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04/10/2023  Scoperte, innovazioni e invenzioni russe  
14/03/2020  I consigli di un monaco per chi è bloccato in casa  
11/11/2018  Cronologia della crisi ucraina (aggiornamento: 3 febbraio 2021)  
30/01/2016  I vescovi ortodossi con giurisdizione sull'Italia (aggiornamento: 21 dicembre 2022)  
02/07/2015  Come imparare a distinguere le icone eterodosse  
19/04/2015  Viaggio tra le iconostasi ortodosse in Italia  
17/03/2013  UNA GUIDA ALL'USO DEL SITO (aggiornamento: aprile 2015)  
21/02/2013  Funerali e commemorazioni dei defunti  
10/11/2012  I padrini di battesimo e il loro ruolo nella vita del figlioccio  
31/08/2012  I nostri iconografi: Iurie Braşoveanu  
31/08/2012  I nostri iconografi: Ovidiu Boc  
07/06/2012  I nomi di battesimo nella Chiesa ortodossa  
01/06/2012  Indicazioni per una Veglia di Tutta la Notte  
31/05/2012  La Veglia di Tutta la Notte  
28/05/2012  La preparazione al Matrimonio nella Chiesa ortodossa  
08/05/2012  La Divina Liturgia con note di servizio  
29/04/2012  La preparazione al Battesimo nella Chiesa ortodossa  
11/04/2012  CHIESE ORTODOSSE E ORIENTALI A TORINO  
 



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GALLERIE FOTOGRAFICHE

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Sezione 1

Siti ufficiali delle Chiese Ortodosse nel mondo

 
L'apostasia nella Chiesa ortodossa è sostenuta da alcuni chierici e vescovi

L'arcivescovo Averkij (Taushev, nella foto) è stato uno dei più influenti vescovi della diapora russa in America, oltre che uno dei più attenti studiosi dell'Apocalisse e dei segni della fine dei tempi. Ringraziamo il nostro confratello Claude Lopez-Ginisty per avere portato la nostra attenzione su alcuni suoi passi relativi all'apostasia degli ultimi tempi, in cui si parla del fenomeno della trahison des clercs tra quelli che non riescono più a seguire Dio, la sua Parola e la sua Chiesa. Come giustamente fa notare Claude, "Che cosa direbbe oggi vladyka Averkij sullo stato dell'Ortodossia 50 anni dopo la sua nascita al cielo?"

 
Una fede comune può unire persone di culture diverse

In occasione della sua visita in Malawi dell'aprile 2024, il metropolita Konstantin di Zarajsk (nella foto) è stato intervistato da Russia Today.

Una fede comune può unire persone di culture diverse, stando alle parole dell'esarca patriarcale d'Africa: "Il fatto che la loro cultura sia diversa non cancella il fatto che abbiamo un rito battesimale comune".

Il metropolita anche osservato che il continente africano è "storicamente ortodosso".

"L'Ortodossia non è una religione nazionale, è una religione mondiale, quindi non c'è problema a combinare alcune tradizioni locali con l'ordine ecclesiastico generale".

 
Miracolo pasquale dell'icona Ivirskaja delle Hawaii

Quello che vedete nella fotografia è il miro che è sgorgato a Pasqua dall'icona della Madre di Dio "Ivirskaja", custodita di base a Kailua, nelle Hawaii. Vediamo assieme un breve resoconto dell'evento miracoloso.

 
Dov'è la più grande campana funzionante della Russia?

Nel nostro articolo sulle invenzioni russe, abbiamo fatto cenno alla campana più grande e pesante mai realizzata, detta "Tsar delle campane" (in russo Царь–колокол, "Tsar'-kolokol"), del 1735. Attualmente questa campana (che in realtà non ha mai suonato, perché danneggiata prima dell'inaugurazione) si trova a Mosca, a oltre 70 chilometri dalla più grande campana funzionante della Russia, che vi presentiamo in un articolo di Aleksandra Guzeva.

 
Esiste un'Obednitsa pasquale nella quale possiamo dare la comunione ai fedeli?

In più di una delle nostre parrocchie ci si trova di fronte al problema di più comunità senza prete che vogliono una funzione pasquale, e possibilmente la santa comunione. Per risolvere il problema delle comunioni multiple di fronte alla celebrazione di una sola Divina Liturgia al giorno, vi presentiamo un consiglio pastorale del nostro amico, il vescovo Petru Pruteanu. Si tratta di uno sviluppo della funzione dell'Obednitsa (che qui non chiamiamo "Officio dei Salmi Tipici", perché nelle Liturgie pasquali non si cantano i Salmi Tipici, ma le antifone speciali della Pasqua), adattato in modo speciale alla distribuzione della santa comunione.

 
Il metropolita Luka di Zaporozh'e è stato messo agli arresti domiciliari notturni

Dovevamo aspettarcelo, prima o poi: il nostro amico, il metropolita Luka (Kovalenko, nella foto) di Zaporozh'e e Melitopol', uno dei più coraggiosi difensori dell'Ortodossia canonica in Ucraina, dopo aver subito un paio di procedimenti penali, è stato sottoposto a restrizioni. Non deve essere dimenticato il fatto che quella del metropolita era una delle ultime voci libere della Chiesa ortodossa ucraina, attraverso il suo canale Telegram, che è stato chiuso (o peggio ancora, è stato requisito, per cui lo stesso vladyka Luka si è affrettato a dissociarsi da tutto quel che può apparirvi dopo il suo sequestro).

 
'Alleluia': un'esplorazione delle profondità della più breve tra le dossologie

Vi presentiamo una breve spiegazione di una delle espressioni più note di glorificazione di Dio presenti nelle Sacre Scritture e nel culto cristiano.

 
Gli Stati Uniti sono cristiani o ebrei?

