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29/04/2012  La preparazione al Battesimo nella Chiesa ortodossa  
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Sezione 1

Siti ufficiali delle Chiese Ortodosse nel mondo

 
5 tesi del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa ucraina sul Tomos per la "Chiesa ortodossa dell'Ucraina"

Kirill Aleksandrov ci propone una serie di riflessioni su 5 punti, o tesi, della recente Dichiarazione del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa ucraina, che vi abbiamo presentato alcuni giorni fa. Ecco le 5 tesi in questione:

1) Il progetto del Tomos è fallito

2) L'idea del Tomos ha portato all'illegalità, alla violenza e all'ostilità in Ucraina

3) L'idea del Tomos ha portato l'Ortodossia sull'orlo dello scisma

4) L'idea del Tomos ha rivelato il pensiero erroneo del Fanar

5) Non è troppo tardi per rettificare tutto

Potete trovare il testo di Kirill Aleksandrov in russo e in italiano nella sezione “Confronti” dei documenti.

 
C'è grazia ora nei sacramenti del Patriarcato di Costantinopoli e della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina"?

Due settimane fa, vi abbiamo presentato alcuni chiarimenti dell’arcivescovo Feodosij (Snigirjov) di Bojarka in materia di sacramenti e del loro riconoscimento. Oggi vi presentiamo in russo e in italiano il testo competo dell’intervista all’arcivescovo Feodosij fatta dal diacono Sergej Geruk e pubblicata sul portale Pravoslavie.ru.

 
Condoglianze di sua Santità il patriarca Kirill per l'incendio alla cattedrale di Notre-Dame

Patriarchia.ru, 16 aprile 2019

Sua Santità il patriarca Kirill di Mosca e di Tutta la Rus' ha inviato un messaggio di condoglianze all'arcivescovo di Parigi Michel Aupetit sull'incendio scoppiato alla cattedrale di Notre-Dame il 15 aprile 2019.

A sua Eminenza Michel Aupetit, arcivescovo di Parigi

Vostra Eminenza,

mi ha addolorato profondamente apprendere del devastante incendio che ha causato enormi danni alla cattedrale di Notre-Dame - un venerato santuario della Chiesa cattolica romana in Francia.

Mi immedesimo con lei, con il suo gregge e con tutti coloro che tengono caro questo capolavoro di architettura cristiana che occupa un posto speciale tra i siti architettonici del patrimonio mondiale.

Elevo le mie preghiere al Signore per aiutare a superare le conseguenze dell'incendio e ripristinare la cattedrale nel suo antico splendore nel prossimo futuro. Spero che gli sforzi congiunti della Chiesa, dello stato e di tutte le persone interessate siano coronati da successo.

Con amore in Cristo,

+KIRILL, PATRIARCA DI MOSCA E DI TUTTA LA RUS'

 
Con la Madre di Dio nell’Inghilterra orientale

Vi presentiamo la traduzione italiana del resoconto fatto da padre Andrew Phillips della recente visita nell’Inghilterra orientale dell’icona miracolosa della Madre di Dio detta "della radice di Kursk" (Kursko-korennaja, nella foto), protettrice della diaspora ortodossa russa nel mondo.

 
Come la parola "perdonami" mi ha riportato alla Chiesa

Vi presentiamo in russo e in italiano la toccante testimonianza di Elena Esaulova (nella foto) che dopo un frettoloso battesimo adulto ha lasciato la Chiesa ortodossa vivendo per diversi anni in una comunità carismatica protestante, per ritrovare dopo molto tempo la strada della riscoperta della sua fede ortodossa.

 
I russini come terra incognita nel terzo millennio

Matfey Shaheen ripropone sul portale Pravoslavie.ru un articolo introduttivo ai russini (o carpato-russi) scritto nel 2006 all’arciprete Dimitrij Sidor di Uzhgorod. Vi presentiamo il testo russo e la traduzione italiana di questa introduzione a un popolo tanto significativo per l’Ortodossia quanto sconosciuto ai più, e speriamo che, come promesso da Shaheen, seguano presto altri articoli simili sul tema della Rus’ Carpatica.

 
Perché Filaret ha paura di Zelenskij

All’approssimarsi del ballottaggio delle elezioni presidenziali ucraine, vi presentiamo il testo russo e italiano dell’analisi di Kirill Alexandrov sulle reazioni di diversi ambienti religiosi verso i candidati. È interessante notare come le paure nei confronti di Vladimir Zelenskij da parte di scismatici e uniati (mentre la Chiesa ortodossa ucraina non fa alcun apprezzamento in materia) riflettono la paura del ritorno a una situazione in cui i diritti di ogni credente in Ucraina siano rispettati, e le prevaricazioni tornino a essere considerate come dei reati.

 
Padre Theodoros Zisis: il Fanar appare isolato dalle Chiese autocefale

Vi presentiamo in russo e in italiano un articolo sulle ultime considerazioni del protopresbitero Theodoros Zisis (nella foto), che continua a far sentire nel mondo ortodosso greco una voce aperta e onesta di denuncia alle azioni non canoniche e alle deliberate menzogne della leadership del Patriarcato di Costantinopoli.

 
Storia di un miracolo dalla Lavra delle Grotte di Kiev

Iniziamo la Settimana Santa con il racconto in russo e in italiano dello ierodiacono Stefan (nella foto, a sinistra), un giovane monaco della Lavra delle Grotte di Kiev tonsurato al grande abito poco prima della sua morte per un tumore: una storia edificante che ci permette di sperare in un senso più profondo della vita anche per chi deve concluderla troppo presto.

 
Visita dei pellegrini da Bergamo

Approfittando di un giorno di festa, il 22 aprile ci ha fatto visita padre Oleg Podryachik con la sua famiglia e i parrocchiani da Bergamo. Grazie per avere condiviso con noi un momento del vostro pellegrinaggio a Torino, e buona Pasqua a tutti!

 
Il Sinodo della Moldova sostiene la Chiesa canonica ucraina

Vi presentiamo in russo e in italiano la notizia del sostegno del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa della Moldova alla Chiesa ortodossa ucraina canonica, come risulta dal documento di venerdì 19 aprile in cui si condannano le azioni del Patriarcato di Costantinopoli in Ucraina.

 
Domande e risposte dalla corrispondenza di aprile 2019

Padre Andrew Phillips ha messo sul suo blog una nuova serie di domande e risposte, che vi proponiamo in traduzione italiana. Da temi di attualità alla gestione della Chiesa, dalla vita morale al destino umano, padre Andrew cerca sempre di analizzare le domande che gli arrivano da una prospettiva di fede e di esperienza pastorale.

 

 
Ha screditato l'Ortodossia screditando se stesso!

Dai blog in lingua francese Journal d’un orthodoxe ordinaire e Orthodoxologie, vi abbiamo tradotto in italiano una conclusione sulla débâcle dell’autocefalia ucraina, scritta sotto la forma di un invito al pentimento: quest’ultimo ci sembra un modo assai decente di risolvere i conflitti nella Settimana Santa.

 
Perché le funzioni mattutine della Settimana Santa sono celebrate alla sera, e le funzioni serali al mattino?

Vi presentiamo la nostra traduzione italiana, con alcune note di chiarimento, alla risposta data sul blog Mystagogy dal nostro amico John Sanidopoulos a una domanda che lascia spesso perplessi i visitatori e i neofiti delle funzioni delle Settimana santa ortodossa. Molti si chiedono perché in questi giorni il Mattutino si celebra alla sera, mentre le funzioni del mattino sono per lo più Liturgie vesperali: la spiegazione di John Sanidopoulos è molto chiara ed esauriente, e permette non solo di spiegare la pratica della Chiesa, ma anche di aiutare a capire l’evoluzione storica dei riti della Chiesa e il loro adattamento alle necessità umane (incluse le loro debolezze), facendo sì che “il sabato sia fatto per l’uomo”.

 
Le letture profetiche del Sabato Santo

Alla Liturgia Vesperale del Sabato Santo, si leggono ben quindici passi dall'Antico Testamento, che in un modo o nell'altro costituiscono le profezie bibliche della risurrezione di Cristo. Ringraziamo Benedetta, che ci ha fatto sapere che le indicazioni dei testi non si trovano facilmente in italiano. Perciò, ecco qui la lista delle quindici letture profetiche per tutti quelli che vogliono seguirle durante la funzione del Sabato Santo, oppure leggerle a casa:

Prima: Genesi 1:1-13
Seconda: Isaia 60:1-16
Terza: Esodo 12:1-11
Quarta: Giona (l'intero libro) 1:1-4:11
Quinta: Giosuè 5:10-15
Sesta: Esodo 13:20-22, 14:1-32, 15:1-19
Settima: Sofonia 3:8-15
Ottava: Terzo libro dei Re (ovvero 1 Re nelle Bibbie cattoliche e protestanti) 17:1,8-23
Nona: Isaia 61:10-11, 62:1-5
Decima: Genesi 22:1-18
Undicesima: Isaia 61:1-9
Dodicesima: Quarto libro dei Re (ovvero 2 Re nelle Bibbie cattoliche e protestanti) 4:8-37
Tredicesima: Isaia 63,11-19, 64:1-5. (si omette la prima frase, iniziando con "Dov'è colui...")
Quattordicesima: Geremia 31:31-34
Quindicesima: Daniele 3:1-88
 
Auguri pasquali del Metropolita IOANN di Korsun e dell'Europa occidentale, Esarca patriarcale nell'Europa occidentale
 
Cristo è risorto!
 
