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29/04/2012  La preparazione al Battesimo nella Chiesa ortodossa  
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Sezione 1

Siti ufficiali delle Chiese Ortodosse nel mondo

 
L’Ucraina che ho conosciuto non esiste più

Segnaliamo l’articolo di Graham Phillips sul blog italiano di Saker, con alcune delle considerazioni più serie da parte di uno dei conoscitori più seri dell’Ucraina, che parlando della morte dell’Ucraina così come l'abbiamo finora conosciuta, non fa altro che sottolineare da vero esperto quello che noi (che non ci consideriamo poi tanto esperti) avevamo già fatto notare oltre un anno fa.

 
I monasteri ortodossi di padre Efrem in America

Un’inaspettata crescita di monasteri ortodossi negli USA e in Canada ha avuto luogo grazie all’opera di padre Efrem del monastero di Philoteou sul Monte Athos. Anche se i monasteri non hanno sempre avuto un’accoglienza positiva da parte delle comunità ortodosse locali (in gran parte per le tensioni sui ruoli di paternità spirituale che inevitabilmente si accendono quando i fedeli scelgono di seguire i consigli dei monaci a preferenza di quelli del clero diocesano), nessuno può dubitare che il loro insediamento sia avvenuto in modo del tutto legittimo e canonico, e questo ha generato un notevole flusso di interesse per l’esperienza monastica ortodossa in ambienti che prima ne erano stati un po’ lontani. Possiamo osservare qualcosa di quest’esperienza nel seguente documentario prodotto dal canale televisivo Rossija-Kul’tura.

 
Due analisi geopolitiche di grande importanza

Andrew Korybko (nella foto, a sinistra), che alcuni giorni fa ci ha spiegato, in un saggio da noi tradotto, come un patriottismo attento e consapevole della propria storia sia il migliore antidoto contro le rivoluzioni colorate, oggi ci spiega, in un articolo tradotto in italiano sul sito controinformazione.info, le ragioni del fallimento dell'ultima di queste rivoluzioni, in Macedonia.

Rostislav Ishchenko (nella foto, a destra), dopo averci tracciato due analisi magistralmente accurate e realistiche del presente e del futuro dell'Ucraina, fa alcune osservazioni altrettanto accurate e realistiche, ora tradotte in italiano sul blog di Saker, sul rischio di guerra imminente e sul valore del prendere tempo come modo per scongiurare un conflitto.

 
Quando tutto il resto fallisce, attaccano la religione della Russia

Presentiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti un articolo di Phil Butler da Russia Insider, in traduzione italiana. Dobbiamo essere molto attenti quando la deliberata politica russofoba inizia a tracciare legami tra politica e religione (come se tali legami non esistessero da altra parte nel mondo se non in Russia...), perché la Chiesa ortodossa può facilmente divenire il primo bersaglio della campagna mediatica di odio.

 
Milla Jovovich condivide le foto del battesimo ortodosso russo della figlia

In un periodo di demonizzazione mediatica di tutto ciò che è russo e ortodosso, fa piacere che una nota figura di Hollywood, per di più proveniente da Kiev, vada controcorrente mostrando al mondo un segno della sua fede.

Con poche, garbate immagini e parole relative al battesimo ortodosso di sua figlia, Milla Jovovich offre un contributo sull’Ortodossia russa che forse resterà nel cuore degli spettatori più a lungo di quanto possono fare le spiegazioni di attenti analisti geopolitici. L’abbiamo vista in una serie di film dell’orrore a combattere contro orde di morti viventi, è proprio per questo è curioso metterla a confronto con le popolazioni zombificate in modo altrettanto orribile dai media.

 
Ciò che sta accadendo in Ucraina è una tragedia per tutti

Due persone che già conosciamo da tempo dagli articoli del nostro sito, la giornalista Milena Faustova e il metropolita Nikolozi (Pachuashvili) di Akhalkalaki e Kumurdo, si sono impegnati in un’intervista breve ma brillante che tocca diversi temi, ma è incentrata sulla disgrazia dell’Ucraina e sul modo in cui devono rispondere i cristiani ortodossi. Presentiamo l’intervista in russo e in italiano nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti.

 
“Tutto ciò che i neopagani hanno detto del cristianesimo era una menzogna”

Padre Georgij Maksimov, nel suo programma Il mio cammino verso Dio su Spas TV, intervista Ivan Liskov (nella foto), tornato all’Ortodossia dopo esperienze con il satanismo adolescenziale e il neo-paganesimo, nella forma russa della rodnoverie (fede ancestrale). Oltre a presentare alcuni tratti di grande rilevanza nello studio delle nuove religioni, l’intervista offre anche una visione profonda e interessante su un processo di conversione che in Russia non è così raro come potrebbe sembrare. Presentiamo l’intervista in russo e in italiano nella sezione “Confronti” dei documenti.

 
Un viaggio al Monte Athos raccontato dal metropolita Ilarion

Nel suo blog, il nostro confratello padre Petru (Pruteanu) ci presenta un recente documentario del metropolita Ilarion (Alfeev) relativo a un suo viaggio al Monte Athos del 2011. Buona visione!

 
Quanto è importante la corretta teologia?

Partendo da una domanda su come poteva essere la fede dei primi cristiani, non ancora espressa in dogmi di fede univoci, padre John Whiteford ci guida alla scoperta del valore della corretta teologia, e ci mostra come i dogmi di fede non sono né imposizioni né pastoie per la mente, ma al contrario, punti di riferimento per un corretto cammino di retta fede e retta azione. Presentiamo la risposta di padre John nell’omonima sezione dei documenti.

 
La Carelia: lo sconosciuto punto caldo della nuova guerra fredda

Per comprendere le complessità dell’enorme conflitto geopolitico mondiale, occorre avere familiarità con le regioni più varie della Russia. Il contributo di oggi, che abbiamo tradotto in italiano dal blog di Saker, ci porta in Carelia, terra storicamente divisa tra Russia e Finlandia e tra cattolici (in seguito luterani) e ortodossi. Sakari Linden (nella foto) ci spiega perché la Carelia rischia di diventare un nuovo luogo di tensione e perché, allo stesso tempo, potrebbe essere un perfetto meccanismo di interdipendenze tra Russia e Occidente.

 
Matematica divertente

dal blog di padre Sergij Sveshnikov, 7 giugno 2015

Si dice spesso che una certa porzione di ciò che abbiamo appartiene a Dio. Nell'Antico Testamento, vediamo il comandamento di offrire la decima. Questo comandamento viene interpretato in molti modi diversi dai cristiani moderni, ma tutti sembrano concordare sul fatto che è bene prendere una parte di ciò che guadagniamo per il nostro lavoro e darlo a Dio tramite donazioni alla Chiesa e ai bisognosi.

Alcuni fanno notare, inoltre, che si dovrebbe fare la stessa cosa con il tempo che ci resta. Come nell'Antico Testamento il giorno di sabato era per il Signore, così anche i cristiani parlano della domenica come giorno del Signore riconoscendo in tal modo che una certa parte del loro tempo deve essere dedicata a Dio. Non è il mio obiettivo qui esaminare il significato esatto del termine "giorno del Signore", o di chiarire la natura della decima. Mi limito a fare un semplice esercizio di matematica divertente.

Se trattiamo il nostro tempo nello stesso modo in cui trattiamo le altre cose che abbiamo, il 10% di quel tempo dovrebbe legittimamente appartenere a Dio. In una giornata di 24 ore, si tratta di 2 ore e 24 minuti. Alcuni possono pensare che così non è giusto, perché dobbiamo dormire per 8 ore al giorno. Ebbene, 10% di un giorno di 16 ore di veglia corrisponde a 1 ora e 36 minuti. Anche se dovessimo togliere altre 8 ore di lavoro a tempo pieno e sostenere che il tempo che abbiamo in realtà è solo 8 ore, il 10% di 8 ore corrisponde a 48 minuti. Noi diamo 48 minuti del nostro giorno a Dio? Supponiamo che questo possa essere il tempo trascorso nella preghiera, nella lettura delle Sacre Scritture, nell'aiuto a chi ha bisogno... noi spendiamo almeno 48 minuti di ogni giorno a fare queste cose? Ecco qualcosa a cui pensare...

 
Perché i russi non mi rispondono in russo?

Abbiamo già affrontato l’aspetto enigmatico del sorriso nella cultura russa; ora continuiamo a offrire spunti di riflessione su un tratto curioso e comune tra i russi, ovvero la scarsa propensione a rispondere in russo a evidenti stranieri che cercano di comunicare con loro in russo. Presentiamo nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” un saggio scritto da una docente specializzata in russo per stranieri. Anche se non collegati direttamente ai temi della fede, questi articoli ci sembrano importanti per aiutare a intessere relazioni di comprensione e di fiducia con la maggior parte dei cristiani ortodossi nel mondo.

 
Immagini molto espressive di combattenti di Hezbollah

Oggi, oltre a proporvi di leggere sul Saker blog italiano un serio articolo sulla logistica dell’ISIS, vogliamo presentarvi alcune immagini che non vedrete nei media italiani: le attitudini dei combattenti di Hezbollah, che stanno aiutando la Siria di Assad a resistere all’estremismo islamista, nei confronti delle immagini sacre cristiane. Vedere il rispetto di questi giovani musulmani di fronte agli oggetti sacri dei cristiani (con i quali possono non condividere la teologia, ma condividono certamente il rispetto di ciò che è santo) apre il cuore più di quanto possano fare tanti rapporti dal Medio Oriente. Presentiamo le immagini con i commenti di Saker nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 
Un appello per comprare una chiesa a Norwich

Padre Andrew Phillips è stato nel corso degli anni uno dei più frequenti ispiratori della vita del nostro sito parrocchiale. In questi giorni ha pubblicato sul suo blog e sul portale Pravoslavie.ru un appello per acquistare una sede per una nuova parrocchia, in uno dei luoghi da lui serviti per anni: la città di Norwich, di oltre 170.000 abitanti, che padre Andrew ha già segnalato come uno dei luoghi dove dovrebbe essere costruita una chiesa ortodossa multinazionale.

Poiché siamo molto grati a padre Andrew, che con la sua instancabile attività ci ha aiutati a lungo a comprendere la vita della Chiesa ortodossa in Occidente, lo aiutiamo volentieri: presentiamo la traduzione italiana del suo appello nella sezione “Pastorale” dei documenti, e ci impegniamo come parrocchia a sostenere una parte della spesa necessaria.

 
Nikolaj Starikov: Perché Putin non riconosce le Repubbliche Popolari di Donetsk e Lugansk come stati sovrani

Abbiamo incontrato Nikolaj Starikov più volte sul nostro blog, presentando i suoi punti di vista, sempre competenti e ragionati. Presentiamo oggi nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti la trascrizione in italiano di un suo video, in cui cerca di dare una risposta a una domanda che molti si sono fatti: perché la Russia, che sostiene le ragioni e le rivendicazioni delle Repubbliche Popolari di Donetsk e Lugansk, non ne riconosce – come sembrerebbe giusto – l’indipendenza?

Se inoltre volete farvi un’idea delle motivazioni della Russia al di sopra delle buriane mediatiche, non perdetevi l’articolo di Marco Bordoni, Perché Putin NON è Hitler, che smonta tutti i luoghi comuni della campagna di demonizzazione di Putin come “nuovo dittatore”, pur aiutando a vedere quali siano gli autentici paralleli storici tra la Germania di Weimar e la Russia post-perestrojka.