La leadership americana sta diventando sempre più insensibile nel difendere Israele e gli ebrei rabbinici anche contro le critiche più miti. Alcune voci invocano addirittura l'annientamento completo dei "nemici" di Israele. Eppure, gli americani si accorgono a malapena quando i cristiani di tutto il mondo vengono assassinati e perseguitati. Approfondiamo l'argomento nella traduzione italiana di un articolo di Walt Garlington.

 
Il crollo del mondo occidentale e l'ascesa dell'Africa

Vi presentiamo un altro racconto di storia futura, che il nostro amico padre Andrew Phillips (nella foto) ama usare per far capire la situazione mondiale in modi che sarebbe difficile comprendere con l'uso dei dati del passato o del presente. Ovviamente, in questi tipi di racconto padre Andrew non ha alcuna pretesa di conoscere il futuro, ma leggendo gli avvenimenti storici alla luce dei segni della provvidenza divina, riesce spesso a interpretare correttamente il corso di vari eventi.

 
Ortodossia e Teosofia: la storia di Vera Johnston

Un libro di recente pubblicazione, Lost Histories: The Good, the Bad, and the Strange in Early American Orthodoxy, scritto da Matthew Namee, documenta in 40 capitoli una serie di vicende personali nella fase di sviluppo iniziale dell'Ortodossia in America.

Uno di questi capitoli racconta la storia di Vera Zhelihovsky (una nipote di Helena Blavatsky, fondatrice della Società Teosofica) e di suo marito Charles Johnston, che vissero una curiosa vita di "doppia appartenenza" al movimento teosofico e alla Missione ortodossa russa in America. Abbiamo trovato l'articolo originale con cui nel 2010 Matthew Namee aveva richiamato l'attenzione su queste due figure storiche e ve lo abbiamo tradotto in italiano. La rarità di esempi come questo aiuta a capire le difficoltà delle "doppie appartenenze" di diversi ricercatori di spiritualità che, pur sentendosi attratti dalla fede ortodossa, non sanno accettare un passaggio completo a una vita da cristiani ortodossi.

 
Il regime di Kiev ha distrutto la chiesa delle Decime

Nella notte tra il 16 e il 17 maggio, con il favore delle tenebre (in tutti i sensi del termine), la dittatura ucraina ha perfezionato il suo concetto di "libertà e democrazia" con la distruzione della chiesa monastica delle Decime, costruita agli inizi del nuovo millennio sul luogo dell'antica cattedrale distrutta dai bolscevichi. La vigliaccata è stata perpetrata non solo in piena notte, ma dietro un imponente cordone di polizia e sotto effetto di disturbatori di campo (a dimostrazione che una fotografia o un filmato dell'abuso sarebbe stata più pericolosa di una manifestazione di dissenso). Rassicuriamo le anime ingenue che credono ancora che la chiesa sia stata distrutta perché troppo modesta, ricordando loro che la chiesa è stata distrutta perché troppo ortodossa, e che questo fato attende prima o poi ogni esempio di autentica Ortodossia in questo paese occupato e schiavizzato.

 
Qual è l'obiettivo di una diaconessa "liturgica"?

Il Patriarcato di Alessandria non è nuovo all'idea delle ordinazioni delle diaconesse, come vi abbiamo già segnalato sul nostro sito già nel 2017. Da poche settimane questa sperimentazione ha preso una piega nuova con l'ordinazione di una diaconessa "liturgica" nello Zimbabwe (nella foto). Quali che siano le ragioni di questo ulteriore gesto (siccome a pensar male si fa peccato ma spesso si indovina, crediamo che non sia assente il desiderio di competizione con l'Esarcato d'Africa della Chiesa russa, in cui una simile innovazione non sarebbe permessa), resta il fatto che questo è un ruolo assente in tutto il mondo ortodosso, e ci sono seri dubbi che si stia ripristinando un ministero che sia realmente esistito. Il metropolita Saba (Esber), capo dell'Arcidiocesi antiochena del Nord America, ci conduce in una riflessione su questi gesti unilaterali e sulle provocazioni che portano danni all'unità ortodossa.

 
La prima chiesa distrutta sotto Zelenskij

Con un articolo triste sulle ragioni della distruzione della chiesa delle Decime a Kiev, vogliamo darvi anche una notizia positiva: il sito dell'Unione dei Giornalisti ortodossi è di nuovo online (anche se ora è basato su un server in Germania), e possiamo tornare a sentire notizie sugli ortodossi ucraini dal punto di vista degli ortodossi ucraini.

 
Chiesa in stile russo consacrata a Cipro

Vi presentiamo la cronaca della consacrazione della chiesa di san Nicola a Limassol, nuovo punto di riferimento per i fedeli ortodossi russi a Cipro. Accanto al nostro metropolita Antonij e al vescovo del luogo, il metropolita Athanasios di Limassol ha concelebrato il metropolita Timotheos di Vostra, esarca del Patriarcato di Gerusalemme a Cipro, in uno di quei momenti, ormai rari, di unità inter-ortodossa, di cui ci ha privati la disgraziata politica del Fanar in Ucraina.

 
Come un padre cristiano ortodosso ha ispirato i suoi figli ad amare lo studio

Vi raccontiamo una toccante storia di famiglia, che ci mostra come un sacerdote e padre amorevole (padre Nikolaj Bogoljubov) riuscì a educare i suoi tre figli nelle condizioni più dure (guerra civile, povertà, carestia e persecuzioni antireligiose) e a farne tre rinomati accademici (due matematici e un linguista) attraverso il suo amore per la cultura e il suo impegno cristiano.

 
La Georgia resiste agli attacchi americani alla Chiesa e alla morale cristiana

La leadership del partito di governo georgiano (nella foto) ha dimostrato la resilienza del popolo della Georgia alle interferenze straniere. In un momento in cui la stabilità del paese è sotto attacco per la continua politica di ingerenza delle ONG manovrate dagli Stati Uniti, la reazione che vi descriviamo mira alla salvaguardia della Chiesa ortodossa locale, della fede e della morale cristiana.

 
Întru mulți ani, Stăpâne!