Stimati arcipastori, reverendi padri, carissimi fratelli e sorelle nel Signore, figli della Chiesa ortodossa russa nell'Europa occidentale! Mi congratulo con voi per il grande trionfo della Pasqua del Signore, la risurrezione del Signore Gesù dai morti!
Nella Risurrezione di Cristo si compiono tutte le profezie bibliche sul superamento della morte. Nella risurrezione di Cristo, trova la sua giustificazione la convinzione dell'immortalità che vive nelle profondità del cuore umano. Nella risurrezione di Cristo, si soddisfa la sete dell'eternità. Nella Risurrezione di Cristo acquista un senso immutabile il desiderio di vittoria sulla morte, incarnato nei podvigi (imprese e gesta eroiche).
La Chiesa proclama in ogni momento ai suoi figli l'annuncio evangelico della risurrezione di Cristo. Il Signore Gesù è risorto nel suo corpo – e noi risorgeremo fisicamente. Il corpo risorto del Signore non ha più conosciuto alcuna barriera – e il nostro corpo sarà glorificato nello Spirito. Il Signore ha regnato sul mondo – e ci attende la gloria celeste.
La risurrezione di Cristo è inestricabilmente legata alla sua seconda gloriosa venuta. "Proclamiamo la tua morte, o Signore, confessiamo la tua risurrezione, attendiamo la tua venuta", si dice nella Liturgia dell'apostolo Giacomo. Nella speranza della venuta del Signore e della risurrezione generale, noi siamo chiamati con voi a predicare il Vangelo. Così dappertutto, fino ai confini della terra, è stato udito il buon annuncio che la morte non c'è più.
Stimati arcipastori, reverendi padri, carissimi fratelli e sorelle nel Signore, figli della Chiesa ortodossa russa nell'Europa occidentale! Mi congratulo con voi per il grande giorno senza fine della Pasqua di Cristo. Il Risorto dai morti, il Signore Gesù, "la stella luminosa del mattino" (Ap 22,16), sia con voi in questo tempo di Pasqua, tutti i giorni della nostra vita e fino alla fine del mondo.
 
CRISTO È RISORTO!
 
IOANN,
Metropolita di Korsun e dell'Europa occidentale,
Esarca patriarcale dell'Europa occidentale
 
Pasqua di Cristo,
Parigi, 2019
 
Antiochia e Gerusalemme trovano un accordo sul Qatar

Il recente incontro dei patriarchi di Alessandria, Antiochia e Gerusalemme a Cipro ha portato un risultato molto positivo: la risoluzione del contenzioso sul Qatar tra i patriarcati di Antiochia e Gerusalemme, un tema sul quale il nostro sito vi ha tenuti informati fin dal 2013. La notizia è ormai vecchia di più di una settimana, ma abbiamo preferito attendere di offrirvi oggi la sua traduzione italiana come regalo pasquale. Questo evento ha portato a ristabilire la comunione interrotta tra i due patriarcati che comprendono la maggioranza dei fedeli ortodossi arabi nel mondo.

 
Immagini dalla notte pasquale – 2019

Vi presentiamo una nuova galleria fotografica con le immagini della notte di Pasqua, in cui il nostro amico Alberto Ceoloni ha voluto ritrarci come fa da molti anni: gli siamo grati sia per questi momenti che ci aiuta a ricordare, sia per la sua costanza nel rimanere al nostro fianco nei momenti più importanti della nostra vista parrocchiale.

 
In memoriam: arcivescovo Alipij e vescovo Mikhail

Nel corso dell'ultima settimana si sono addormentati nel Signore due vescovi della diaspora russa: il vescovo Mikhail (Storozhenko, nella foto a sinistra) di Rue Daru, defunto in Francia al Lunedì Santo, e l'arcivescovo Alipij (Gamanovich, nella foto a destra) della ROCOR, defunto in America alla mattina della Pasqua.

I due vescovi ultranovantenni avevano in comune le origini (le regioni di Kherson e di Nikolaev, a nord della Crimea, in quella che non si vergognavano di chiamare "Novorossija") e una vita di esilio in Occidente. Possiamo leggere qualcosa di più sulle loro vite nel saggio autobiografico (in inglese) dell'arcivescovo Alipij e nella nota biografica (in francese e in russo) del vescovo Mikhail.

Eterna memoria!

 
"Il patriarca Bartolomeo non rispetta i sacri canoni": 12 anziani athoniti si rivolgono alla sacra Comunità in difesa della Chiesa ucraina canonica

Vi presentiamo in traduzione italiana un articolo sulla lettera scritta da 12 superiori monastici di eremi e celle dipendenti dai monasteri del Monte Athos, che condannano apertamente l’invasione anti-canonica dell’Ucraina da parte del patriarca di Costantinopoli, lamentando il rischio dell’estensione dello scisma anche alla stessa Montagna Santa.

 
I cibi pasquali e il loro simbolismo

Negli anni passati vi abbiamo messo a disposizione sul sito una spiegazione dei cestini pasquali e un breve articolo sul simbolismo della tavola pasquale; oggi vi presentiamo in russo e in italiano il testo più dettagliato di Irina Pertseva (catechista presso il podvor’e patriarcale di Krutitsy a Mosca) che parla dei principali cibi legati alla Pasqua, e cerca di ricostruire attentamente il loro significato al di là delle più facili interpretazioni popolari.

 
Pellegrinaggi in Russia e in Terra Santa – 2019

La nostra parrocchia vi propone quest’anno ben due pellegrinaggi di una settimana, uno in Russia dal 7 al 14 settembre 2019, e uno in Terra Santa dal 23 al 30 novebre 2019. Vi presentiamo i programmi di entrambi i pellegrinaggi, e ringraziamo il nostro diacono Nicolae e il nostro lettore Alexander che si sono dati da fare per renderli possibili.

 

 
Dodici citazioni su Ortodossia, ecumenismo e cattolicesimo

Dal blog Orthodoxologie del nostro caro confratello Claude Lopez-Ginisty, vi presentiamo una serie di citazioni all’apparenza ciniche, ma in realtà di assoluto buon senso, che ci aiutano a vedere il dialogo tra cristiani con sobrietà e sincerità.

 

 
Dimissioni dell’arcivescovo Demetrio d’America

L’arcivescovo Demetrios (Trakatellis, nella foto con il patriarca Bartolomeo) ha rassegnato le sue dimissioni da capo dell’Arcidiocesi greca d’America nel suo incontro con il patriarca al Fanar sabato 4 maggio. Le sue dimissioni saranno valutate dal Santo Sinodo giovedì 9 maggio. L’arcivescovo Demetrios ha diretto l’Arcidiocesi greco-ortodossa d’America dal 1999, dopo il mandato di un triennio del suo predecessore Spyridon (Papageorge), già metropolita d’Italia.

 
Lo splendore della Pasqua greca

Vi presentiamo in russo e in italiano un articolo sulle tradizioni pasquali greche, sotto forma di intervista all’etnologa Ksenija Klimova, esperta di folklore greco dell’Università statale di Mosca. Attraverso l’intervista, vediamo come due mondi popolari ortodossi si studiano e si ammirano a vicenda, riconoscendo nelle loro particolarità tradizionali espressioni distinte ma equivalenti della stessa fede.

 
Le attitudini degli scismatici ucraini verso Chiesa e stato

Vi presentiamo due articoli di Konstantin Shemljuk pubblicati dal sito dell’Unione dei giornalisti ortodossi:

1) Nel primo articolo, intitolato “Gli scismatici rimangono scismatici”, potete leggere in russo e in italiano un’analisi approfondita delle tesi del recente documento di 12 anziani athoniti, che si oppongono all’ingerenza di Costantinopoli in Ucraina e all’omologazione degli scismatici ucraini agli altri ortodossi.

2) Nel secondo articolo, intitolato “Cristo e Barabba”, potete leggere in russo e in italiano i commenti ai recenti messaggi di auguri al neopresidente Zelenskij fatti dal metropolita Onufrij e dal “patriarca” Filaret, per rendervi conto ancora una volta di più dell’abisso che separa le due personalità e le rispettive strutture.

 
Viaggio a Mosca (terza parte)

Eccovi la traduzione italiana del terzo capitolo del diario da Mosca di padre John Whiteford (nella foto), di cui vi abbiamo già tradotto le parti iniziali: in questa sezione è incluso il resoconto della visita al monastero Sretenskij, che padre John aveva già visitato nel 2007 per le feste della riunificazione della ROCOR con il patriarcato, e dove ha potuto fare alcune considerazioni sulla crescita dell’ultimo decennio.

 
Celebrazioni pasquali in Cina e in Pakistan

Vi presentiamo un paio di articoli sulle celebrazioni di Pasqua a Lahore e Islamabad nelle chiese dipendenti dal Patriarcato di Mosca (con un video in cui possiamo sentire l’annuncio pasquale in urdu, una lingua parlata da oltre 170 milioni di persone nel mondo), e a Shanghai, in quella che fu la cattedrale di san Giovanni (Maksimovich) e che ha visto una funzione pasquale per la prima volta dal 1965.

 

 
Il Dipartimento di Stato USA continua con le sue ingerenze nella Chiesa ortodossa

Il nostro amico George Michalopulos, in un commento al suo blog Monomakhos che vi presentiamo in traduzione italiana, fa notare l’ennesima pressione fatta dal governo americano per spingere la Chiesa di Grecia a schierarsi a favore degli scismatici ucraini.

 
In memoriam: Abate Aimilianos di Simonopetra

Il 9 maggio 2019 si è addormentato nel Signore l’anziano Aimilianos (Vafides), già monaco delle Meteore e poi abate del monastero di Simonopetra al Monte Athos, che da anni viveva ritirato presso il monastero femminile di Ormylia in Calcidica: vi presentiamo un suo breve necrologio.

.Eterna memoria! Αιωνία η μνήμη!

 
Due risposte a domande sull'inferno

Dal blog Orthodoxologie, vi presentiamo in traduzione italiana due risposte di Hank Hanegraaff (nella foto) a domande che mettono spesso in crisi i cristiani: perché dover credere all’inferno, e se l’inferno sia o no un luogo di tortura.

 
Nuovo sito della parrocchia di Bergamo

Siamo sempre felici quando una parrocchia ortodossa in Italia lancia un nuovo sito, perché uno dei più grandi ostacoli alla crescita della Chiesa ortodossa nei paesi occidentali è la sua mancanza di visibilità pubblica. Accogliamo con ancor più piacere il nuovo sito della parrocchia di Bergamo dedicata all’icona della Madre di Dio di Vladimir, una parrocchia che ci è vicina sotto molti aspetti. Ringraziamo padre Oleg di avere dato la sua benedizione a quest’iniziativa, e auguriamo al webmaster Flavio un fruttuoso lavoro in questo ministero virtuale.