 
La preghiera di Gesù in molte lingue

Il nuovo portale “Kyrie Eleison” offre alcuni collegamenti alle più note risorse ortodosse in rete, oltre ad alcune sorprese, tra cui la possibilità di registrare gratuitamente una e-mail personale con un dominio piuttosto significativo: (nome.utente)@Kyrieeleison.me! Dal nuovo portale, presentiamo nella sezione “Preghiera” dei documenti una delle pagine: la traduzione della preghiera di Gesù in molte lingue, in due raccolte di base in russo e in italiano.

 
Che cosa si dovrebbe fare per far ritornare la preghiera

Padre Touma (Bitar), abate del monastero di san Silvano dell'Athos a Douma, in Libano, ci è già noto per alcune riflessioni sugli ortodossi arabi; oggi presentiamo un suo articolo su un fenomeno che spesso si presenta alle persone che cercano di vivere una vita di preghiera: l’inaridimento della preghiera, che genera indifferenza e negligenza. Le parole di padre Touma sono di grande saggezza e utilità per chi vuole “rimettersi in carreggiata” sulla via della preghiera. La traduzione italiana dell’articolo è nella sezione “Preghiera” dei documenti.

 
In memoriam: padre Adeodato Mancini

Lunedì 15 giugno ci ha lasciati il nostro amico padre Adeodato (al secolo Leopoldo Mancini) a cui ci legava un'amicizia di circa venticinque anni. La nostra parrocchia lo deve ricordare innanzitutto come benefattore, perché negli anni più difficili della formazione della comunità è stato uno dei pochi a offrirci un aiuto sincero e disinteressato. Curiosamente, le nostre strade hanno percorso direzioni opposte, perché mentre alcuni tra noi si accostavano alla Chiesa ortodossa, lui che aveva incominciato il suo apostolato presso gli ortodossi vecchio-calendaristi del Portogallo e quindi nella Chiesa autocefala di Polonia, se ne è distaccato per andare tra i cristiani antico-orientali, e per poi riconciliarsi con la Chiesa cattolica romana. Ci è dispiaciuto (e ne abbiamo parlato più volte con lui) che i suoi contatti con il mondo ortodosso fossero stati in prevalenza con gli ortodossi non canonici: questi lo avevano deluso non tanto per le loro roboanti pretese di "vera" apostolicità, quanto per gli inevitabili difetti che questi raggruppamenti scismatici attirano fatalmente: personalismi e instabilità, commistioni con la massoneria e con tanti generi di associazionismo dal dubbio valore spirituale, mancanza di una seria e completa teologia, faciloneria nell'ordinare personaggi che più che una vita di servizio sembrano mostrare una vita di patologie. Siamo convinti che padre Adeodato, una persona dal cuore immensamente generoso, avrebbe potuto essere un vero e proprio modello di santità ortodossa, se solo avesse avuto al suo fianco la comunione della Chiesa, invece di una serie di tentativi improponibili di contro-chiese. Il suo ricordo, e l'affetto che ci lega a lui, continuerà a ispirarci nello sforzo di testimoniare l'integrità della Chiesa ortodossa, la sua canonicità e la sua comunione.

 
Un metropolita benedice la sua città da una mongolfiera

La scorsa settimana, il metropolita Georgij (Danilov, nella foto) di Nizhnij Novgorod e Arzamas ha compiuto una delle più singolari benedizioni di una città intera... a bordo di un pallone aerostatico, in un viaggio di 25 chilometri. Presentiamo la cronaca dell’evento, con una foto-galleria e un paio di video, nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti, nell’originale russo e in traduzione italiana.

 
Protodiacono Andrej Kuraev: l'idea del papa di una singola data della Pasqua per i cristiani "non è realistica"

Pravmir, 16 giugno 2015

"La proposta del papa di designare un solo giorno di Pasqua per tutti i cristiani non è realistica", ha scritto padre Andrej sul suo blog.

A suo avviso, la presenza di diverse date della festa "non ha nulla di pericoloso per il cristianesimo". I motivi che stanno dietro all'insistenza della Chiesa sull'unità della Pasqua nel IV secolo oggi non sono più rilevanti: "nessuno ci scambia per ebrei", ha detto.

"Per i cattolici, la decisione del papa è sufficiente in sé, mentre i cristiani ortodossi sono ancora vincolati dalla loro tradizione, o per essere più precisi, dalla decisione del Primo Concilio Ecumenico. E se la questione di quale debba essere considerato il giorno dell'equinozio di primavera sta nell'interpretazione della decisione del Concilio (nondimeno riconosciuta da tutti), istituire un giorno fisso per la Pasqua (la terza domenica del mese di aprile) è in netto contrasto con quella decisione", ha scritto il protodiacono.

Una simile proposta che tutti i cristiani celebrino la Pasqua nello stesso giorno era stata fatta in precedenza da papa Giovanni Paolo II, ma l'idea è stata poi abbandonata. Una proposta analoga era stata fatta dal Concilio Vaticano II, nel 1965, quando ai cristiani è stato offerto di celebrare la loro festa principale alla seconda domenica del mese di aprile.

La differenza delle date della Pasqua deriva dai diversi giorni dell'equinozio di primavera nel calendario giuliano e in quello gregoriano, utilizzati rispettivamente dai cristiani orientali e occidentali, e dal rifiuto dei cattolici della regola della mancata corrispondenza tra la Pasqua cristiana e quella ebraica (Pesach).

Nel 1948, la conferenza delle Chiese ortodosse a Mosca ha deciso che le date della Pasqua e di tutte le feste mobili dovrebbero essere fissate in base al calendario giuliano, e le feste a data fissa secondo il calendario utilizzato da ogni Chiesa locale. Solo la Chiesa ortodossa finlandese celebra la Pasqua secondo il calendario gregoriano.

 
Due esempi della pericolosità dei doppi standard

Presentiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti la traduzione italiana un paio di brevi ma profondi articoli pubblicati negli ultimi giorni da Russia Insider. Nel primo articolo, si sottolinea il controsenso del sostegno degli Stati Uniti all’esercito ucraino, proprio quando il loro stesso Congresso ammette l’esistenza di formazioni militari naziste in quell’esercito, e il loro Dipartimento di Stato si difende ipocritamente dichiarando di non aver mai voluto sostenere tali formazioni. Il secondo articolo ribalta la politica idiota della paura dell’aggressione russa alla Polonia e agli Stati Baltici, ipotizzando un’analoga paura insensata e assurda di un’aggressione polacco-lituana alla Russia, basandosi sul precedente (autentico) del 1610.

 
Sulle Paraclisi alla Madre di Dio e ai santi

L’officio della Paraclisi (che possiamo anche chiamare “Canone di supplica”) alla Madre di Dio e ai santi è una funzione derivata dal Mattutino, che proviene dalla Chiesa greca e si è diffusa anche in quella romena. Nell’Ortodossia russa, dove si è sviluppata su linee analoghe ma non uguali la funzione del Moleben (ovvero, officio di intercessione), la Paraclisi rimane una funzione piuttosto esotica, e in Moldova convivono entrambe le tradizioni cultuali. Con la sua fine conoscenza in materia liturgica, padre Petru (Pruteanu) ci presenta i caratteri di questo tipo di officiature, in un saggio che presentiamo in romeno e in traduzione italiana nella sezione “Preghiera” dei documenti.

 
L'Istituto San Sergio di Parigi chiude le attività per l'anno accademico 2015-2016

Sulla pagina dell'Istituto di teologia ortodossa san Sergio è apparsa una dichiarazione datata 16 giugno 2015, che annuncia la chiusura delle attività del prossimo anno accademico a causa del conflitto con l'arcivescovo Job di Telmessos, e qualifica le azioni dell'arcivescovo come "soffocamento canonico e deviazione ideologica".

Non abbiamo alcuna intenzione di offrire punti di vista in proposito, né tanto meno di prendere parte in questo conflitto. Preghiamo per tutte le parti in causa, sperando che si compia la volontà di Dio con il minimo di sofferenze umane.

 
Le Solovki d'inverno

Nel giorno dell’inizio dell’estate, vogliamo offrirvi un curioso contrasto di climi e temperature con la mostra fotografica dell’inverno nel più grande dei monasteri nel Nord della Russia: quello delle isole Solovki, nel Mar Bianco. Dal portale Pravoslavie.ru, presentiamo nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” le immagini di Nadezhda Terekhova, con commenti e didascalie in russo e in italiano.

 
L’ipocrisia dei “princìpi occidentali”

L’attuale dibattito in tema di “integrità territoriale dell’Ucraina” deve essere visto in prospettiva della totale abdicazione al buon senso che ha avuto luogo, purtroppo, con la frammentazione della Jugoslavia. In un articolo di Marko Marjanović da Russia Insider, che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti, sono elencati gli assurdi controsensi che hanno caratterizzato gli Stati Uniti e i paesi dell’Europa occidentale negli ultimi venticinque anni. Di fronte al livello di sfacciata ipocrisia mostrato purtroppo anche dall’Italia nelle questioni del rispetto dei confini nazionali e locali, sarebbe già gran cosa smettere di parlare in nome di qualche “principio”, per mero senso del pudore.

 
Kiev: i castagni sbocciano di nuovo

Presentiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” la traduzione italiana di un eccellente articolo di Israel Shamir, in cui un viaggio a Kiev dopo l’assassinio dell’amico Oles’ Buzina diventa un modo di riflettere sui cambiamenti in corso in Europa orientale, i conflitti di civiltà, le relazioni internazionali e il destino degli stati.

 
Ortodossia e archeologia

Presentiamo nella sezione “Confronti” dei documenti la traduzione italiana di un doveroso commento di Gabe Martini, che ci aiuta a capire che l’antichità, nella visione della Chiesa ortodossa, è un’espressione della continuità della Chiesa apostolica, e non di un desiderio di far rivivere archeologicamente il cristianesimo antico (generalmente su base onirica, o nel migliore dei casi tramite ricostruzioni largamente ipotetiche).

 
Un monaco athonita a Parigi

L'arciprete Andrew Phillips ha scritto sul suo blog un articolo molto solidale con l'arcivescovo Job (nella foto), che ricostruisce alle radici storiche il presente conflitto con l'Istituto san Sergio. Pur nel nostro desiderio di non ingerirci nella disputa, presentiamo comunque volentieri l'articolo di padre Andrew, soprattutto per il suo aiuto alla comprensione di quanto sia complessa la costituzione ideologica della diaspora russa in Francia nell'ultimo secolo.

 
Matushka Julia Sysoeva e il fondo di assistenza per le vedove dei sacerdoti

Chiunque abbia imparato ad apprezzare nella Chiesa l’apostolato dei sacerdoti sposati, può capire come la morte di un prete in servizio può avere conseguenze disastrose per i suoi familiari. Matushka Julia Sysoeva (nella foto), vedova di padre Daniil Sysoev, ha affrontato il problema dell’assistenza alle vedove dei sacerdoti dopo l’assassinio di suo marito nel 2009, e ha dato corpo a un sogno assistenziale condiviso con padre Daniil quando questi era ancora in vita. Leggiamo anche noi di questa esperienza in un’intervista a matushka Julia, che presentiamo in russo e in italiano nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti, e ricordiamo che l’aiuto alle vedove e agli orfani è uno dei doveri più sacri per i cristiani.

 
Archimandrita Daniel (Byantoro): "Io credo nel futuro dell'Ortodossia in Indonesia"

Presentiamo il testo russo e la traduzione italiana dell’intervista rilasciata da padre Daniel (Byantoro), il fondatore della missione ortodossa in Indonesia, durante il suo recente viaggio in Russia.

