Rubrica

 

Informazioni sulla chiesa in altre lingue

Mirrors.php?amp%3BfotossezPage=5&amp%3Blocale=ro&fotossezPage=87&locale=it&id=205  Mirrors.php?amp%3BfotossezPage=5&amp%3Blocale=ro&fotossezPage=87&locale=it&id=602  Mirrors.php?amp%3BfotossezPage=5&amp%3Blocale=ro&fotossezPage=87&locale=it&id=646  Mirrors.php?amp%3BfotossezPage=5&amp%3Blocale=ro&fotossezPage=87&locale=it&id=647  Mirrors.php?amp%3BfotossezPage=5&amp%3Blocale=ro&fotossezPage=87&locale=it&id=4898 
Mirrors.php?amp%3BfotossezPage=5&amp%3Blocale=ro&fotossezPage=87&locale=it&id=2779  Mirrors.php?amp%3BfotossezPage=5&amp%3Blocale=ro&fotossezPage=87&locale=it&id=204  Mirrors.php?amp%3BfotossezPage=5&amp%3Blocale=ro&fotossezPage=87&locale=it&id=206  Mirrors.php?amp%3BfotossezPage=5&amp%3Blocale=ro&fotossezPage=87&locale=it&id=207  Mirrors.php?amp%3BfotossezPage=5&amp%3Blocale=ro&fotossezPage=87&locale=it&id=208 
Mirrors.php?amp%3BfotossezPage=5&amp%3Blocale=ro&fotossezPage=87&locale=it&id=3944  Mirrors.php?amp%3BfotossezPage=5&amp%3Blocale=ro&fotossezPage=87&locale=it&id=7999  Mirrors.php?amp%3BfotossezPage=5&amp%3Blocale=ro&fotossezPage=87&locale=it&id=8801  Mirrors.php?amp%3BfotossezPage=5&amp%3Blocale=ro&fotossezPage=87&locale=it&id=9731  Mirrors.php?amp%3BfotossezPage=5&amp%3Blocale=ro&fotossezPage=87&locale=it&id=9782 
Mirrors.php?amp%3BfotossezPage=5&amp%3Blocale=ro&fotossezPage=87&locale=it&id=11631         
 

Calendario ortodosso

   

Scuola domenicale della parrocchia

   

Ricerca

 

In evidenza

04/10/2023  Scoperte, innovazioni e invenzioni russe  
14/03/2020  I consigli di un monaco per chi è bloccato in casa  
11/11/2018  Cronologia della crisi ucraina (aggiornamento: 3 febbraio 2021)  
30/01/2016  I vescovi ortodossi con giurisdizione sull'Italia (aggiornamento: 21 dicembre 2022)  
02/07/2015  Come imparare a distinguere le icone eterodosse  
19/04/2015  Viaggio tra le iconostasi ortodosse in Italia  
17/03/2013  UNA GUIDA ALL'USO DEL SITO (aggiornamento: aprile 2015)  
21/02/2013  Funerali e commemorazioni dei defunti  
10/11/2012  I padrini di battesimo e il loro ruolo nella vita del figlioccio  
31/08/2012  I nostri iconografi: Iurie Braşoveanu  
31/08/2012  I nostri iconografi: Ovidiu Boc  
07/06/2012  I nomi di battesimo nella Chiesa ortodossa  
01/06/2012  Indicazioni per una Veglia di Tutta la Notte  
31/05/2012  La Veglia di Tutta la Notte  
28/05/2012  La preparazione al Matrimonio nella Chiesa ortodossa  
08/05/2012  La Divina Liturgia con note di servizio  
29/04/2012  La preparazione al Battesimo nella Chiesa ortodossa  
11/04/2012  CHIESE ORTODOSSE E ORIENTALI A TORINO  
 



Inizio  >  GALLERIE FOTOGRAFICHE
GALLERIE FOTOGRAFICHE

Clicca sull'immagine per aprire la galleria

Condividi:
 
 
Sezione 1

Siti ufficiali delle Chiese Ortodosse nel mondo

 
I conflitti interconfessionali in Ucraina nel XX e XXI secolo

Vi presentiamo il testo russo e italiano di un accurato studio di padre Rostislav Jarema (nella foto), che dovrebbe farci capire molti retroscena della crisi ucraina riguardo al tema spinoso dei sequestri di chiese, e riguardo alla presenza problematica degli uniati nelle relazioni tra i cristiani.