 
L'idra bicefala dello scisma ucraino e l'Ortodossia nel mondo

Anche nel periodo pasquale non è stata abbassata la guardia sui rischi della crisi ucraina, e il metropolita Ilarion di Volokolamsk (nella foto) si fa ancora sentire sul tema della duplicità degli scismatici e sulle reazioni suscitate tra le Chiese ortodosse locali in tutto il mondo: vi presentiamo in russo e in italiano la sua ultima dichiarazione.

 
Il teorico del "primus sine paribus" eletto nuovo arcivescovo in America

Sabato 11 maggio, ignorando i desideri dei greci d’America che richiedevano un nuovo arcivescovo nativo degli Stati uniti e conoscitore della cultura americana, il Sinodo di Costantinopoli ha eletto come nuovo arcivescovo uno degli ultimi greci di Istanbul. Il metropolita Elpidophoros di Bursa (al secolo Ioannis Lambriniadis, nella foto), è noto come portavoce della posizione del patriarca di Costantinopoli come "primus sine paribus" (primo senza uguali), un’ecclesiologia non dissimile da quella papista. Se da una parte questo porterà un prevedibile rafforzamento dell’arcidiocesi americana nell’obbedienza fanariota, dall’altra affosserà le buone relazioni con le altre giurisdizioni ortodosse in America, un’opera nella quale l’arcivescovo dimissionario Demetrios aveva speso molto tempo ed energia.

 
Il padiglione del paradiso

Andrew Gould, il progettista di chiese ortodosse di Charleston che ci ha già affascinati con molti suoi progetti, ci presenta oggi un nuovo progetto di fusione di elementi di arte bizantina e islamica nel curioso contesto di un’esposizione di arte moderna. Con questo progetto, che possiamo seguire in traduzione italiana nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti, ci sembra che Andrew Gould abbia realizzato il desiderio espresso da C. S. Lewis: “Quello che vogliamo non sono altri libretti sul cristianesimo, ma altri libretti di cristiani su altri argomenti – con il loro cristianesimo latente”. In altre parole, quando credenti come Gould sapranno far irrompere la loro visione cristiana in tutti gli aspetti del disegno artistico (inclusa la progettazione di ambienti mondani come una birreria), e della musica, e della poesia, e della scienza, e dell’economia, e della politica e di quant’altro... solo allora potremo dire che stiamo portando la nostra fede nella vita quotidiana.

 
Come far rivivere una chiesa "morta"

La presbitera Frederica Mathewes-Green ci offre, e noi vi abbiamo tradotto in italiano, alcuni consigli pastorali su come far rivivere quelle chiese che sembrano aver fatto il loro tempo. Nelle chiese ortodosse in Italia una simile atmosfera si sente poco, a causa del recente arrivo di tanti immigrati ortodossi che hanno smosso la vita di quasi tutte le comunità, ma questi consigli sono sempre utili da imparare, perché tutte le comunità prima o poi passano i loro periodi di desolazione.

 
Messaggio presidenziale di pace in Ucraina

Vi presentiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti due testi di Ol’ga Tsvilij sulle recenti iniziative presidenziali di pace in Ucraina. Nel primo testo (che vi presentiamo assieme al video del messaggio) vediamo in russo e in italiano le proposte di un appello alle popolazioni del Donbass e della Crimea, che il neo-presidente Zelenskij (nella foto) ha affidato alle parole delle personalità religiose più importanti (ortodossi, uniati, ebrei, musulmani). Tra queste abbiamo anche lo pseudo-patriarca Filaret, ma si nota la mancanza del “metropolita” Epifanij, capo della nuova struttura di matrice costantinopolitana. Nel secondo testo, scopriamo in russo e in italiano le ragioni per questo rifiuto di servire l’Ucraina da parte del nuovo”primate” di una struttura che ha fatto dell’ucrainismo il suo cavallo di battaglia.

 
Una minaccia di scisma consuma la Chiesa scismatica ucraina

La nostra convinzione riguardo agli scismi nel mondo ortodosso è che lo scopo ultimo degli scismatici è quello di perpetuare gli scismi. Non ci stupisce vedere che già da pochi mesi dopo la sua raffazzonata “unificazione”, la nuova struttura degli scismatici ucraini appare sempre più come una barca che fa acqua. Ve ne presentiamo in traduzione italiana le ragioni, oltre ad alcune notizie degli ultimi (peraltro prevedibili) sviluppi.

 
La creazione della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" ha bloccato il dialogo tra ortodossi e cattolici

Vi presentiamo in russo e in italiano la notizia dei danni che continua a fare la creazione della struttura scismatica ucraina, questa volta nel campo del dialogo tra cattolici e ortodossi, come testimoniato dal vescovo Brian Farrell (nella foto), segretario del Pontificio Consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani.

 
L'origine della stupidità: sull'ultimo romanzo di Dan Brown

Quando un libro di scarso valore letterario ma di immensa diffusione influenza milioni di persone contro la fede cristiana, è compito di chiunque di noi cercare di rimettere le cose a posto per quanto possibile. A tal fine, vi trasmettiamo volentieri il testo russo e la traduzione italiana della critica a Origin, l'ultimo romanzo di (immeritato) successo di Dan Brown.

 
Vescovo disertore Drabinko: se avessi saputo tutto, forse non sarei andato al "concilio d'unificazione"

Mentre la barca della "Chiesa ortodossa dell’Ucraina" continua a fare sempre più acqua, uno dei due metropoliti che hanno lasciato la Chiesa canonica per salire su quel relitto, Aleksandr Drabinko (nella foto), inizia a spiegare alla stampa i suoi dubbi, di cui potete leggere un estratto in traduzione italiana nella sezione "Confronti"dei documenti.

 
Il gioco dei troni della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina": Filaret ha perso la battaglia, ma spera di vincere la guerra

Vi presentiamo in russo e in italiano l’analisi di come stia degenerando la causa persa della “Chiesa ortodossa dell’Ucraina”, attraverso le affermazioni del falso patriarca Filaret. Anche se facciamo fatica a seguire argomentazioni di una simile follia, siamo costretti a riconoscere, come disse Polonio delle risposte di Amleto, che “c’è del metodo in questa follia”: purtroppo, si tratta del metodo del male allo stato puro, di cui sono corresponsabili (consapevoli o inconsapevoli) tutti quelli che hanno incoraggiato un tale scempio nell’Ortodossia ucraina.

 
Arciprete Andrew Phillips: domande e risposte (maggio 2019)

Vi presentiamo la traduzione italiana dell’ultima serie di risposte di padre Andrew Phillips ai suoi corrispondenti. Nelle risposte ci sono allusioni a recenti scandali che coinvolgono vescovi, ma padre Andrew si rifiuta di identificare i casi per non cadere nella logica del sensazionalismo mediatico. Anche noi preferiamo non commentare ulteriormente tali vicende, che comunque non riguardano la scena italiana: possiamo tuttavia trarre dalle risposte di padre Andrew alcuni consigli di buon senso per sviluppare una sana attitudine ortodossa ai casi di corruzione che coinvolgono l’episcopato.

 
Il Concilio della Chiesa serba respinge ufficialmente la "Chiesa ortodossa dell'Ucraina"

Nella Chiesa ortodossa serba (così come in quella russa) le decisioni sinodali dei vescovi sono definitive solo quando ratificate dall’intero Concilio dei vescovi. Per questo, la Chiesa serba ha dovuto procedere con gradualità (che peraltro ne ha esaltato la prudenza) nella condanna delle azioni del Patriarcato di Costantinopoli in Ucraina. Dopo aver dichiarato nel novembre del 2018 che la riabilitazione degli scismatici era caninciamente infondata e non vincolante, il Concilio ha dovuto attendere la fine di febbraio per una raccomandazione di non concelebrare con gli scismatici ucraini. Questa raccomandazione è stata ratificata dal Concilio solo al termine della riunione conciliare conclusa il 18 maggio (di cui vi diamo la notizia in russo e in italiano), e da ora è vincolante per tutte le chiese del Patriarcato di Serbia.

 
Il canto pasquale di un monaco cieco

Eccovi il filmato del Canone pasquale cantato dal nostro confratello, il monaco Geremia del monastero di Dečani. Padre Geremia, da non vedente, ha sviluppato un particolare talento per la musica sacra, che qui ci offre nella celebrazione della Risurrezione del Signore.

 
L'arcivescovo Hieronymos ha raggiunto un vicolo cieco nella questione ucraina

Padre Theodoros Zisis ci spiega in russo e in italiano cosa sta succedendo nelle Chiese ortodosse di lingua greca, in particolare la Chiesa di Grecia, come risultato della crisi ucraina: grazie a padre Theodoros capiamo qualcosa di più sulla situazione imbarazzante verso cui porta la politica di temporeggiamento dell’arcivescovo Hieronymos d’Atene (nella foto) nei confronti delle posizioni del Fanar.

 
Il Canone 28 e il papismo orientale: causa o effetto?

Vi presentiamo in traduzione italiana il lungo saggio del nostro amico George Michalopulos sul Canone 28 del Concilio di Calcedonia, usato oggi profusamente per giustificare le pretese universalistiche del Fanar. Questo saggio è stato scritto addirittura nel 2009, dopo l’inquietante discorso dell’allora archimandrita Elpidophoros (oggi arcivescovo greco d’America) passato alle cronache con la sigla primus sine paribus. A rileggerlo, però, potrebbe essere stato scritto in questi giorni di arrogante uso di precedenti storici e canonici per giustificare ogni sorta di prevaricazione ecclesiale.

 
Perché il patriarca Kirill non dà l'autocefalia alla Chiesa ortodossa ucraina

Studiamo in russo e in italiano la risposta a una domanda che si sente talvolta in giro, e che in sé è più che legittima: perché, se il Patriarcato di Mosca ritiene anticanonica l’autocefalia data all’Ucraina da Costantinopoli, non offre a sua volta un’autocefalia legittima alla Chiesa legittima? Forse è difficile per molti accettare che l’autocefalia alla Chiesa ucraina (quella vera) non è data perché la Chiesa ucraina non la vuole, ma solo così si può capire perché invece l'autocefalia offerta da Costantinopoli non è stata percepita come un dono, ma piuttosto come uno stupro.