Abbiamo già presentato un’intervista a padre Daniel tre anni fa; In quest’ultima intervista vediamo approfondire alcuni aspetti del lavoro missionario e tracciare le linee per la futura generazione degli ortodossi indonesiani.

 
Il metropolita Jonah è stato ricevuto nella ROCOR

Il 15 giugno 2015 si è avuta la notizia ufficiale che sua Beatitudine Jonah (al secolo James Paffhausen Jr.), ex metropolita della Chiesa Ortodossa in America (OCA), dopo quasi tre anni di attesa, ha ricevuto le lettere dimissoriali per la sua incardinazione nella Chiesa Ortodossa Russa Fuori della Russia (ROCOR). Eletto tra molte speranze nel 2008 come più giovane dei primi ierarchi della OCA (e anche come più giovane tra i suoi vescovi del tempo), e costretto alle dimissioni nel 2012 dal sinodo della OCA, ha avuto molti sostenitori e molti spietati critici. In questi ultimi tre anni ha avuto il sostegno della cattedrale della ROCOR a Washington DC, dedicata a San Giovanni Battista, dove ha potuto celebrare e tenere conferenze e corsi di catechesi cristiana. Ora è stato ricevuto nella ROCOR come metropolita a riposo, e ci vorrà forse ancora del tempo per stendere un resoconto obiettivo delle luci e ombre del suo episcopato. In onore al principio “dimmi dove vai, e ti dirò chi sei”, vogliamo mostrare ai nostri lettori il filmato di una recente Divina Liturgia proprio nella cattedrale di san Giovanni Battista, dove il metropolita Jonah ha avuto accoglienza in questi anni.

 
L'inferno? Purtroppo sì: perché non posso essere un universalista

Una tentazione ricorrente presso i cristiani di oggi, in larga parte tra i protestanti, ma anche presente tra alcuni convertiti all’Ortodossia che non ne hanno assimilato a fondo lo spirito, è quella del dubitare dell’inferno a causa di tendenze universaliste (la convinzione dogmatica che tutti saranno salvati). Un parroco ortodosso negli Stati Uniti, padre Stephen De Young, analizza le posizioni universaliste, fornendo una dettagliata risposta ortodossa che possiamo leggere in traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti.

 
Come insegnare la russofobia ai ragazzi di scuola

Un articolo di Russia Insider firmato da Danielle Ryan (la giornalista irlandese che ha recentemente invitato a non generalizzare tutte le tensioni politiche come russofobia) denuncia una sfacciata propaganda russofoba ai danni degli studenti olandesi, mostrandone come prova una vergognosa presentazione della crisi ucraina su un libro di testo. Presentiamo la traduzione italiana dell’articolo nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 
La benedizione delle automobili

Con l’arrivo delle vacanze estive, cresce il numero dei fedeli che vengono a chiedere la benedizione della loro automobile, in previsione di lunghi viaggi. Nel Molitfelnic (Eucologio, o benedizionale) in lingua romena, la preghiera di benedizione di un'automobile o di qualunque veicolo terrestre è di solito tratta come un calco dalla formula di benedizione delle navi e delle barche. Recentemente uno dei nostri confratelli, per le sue necessità pastorali, ci ha chiesto di tradurre questa benedizione in italiano. Lo abbiamo fatto, e mettiamo volentieri la preghiera a disposizione di tutti quelli che potrebbero averne un simile bisogno.

Rugăciune

Domnului să ne rugăm.

Doamne, Dumnezeul părinţilor noştri, Care ai poruncit robului Tău Noe să facă corabia spre mântuirea lumii şi ai binevoit ca din lemne multe să fie alcătuită ca un singur lemn, Însuţi, Stăpâne al tuturor, Care ai binevoit a cârmui lemnele cele neînsufleţite şi cu dreapta Ta cea tare a mântui neamul omenesc, păzeşte şi acum corabia [maşina] aceasta şi dă ei înger bun şi paşnic. Păzeşte pe cei care vor călători cu ea; dă‑le lor să ajungă sănătoşi acasă. Cu rugăciunile Preacuratei stăpânei noastre, Născătoarei de Dumnezeu şi pururea Fecioarei Maria; cu puterea cinstitei şi de viaţă făcătoarei Cruci; cu ajutorul cinstitelor, cereştilor, înţelegătoarelor puteri cele fără de trup; al sfântului, măritului prooroc, Înaintemergătorului şi Botezătorului Ioan; al sfinţilor, slăviţilor şi întru tot lăudaţilor apostoli; al sfinţilor, slăviţilor, bunilor biruitori mucenici, al cuvioşilor şi purtătorilor de Dumnezeu părinţilor noştri; al sfântului (N), a cărui pomenire o săvârşim, şi al tuturor sfinţilor Tăi. Că Tu eşti Cel ce ocârmuieşti şi sfinţeşti toate, Dumnezeul nostru, şi Ţie slavă şi mulţumire şi închinăciune înălţăm, Tatălui şi Fiului şi Sfântului Duh, acum şi pururea şi în vecii vecilor. Amin.

Şi luând preotul apă sfinţită, stropeşte cu ea corabia sau luntrea [maşina], zicând:

Se binecuvintează corabia (sau luntrea) cu mrejele acestea [sau maşina aceasta], prin stropirea cu această apă sfinţită, în numele Tatălui şi al Fiului şi al Sfântului Duh. Amin.

Preghiera

Preghiamo il Signore.

Signore, Dio dei nostri padri, che hai comandato al tuo servo Noè di creare l'arca per la salvezza del mondo e ti sei compiaciuto che essa, da molti legni, fosse composta come un unico legno, tu stesso, o Sovrano di tutti, che ti sei degnato di dirigere il legno inanimato e di salvare l'umanità con la potenza della tua mano destra, custodisci anche ora questa nave [automobile] e donale il tuo angelo buono e pacifico. Custodisci coloro che viaggiano con lei; fa' che giungano sani alla loro casa. Per le preghiere della nostra purissima Sovrana, la Madre-di-Dio e semprevergine Maria; per la potenza della preziosa e vivifica Croce; per il patrocinio delle insigni e celesti potenze incorporee; del santo, insigne profeta, precursore e battista Giovanni; dei santi gloriosi apostoli degni di ogni lode; dei santi gloriosi e ben vittoriosi martiri, dei nostri padri venerabili e teofori; del santo (N) di cui compiamo la memoria, e di tutti i tuoi santi. Poiché tu sei colui che dirige e santifica ogni cosa, o Dio nostro, e a te innalziamo gloria, grazie e adorazione, al Padre e al Figlio e al santo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

E il sacerdote asperge con acqua santa la nave o la barca [l'automobile], dicendo:

Questa nave (o barca) con le sue reti [o questa automobile] è benedetta con l'aspersione di quest'acqua santa, nel nome del Padre e del Figlio e del santo Spirito. Amen.

 

 
Il fotografo dello tsar e il suo incredibile contributo alla conservazione della storia russa

Abbiamo già presentato sul nostro sito una collezione di immagini del grande fotografo russo Sergej Prokudin-Gorskij, pioniere della fotografia a colori agli inizi del XX secolo. Oggi vogliamo offrirvi una galleria più ampia, con ben 100 fotografie scelte da Russia Insider per commemorare il centenario del viaggio dell’artista ai confini dell’Impero Russo. Anche se non tutte le foto testimoniano il cristianesimo ortodosso, tutte contribuiscono a offrire la testimonianza di uno stato ispirato dalla fede ortodossa in tutti gli aspetti della sua vita.

 
"Figli di un'era dei martiri". Un ricordo del monaco Herman (Podmoshenskij, + 30 giugno 2014)

Nell’occasione del primo anniversario del decesso di padre Herman (Podmoshenskij) il 30 giugno 2014, il diacono Andrej Psarjov, direttore del sito di studi storici sulla ROCOR, ci offre una conversazione con lui, risalente al 2012, quando padre Herman aveva già da lungo tempo abbandonato la guida del monastero di Platina e del movimento di convertiti all’Ortodossia ad esso collegati. Presentiamo il testo russo e la traduzione italiana della conversazione con padre Herman nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti.

 
Eastring contro Balkan Stream: la battaglia per la Grecia

Presentiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti un’analisi di Andrew Korybko, che ci spiega come gli interessi economico-strategici legati ai gasdotti possono ancor oggi portare una serie di conseguenze disastrose nei Balcani, inclusi nel recente passato i focolai di terrorismo albanese in Macedonia, e nel prossimo futuro la tenuta stessa del governo Tsipras in Grecia.

 
Il Daily Mail alla scoperta del Mare della Mordovia

La conoscenza occidentale della geografia russa è di solito deplorevole, e ci dispiace che il titolo qui sopra, che fa scompisciare i russi dalle risate (un po’ come suonerebbe il “Mare dell’Alto Adige” alle orecchie di un italiano), possa non evocare lo stesso ridicolo in alcuni dei nostri lettori. Così, quando il Daily Mail annuncia le esercitazioni militari russe sul Mare della Mordovia (che è perfino presentato con una foto!), dimostra o di avere una redazione di idioti, oppure di prendere i suoi lettori per idioti: non sappiamo quale delle due spiegazioni sia meno tragica. Presentiamo l’articolo sul Mare della Mordovia nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti, sottraendolo (a malincuore) alla sezione “Umorismo”.

 
Arciprete Andrew Phillips: Domande e risposte dalla corrispondenza recente (giugno 2015)

Presentiamo alcune risposte a domande recenti rivolte a padre Andrew Phillips, sul presente e il futuro della Chiesa, i rapporti tra le diverse giurisdizioni, la situazione dei paesi più a rischio e le questioni dell’apostasia dell’Occidente.

 
Come imparare a distinguere le icone eterodosse

In un paese privo di una profonda cultura iconografica ortodossa, e dove gli elementi delle icone ortodosse sono spesso confusi con elementi contrastanti di tradizione cattolico-romana, occorre essere molto sicuri che le icone offrano un messaggio di fede ortodossa, e che non sconfinino a vario grado nell’eresia.

Per aiutare a costruire un’autentica sensibilità al messaggio di fede ortodossa nelle icone, offriamo nella sezione “Confronti” dei documenti una carrellata di icone eterodosse messe fianco a fianco con i propri corrispettivi più ortodossi, e diversi nostri commenti in didascalia. Ci auguriamo di aver offerto uno spunto positivo, al di là di tutte le più o meno legittime istanze polemiche, e speriamo che la realizzazione di tanti pericoli insiti nell’apprezzamento delle icone aiuti ad accentuare la virtù della prudenza.

 
Alcuni giorni di pausa

Giunti al terzo anno di attività quotidiana del blog, ci prendiamo qualche giorno di pausa, e con la benedizione delle nostre autorità episcopali, andiamo a trovare il nostro confratello, l’arciprete Andrew Phillips, alla chiesa di san Giovanni il Taumaturgo a Colchester, in Inghilterra. Era una visita della quale gli eravamo in debito da lungo tempo, tra l’altro per essere stato uno dei più prolifici ispiratori del nostro sito parrocchiale.

Se riusciremo a scrivervi qualcosa dall’Inghilterra, lo faremo con piacere. Altrimenti, se siete interessati a rivedere qualcosa della vita di san Giovanni il Taumaturgo di Shanghai e San Francisco, vi invitiamo a rileggere la sua vita tradotta sul blog Santi Ortodossi:

Parte I

Parte II

Parte III

Parte IV

Parte V

Parte VI

Parte VII

Parte VIII

Parte IX

 
Una ricerca sui monasteri del Kosovo

Il nostro amico Alessandro Di Meo (nella foto), energico e solidale attivista della causa della verità storica sul Kosovo, ci ha appena comunicato il suo ultimo contributo: un dottorato di ricerca sui monasteri del Kosovo e della Metohija, frutto di oltre tre anni dei suoi studi. La tesi è consultabile attraverso il link e la password offerti in questa pagina del blog di Alessandro, Un sorriso per ogni lacrima.

