SANTO SINODO DEI VESCOVI DELLA CHIESA ORTODOSSA SERBA
N. 840 - 15 giugno 2016
COMUNICATO
In amore fraterno, mentre ci prepariamo con responsabilità e speranza alla partecipazione al Santo e Grande Concilio della Chiesa ortodossa, che, a Dio piacendo, si terrà presso l'Accademia ortodossa di Creta intorno alla Pentecoste, dal 17 al 26 giugno 2016, il Santo Sinodo dei vescovi nella sua più ampia composizione nel corso della sessione tenutasi presso il Patriarcato serbo di Belgrado, il 15 giugno 2016, per quanto riguarda la situazione venutasi a creare dopo la convocazione ordinaria della Santa Assemblea dei vescovi della Chiesa ortodossa serba, prende la seguente decisione:
Prima di tutto, avendo in mente l'importanza e il significato del Concilio, la nostra Chiesa vuole, in uno spirito di edificazione ecclesiale, contribuire a far sì che questo Santo e Grande Concilio possa soddisfare i criteri e la misura dei veri Concili nella storia della Chiesa ortodossa, giustificando così il suo titolo.
D'altra parte, la nostra Chiesa richiede che i problemi e le questioni non solo della Chiesa ortodossa serba, ma anche delle altre santissime Chiese che hanno annullato la loro partecipazione al Concilio, siano considerati al Concilio.
Con questo obiettivo in mente, il Santo e Grande Concilio dovrebbe durare fintanto che tali questioni sono da considerarsi, e non devono essere ostaggio di regole esposte e accettate in precedenza. Esclusivamente con il pieno consenso il Concilio può essere considerato come un Santo e Grande Concilio.
Infine, la nostra Chiesa insiste sul fatto che il raduno sull'isola di Creta sia l'inizio del processo conciliare, e che le materie in questione dovrebbero essere risolti durante il processo dei suoi lavori, ma nello spirito della tradizione conciliare della Chiesa di Cristo.
Nel caso in cui le Chiese presenti al Concilio, con il Patriarcato Ecumenico alla sua testa, persistano nella posizione che le Chiese assenti stiano boicottando il lavoro del Concilio senza alcun motivo reale, e nel caso che le Chiese già presenti rifiutino di prendere in considerazione tutti gli elementi, i problemi e le divergenze in questione, i rappresentanti della Chiesa ortodossa serba al Concilio saranno, con rammarico, costretti a lasciare le sessioni del Concilio e in tal modo unirsi alle Chiese che sono già assenti.
Questa non è affatto una minaccia o un ricatto, ma la conseguenza dell'attuazione della posizione e delle decisioni della Santa Assemblea dei vescovi della Chiesa ortodossa serba tenutasi nel maggio 2016.
Nello spirito della nostra responsabilità ecclesiale e pastorale, presentiamo queste posizioni sperando nell'azione illuminante del tuttosanto Spirito.
L'arcivescovo di Pec, metropolita di Belgrado – Karlovci e patriarca serbo
Presidente della Santa Assemblea dei vescovi
IRINEJ
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