 
Una storia di insipienza pastorale: la chiesa di South Stony Island Avenue a Chicago

La recente notizia che l’imponente chiesa greco-ortodossa della Santa Trinità a Chicago (nella foto) è stata messa all’asta per bancarotta ci ha fatto riflettere sul pericolo pastorale del fare passi più lunghi delle nostre gambe. In questi stessi giorni, abbiamo appreso da un nostro confratello, il monaco James (Silver) della OCA, la storia di una precedente chiesa greco-ortodossa a Chicago, costruita con abbondanza di fondi sul modello di Santa Sofia a Costantinopoli, e divenuta in breve (per ironia della sorte) una moschea. Vogliamo raccontarvi la storia di quest'altra chiesa, perché possiamo maturare insieme una prudenza pastorale nel valutare quali luoghi di culto siano ottimali per i fedeli ortodossi.

 
Metropolita Meletij di Chernovtsy: Non siamo bestiame – siamo il popolo dell’Ucraina (+VIDEO)

Siamo lieti di presentarvi un video con spiegazione in russo e in italiano che mostra una popolazione ortodossa a noi cara (quella di Chernovtsy e della Bucovina settentrionale) guidata da due vescovi a noi cari (il metropolita Meletij e l’arcivescovo Longin) mentre va in processione per le vie della città fino alla sede dell’amministrazione regionale, per dire la propria contro lo scempio perpetrato alla Costituzione ucraina, alla legge e al buon senso attraverso le persecuzioni statali contro la Chiesa.

 
7 anni di attività del sito

La scorsa settimana il nostro sito ha compiuto 7 anni dal suo rinnovo sotto forma di blog nel 2012: sono stati anni di continua crescita non solo di conoscenze relative all’Ortodossia, ma anche di materiale messo a disposizione del pubblico (quasi 7500 tra voci di blog, documenti, articoli, video e altri materiali) e di impegno (calcoliamo circa 12.000 ore di lavoro complessivo, in maggior parte dedicate a ricerche e traduzioni).

Anche i visitatori sono stati in continua crescita (oltre 784.000 accessi unici, corrispondenti a oltre 306 visitatori al giorno), e questo testimonia un genuino interesse. Siamo grati a tutti quelli che ci hanno aiutati con contributi, segnalazioni, commenti e facendo conoscere il sito in vari modi, ma soprattutto ai lettori passati e presenti, che ci hanno motivato a continuare su questo cammino.

 

 
Una cappella monastica per Spruce Island, Alaska

Vi presentiamo un altro progetto di Andrew Gould, il designer di chiese ortodosse che sicuramente passerà alla storia come la figura di riferimento per gli stili ortodossi di questa generazione nei paesi occidentali. Il compito di questa volta è stato progettare la chiesa maggiore per un eremo in Alaska (una dipendenza del monastero di Platina, fondata l’anno successivo alla morte di padre Serphim Rose), cercando uno stile reminiscente di quello delle chiese russe storiche dell’Alaska, ma con un tratto distintivo nel rispetto della stessa tradizione. Anche questo è un progetto di frontiera (i monaci dell’eremo non sono nativi dell’Alaska, ma provengono dagli altri stati degli USA), e può essere un’ispirazione per chiese simili in altre parti del mondo.

 
Il patriarca consacra la chiesa di Tutti i Santi a Strasburgo

In una domenica in cui in molte parti d’Europa intere popolazioni hanno votato per mandare a Strasburgo i loro rappresentanti, la Chiesa ortodossa russa ha deciso di mandarvi... lo Spirito Santo, con la consacrazione da parte del patriarca Kirill della chiesa di Tutti i Santi, un evento che attendevamo da diversi anni. Il rettore, padre Filipp (Rjabykh), è il portavoce della Chiesa presso le istituzioni europee: speriamo che faccia sentire la voce della fede cristiana in ambienti che se ne stanno sempre più allontanando.

 
Preghiamo per i nostri fratelli perseguitati

Vi presentiamo in russo, in romeno e in italiano la lista dei parroci delle chiese perseguitate (sequestrate, vandalizzate, minacciate) della Chiesa ortodossa ucraina, pubblicata come progetto speciale dal sito ucraino Православная жизнь (Vita ortodossa) su richiesta di clero e laici, perché tutti possano ricordare alle funzioni o nelle preghiere private i loro fratelli rappresentati da questi sacerdoti.

La lista è pubblicata in russo su file PDF, e sarà aggiornata periodicamente. La pagina del sito che presenta questa iniziativa ha anche l'elenco completo delle chiese con i dettagli delle persecuzioni da loro subite.

Cosa possiamo fare con questa lista? Stampiamola (ci vuole proprio poco) o scriviamola su un foglio di carta (quanto tempo ci vuole? Pochi secondi per scrivere il nome di un prete sono nulla in confronto alle sofferenze che l’intera parrocchia ha dovuto subire), e leggiamo la lista nelle nostre preghiere quotidiane. Portiamola anche in chiesa al nostro prete, che ha il dovere di ricordare i suoi confratelli che soffrono. E se il nostro prete capita essere uno dei preti del Patriarcato di Costantinopoli, portiamogli a maggior ragione questa lista da ricordare: il Signore ci comanda di pregare per i nostri persecutori, ma non ci vieta affatto di pregare per quelli che noi stessi perseguitiamo!

 
La Chiesa di Gerusalemme è la Madre di tutte le Chiese?

Vi presentiamo le versioni russa e italiana di uno studio di Andrej Vlasov sulle affermazioni recenti del patriarca Teofilo III (nella foto), che, presumibilmente per contenere le assurde pretese del Patriarcato dei Costantinopoli di essere “Madre di tutte le Chiese e garante dell'unità ortodossa”, ha avanzato le stesse pretese per il suo patriarcato, rimanendo così coinvolto in un’analoga spirale d’assurdità.

 
Pubblicato il libro dei documenti d'archivio sulla riunificazione della metropolia di Kiev con la Chiesa russa

È stato finalmente pubblicato il libro che vi abbiamo annunciato già dallo scorso settembre, e che riporta le fonti di archivio storico sul ritorno della metropolia di Kiev alla Chiesa russa. Vi presentiamo la traduzione italiana del testo che ne spiega la pubblicazione, e vi invitiamo a riflettere ancora una volta sulle posizioni di Mosca e di Costantinopoli sulla crisi ucraina:

- Da una parte si invita a una seria ricerca, si pubblicano documenti storici e si analizzano le fonti.

- Dall'altra si pretende il diritto di agire senza consultare tali fonti, e si sostiene che le argomentazioni della controparte siano "leggende nere", "fake news" e sforzi di propaganda pagata.

Qui la contesa non ci sembra tanto tra i patriarcati di Mosca e di Costantinopoli, ma tra la serietà e il ciarlatanismo.

 
Marcia per la famiglia in Moldova

Di fronte alle pressioni per introdurre le parate del gay pride, che per qualche inspiegabile ragione il pensiero dominante ritiene una cartina di tornasole del livello di civiltà di una nazione, la piccola e povera Moldova risponde con questa marcia per la famiglia, organizzata dalla Chiesa locale nelle vie della sua capitale, dove i vescovi e i monaci sfilano accanto ai chierici sposati con le loro famiglie, e a tanti credenti che non hanno paura a portare in piazza i loro veri valori.

 
"Sono arrivati l'anziano Gabriele e il nostro Serafino"

Vi presentiamo il resoconto in russo e in italiano di una straordinaria iniziativa: un viaggio attraverso Russia e Bielorussia dell’icona detta "Amicizia dei popoli ortodossi russo e georgiano", che raffigura i due più amati anziani spirituali dei due popoli, Serafino di Sarov e Gabriele (Urgebadze). Il pellegrinaggio dell’icona e delle reliquie di san Gabriele ha reso maggiormente nota tra i russi la figura dell’anziano georgiano, oltre a provocare una moltitudine di miracoli.

 
Srebrenica e Jasenovac: la genuina differenza tra un genocidio falso e uno vero

Vi abbiamo già presentato anni fa uno studio dettagliato che spiega perché il cosiddetto genocidio di Srebrenica sia una vera e propria montatura creata per demonizzare ad arte una – e solo una – delle parti in un conflitto. Ora, abbiamo l’occasione di paragonare questa montatura con un genocidio vero e proprio, che avvenne a poca distanza qualche generazione prima. Non perdetevi la versione italiana dell’articolo di Stephen Karganovic sul Saker blog italiano, dove si può incominciare a capire come i genocidi perpetrati nell’ex Jugoslavia siano sempre stati trattati con un cinismo e un doppiogiochismo davvero diabolici.

 
Vladyka Antonij (Sevrjuk) diventa metropolita dell’Europa occidentale

Venerdì 31 maggio, alla Divina Liturgia presso il convento Novodevichy a San Pietroburgo, l’arcivescovo Antonij (Sevrjuk) ha ricevuto il rango di metropolita, per guidare l’Esarcato dell’Europa occidentale, che gli era stato affidato il giorno prima dal Santo Sinodo.

Il metropolita Antonij torna anche a occuparsi delle parrocchie dell’Italia (dove ha passato molti anni e ha imparato bene l’italiano), coadiuvato dal vescovo Ambrozie (Munteanu) per la cura pastorale delle parrocchie moldave.

 
L'unione fa la farsa: la consacrazione dell'archimandrita Epiphanios a Kiev

Seguire per voi gli sviluppi della crisi ucraina sta diventando difficile, perché ogni giorno si riversano notizie sempre più inverosimili da raccontare.

Tuttavia, una chiave di lettura è il principio che non è saggio costruire una casa sulla sabbia. Fin dalla disgraziata decisione di creare unilateralmente un'autocefalia ucraina a partire dai gruppi scismatici, si poteva prevedere che la barca avrebbe iniziato a fare acqua appena salpava, e la crisi di potere all'interno nella nuova struttura ucraina ne è una conferma.

Oggi, grazie alla "unificazione" operata dal Fanar, non abbiamo un solo corpo autocefalista, ma ben tre: i due gruppi precedenti non ancora ufficialmente sciolti ed entrambi ancora ben ufficialmente registrati presso lo stato ucraino, e la cosiddetta "Chiesa ortodossa dell'Ucraina", ai ferri corti con il proprio cosiddetto "patriarca onorario".