 
Intervista di Tudor Petcu all’igumeno Ambrogio sui viaggi spirituali

Dopo un certo tempo di pausa, riprendiamo volentieri la collaborazione con il nostro amico Tudor Petcu (nella foto), sotto forma di un’intervista sul tema dei viaggi spirituali e dei pellegrinaggi, con un particolare interesse al valore di queste esperienze del quadro dell’Ortodossia in Occidente.

 
Dove sta la lealtà dei fedeli ucraini

Dopo tanta propaganda sull’indipendentismo ucraino che ci è stata propinata in tutte le salse, è ancora difficile credere che gli ortodossi ucraini in stragrande maggioranza, NON vogliano che la loro Chiesa diventi autocefala. Proviamo a corroborare questa tesi con un paio di dati:

1) La traduzione italiana delle dichiarazioni di Vadim Novinskij (nella foto), leader del Blocco d’opposizione parlamentare e fedele della Chiesa ortodossa ucraina, che spiega come la Chiesa canonica sia l’espressione più autentica della volontà del popolo ucraino; e

2) La notizia in italiano della cessazione virtuale delle “conversioni” alla Chiesa scismatica, coincisa (un dato di fatto di un certo interesse) con la fine del mandato presidenziale di Petro Poroshenko, che aveva fatto dell’ucrainismo scismatico uno dei motivi della sua campagna di rielezione.

 
Tornare alla Chiesa ortodossa o continuare nella massoneria?

In questi giorni sono stati resi pubblici molti retroscena e dibattiti sul futuro di Rue Daru, che si possono leggere (con diversi commenti a proposito) sul blog francese Parlons d’Orthodoxie. Uno di questi interventi, a firma di Anne Andronikof, è riportato da padre Andrew Phillips (che a Parigi ebbe tra i professori al Saint Serge proprio il padre di Anne), come un esempio di quelle osservazioni critiche che egli stesso aveva fatto trent’anni fa (quando a molti sembravano eversive), e che invece oggi provengono dalla maggioranza silenziosa dei fedeli dell’Arcivescovado. Vi presentiamo in versione italiana la lettera di Anne Andronikof con i commenti introduttivi di padre Andrew.

 
In che modo il patriarca Bartolomeo sta guarendo lo scisma e restaurando l'unità della Chiesa

Quali sono i veri scopi della rovinosa intromissione di Costantinopoli in Ucraina? Questa è la domanda che si pone il giornalista ucraino Aleksej Smirnov, in un’analisi che vi presentiamo in traduzione italiana. Per Smirnov, l’ostinata convinzione di aver portato pace e unione in Ucraina, anche di fronte a fatti che provano il completo fallimento di tali propositi, non ha a che fare con l’autostima del patriarca Bartolomeo o con il suo desiderio di salvare la faccia di fronte al disprezzo generale, ma piuttosto con il perseguimento della strategia a lungo termine del Fanar, che mira a rafforzare la posizione del Patriarcato di Costantinopoli e a stabilire la sua autorità sulle altre Chiese ortodosse locali.

 
Giustiniano chiuse davvero l'Accademia di Atene nel 529 d.C.?

Vi presentiamo la traduzione italiana di un articolo che parla di un dato storico spesso ripetuto in chiave anti-cristiana, ma al di là di ogni veridicità storiografica. L’imperatore Giustiniano (al centro nel celebre mosaico di Ravenna) aveva requisito alcune proprietà della ormai decadente Accademia di Atene, la scuola filosofica fondata da Platone, e aveva vietato i sacrifici pagani connessi a questa scuola. Questo dato è stato usato per accusare la Chiesa di ogni possibile oscurantismo e liberticidio di pensiero, mentre la realtà è piuttosto differente, come potrete notare leggendo l’articolo.

