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La regione di Ternopol: restare fermi nella fede

Essere ortodossi nell’Ucraina di oggi, soprattutto nelle regioni occidentali, è un’autentica prova: cerchiamo di comprendere la situazione dei fedeli e la posizione ufficiale della Chiesa, ben espressa dal metropolita Sergij di Ternopol (nella foto), nell’articolo di Sergej Geruk che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti.

 
Un nuovo documentario sul Monte Athos

Eccovi le immagini di un pellegrinaggio al Monte Athos, che toccano il cuore di chi ci è già stato e che aiutano tutti a capire il messaggio unico al mondo del Monte Santo:

(Video non più disponibile)

 
Una nuova icona pronta per la nostra chiesa

L’icona che vedete nella foto è una copia della celebre icona che sta accanto alla tomba di san Nicola, dono del santo re Stefano di Dečani. È stata realizzata in questi mesi a Niš, in Serbia, e sarà portata a Torino grazie alla preziosa mediazione dei nostri amici Gaetano e Slavica. In questi giorni si stanno completando le pratiche per il trasporto internazionale. A tutti quelli che hanno aiutato questa realizzazione, la nostra più sincera riconoscenza e le nostre preghiere.

 
L'impatto dell'islam sul cristianesimo

Bill Warner, un professore di fisica e matematica di Nashville, ha deciso di rendere la conoscenza fattuale dell’islam più accessibile al pubblico dopo i fatti dell’11 settembre 2001. Abbiamo tradotto in italiano per la nostra sezione “Confronti” un suo recente video, in cui esamina l’impatto dell’islam sul cristianesimo, sia nella storia sia al tempo presente.

 
Monumento unico a san Vladimir sostituisce una statua di Lenin in una città ucraina

Una delle poche notizie che infondono speranza nel futuro degli ortodossi ucraini è la notizia dell’inaugurazione della statua di san Vladimir nella città di Malin a nord-ovest di Kiev. Un monumento semplice in legno, non trionfalistico, non durevole, ma caldo e vivo, è la dimostrazione che lo spirito della Chiesa ortodossa non è stato spento. Presentiamo la notizia in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 
Padre Vladimir Zelinskij sugli ortodossi in Italia

Nello scorso mese di maggio la rubrica Vatican Insider de La Stampa ha pubblicato un colloquio di Marco Roncalli con il nostro confratello p. Vladimir Zelinskij (nella foto). Ve lo segnaliamo per le sue note statistiche e le interessanti considerazioni pastorali.

 
I giuramenti

Di fronte a un esplicito comandamento di Cristo di non giurare (nel capitolo 5 di Matteo), padre John Whiteford ci spiega perché l’istituzione del giuramento sia ancora presente nella Chiesa ortodossa (e anche in quella cattolica romana e tra la maggioranza dei protestanti), in un saggio che abbiamo tradotto in italiano nella sezione “Domande e Risposte” dei documenti.

 
Novità dal Saker blog italiano

Per orientarsi sulla vicenda del referendum in Catalogna, e non da meno, quello nel Kurdistan iracheno, vi invitiamo a leggere l’articolo del nostro amico Saker Le opinioni russe sui referendum separatisti in Spagna e in Iraq. Il Saker blog lancia anche un appello al sostegno del progetto History of the Orthodox People, che è di interesse primario per gli ortodossi che vivono nei paesi occidentali.

 
Una chiesa ortodossa russa sarà costruita a Kabul

Pravmir, 28 settembre 2017 - Una chiesa ortodossa sarà costruita nel territorio dell'ambasciata russa in Afghanistan nel 2018, scrive il giornale Izvestia facendo riferimento a fonti in ambienti diplomatici.

Secondo il giornale, organizzazioni veterane di soldati che hanno combattuto in Afghanistan e altri sponsor parteciperanno alla costruzione. L'agenzia federale Rossotrudnichestvo sosterrà il progetto.

"Dobbiamo coordinare questa questione con i funzionari della chiesa e con altre istituzioni. Questa buona iniziativa sembra piuttosto realizzabile", ha dichiarato Vjacheslav Nekrasov, rappresentante di Rossotrudnichestvo in Afghanistan.

La chiesa sarà costruita in pino siberiano. Oggi c'è solo una piccola chiesa domestica nell'ambasciata.

L'unica cosa che può interrompere il processo di costruzione è la situazione militare in Afghanistan, dicono le fonti di Rossotrudnichestvo, aggiungere che saranno anche prese in considerazione "le peculiarità di un paese musulmano".

 
Intervista di Tudor Petcu a Jean Claude Polet

Nel corso dei suoi colloqui con i filosofi ortodossi dell’Occidente, il nostro amico Tudor Petcu ha intervistato il filosofo belga Jean-Claude Polet (nella foto), professore emerito di letteratura alle facoltà di filosofia e lettere dell'Università Cattolica di Louvain e alle facoltà universitarie di Notre Dame de la Paix di Namur. Vi presentiamo la nostra traduzione italiana di questa intervista molto dettagliata e approfondita.

 
Perché non ci scandalizziamo

Come tanti parroci ortodossi dalla lunga esperienza, anche padre Andrew Phillips ha sentito e potrebbe raccontare molte storie meno che edificanti. In un suo saggio che abbiamo tradotto in italiano nella sezione “Etica” dei documenti, possiamo scoprire i motivi per non lasciarsi andare alla voglia di denunciare persone e comportamenti, a meno che il silenzio non possa recare un grave danno alla Chiesa.

 
Le preghiere segrete

Abbiamo già affrontato, nel maggio del 2013, la questione delle preghiere sacerdotali alla Liturgia, e il dilemma se queste preghiere vadano recitate in segreto o ad alta voce, riportando il parere dello ieromonaco Petru (Pruteanu) in materia. Oggi aggiungiamo la nostra traduzione italiana di una risposta di padre John Whiteford, egualmente ben studiata anche se meno possibilista riguardo alla pratica contemporanea delle preghiere ad alta voce.

 
Il giogo normanno

Padre Andrew Phillips ci segnala un articolo di blog che abbiamo tradotto in italiano, e che descrive il fenomeno storico del giogo normanno in Inghilterra come una tipologia di società ancora ben presente in tante istanze odierne.

 
Una mostra di icone a Torino

Per i lettori del nostro sito che abitano a Torino o nelle vicinanze, segnaliamo una mostra di icone a cui la nostra parrocchia dà il suo patrocinio.

Fino a domenica 5 novembre, Paola Meliga ci aspetta nella sua galleria d'arte in Via Maria Vittoria 46/d (accanto a Piazza Vittorio Veneto), per ammirare oltre una trentina di icone (in maggioranza russe, e alcune greche) su tavola e a bassorilievo in ottone, raccolte da un collezionista privato nel corso degli ultimi decenni.

Potete trovare qui e qui ulteriori informazioni sulla mostra.

 
I paramenti moderni del clero russo – un prodotto d'alta tecnologia

Vi presentiamo nella sezione “Ortoprassi” dei documenti un articolo di Interfax-Religion che ci spiega in russo e in italiano alcuni dettagli sulla preparazione di quei paramenti sacerdotali russi che possiamo ammirare nelle nostre parrocchie in Italia.

 
Un prete russo spiega perché gli occidentali si stanno convertendo al cristianesimo ortodosso

Vi presentiamo il video di una delle lezioni dell'arciprete Andrej Tkachev (nella foto) con la nostra trascrizione in italiano. Padre Andrej analizza il fenomeno delle conversioni all’Ortodossia di persone famose oppure ordinarie, in situazioni tranquille o pericolose, ma sempre interessanti.

 
I seminaristi e le tonache

Dopo avere segnalato un articolo sui paramenti, passiamo a dare una risposta alla domanda: perché nella Chiesa russa i seminaristi portano una tonaca? Padre John Whiteford usa questo pretesto per farci una piccola lezione, che presentiamo in traduzione italiana, sulla storia dell’educazione dei candidati agli ordini sacri e per sottolineare alcune differenze tra il mondo russo e quello greco.

 
L’Ortodossia in missione a Soverato

Il nostro confratello padre Eugenio Miosi (nella foto) ci ha fatto avere una piccola ma significativa testimonianza di fede e di attività pastorale dalla Calabria. A Soverato, presso Catanzaro, è attiva una comunità che si sta dando molto da fare, nonostante le manchi un locale di culto dedicato. Vedendo questa devozione, tutti noi che viviamo in luoghi con risorse ben maggiori dobbiamo essere consapevoli che il Signore ci chiederà molto di più. Speriamo che i nostri fratelli in Calabria ci possano dare il coraggio necessario a non abbandonare mai il servizio a Dio nella Chiesa.

 
A partire dagli yogurt continuano le polemiche sul laicismo forzato

Abbiamo già presentato nel marzo 2017 una notizia riguardante fornitori di supermercati che presentano confezioni di yogurt greco con immagini “taroccate” di chiese ortodosse, da cui sono state cancellate le croci con interventi di Photoshop.

Le polemiche hanno toccato la catena tedesca LIDL, che ha ripetuto gli interventi degli altri rivenditori presentando un’intera linea di prodotti greci con le immagini offensive delle chiese senza croci.