Ci uniamo anche noi al coro che il 22 maggio ha celebrato i 50 anni di ministero del metropolita Vladimir (Cantarean) di Chișinău e di Tutta la Moldova, che era stato ordinato al diaconato a Smolensk il 22 maggio 1974, festa della traslazione delle reliquie di san Nicola (patrono di battesimo del metropolita).

 
La Chiesa macedone non capitola ai ricatti del Fanar

L'arcivescovo Stefan (Veljanovski, nella foto) di Skopje ha aggiunto la sua voce a quelle dei suoi confratelli dell'episcopato macedone che ritengono inaccettabili le condizioni poste dal Patriarcato di Costantinopoli per il riconoscimento della loro autocefalia: la violazione del proprio stesso nome, la rinuncia alla propria diaspora nel mondo, e il riconoscimento dell'anti-chiesa ucraina. Le parole dell'arcivescovo Stefan sono un punto di svolta nella storia dell'attribuzione delle autocefalie: d'ora in poi anche le più piccole Chiese locali non avranno più paura a rifiutare le "mezze autocefalie" con le quali i fanarioti pretendono di dare libertà al mondo ortodosso imponendo al tempo stesso ignobili mezzi di ricatto e di controllo.

 
R.I.P. – PierLuigi Zoccatelli

Il 24 maggio 2024 si è addormentato nel Signore il nostro caro amico PierLuigi Zoccatelli (nella foto), figura di spicco di Alleanza Cattolica e del Centro Studi sulle Nuove Religioni di Torino.

Lo ricordiamo con grande affetto, che si è sempre e pienamente meritato, per tutti i momenti in cui abbiamo avuto modo di collaborare alla conoscenza del panorama religioso dell'Italia e del mondo. Le nostre condoglianze alla moglie Daniela e ai cinque figli, e a tutti i cari.

Che il Signore gli doni la pace e una gloriosa risurrezione!

 
Perché non siete troppo vecchi per diventare preti

Se si vuole parlare di "vocazioni tardive" nella Chiesa ortodossa, un caso notevole è quello di padre William John Clark (1934–2023, nella foto). Convertito all'Ortodossia dal Cattolicesimo romano a 52 anni, è stato ordinato prete a 68 anni, servendo per 20 anni nella diocesi romena della Chiesa ortodossa in America, dove si era impegnato per i 16 anni precedenti in una varietà di ruoli di servizio e supporto. Le storie come la sua ci ricordano che non è mai troppo tardi per rispondere alla chiamata di Cristo.

 
La Chiesa bulgara tra fede e politica: i canoni contro il riconoscimento della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina"

Il Fanar non si dà pace nel cercare di distruggere l'Ortodossia, pur di poter regnare sui suoi resti. La vittima di questi ultimi giorni è la Chiesa bulgara, in cui è in corso una scalata al trono patriarcale da parte di vescovi che si stanno progressivamente ammorbidendo nei confronti degli scismatici ucraini, mentre un'altra parte dell'episcopato, e certamente il popolo dei credenti, hanno diverse ragioni (canoniche) per protestare.

 
"Le diaconesse nella Chiesa primitiva erano simili alle donne mirofore"

Vi presentiamo un sermone della Domenica delle Mirofore dell'archimandrita Gregorios (Estephan, nella foto), abate del monastero della Dormizione a Bkeftine, Libano. Padre Gregorios richiama la missione speciale delle donne mirofore per sottolineare la specificità dei ruoli che la Chiesa ha assegnato a donne e uomini, e la perversità di chi vuole sovvertire questi ruoli millenari, distorcendo i doni di Dio alle sue creature.

 
Fede superficiale: l'epidemia di cristiani infedeli in Russia

Nel marzo 2022, l'Istituto di analisi PONARS (un think tank americano che, a essere molto garbati, possiamo definire "non favorevole" alla Chiesa ortodossa russa) ha pubblicato i risultati di un sondaggio che cercava di definire irrilevante il peso della Chiesa nell'influenzare le coscienze dei cittadini russi verso il recupero dei valori cristiani tradizionali. Presentiamo comunque questi risultati in traduzione italiana (così come ha fatto la ben più autorevole fonte da cui abbiamo preso i dati, il portale Russian Faith), perché nonostante l'evidente pregiudizio, i temi trattati indicano comunque una direzione nella quale impegnarsi. Lo stesso sondaggio, pur calcando la mano sulla poca influenza della Chiesa su temi quali il divorzio e il sesso prematrimoniale, è comunque costretto a definire "spettacolare" la diminuzione del numero degli aborti in Russia, un campo in cui la Chiesa ha certamente insegnato con convinzione.

Ricordiamo infine che il campione del sondaggio (1500 persone) sarebbe già abbastanza piccolo per una rappresentatività dei fedeli più impegnati della Chiesa russa, e risulta alquanto inadeguato e arbitrario se presentato come indicatore della società della Federazione Russa nel suo insieme.

 
Il lavoro può rovinare un giorno di festa? Approfondimenti dell'anziano Paisios

Vi presentiamo una raccolta di consigli di san Paisios del Monte Athos sull'osservanza delle feste della Chiesa. Questi suggerimenti ci aiutano a riscoprire e a valorizzare il comandamento di santificare il giorno del Signore.

 
Simboli statali contro la Croce del Signore: cosa c'è che non va nei nostri "patrioti"?

Chi mette un simbolo statale (una bandiera, uno stemma) al di sopra della Croce del Signore sta annunciando al mondo che l'apparato statale è al di sopra della Chiesa di Cristo. Analizziamo diversi casi del genere in un saggio preparato dall'Unione dei giornalisti ortodossi.

 
Incendio nella storica cattedrale ortodossa di Cleveland

Nel pomeriggio di martedì 28 maggio 2024 è scoppiato un incendio nella cattedrale di san Teodosio a Cleveland, nell'Ohio.

