Perché gli ortodossi usano il metodo allegorico di interpretazione della Bibbia, quando non ci sono prove che questo sia stato utilizzato prima dell'anno 190 d.C.?
Il presupposto della domanda è falso, perché troviamo interpretazioni allegoriche della Bibbia nel Nuovo Testamento stesso, e questo aveva le sue radici nei metodi tradizionali dell'interpretazione ebraica.
Filone di Alessandria (vissuto circa dal 25 a.C. al 50 d.C.), utilizzò ampiamente interpretazioni allegoriche della Scrittura.
Le parabole di Cristo hanno una dimensione allegorica, anche se gli studiosi protestanti sono stati generalmente ostili a tale conclusione. Tuttavia, Cristo stesso ha fornito l'interpretazione di una delle sue parabole nel Vangelo - la parabola del seminatore (Marco 4:1-9) – e l'interpretazione da lui fornita era chiaramente un'interpretazione allegorica (Marco 4:10-20).
Le epistole di san Paolo contengono interpretazioni allegoriche dell'Antico Testamento, in particolare in Galati 4:21-31, in cui si afferma esplicitamente che la storia di Agar e Sara e dei loro rispettivi figli, Ismaele e Isacco, era "un'allegoria":
"Ditemi, voi che volete essere sotto la legge: non sentite forse cosa dice la legge? Sta scritto infatti che Abramo ebbe due figli, uno dalla schiava e uno dalla donna libera. Ma quello dalla schiava è nato secondo la carne; quello dalla donna libera, in virtù della promessa. Ora, tali cose sono dette per allegoria: le due donne infatti rappresentano le due Alleanze; una, quella del monte Sinai, che genera nella schiavitù, rappresentata da Agar – il Sinai è un monte dell'Arabia –; essa corrisponde alla Gerusalemme attuale, che di fatto è schiava insieme ai suoi figli. Invece la Gerusalemme di lassù è libera ed è la nostra madre. Sta scritto infatti: Rallègrati, sterile, che non partorisci, grida nell'allegria tu che non conosci i dolori del parto, perché molti sono i figli dell'abbandonata, più di quelli della donna che ha marito. Ora voi, fratelli, siete figli della promessa, alla maniera di Isacco. E come allora colui che era nato secondo la carne perseguitava quello nato secondo lo spirito, così accade anche ora. Però, che cosa dice la Scrittura? Manda via la schiava e suo figlio, perché il figlio della schiava non avrà eredità col figlio della donna libera. Così, fratelli, noi non siamo figli di una schiava, ma di una donna libera".
Un altro esempio si trova in 1 Corinzi 9:9-10:
"Sta scritto infatti nella legge di Mosè: Non metterai la museruola al bue che trebbia. Forse Dio si dà pensiero dei buoi? Oppure lo dice proprio per noi? Certamente fu scritto per noi. Poiché colui che ara deve arare nella speranza di avere la sua parte, come il trebbiatore trebbiare nella stessa speranza".
Si potrebbero citare molti altri esempi di interpretazioni tipologiche dell'Antico Testamento, che si ritrovano nel Nuovo.
I protestanti generalmente desiderano rifiutare il metodo allegorico, ma di fronte a un chiaro esempio degli apostoli che usano quello stesso metodo, la loro risposta è di solito: "Beh, gli apostoli sono stati ispirati a fare così, ma nessun altro lo è". Ma questo è chiaramente un giudizio arbitrario che non ha alcun fondamento nella Scrittura o nella Tradizione.
Il senso allegorico della Scrittura non nega il senso letterale – è un altro livello di significato nel testo. Tradizionalmente, ci sono quattro sensi della Scrittura:
1. Letterale: questo si riferisce al significato evidente del testo. In alcuni casi, il testo non è chiaramente destinato a essere preso alla lettera, ma anche i testi poetici hanno un significato evidente.
2. Tipologico / allegorico: un tipo è un timbro che imprime un'immagine. Un antitipo è ciò che è impresso a partire dal tipo. Troviamo la parola "tipo" esplicitamente utilizzata in Romani 5:12-14:
"Quindi, come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e con il peccato la morte, così anche la morte ha raggiunto tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato. Fino alla legge infatti c'era peccato nel mondo e, anche se il peccato non può essere imputato quando manca la legge, la morte regnò da Adamo fino a Mosè anche su quelli che non avevano peccato con una trasgressione simile a quella di Adamo, il quale è figura [=tipo] di colui che doveva venire.
Troviamo pure la parola "antitipo" usata esplicitamente in 1 Pietro 3:18-22:
"Anche Cristo è morto una volta per sempre per i peccati, giusto per gli ingiusti, per ricondurvi a Dio; messo a morte nella carne, ma reso vivo nello spirito. E in spirito andò ad annunziare la salvezza anche agli spiriti che attendevano in prigione; essi avevano un tempo rifiutato di credere quando la magnanimità di Dio pazientava nei giorni di Noè, mentre si fabbricava l'arca, nella quale poche persone, otto in tutto, furono salvate per mezzo dell'acqua. Figura [=antitipo], questa, del battesimo, che ora salva voi; esso non è rimozione di sporcizia del corpo, ma invocazione di salvezza rivolta a Dio da parte di una buona coscienza, in virtù della risurrezione di Gesù Cristo, il quale è alla destra di Dio, dopo essere salito al cielo e aver ottenuto la sovranità sugli angeli, i principati e le potenze".
Una storia potrebbe essere composta come un'allegoria, come la parabola del seminatore (Il pellegrinaggio del cristiano ne può essere un esempio più esteso), ma anche una narrazione storica può essere interpretata allegoricamente, come fece san Paolo.
3. Morale: il senso morale è l'applicazione pratica della Scrittura a livello individuale o comunitario. Per vedere questa lettura della Scrittura in azione, si può leggere il Canone di sant'Andrea di Creta, che è pregato durante la Quaresima nella Chiesa ortodossa.
4. Anagogico / celeste / escatologico: "anagogico" deriva dal greco e significa "andare verso l'alto". Così questo senso guarda a come un passo ci indica il compimento di tutte le cose.
È interessante notare che anche l'interpretazione ebraica rabbinica della Scrittura vede a volte nella Scrittura un senso quadruplice, con molte somiglianze.
I protestanti hanno reagito negativamente al metodo allegorico perché è stato usato in modo molto eccessivo in occidente, soprattutto durante il periodo medievale. Tuttavia, se leggete i commenti dei grandi Padri della Chiesa, lo troverete usato in un modo molto più equilibrato.
Chiaramente, se gli apostoli potevano interpretare l'Antico Testamento in termini allegorici e tipologici, nessuno che dica di essere cristiano dovrebbe opporsi ai Padri della Chiesa che fanno altrettanto.
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