Le scuse della LIDL richiamano immediatamente il detto “peggio la toppa del buco”: nelle parole del portavoce della catena, “Noi evitiamo l'uso di simboli religiosi perché non vogliamo escludere credenze religiose (…) Siamo un'azienda che rispetta la diversità e questo è ciò che spiega il design di questo imballaggio (…) La nostra intenzione non è mai stata di turbare, evitiamo l'uso di simboli religiosi sui nostri imballaggi per mantenere la neutralità in tutte le religioni, e se è stato percepito diversamente, ci scusiamo con coloro che potrebbero essere stati turbati”. Evidentemente, non sono ancora arrivati al principio di buon senso che per evitare l’uso di simboli religiosi sarebbe meglio non farsi pubblicità a forza di immagini di chiese…

Per dimostrare di aver capito l’idea di fondo della neutralità religiosa, e per non farsi mancare critiche anche in casa nostra, una più recente campagna pubblicitaria della LIDL ha presentato una foto senza croci di una chiesa cattolica in Italia (la parrocchia di sant’Antonio Abate a Dolceacqua), provocando le ire dell’amministrazione comunale:

   

Ora che il clero in Grecia sta invitando i fedeli a boicottare le compagnie colpevoli dello sfregio (inclusa la catena francese Carrefour e quella greca Mevgal), una voce di buon senso è giunta dalla metropolia di Thira, a cui appartengono le cupole greco-ortodosse “amputate” nelle pubblicità:

Poiché la metropolia non è una devota della teoria del carattere "multiculturale" dei monumenti, chiarifichiamo che la contraffazione nella rappresentazione fotografica di una chiesa non può essere tollerata per motivi di opportunità politica o commerciale. Al contrario, tradisce una mancanza di rispetto per l'integrità e la santità dei monumenti, e, purtroppo, una mancanza di istruzione.

 
Un'isola d'Ortodossia nella capitale dell'Irlanda

Il mese scorso vi abbiamo presentato un resoconto della vita ortodossa in Irlanda attraverso l’incontro del nostro amico Sergej Mudrov con padre Nikolaj Evseev di Drogheda. Questa volta vi presentiamo la traduzione italiana dell’intervista che Sergej ha fatto a padre Mikhail Nasonov, rettore della chiesa dei santi Pietro e Paolo a Dublino.

 
Sull’identità della ROCOR

Padre Andrew Phillips ci spiega alcuni tratti distintivi dell’identità della Chiesa ortodossa russa al di fuori della Russia (ROCOR), che costituiscono importanti lezioni per le nostre parrocchie ortodosse in Italia, in un saggio che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Pastorale” dei documenti.

 
A proposito delle processioni religiose in Russia

Il Saker blog italiano sta diventando più bravo di noi nell'osservare e testimoniare gli eventi ortodossi in Russia, e la cosa non ci rende affatto gelosi!

Osservate questo articolo, tradotto dal blog Russian Faith, e dedicato al fenomeno delle marce religiose e del loro effetto sulla popolazione russa.

 
Perché i preti russi assomigliano a maghi – e perché questa è una buona cosa

L’abate Tryphon (nella foto), una figura ben nota al pubblico americano in Internet, spiega in un breve articolo e video, di cui vi forniamo la traduzione italiana, le ragioni per cui il tradizionale abito clericale e monastico ortodosso costituisce uno straordinario strumento di evangelizzazione, anche quando uno spettatore non addestrato scambia i personaggi in tonaca e barba per i maghi dei romanzi fantasy: anche questi ultimi, infatti, offrono una occasione di approfondire una realtà spirituale a chi è disgustato da un mondo di arido razionalismo.

 
Due notizie da Parigi

Lunedì 23 ottobre si è addormentato nel Signore l’arciprete Nicolas Lossky, figlio del famoso scrittore Vladimir Lossky, che abbiamo incontrato più volte a Parigi quando il nostro clero italiano era parte della diocesi di Chersoneso. I suoi funerali saranno alle 10 di mercoledì 25 ottobre alla cappella dell’Istituto San Sergio, dove era docente. Eterna memoria!

L’arciprete Nicolas Ozoline, da lungo tempo chierico dell’Esarcato russo di Costantinopoli, è stato ricevuto nel clero della diocesi di Chersoneso, e servirà nella cattedrale dei santi Tre Ierarchi a Parigi. Come già avevamo salutato tre anni fa padre Nicolas Rehbinder, gli diamo il benvenuto nel nostro clero.

 
Santa Brienna di Nisibis

Di fronte alle proposte di nomi “strani” con cui i genitori vogliono far battezzare i loro bambini, i parroci ortodossi si ritrovano spesso costretti a cercare questi nomi nelle liste dei santi. Un tempo le uniche liste a disposizione della maggior parte dei parroci erano quelle che accompagnano i calendari, e quasi invariabilmente tali liste erano limitate ai santi di una singola tradizione locale ortodossa. Oggi, grazie a Dio, possiamo usare Internet per scoprire dati sui santi di tutti i paesi e di tutti i tempi, anche i meno noti. Anche per le famiglie più pigre, che non hanno fatto ricerche sul nome che vogliono dare a un figlio, un parroco dovrebbe essere in grado di offrire dati sul nome, e provvedere ai bambini un prezioso legame con Dio attraverso una figura del proprio santo patrono.

Recentemente, una di queste ricerche ci ha fatto riscoprire nei Sinassari ortodossi la vita di una santa monaca dell’antica Siria, Brienna di Nisibis, che riportiamo in un breve saggio biografico nella sezione “Santi dei documenti”.

 
Preti uniati scacciano con violenza gli ortodossi a Kolomyia in Ucraina

Da anni abbiamo segnalato gli abusi degli uniati sugli ortodossi in Ucraina occidentale. Questo, incidentalmente, è l’ostacolo numero uno al riavvicinamento tra la Chiesa ortodossa russa e il cattolicesimo romano. Per una volta tanto, ve ne presentiamo un esempio filmato su video, da cui potrete vedere come gli istigatori delle violenze non sono politici o paramilitari, ma gli stessi preti uniati.

 
Come padre Dmitrij Smirnov convince le donne a non abortire, e 10 domande che possono trattenere una donna dal fare un aborto

Molti cristiani che sentono il dramma degli aborti semplicemente non sanno come agire quando questo si presenta nelle loro viste o in quelle di persone a loro care. Vi presentiamo la traduzione italiana di un prezioso articolo che racconta cosa si fa all’interno della Chiesa ortodossa russa, e che offre preziosi consigli a chi vuole contribuire a salvare una vita dalla più spaventosa carneficina dei nostri tempi.

 
Sulla canonizzazione dei martiri imperiali

Riportiamo un articolo dell’anno 2000 dell’arciprete Aleksandr Shargunov, che mostra con quale intensità il popolo russo attendeva l’imminente canonizzazione della famiglia imperiale. Con l’avvicinarsi del centenario del loro martirio, questo articolo aiuterà a focalizzare la nostra attenzione sul modello straordinario di virtù cristiana offerto da questi santi ancora tanto travisati in Occidente.

 
Rivisitando i metodi di contro-propaganda russi

Non perdetevi questo articolo del Saker blog italiano che riesce a essere estremamente informativo e anche spassoso (il che non guasta mai), in cui il nostro amico Saker spiega come i migliori agenti della contro-propaganda russa sono di fatto i russofobi liberali a cui è offerto uno sproporzionato spazio nei talk-show televisivi, perché nessuno meglio di loro è in grado di far apparire ripugnanti le idee da loro sostenute.

 
Perché i russi odiano l'idea della separazione tra Chiesa e Stato

Capire l’Ortodossia significa capire il valore di varie culture antiche e di lezioni dimenticate della storia. Talvolta significa rivedere i punti fermi e quasi dogmatizzati che riteniamo universalmente validi, come il concetto tutto occidentale e tutto moderno di separazione tra Chiesa e Stato. Cerchiamo di vedere nell’articolo di Matfey Shaheen per il nuovo sito Russian Faith, che abbiamo tradotto in italiano nella sezione “Geopolitica ortodossa”, le ragioni per cui questo caposaldo della cultura occidentale non solo non funziona per gli ortodossi russi, ma è di fatto considerato una tecnica di suicidio politico e sociale.

 
Un video su san Paisio dell’Athos

Ringraziamo Giuseppe (che ha un vero dono per trovare i più bei documentari sull’Ortodossia) per averci segnalato questo video con sottotitoli in italiano sulla vita del santo padre Paisios del Monte Athos.

 
Un’altra visita a Musadino

Dopo oltre tre anni da quando vi abbiamo documentato la nostra prima visita al complesso monastico in costruzione a Musadino, vi presentiamo una seconda galleria di fotografie, prese in questi giorni, a testimonianza del lavoro svolto in questi anni e della tenacia del nostro caro padre Dimitri nel provvedere un luogo dedicato alla vita monastica nel nostro paese.

 
Due testi di padre Andrew Phillips

Vi presentiamo due traduzioni italiane di testi del nostro confratello padre Andrew: le domande e risposte alla corrispondenza di ottobre, e un duro saggio di critica alla bozza del nuovo catechismo che è in discussione a Mosca.

 
Intervista di Tudor Petcu ad Albert Rossi

Albert Rossi (nella foto), uno psichiatra americano che insegna al St Vladimir’s Seminary nello stato di New York, ha rilasciato al nostro amico Tudor Petcu un’intervista sul suo percorso di conversione e sul rapporto tra fede e pratica della medicina, che potete trovare in traduzione italiana nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti.