La chiesa, costruita nel 1911 con donazioni dello tsar Nicola II, è una delle cattedrali della diocesi del Midwest della Chiesa Ortodossa in America (OCA). Parte del registro nazionale dei siti storici dal 1974, è una delle chiese ortodosse più note nel mondo da quando, nell'estate del 1977, fu usata come location della scena del matrimonio nel film Il cacciatore (1978) con Robert De Niro.

L'incendio è stato arduo da spegnere per la difficoltà di raggiungere le parti in legno sotto la copertura originale delle cupole in rame. Tra i danni subiti non c'è nulla che non sia riparabile, ma lo shock dell'incendio di uno dei luoghi più iconici della città si è fatto sentire tragicamente tra gli abitanti di Cleveland.

 
Il metropolita Tikhon di Washington in visita in Bucovina

In questi giorni, il metropolita Tikhon (Mollard), primate della Chiesa Ortodossa in America, è in visita nella Bucovina ucraina, accolto dall'ordinario del luogo, il nostro amico metropolita Metetij (Egorenko).

Ecco un momento di fraternità tra americani e ucraini che era difficile prevedere, e che il regime di Kiev probabilmente non riuscirà a inquadrare nei propri piani di distruzione dell'Ortodossia del paese.

 
Chesterton, Lewis e il metropolita Antony

In un suo breve saggio, l'arciprete Andrej Tkachev analizza il valore delle tre figure più note dell'apologetica cristiana nel Regno Unito del XX secolo: Gilbert Chesterton, Clive Lewis e il metropolita Antony (Bloom) di Sourozh, sottolineando come abbiamo ancora bisogno di figure simili a loro per condurre alla fede una vasta parte della popolazione umana che non ha ancora iniziato a farsi domande pertinenti sulla fede.

 
"Suoni dell'anima" – concerto del 1 giugno 2024

Alla sera di sabato 1 giugno, dopo la Veglia, la nostra chiesa ha ospitato il concerto "Suoni dell'anima", con musiche di Vivaldi, Pergolesi, Mozart, Chajkovskij, Puccini, Webber e Costantini.

Ringraziamo la nostra corista e soprano Helena Kuzina, la soprano Carolina Mattioda, il tenore Rui Chen e la pianista Michela Varda, oltre a tutti quelli che si sono dati da fare per la realizzazione e pubblicizzazione dell'evento.

Vi presentiamo una galleria fotografica della serata, per cortesia di Andriy Rachkovan.

 
La via verso lo scisma – Parte 1: L'ordinazione di una donna diacono "ortodossa"

Vi presentiamo un approfondimento del blog Orthodox Reflections sul recente tema dell'ordinazione in Zimbabwe di una donna diacono (e non di una diaconessa, come vogliono far credere i suoi sostenitori, creando confusione tra il ripristino di un'antica tradizione e la creazione di qualcosa di nuovo che non è mai stato parte della vita ecclesiale ortodossa). Il caso sarebbe già grave in sé, e sufficiente a far pensare che il Patriarcato di Alessandria abbia rinunciato all'Ortodossia, ma purtroppo si inserisce in una serie di sforzi per sminuire la Chiesa russa accusandola di mentalità retrograda, e questo non ha a che fare solo con l'Africa, ma con tutto il mondo (inclusa casa nostra).

 
La Georgia sfida la propaganda LGBT

Dopo che vi abbiamo parlato del severo monito del partito Sogno Georgiano a chi usa le ONG per attaccare la Chiesa ortodossa e fomentare la rivoluzione, oggi vi riferiamo di una serie di proposte legali contro la propaganda "woke" che gli Stati Uniti stanno apertamente promuovendo in Georgia. Ricordiamo che tra queste proposte ce ne sono alcune che suonano come aperte sfide al wokismo, come l'istituzione della nuova festa statale del "Giorno della santità della famiglia" al 17 maggio, quando il mondo osserva la Giornata internazionale contro l'omofobia e la transfobia. Non tutti gli stati che dicono di essere di cultura cristiana ortodossa, purtroppo, mostrano lo stesso coraggio della Georgia.

 
Fatima, tradizione e politica

Vi presentiamo un saggio di Walt Garlington sulla ricerca della tradizione, e sulle pretese dei cattolici romani alla custodia della tradizione, con pericoli di aberrazioni che dal campo teologico possono sconfinare facilmente in quello politico.

 
Antiochia dovrebbe creare il proprio crisma?

Vi presentiamo uno studio storico che dimostra come nei primi secoli il santo crisma per tutte le Chiese cristiane proveniva da Antiochia (per ragioni di ricette antiche, e per la prosaica ragione che si trattava del luogo in cui più facilmente confluivano tutte le spezie necessarie alla preparazione del crisma). Oggi, paradossalmente, il Patriarcato di Antiochia è una di quelle Chiese ortodosse locali che riceve il crisma da Costantinopoli (mentre la sua controparte cattolica, la Chiesa melchita, lo produce da sé). In un periodo in cui il Fanar usa la distribuzione del crisma come pretesa di esclusività (e non di rado come ricatto), è importante ricordare da dove viene questo rito, che ad Antiochia avrebbero tutti i diritti di ripristinare.

 
Una celebrazione significativa

foto: Vitalie Vicol

l'8 giugno 2024 un gruppo di una ventina di fedeli della nostra parrocchia ha preso parte alla festa patronale del monastero di san Luca della Crimea, situato attorno alla chiesa di santa Maria di Gesso nel comune di Zola Predosa, presso Bologna.

Assieme al nostro vescovo Ambrozie (Munteanu) di Bogorodsk ha presieduto la celebrazione il vescovo Petru (Pruteanu) di Caffa, da tanti anni amico della nostra parrocchia, giunto per l'occasione dal Portogallo.

Erano presenti chierici e fedeli da molte parrocchie del vicariato moldavo, e anche da altre giurisdizioni.

Questo incontro ci conferma che la diaspora moldava sa gestirsi autonomamente, e bene, nei paesi dell'Europa occidentale, e sa anche tendere una mano agli ortodossi di altra provenienza, grazie alle sue doti di ospitalità, multilinguismo, adattabilità ed elasticità pastorale.