Ringraziamo Alessandro per aver condiviso con noi il suo lavoro, e non facciamoci scappare l'occasione di leggere le oltre 700 pagine di una delle più belle e dettagliate ricerche sul Kosovo che siano apparse in lingua italiana.

 
Una ricerca sull’Ortodossia in Europa occidentale

Per i nostri lettori che sanno l’inglese e vogliono sapere qualcosa di più sugli sviluppi della Chiesa ortodossa in Europa occidentale, ecco un ottimo libro da leggere:

Orthodox Identities in Western Europe: Migration, Settlement and Innovation

(sulla pagina che si aprirà cliccando il titolo del libro, avrete la possibilità di leggere estratti dei contenuti, di scaricare indici e prefazioni in formato pdf, e anche di comprare il libro a prezzo scontato).

Questo libro è il seguito di una conferenza internazionale organizzata presso l'Università di Neuchâtel, in Svizzera, nel mese di dicembre 2010: alla conferenza era presente anche una rappresentanza della nostra parrocchia di san Massimo di Torino.

Ecco la convinzione che ha fatto nascere questo studio, e con la quale sentiamo di concordare pienamente: “La migrazione ortodossa in Europa occidentale è importante, nonostante la sua presenza discreta. Ed è importante in un modo che non è stato ancora esplorato in studi sociali e religiosi: in termini di dimensioni, portata geografica, influsso teologico e impatto sociale“.

 
Il fuoco nascosto: Prospettive ortodosse sullo yoga

Ci siamo occupati in alcune occasioni dello yoga nella vita dei cristiani ortodossi, enfatizzandone i problemi più generali in prospettive sia possibiliste sia decisamente contrarie. Oggi presentiamo un resoconto di un cattolico romano che ha abbandonato la sua fede per abbracciare la pratica dello yoga fino alle sue conseguenze più deleterie, ed è ritornato alla fede cristiana nella Chiesa ortodossa. Il suo saggio di avvertimento sui pericoli della pratica dello yoga è interessante in quanto dimostra una padronanza esperienziale della materia.

 
Le origini della russofobia

Per capire la russofobia di oggi è importante fare un salto nel passato e vederne le origini in un Occidente che inizia a separarsi dall’Ortodossia. In questo salto all’indietro nella storia, pochi hanno la capacità di padre Andrew Phillips di comprendere le radici della separazione dell’Occidente dalla Chiesa e di fornirci al contempo abbondanza di prove storiche del processo di allontanamento. Presentiamo le considerazioni di padre Andrew in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 
Scuola di canto ortodosso: i tropari e i contaci delle feste

Dobbiamo al blog Fos Ilaron (oltre a molte altre risorse utili) la segnalazione di una serie di video di YouTube con il canto dei principali inni delle feste ortodosse da parte del sacerdote Aleksandr Lavrukhin e del solista Nikita Tau Naledi.

Abbiamo voluto raccogliere questi canti in una singola pagina di facile consultazione, assieme al testo dei relativi inni in italiano, nella sezione “Preghiera” dei documenti.

 
Russia: Pan per Focaccia

Non perdetevi l’ultimo articolo di Israel Shamir (nella foto), tradotto in italiano sul sito comedonchisciotte.org, e dedicato a un’attenta analisi della risposta russa alle sanzioni occidentali, inclusi quei campi nei quali le sanzioni hanno di fatto aiutato la ripresa dell’economia russa.

 
Il ritorno dell'uniatismo in salsa di rifondazione

L'attuale linea vaticana nei confronti dei cattolici orientali è dire che l'uniatismo è un metodo superato... tuttavia, continua la proposta politica della "rifondazione" in chiave uniata delle Chiese orientali, paradossalmente proprio per iniziativa di quelli che hanno rotto in primo luogo la comunione di tali Chiese, creando obbedienze rivali.

Questo approccio è stato tentato circa vent'anni fa dai cattolici melchiti nei confronti del patriarcato ortodosso di Antiochia, con la proposta di rifondare le due obbedienze in un singolo patriarcato di Antiochia con una confessione di fede molto ortodossa, ma in comunione con Roma. Alla fine, il progetto è stato congelato dal patriarcato ortodosso di Antiochia, perché era impossibile portarlo a termine prescindendo dai rapporti generali tra la Chiesa ortodossa e la Sede romana.

Su un altro versante ecclesiastico, ma sempre in Medio Oriente, la stessa proposta è stata lanciata di recente dai cattolici caldei: il patriarca Louis Raphaël Sako (a sinistra, nella foto) della Chiesa caldea ha fatto un appello ad azzerare i vertici dei tre patriarcati di ascendenza nestoriana, per creare assieme un'unica Chiesa d'Oriente in comunione con Roma.

Il 10 luglio è arrivata una risposta, sotto forma di un documento intitolato "Autenticità nell'unità". scritto da Mar Awa Royel (a destra, nella foto) della Chiesa Assira dell'Est, che non si discosta molto dalla linea di principio assunta dal patriarcato ortodosso di Antiochia in tema di queste dubbie riunificazioni. Citiamo dal penultimo paragrafo del documento:

"...e noi preghiamo e speriamo nel giorno in cui tale proposta possa essere presentata da un Patriarca caldeo cattolico che sia pienamente il "pater et caput" ["padre e capo"] della sua Chiesa. Fino a quel giorno, la Chiesa cattolica caldea è amministrata dalla Curia romana, sotto il "Codice dei Canoni delle Chiese Orientali" che non appartiene alla Chiesa dell'Est, e quindi dobbiamo attendere i risultati del vero dialogo con la Chiesa cattolica romana, che è il luogo dove vengono prese le decisioni ufficiali".

 
Un tornado deviato da una preghiera

Presentiamo nella sezione “testimoni dell’Ortodossia” un fatto di cronaca interessante: un tornado nella regione di Dnepropetrovsk, nell’Ucraina centrale, ha cambiato direzione dopo che una donna lo ha segnato con un’icona di santa Matrona di Mosca, risparmiando la cappella a lei dedicata e l’intero villaggio.

 
La Rus' Subcarpatica di un tempo
Sono giunte notizie frammentarie da Mukachevo, dove sembra che la popolazione si sia ribellata a una squadraccia di Pravy Sektor; mentre il mondo viene tenuto rigorosamente all'oscuro di ciò che accade in questo angolo di Ucraina che non ha mai voluto identificarsi con l'Ucraina, andiamo a vedere in un paio di filmati degli anni '30 (quando il paese si chiamava ancora Podkarpatska Rus' e non aveva niente da vergognarsi delle sue origini russine) come si viveva in questa terra oggi sotto occupazione armata di criminali.
 
Vescovi e leviatani

Il recente film Il leviatano di Andrej Zvjagintsev è salito agli onori della cronaca anche in Italia... essenzialmente presentato come film di denuncia contro la Chiesa russa, perché uno dei suoi protagonisti è un vescovo corrotto. Ma c’è qualcosa di più in questo film? O paradossalmente, qualcosa di meno di quel che i media occidentali russofobi vogliono vederci?

Tracciando un parallelo con un altro film che parla di un vescovo corrotto, Fanny e Alexander di Ingmar Bergman, l’archimandrita Savva (Mazhuko) cerca di offrire un commento sulla portata del film di Andrej Zvjagintsev dal punto di vista di un credente. Presentiamo il testo russo e la traduzione italiana del saggio di padre Savva nella sezione “Pastorale” dei documenti.

 
Arcivescovo Jovan: La mia libertà in prigione

In una recente intervista riportata da Pravoslavie.ru, che presentiamo in russo e in italiano nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea”, l'arcivescovo Jovan (Vranishkovski) di Ohrid racconta episodi dei suoi anni di prigionia senza toni drammatici, ma ricordando come il suo calvario giuridico ha avuto motivazioni prettamente politiche. Speriamo che ora tutti quanti si sono battuti (giustamente) per la sua liberazione non dimentichino la causa per cui vladika Jovan ha voluto affrontare tanti guai: il ritorno della Chiesa ortodossa macedone alla piena comunione tra le Chiese ortodosse sorelle.

 
Documentario sulle persecuzioni religiose in Russia
 
Ringraziamo il nostro amico Giuseppe, che dopo la segnalazione di un documentario sul monte Athos, ha trovato per noi negli archivi di Rai storia un video con rare immagini d'epoca sulla distruzione dei simboli religiosi nell'Unione Sovietica durante gli anni della persecuzione bolscevica.
 
La dissoluzione dell'Europa

L'articolo di padre Andrew Phillips che vi presentiamo nella sezione "Geopolitica ortodossa" dei documenti diagnostica le cause della dissoluzione della civiltà europea. Padre Andrew indica anche la cura, presente sotto forma delle vere radici cristiane dei diversi paesi. Perché la cura sia efficace, tuttavia, occorre ancora un elemento: il riconoscimento dello stato di dissoluzione e l'accettazione di un aiuto da parte di una fonte ormai ritenuta "esterna" al proprio mondo - il cristianesimo ortodosso.

 
Valaam: l'arcipelago dei monaci

Grazie alla segnalazione del nostro amico Giuseppe, vi presentiamo un film-documentario con sottotitoli in francese sul monastero di Valaam, sul lago Ladoga.

 
In Nicaragua i fedeli continuano la costruzione della chiesa della Trasfigurazione

Le prime chiese e missioni in qualsiasi paese sono sempre un argomento interessante, ancor più quando si formano a partire dagli sforzi della popolazione locale. È il caso del Nicaragua, di cui vi presentiamo oggi nella sezione “Pastorale” dei documenti un breve annuncio della costruzione della prima chiesa ortodossa russa nel paese.

 
Riflessioni del metropolita Kallistos (Ware) sul metropolita Anthony (Bloom)

Fin dalla sua morte nel 2003, abbiamo ricordato il metropolita Anthony (Bloom) di Sourozh come una delle persone più impegnate nella diffusione dell’Ortodossia in occidente. I successivi sviluppi e la tragica scissione della diocesi da lui fondata hanno messo in luce i difetti insiti nel suo approccio missionario, e ci hanno resi più attenti ad accettarne acriticamente il contributo a un’Ortodossia occidentale. Il fatto è che chiunque si accinga a metter mano a ricerche biografiche sul metropolita Anthony scopre ben presto un inestricabile groviglio di luci e di ombre, che rischia di degenerare per un estremo nell’agiografia, per l’altro nella denuncia scandalistica. Auguriamo buona fortuna, pertanto, a tutti quanti cercheranno di stendere una biografia accurata di vladyka Anthony: ne avranno davvero bisogno. Presentiamo oggi uno degli interventi più garbati e solidali in questo senso, che mette il dito nelle piaghe quanto basta per non sopprimerne la conoscenza, ma al tempo stesso evita di darvi troppa importanza. Si tratta di una recente intervista al metropolita Kallistos (Ware) sul sito Pravoslavie i Mir, che presentiamo nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti.