 
Intervista a padre Giovanni Capparelli

Il portale Иоанновская семья (“la famiglia di san Giovanni”), che riunisce tutte le chiese e le comunità dedicate a san Giovanni di Kronstadt nel mondo, ha intervistato il rettore dell’unica chiesa ortodossa dedicata a san Giovanni di Kronstadt in Italia: il nostro caro amico e confratello, padre Giovanni Capparelli. Potete leggere l’intervista in russo e in italiano, e scoprire cosa lega la nostra parrocchia torinese alla nascita della parrocchia ortodossa di Castrovillari.

 
Reliquie di san Serafino donate alla chiesa russa di Bucarest

Vi parliamo di uno dei risultati della recente visita del patriarca Kirill a Bucarest: il dono di reliquie di san Serafino di Sarov alla chiesa russa di san Nicola-Tabacu a Bucarest (una chiesa che abbiamo già presentato in un articolo sul sito). Vediamo ora nella nostra traduzione italiana del testo come questo tipo di doni abbia la forza (o per meglio dire, la grazia) di rafforzare i legami tra le Chiese ortodosse locali.

 
Visita di un'icona miracolosa a Torino

Il prossimo venerdì, 10 novembre 2017, sarà nella nostra chiesa a Torino l'icona miracolosa della Madre di Dio detta "Krasnoilskaja" (nella foto a lato), proveniente dal villaggio di Crasna nella Bucovina Ucraina.

L'icona apparteneva in origine a una famiglia devota. Mentre facevano i preparativi per la Pasqua del 1995, i padroni di casa hanno visto che dall'icona colavano lacrime. Togliendo l'icona dalla parete, hanno visto che l'icona aveva lasciato impresso sulla parete il volto di Cristo, che si può vedere ancora oggi.

Nel 1996 l'icona è stata donata dalla famiglia alla chiesa parrocchiale, e l'arcivescovo Onufrij (oggi metropolita di Kiev) ne ha autorizzato il culto pubblico. Intorno all'icona si sono verificati numerosi fatti prodigiosi, incluse guarigioni e ritrovamenti di oggetti rubati. Per la prima volta, in questi giorni, l'icona di Crasna farà visita anche a Torino.

Venerdì 10 novembre avremo la Divina Liturgia accanto all'icona (stesso orario della Liturgia domenicale), e poi l'icona rimarrà in chiesa fino a sera per la venerazione dei fedeli.

 
Il metropolita Ilarion sul futuro dell’Europa cristiana

A settembre, il metropolita Ilarion (Alfeev) ha tenuto un discorso alla conferenza sul futuro cristiano dell’Europa, organizzata dall’Ambasciata russa di Londra. Vi presentiamo la traduzione italiana del discorso, ricco di spunti per capire l’attitudine della Chiesa russa verso la scristianizzazione dell’Unione Europea.

 
John Kiriakou e la montatura delle “intromissioni russe”

John Kiriakou (nella foto), ex-analista e consulente anti-terrorismo della CIA, uno dei whistleblowers (rivelatori di attività governative illecite) sull’uso delle torture da parte della CIA (cosa che gli è costata 30 mesi di carcere), è tornato a denunciare la montatura delle intromissioni russe nell’elezione di Donald Trump, rivelando un po’ troppi legami dei responsabili di queste accuse con il mondo greco-ortodosso americano (chi sa l’inglese può seguire questa video-intervista). Da parte nostra, non siamo particolarmente interessati a sapere se queste macchinazioni anti-russe siano limitate a singoli laici o si siano insinuate un po’ più profondamente nei centri nevralgici del Patriarcato di Costantinopoli. Ci limitiamo a sorridere con un po’ di cinismo quando sentiamo sproloquiare sugli effetti nefasti delle commistioni tra Chiesa e stato in Russia...

 
La ragione teologica per cui avvengono i massacri con armi da fuoco

Dopo il recente massacro in una chiesa battista in Texas (nella foto, le croci commemorative delle vittime), padre Andrew Phillips cerca di offrire una risposta sulle motivazioni più sottili che generano queste stragi, vedendone le radici nelle degenerazioni dell’identità cristiana.

 
Acatisto bilingue all'icona di Crasna

In onore dell'icona miracolosa che viene in visita alla nostra parrocchia, ecco il testo bilingue romeno e italiano e il file stampabile in formato PDF dell'inno Acatisto all'icona della Madre di Dio di Crasna (Krasnoilskaja).

 
Un messaggio sulla tragedia del 1917 dalla frontiera inglese della santa Rus'

Negli ultimi mesi in molti ci hanno fatto inviti per celebrare la “festa” dei 100 anni della Rivoluzione d’Ottobre. Anche se siamo sempre riusciti diplomaticamente a rifiutare la nostra partecipazione dicendo che non ci sembra opportuno fare una “festa” per l’anniversario di una catastrofe, nondimeno ci sono persone che vogliono saperne di più su questo nostro punto di vista. Siccome questo desiderio di saperne di più è legittimo, invitiamo gli interessati a leggere la traduzione italiana del saggio di padre Andrew Phillips a proposito.

 
Riprendono i bombardamenti sui civili del Donbass

Su controinformazione.info (e naturalmente, su nessun media mainstream del nostro paese) è riportata il 10 novembre 2017 la notizia di una ripresa dei bombardamenti dell’esercito ucraino su obiettivi civili del Donbass. Un motivo in più per sentire che avevamo ragione quando abbiamo preso a recitare regolarmente nella nostra chiesa la preghiera per la pace in Ucraina proposta dal patriarca Kirill nel giugno di tre anni fa, e quando abbiamo invitato tutti i nostri lettori a non abbassare la guardia dell’attenzione e dell’indignazione.

 
Padre Gabriel (Bunge): "Non c'è alcun senso teologico nel dialogo con la Chiesa cattolica romana"

theorthodoxchurch.info, 27 ottobre 2017

Non c'è alcun senso teologico nel dialogo con la Chiesa cattolica romana. I cattolici devono ritornare alla Chiesa. Il mio insegnante e professore che più tardi è diventato papa, Benedetto XVI, ha capito molte cose ma non ha fatto nulla.

La Chiesa ortodossa ha conservato la Liturgia e la tradizione monastica, mentre la Chiesa cattolica romana si sta attualmente spostando verso il protestantesimo piuttosto che ritornare all'Ortodossia. Il vero problema di questa divisione non è nelle differenze: è nell'incompatibilità. Le culture greca e romana nel primo millennio erano diverse ma compatibili tra di loro.

 
Un esame delle radici marce della nostalgia rossa tra i russi

Tra le riflessioni sul retaggio rivoluzionario in Russia ci è sembrato interessante fornire la traduzione italiana di un saggio di Anatoly Karlin, un blogger che è molto difficile situare in una posizione di pensiero ben definita, ma che ci sembra analizzare le reazioni al fenomeno comunista in modo molto brillante. Trattandosi di valutazioni politiche, le offriamo per quelle che sono, e senza prendere posizioni pro o contro: ci preme solo ricordare che anche in questo campo capire la Russia è davvero un’impresa molto difficile.

 
Mantenimento dei dati del sito

Approfittando di uno dei (purtroppo) sempre più rari momenti di pausa concessi a un parroco, abbiamo iniziato a rivedere alcuni dei materiali del sito parrocchiale. Ringraziamo di cuore chi ci segnala errori, omissioni e collegamenti non funzionanti, perché con il crescere del sito è sempre più difficile provvedere a questi lavori con le nostre sole risorse.

Per ora, abbiamo aggiornato la pagina dei dati generali della parrocchia con le informazioni sul nostro nuovo vescovo Matfej, e abbiamo corretto alcuni refusi, anche nel testo in formato PDF, al testo recentemente caricato dell’Acatisto alla Madre di Dio di Crasna.

 
L’occupazione greca

Il sito di contro-informazione Come DonChisciotte ha pubblicato la traduzione italiana di un prezioso articolo di Israel Shamir (di cui abbiamo presentato anche noi diversi testi), che fa il punto della situazione dei cristiani ortodossi in Israele e nei territori palestinesi, focalizzandosi sul più grave punto morto della Chiesa di Gerusalemme: la totale occupazione dei posti di potere e di prestigio da parte di monaci greci, mentre la maggioranza dei fedeli (in parte araba, ma anche immigrata da paesi come la Russia) non ha alcuna voce direzionale, con un distacco tra leadership e base unico nel mondo ortodosso. Anche se l’articolo presenta come base cose già risapute, riteniamo che non si possa parlare della situazione del patriarcato di Gerusalemme senza avere chiari questi dati fondamentali.

 
In memoriam: Shayk Abd Al Wahid Pallavicini

Domenica 12 novembre, all’età di 91 anni, ha concluso il suo pellegrinaggio terreno lo Shayk Abd Al Wahid Pallavicini (nella foto), fondatore della CO.RE.IS. (Comunità religiosa islamica), attraverso la quale ha lottato per tutta la vita per formare un nucleo islamico pienamente integrato nella vita italiana. Ricordiamo quanto ha stimato e incoraggiato la nostra parrocchia, invitandoci a incontri e discussioni su temi teologici ed escatologici, e desiderando che avessimo più spazio in quel dialogo interreligioso che lui ha sempre visto come un confronto tra ortodossie. Anche se non abbiamo potuto sottoscrivere il suo postulato di equivalenza salvifica delle religioni tradizionali (cosa che gli ha procurato senza dubbio tristezza), lo ricorderemo sempre come un interlocutore intelligente, garbato e di rara profondità umana. Le nostre condoglianze alla moglie, al figlio e a tutti i fedeli della comunità che ha lasciato orfana.