Potete trovare una galleria di foto dell'evento in questa pagina.

alcuni dei fedeli da Torino assieme ai vescovi Ambrozie e Petru

 
I volontari della Chiesa ortodossa russa impegnati nei lavori di riparazione nel Donbass

I gruppi di riparatori volontari della Chiesa ortodossa russa, finora occupati a riparare oltre 200 case a Mariupol', sono ora partiti per riparare il primo gruppo di 150 case nelle città e nei paesi del Donbass.

I volontari sono organizzati dal Dipartimento sinodale per la carità, con la benedizione di sua Santità il patriarca Kirill. Si focalizzano sulle case di anziani, disabili e famiglie numerose, che non possono riparare le proprie case da soli.

Il reclutamento dei volontari dura dal marzo 2023, e più di 860 costruttori si sono già recati nella zona del conflitto, con partenze ogni settimana e turni di sette giorni. Il sito web del Dipartimento e una hotline dedicata sono a disposizione di chi vuole fare volontariato in questo settore.

 
Lo ieromartire Daniil Sysoev sul matrimonio interrazziale

(dal blog di padre John Whiteford, 5 giugno 2024)

"...tutta l’umanità ha avuto origine da un'unica radice. Tutti gli uomini sono fratelli non in senso figurato, ma letteralmente. Pertanto, tutti i tentativi di sviluppare teorie razziste o nazionalistiche sono assolutamente insensati. Tutte le nazioni sono uscite dalla mano dell'unico Creatore. Tutte sono sotto la sua cura e nessuna sfuggirà al suo giudizio. Pertanto, tutti i tentativi di introdurre varie proibizioni contro i matrimoni o le interazioni interrazziali o internazionali non sono graditi al Creatore, se non allo scopo di prevenire una ribellione congiunta contro Dio (per esempio, la globalizzazione moderna)" (Sacerdote Daniel Sysoev, A Chronicle of the Beginning: From the Creation of the World to the Exodus, New Jersey: Daniel Sysoev Inc., 2023, p. 259).

 
La verità in gabbia: processi ingiusti per i giornalisti ortodossi

Vi abbiamo tradotto in italiano il resoconto di uno dei processi-farsa del regime ucraino, quello del giornalista ortodosso Valerij Stupnitskij (nella foto), accusato assieme ai suoi colleghi di ogni sorta di tradimento dello stato senza prove concrete.

 
"Ci opponiamo alle provocazioni contro il patriarca di Mosca"

Vi presentiamo in traduzione italiana un riassunto delle schiette dichiarazioni dell'arcivescovo Theodosios (Hanna, nella foto) di Sebaste, vescovo arabo del Patriarcato di Gerusalemme. Le sue parole sono di conforto per tutti quelli che si sentono aggravati dalle offese ingiuste e ignoranti di cui il mondo mediatico è stato tristemente inondato negli ultimi anni.

 
Consacrata la chiesa della santa Protezione in Canton Ticino

Domenica 9 giugno 2024, il metropolita Nestor, assistito da un gran numero di nostri cari confratelli dalle parrocchie e dai monasteri dell'Italia e della Svizzera, ha consacrato la chiesa parrocchiale a Melide, presso Lugano. La chiesa, acquistata nel 2012 da una comunità luterana, è divenuta un gioiello che vale la pena di visitare per ogni residente o viaggiatore nel Canton Ticino.

Le nostre più care felicitazioni allo ieromonaco Svjatoslav (Zasenko) e a tutti i parrocchiani.

 
Come processano il personale dell'Unione dei giornalisti ortodossi

Vi presentiamo un altro resoconto dei processi farsa a Kiev contro i giornalisti ortodossi. Per evidenti ragioni, il testo è nella nostra sezione di geopolitica, ma non sfigurerebbe in quella dell'umorismo, perché è un capolavoro di sarcasmo sulla brutalità e sull'idiozia delle pretese giudiziarie del regime ucraino.

 
Un ponte verso... dove?

Padre Lawrence Farley ci presenta una riflessione su quei gruppi di origine evangelica che raccolgono con successo i delusi da denominazioni cristiane più storiche e ora in crisi. Tali gruppi insistono sull'accettazione universale (spesso sotto la parola-chiave "inclusività"), ma vengono meno al mandato divino di riconoscere ed evitare il peccato, e come tali possono essere una pericolosa anticamera dell'inferno.

 
Le radici della domenica come giorno di riposo e di culto

Vi presentiamo un breve saggio di Anastasia Denisova sul senso della domenica come giorno santo dei cristiani, nel suo rapporto con il sabato, nella storia della Chiesa e nel significato del suo nome in varie lingue.

 
Il peccato dei tatuaggi e delle modifiche corporee

 

Nove anni fa vi abbiamo presentato sul nostro sito una domanda e risposta sui cristiani ortodossi e i tatuaggi, e oggi vogliamo andare più a fondo nella materia con un testo provocatorio ma ricco di spunti e riflessioni teologiche sul valore del corpo, il rispetto per la propria identità e la vanità che ci prende quando pensiamo di bastare a noi stessi.

 

 
Più di 200 chiese in costruzione a Mosca

Nel 2010 è iniziato il programma delle 200 chiese a Mosca. Fino a oggi ne sono state costruite più di dodici dozzine, e altre 200 sono attualmente in costruzione, con un programma basato interamente su donazioni, e con l'obiettivo di avere almeno una chiesa a distanza di camminata in tutte le aree residenziali della città.

Il programma ha ampiamente superato il suo obiettivo originale: mai prima, nella storia del cristianesimo, sono state costruite così tante chiese nello stesso tempo in una singola città.

 
Immagini pasquali dalle Solovki

La fotografa Nadezhda Terekhova è riuscita in più occasioni a catturare l'anima dell'arcipelago monastico delle Solovki. Vi abbiamo già presentato due sue gallerie fotografiche invernali, una nel 2015 e l'altra nell'inverno del 2024; oggi vi presentiamo una galleria di foto del periodo pasquale, in cui il gelo dell'inverno inizia appena a ritirarsi.

