lo scismatico privo di grazia Evstratij Zorja è il terzo da sinistra. Foto: romfea.gr
Il Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa si è riunito ieri presso la residenza patriarcale e sinodale al monastero Danilov di Mosca sotto la presidenza di sua Santità il patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus' per la sua prima sessione del 2021.
I vescovi hanno affrontato una serie di questioni, tra cui lo sfortunato approfondimento dello scisma che riguarda l'invasione anti-canonica del territorio della Chiesa ortodossa ucraina da parte del Patriarcato di Costantinopoli.
Nello specifico, il Sinodo ha affrontato la recente consacrazione episcopale a Istanbul a cui ha partecipato un "vescovo" della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" scismatica. Anche se lo scisma tra i patriarcati di Mosca e Costantinopoli sarà superato, questa consacrazione sarà comunque inaccettabile, affermano i vescovi.
Il Rapporto sinodale recita:
Si è saputo dai resoconti dei media che il 21 marzo 2021, durante la Divina Liturgia nella cattedrale di san Giorgio a Istanbul, il patriarca Bartolomeo di Costantinopoli, con la concelebrazione di vescovi dei Patriarcati di Costantinopoli e Alessandria, e anche un rappresentante di una delle comunità scismatiche in Ucraina che non hanno l'ordinazione canonica, ha presieduto la consacrazione del metropolita Andreas di Saranta Ekklisies, confermata dalla pubblicazione di foto pertinenti.
Il "vescovo" scismatico in questione è "l'arcivescovo" Evstratij Zorja di Chernigov, un tempo fedele compagno del "patriarca" Filaret Denisenko e ora uno dei principali propagandisti della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" scismatica.
Pertanto, il Sinodo ha deliberato:
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Di esprimere rammarico che una persona che non ha un'ordinazione canonica abbia partecipato a una consacrazione episcopale nel Patriarcato di Costantinopoli.
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Di notare che questo evento approfondisce lo scisma nel mondo ortodosso, causato dalle azioni del patriarca Bartolomeo di Costantinopoli.
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Considerando la difettosità canonica della consacrazione del metropolita Andreas di Saranta Ekklisies, di affermare con rammarico che sarà impossibile concelebrare con lui se, con l'aiuto di Dio, sarà ripristinata la comunione eucaristica con il Patriarcato di Costantinopoli. Lo stesso vale per il clero che detto metropolita potrà eventualmente ordinare.
Zorja ha risposto immediatamente su Facebook, scrivendo che il Sinodo russo "pensa di poter controllare lo Spirito Santo e la grazia divina e il Regno dei Cieli e l'inferno con i propri documenti".
Ricordiamo che la Chiesa, di fatto, ha una sua tradizione canonica che governa la materia delle consacrazioni episcopali.
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