 
Un tòch ëd Russia a Turin: la nostra parrocchia intervistata sul sito Piemonteis.org

Paolo Barosso ha realizzato una bella intervista sulla nostra chiesa per la rubrica "Cultura, arte, storia" del sito Piemonteis.org: potete trovare su questa pagina l'intervista corredata di splendide fotografie, e della traduzione in piemontese eseguita da Michele Bonavero. I nostri ringraziamenti ad autore e traduttore per quest’intervista, certo tra le migliori mai fatte sulla nostra parrocchia.

 
Censori anti-cristiani su YouTube, offensiva contro la “Fede russa”

Su controinformazione.info, potrete trovare la traduzione italiana dell'appello di David Curry (ortodosso americano, e uno dei fondatori del portale Russia Insider), che lamenta la scomparsa da YouTube del canale Russian Faith, dedicato alla fede ortodossa in Russia. Il canale è stato oscurato (come spesso accade a contenuti cristiani tradizionali su varie forme di divulgazione in Internet) senza alcuna previa spiegazione delle violazioni che avrebbe compiuto (e francamente, trattandosi di un canale di informazioni religiose di base, risulta difficile capire quali principi o regole possa aver violato).

 
Pensieri di un cristiano ortodosso sul primato di Pietro

Presentiamo nella sezione “Confronti” dei documenti la traduzione italiana di una risposta apparsa nel 2005 su un forum di discussione in Internet. Un utente del forum, che stava pensando di convertirsi al Cattolicesimo romano, aveva chiesto un punto di vista cristiano ortodosso sul papato. Ecco a voi la risposta.

 
Public Orthodoxy e il marxismo culturale

Padre John Whiteford ha scritto sul suo blog un’altra denuncia al sito Public Orthodoxy, che sotto il pretesto degli studi accademici, cerca di far penetrare nella coscienza della Chiesa ortodossa insegnamenti erronei e sviati. L’occasione per questo articolo, che abbiamo tradotto in italiano nella sezione “Confronti” dei documenti, è un tentativo di attribuire alla Chiesa ortodossa una posizione di “fluidità di gender”, usando i metodi della teoria critica marxista, e relativizzando l’idea stessa di verità storica.

 
Immagini dalla visita dell’icona di Crasna

Ringraziamo il nostro amico Alberto Ceoloni per una nuova galleria fotografica che testimonia la visita presso la nostra chiesa, nello scorso venerdì 10 novembre, dell’icona della Madre di Dio di Crasna, una delle icone miracolose della Bcovina ucraina. Grazie di cuore anche al nostro confratello parroco a Piacenza, padre Grigorie Cătan, per la sua assistenza nel condurre a Torino l'icona con i suoi accompagnatori.

 
Il significato spirituale dei tre santi alla guida della ROCOR

Nel 2015 vi abbiamo presentato un articolo di padre Andrew Phillips che trattava a sommi capi dei tre vescovi canonizzati nella Chiesa Russa fuori dalla Russia: i santi Giona della Manciuria, Serafino di Sofia e Giovanni di Shanghai e San Francisco (nella foto).

Padre Andrew ha ora elaborato i dati dei tre santi in un articolo molto più dettagliato che analizza le loro vite come antidoto ai mali spirituali del nostro tempo, e che vi presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Santi” dei documenti.

 
La Chiesa ortodossa macedone scismatica pronta a riconoscere la Chiesa bulgara come propria Chiesa madre

In una notizia che vi abbiamo dato nel maggio del 2015, avevamo fatto notare alcuni sviluppi interessanti del contenzioso riguardo alla Chiesa ortodossa macedone: specificamente, si trattava di un riavvicinamento alla Chiesa ortodossa bulgara, che sembra essersi oggi evoluto verso una risoluzione inaspettata: la Chiesa macedone sarebbe disposta ad accettare lo status di Chiesa autonoma (che finora ha sempre avuto come offerta da Belgrado – e ha sempre rifiutato) da parte del patriarcato bulgaro. Mentre osserviamo queste novità in traduzione italiana, stiamo in attesa di vedere se questo cambio di direzione potrà risolvere una delle più dolorose ferite ancora aperte nella comunione delle Chiese ortodosse locali.

 
Padre Andrew Phillips sulla globalizzazione

Vi abbiamo presentato nel 2016 un articolo sulle critiche mosse dalla Chiesa ortodossa russa al fenomeno della globalizzazione liberale; vogliamo integrare questi dati con la traduzione italiana di un testo scritto già nel 2005 dall'arciprete Andrew Phillips, che sul sito Orthodox England ha approfondito il tema della globalizzazione in numerosi articoli datati tra il 2006 e il 2012.

 
San Nettario di Egina, prega per noi!

George Michalopulos, il moderatore del forum ortodosso Monomakhos, di cui abbiamo già ospitato i commenti sul nostro sito, ci offre un articolo sul modo in cui un voto a san Nettario di Egina (festa: 9/22 novembre) ha cambiato la sua vita. Presentiamo la traduzione italiana dell’articolo di George Michalopulos nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti.

 
Scelto un locum tenens per la Chiesa della Georgia

Il 23 novembre 2017, il catholikos/patriarca della Georgia, Ilia II, ha presentato il metropolita Shio (Mudzhiri) di Senaki e Chkhorotsqu come locum tenens del trono patriarcale.

Il compito del locum tenens è di guidare la Chiesa ortodossa georgiana in caso di morte, dimissioni o inabilità del patriarca, e di gestire tutta la procedura di elezione del successore.

Il metropolita Shio, al secolo Elizbar Mudzhiri, è nato il 1 febbraio 1969 a Tbilisi. Dopo gli studi liceali e di conservatorio a Tbilisi, è entrato nel 1991 al monastero di Shio-Mgvime, vicino a Mtskheta, Tonsurato monaco nel 1993 con il nome del fondatore del monastero, è divenuto ierodiacono nel 1995, e ieromonaco nel 1996. Dopo gli studi a Batumi e a Mosca e diverse assegnazioni pastorali, è stato consacrato il 7 settembre 2003 come vescovo di Senaki e Chkhorotsqu. Nel 2009 è stato assegnato come vescovo alle parrocchie georgiane in Australia. 

 
Un decalogo sul battesimo. Guida pratica per genitori e padrini di battesimo

Padre Petru Pruteanu ha prodotto un piccolo decalogo pratico sulla preparazione al battesimo, che vi presentiamo in romeno e in italiano. Anche se il testo di padre Petru non coincide al cento per cento con la pratica da noi adottata, è basato sugli stessi principi ed è caratterizzato da serietà e buon senso pastorale.

 
Il Credo e la Trinità

Perché la Trinità non è menzionata nel Credo Niceno? Partendo da questa domanda, padre John Whiteford ci accompagna in un testo di approfondimento sul senso teologico dei primi cristiani e dei simboli battesimali della Chiesa antica.

 
Una gradita visita di padre Andrej di Dečani

Da quando è stato nominato pro-rettore del seminario di Prizren, il nostro caro confratello padre Andrej di Dečani non aveva avuto possibilità di visitare Torino, anche se negli ultimi anni ci siamo visti in Kossovo, a Milano e in altri luoghi d’Italia. Ora siamo stati ancor più felici di averlo tra noi a Torino per la Liturgia domenicale, nella quale abbiamo potuto sentire sempre vivi i legami di affetto che ci legano ai nostri fratelli e sorelle della Chiesa ortodossa serba.

 
Intervista al vescovo Tikhon (Shevkunov) su Radio Liberty

Vi presentiamo la traduzione italiana di una lunga, interessante e dibattuta intervista del vescovo Tikhon (Shevkunov, nella foto) a Zoja Svetova di Radio Liberty, un’espressione di quel liberalismo che sta facendo molto di più per denigrare la Chiesa ortodossa russa che non per farla conoscere nel mondo. Tuttavia, Zoja Svetova è figlia della nota dissidente Zoja Krakmalnikova, in onore della quale vladyka Tikhon ha accettato di sottoporsi a un’intervista piuttosto abrasiva. Dalla tensione tra le due figure possiamo capire abbastanza bene il contrasto tra la posizione del liberalismo e quella dell’Ortodossia nella Russia di oggi.

 
VIDEO: L’eremo della santa Protezione in Francia

Eccovi un video di presentazione dell’eremo della santa Protezione della Madre di Dio a Saint-Mars-de-Locquenay in Francia. L’eremo, benedetto dal vescovo Nestor nella diocesi di Chersoneso, è sotto la responsabilità dello ieromonaco Jean (Baron), che abbiamo incontrato più volte in Francia.

Ad alcuni potrà sembrare strano che attorno a una chiesa monastica vivano un monaco e una monaca, e molti potranno pensare che questo non sia un modo “giusto” di gestire un insediamento monastico ortodosso in Occidente. Tuttavia, è così che sono nati diversi luoghi monastici nella storia della Chiesa, e viste le risorse umane presenti attualmente nell’Occidente ortodosso, non ci resta che porgere le nostre condoglianze a tutti i critici alle cui elevate aspettative non si è conformata la realtà delle cose.