 
L'Ucraina oggi: i primi vescovi confessori

In un articolo di Kirill Aleksandrov, osserviamo come le persecuzioni in Ucraina stiano rapidamente portando alla formazione di nuovi confessori della fede, il primo dei quali potrebbe essere il metropolita Ionafan (Eletskykh, nella foto) di Tulchyn, recentemente condannato in appello a 5 anni di carcere (nonostante abbia 75 anni e abbia appena subito un ictus).

 
Scelti i 3 candidati al trono patriarcale bulgaro

Il Santo Sinodo della Chiesa ortodossa bulgara ha annunciato i nomi dei tre candidati all'elezione a patriarca, che si terrà il 30 giugno.

I tre candidati sono i metropoliti Grigorij di Vratsa, locum tenens del trono patriarcale, Gavriil di Lovech e Daniil di Vidin.

È interessante notare che nessuno dei vescovi bulgari che avevano concelebrato con gli scismatici ucraini è entrato tra i candidati, mentre due di quelli che sono stati scelti (i metropoliti Gavriil e Daniil) sono tra i più zelanti oppositori della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina", su stretta base canonica.

 
Eterna memoria: arciprete James Bernstein

Il 17 giugno 2024, all'età di 78 anni, si è addormentato nel Signore l'arciprete James Bernstein (nella foto), testimone di conversione e sacerdote dell'Arcidiocesi antiochena d'America.

Cresciuto nel giudaismo conservatore, Arnold Bernstein visse una conversione a Cristo, che racconta nel libro Surprised by Christ, e iniziò un cammino che attraverso il mondo evangelico lo portò alla Chiesa ortodossa, dove ha servito per oltre trent'anni come sacerdote, difendendo con coraggio la fede nei tempi delle ultime aberrazioni ecclesiologiche.

Eterna la sua memoria!

 
I sospetti in Ucraina: il carcere o un viaggio a Copenaghen

Continuiamo a offrirvi prove dell'illegalità del sistema "legale" ucraino con un articolo di Kirill Aleksandrov che paragona la durezza del trattamento dei giornalisti ortodossi, imprigionati per mesi senza serie prove, e la mitezza del trattamento di ladri, stupratori e corruttori che se la cavano con ridicole misure cautelari. Il caso più eclatante è quello del tangentista di Odessa in vacanza-premio a Copenaghen per assistere a un concerto rock e per sfuggire alla chiamata di leva.

 
Atti di terrorismo nelle festività ortodosse: crimini rituali

Dopo che il fuoco di artiglieria delle forze armate ucraine sui civili nella regione di Kherson controllata dai russi ha ucciso o ferito diversi civili il 13 giugno (la Festa dell'Ascensione del Signore), il governatore di Kherson Vladimir Saldo ha affermato: "Per gli scismatici di Kiev che si sono allontanati dalla vera fede, questa è solo una scusa per intensificare il loro terrore. Non c'è più nulla di sacro nelle loro anime".

Maria Zakharova, rappresentante ufficiale del Ministero degli Esteri russo, ha osservato che Kiev non ha scelto per caso la Domenica della santa Trinità (Pentecoste) per lanciare un attacco con missili a grappolo che ha ucciso 4 persone (di cui tre bambini) e ferendone 153 mentre si godevano una giornata in spiaggia a Sebastopoli. 79 sono stati ricoverati in ospedale, alcuni in gravi condizioni; 27 dei ricoverati in ospedale erano bambini.

Nello stesso giorno, in Dagestan, terroristi islamici hanno attaccato una chiesa e una sinagoga a Derbent e la cattedrale di Makhachkala, uccidendo a Derbent l'arciprete Nikolaj Kotelnikov (nella foto), di 66 anni, tagliandogli la gola e bruciando la chiesa, e a Makhachkala il custode della cattedrale Mikhail, che ha salvato la vita ai fedeli dando loro il tempo di barricarsi nella chiesa.

Maria Zakharova ha definito l'attentato di Sebastopoli un "crimine rituale". "Sono assolutamente sicura che le date di tali eventi – sebbene siano diventati eventi regolari – come questi atti terroristici di Zelenskij non siano state scelte a caso. Il giorno della santa Trinità. E comprendiamo anche qual è l'essenza del regime di Kiev: un profondo odio per tutto ciò che è connesso con la Russia, con la cultura russa. E, naturalmente, per l'Ortodossia e il cristianesimo nel suo insieme. Questi crimini rituali, come devono essere chiamati, coincidono proprio con i grandi giorni di festa", ha dichiarato Zakharova al canale televisivo Russia 24.

Non immaginiamoci che il terrorismo nel Dagestan abbia motivazioni diverse da quelle del terrorismo del regime di Kiev, mentre i soldati del Dagestan combattono e muoiono nell'operazione militare speciale russa.

 
L'Ortodossia in Vietnam: il piano miracoloso di Dio

Vi presentiamo una breve descrizione dello sviluppo della Chiesa ortodossa in Vietnam, dovuto principalmente a un crescente numero di devoti giovani locali.

 
Accogliere i convertiti nella Chiesa ortodossa

Vi presentiamo una riflessione di padre Lawrence Farley sul tema delicato e molto dibattuto della ricezione dei convertiti, con una serie di considerazioni teologiche molto appropriate.

 
I 10 luoghi più interessanti della regione russa di Vladimir (FOTO)

Vi proponiamo un viaggio in una delle regioni più antiche della Russia, con le sue principali attrattive artistiche, religiose e culturali.

 
Foto dal pellegrinaggio al Monte Athos

Ringraziamo il diacono Nicolae e il gruppo dei nostri pellegrini che ci hanno inviato una galleria di foto del loro soggiorno al monte Athos in questi giorni, e seguiamoli nelle visite agli eremi monastici e nella salita alla sommità del monte.