 
Il nostro sito presentato in francese

La spiegazione della parrocchia (il “manifesto” della nostra ragion d’essere) è da oggi disponibile anche in francese. Ringraziamo Maria Grazia per avere reso disponibile questo traguardo, che da tempo ci mancava di raggiungere. Ora possiamo presentare la nostra parrocchia ai lettori di tutti i paesi francofoni del mondo, rappresentati dalla collezione di bandierine nell’immagine.

 
Padre Nikolaj Danilevich: a capo di Costantinopoli c'è il patriarca di un impero che non esiste

Il portavoce della Chiesa ortodossa ucraina ci ricorda in russo e in italiano una scomoda verità che fa capire l’infondatezza delle posizioni del Fanar: la base di ogni pretesa primaziale di Costantinopoli poggia sulle fondamenta di un impero che non esiste più da oltre mezzo millennio. Ricordare la storia e imparare dalle sue lezioni è cosa buona, pretendere che gli altri vivano in un passato di proprio comodo è demenziale.

 
Un prete russo si sfoga: NON OSATE non venire in chiesa!

Vi presentiamo un video con trascrizione italiana di un’omelia dell’arciprete Andrej Tkachev (nella foto) in uno dei suoi momenti poco “politicamente corretti”, ma molto retti di fronte a Dio.

 

 
La buona battaglia: vita in un monastero ortodosso appartato

Eccovi il video di presentazione di un monastero ortodosso sui monti del Libano, con la sua vita quotidiana e le storie ed esperienze dei monaci. Non sono molte le occasioni che abbiamo in Italia di entrare da vicino a contatto con l’Ortodossia di matrice araba, per cui questo documentario è per noi ancor più prezioso.

 
Intervista di Tudor Petcu all’igumeno Ambrogio su Torino e l’Ortodossia

Vi presentiamo il testo dell’intervista del nostro amico Tudor Petcu (nella foto) sull’eredità ortodossa della città di Torino, le sue chiese, icone e tesori e scoperte che non tutti conoscono.

 
Balcani: le Chiese ortodosse risentono dell'onda d'urto della questione ucraina

Sul sito Religioscope del nostro caro amico Jean-François Mayer ci sono spesso analisi di grande accuratezza sull’Ortodossia. Ve ne abbiamo tradotta in italiano una di Jean-Arnault Dérens, che spiega in dettaglio tutte le conseguenze della crisi ucraina nella regione dei Balcani, già peraltro ricca di conflitti tra Chiese. Tali conseguenze vanno ben al di là di prese di posizione canoniche o di solidarietà verso i cristiani sofferenti in Ucraina, e possono contenere i semi di imprevedibili conflitti futuri.

 
Cronaca della processione della Croce a Kiev

Vi presentiamo in traduzione italiana la cronaca delle celebrazioni del 1031° anniversario del Battesimo della Rus’ di Kiev, che dimostrano abbastanza chiaramente quale sia la Chiesa che è erede di quella Rus’.

 
L'arca e il Titanic: perché politici e scismatici non possono affondare la Chiesa ortodossa ucraina

Con una splendida e azzeccata parabola biblico-storica, Taras Rebikov paragona la Chiesa ortodossa ucraina all’arca di Noè, e la struttura scismatica messa in piedi dal Fanar al Titanic. Possiamo seguire in italiano come la storia delle due “navi” ecclesiali procede rispettivamente verso la salvezza e verso il naufragio.

 

 
Intervista di Tudor Petcu all’igumeno Ambrogio sul ruolo della Russia

Il nostro amico Tudor Petcu (nella foto) ha voluto sottoporci una nuova intervista sul ruolo della Russia nel panorama ortodosso mondiale, in quello europeo occidentale e soprattutto in Italia.

 
Cosa dovrebbe aspettarsi la Chiesa dal nuovo parlamento dell'Ucraina

Vi presentiamo in traduzione italiana una nuova analisi di Kirill Aleksandrov sul quadro statale che si sta formando in Ucraina. Il partito del nuovo presidente, che ha ottenuto una schiacciante maggioranza, sembra non essere interessato a seguire le impopolari politiche di ingerenze religiose dei propri predecessori, e questo offre cauti motivi di speranza alla Chiesa.