Per rafforzare i legami con Costantinopoli (o forse per intorbidare ancor più le acque), arriva un nuovo "vescovo": l'archimandrita Epiphanios (Dimitrou, al centro nella foto) è stato consacrato a Kiev il 26 maggio come "vescovo di Olvia", incaricato della pastorale delle comunità greche dell'Ucraina.

Le circostanze che hanno portato a questa nuova nomina sono da sole degne di un gioco enigmistico. Padre Epiphanios (che aveva effettivamente lavorato per anni con le comunità di lingua greca in Ucraina, situate principalmente attorno a Mariupol') era un cherico della diocesi di Dimitrias (con sede a Volos, in Grecia: la stessa diocesi dove era stato a lungo metropolita il defunto arcivescovo Christodoulos d'Atene).

Le regole canoniche richiedono che per la consacrazione episcopale di un prete di una data diocesi, questi riceva una lettera dimissoriale canonica dal proprio vescovo. Ora, si afferma che il neo-consacrato "vescovo" abbia avuto una lettera dimissoriale dal metropolita Ignatios di Dimitrias: se così fosse, avremmo un chierico trasferito "canonicamente" a un corpo ecclesiale che la Chiesa autocefala di Grecia non riconosce e non commemora come ortodosso, e tutto questo senza un avallo del Sinodo della Chiesa di Grecia o del suo primate, l'arcivescovo d'Atene.

Il puro surrealismo ecclesiologico di questa consacrazione (che è verosimile abbia avuto luogo solo per difendere il prestigio dell'altro Epifanio nelle sue lotte contro il proprio "patriarca onorario") lascia abbastanza stupefatti, mentre non stupisce la reazione di uno dei fedeli di Filaret, il "metropolita" Ioasaf (Shibaev), contrario alla nomina di vescovi per gruppi etnici diversi da quello ucraino: di fatto, tale procedura potrebbe far cadere il castello di carte dell'ucrainismo attorno al quale è stata costruita questa pseudo-autocefalia.

Non ci resta che concludere con le parole del nostro confratello, l'ipodiacono Claude Lopez-Ginisty, che riassume molto appropriatamente questa vicenda con il titolo L'union fait la farce.

 
Bugie sulle labbra del patriarca Bartolomeo

Vi presentiamo il testo russo e italiano dello studio di Kirill Aleksandrov sulle ultime menzogne del patriarca Bartolomeo, diffuse a profusione nell’intervista all’agenzia bulgara BGNES e a quella ucraina Glavkom. A chi si chiede perché sembriamo accanirci sulla figura di un patriarca che non è neppure il nostro, suggeriamo di andare a rivedere la lista da noi diffusa alcuni giorni or sono: lì si possono trovare 89 buone ragioni per continuare a chiedere che questo scempio ecclesiale abbia termine.

 
Gli scismatici alla ricerca di alleati

È stata compiuta una grande ingiustizia contro una Chiesa ortodossa locale: tutte le altre Chiese locali hanno rifiutato di avallare questo gesto... cosa si potrebbe desiderare di più? Ebbene, proprio quando sembra che l’indignazione sia generale nel mondo ortodosso, è importantissimo non abbassare la guardia, perché – che noi lo si voglia o no – sono in corso febbrili tentativi di ribaltare la situazione. Accogliamo pertanto con favore i tentativi di spiegare cosa sta succedendo dietro le quinte. Eccovi:

1) L’articolo in russo e in italiano di Kirill Aleksandrov sulle vere motivazioni per cui è stato messo un greco in un “episcopato” formato da sciovinisti ucraini, motivazioni che ribaltano curiosamente la figura della “guardia dei variaghi” (i mercenari slavi che combattevano per la corte di Costantinopoli) in un moderno apporto di “variaghi greci” alla causa dell’ucrainismo radicale.

2) La traduzione italiana del resoconto di Tamara Lomidze sui movimenti all’interno della Chiesa ortodossa georgiana, minacciata di un’incursione in Abkhazia analoga a quella dell’anno scorso in Ucraina, se non si piegherà al ricatto dell’accettazione dello scisma fanariota.

 
Aggiornato il programma del nostro pellegrinaggio in Russia

Abbiamo aggiunto dettagli al programma del pellegrinaggio in Russia (Mosca, Murom, Diveevo, Optina) che la nostra parrocchia sta organizzando per il 7-14 settembre 2019. Ricordiamo a chi è interessato che ci si può iscrivere fino al 14 luglio.

 
Arcivescovo Feofan di Corea: continuiamo il lavoro che è stato avviato diversi secoli fa

Vi presentiamo il testo russo e italiano di una recente intervista all’arcivescovo Feofan (Kim), da poco assegnato alla missione della Chiesa ortodossa russa in Corea. Oggi la presenza più numerosa di ortodossi in Corea del Sud è sotto il patriarcato di Costantinopoli, e il metropolita Amvrosios di Seoul (etnicamente greco) non cessa di gridare all’invasione canonica accusando la missione guidata dall’arcivescovo Feofan (etnicamente coreano), Riteniamo utili le parole di quest’ultimo per ridimensionare le pretese della diocesi greca, nata sull’onda dell’arrivo degli americani in Corea, e formatasi cannibalizzando i resti della missione aperta sessant’anni prima dall’Impero russo.

 
Viaggio a Mosca (quarta parte)

Vi presentiamo la traduzione italiana della quarta parte del diario di viaggio a Mosca di padre John Whiteford, con il resoconto di un giorno alla Lavra della Trinità e di san Sergio.

 
Gli athoniti chiedono ai pellegrini dall'Ucraina di confermare la loro affiliazione alla Chiesa ortodossa ucraina

Eccovi la notizia in russo e in italiano sugli sviluppi della crisi ucraina al Monte Athos: in seguito a una richiesta proveniente da igumeni athoniti, da ora i pellegrini ucraini al Monte Santo saranno provvisti di un certificato di appartenenza alla Chiesa canonica, rilasciato dai loro vescovi.

 
Intervista all’abate Nektarij di Città del Messico

Padre Nektarij (Haji-Petropoulos, nella foto) è l’abate dell’eremo della santa Trinità, un insediamento monastico della ROCOR a Città del Messico. Vi presentiamo la traduzione italiana di una sua intervista risalente a quasi nove anni fa, e che racconta una vita trascorsa attraverso un gran numero di paesi, lingue e culture. Da allora la sua missione non ha avuto grandi cambiamenti, se non che egli stesso è stato nel frattempo promosso dal rango di igumeno a quello di archimandrita mitrato, il più alto grado di prete monaco nella Chiesa russa. Dopo aver letto l’intervista, credo che sarete d’accordo con noi nell’ affermare che anche il mantenimento di un tale grado di testimonianza missionaria per un decennio è un’impresa che merita di essere raccontata.

 
Gli inquietanti retroscena dello scoutismo ucraino

La guerra contro l’Ortodossia continua in Ucraina con mezzi più subdoli: da pochi giorni, la Verkhovna Rada ha approvato una legge che subordina i fondi statali al sostegno di una singola organizzazione scout (e non di tutte le organizzazioni scout nel loro insieme). Non stupisce che l’organizzazione prescelta, Plast, sia il fiore all’occhiello dell’uniatismo, promosso in chiave “patriottica” anche in quelle regioni dell’Ucraina in cui non ci sono mai state presenze greco-cattoliche. Di questo tema, oltre ai risvolti più sgradevoli e francamente satanici di Plast, possiamo leggere in russo e in italiano nell’analisi di Kirill Aleksandrov.

 
Metropolita Daniil di Vidin: Costantinopoli minaccia la conciliarità e l'unità della Chiesa

Vi presentiamo in italiano la notizia della lettera spedita all’episcopato della Grecia dal metropolita Daniel di Vidin (nella foto), che tra i vescovi bulgari è il più deciso nel denunciare le violenze perpetrate contro la Chiesa dal patriarca Bartolomeo.

 
Russia – Ucraina – Bielorussia: un unico spazio spirituale

Eccovi in russo e in italiano il testo dell’Intervento del metropolita Ilarion di Volokolamsk al convegno sullo spazio di civiltà comune organizzato a Friburgo in Svizzera il 1 giugno 2019. sua Eminenza spiega in modo molto autorevole come l'unità degli ortodossi che si trovano sotto un unico patriarcato è percepita come un valore di civiltà, e come i tentativi di spezzare quest'unità, come nel recente caso ucraino, siano in realtà attacchi alla Chiesa,

 
Da dove viene la dottrina del primato del Fanar nel mondo ortodosso?

Vi presentiamo in russo e in italiano un attento studio sulle posizioni teologiche del metropolita Ioannis di Pergamo (Zizioulas, a sinistra nella foto), autore di diversi accostamenti dell’ecclesiologia ortodossa a quella cattolico-romana. Molte sue affermazioni sono passate inosservate (nonostante abbia collezionato numerose critiche) perché pensate come idee per trovare un terreno comune tra ortodossi e cattolici. Purtroppo, quelle stesse idee sono state alla base della nuova ecclesiologia fanariota e delle giustificazioni per i disastri anti-ortodossi compiuti in Ucraina. Una ragione in più per comprendere a fondo dove le posizioni del metropolita Zizioulas sono aberranti.

 
L'Unione dei giornalisti ortodossi lancia le versioni greca e romena del sito

È stata pubblicata in russo (e ora anche nella nostra traduzione italiana) la notizia dell’apertura delle versioni in greco e in romeno del sito dell'Unione dei giornalisti ortodossi, la più accurata e dettagliata fonte sulla crisi ecclesiastica ucraina in corso. Mentre ci rallegriamo dell’estensione di questo sito davvero provvidenziale, che lo porta a essere un punto di riferimento per ulteriori paesi e culture, ci preme soprattutto segnalare l’importanza che ha per noi l’apertura della versione in romeno. Infatti, ci teniamo a presentare sul nostro sito i testi, laddove possibile, in versione trilingue, e negli ultimi mesi le pagine in romeno si sono fatte piuttosto desiderare. Speriamo che ora il sito dell'Unione dei giornalisti ortodossi – a cui attingiamo spesso, e che stimiamo per l’attenzione e la profondità dei suoi servizi – ci permetta di fare un cambio di direzione, offrendo ai nostri lettori anche la versione romena di molti suoi articoli.

