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  I preti dovrebbero celebrare il matrimonio di chiunque lo richieda?

risposte di pastori russi intervistati da Jurij Pushchaev

Orthochristian.com, 26 maggio 2018

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Le attuali statistiche sui matrimoni in Russia sono molto tristi. Il tasso di divorzi è aumentato sia tra coloro che si sono sposati in chiesa sia tra i cristiani che si sono integrati nella vita della Chiesa. Significa che non tutti considerano il sacramento del matrimonio in una luce sobria e seria, e che non tutti comprendono ciò che dovrebbe seguire al sacramento del matrimonio. Quindi i preti dovrebbero sposare tutti quelli che lo chiedono solo perché lo vuole la coppia di fidanzati? Come far capire agli sposi novelli l'importanza e la grandezza di questo santo sacramento?

"Dovremmo sposare coloro che desiderano portare la croce della loro vita familiare fino alla fine"

Sacerdote Dmitrij Shishkin: Naturalmente, prima di celebrare il sacramento, i sacerdoti dovrebbero parlare con la coppia, idealmente più di una volta, spiegando ai futuri sposi il significato e le implicazioni di questo sacramento e le responsabilità degli sposi. È necessario che si rendano conto dell'importanza spirituale di questo sacramento sia per la loro vita comune, sia per la vita di ciascuno di loro nell'eternità.

È vero, noi non possiamo prevedere e predire tutto. Ogni unione benedetta dalla Chiesa presuppone che gli sposi portino la loro croce e camminino con il Signore verso il Golgota per essere degni di partecipare alla sua gloriosa risurrezione. Bisogna spiegare alle coppie che non devono aspettarsi un'ondata costante di gioie, beatitudine e "benedizioni dal cielo" da un'unione benedetta dalla Chiesa; dovrebbero anche essere preparati per le tentazioni. Di fronte alle tentazioni, i giovani sposi non devono essere sorpresi o confusi; piuttosto, hanno bisogno di mostrare coraggio nel superare dolori e difficoltà mentre camminano verso il Regno dei Cieli.

il sacerdote Dmitrij Shishkin

Naturalmente, dovremmo sposare tutte le coppie che esprimono questo desiderio, per essere più precisi, un desiderio di portare fino in fondo la croce della loro vita familiare con fede e pazienza, non solo un desiderio di divertimento. E dovrebbe essere un desiderio responsabile, consapevole e maturo. Questo è precisamente il tipo di aspirazione che noi, pastori ortodossi, dobbiamo coltivare con zelo nelle coppie che si sposano.

"Non sappiamo come opera la grazia divina nelle persone"

Sacerdote Roman Savchuk: Il Pastore di Erma, un documento paleocristiano, contiene una straordinaria parabola. In esso, un angelo mostra a Erma molti alberi senza foglie e apparentemente appassiti. Erma osserva che sono tutti uguali, prosciugati. L'angelo risponde che gli alberi sono le immagini delle persone che vivono in questo mondo: né i giusti né i peccatori sono distinguibili in questa epoca, poiché si assomigliano. In questa vita terrena è impossibile distinguere i giusti dai peccatori così come non si può discernere quali alberi sono secchi e quali sono vivi, quando sono tutti spogli in inverno e si assomigliano molto.

il sacerdote Roman Savchuk

Penso che questa parabola paleocristiana sia rilevante per il nostro argomento. Dopotutto, non sappiamo davvero come la grazia divina opera nelle persone, chi la riceve degnamente e per chi è un fuoco ardente. Pertanto, non posso essere d'accordo con l'affermazione secondo cui dovremmo rifiutarci di sposare le persone in chiesa solo perché abbiamo prove indirette che le coppie sono "immature" nella vita della Chiesa. A mio avviso, in questo caso, dovremmo preoccuparci di dedicare più tempo a coloro che desiderano il matrimonio, per spiegare loro l'ordine del servizio del santo matrimonio e il suo significato.

D'altra parte, la questione della mancanza di comprensione della vita nella Chiesa da parte degli esterni è soprattutto una domanda per tutti noi, persone di Chiesa: se partecipiamo o meno ai santi sacramenti con la dovuta attenzione e riverenza; se diamo o meno alle persone intorno a noi un buon esempio di attenzione alla vita della Chiesa; o se mostriamo o meno i frutti della nostra partecipazione ai santi sacramenti con la nostra vita.

" Solo i parrocchiani possono essere coinvolti nei sacramenti della Chiesa"

il sacerdote Sergej Begijan

Sacerdote Sergej Begijan: Oggi il tasso di divorzi è estremamente alto perché i nostri giovani sono per la maggior parte egoisti. Non riescono a capire che il matrimonio significa fare sforzi per migliorare. Il matrimonio riguarda il coltivare l'amore per i nostri più cari e vicini dentro di noi. Per molti il matrimonio non è altro che un piacere legalizzato, ma una volta che la luna di miele è finita e arriva il momento del podvig [dal russo, un lavoro sacrificale, uno sforzo], iniziano a fare le valigie per il divorzio con il pretesto di una "mancanza di comprensione". I preti dovrebbero sposare tutti? Non credo. Inoltre, sono dell'opinione che non dovremmo battezzare tutti e compiere servizi funebri su tutti. Solo i parrocchiani possono essere coinvolti nei sacramenti della Chiesa.