 
Due visite virtuali ai monti santi dell'Ortodossia
A chi va in vacanza ad agosto, ma anche a chi non ci può andare, offriamo due pellegrinaggi virtuali, uno al Monte Athos e uno al Monte Sinai.
 
Un’altra glorificazione del nazismo tra gli scismatici ucraini legati a Costantinopoli

Continuano le giuste e doverose denunce della venerazione dei nazisti ucraini non solo tra gli uniati e i filaretisti, ma anche tra i membri di spicco di quella che il Fanar vorrebbe ora far accettare nel mondo come “Chiesa autocefala locale” della nazione ucraina. L’articolo di Matfey Shaheen, che vi abbiamo tradotto in italiano, è corredato da immagini e video che la dicono lunga a chi vuole vedere.

 
Altre due visite virtuali a monasteri

Continuiamo a proporvi pellegrinaggi virtuali, Il primo alla Lavra della Trinità e di san Sergio a Sergiev Posad, e il secondo all'isola di Patmos con il suo celebre monastero di san Giovanni Evangelista.

 
Il giorno del Battesimo della Rus': la grande processione della Croce e gli scismatici senza risorse

L’Unione dei giornalisti ortodossi ci offre un articolo che vi presentiamo in traduzione italiana, corredato di una videocronaca di momenti della grande processione della Croce del 27 luglio a Kiev.

 
Interviste di Tudor Petcu a due ortodossi spagnoli

Il nostro amico Tudor Petcu ci ha mandato il testo italiano delle interviste da lui fatte a due ortodossi spagnoli (nella foto), padre Víctor García e Francisco José Pino Rodriguez. Vi presentiamo le due interviste (assieme alla testimonianza di vita di padre Víctor), che offrono modelli della serietà dell’approccio degli spagnoli ortodossi alla loro chiamata.

 
Ancora altre visite virtuali ai monasteri della Romania

Nel mese preferito per visitare i monasteri, entriamo anche noi in alcuni dei più famosi monasteri della Romania. Il primo documentario ci porta ai più celebri monasteri della regione moldava, Suceviţa, Voroneţ e Moldoviţa; nel secondo documentario, intitolato “Dietro le mura del monastero”, possiamo ascoltare testimonianze personali di monache e monaci che parlano della loro scelta di vita.

 
Dal nazionalismo allo scisma: i percorsi degli ex chierici della Chiesa ortodossa ucraina

Vi presentiamo in traduzione italiana un articolo che delinea le storie tragiche dei due vescovi e dei due più famosi preti che hanno volontariamente lasciato la Chiesa ortodossa ucraina per aderire allo scisma fomentato dal Fanar. Anche queste storie (che terminano in un appello al ritorno alla comunione della Chiesa) ci illuminano sulla vera natura dell’autocefalismo ucraino.

 
La chiesa di Tutti i Santi a Strasburgo

L'archimandrita Filipp (Rjabykh), rettore della parrocchia di Tutti i Santi a Strasburgo, rappresentante del Patriarcato di Mosca al Consiglio d'Europa, racconta la storia della nuova chiesa, della sua biblioteca, e parla dei suoi parrocchiani.

 
Il metropolita Onufrij presiede la festa dell'icona di Pochaev alla storica Lavra di Pochaev

Vi presentiamo in traduzione italiana un resoconto corredato di fotografie della recente festa patronale della Lavra di Pochaev. Questi racconti e immagini non ci lasciano indifferenti: chi vi scrive era presente proprio alla stessa festa nell’anno 2000, come ospite personale niente meno che di vladyka Onufrij, che oggi presiede queste celebrazioni e che ha sempre un posto speciale nel nostro cuore.

 
La storia dell'Ortodossia in Germania. Intervista di Tudor Petcu a padre Stefan Gross

Ringraziamo il nostro amico Tudor Petcu per il testo italiano dell’intervista a padre Stefan Gross (nella foto), un sacerdote tedesco della Chiesa ortodossa bulgara.