 
Metropolita Onufrij: il diavolo combatte la Chiesa attraverso persecuzioni, eresie e scismi

Grazie alle nuove funzioni multilingui del sito dell’Unione dei giornalisti ortodossi, siamo contenti di presentarvi in russo, in romeno e in italiano un articolo (corredato di video) di alcune tra le più recenti parole di insegnamento del metropolita Onufrij di Kiev e di Tutta l’Ucraina.

 
Il mito del patriarca calvinista

Uno dei più controversi patriarchi di Alessandria e Costantinopoli è Cirillo Lukaris (1572-1638, nell’icona), che storicamente è stato spesso accusato di influenze calviniste.

I più recenti storici ortodossi hanno cercato di confutare tali accuse, e questa può essere una delle ragioni che ne hanno permesso nel 2009 la canonizzazione a opera del Patriarcato di Alessandria.

Presentiamo nella sezione "Santi" dei documenti la traduzione italiana di uno di questi tentativi di confutazione, opera dell'arcivescovo vecchio-calendarista Chrysostomos di Etna. Troviamo interessante che i vecchi calendaristi greci, che sono sempre stati ai ferri corti con i patriarcati di Costantinopoli e Alessandria, siano comunque pronti a difenderne un illustre rappresentante nel nome della verità storica.

 
La follia dello scisma ucraino: fatti e deduzioni

La farsa degli scismatici ucraini continua a piena velocità (più di quanto noi possiamo documentare, purtroppo), con la proposta, che vi presentiamo in traduzione italiana, di un nuovo “concilio dei briganti” per respingere quello dello scorso 15 dicembre.

Per chi fosse interessato (e c’è sempre da imparare...) a capire il voltafaccia di molti scismatici nei confronti del loro “patriarca onorario” Filaret, da loro finora osannato, può essere interessante il testo russo e italiano dell’articolo di Konstantin Shemljuk sull'evoluzione dell'immagine di Filaret tra gli scismatici fino a poco fa aggregati al suo carro.

 
Nuovo arcivescovo greco in Gran Bretagna

Con l’elezione del metropolita greco-americano Nikitas (Loulias, nella foto) ad arcivescovo di Thyateira e Gran Bretagna, il Sinodo del Patriarcato ecumenico ha completato la terna dei nuovi arcivescovi detti “delle tre A”: Inghilterra (Αγγλία), America e Australia, tre regioni di particolare importanza per il Fanar, e finora in situazione stagnante o controversa.

Il nuovo arcivescovo, eletto dal Sinodo all’unanimità (come era successo per gli altri due arcivescovi, Makarios in Australia ed Elpidophoros in America) era stato metropolita in Asia orientale, quindi era stato riassegnato negli Stati Uniti dopo la débâcle missionaria del Patriarcato ecumenico in Indonesia, e messo per un decennio a occupare la sinecura di direttore dell’Istituto teologico patriarcale a Berkeley, in California.

La terna dei nuovi arcivescovi viene a confermare quel che vi abbiamo accennato lo scorso febbraio: le qualifiche per questi posti dirigenziali non sono di competenza pastorale o missionaria (come evidenziato dal fallimento epocale del nuovo arcivescovo di Gran Bretagna), né di teologia (la tesi del primus sine paribus del nuovo arcivescovo d’America continua a procurare brividi a chiunque abbia un poco di sane nozioni di ecclesiologia ortodossa), ma piuttosto di incrollabile lealtà al patriarca Bartolomeo. I nuovi pretoriani del Fanar non lasciano molta speranza in una risoluzione pacifica dell’attuale crisi ecclesiologica in seno alla Chiesa ortodossa.

 
Un breve saggio sulle diaconesse nel mondo ortodosso

Presentiamo in romeno e in italiano le considerazioni di padre Petru (Pruteanu) sulle diaconesse, che a partire da una proposta di reintroduzione del ministero delle diaconesse fatta in America, parla sia delle origini storico-teologiche di questo ministero, sia dei tentativi moderni di farlo rivivere in diverse aree del mondo.

 
Due archimandriti in viaggio in Ucraina...

…no, non si tratta di due missionari che viaggiano in coppia come i discepoli del Signore, ma di due persone agli estremi opposti dello spettro ecclesiale: di fatto, un archimandrita vero di una Chiesa vera e di un “archimandrita” fasullo di una “chiesa” fasulla, che vanno proprio dove li può portare la traiettoria della Chiesa vera e quella di una pseudo-chiesa:

1) L’archimandrita Nektarios (Babopoulous, al centro della foto, con l’epitrachilio bianco), segretario della diocesi di Tamassos a Cipro, è stato a visitare i fedeli ortodossi perseguitati in Ucraina, celebrando con le comunità scacciate dai loro luoghi di culto, e traendone un’esperienza di sofferenza santificante che lo ha edificato. Vi presentiamo il resoconto del suo viaggio per mostrare cosa sia la fratellanza cristiana.

2) Lo pseudo-archimandrita Boris (Bojović) della "Chiesa ortodossa montenegrina", è stato a Kiev a concelebrare con gli scismatici ucraini e con i vescovi Emmanuel e Amphilochios del Patriarcato di Costantinopoli, per rafforzare la sua “internazionale dello scisma” e al contempo affossare le residue speranze di buone relazioni tra i patriarcati di Costantinopoli e di Serbia. Vi presentiamo il resoconto del suo viaggio per mostrare cosa non si deve fare se si ha a cuore lo sviluppo di una coscienza cristiana.

 
Il papato distopico di Bartolomeo I di Costantinopoli

Ormai il nostro tentativo di spiegare la crisi ucraina ha raggiunto le dimensioni di una piccola enciclopedia, e per quelli che non sono stati attenti a seguire la vicenda come hanno fatto i nostri lettori più assidui, si sente la necessità di riassumere tutti gli eventi in un breve saggio, da leggere in pochi minuti. È quello che ha provato a fare padre James Rosselli, un sacerdote di rito occidentale della ROCOR, che ci offre in traduzione italiana un quadro semplice, chiaro e senza mezzi termini.

 
Incontro con Sergij, ortodosso indonesiano

Vi presentiamo la traduzione italiana della vita di Sergij, al secolo Geraldio Lau Gefaldo (nella foto), un ortodosso indonesiano diciottenne che ha iniziato gli studi di medicina a Rostov sul Don, dove presta servizio in una parrocchia locale e si prepara a portare la testimonianza della fede cristiana ortodossa nel più grande paese musulmano del mondo.

 
Scismatici all'Athos: chi e perché fa andare membri della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" sulla Montagna Santa

Vi presentiamo la versione russa e italiana dell’articolo di Taras Rebikov che cerca di fare un po’ di chiarezza sulle complicate interazioni dell’Ortodossia ucraina con il Monte Athos, spiegando come scismatici e nazionalisti cercano di strumentalizzare il Monte Santo come arma per la loro propaganda.

 
La farina del diavolo va in crusca

Come ci ricorda il detto popolare, tutto ciò che è ottenuto con la disonestà e l'inganno prima o poi si ritorce contro chi se lo è procurato, e questo lo abbiamo notato fin dall'inizio della crisi ucraina (come, siamo sicuri, lo avranno notato i nostri perspicaci lettori).

Ora vediamo convergere verso la resa dei conti tutti i responsabili della crisi, a cominciare dal cesaropapista presidente Poroshenko, "disperso sul campo" dopo una totale (e prevedibilissima) batosta elettorale. Vediamo come si dipana la matassa per gli occupanti dei troni ecclesiastici, veri o falsi che siano:

1) Il patriarca Bartolomeo si risente della reazione delle Chiese locali alle sue prerogative autoproclamate, arrivando a insultare la Chiesa di Cipro in una sfuriata su cui vi presentiamo un commento in russo e in italiano.

2) Lo pseudo-patriarca Filaret, messo alle strette, inizia paradossalmente a dire una serie di scomode verità che sconfessano tutta la sua retorica precedente, affermando che la "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" non è canonica, che il Tomos e l'unificazione non valgono nulla, e che se l'anatema di Mosca nei suoi confronti è valido (cosa della quale non abbiamo mai dubitato per un solo istante), allora il suo ex sodale e ora avversario Epifanij non è neppure un vero prete.

3) Quanto alla "Chiesa ortodossa dell'Ucraina", questa è vista come una struttura che inizia a cadere a pezzi nell’analisi del politologo Nikolaj Spiridonov, che vi presentiamo in russo e in italiano.

 
50 segni che vi state allontanando dalla chiesa

Passato il giorno in cui tutta la follia sembra essere scoppiata all’interno dello scisma ucraino per rivelarne la futilità, non dobbiamo dimenticare che il diavolo riesce a tentare anche quelli che stanno al sicuro all’interno dei confini ben stabiliti della Chiesa. Diamo un’occhiata alla lista che ha preparato padre Geoffey Kortz di Hamilton (Canada), e osserviamo quanto nelle nostre stesse vite è all’opera un piano per portarci lontani dalla Chiesa e dalla salvezza.

 
Cosa succede quando dei noti cristiani ortodossi diventano musulmani?

La Russia, storicamente multireligiosa, non vede la “minaccia islamica” nel modo allarmista con cui la vede il mondo occidentale, ma nondimeno è attenta al fenomeno delle conversioni. Nell’articolo della monaca Cornelia (Rees) che vi presentiamo in traduzione italiana, si prendono in considerazione alcuni casi di preti ortodossi che negli ultimi decenni hanno lasciato la loro vocazione per diventare musulmani. Parliamo di un numero esiguo di quattro preti (su 23.000 preti nella Chiesa ortodossa russa), tre dei quali hanno in seguito lasciato l’islam. Tuttavia, anche casi così rari fanno discutere, e nell’articolo possiamo trovare alcune risposte su questo strano fenomeno, e su come esso coinvolga anche le nostre vite.

 
Un nuovo vescovo per l'Italia

Sabato 22 giugno il metropolita Antonij ha presentato ai chierici moldavi dell'Italia il vescovo Ambrozie (Munteanu, a sinistra nella foto), che con il titolo di vescovo di Bogorodsk è stato assegnato come suo vicario con un compito speciale di cura degli ortodossi moldavi in Italia.