 
Il patriarca Kirill incontra il nuovo ambasciatore americano a Mosca

Il 16 novembre 2017 il patriarca Kirill ha incontrato nella sua residenza il nuovo ambasciatore americano appena nominato dal presidente Trump, John Huntsman, che è mormone, così come il precedente ambasciatore Tefft, nominato dal presidente Obama. Questa scelta bipartisan di candidati mormoni al ruolo di ambasciatore in Russia ha fatto incuriosire molti, che si sono spinti a chiedersi se ciò non sia un modo sottile di sottolineare l’irrilevanza delle normali relazioni diplomatiche tra i due paesi. Tuttavia le parole del patriarca, che abbiamo tradotto in italiano nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti, valgono la pena di essere ascoltate.

 
Domande e risposte dalla corrispondenza recente (novembre 2017)

Presentiamo in traduzione italiana l’ultima serie delle risposte di padre Andrew Phillips alle domande dei suoi corrispondenti.

 
Statistiche della Chiesa ortodossa russa, 29 novembre 2017

Parlando all'apertura del Concilio dei vescovi nella cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca, sua Santità il patriarca Kirill ha annunciato quanto segue:

La Chiesa ortodossa russa ha 386 vescovi e 303 diocesi, 10 in più rispetto all'anno scorso e 144 più di otto anni fa. Queste sono organizzate in 60 metropolie regionali. Ci sono 34.774 preti ortodossi russi attivi (non pensionati) e 4.640 diaconi, che servono in 36.878 edifici ecclesiastici, 1.340 in più rispetto all'anno scorso. Ci sono 462 monasteri, 7 in più rispetto all'anno scorso e 482 conventi, 11 in più rispetto all'anno scorso.

 
Discussione con sua Eminenza l'arcivescovo Gabriel di Montreal e del Canada

Dal sito della ROCOR, vi presentiamo in russo e in traduzione italiana una intervista all’arcivescovo Gabriel (Chemodakov) di Montreal e del Canada, che spiega molte delle difficoltà e delle speranze della diaspora ortodossa russa nel mondo.

 
La gente vuole fare il bene

Presentiamo in russo e in italiano un racconto dell’arciprete Andrej Tkachev (nella foto), che ci parla di una chiesa in cui si sono moltiplicati i casi di volontariato generoso in seguito a un’offerta di un parrocchiano di mettere a disposizione un po’ del suo tempo e delle sue capacità professionali.

 
Padre Andrew Phillips su Orthodox England

Facciamo parlare in diverse occasioni il nostro confratello padre Andrew, spesso in risposta a domande precise di lettori e corrispondenti. Ora possiamo leggere le sue risposte a una lunga intervista di Wayne John Sturgeon, pubblicata sul sito Attack The System, e da noi tradotta in italiano nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti.

 
Si chiude a Mosca il Concilio con una vittoria della prudenza

Mentre il Concilio di Mosca del 1917 era stato piuttosto ardito nel proporre cambiamenti e riforme (per quanto urgenti) nelle difficili condizioni della rivoluzione incipiente, e di conseguenza le sue deliberazioni erano rimaste lettera morta, il concilio del centenario (29 novembre – 2 dicembre 2017) ha scelto un'attitudine opposta di cautela e di moderazione.

Sul concilio di Creta del 2016, si è affermato in ultima istanza che la Chiesa ortodossa russa non può considerarlo pan-ortodosso né vincolante, per il mancato consenso generale, ma anche per la presenza di affermazioni vaghe e ambigue.

Sul discusso testo del catechismo proposto al Concilio, si è deciso di dare voce alle numerose critiche pervenute, e si è rimandato il testo a ulteriori dibattiti e verifiche.

Dal punto di vista del governo locale della Chiesa, si è provveduto a dotare la Chiesa ortodossa ucraina di una misura ancor maggiore di autonomia, per fronteggiare le pressioni nazionalistiche sul metropolita Onufrij e sul suo Sinodo. Forse in previsione di questo sviluppo, l'antipatriarca Filarete ha cercato di "rubare la scena" al Concilio presentando un'ambigua lettera di pentimento, e poi dichiarando in conferenza stampa di volere il dialogo con Mosca... rigorosamente alle sue condizioni.

Il Concilio ha avuto anche la possibilità (insolita per una riunione di una singola Chiesa locale) di chiudersi alla vigilia dell’arrivo dei patriarchi e dei capi delle Chiese autocefale nel mondo, radunati a Mosca il 4 dicembre per la Liturgia del centenario dell’intronizzazione del santo patriarca Tikhon.

 
Il Re Michele: un paese perduto, un amore guadagnato

Il dibattito sulla restaurazione della monarchia, molto diffuso in Russia, interessa anche altri paesi ortodossi tra cui la Romania. La morte del re Michele di Romania all’età di 96 anni il 5 novembre 2017, ha spinto il nostro amico Tudor Petcu a dedicare a su Maestà un piccolo omaggio che presentiamo in romeno e in italiano nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti

 
Intervista di Tudor Petcu a Michele Tracquilio

Tudor Petcu ci ha fatto avere il testo di una nuova intervista realizzata a Michele Tracquilio, che rappresenta la categoria ancora poco nota degli italiani convertiti all’Ortodossia nella Chiesa romena.

 
Foto dalla riunione del clero a Milano

Dalla riunione del clero del patriarcato di Mosca a Milano dell'8 dicembre 2017, la prima presieduta dal vescovo Matfej (Andreev), vi passiamo una galleria delle foto scattate da padre Giovanni Capparelli.

 
5 concezioni errate sulla Chiesa ortodossa

Padre Andrew Stephen Damick ci guida nel seguente video con sottotitoli in italiano (se non li vedete automaticamente, potete impostare i sottotitoli con i pulsanti di YouTube in basso a destra).

Gli equivoci sulla Chiesa ortodossa descritti nel video sono:

1) Che la Chiesa ortodossa sia solo per certi popoli.

2) Che la Chiesa ortodossa sia la stessa cosa della Chiesa cattolica romana.

3) Che i cristiani ortodossi adorino immagini e idoli.

4) Che i cristiani ortodossi credano di guadagnarsi da soli la salvezza.

5) Che la Chiesa ortodossa sia una religione morta.

 
Una Liturgia ortodossa in latino a Bologna

Talvolta, a dispetto dell'attenzione che mettiamo nelle segnalazioni di eventi importanti per la vita della Chiesa ortodossa, ci passano sotto il naso alcune cose davvero importanti. È il caso della Divina Liturgia in latino celebrata nello scorso mese di luglio nella parrocchia di san Basilio a Bologna, da parte dello ieromonaco Lavrentij (Sobko), insegnante di latino presso il seminario di Nizhnij Novgorod, assistito dal parroco, lo ieromonaco Serafim (Valeriani), e dal lettore Andrea Della Lena.

Il testo di base, a cui sono state fatte alcune modifiche, è la Divina Liturgia tradotta in lingua latina da Erasmo da Rotterdam e riportata nella Patrologia Greca del Migne: un testo che avevamo caricato già da molti anni sul nostro sito. Ci fa piacere aver dato il nostro contributo a queste iniziative, e ci fa ancor più piacere vedere che altri vi sono interessati: a nostro parere, chi da ortodosso in Occidente ignora le proprie radici latine lo fa a proprio rischio e pericolo.

 
Intervista di Tudor Petcu a padre Eugenio Miosi

Nella sua infaticabile opera di ricerca tra gli ortodossi in Italia, Tudor Petcu è giunto a intervistare il nostro confratello, padre Eugenio Miosi (nella foto). Ospitiamo volentieri entrambi i corrispondenti e amici del nostro sito, presentandovi il testo dell’intervista nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti.

 
Le incensazioni a casa

Vi presentiamo nella sezione “Domande e risposte” dei documenti la traduzione italiana di alcune istruzioni pratiche e considerazioni sull’uso dell’incenso nelle preghiere domestiche, scritte e raccolte da padre John Whiteford.

 
Il programma delle 200 chiese a Mosca costruisce la sua chiesa più grande fino a ora

Vi abbiamo già presentato tre anni fa un testo sul programma delle 200 chiese a Mosca, un progetto che sta cercando di ricostruire una parte delle chiese della capitale distrutte dal regime sovietico. Oggi qualcosa è cambiato nel progetto, e stiamo vedendo la costruzione di chiese molto più grandi di quelle del programma originale. Leggiamo in traduzione italiana il resoconto di questo sviluppo.

 
Nuove parrocchie ucraine in Portogallo

La parte in inglese del portale Pravoslavie.ru segnala l'apertura di due parrocchie ucraine in Portogallo (a Braga e a Torres Novas) negli ultimi 2 mesi.

La caratteristica singolare di queste nuove parrocchie è che sono state aperte con la benedizione del metropolita Onufrij di Kiev e con il consenso del vescovo Nestor di Korsun. Si realizza così una sinergia tra una parte significativa della Chiesa russa, con le sue particolarità locali ma senza i privilegi dell’autocefalia (che le darebbero il diritto di aprire parrocchie nella diaspora in modo indipendente), e l’autorità del vescovo locale, il cui diritto di prestare il proprio assenso non viene negato. In tal modo, la Chiesa ortodossa ucraina può gestire in modo sostanzialmente autonomo la pastorale dei propri flussi migratori, e dimostrare al mondo che l’autocefalia di Kiev, tanto bramata dai gruppi scismatici, non aggiungerebbe granché di rilevante a quello che è già in funzione oggi.