 
Un documento importante sul conflitto tra Gerusalemme e Antiochia

Presentiamo nella sezione “Confronti” dei documenti un testo eloquente del metropolita Saba (Isber, nella foto) del patriarcato di Antiochia, in risposta a un documento recentemente pubblicato dal patriarcato di Gerusalemme, che cerca di giustificare l’invasione canonica del Qatar di cui abbiamo parlato in un precedente articolo del nostro sito. Ci fa piacere notare che la posizione del metropolita Saba non è sostanzialmente diversa da quella che sostenevamo noi già alla fine di ottobre del 2013. Non pretendiamo di prevedere il corso della storia della Chiesa ortodossa, ma siamo comunque contenti che i lettori del nostro sito non perdano il loro tempo se ci prestano un po’ di attenzione.

 
La verità su Srebrenica 20 anni dopo

In un post davvero mastodontico, abbiamo tradotto il rapporto speciale su Srebrenica (pronuncia: “Srèbrenitsa”) pubblicato nel blog di Saker, e ve lo presentiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti. Il rapporto contiene diversi testi e decine di rimandi di approfondimento: per difficile che sia da seguire, vi invitiamo a leggerlo attentamente, perché dal caso di Srebrenica è nata tutta una dottrina della “guerra umanitaria” che ha stuprato intere nazioni, a partire da una terribile ingiustizia unilaterale compiuta ai danni di una popolazione cristiana ortodossa.

 
La Russia costruisce cultura cristiana

...mentre i leader degli USA e dell’Unione Europea si danno da fare, purtroppo, per distruggerla!

Il portale Russia Insider ci presenta due esempi di come oggi la Russia, dalla base della sua popolazione fino ai vertici del suo governo, si impegna a sostenere e alimentare una cultura cristiana. Nel primo esempio vediamo come la Russia rende omaggio ai santi della famiglia imperiale, con una processione di 60.000 persone da Ekaterinburg al santuario di Ganina Jama. Quest’anno i pellegrini più curiosi sono stati gli ortodossi giapponesi giunti alla processione in piena armatura tradizionale da samurai, che possiamo vedere nel video allegato al testo.

Il secondo esempio viene dalla biblioteca presidenziale russa, dalla quale sono stati recentemente digitalizzati e messi a disposizione del pubblico in rete molti libri antichi e rari di storia della Chiesa russa, tra i quali una notevole collezione di testi sul monastero di Valaam. La presentazione in russo e in italiano di questo dono si trova, così come il testo sulla processione imperiale, nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti.

 
Archimandrita Placide (Deseille): "Il vescovo non è un funzionario della Repubblica"

Pochi giorni fa il sito moinillon.net ha pubblicato il testo di un’omelia dell’archimandrita Placide (Deseille, nella foto), che parlando dei compiti dei cristiani, ha voluto aggiungere una voce di buon senso alle polemiche che stanno infuriando in Francia attorno all’Esarcato di Rue Daru. Le parole di padre Placide, che presentiamo nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti, dovrebbero servire a metterci in guardia dalle prese di posizione acritiche, soprattutto da parte dei laici che pretendono di insegnare ai vescovi come fare i vescovi.

 
Il libro preferito dei neo-pentecostali

Presentiamo nella sezione “Confronti” dei documenti il testo in russo e in italiano di un saggio del diacono Pavel Serzhantov sui neo-pentecostali e sulla loro predilezione per il libro del profeta Gioele, del quale usano alcuni versetti (ma non il messaggio generale del libro) per giustificare le loro pratiche.

 
Un vescovo ortodosso convince una ragazza a non gettarsi da un ponte

Ricordate il vescovo Stefan di Gomel'. di cui vi abbiamo parlato due anni fa?

Nella sua diocesi in Bielorussia, una ragazza di 19 anni si è arrampicata sull'arcata di un ponte pedonale sul fiume Sozh, e piangendo ha minacciato di saltare da un'altezza di oltre 30 metri. Nonostante l'intervento della polizia, la chiave della risoluzione del dramma è stato vladyka Stefan, che ha il suo ufficio vicino al ponte, e che ha convinto la ragazza a non gettarsi, a entrare nell'ufficio della diocesi e a parlare con lui, accettando un aiuto psicologico. Il vescovo ha rifiutato di fare commenti, dicendo semplicemente "non sono un eroe".

Fonti: sb.by, kp.by

 
Intervista all'arciprete Pavel Velikanov sulla crisi nel patriarcato di Mosca e nella ROCOR

Il diacono Andrej Psarjov, direttore del sito ROCOR Studies, ha intervistato l’arciprete Pavel Velikanov (nella foto) a proposito della crisi odierna nella Chiesa ortodossa russa. Tale crisi non è un problema istituzionale, ma piuttosto una presa di coscienza nella Chiesa russa ormai riunificata di una necessità di trovare significati più profondi del retaggio spirituale che si è sviluppato in modi un po’ differenti in madrepatria e nell’emigrazione. Per Padre Pavel la crisi fa nascere desideri di risposte, che possono stimolare un’interazione tra ambienti di chiesa in Russia e in diaspora con strumenti di connessione di una grande immediatezza, tra cui i seminari online e altre tecnologie che favoriscono il contatto reciproco. Presentiamo l’intervista a padre Pavel in traduzione italiana nella sezione “Pastorale” dei documenti

 
Intervista ad Andrej Gukov, ex seguace di Nikolaj Roerich

Nella ricerca sincretistica di spiritualità non cristiane, alcune figure russe hanno avuto un certo influsso in Occidente. La prima di queste figure è senza dubbio Helena Blavatsky, la fondatrice della Società Teosofica, e un secondo posto tocca a due coniugi, Nicholas e Helena Roerich (o Rerikh, a seconda delle traslitterazioni). Viaggiatori e orientalisti estremamente discutibili (il loro interesse per l’Asia centrale era sfruttato dai bolscevichi a fini spionistici), sono oggi noti per lo più per i quadri molto evocativi dipinti dal marito e per i libri di messaggi “canalizzati” dalla moglie. In un’intervista ricca di dettagli e di profonde considerazioni, padre Georgij Maksimov intervista Andrej Gukov, uno dei russi che sono rimasti per anni affascinati dagli insegnamenti dei Roerich, scoprendone infine la superficialità una volta ritornato in contatto con l’Ortodossia. Presentiamo l’intervista ad Andrej Gukov in russo e in italiano nella sezione “Confronti” dei documenti.

 
La situazione dell'Ortodossia inglese e una visione per il futuro dell'Ortodossia russa in Europa

Nella recente visita in Inghilterra, abbiamo chiesto a padre Andrew Phillips di offrirci un quadro più chiaro di come la Chiesa Ortodossa si è radicata negli ultimi decenni nel Regno Unito, e di quali sono state le lezioni più importanti apprese (anche in chiave negativa) dal passato. Pur consapevole che una storia obiettiva comprende molti aspetti polemici, padre Andrew si è messo al lavoro a stendere una ricostruzione storica delle presenze ortodosse nel suo paese, in particolare quelle in cui a vario titolo sono entrati anche ortodossi locali. Tuttavia, non ha voluto tracciare un quadro storico fine a se stesso, ma lo ha integrato con una visione del futuro dell’Ortodossia, non solo in Gran Bretagna e Irlanda, ma in tutta l’Europa occidentale. Siamo lieti di presentare il saggio di padre Andrew in traduzione italiana nella sezione “Pastorale” dei documenti, e speriamo che dalle sue proposte di un cammino verso una metropolia ortodossa russa dell’Europa occidentale vengano anche passi che potremo percorrere fattivamente nella nostra comunità parrocchiale.

 
Sulla natura sacramentale del matrimonio

“...avete notato come mariti e martiri sono quasi la stessa parola?”, diceva una barzelletta sulla vita coniugale. Eppure, un elemento di martirio (=testimonianza di Cristo) e di sacrificio è essenziale per iniziare a parlare di matrimonio cristiano, e per sottolineare cosa ha di unico il matrimonio ortodosso, purtroppo perso nella concezione giuridica medioevale del matrimonio tra i cristiani occidentali. Scopriamo questa dimensione nel breve saggio di padre Sergej Sveshnikov che presentiamo nella sezione “Ortoprassi” dei documenti.

 
La donna samaritana, il battesimo e l'esagono

Il dialogo di Cristo con la donna samaritana (nel capitolo 4 del Vangelo di Giovanni) è una delle più lunghe letture nell’anno della Chiesa, ricca di particolari e di significati profondi, e già da molti anni ne abbiamo messo in rete un testo di omelia domenicale. Così come troviamo una ricchezza di insegnamento nelle parole del racconto, anche l’icona della Domenica della Samaritana (nell’immagine, un’icona greca e una russa a confronto) presenta alcuni particolari interessanti, tra cui la forma del pozzo di Giacobbe. L’iconologo Jonathan Pageau, in un recente post che abbiamo tradotto in italiano nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti, offre spiegazioni che ci permettono di analizzare un particolare di questa icona, e, attraverso questo particolare, di approfondire il significato di questo straordinario dialogo evangelico.

 
I paramenti di un prete ortodosso

Il blog I sentieri dell’icona, che non abbiamo mai ringraziato come si deve per le parole di apprezzamento che vi sono state più volte espresse nei confronti del nostro sito parrocchiale, ci ha offerto il mese scorso un interessante diagramma dei paramenti sacerdotali. Poiché ci sembra un buon aiuto alla comprensione di quelle particolarità che rendono unici i paramenti ortodossi della tradizione russa (il duplice epigonatio, la mitra sacerdotale, le particolarità della croce e del felonio), abbiamo pensato di tradurre le didascalie originariamente in inglese, e di metterle a disposizione in traduzione italiana nella sezione “Preghiera” dei documenti. A I sentieri dell’icona, il nostro incoraggiamento per la preziosa opera editoriale.

 
Oggi sposi... nelle rovine del monastero

Fadi e Rana sono due tra i 2.000 rifugiati siriani rientrati da poco nella loro città di Homs, a nord di Damasco. Dando uno straordinario segno di tenacia e di speranza nel futuro, hanno voluto sposarsi nella chiesa del monastero di san Giorgio, devastata dai conflitti.

A Fadi e a Rana, e a tutti i siriani che ci danno una testimonianza di fede ortodossa contro ogni disperazione, i nostri complimenti. مبروك!

 
Un prete e una monaca assassinati a Kiev

Il 26 luglio 2015 il sacerdote Roman Nikolaev (a sinistra) di 41 anni, rettore della chiesa di santa Tatiana nel distretto di Obolon' a Kiev, è stato assalito in casa sua e ferito alla testa con armi da fuoco. È morto il 29 luglio in ospedale, stesso giorno in cui è stata trovata morta madre Alevtina (nella foto a destra), 62 anni, monaca del monastero dell'Ascensione (noto come monastero Florovskij) di Kiev. Madre Alevtina aveva avuto la benedizione di recarsi, in preparazione di un intervento chirurgico, nel suo appartamento di Kiev, dove poteva avere a disposizione l'acqua calda assente al monastero. Il suo cadavere è stato ritrovato con le mani legate e segni di torture.

Immaginiamoci cosa si scatenerebbe sui media se la stessa cosa fosse accaduta in una delle capitali dell'Europa occidentale... benvenuti a Kiev, la nuova frontiera della “scelta di civiltà europea”.

 
Minatori ucraini costruiscono una chiesa alla profondità di 800 metri

Pravoslavie.ru, 22 luglio 2015

La cappella di santa Barbara è stata aperta alla profondità di 840 metri nella miniera expluatatsionnnaja nella regione di Zaporozh'e, Ucraina.

Il vescovo Efrem di Berdjansk e Primorsk ha consacrato la chiesa, e la funzione è stata riportata dal servizio di stampa locale.

La grande martire Barbara è patrona dei minatori di carbone.