 
Dal Tomos al controllo elettronico: a cosa dovrebbero essere pronti gli ortodossi

Vi presentiamo la traduzione italiana dell’articolo di Jaroslav Nivkin in cui la scelta della “Chiesa di stato” autocefalista in Ucraina è paragonata a una “prova tecnica dell’Apocalisse”, dove l’accettazione del Tomos (forzata in certe comunità rurali per far perdere diritti e sicurezza a chi sta con la Chiesa canonica) diviene un prodromo del “marchio della bestia” senza il quale si perde la propria identità sociale.

 
Cosa sono i libri deuterocanonici?

Padre John Whiteford risponde in dettaglio a una domanda che lascia spesso incuriositi quelli che si chiedono che cosa abbia di particolare la Bibbia degli ortodossi. Vi presentiamo in traduzione italiana i suoi commenti.

 
Arciprete Andrew Phillips: domande e risposte (giugno-luglio-agosto 2019)

Vi presentiamo la traduzione italiana di una lunga lista di domande e risposte, che copre tre mesi di discussioni di padre Andrew Phillips con i suoi corrispondenti dal mondo.

 
Due offerte per il futuro di Rue Daru

In questi ultimi giorni, si sono delineate le offerte di Mosca e di Costantinopoli all’Arcivescovado di Rue Daru, che vi presentiamo in un articolo che potremmo sommariamente riassumere così:

- Mosca, tramite una lettera del nostro metropolita Antonij (che potete leggere qui in formato PDF), conferma punto per punto l’offerta originale del patriarca Kirill di far passare l’Arcivescovado nel seno della Chiesa russa mantenendone tutte le prerogative esistenti.

- Costantinopoli, per mano di una lettera del metropolita Emmanuel di Gallia, propone di ridurre l’Arcivescovado a un vicariato della metropolia greca, che oltre alle già sperimentate difficoltà dal Fanar, sottopone la nuova struttura all’arbitrio del metropolita greco in Francia; la proposta, inoltre, è valida solo per quanto riguarda la Francia, a esclusione di tutte le parrocchie di Rue Daru situate altrove.

Lasciamo ai nostri sagaci lettori il compito di valutare quale delle due proposte sia seria e rispettosa, e quale invece, per usare un eufemismo, si situi qualche tacca al di sotto di tale livello.

 
I libri deuterocanonici nel Nuovo Testamento

Padre John Whiteford ci offre un’altra risposta sul tema dei libri deuterocanonici dell’Antico Testamento, che vi presentiamo in traduzione italiana. Questi libri, come ci spiega padre John, non sono citati direttamente nel Nuovo Testamento (così come non sono citati direttamente molti libri del canone ebraico dell’Antico Testamento), ma nei Vangeli e nelle Epistole vi sono molte allusioni e rimandi inequivocabili a testi che si trovano solo nei libri deuterocanonici, come la storia dei martiri maccabei (nell’icona) di cui oggi celebriamo la memoria.

 
Arcivescovo Jovan: dopo ciò che Costantinopoli ha fatto in Ucraina, da loro ci si può aspettare di tutto

Vi presentiamo in traduzione italiana alcuni commenti del metropolita Jovan (Vraniškovski, nella foto) di Ocrida sulle prospettive di risoluzione dello scisma macedone in relazione agli avvenimenti della crisi ucraina, che non lasciano molto spazio all’ottimismo.

 
Su cosa non si sono accordati Vladimir Zelenskij e il patriarca Bartolomeo?

Il recente incontro del nuovo presidente ucraino con il patriarca di Costantinopoli si è concluso con un nulla di fatto, ma ha fatto nascere speculazioni piuttosto ampie sui suoi fini reconditi. Vi presentiamo la traduzione italiana dell’analisi di Konstantin Shemljuk, che cerca di radiografare l’incontro dal punto di vista di un fedele della Chiesa ortodossa ucraina.