Il sistema di autocefalia promosso da Mosca (che ha preferito dare le vere e proprie autocefalie solo a Chiese nazionali al di fuori dell’area di influenza di Mosca, come Polonia, Cecoslovacchia e Nord America) può piacere o non piacere, ma va valutato con attenzione in un paragone con il modello parallelo promosso da Constantinopoli, che invece propone l’autocefalia di Chiese come quella greca, albanese e cipriota, ma al tempo stesso privandole del diritto di organizzare una propria diaspora, compito avocato a sé dalla sede patriarcale.

 
Un anno dalla consacrazione della cattedrale della santa Trinità a Parigi

Eccovi un nuovo video che racconta gli eventi attorno alla nuova cattedrale dell’eparchia di Chersoneso a Parigi.

 
Biografia dell’arcivescovo Serafim di Zurigo

Ringraziamo il nostro confratello, l’archimandrita Martin (de Caflisch) per un’interessante biografia dell’arcivescovo Serafim (Rodionov, nella foto), che ci ha fatto avere nella ricorrenza dei 20 anni dalla nascita di vladyka Serafim al cielo. Nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia”, potete leggere in russo e in italiano la vita di questo vero e proprio apostolo dell’Ortodossia in Italia.

 
Quanti giorni di digiuno dovremmo tenere prima della confessione?

Nepsis Italia

Se andate a confessarvi al 40° giorno del digiuno, 40 giorni. Se andate al primo giorno, allora un giorno di digiuno e, nei successivi 39 giorni, continuate il digiuno. In altre parole, quando si deve digiunare, si digiuna! Quest'idea della confessione e della necessità di digiunare prima della confessione è uno dei modi di – scusate la mia espressione stupida – idolatrare la nostra Ortodossia, uno dei falsi rigorismi che abbiamo imposto, perché molto spesso siamo tentati di dire "non vado a confessarmi, perché ho mangiato oggi dopo pranzo, non so cosa. Questo non lo faccio, perché...".

Se vogliamo essere sinceri, dobbiamo ammettere che a volte ci nascondiamo dietro questi rigorismi nel tentativo di rimanere il più lontano possibile da ciò che dobbiamo fare. Il digiuno dovrebbe avvicinarti alla confessione e la confessione dovrebbe avvicinarti al digiuno. Non hai digiunato fino a quando non ti sei confessato? Digiuna dopo che ti sei confessato! Non hai digiunato fino a quando non hai fatto la comunione? Fai la comunione e digiuna! Ci sono alcune cose veramente recuperabili nella Chiesa e – Gloria al Signore! – il digiuno è una di tali cose.

(Sacerdote Dr. Constantin Necula, Creștinism de vacanță, casa editrice Agnos, Sibiu, 2011, p. 219)

 
Gerusalemme nel mio cuore

Israel (Adam) Shamir, il cristiano ortodosso di origine ebrea di cui abbiamo già ospitato alcuni saggi, ci parla di Gerusalemme dopo la controversa dichiarazione del presidente Trump, guidandoci in un’attenta analisi delle posizioni contrapposte, dei conflitti e degli stati d’animo in un paese tanto cruciale quanto conflittuale nei rapporti umani in tutto il mondo. Presentiamo la traduzione italiana del saggio di Israel Shamir nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 
I cristiani in Unione Sovietica: Intervista di Enzo Biagi all'arcivescovo Kirill di Smolensk

Il nostro corrispondente Giuseppe, infaticabile ricercatore di video storici, ci segnala una vera chicca: tra i documentari di RAI scuola, è riuscito a ritrovare l’intervista di Enzo Biagi del 1990 all’allora arcivescovo di Smolensk e Kaliningrad – e oggi patriarca – Kirill. Osservare le condizioni della Chiesa ortodossa russa di 27 anni fa è un ottimo modo per iniziare una riflessione sulla stessa Chiesa di oggi.

 
La lotta per la restaurazione del mondo cristiano

Diamo la parola a padre Andrew Phillips con la traduzione italiana di un saggio in cui spiega gli ingredienti per la lotta per restaurare il mondo cristiano messo in pericolo dall’Occidente.

 
Una collezione di immagini sulle stazioni di pedaggio

L'artista Anna Ignatieva ha prodotto una serie di immagini digitali sul tema delle stazioni di pedaggio, o мытарства (mytarstva), della tradizione popolare ortodossa.

Noi non amiamo parlare molto di questo tema, che è tuttora controverso, forse al di là di ogni ragionevole misura, ma non ci dispiace questa collezione, anche se (pur nel loro aspetto fumettistico), le immagini risultano piuttosto inquietanti (come è giusto che siano, dato che trattano del peccato e dei suoi effetti sulle nostre anime), perché in questo modo si ridimensiona l'intera discussione escatologica sulla realtà ultima delle stazioni di pedaggio, riportandola sul terreno molto meno conflittuale delle immagini poetiche.

 
Una traduzione sbagliata del Padre Nostro?

Padre John Whiteford risponde a una perplessità sulle nuove idee di papa Francesco a proposito della traduzione del Padre Nostro, in un modo che potrebbe interessare anche ai traduttori delle preghiere ortodosse in lingua italiana.

 
I filaretisti scacciano i bambini disabili da un asilo, gli ortodossi li aiutano a crescere

Il 2 agosto 2017 la sede del centro “Prometeo” di Zaporozh’e, che aiuta bambini con sindrome di Down, paralisi cerebrale e autismo, è stata requisita dalle autorità per farne la casa del clero del “patriarcato di Kiev” in città. Il “vescovo” Fotij ha personalmente chiuso la posta dello stabile in faccia ai bambini disabili, ai loro genitori e ai collaboratori del centro.

Il personale del centro si è rivolto al vero vescovo ortodosso della città, il metropolita Luka (Kovalenko, ben noto anche nella nostra parrocchia), che si è subito adoperato perché questo centro potesse avere un nuovo locale, inaugurato il 19 dicembre per la festa di san Nicola, come riporta il sito della Chiesa ortodossa ucraina.

La lezione da imparare è importante e urgente: la pseudo-ortodossia non è solo un movimento che si diletta a occupare chiese ortodosse con la forza, ma è un cancro per la società civile del proprio paese.

 
L'Occidente feudale e l'Occidente perduto

Presentiamo nella sezione “Confronti” dei documenti la traduzione italiana di una riflessione di padre Andrew Phillips sul feudalesimo come chiave della rovina dell’Occidente cristiano e del suo allontanamento dalla vera Chiesa e dalla vera santità.

 
Il compito teme il maestro: riflessioni su una classe con Vladimir Gorbik

Presentiamo la traduzione italiana del resoconto di una classe di canto per direttori e cantori di coro, tenuta a Los Angeles alla fine dello scorso mese di agosto. Il conduttore delle lezioni è stato Vladimir Gorbik, il maestro di canto russo di cui abbiamo già trattato la figura e gli insegnamenti un paio di anni fa. Ci rincuora sapere che simili esperienze di scuola corale sono oggi possibili anche da noi in Italia.

 
Il patriarca annuncia un accordo sullo scambio di prigionieri nel Donbass

Orthocristian.com, 25 dicembre 2017

In una dichiarazione rilasciata dopo il suo recente incontro al monastero Danilovskij di Mosca con i leader delle autoproclamate repubbliche popolari di Donetsk e di Lugansk, nonché il capo del movimento pubblico "Scelta ucraina: il diritto del popolo", Viktor Medvedchuk, sua Santità il patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus' ha parlato dell'accordo raggiunto su tutti i dettagli dello scambio di prigionieri nel Donbass, come riferisce RIA-Novosti.

"Spero che lo scambio di prigionieri che avverrà possa dare inizio a questo processo, perché le liste non includono tutti coloro che rimarranno in cattività per qualche tempo, ma esprimo la fervida speranza che questo primo passo sia continuato con ulteriori sforzi per liberare tutti i prigionieri", ha affermato il patriarca.

Il patriarca ha anche espresso la sua convinzione che il conflitto nel Donbass non è necessario, e serve solo a indebolire tutti i partecipanti: "Nessuno ha bisogno di questo conflitto, che indebolisce chiunque sia coinvolto. Ma soprattutto, questo conflitto sacrifica molte persone; entrambe le parti sono tenute a sforzarsi per porvi fine ".

Come ha detto il leader di Donetsk, Aleksandr Zakharchenko, Kiev trasferirà 306 uomini alle guardie civili e 74 torneranno in Ucraina. Lo scambio è previsto per il 27 dicembre.

"Spero che la parte ucraina si attenga alle sue promesse", ha aggiunto Zakharchenko.

Il 15 novembre, durante una visita al Monastero di Nuova Gerusalemme, al di fuori di Mosca, Medvedchuk aveva chiesto al presidente Vladimir Putin di sostenere attivamente la proposta di uno scambio di prigionieri tra Kiev e Donetsk. Ha anche riferito che Kiev, Donetsk e Lugansk avevano accettato un elenco di prigionieri da scambiare. Il rappresentante presidenziale russo per il gruppo di contatto, Boris Grizlov, ha osservato che Kiev ha qui la sua ultima possibilità di tornare al processo negoziale, poiché le autorità ucraine "hanno interrotto i precedenti accordi sui prigionieri".

Il patriarca Kirill ha anche notato quanto profondamente il conflitto affligge la Chiesa ortodossa russa, con i fratelli ortodossi che combattono gli uni contro gli altri.