 
San Giovanni Damasceno e i non calcedoniani

La Chiesa ortodossa condivide con le Chiese non calcedoniane uno spazio di “ortosfera” che dovrebbe spingerci alla mutua conoscenza, al supporto nelle difficoltà (soprattutto nel caso dei conflitti in Medio Oriente) e all’aiuto attivo in una miriade di occasioni. Tuttavia, non dobbiamo chiudere gli occhi sul fatto che esistono ancora divisioni dogmatiche, che abbiamo sottolineato sul nostro sito con gli studi di Mina Monir, un copto calcedoniano.

Per aiutarci a capire queste divisioni dogmatiche (nonché il triste fatto che i tanti dialoghi degli scorsi decenni non hanno fatto praticamente nulla per affrontare tali divisioni), il portale Pravoslavie.ru ha recentemente ripresentato il saggio di padre Theodoros Zisis (nella foto) sulle posizioni di san Giovanni Damasceno sui non calcedoniani, che abbiamo tradotto in italiano nella sezione “Confronti” dei documenti.

 
Iconoclasmo in una chiesa cattolica

La chiesa del Salvatore a Park Avenue (Manhattan, New York) è stata conosciuta e apprezzata per decenni come esempio di come anche in una parrocchia cattolica contemporanea si può inserire un dignitoso piano iconografico ortodosso. Questa chiesa è stata indicata in tutto il mondo come modello... finché l'attuale parroco ha iniziato a distruggere l'iconografia, in un incomprensibile desiderio di quello che è stato chiamato "wrekovation" (ibrido tra wreck, "disastro", e renovation, "rinnovamento").

Ecco come appare la chiesa in due foto, prima e dopo la "cura":

In questa pagina possiamo sentire la disperazione di uno dei tre iconografi di fronte allo scempio fatto al suo lavoro.

Come lettori di questo blog (ortodossi, cattolici sensibili alle icone e altre persone interessate), possiamo almeno firmare la petizione on-line che chiede al cardinale Dolan di New York di salvare le icone.

 
Una domanda sulla monarchia

Più volte, anche in riferimento alla Russia di oggi, abbiamo fatto cenno al dibattito se la monarchia possa considerarsi la forma di governo ideale di una società cristiana. Padre John Whiteford risponde alla domanda con la sua competenza biblica e patristica, in un breve saggio che abbiamo tradotto in italiano nella sezione “Domande e risposte” dei documenti.

 
Un appello alla fedeltà e all'unità

Il recente saggio di padre Andrew Phillips sul passato dell’Ortodossia in Inghilterra e sul futuro dell’Ortodossia nella diaspora ha colpito nel segno, e molti hanno iniziato a far avere i loro commenti, a cui ha fatto seguito un altro testo. Qui padre Andrew ha voluto spiegare le motivazioni della sua posizione, considerata da molti estremista, ma incentrata sulla fedeltà alla Tradizione della Chiesa. Presentiamo queste spiegazioni in traduzione italiana nella sezione “Pastorale” dei documenti.

 
La nazione ucraina e il suo futuro

Presentiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti la traduzione italiana di una serie di considerazioni di Tatzhit Mikhailovich sulla situazione e le prospettive future della nazione ucraina, apparse di recente sul blog di Saker. Ricordandoci come una nazione è un’idea che non ha bisogno di alcun fondamento reale, ma solo di essere creduta da un numero sufficiente di persone (una distinzione molto importante tra la nazione e l’etnicità, che invece si basa su fattori ben più dimostrabili), l’autore ci spiega la forza dell’idea della nazione ucraina, facendone alcuni paralleli ipotetici piuttosto curiosi. Quanto al futuro del paese, questo dipenderà certamente da come sarà vissuta o modificata l’idea nazionale ucraina da parte dei suoi stessi sostenitori.

 
San Nicodemo l'Agiorita e i padri Kollyvades

Presentiamo nella sezione “Santi” dei documenti un breve articolo sui padri Kollyvades, notevoli figure monastiche del Monte Athos del XVIII secolo, il cui più famoso rappresentante fu senza dubbio san Nicodemo l’Agiorita (nell’icona), il compilatore della Filocalia. Poco conosciuti fuori del mondo greco, hanno avuto una notevole influenza sulla Chiesa ortodossa degli ultimi secoli, rappresentando una delle più autentiche risposte ortodosse all’illuminismo ateo.

 
Un'icona del regno di Dio: l'espressione integrata di tutte le arti liturgiche

Andrew Gould (nella foto) è un designer di chiese ortodosse e dirige in America una società (New World Byzantine Studios) che offre consulenze in questo campo. Negli ultimi anni, ha scritto per il blog Orthodox Arts Journal una notevole serie di articoli sull’integrazione delle arti liturgiche. Nella nostra abitudine a considerare i testi sacri, la musica, l’iconografia, l’architettura e altre discipline liturgiche come campi del tutto separati, perdiamo spesso di vista la visione integrata di questi aspetti artistici, e talora scartiamo alcuni di essi come mero artigianato devozionale. Un viaggio nella globalità dell’espressione artistica della liturgia è qualcosa che farà bene a tutti, e dal quale tutti abbiamo da imparare.

Abbiamo deciso di integrare tutti gli articoli finora apparsi in un singolo saggio, che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti. Il documento è di dimensioni molto ampie (speriamo che i nostri lettori lo apprezzino come contributo di materiale di qualità), con una serie di immagini molto interessanti, e ci auguriamo che la visione complessiva aiuti a sviluppare quel senso liturgico integrale che è obiettivo dell’autore in tutta la serie.

 
Il monachesimo nell’America dietro le sbarre

Presentiamo nella sezione “Pastorale” dei documenti uno straordinario resoconto di un cappellano carcerario americano che, per trovare un modo efficace di connettere i detenuti con le loro radici spirituali, ha seguito un percorso quanto mai insolito. Dopo essersi resi conto che l’esistenza carceraria e quella monastica hanno moltissimo in comune (vita distaccata, regolata, con disciplina e spazio per l’introspezione), ha provato a trasmettere ai carcerati le modalità della preghiera dei monaci, tenendo come principale punto di riferimento il vicino monastero ortodosso russo di Vashon Island presso Seattle. I risultati sono interessanti, sia sui detenuti sia (speriamo) sui lettori!

 
Il sentiero verso l'unità

Con la sua attenzione al quadro globale dell’Ortodossia, e la sua impagabile capacità di vedere le cose come stanno, padre Andrew Phillips chiude la recente trilogia di saggi iniziata con la valutazione del passato e del futuro dell’Ortodossia in Europa, e proseguita con l’appello alla fedeltà e all’unità. Quello che ci propone oggi è il contrasto tra i sentieri di disunione che hanno travagliato la Chiesa ortodossa in tutto il secolo passato, e di unità ormai possibile a dispetto di tutte le mancanze di fiducia e disperazione, un saggio che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Pastorale” dei documenti, sperando che da queste indicazioni venga una direzione chiara per quello che dovrebbe essere la Chiesa ortodossa in Occidente.

 
Hiroshima diventa "un bene per il Giappone" in chiave anti-russa

Presentiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti la traduzione italiana di una magistrale analisi di Andrew Korybko su un vergognoso tentativo di revisionismo storico. Con un tempismo perfetto sul 70° anniversario del bombardamento di Hiroshima, la rivista Foreign Policy parla dei piani (mai attuati) di invasione russa dell’isola di Hokkaido, insinuando costantemente che le bombe atomiche siano state la ‘salvezza’ del Giappone dallo stalinismo. L’articolo di Korybko è un provvidenziale antidoto al veleno mediatico che sta diffondendo versioni false e pericolose della storia per fini politici a breve termine.

 
Amore a prima... altezza - Una coppia georgiana si sposa a 4000 metri sopra il livello del mare a Kazbegi

georgianjournal.ge, 4 agosto 2015

Un matrimonio georgiano quanto mai insolito ha avuto luogo a 4000 metri sul livello del mare. Le sue sorprendenti fotografie sono state pubblicate su Facebook nella pagina chiamata "Chven-tan davdivart da davekhetebit" ("Camminiamo e girovaghiamo"), e raffigurano una coppia di georgiani che si sposa presso la chiesa della Trinità, considerata la chiesa cristiana ortodossa a maggior altitudine nel mondo.

La piccola chiesa si trova a Kazbegi, nota anche come Stepantsminda (Santo Stefano), una regione di altipiani del nord-est della Georgia. Una delle foto raffigura anche la coppia che si abbraccia nei pressi della chiesa della Trinità di Gergeti, situata alla quota di 2170 metri, ai piedi del monte Kazbegi.

 
La Septuaginta

Abbiamo già presentato sul nostro sito diversi articoli sulla Bibbia della Chiesa ortodossa, sulle ragioni della preferenza del testo dei Settanta e addirittura su uno straordinario progetto di ri-traduzione in ebraico della Bibbia ortodossa. Oggi vogliamo approfondire i dati di base della Septuaginta (ovvero “Bibbia dei Settanta”, indicata anche con la sigla LXX), che costituisce la base dell’Antico Testamento nella Chiesa ortodossa. Ci accompagna in questo viaggio padre Andrew Phillips, dimostrandoci la sua competenza teologica a tutto tondo con un’accurata introduzione alla Septuaginta, che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti. Oltre ai dati storici di base, padre Andrew ci offre anche una panoramica di base di quali versioni della Bibbia ortodossa sono oggi disponibili o in corso di traduzione in lingua inglese.

 
Uccidere le talpe: guida ai pericoli della letteratura ortodossa contemporanea

Padre Georgij Maksimov (nella foto) ci offre un prezioso aiuto a navigare nella grande quantità di letteratura ortodossa oggi disponibile, e a non cadere negli errori di chi ci vuole convincere (con abbondanti, anche se erronee, citazioni dalle Sacre Scritture e dai santi Padri) della serietà ortodossa di un insegnamento sbagliato. Partendo da un caso assurdo (“...i cristiani devono uccidere le talpe?”), ma non privo di alcuni agganci scritturali e patristici, padre Georgij ci insegna a non farci sviare dalle letture parziali ed erronee della fede cristiana. Presentiamo il suo testo nell’originale russo e in traduzione italiana nella sezione “Ortoprassi” dei documenti.

 
Lo straordinario viaggio di Serafina

Il 27 agosto 2015 uscirà nei cinema russi, per un pubblico di bambini e adulti, il film di animazione Необыкновенное путешествие Серафимы (Lo straordinario viaggio di Serafina). Il cartone animato parla dell'aiuto di san Serafino di Sarov a una bambina sua omonima, figlia di un sacerdote, rimasta orfana dei genitori in tempo di guerra.

Al progetto hanno lavorato oltre 350 persone del team dello studio KinoAtis. L'iniziativa e il sostegno finanziario sono venuti dal Ministero della cultura russo e dal fondo dedicato a san Serafino di Sarov.

Cliccate sull'immagine qui sopra per vedere il film. Buona visione a tutti!

 
Il degrado dell'insegnamento teologico romeno

Padre Petru Pruteanu fa presente alcuni sintomi di degrado nell’insegnamento della teologia in Romania, e marcatamente a Iaşi (dove ha frequentato la facoltà negli anni in cui l’attuale patriarca di Romania Daniel era metropolita), dietro appello di alcuni studenti che non osano denunciare la situazione per paura di “censura e dittatura”. Presentiamo l’originale romeno e la traduzione italiana del testo di padre Petru, e a tutti coloro che ci possono obiettare di voler lavare in pubblico i panni sporchi di un’altra giurisdizione, rispondiamo che non abbiamo alcun intento polemico (come non ne ha padre Petru, che ha solo compassione per gli studenti che non possono più avere il livello degli studi a lui accordato). Invece, riteniamo che un buon grado di sana indignazione sia del tutto dovuto, per richiedere una decente preparazione da quegli istituti teologici dai quali usciranno molti dei futuri preti ortodossi che serviranno in Italia.