Il vescovo Ambrozie (al secolo Vitalie Munteanu) è nato il 25 ottobre del 1973 nel villaggio di Taxobeni (distretto di Făleşti) in Moldova. È stato tonsurato nel 1993, ordinato diacono nel 1994 e prete nel 1996 nel monastero di Noul Neamţ; ha studiato teologia a Chişinău, Mosca e Kiev, ed è stato superiore o padre spirituale in diversi monasteri, a Călărăşeuca (Ocniţa), Briceni, Edineţ, Rudi (Donduşeni), Căpriana (Străşeni) e Frumoasa (Călăraşi).

Elevato all’episcopato alla fine del 2011, ha servito per sette anni come vescovo in russia, a Neftekamsk (nel nord-ovest del Bashkortostan, vicino all'Udmurtia). Ora, realizzando un progetto a lungo pianificato, il Santo Sinodo lo ha assegnato all’Italia, dove i chierici e i fedeli moldavi costituiscono la maggioranza della presenza della Chiesa ortodossa russa in Italia.

Gli ambiti della cura episcopale del vescovo Ambrozie non sono ancora delineati con precisione, e apprezziamo la delicatezza pastorale della nostra Chiesa, che ha voluto offrire un confronto con i suoi stessi compaesani in Italia prima di fissare le sue competenze. Sicuramente per la nostra parrocchia, composta per la maggior parte da moldavi, sarà un piacere incontrare quanto prima il vescovo Ambrozie, che ci conosce da anni e che ha spesso desiderato farci visita.

Pe Stăpânul și Arhiereul nostru, Doamne Îl păzește!

Il presule e ierarca nostro, Signore, custodiscilo!

 
Due contributi di padre Andrew Phillips

Continuiamo con piacere a presentare i post del blog del nostro confratello, l’arciprete Andrew Phillips, che in questi ultimi giorni ci ha offerto un’analisi del nuovo scisma in Ucraina, e la risposta a una domanda su preghiera e meditazione a confronto.

 
I politici cercano di sedersi sul trono della Chiesa perché non vedono Cristo che vi è seduto sopra

Vi presentiamo il testo russo e italiano dell’intervista del diacono Sergej Geruk al metropolita Onufrij di Kiev: nelle parole di sua Beatitudine possiamo apprezzare la serenità e la lucidità di un pastore d'anime che anche nelle circostanze più complicate sa sempre mettere Cristo al primo posto.

 
Un profugo da Buddha

Vi presentiamo in traduzione italiana la storia di Maksim, un cinese della provincia di Sichuan, divenuto il primo cristiano ortodosso della città di Chengdu (la capitale della provincia di Sichuan, una “cittadina” di oltre 14 milioni di abitanti) a causa del suo amore per la Russia.

 
“Oggi siamo nel 1055”

Vi presentiamo la traduzione italiana della testimonianza sofferta ma sincera di un ortodosso americano, Dionysius Redington, lettore e consigliere parrocchiale che ha dovuto lasciare la parrocchia dell’Arcidiocesi greca d’America da lui servita, per opposizione alla nuova ecclesiologia papista del Fanar. Con la nuova generazione di estremisti alla guida delle diocesi costantinopolitane (nella foto, il nuovo arcivescovo Elpidophoros d’America), è probabile che sentiremo molte più storie come questa.

 
Viaggio a Mosca (quinta parte)

Terminiamo la traduzione italiana del diario di viaggio in Russia di padre John Whiteford (nella foto) con il resoconto del giorno finale e del pellegrinaggio ai monasteri di Optina e Shamordino. Anche se può sembrare strano presentare nei primi giorni dell’estate un viaggio fatto nel cuore dell’inverno russo, speriamo che questo episodio dica qualcosa a chi è interessato a partecipare al nostro prossimo pellegrinaggio parrocchiale, che in settembre toccherà anche questi monasteri.

 
“Un litigio tra proprietari terrieri”: gli interessi economici dietro gli scismi in Ucraina

Con questa colorita espressione Pavel Rudjakov, l’analista politico che ci aveva già spiegato alla fine dello scorso dicembre le contraddizioni del cosiddetto “concilio d’unificazione”, ci spiega in russo e in italiano le ragioni più evidenti della nuova frattura tra gli scismatici ucraini: niente meno che interessi di milioni di dollari, che il Fanar, vistosi negare dal nuovo governo le proprietà fondiarie promesse da Poroshenko, vuole recuperare sotto forma di “decime”, e che Filaret, dopo avere per decenni rubato i beni della Chiesa canonica, non vuole spartire con i suoi complici a Istanbul.

 
La riforma cattolica della Preghiera del Signore è irriverente verso Cristo stesso

Vi presentiamo in russo e in italiano il testo dell’intervista di Mikhail Tjurenkov del canale TV Tsargrad al professor Aleksej Osipov (nella foto), che fa osservazioni di gran rigore teologico sulle recenti riforme liturgiche della Chiesa di Roma e sulla mentalità che le determina.

 
Luce e guerra: la situazione in Ucraina spiegata in due analisi magistrali

In questi giorni, sono successi tanti eventi in Ucraina da meritare due brillanti articoli di analisi da parte di Kirill Aleksandrov:

1) Nella prima analisi, intitolata “Luce tra le Chiese ortodosse”, possiamo leggere in russo e in italiano come le recenti celebrazioni dell’onomastico del metropolita Onufrij (nella foto) testimoniano il sostegno compatto dell’Ortodossia alla Chiesa canonica e al suo primate, e spingono il mondo secolare a porre fine alle ingiustizie.

2) Nella seconda analisi, intitolata “La guerra dei concili”, leggiamo in russo, in romeno e in italiano come gli scismatici si stanno preparando a una lotta intestina senza quartiere, e riusciamo a comprendere quali sono le idee che motivano i vari gruppi di ortodossi o di sedicenti tali in Ucraina.

 
Nuova versione romena di un articolo recente

Abbiamo incluso nel sito la nuova versione romena dell’articolo di Taras Rebikov sui motivi delle presenze degli scismatici ucraini al Monte Athos.

Per adesso le versioni in romeno tardano alcuni giorni ad apparire, com’è naturale che accada con le pagine secondarie di un sito (e così come succede anche con anche le nostre traduzioni in italiano): ci sforziamo comunque di renderle disponibili appena possibile ai nostri lettori.

 
I nodi vengono al pettine

Il sito dell’Unione dei giornalisti ortodossi ha pubblicato in russo (e noi vi abbiamo tradotto in italiano) l’articolo dello ieromonaco eremita Konstantin del Caucaso, intitolato Accettiamo davvero la "notte di san Bartolomeo"?

Per la prima volta dall’inizio della crisi ucraina, ci viene presentato un testo con abbondanti ragioni teologiche (canoniche, bibliche e di mero buon senso) per le quali la soluzione della crisi è, né più né meno, la deposizione del patriarca Bartolomeo. Padre Konstantin non si limita a dire che questa è la soluzione più corretta per riportare la giustizia, ma avvisa anche che ogni ulteriore inazione dell’episcopato ortodosso costituirà ora un precedente per altre violazioni canoniche da parte del Fanar.

 
Doppi standard fanarioti tra Montenegro e Ucraina

Dopo il caso della tragica concelebrazione di Boris Bojović, "archimandrita" della "chiesa autocefala montenegrina" con gli scismatici ucraini e il metropolita Emmanuel di Francia (di cui vi abbiamo parlato due settimane fa), la credibilità di Constantinopoli presso la Chiesa serba è scesa a minimi storici. Il tentativo di salvare la faccia dicendo che il metropolita non aveva idea con chi stesse concelebrando può forse valere come scusa formale, ma testimonia il tentativo del Fanar di fare di tutto per non perdere quel poco di stima rimasto presso gli ortodossi serbi. In questa stessa linea si situa la strana lettera inviata dal patriarca Bartolomeo al presidente montenegrino Milo Đukanović, di cui vi presentiamo la notizia in italiano. Nella lettera cui si ribadisce che il Fanar non vuole avere nulla a che fare con gli scismatici montenegrini. Ancora un caso di doppi standard, in quanto tutte le (giuste) ragioni addotte per la non collaborazione con la politica di Đukanović contro la Chiesa canonica in Montenegro sono arbitrariamente negate nella collaborazione con la politica di Poroshenko contro la Chiesa canonica in Ucraina.

 
16 straordinarie chiese russe situate fuori dalla Russia

La versione francese di Russia Behind the Headlines ha pubblicato un articolo di Boris Egorov con foto e didascalie (di cui vi presentiamo la versione in italiano) di alcune tra le più famose chiese russe nella diaspora, incluse un paio in Italia.

 
Quos Deus perdere vult, dementat prius

Il detto “Dio rende prima dementi quelli che consegna alla perdizione” calza come un guanto sulla patetica storia della “Chiesa ortodossa dell’Ucraina”, oggi costretta a condannare il suo stesso padre fondatore, lo pseudo-patriarca Filaret, senza tuttavia poterlo sconfessare apertamente (perché questo rivelerebbe tutta l’inconsistenza della sua posizione). In un’altra brillante analisi di Kirill Aleksandrov, vediamo in russo e in italiano come il “sinodo” degli scismatici filo-fanarioti non riesce nemmeno a produrre decisioni in linea con i propri stessi documenti di fondazione.

 
Arciprete Vladimir Zelinskij: "Nessuno ha voluto scegliere"

Mentre circola la notizia che il Patriarcato di Mosca è disposto a modificare i suoi statuti per accogliere nel suo seno l’Arcivescovado di Rue Daru, presentiamo con piacere la lettera scritta dal nostro confratello e amico, l’arciprete Vladimir Zelinskij di Brescia (nella foto), nell’originale russo e nella nostra traduzione italiana. Oltre che un gradito resoconto dall’interno della situazione in atto in seno all’Arcivescovado, la testimonianza di padre Vladimir è di particolare importanza per i dati che offre all’estero sull’esperienza pastorale ortodossa in Italia.

 
Assegnato a Londra il vescovo Irenei

Padre Andrew Phillips ci dà la notizia che la ROCOR ha deciso di assegnare in permanenza il vescovo Irenei (Steenberg, nella foto) alla propria diocesi di Londra e dell’Europa occidentale. Il nuovo vescovo, che è di madrelingua inglese e ha già vissuto per 10 anni in Inghilterra, è una risposta a decenni di preghiere dei fedeli del Regno Unito e dell’Irlanda.