"Questa è una questione molto importante per la Chiesa ortodossa russa, perché il nostro gregge è da entrambe le parti. Ci sono i nostri fedeli da entrambe le parti. Chi piange tanto quanto la Chiesa russa riguardo a tutto ciò che sta accadendo, quando il fratello alza una mano contro il fratello? Vorrei sottolineare in particolare la necessità di una rapida soluzione pacifica a questo problema... E apprezzo molto la partecipazione costruttiva di entrambe le parti nell'accordo su quelle posizioni sulle quali possiamo dire, oggi, di avere finalmente concordato", ha detto sua Santità ai giornalisti.

 
I peccati dei padri: sulla futura unità amministrativa della Chiesa ortodossa russa nell'Europa occidentale

Padre Andrew Phillips torna a riflettere, in un saggio che vi presentiamo in traduzione italiana, sul futuro dell’Ortodossia russa nei nostri paesi. Perfino le giurisdizioni che vivono in maggior simbiosi reciproca (come la ROCOR e il suo patriarcato) hanno problemi a integrarsi, e talvolta hanno lasciato uno strascico di cattive amministrazioni pastorali, e questi problemi vanno affrontati, prima o poi.

 
Iniziato in Donbass lo scambio dei prigionieri di guerra

Ha avuto inizio lo scambio dei prigionieri di guerra nel Donbass per il quale la Chiesa ortodossa russa ha offerto la sua mediazione. Ancora molto resta da fare nel cammino verso una vera pacificazione, ma è consolante vedere come almeno in questo caso l'arrivo di festività religiose non ha coinciso con una recrudescenza del conflitto.

 
Alla sessione del Sinodo del 28 dicembre cambia radicalmente la gestione della Chiesa ortodossa russa in Europa occidentale

A riassumere le novità (soprattutto per noi) dell’ultima sessione del Santo Sinodo a Mosca (28 dicembre 2017), si rischierebbe di scrivere un testo più lungo delle minute stesse della riunione. Ci basti dire per il momento che, in un movimento che ricorda un po’ quello del gioco delle sedie musicali, si rimpiazzano quasi tutti i nostri vescovi in Europa Occidentale. L’arcivescovo Elisej di Sourozh passa a occuparsi della diocesi dell’Aia e dell’Olanda, lasciata dall’arcivescovo Simon di Bruxelles. Alla diocesi di Sourozh passa il vescovo Matfej, che purtroppo abbiamo appena avuto tempo di conoscere, ma che ricorderemo sempre in preghiera. Da noi ritorna temporaneamente il nostro ex vescovo Antonij, che intanto diviene vescovo di Vienna e Budapest. Il vescovo Tikhon di Podol’sk passa alla diocesi di Berlino e della Germania, sostituendo il defunto arcivescovo Feofan. I nostri affettuosi auguri a vladyka Nestor, che in questa apparente tempesta è riuscito per lo meno a non dover traslocare da Parigi.

Al di là del facile umorismo sul gioco delle cattedre musicali, apprezziamo da parte del Sinodo un desiderio di assegnare a ogni nostro paese vescovi giovani, competenti ed energici, conoscitori dei territori su cui dovranno esercitare il loro episcopato e in maggior parte ben padroni delle lingue e delle culture locali. Non possiamo che essere grati per questi provvedimenti, che al di là dei naturali incomodi che potranno portare, sono segni di fiducia nelle nostre capacità di servire e di promuovere la vita della Chiesa nei nostri paesi. A tutti quanti i nostri vescovi, vecchi e nuovi: Многая лета! Per molti anni! Ad multos annos!

 
L'arcivescovo Anastasios riceve la cittadinanza albanese dopo un'attesa di SOLI 25 anni

Avevamo già accennato, oltre due anni e mezzo fa, all'ingiustizia che vedeva negata da oltre due decenni la cittadinanza albanese all'arcivescovo ortodosso Anastasios di Tirana.

Per correttezza, dobbiamo riportare che la cittadinanza è arrivata al primate quest'ultimo 24 dicembre: ecco i dettagli dal sito della Chiesa ortodossa autocefala d'Albania.

Apprezziamo la calma e il sottile umorismo espressi da sua Eminenza, quando ha accennato che il tempo aggiunge valore a certe cose, come il vino (e i suoi documenti), ma non abbassiamo la guardia quando vediamo evidenti sperequazioni verso la Chiesa.

 
Come il santo guerriero Il'ja Muromets è stato bandito in Ucraina

L’ucrainismo contemporaneo sta arrivando al punto di follia di cancellare la storia dei suoi stessi santi, se questi possono servire a sottolineare la sostanziale unità nazionale di russi e ucraini. La vittima di oggi è Il'ja Muromets, un santo guerriero sepolto nella Lavra delle Grotte di Kiev, e ora oggetto di una campagna di bando ideologico sulla quale possiamo leggere un saggio in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 
I principi dell'architettura ortodossa espressi in un edificio secolare

In un giorno in cui circolano commenti sull’incapacità di cristianizzare eventi secolari come il capodanno e le bevute, vi presentiamo in traduzione italiana la prova di come questo sia fin troppo possibile, mostrandovi uno dei recenti progetti di Andrew Gould: un’enoteca di Charleston edificata secondo gli stessi principi che regolano la costruzione delle chiese ortodosse.

 
Un confronto sul matrimonio

Come sorpresa per il nuovo anno, vi presentiamo un testo un po’ curioso. Dal 2014 abbiamo condotto una serie di conversazioni via e-mail con un giurista cattolico, che stava per diventare un avvocato canonista. I temi delle conversazioni sono stati diversi, ma il filo conduttore generale è centrato sulle concezioni cattolica e ortodossa del matrimonio. In quasi tre anni di messaggi, abbiamo affrontato diversi argomenti relativi al matrimonio, che vi presentiamo in un singolo documento di notevole lunghezza. Prima di iniziare a leggerlo, vi avvertiamo che nelle discussioni c’è un certo livello di controversie, sia perché è un confronto tra un cattolico e un ortodosso convinti delle loro idee (e che si esprimono senza mezzi termini), sia perché si tratta di un dialogo tra persone che parlano da posizioni piuttosto distanti e in qualche modo opposte (un giurista poco interessato ad aspetti teologici, e un parroco diffidente dei giuridismi nei sacramenti).

 
Capodanno in Donbass

Il sito L'Antidiplomatico riporta una rassegna degli ultimi danni di guerra in Donbass, ancora contro obiettivi civili. Queste immagini dovrebbero farci riflettere sulle nostre responsabilità, e farci tenere sempre alta la guardia dell'indignazione.

 
Celebrazioni del NATALE ORTODOSSO 2017/2018

Sabato 6 Gennaio

Vigilia di Natale

ore 10  - Divina Liturgia della Vigilia (Vespro + Liturgia di san Basilio il Grande)

ore 17 - Veglia del Natale (Grande Compieta e Vespro + Mattutino)

(non celebreremo funzioni durante la notte)

 

Domenica 7 Gennaio

NATALE DEL SIGNORE

ore 10 - Divina Liturgia

(dopo la Liturgia) spettacolo di Natale dei bambini della parrocchia

Buon Natale! Cu Nașterea Domnului! С Рождеством Христовым!

 
Il matrimonio interrazziale e la fede ortodossa

Vi abbiamo presentato nella scorsa estate un articolo di padre John Whiteford sul peccato della separazione razziale. Da pochi giorni padre John ha ripreso l’argomento occupandosi del tema del matrimonio interrazziale, avversato da alcuni ortodossi americani simpatizzanti del nazionalismo bianco (ma che potrebbe essere altrettanto avversato da ortodossi preoccupati da "invasioni di stranieri" in Italia). Da buon conoscitore delle scritture, e da protagonista in prima persona di un matrimonio interrazziale (sua moglie, matushka Patricia, è cinese), padre John è la persona ideale per fornire sull’argomento una risposta ragionata ed equilibrata, che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Etica” dei documenti.

 
Un confronto tra feudalesimo e globalizzazione

In un saggio che vi presentiamo in traduzione italiana, padre Andrew Phillips traccia un parallelo storico tra il sistema feudale dell’XI secolo e la globalizzazione contemporanea, delineandone le inquietanti similitudini. 

 
Un ricordo di Doktor Liza a un anno dalla sua scomparsa

Facciamo un bel regalo di Natale alla nostra memoria, con un tributo a una delle più straordinarie persone da poco scomparse: Elizaveta Glinka, o “Doktor Liza”, che rivediamo in un ricordo scritto dal nostro caro amico Enrico Vigna sul Saker blog italiano.

 
In memoriam: archimandrita Placide (Deseille)

Orthodoxie.com, 7 gennaio 2018

Oggi alle ore 13, padre Placide Deseille si è addormentato in Cristo all'età di 91 anni. Nato il 16 aprile 1926 a Issy-les-Moulineaux, Padre Placide divenne monaco dell'abbazia cistercense di Bellefontaine nel 1942, all'età di sedici anni. Fondò nel 1966 con amici monaci un monastero di rito bizantino a Aubazine, nella Corrèze. Nel 1977 i monaci decisero di diventare ortodossi, furono ricevuti nella Chiesa ortodossa il 19 Giugno 1977, e nel febbraio del 1978 divennero monaci del monastero di Simonos Petra a Monte Athos. Inviati poi in Francia dall'archimandrita Aimilianos, igumeno di Simonos Petra, per stabilirvi una fondazione dipendente da quel monastero, i padri Placide e Séraphin inaugurarono il monastero di Sant'Antonio il Grande il 14 settembre 1978, in una casa fatiscente a Saint Laurent en Royans, in una valle selvaggia del Vercors. Nella sua scia nacque il Monastero della Protezione della Madre di Dio, che doveva essere conosciuto in seguito come il nome di monastero di Solan.