Ma come distinguere tra "veri parrocchiani" e "estranei"? Nella maggior parte delle parrocchie moderne non ci sono strumenti per farlo. Sfortunatamente, ai nostri giorni abbiamo "parrocchie" piuttosto che "comunità", dove tutti i membri sono fratelli e sorelle gli uni degli altri. Per risolvere questo problema bisogna costruire una vera comunità nella propria parrocchia. Oggi è quasi impossibile per molte ragioni.

" Se sposiamo tutte le coppie indiscriminatamente, sarà una profanazione del sacramento"

Sacerdote Valerij Dukhanin: Ecco una storia di vita reale. Un giovane andò con la sua ragazza da un prete che conosceva e gli chiese di sposarli. Il sacerdote organizzò un colloquio con loro, chiese loro se le loro intenzioni erano serie e parlò loro delle loro responsabilità davanti a Dio. Quindi li sposò. Appena un mese dopo il giovane abbandonò la moglie e chiese il divorzio. La povera donna cedette alla disperazione. Perplesso, il sacerdote incontrò questa misera scusa di marito e gli chiese cosa fosse successo, e quest'ultimo gli rispose in modo perfettamente calmo: "Il mio matrimonio è stato solo un tentativo, e il matrimonio in chiesa è stato solo un bellissimo rito". In altre parole, gli disse: "Non ho obblighi verso nessuno. Ho tentato la fortuna con questa ragazza, ma presto mi sono reso conto che la mia scelta era sbagliata".

Se sposiamo indiscriminatamente tutte le coppie che esprimono il desiderio di sposarsi, presto ciò si trasformerà in una profanazione del sacramento. A mio avviso, oggi dovremmo anzitutto rafforzare le persone nella vita spirituale piuttosto che incoraggiarle con insistenza a sposarsi in chiesa. Quando qualcuno impara ad essere fedele a Dio, impara ad essere fedele ai suoi cari, compresa la sua dolce metà. Senza fedeltà al coniuge, senza un atteggiamento serio nei confronti di questo sacramento, il matrimonio ecclesiale perde il suo significato.

Può essere confrontato con la seguente situazione. Un sacerdote ha battezzato un uomo, gli ha messo una croce al collo, ma questi gli ha detto: "Senti, non ho bisogno del tuo Cristo!" È una profanazione del sacramento. Qualsiasi sacramento presuppone fedeltà. Il santo battesimo presuppone la fedeltà a Cristo, l'ordinazione – l'impegno nel proprio ministero ecclesiale, la penitenza – la fedeltà alla propria promessa di riforma, il matrimonio – la fedeltà reciproca e la devozione a Dio che benedice le nostre unioni.

Un atteggiamento noncurante verso i sacramenti porta sempre al tradimento, e ogni tradimento comporta un fallimento nella vita.

il sacerdote Valerij Dukhanin

E qui possiamo osservare una legge importante. Il sacramento del matrimonio è di scarsa utilità se le persone sono estranee alla Chiesa, se frequentano raramente le funzioni ed evitano la partecipazione regolare ai santi sacramenti della penitenza e dell'eucaristia. In una parola, se la vita ecclesiale attiva è estranea a qualcuno, allora il sacramento del matrimonio sarà inefficace nel preservare i suoi legami familiari.

Come far capire agli sposi novelli l'importanza e la grandezza di questo santo sacramento? È molto difficile farlo, se non sono sufficientemente maturi spiritualmente. C'è un detto: "Quando mettiamo Dio al primo posto, tutte le altre cose vanno al loro posto". Chi desidera Dio agirà sempre secondo la sua fede e comprenderà l'importanza del suo matrimonio in Chiesa. Qualsiasi peccato, qualsiasi tradimento, menzogna, infedeltà recide la nostra relazione con il nostro Creatore. Ogni dimostrazione di gentilezza, umiltà, amore altruistico e il portare i pesi gli uni degli altri (cfr Gal 6:2) ci avvicina a Dio. I cristiani sono chiamati a creare piuttosto che distruggere, a restaurare piuttosto che abbattere, a migliorare piuttosto che rovinare.

La famiglia è qualcosa che richiede uno sforzo colossale e il sacrificio di sé. E chi conduce una vita spirituale sente quanto gli dà il sacramento del matrimonio. Avviene una volta nella vita, eppure nutre gli sposi per tutta la loro vita insieme per grazia divina, impedisce loro di sbagliare, e anzi in un periodo di crisi rimane l'unica cosa che li dissuada da un passo falso. E, successivamente, superata la crisi, la grazia del matrimonio benedetto dalla Chiesa conforta e allieta gli sposi insieme agli altri loro familiari e agli amici più intimi.

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