezione in tanti piccoli significati. Quindi è difficile per le persone moderne esistere.

L'intensità della vita ecclesiale si sta sciogliendo davanti ai nostri occhi. Lo abbiamo osservato, non è un segreto. Lo sforzo spirituale è ovviamente in declino.

Perché pensa che sia accaduto così?

Se pensiamo globalmente, a un certo punto la storia e la civiltà cristiane erano al suo apice, ma poi sono state offuscate e secolarizzate in modo naturale. Possiamo dividere la storia della cultura della civiltà cristiana in tre fasi principali.

La prima fase era soteriologica. Era caratterizzata dall'idea della salvezza e della vita retta in Cristo. Era una cultura ecclesiale puramente religiosa, una sorta di apice dello sviluppo della cultura cristiana.

La seconda fase ha coinciso con lo sviluppo delle idee umanistiche ed è stata chiamata rinascimento. Sebbene formalmente ed esternamente fosse ancora una cultura ecclesiale, non lo era più per la sua natura spirituale. Ora al centro della civiltà c'era l'idea dell'armonia fisica, il beneficio dello Stato ecc. E non l'ideale della vita pia in Cristo. Quel periodo ha segnato la nascita di una cultura laica, non ecclesiastica, che nel tempo si è allontanata sempre più dalle sue origini cristiane.

Infine, la terza fase può essere definita demoniaca. Si è vista nel cambiamento radicale delle culture all'inizio del XX secolo. Al centro di questa cultura c'è l'uomo che lotta per la libertà assoluta e illimitata, un uomo posseduto dai demoni. Questa comprensione della storia della cultura ci avvicina alla comprensione dei processi che si stanno verificando ai nostri giorni.

Cosa ne pensa dell'immagine seguente? Una persona entra in chiesa, si inchina davanti alle icone, osserva i digiuni e partecipa ai sacramenti; ma oltre la soglia della chiesa è una persona diversa: getta al vento la prudenza. Forse è perché la sua chiesa è senza grazia ed è stata costruita da architetti "sbagliati"?

Non ho un'esperienza spirituale e un'autorità così profonde da poter rispondere a domande così difficili. Io stesso ho più domande che risposte in questo ambito. E cerco di sottoporle a persone che stanno più in alto sulla scala spirituale. Ma immagino che lo spazio liturgico e il suo riempimento siano di fondamentale importanza per la vita spirituale delle persone moderne. È vero, abbiamo l'esperienza dei santi che lottarono nelle caverne e nei deserti, servirono segretamente Dio nei campi di lavoro, mancando del vino per l'eucaristia, per non parlare delle icone e delle chiese. Ma, ahimè, non siamo come loro – questo dobbiamo ammetterlo. Siamo deboli, codardi e privi di fede. Ecco perché lo spazio liturgico, la chiesa e le icone dovrebbero aiutarci a raccogliere le nostre viscere spirituali sbriciolate, e non il contrario.

La cultura moderna è assolutamente ostile alla vita cristiana?

Fa parte di una questione interessante che sto studiando ora. Guardiamo le cose attraverso la lente dell'arte, poiché abbiamo iniziato con questa. C'è una tendenza generale dell'arte moderna. Non c'è dubbio che sia anti-cristiana, non solo non religiosa, ma anti-cristiana. E va detto che l'arte contemporanea, oltre al suo contenuto principale, ha una certa forma, formula e linguaggio, che è un mezzo di comunicazione moderna. Al di fuori di questo linguaggio, l'uomo moderno spesso non può esistere. E non si può fare nulla al riguardo, non si può resistere.

Alcuni dei miei amici che hanno seguito l'arte contemporanea sono venuti in Chiesa. Hanno cercato di parlare di Cristo nel linguaggio della cultura moderna. Non ci sono molte persone di questo tipo e sono al di fuori del mainstream. Queste persone si possono trovare anche in Europa: questi sono artisti cristiani che esistono (o lottano per esistere) nell'ambito dell'arte moderna. È incredibilmente difficile perché vanno contro corrente e sono in una certa misura ai margini della società e dell'arte. Hanno contatti tra loro, hanno i loro forum e mostre. So di un progetto a Malta, che è una mostra di artisti cristiani contemporanei.

Vi parteciperà?

Un vecchio amico mi ha suggerito di pensare a qualcosa su questo argomento. L'ho fatto, ma non so se rientra nel concetto. Penso che sia un esempio di quando puoi provare a parlare del cristianesimo e di Cristo all'interno della cultura tradizionale senza scendere nelle catacombe culturali o soccombere alla tendenza principale.

Tornando all'argomento della nostra conversazione: come possiamo aumentare il livello dell'architettura ecclesiastica moderna?

Il problema è che oggi si costruiscono davvero molte chiese, quindi c'è una carenza di architetti ecclesiastici. In effetti, dove troveremo così tanti architetti attivamente credenti? Questi non dovrebbero essere solo diplomati all'Istituto di architettura di Mosca, ma dovrebbero vivere nella Chiesa e partecipare alla vita liturgica. Vivere la vita della Chiesa è un requisito necessario, anche se non sufficiente, per un architetto ecclesiastico. Uno non può andare a progettare chiese subito dopo essersi laureato al Dipartimento di Architettura ecclesiastica se non ha niente a che fare con la Chiesa. È una sciocchezza. C'è stata una tale esperienza tra la fine del diciannovesimo e l'inizio del ventesimo secolo: le chiese erano progettate e dipinte da membri dell'Accademia delle arti, di cui la maggior parte non apparteneva alla tradizione ortodossa. Sappiamo a cosa ha portato. Secondo me, c'è un solo percorso. E non contraddice le leggi dell'architettura, che parlano della necessità di dare priorità alla funzione del futuro edificio quando lo si progetta. E la funzione della chiesa è la liturgia. È la liturgia (non l'espressione di sé dell'autore, o le ambizioni degli sponsor, o i gusti delle autorità cittadine) che dovrebbe essere posta in primo piano nella sua pienezza spirituale, storica e teologica.

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