Unto many years! Многая лета! Per molti anni!

 
Esplode la violenza mentre l'Occidente rivolge la sua arma di sovversione sessuale contro la Georgia

Ancora una volta un colpo contro la Chiesa ortodossa, e ancora una volta con l’uso dell’arma impropria dell’ideologia LGBTeccetera: vi presentiamo in traduzione italiana l’articolo dell’analista greco-americano James George Jatras sulle conseguenze della guerra ibrida a Tbilisi, che può forse far capire l’assenza della Chiesa georgiana alle recenti celebrazioni in onore di vladyka Onufrij a Kiev.

 
Novinskij: gli sforzi di pacificazione della Chiesa ortodossa ucraina dovrebbero ridare fiducia al Donbass

Vi presentiamo in russo e in italiano il resoconto delle affermazioni di Vadim Novinskij (nella foto), capo del Blocco d’opposizione e fedele della Chiesa ortodossa ucraina, sul ruolo che la sua Chiesa ha e continuerà ad avere nel portare in Ucraina la pace e il ristabilimento della fiducia reciproca. Se non vi sentite preda di facili buonismi, paragonate attentamente le parole di Vadim Novinskij con le inqualificabili asserzioni di Svjatoslav Shevchuk sulla “nazione che ha più da guadagnare che da perdere nella guerra in Donbass”, e meditate su quale sia la Chiesa che vuole davvero il bene dei credenti e quella che vuole la loro eliminazione, o se preferite, quale sia la Chiesa di Cristo e quale quella di satana.

 
La Sacra Comunità indignata dalle azioni dei "chierici" della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" sull'Athos

Lo sforzo di prostituire il Monte Athos al ruolo di cassa di risonanza delle ideologie nazionaliste degli scismatici ucraini ha fatto perdere la pazienza non solo a noi, ma allo stesso Protaton (organo esecutivo centrale) del Monte Santo, che ora sta chiedendo al ministero degli esteri della Grecia di prendere provvedimenti contro l’arrivo di personaggi come il “metropolita” Mikahil Zinkevich (al centro della foto, mentre assieme ai suoi compagni di “pellegrinaggio”sfoggia le icone della sua fede cristiana ortodossa): possiamo leggere in russo e in italiano cosa stia veramente dando fastidio agli athoniti (e a tutti i cristiani ortodossi di buon senso).

 
L'arcivescovo Elpidophoros d'America, o la fine di tutte le illusioni sul Fanar

Vi presentiamo il testo russo e italiano dello studio di Arkadij Maler, membro della Commissione biblico-teologica sinodale del Patriarcato di Mosca, sulle conseguenze dell’elezione ad arcivescovo d’America di mons. Elpidophoros (Lambriniadis, nella foto), che a dispetto del nome sembra togliere ogni speranza che il corso del Fanar possa ritornare su binari di ecclesiologia ortodossa.

 

 
La “coscienza sporca” dell’ex metropolita Aleksandr (Drabinko)

Eccovi il testo russo e italiano del saggio di Sergej Komarov sulla trasformazione (in peggio) di un vescovo caduto nello scisma, attraverso l’analisi delle più evidenti contraddizioni nel comportamento dell’ex metropolita Aleksandr (Drabinko, nella foto), decaduto dall’episcopato della Chiesa ortodossa ucraina per il suo sostegno agli scismatici in occasione del “sinodo dei briganti” dello scorso dicembre a Kiev.

 
Valori occidentali: quelli del popolo o quelli delle élite?

Mentre il presidente Putin compie una visita di stato a Roma e in Vaticano nel silenzio infastidito dei media, padre Andrew Phillips ci aiuta con una sua riflessione sui valori che sono stati scambiati in questa visita.

 
Anelli sulla mano sbagliata?

Vi presentiamo in traduzione italiana un breve saggio sul rito del fidanzamento ortodosso del sacerdote Justin Lyon, parroco della chiesa di sant’Elia a Dubuque, nello Iowa.

Lo scambio degli anelli (che non è mai fatto dagli sposi stessi) e il loro posizionamento sulla mano destra degli sposi sono elementi che causano una certa curiosità tra i cristiani non ortodossi, che si chiedono il perché di queste “stranezze”. In realtà, questi elementi sono continuazioni dei riti nuziali dell’Antico Testamento, e il testo biblico, che padre Justin ci fornisce e ci commenta, aiuta a comprenderne il significato.

 
Quanti cristiani ortodossi vanno regolarmente in chiesa in Russia, e perché?

Vi presentiamo il testo russo e italiano dell’intervista all'arciprete Nikolaj Emel'janov (nella foto), capo ricercatore tra i sociologi della religione che si sono applicati a capire il problema della relazione tra appartenenza e partecipazione alla Chiesa ortodossa nella Russia post-sovietica. A nostro parere, i dati offerti da padre Nikolaj sono una lettura essenziale per chiunque voglia capire la Chiesa ortodossa russa di oggi.

 
Il peccato del divorzio

Nel rispondere a un’obiezione sulla disparità di attitudine della Chiesa verso gli omosessuali e i divorziati risposati, padre Lawrence Farley ha l’occasione di spiegare qualcosa sulla visione ortodossa del divorzio come peccato. Vi presentiamo la traduzione italiana del suo saggio, che ha il merito di chiarire come la posizione sul divorzio della Chiesa ortodossa di oggi non sia diversa da quella della Chiesa ai tempi dell’antico Impero cristiano, in cui il divorzio era legale e diffuso.

 
Una panoramica degli scismi ecclesiali in Ucraina

Vi presentiamo la traduzione italiana di quello che finora è il più accurato elenco fattuale a noi disponibile delle ramificazioni degli scismi ucraini, compilato da un vero esperto accademico, l’arciprete Rostislav Jarema di Leopoli (nella foto, di fronte al patriarca Kirill).

 
Decisioni sinodali in Russia e in Grecia

Due notizie del 9 luglio 2019 hanno a che fare con reazioni sinodali di chiese locali di fronte a crisi provocate dagli scismi:

1) Il Sinodo della Chiesa russa (nella foto) ha rilasciato un documento, che possiamo leggere in traduzione italiana commentata, in cui sostiene il Patriarcato di Serbia contro le intrusioni statali nella vita della Chiesa in Montenegro.

2) Come possiamo leggere in italiano, il Sinodo della Chiesa di Grecia non ha posto la questione ucraina all’ordine del giorno del proprio Concilio dei vescovi, che avrà luogo a ottobre.

 
6 esempi di bugie nella fondazione della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina"

Vi presentiamo il testo russo, romeno e italiano dell’analisi con cui Kirill Aleksandrov cerca di spiegarci la nube di menzogne alla base della struttura scismatica che il Fanar ha cercato di far passare agli occhi del mondo come “Chiesa ortodossa locale”. Non ci stanchiamo di denunciare queste menzogne, persuasi che “la verità ci farà liberi” (cfr Gv 8:32)

 
La Chiesa russa aggiunge 9 parrocchie alle diocesi straniere

Eccovi in italiano la notizia di una delle conseguenze della recente sessione del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa a Valaam: la costituzione di un certo numero di nuove parrocchie specificamente aperte ai fedeli locali, nei due nuovi esarcati di recente fondazione. Il fatto che le parrocchie dell’esarcato del sud-est asiatico superino di 8 a 1 quelle del nostro esarcato in Europa occidentale non deve stupirci, perché da una parte gli impulsi missionari sono sempre più forti quando si è agli inizi (e le nostre chiese hanno diversi decenni d’anzianità in più rispetto a quelle asiatiche), e d’altra parte nelle nazioni dell’Estremo Oriente le scelte cristiane sono vissute in modo molto più cosciente che non nei nostri paesi.

 
La Brexit e il tracollo di Rue Daru: come la politica stranamente rispecchia la vita della Chiesa

Vi presentiamo in italiano la considerazione piuttosto interessante di un parallelo tra il disfacimento dell’Unione Europea e quello dell’Arcivescovado di Rue Daru, dissoluzioni che padre Andrew Phillips (nella foto) ha predetto da decenni, anche quando sembrava un inascoltato profeta di disgrazia. Il paragone è interessante, perché sia sul piano geopolitico sia su quello ecclesiastico-istituzionale riflette la crisi del modello del liberalismo europeo, e mostra come tale liberalismo sia incompatibile, se non a livello di vuote parole, con la difesa della tradizione cristiana.

 
Metropolita Antonij: Ogni parrocchia della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" deve pagare al Fanar una somma minima di 4000 €

Vi presentiamo in russo e in italiano la conferma della notizia della "tassa sul Tomos" che ora gli scismatici ucraini si trovano obbligati a pagare al Fanar: così trovano anche conferma le parole di Vladyka Onufrij, che parla di un Tomos di schiavitù invece che d'autocefalia.

 
Perché il Tomos degli scismatici è la misericordia di Dio

Sergej Komarov ci aiuta in russo e in italiano a capire perché il Tomos dato agli scismatici, pur essendo un momento tragico della storia dell’Ortodossia ucraina, può essere come il solco storto su cui Dio sa seminare dritto, rinsaldando la fede di quanti hanno dovuto subire questa imposizione.

 
Gli abiti clericali e monastici sono davvero importanti?

Vi presentiamo una riflessione di padre Lawrence Farley su un aspetto molto appariscente ma poco compreso della prassi cristiana: le conclusioni di questa riflessione sono che chi chiede l’abolizione dei segni distintivi dell’identità cristiana sta in realtà chiedendo l’abolizione di ciò che distingue la Chiesa dal mondo.

 
3 preti greci lasciano Costantinopoli per la ROCOR

Vi presentiamo la traduzione italiana di una notizia di cui avevamo già avuto dei cenni, ma che si è concretizzata pubblicamente solo di recente: continua lo stillicidio di preti che lasciano il Patriarcato di Costantinopoli per la Chiesa russa, e questa volta i nomi non sono limitati a convertiti occidentali o a russi di Rue Daru, ma iniziano a essere presenti anche dei preti di etnia greca.

 
Come l'imperatore Nicola II è stato onorato in Thailandia

Dopo la festa dei santi Martiri imperiali, vi presentiamo in traduzione italiana una storia del ricordo della famiglia imperiale russa nella Thailandia odierna.

 
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