 
Onori postumi dalla Chiesa e dallo Stato al sacerdote martirizzato in Dagestan

La Chiesa russa non dimentica mai i suoi figli, soprattutto quelli che hanno dato la vita per la fede: così, accanto agli onori che le autorità civili russe hanno dedicato all'arciprete Nikolaj Kotelnikov (nella foto) e al custode Mikhail Vavilin, assassinati dai terroristi in Dagestan lo scorso 23 giugno, è stato avviato il processo che potrà portare alla loro venerazione come martiri.

 
Un'intervista nel giorno dello Spirito Santo del 2024

Eccovi in traduzione italiana l'ultima intervista rilasciata dal nostro confratello, l'arciprete Andrew Phillips, che parla di diverse esperienze del suo passato, tra cui la scoperta dell'Ortodossia e le difficoltà sperimentate dagli ortodossi occidentali. Abbiamo trovato particolarmente interessante la testimonianza di un pellegrino ortodosso a Roma, che per trovare l'autentica Ortodossia deve scendere sotto terra, evitando le decorazioni del secondo millennio (è la stessa nostra esperienza).

 
Il nuovo patriarca di Bulgaria: chi è, e cosa accadrà in seguito?

A grande sorpresa, come nuovo patriarca della Bulgaria è stato eletto il metropolita Daniil di Vidin (al secolo Atanas Nikolov, nella foto), forse il peggior incubo del Fanar, una scelta confermata dalla sprezzante partenza del patriarca Bartolomeo da Sofia invece di partecipare alle celebrazioni dell'elezione. In un'analisi di Konstantin Shemljuk, vediamo come questa scelta sia a un tempo molto importante (per la centralità della canonicità e del diritto nella Chiesa ortodossa) e molto difficile (per le prevedibili ripercussioni, che sono già iniziate).

 
Galleria fotografica: Pasqua 2024

Ci rendiamo conto che suona un po' strano presentarvi la nostra galleria fotografica completa della Pasqua quando ormai è passata la festa della Pentecoste, e siamo già entrati nel digiuno degli Apostoli. A nostra discolpa possiamo solo dire che la galleria (di notevoli dimensioni) ha richiesto tempo per essere adattata e sistematizzata. Un caro ringraziamento al nostro amico Pino Scali per il suo apporto professionale, e un augurio a tutti i lettori del sito (che siano stati presenti o meno alla funzione pasquale) di poter rivivere almeno in parte quel momento.

 
Ancora su Jordan Peterson e i cristiani ortodossi

Nel gennaio del 2023 vi abbiamo presentato un parere del professor Jordan Peterson (nella foto) sul cristianesimo ortodosso. Il testo che vi avevamo tradotto spiegava in modo abbastanza esauriente il pensiero del popolare docente canadese di psicologia su ciò che distingue i cristiani ortodossi dai cattolici e dai protestanti. Non spiegava, tuttavia, perché Jordan Peterson si fosse messo a parlare di un fenomeno religioso che non rientrava direttamente nelle sue competenze accademiche. In questi giorni abbiamo avuto modo di riascoltare le parole di Jordan Peterson in un contesto un po' più ampio, e abbiamo visto che il suo parere sui cristiani ortodossi deriva dal fatto che riceve moltissime lettere di complimenti e di supporto proprio dai cristiani ortodossi, e questo lo ha spinto ad approfondire la loro psicologia.

Siamo lieti di offrivi l'integrazione al testo da noi già pubblicato, con la possibilità di andare a riascoltare direttamente, per chi capisce l'inglese, le parole dello stesso professore in materia.

 
Come non travisare le parole di un famoso padre spirituale

In questi giorni circola in rete un testo di padre Cleopa Ilie (nella foto) con un insegnamento spirituale che, nel particolare contesto dell'Ortodossia di lingua italiana, è piuttosto fuorviante e fuori luogo. Vi presentiamo le nostre riflessioni a riguardo, per aiutare i lettori italiani a non farsi trascinare da detti di padri ortodossi che fuori dal loro contesto originale perdono molto del loro senso.

 
L'arcivescovo Elpidophoros contro i santi Padri sull'americanismo

Vi presentiamo un saggio di Walt Garlington che smonta le dichiarazioni dell'arcivescovo Elpidophoros alla festività americana del 4 luglio, mettendo a paragone la sua enciclica con l'insegnamento patristico ortodosso. Ma questo saggio non è solo una critica, perché termina con un appello di assoluto buon senso a cercare di radicare la fede ortodossa nelle vere culture locali, piuttosto che nei poteri politici del momento.

 
Un complimento al patriarca Bartolomeo

Quanti ci seguono da anni sanno che non siamo mai stati particolarmente clementi nei confronti del patriarca Bartolomeo di Costantinopoli, ma se un gesto merita davvero un complimento, non ci tiriamo indietro.

Nella sua visita privata a Torino del 5 luglio 2024, comunicata al pubblico dall'arcidiocesi di Torino e dalla stampa cattolica diocesana, il patriarca Bartolomeo ha seguito un rigido protocollo, visitando, in quest'ordine:

1) Il Duomo di Torino, in cui è conservata la santa Sindone;

2) Palazzo Reale, con la Cappella della Sindone;

3) il Museo della Sindone;

4) La parrocchia del suo Patriarcato.

Questa successione di eventi dice molto sulle priorità di una visita patriarcale a Torino. In modo non molto dissimile si erano svolte le visite del nostro patriarca Kirill (allora metropolita, e capo del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne) nel 1998 e nel 2000. Anche in quei casi ci furono visite alla Sindone, convegni e conferenze sulla Sindone, e solo in ultima analisi un Vespro celebrato presso la nostra comunità.

Di fronte a tali priorità, suona paradossale che qualcuno abbia preferito fare una copertura della recente visita patriarcale senza nominare nemmeno una volta la Sindone, neppure di sfuggita.