 
Il beato guerriero: san Fjodor Ushakov

Da pochi giorni è passata la festa di uno dei pochi santi militari dei tempi moderni, l’ammiraglio Fjodor Ushakov. Ne presentiamo, nella sezione “Santi” dei documenti, una vita con alcuni cenni alla canonizzazione, per sfatare almeno alcune delle stupidaggini che sono state dette su questa figura poco nota in Occidente (prima tra queste stupidaggini, l’insinuazione che Ushakov sia stato glorificato tra i santi per mire bellico-imperialiste).

 
L'eremo della Candelora

Il 30 luglio, la pagina Facebook dell’associazione “Testimonianza Ortodossa” ci ha presentato un significativo video di una delle (purtroppo ancora poche) presenze monastiche ortodosse in Italia. Ringraziamo chi ha prodotto e presentato questo filmato, e naturalmente padre Alessio per la sua testimonianza di monachesimo semplice e profondo.

 
L'attacco dei morti: nel 100° anniversario dell'impresa eroica dei difensori di Osovets

Il 6 maggio si è celebrato il centenario di un vero podvig (atto di eroismo) militare: lo straordinario contrattacco dei difensori della fortezza di Osovets (oggi Osowiec, in Polonia), sul confine dell’Impero russo, dopo che i tedeschi li avevano decimati con il gas velenoso. La vista dei soldati russi dai volti fasciati e insanguinati dalle ferite provocate dal gas terrorizzò gli attaccanti tedeschi, che pensarono di trovarsi di fronte ai morti che si rialzavano (da cui il titolo dell’attacco). Presentiamo un resoconto dell’evento nell’originale russo e in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti, come prova dell’immutata capacità di resistenza del popolo russo di fronte agli assalti più crudeli.

 
Un documentario sulle Meteore

Ringraziamo il nostro corrispondente Giuseppe (che a buona ragione sta diventando il video-archivista del nostro sito) per averci segnalato un documentario d’epoca in quattro filmati, della durata complessiva di circa un’ora: “Le catacombe del cielo”, dedicato ai monasteri delle Meteore.

Parte 1

Parte 2

Parte 3

Parte 4

Anche se risale ai primi anni ’80, e nel frattempo l’atmosfera di preghiere delle Meteore è stata messa a dura prova da un turismo sempre più intenso, il video sottotitolato in italiano ci dà un buon assaggio di spiritualità ortodossa.

 

 
La policromia nelle iconostasi in legno intagliato

Il nostro viaggio tra le iconostasi ortodosse in Italia ci ha fatto vedere quanti modelli in legno intagliato siano ormai prominenti nel nostro paese, e non solo sulle pareti delle iconostasi, ma anche su leggii e proskinitaria che reggono le icone nel mezzo delle navate. Oggi questi modelli sono per lo più in legno naturale ricoperto di vernice trasparente. Un recente articolo di Andrew Gould, che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti, ci ricorda che simili modelli sono una relativa innovazione nel panorama ortodosso. Infatti, le iconostasi storiche in legno intagliato sono quasi invariabilmente dorate o dipinte a motivi policromi. Andrew Gould ci ricorda come questo artificio, lungi dall’essere un semplice abbellimento, è essenziale per far risaltare l’intaglio del legno nel contesto di una chiesa. Chi ha da lavorare oggi per la creazione di nuove iconostasi troverà questo articolo estremamente informativo e utile.

 
Pratiche liturgiche cattoliche e ortodosse a confronto

Eccovi un breve video di comparazione di liturgie cattoliche e ortodosse. La metodologia del video è molto corretta, perché paragona funzioni simili (momenti di riti eucaristici episcopali, papali e patriarcali), e non ha intenti polemici (per esempio, mostrare svilimenti moderni dei riti interni al solo mondo cattolico). Fate attenzione alla parte sulla Liturgia patriarcale al monastero di Dečani... potreste notare qualche figura di vostra conoscenza!

 
L'alternativa euro-ortodossa a un'Europa ortodossa

Dopo l’uscita della trilogia di articoli sul futuro della Chiesa ortodossa in Europa, sono arrivate a padre Andrew Phillips anche le prevedibili critiche, che snobbano la proposta della metropolia russa dell’Europa occidentale (dimenticandosi che al momento non esistono altri progetti) per seguire visioni oniriche di una “euro-ortodossia” che nessuna Chiesa ortodossa ha finora dichiarato di voler implementare. Presentiamo la risposta di padre Andrew a queste critiche nella sezione “Pastorale” dei documenti.

 
Primo battesimo di gruppo in Sud Africa

Il nostro amico, il diacono Stephen Hayes, ha pubblicato in questi giorni il resoconto del primo battesimo di gruppo (8 donne e ragazze) a cui ha potuto servire in Sud Africa. A differenza di quel che succede in altri paesi africani, dove non sono infrequenti battesimi di centinaia di persone, nel contesto urbano del Sud Africa si assiste all’ingresso di singoli candidati, o al più di singoli gruppi familiari. Perciò, un battesimo che raggruppa persone di diverse famiglie di un sobborgo urbano (in questo caso si tratta di Midrand, tra Johannesburg e Pretoria) è estremamente incoraggiante in tale contesto. Presentiamo la traduzione italiana del resoconto del padre diacono Stephen nella sezione “Pastorale” dei documenti.

 
Un miracolo di san Nicola

Presentiamo nella sezione “Santi” dei documenti un breve racconto, narrato dal diacono Vladimir Vasilik, di come san Nicola ha protetto una nave della marina militare russa, e di come questo miracolo ha cambiato la vita del capitano.

 
Incontro dei Vecchi Credenti da tutto il mondo

Il sito del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca annuncia la propria partecipazione a un congresso tenuto di recente a Ulan-Ude, in Buriazia, e dedicato ai Vecchi Credenti, in occasione dei 250 anni dall’arrivo dei coloni di Vecchio Rito in Buriazia. Presentiamo l’annuncio in russo e in italiano nella sezione “Confronti” dei documenti, e invitiamo a una considerazione più profonda... Tutti quelli che hanno pensato di diffondere un cristianesimo ortodosso più “autentico e tradizionale” uscendo dalla comunione con la Chiesa ortodossa, possono imparare dai Vecchi Credenti: quella loro tradizione sarà certamente oggetto di studi (e magari, di amichevoli e serene relazioni interreligiose) fra tre o quattro secoli... SE i loro gruppi ecclesiali dureranno tanto a lungo.

 
La comunione monogama: una difesa della comunione "chiusa"

Abbiamo già parlato nel nostro sito della pratica della “comunione chiusa”, ovvero della comunione riservata ai fedeli della propria chiesa. Padre Michael Shanbour, della Chiesa ortodossa antiochena, riflettendo sul fatto che il termine “chiuso” è oggi purtroppo associato all’idea di “bigotto” e “intollerante”, arriva a proporre un termine ardito ma interessante: “comunione monogama”, che sottolinea il desiderio di condividere l’eucaristia con la Chiesa di cui si è scelta la fede e la tradizione, e solo con essa. Presentiamo l’articolo di padre Michael in traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti.

 
Il monastero delle grotte di Pskov
Segnaliamo, dal canale YouTube della parrocchia di san Basilio a Bologna, il documentario sul monastero delle grotte di Pskov, che comprende i filmati realizzati nel periodo difficile degli ultimi anni del regime sovietico, e sottotitolato in italiano.
 
 
Una conversione dal buddhismo tibetano al cristianesimo ortodosso

Il numero di marzo-aprile 2001 della rivista The Orthodox Word (nella foto) riporta la storia del percorso di conversione di un artista californiano, Miles (nel battesimo, Nilus) Stryker, dal buddhismo tibetano di scuola Nyingma al cristianesimo ortodosso. Il racconto è interessante perché pone un accento sulla radice esperienziale buddhista di fronte a quella cristiana, una prospettiva che non si incontra spesso. Presentiamo l’articolo (che in questi anni è circolato in rete in forma leggermente modificata in lingua inglese) nella nostra traduzione italiana dall’articolo del 2001 in The Orthodox Word.

 
Crimini di guerra in Donbass: la storia di Anna Tuv

La città di Gorlovka ha pagato uno dei prezzi più alti della guerra fratricida lanciata dalla giunta di Kiev, e nascosta sotto la foglia di fico di una "operazione anti-terrorismo".

Dopo gli accordi di Minsk, e il conseguente cessate il fuoco, non c'è stato un solo giorno in cui una parte o l'altra della città non sia stata bombardata dall'esercito ucraino (insieme ad altre località, beninteso: il ministero della difesa della Repubblica di Donetsk calcola tra le 30 e le 70 violazioni quotidiane del cessate il fuoco, tipicamente sotto forma di bombardamenti a distanza).

Per chi crede che il conflitto nel Donbass sia praticamente estinto solo perché i media occidentali non ne parlano più, può essere una sorpresa seguire la storia di Anna Tuv, che ha perso un braccio, un orecchio, una figlia undicenne e il marito sotto i bombardamenti di casa sua, in una delle tante aree abitate da civili inermi. Il primo filmato è il trailer con i sottotitoli in italiano; il secondo filmato, che riporta la storia completa, è in inglese.

 
Un ortodosso americano finanzia uno dei principali siti volontari di monitoraggio dei media

Abbiamo ripreso decine di volte sul nostro sito gli articoli pubblicati o segnalati dal portale Russia Insider, nato nell’autunno del 2014 e già divenuto uno dei principali punti di riferimento giornalistici per tutto quel che ha a che fare con la Russia (Chiesa ortodossa compresa). Diamo oggi uno sguardo dietro le quinte di questo portale creato da un network internazionale di esperti di attualità russa in Occidente. Il fondatore, Charles (Jacob) Bausman, un ortodosso americano, è intervistato per il portale pravoslavie.ru da un’altra ortodossa americana, la monaca Cornelia (Rees): presentiamo la sua intervista in traduzione italiana nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti, e invitiamo i nostri lettori a non dimenticare di fare una visita quotidiana a Russia Insider: sarà un tempo ben speso!

 
L'Ortodossia nelle isole Hawaii

Ci siamo già occupati in un breve articolo della storia dell’Ortodossia nelle isole Hawaii. Oggi approfondiamo l’argomento con un’intervista a padre John Schroedel, rettore della missione di san Juvenalij, che ci offre alcuni dati della situazione unica dell’arcipelago delle Hawaii e diverse storie interessanti della sua personale vicenda pastorale e missionaria. Presentiamo la traduzione italiana dell’intervista a padre John nella sezione “Pastorale” dei documenti.

 
Colloquio con un musulmano che ha abbracciato il cristianesimo

Presentiamo nella sezione “Confronti” dei documenti la traduzione italiana dell’intervista ad Alessio, un padre di famiglia convertito al cristianesimo ortodosso dopo una giovinezza da musulmano. Nelle sue risposte colpisce l’estrema serenità, la mancanza di qualsiasi ragione conflittuale e il solo desiderio di abbracciare Cristo come la pienezza della verità incarnata.

 
Kiev scende tra le 10 città meno vivibili del mondo

Il sondaggio sulla vivibilità delle città è condotto annualmente dalla Economist Intelligence Unit su 140 tra le principali città del mondo.

