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Sua Eminenza il metropolita Antonij di Borispol e Brovary, cancelliere della Chiesa ortodossa ucraina, ha commentato i tristi sviluppi dell'attuale crisi ecclesiastica ucraina, in particolare l'annuncio del santo Sinodo del patriarcato di Costantinopoli dopo la sua sessione di ieri.
In particolare, lamenta che il Patriarcato ecumenico non abbia ascoltato l'appello degli altri sinodi e ierarchi ortodossi a convocare un Concilio pan-ortodosso per discutere la questione ucraina, e che rimanga non chiaro lo status dei corpi non canonici, il patriarcato di Kiev (KP) e la Chiesa ortodossa autocefala ucraina (UAOC) non è chiara.
Il commento completo del metropolita Antonij è il seguente:
Quello che è successo ieri al Sinodo a Istanbul ha scioccato l'intero mondo ortodosso. Sembra che il patriarcato di Costantinopoli stia consapevolmente intraprendendo un cammino di scisma nell'Ortodossia mondiale. Il patriarca Bartolomeo ha ignorato gli appelli delle Chiese locali a convocare un incontro tra i primati per elaborare una soluzione comune e conciliare per la questione della Chiesa ucraina e ha preso unilateralmente decisioni molto serie ma errate. Spero che il mondo ortodosso darà a questa azione una valutazione obiettiva.
Il documento finale del Sinodo di Costantinopoli solleva più domande che risposte. In particolare, lo stato del patriarcato di Kiev e della Chiesa ortodossa autocefala ucraina non è chiaro. Qual è stata la procedura per considerare l'appello di Filarete Denisenko? Sorgono molte altre domande.
In realtà, nulla è cambiato per la nostra Chiesa. Siamo stati, siamo e resteremo l'unica Chiesa canonica in Ucraina. Non riconosceremo la stavropegia di cui è stata proclamata la creazione al Fanar. Avendo ricevuto in comunione gli scismatici, il patriarca Bartolomeo non li ha resi canonici, ma si è imbarcato sulla via dello scisma. Gli scismatici rimangono scismatici. Non hanno ricevuto alcuna autocefalia o tomos. Sembra che ora abbiano perso anche quell'indipendenza, anche se non canonica, che avevano e che hanno sempre enfatizzato.
Vorremmo attirare l'attenzione del nostro clero e dei nostri laici sul fatto che gli scismatici erano e rimangono privi di grazia. E di conseguenza, è vietato servire e pregare con loro.
È giunto il momento per tutti noi di rafforzare le nostre preghiere, ricordando che la verità di Dio è invincibile.
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