Quasi un anno fa si è svolto a Creta un incontro di una minoranza selezionata dei circa 650 vescovi ortodossi nel mondo. Chiamato da uno dei vescovi del patriarcato di Costantinopoli che vi ha preso parte, ma che, come tanti altri presenti, ha rifiutato di firmare i suoi documenti, "lo spettacolo di Ioannis" (riferendosi all'anziano e malato metropolita Ioannis Zizioulas la cui antiquata filosofia antica è stata alle spalle di tutto), l'incontro di Creta è stato utile per la preparazione di un futuro Concilio ortodosso. Ora sappiamo come intendiamo esprimere la verità ortodossa in merito alle domande messe in discussione in modo conciliare – in maniera molto diversa da quella umanista secolare, di imposizione da parte di una commissione, vista a Creta, e cioè nello spirito e nella lingua dei Padri della Chiesa. Con questa riunione ecumenista ora largamente dimenticata, il mondo ortodosso è già andato oltre.
Così la Chiesa ortodossa russa multinazionale, che rappresenta il 75% di tutto il mondo ortodosso e non era presente all'irrilevante incontro di Creta, con un gregge di milioni di fedeli in Europa occidentale – 100 grandi parrocchie in Germania, 70 in Italia, una nuova cattedrale al centro di Parigi e un seminario e diverse decine di parrocchie in altri paesi – si muove per mettere in piedi una metropolia. Questa unirà gli ortodossi russi di tutte le nazionalità e di tutte le lingue nell'Europa occidentale continentale. Senza dubbio, con il tempo la Chiesa ortodossa russa farà lo stesso in Sud America e si riprenderà anche l'Alaska, creandovi una metropolia. Così, si estenderà dal Portogallo all'Alaska, coprendo tre continenti. Con il passaggio del tempo, come il sempre ricordato patriarca Alessio II ha dichiarato circa quattordici anni fa per quanto riguarda l'Europa occidentale, le metropolie diverranno nuove Chiese autocefale.
Detto questo, cosa ne sarà della Chiesa ortodossa russa fuori dalla Russia (ROCOR), la cui sede è a New York? Guidata dal patriarca di tutta la Rus', con 12 vescovi, più due pensionati e due più recentemente ricevuti dall'organizzazione di base slava e fondata nella guerra fredda conosciuta come la Chiesa Ortodossa in America (OCA), il suo destino sembra chiaro. Sarà la Chiesa singola e unita di tutti i numerosi ortodossi russi di tutte le nazionalità del mondo di lingua inglese. Dagli USA al Canada, dall'Australia alla Nuova Zelanda, dalla Gran Bretagna all'Irlanda e ai Paesi che dipendono da loro (da Haiti al Costa Rica, dal Messico a Puerto Rico, dall'Indonesia alla Corea del Sud e altri), tutti gli ortodossi russi vi si uniranno. Dimentichiamo il passato irrilevante e aiutiamo a costruire il futuro!
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