La valutazione in percentuale della vivibilità delle città è basata su 30 fattori correlati a cinque campi principali: sicurezza, servizi sanitari, risorse educative, infrastrutture e ambiente.

Kiev è entrata nel 2015 tra le 10 città meno vivibili del mondo (al 132° posto su 140), scendendo in un anno da poco meno del 70% al 43%, e assestandosi sui livelli di Duala (Camerun), Harare (Zimbabwe), Lagos (Nigeria) Tripoli (Libia) e Dhaka (Bangladesh).

 
Gli abusi del battesimo per infusione nella Chiesa ortodossa

“Battesimo”, come non ci stanchiamo di ripetere, è una parola che significa “immersione”, e questa dovrebbe essere la forma regolare del battesimo cristiano. La pratica del battesimo per infusione (ossia per rovesciamento d’acqua, tipicamente sul capo) è stata tollerata fin dagli inizi della Chiesa in casi di necessità o di mancanza d’acqua. Tuttavia, in alcune zone di paesi ortodossi (tipicamente nella regione romena dell’Ardeal, caratterizzata da commistioni tra usi ortodossi e cattolici o protestanti), i battesimi per infusione continuano a essere una pratica regolare non codificata. I soliti maniaci del "battesimo correttivo" (che abbiamo avuto modo di esaminare nelle parole di padre Seraphim Rose e di padre John Whiteford) si servono talvolta anche di questi abusi per proporre secondi battesimi di ortodossi dubbiosi.

A questi problemi risponde padre Petru (Pruteanu) con un saggio che presentiamo in romeno e in traduzione italiana nella sezione “Ortoprassi” dei documenti.

 
Orrore cosmico contro terrore sacro: come trovare un significato nella moderna letteratura dell'orrore

Anche la letteratura dell’orrore, come molte forme di letteratura popolare, può essere usata per trasmettere un messaggio religioso. Il nostro amico John Sanidopoulos, attento all’influsso della letteratura popolare sulla formazione della fede, ci propone un confronto tra due dei più importanti precursori di questo genere letterario: Howard Phillips Lovecraft e Arthur Machen (nella foto), mostrando come l’ateismo materialista di Lovecraft, pur geniale, non è riuscito a superare la suggestione e il senso del mistero prodotto dalla fede cristiana di Machen.

 
La crisi continua a Rue Daru

Le polemiche degli ultimi mesi attorno alla gestione dell’autorità episcopale nell’Esarcato di Rue Daru hanno portato padre Andrew Phillips a mettere per iscritto alcuni dei suoi ricordi che possono aiutare a capire la crisi presente. Anche se padre Andrew non pretende di offrire soluzioni alla crisi, le sue considerazioni, che abbiamo tradotto in italiano nella sezione “Confronti” dei documenti, offrono il punto di vista di uno che conosce da lungo tempo le cause del conflitto.

 
Il disastro liturgico provocato dal "nuovo calendario"

Abbiamo già esaminato in un articolo dedicato al Grande Tipico come la riforma del nuovo calendario abbia reso prive di senso molte delle indicazioni di questo testo. Continuiamo a vedere, in un saggio pubblicato da orthodoxinfo.com, altri dettagli sugli effetti catastrofici di questa pretesa “correzione”, che ha devastato numerosi aspetti della tradizione ortodossa. L’autore del saggio termina con un opportuno parallelo tra il nuovo calendario e il cavallo di Troia: forse non dannosi in sé, ma portatori di distruzione per tutta la struttura nella quale sono inseriti.

 
"Possidenti" e "non possidenti": avere, o non avere?

La monaca Cornelia (Rees) ci scrive con molta competenza di un caso estremamente interessante nella storia della Chiesa russa: una controversia che agli inizi del XVI secolo vide due grandi santi asceti, Giuseppe di Volokolamsk e Nilo di Sora (nelle icone) opporsi l’uno all’altro sulla questione delle proprietà fondiarie dei monasteri. Da questa controversia nacquero anche diverse scuole di pensiero su come fare fronte alle eresie e su come risolvere i conflitti tra autorità civili e religiose. Vediamo nella sezione “Santi” dei documenti la traduzione italiana del saggio di madre Cornelia.

 
La benedizione di un ristorante

In questo filmato vediamo padre Hans Jacobse, parroco ortodosso in Florida ed esperto di teologia morale, che benedice il locale di uno dei suoi parrocchiani. Possiamo vedere come la benedizione di un ristorante si può fare anche nei momenti di piena attività lavorativa, se il gestore la sa introdurre ai clienti con garbo e attenzione.

 
Ivan Il'in sull'Ortodossia

Torniamo con grande piacere a presentare alcuni commenti di Saker, che in occasione del giorno dell’indipendenza dell’Ucraina (e dei prevedibili scimmiottaggi di tutto quanto ha sentore di russo) ci invita a leggere un saggio di Ivan Il’in sull’Ortodossia come radice ed elemento fondante del carattere russo. Presentiamo il saggio con la prefazione di Saker in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 
Come ho voluto diventare un dio, avere molte mogli e un pianeta: intervista all'ex mormone Oleg Kozhin

Nel suo programma Il mio cammino verso Dio, padre Georgij Maksimov intervista Oleg Aleksandrovich Kozhin, ritornato nella Chiesa ortodossa dal mormonismo, dove è stato per nove anni. Nel colloqui, che presentiamo in russo e in italiano nella sezione “Confronti” dei documenti, Kozhin spiega il suo percorso di ricerca e la sua sete di verità, in una situazione che in Russia non è molto dissimile da quella che potremmo vedere anche qui in Italia (con la probabile differenza che in Italia è molto più facile accettare tutto ciò che è di provenienza americana).

 
I popoli neri nella società bizantina

Nel suo blog Honey and Hemlock, John Sanidopoulos affronta un tema storico di interesse attuale: come erano viste nell’Impero romano cristiano le persone di pelle nera? Sulla base dei pochi esempi storici e letterari emerge un quadro di assenza di pregiudizi razziali, non dissimile da quello che si può trovare nella Russia di oggi. Quando lo si paragona ai feroci razzismi (che hanno portato conseguenze come lo schiavismo e la segregazione razziale) nell’islam e nel cristianesimo occidentale, si vede come l’antico inclusivismo razziale degli imperi pre-cristiani sia sopravvissuto tale e quale nel cristianesimo ortodosso. Presentiamo la traduzione italiana di questo articolo nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 
Pensate che la politica dei "due pesi e due misure" contro la Russia sia una cosa degli ultimi anni?

Ecco due sovrani noti per la loro instabilità mentale...

Ivan IV, granduca di Mosca e di tutta la Rus', e in seguito tsar di tutta la Rus'

In 51 anni di regno e impero (in Moscovia e Rus', poco più di 4 milioni di chilometri quadrati) fece giustiziare oltre 4.000 persone

Ivan è passato alla storia come "il Terribile"

Enrico VIII, re d'Inghilterra

In 38 anni di regno (in Inghilterra e Galles, poco più di 150.000 chilometri quadrati) fece giustiziare oltre 72.000 persone

Enrico è passato alla storia come "il Difensore della fede"

...la storiografia del doppiopesismo antirusso è sempre stata con noi!

 
Una nota sull'eresia dell'adorazione del nome

Negli ultimi mesi il blog Cristianità ortodossa ha proposto alcuni interessanti articoli sul fenomeno dell'adorazione del nome (in greco onomatodossia), un movimento eretico degli inizi del XX secolo che interessò alcune parti del monachesimo russo al Monte Athos. Purtroppo, i testi finora pubblicati sul dibattito e sulle condanne non sono in grado di fare luce su tutti i fattori di pericolosità dell'eresia. Non si fa cenno, per esempio, al fatto che la deportazione dei monaci onomatodossi dal Monte Santo fu dovuta alla richiesta degli altri monaci, stanchi e terrorizzati di dover subire continui maltrattamenti da parte di questo gruppo di estremisti. Non fare cenno a questo fatto (lasciando quindi intendere che la Russia abbia deportato monaci semplici e pacifici per pure questioni di opinione teologica), è indice di una storiografia quanto meno tendenziosa.

Già da alcuni anni padre Andrew Phillips ha messo sul sito Orthodox England un breve ma esaustivo articolo introduttivo all'eresia onomatodossa, che proponiamo come base di partenza per la comprensione del fenomeno, presentandolo in traduzione italiana nella sezione "Confronti" dei documenti.

 
Perché san Giorgio è spesso raffigurato mentre uccide un drago?

Il drago con cui lotta san Giorgio è certamente uno degli aspetti più curiosi delle icone ortodosse, dove introduce un elemento mitologico e leggendario che non è molto in linea con la più autentica iconografia cristiana. Tuttavia, non tutti sanno che l’iconografia di san Giorgio con il drago è piuttosto recente (risale al secolo XI sia nelle icone che nelle fonti letterarie), né che in precedenza l’uccisione di draghi era stata una caratteristica di altri due grandi martiri, Teodoro la Recluta e Teodoro il Generale. Si nota anche un interessante parallelo con il poema epico bizantino Digenis Akritas, che presenta un eroe uccisore di draghi proprio nello stesso periodo in cui l’iconografia di san Giorgio inizia a svilupparsi in questo senso. Scopriamone di più nell’articolo di John Sanidopoulos, che abbiamo tradotto in italiano nella sezione “Santi” dei documenti.

 
Il monaco dal Vaticano

Padre Constantin Simon, di cui abbiamo presentato nel giugno 2014 la ricezione nell’Ortodossia e nell’aprile 2015 la tonsura monastica, è stato l’oggetto di una interessante video-intervista, che testimonia i passi del “giovane” monaco nella Chiesa che lo ha accolto. Potete andare alla pagina del video cliccando questo link, oppure sulla fotografia qui sopra. Il video è (per ora) solo in russo, ma tutto il pubblico riuscirà a capire l’accoglienza offerta a padre Constantin da tutti, monaci e bambini, semplici fedeli e parrocchiani, che sentono il batjushka straniero come uno di loro.

 
Cosa significa essere un ex prete?

Nella grande moltitudine e varietà di storie di preti ortodossi, non bisogna dimenticare quelli che per diverse ragioni non esercitano più il loro sacerdozio ministeriale. Il portale Pravoslavie i mir ci presenta l’intervista a un fedele ucraino, che è stato ordinato molto (troppo!) giovane, e in seguito alla richiesta di divorzio presentata da sua moglie, non si è sentito di continuare il suo sacerdozio in una comunità monastica, e ha chiesto la deposizione allo stato laicale. Presentiamo nella sezione “Pastorale” dei documenti il testo russo e la traduzione italiana di un resoconto che ci aiuta a pensare alla questione dell’impreparazione dovuta alla giovane età.

 
Gli ortodossi credono nell'espiazione?

In questi anni, grazie soprattutto alle opere di compilazione patristica di Jean-Claude Larchet, si è riaffermata una visione “terapeutica” della Chiesa (il peccato come malattia, i sacramenti e l’ascesi come cura, e così via), in contrapposizione a una visione prettamente giuridica della salvezza. Padre John Whiteford ci fa però notare che non serve a molto liberarsi di un eccesso cadendo nell’eccesso opposto. Trasformare ogni riferimento legale in riferimento terapeutico ci fa trascurare che alla fine della nostra vita non ci aspetta l’esame medico finale, bensì il giudizio finale: quanto di più giuridico si possa immaginare. Perciò, propone di riconsiderare il frasario biblico in materia, a cominciare dal concetto di espiazione. Presentiamo il saggio di padre John in traduzione italiana nella sezione “Domande e risposte” dei documenti.

 
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