Siamo comunque molto contenti che il patriarca Bartolomeo abbia seguito una scala di valori che conferma quale sia il principale punto d'interesse delle centinaia di migliaia di fedeli ortodossi che visitano Torino. Ci auguriamo che lo capiscano anche gli ortodossi sindonofobi locali, da anni impegnati con zelo a segare il ramo su cui essi stessi stanno comodamente seduti.

 
La montagna che porta l'impronta del Signore

Come già più volte in passato, nella nostra parrocchia organizziamo anche quest'anno un pellegrinaggio in Terra Santa (continuando a pregare per una pace giusta nella regione). Nel frattempo, vi presentiamo una breve panoramica del Monte degli Ulivi, una delle mete di pellegrinaggio più importanti a Gerusalemme.

 
Le tre chiese "sul sangue versato" della Russia

Eccovi una descrizione delle tre celebri chiese della Russia chiamate "sul sangue versato", perché costruite sui luoghi della morte violenta di alcuni membri della famiglia imperiale russa.

 
Come confutare una giornata di balle mediatiche su scala nazionale

Ringraziamo Nicolai Lilin per la sua continua attività di confutazione delle bufale che il nostro sistema "informativo" ci presenta sul conflitto in Ucraina. Dopo un giorno di continue accuse sui cattivi russi che avrebbero bombardato l'ospedale pediatrico di Kiev, vediamo come il missile incriminato sia un dono americano al regime ucraino, che usa questi missili come armi contraeree... in modo criminale, perché queste armi non vanno usate in aree urbane, per evitare proprio gli incidenti come quello dell'ospedale. La vicenda (con tanto di montatura mediatica, e purtroppo con vittime umane) è la stessa della cattedrale di Odessa poco meno di un anno fa. Invitiamo quelli che vogliono farsi un'idea obiettiva di quel che succede in Ucraina a iscriversi al canale Telegram di Nicolai.

 
Come proteggersi da un grosso scandalo in arrivo

La Chiesa russa è stata appena fatta oggetto di un'ondata di scandalo mediatico in seguito alle accuse di condotta impropria del metropolita Ilarion (Alfeev) di Budapest con uno dei suoi assistenti, il giovane russo-giapponese Georgij Suzuki (a destra nella foto, accanto al metropolita).

La coincidenza dell'apertura di questo vaso di Pandora (dove, se qualcosa c'è stato, è avvenuto lo scorso gennaio) e delle recenti polemiche attorno all'opera di mediazione di Viktor Orbán tra Mosca e Kiev è un po' troppo sospetta per non lasciar pensare che lo scandalo sia stato ben orchestrato, quanto meno per la sua tempistica. Non ci sembra un caso che a ogni lancio di sterco contro il metropolita russo ce ne sia un altro equivalente contro il premier ungherese.

L'ambito dello scandalo è comunque la sfera religiosa, e in questo caso sembra che non siano stati risparmiati gli sforzi. Una delle prime coperture mediatiche in italiano è dell'outlet internazionale gloria.tv, che tuona un giorno sì e uno pure contro papa Bergoglio, ma che non ha perso l'occasione di accusare anche la gerarchia ortodossa russa in ogni lingua immaginabile.

Che cosa fare quando l'onda di sterco colpirà anche le nostre comunità? Prima di tutto, dobbiamo ricordare che la Chiesa è fondata su Cristo, e non su qualsivoglia dei suoi vescovi. In secondo luogo, possiamo ridimensionare le voci sull'importanza del metropolita Ilarion, che lo presentano da decenni come "il numero due della Chiesa russa", "l'erede di Kirill" o "il prossimo patriarca". Così come Mark Twain ebbe modo di scrivere "Le voci sulla mia morte sono fortemente esagerate", anche le voci sull'importanza del metropolita Ilarion sono state ingigantite da chi negli incontri internazionali vedeva solo lui come rappresentante del Patriarcato di Mosca e lo sentiva parlare in un elegante inglese accademico. In realtà, pur avendo un ruolo di tutto rispetto nella gerarchia della Chiesa russa, il metropolita Ilarion non è mai stato il "vice-patriarca", e a nostra conoscenza, non si è mai presentato come tale. In terzo luogo, dovremo invitare a lasciare che le verità dei fatti legalmente rilevanti siano appurate dalle autorità competenti, e ricordare che se il giornalismo può (anzi, deve) lanciare l'allarme su notizie sospette, non compete al giornalismo emettere le sentenze legali definitive sui fatti.

 
Debolezza e riluttanza di fronte alla persecuzione

In un saggio di Kirill Aleksandrov, vediamo come molte delle caratteristiche delle persecuzioni degli antichi cristiani si applicano piuttosto bene anche all'attuale persecuzione degli ortodossi ucraini, con simili motivazioni che portano alla confessione della fede o all'apostasia.

 
4 motivi per cui il nuovo patriarca di Bulgaria è una vittoria per l'Ortodossia mondiale

Vi presentiamo un saggio dal blog Orthodox Reflections che commenta l'elezione del patriarca Daniil, e le conseguenze positive che questa elezione ha sull'ecumene ortodosso.

 
Una preghiera significativa

Quella che vedete nella foto è una preghiera in ginocchio per la cessazione delle ostilità in Ucraina. Niente di particolare in sé: chi sia stato nella nostra parrocchia da oltre due anni a questa parte ci vede fare la stessa cosa, poco prima delle ectenie per i catecumeni, in una qualsiasi Liturgia domenicale o festiva.

La cosa interessante è piuttosto che queste preghiere sono officiate all'aperto nella regione di Rovno, nell'Ucraina nord-occidentale. Possono essere un segno del fatto che le cose stanno cambiando attorno a questa comunità della Chiesa ortodossa ucraina canonica, perché se gli stessi chierici e fedeli si fossero azzardati a pregare in strada per la pace (anziché per la vittoria del regime ucraino) negli scorsi due anni, sarebbero stati immediatamente presi d'assalto per "azioni anti-patriottiche".

Momenti come questi ci fanno legittimamente sperare che la fine di questo tunnel di persecuzioni sia ormai in vista.

 
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