Padre Placide ha insegnato patristica all'Istituto teologico ortodosso Saint-Serge a Parigi. è stato anche il fondatore della collezione "Spiritualité orientale" pubblicata dall'abbazia di Bellefontaine, e autore di numerosi libri sulla storia del monachesimo e della spiritualità ortodossa di cui è stato specialista. Vi presentiamo il video della conferenza dell'archimandrita Placide (Deseille): "Le traduzioni dei Padri della Chiesa nel Medioevo a oggi", durante le Giornate del libro ortodosso organizzate da Orthodoxie.com il 17 e 18 febbraio 2012 a Parigi.

Eterna Memoria!

 
Intervista a Radio Vaticana

In occasione del Natale del vecchio calendario, Radio Vaticana ha realizzato una breve intervista al vostro parroco sulle particolarità del Natale per i cristiani ortodossi.

Escludendo il cenno iniziale agli ortodossi che alla riforma del calendario gregoriano avrebbero “spostato in avanti il giorno tradizionale del 25 dicembre” (cosa che ci sembra più uno svarione da incomprensione redazionale, piuttosto che un errore di prospettiva storica), l’intervista, per quanto semplice, ci sembra ben realizzata, e resta un momento prezioso di dialogo e di confronto, con un pubblico ben più vasto di quello che il nostro sito parrocchiale potrebbe mai sperare di raggiungere.

 
Sionismo cristiano: l'eresia preferita dei neocon

Presentiamo in traduzione italiana una breve confutazione del fenomeno del sionismo cristiano, tanto diffuso nel mondo evangelico quanto pernicioso dal punto di vista di un’autentica visione cristiana ortodossa.

 
Quando il battesimo non è divertente

Forse non tutti sanno che un battesimo può essere un’esperienza stressante non solo per il battezzato e i suoi parenti, ma anche per lo stesso sacerdote celebrante, soprattutto quando manca un’adeguata preparazione al sacramento. Vi presentiamo in traduzione italiana le esperienze dell’arciprete Sergej Adodin di fronte a casi di battesimi meno che ideali.

 
I 12 giorni di Natale

La sensibilità dei “giorni santi” del Natale non è molto sentita in Italia (grazie alla svalutazione delle feste ortodosse, con i loro periodi prolungati di festeggiamento), e la risposta di padre John Whiteford sui 12 giorni del Natale, che presentiamo in traduzione italiana, può sembrare di scarso interesse per alcuni lettori del nostro sito. Tuttavia, deve proprio servirci a riacquistare una comprensione corretta dei periodi di festa e del loro equilibrio con i periodi di digiuno all’interno dell’anno della Chiesa.

 
Alilo: il canto georgiano del Natale

Ecco un video della processione natalizia della Chiesa ortodossa georgiana a Tbilisi.

Il canto che l'accompagna, "Alilo" (Alleluia) è un canto natalizio tradizionale, che inizia con le parole "otsdakhutsa dekembersa qriste ishva betlemshinao" (Il 25 di dicembre Cristo è nato a Betlemme).

 
L’Ortodossia di fronte ai giuramenti

Nei giorni scorsi, ha fatto scandalo in Romania il caso di uno zingaro di Timișoara (nella foto), portato dai suoi parenti a giurare in chiesa di non avere avuto rapporti sessuali con sua nuora. Mentre la stampa romena testimonia una valanga di critiche per questo evento e in generale, per i giuramenti fatti in chiesa, ricordiamo intanto la risposta di padre John Whiteford alla domanda sulla liceità dei giuramenti, che vi abbiamo presentato alla fine dello scorso settembre, e che offre spunti e risposte per valutare questi casi pratici con cognizione di causa.

 
In difesa della costruzione di chiese ortodosse: una prospettiva dalla provincia russa

Partendo dal tema della costruzione di una chiesa degli Edinovertsi nella città di Uljanov (e dalle animate discussioni contro questo progetto), Vladimir Basenkov cerca di riflettere sul valore di una chiesa nel cambiare il clima morale degli abitanti del luogo. Vi presentiamo le sue considerazioni in russo e in italiano nella sezione “Pastorale” dei documenti.

 
Un ricordo di padre Placide (Deseille)

Presentiamo in russo e in italiano un articolo in memoria dell’archimandrita Placide (Deseille) di cui abbiamo dato una settimana fa l’annuncio della dipartita. A ricordarlo è padre Vasilij (Pasquiet), ortodosso francese oggi abate in Russia, un personaggio che avevamo trattato in uno dei nostri articoli alla fine di maggio del 2016.

 
Il significato di padre Seraphim Rose per il cristiano di oggi

Presentiamo la traduzione italiana di una valutazione di padre Seraphim Rose fatta specificamente per sottolineare il suo contributo al nostro cammino spirituale, e il suo messaggio a chiunque cerca una visione ortodossia in equilibrio tra la fedeltà alla tradizione e l’apertura missionaria.

 
San Giovanni Maximovich e ciò che è al di là del conservatore e del liberale

Presentiamo nella sezione “Santi” dei documenti la traduzione italiana di un ritratto di san Giovanni di Shanghai e di San Francisco, preparato da padre Andrew Phillips per mostrare come la vera santità potrebbe abbracciare sia le tendenze conservatrici sia quelle liberali all’interno della Chiesa, ma viene di solito disprezzata dai partigiani più esclusivisti di entrambi i campi.

 
Padre Theodoros Zisis: “non stiamo facendo appelli per uno scisma”

Abbiamo già ospitato sul nostro sito un articolo biografico di padre Theodoros Zisis, e una sua critica ai temi del Concilio di Creta del 2016.

Presentiamo oggi la traduzione italiana di un articolo che spiega le ragioni di padre Theodoros e di altri sacerdoti della Chiesa greca di sospendere la commemorazione del loro vescovo, in polemica con l'accettazione da parte di quest'ultimo del Concilio di Creta. Tuttavia, come fa notare padre Theodoros, questa sospensione della commemorazione non è un crimine contro l'unità della Chiesa, ma piuttosto una riaffermazione di tale unità, che pur nel dissenso teologico rifiuta di entrare in scisma, di creare sinodi alternativi e giurisdizioni parallele. L’esempio di padre Theodoros è un monito a quanti hanno scelto in vari luoghi (Italia compresa) la scorciatoia dell’Ortodossia non canonica ammantandosi di giustificazioni teologiche ed ecclesiologiche.

 
Diveevo, la capitale nascosta della Santa Rus'

Roman Iljushenko ci porta con lui a un pellegrinaggio natalizio al monastero di Diveevo, che vi presentiamo in russo e in italiano nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti.

 
In memoriam: Oliver Ivanović

Ricordiamo Oliver Ivanović (nella foto), il politico serbo del Kosovo assassinato davanti al suo ufficio di Mitrovica il 16 gennaio 2018. Lo avevamo conosciuto al monastero di Decani (zona di cui era originario) nelle nostre visite, e apprezzavamo il suo impegno per una soluzione negoziale dei conflitti che, pur nell’opposizione alla creazione forzata del Kosovo indipendente, aveva in mente la difesa dei diritti della popolazione serba oppressa. Con lui scompare uno dei pochi leader serbi in grado di parlare albanese (oltre che inglese e anche italiano... a nostra vergogna: quanti lo conoscevano in Italia?). Le dinamiche sono in modo inquietante simili a quelle dell’assassinio di Oles’ Buzina a Kiev il 16 aprile 2015 2015: un cristiano ortodosso pacifico, di profondità intellettuale, che dà fastidio nel clima di uno stato devastato da un’insensata rivoluzione a guida americana, e la cui stessa esistenza minaccia l’imposizione di un conflitto demagogico. Anche di fronte a questo delitto, non possiamo che rispondere “nessuno è dimenticato – nulla è dimenticato”.

Вјечнаја памјат! Kujtesa e përjetshme! Memory eternal! Eterna memoria!

 
Jurij Kot: Non è il mio paese?

Jurij Kot (nella foto) è un giornalista ucraino, uno dei tanti costretti a vivere a Mosca per poter esprimere liberamente un’opinione sul suo paese: scopriamo quale sia questa opinione nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti, con la traduzione italiana di uno dei suoi ultimi testi pubblicati su Facebook.

 
Il futuro Impero cristiano

Presentiamo la traduzione italiana di un saggio di padre Andrew Philips sull’Impero cristiano, che al di la delle utopie storiche può essere un ideale di società che accomuna tutti i cristiani ortodossi.

 
Una dichiarazione pubblica sulle diaconesse ortodosse da parte di chierici e laici preoccupati

Poco meno di un anno fa, vi abbiamo presentato la notizia di una chirotesia di diaconesse effettuata dal patriarca Teodoro II di Alessandria in una chiesa del Katanga.

A partire da questo caso isolato, e al di fuori del contesto missionario africano, si è sviluppato un movimento di incoraggiamento all’ordinazione delle diaconesse, dietro la quale è facile vedere le ben note ideologie del femminismo e dell’ugualitarismo di gender. Tale movimento ha creato una reazione di molti ortodossi di spicco, soprattutto in America, di cui presentiamo la dichiarazione pubblica in traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti.

 
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