 
Metropolita Antonij: avere un simile primate è una grazia di Dio per noi

Vi presentiamo in traduzione italiana alcune parole del metropolita Antonij (Pakanich) di Borispol e Brovary riguardo a sua Beatitudine Onufrij, il metropolita di Kiev e di Tutta l’Ucraina, che siamo immensamente onorati di considerare come un autentico amico della nostra parrocchia. Concordiamo in pieno con le parole di vladyka Antonij, che ci spiega come nel momento più difficile della vita della Chiesa ortodossa ucraina un primate completamente dedito a Cristo è il miglior incoraggiamento che i credenti possano avere.

 
Analisi delle processioni della Croce a Kiev

Matfey Shaheen ci ha offerto una delle più dettagliate analisi delle recenti processioni a Kiev, aiutandoci a vedere la sostanziale differenza tra manifestazioni religiose di popolo e manifestazioni politiche ammantate di elementi religiosi. Vi presentiamo quest’analisi in traduzione italiana.

 
10 errori del patriarca Bartolomeo

Vi presentiamo la traduzione italiana dell’analisi di Kirill Aleksandrov sugli errori della gestione fanariota della crisi ucraina, errori a volte tanto evitabili e grossolani da fare del patriarca Bartolomeo il “primo senza eguali” a screditarsi di fronte all’intero mondo ortodosso.

 
Petizione di sostegno all’arcivescovo Jean (Renneteau) di Rue Daru

Vi presentiamo la traduzione italiana di una petizione online apparsa in francese, inglese e russo a sostegno dell’arcivescovo Jean (Renneteau), che il 7 settembre si troverà a dirigere una movimentata assemblea generale della sua arcidiocesi, di fronte alla proposta di accoglimento avanzata dalla Chiesa russa. Potete firmare anche voi la petizione (in forma esplicita oppure anonima), e unirvi alle centinaia di persone (ben oltre alle previsioni iniziali) che hanno già manifestato solidarietà al lavoro onesto e pacifico di monsignor Jean.

 
Nonostante i continui sequestri di chiese, la Chiesa ucraina è cresciuta di 184 parrocchie e 30 monasteri sotto il metropolita Onufrij

Eccovi la traduzione italiana di alcune novità registrate nel corso delle celebrazioni dei 5 anni dall’intronizzazione di vladyka Onufrij (nella foto) a metropolita di Kiev e di Tutta l’Ucraina: un vero pastore per la vera Chiesa.

 
Altri contributi per capire la crisi ucraina

Pensate davvero che il nostro sito vi abbia spiegato ormai di tutto e di più sull’Ucraina? Credete di avere imparato tutto quel che può sapere un osservatore non appiattito sul pensiero unico dei media atlantici? Vi sentite pronti a occupare una cattedra di ucrainologia in qualunque istituto di studi non retto da uniati galiziani? Ebbene, confidiamo di riuscire ancora a sorprendervi con qualcosa che non avevate ancora immaginato.

1) Il nostro amico George Michalopulos (nella foto), in uno dei suoi post sul blog Monomakhos che vi abbiamo tradotto in italiano, propone l’uso del termine ucrocefalia per definire il progetto fanariota in ucraina. Stanco di vedere storpiato il senso della parola autocefalia per descrivere qualcosa di radicalmente diverso, ci invita a usare questo neologismo per sottolineare che effettivamente quella che è stata chiamata “autocefalia dell’Ucraina” è tutt’altro che un’autocefalia, e ci ricorda che una Chiesa o è autocefala oppure non lo è (memorabili i suoi paragoni biologici: una ragazza o è vergine oppure non lo è, è una donna non può essere “solo un poco incinta”). Ci auguriamo che l’uso del termine ucrocefalia porti una ventata di aria pulita nel mondo ortodosso, e se servirà ad aprire un dibattito sulle attuali autocefalie “zoppe” come quella della Chiesa di Grecia, tanto meglio.

2) Sul versante geopolitico, leggete sul Saker blog italiano il lucido articolo d’analisi del nostro amico Saker sulle opzioni limitate che la nuova presidenza ucraina potrà offrire al futuro del paese.

 
Cristo ha fatto citazioni dalla Bibbia dei Settanta?

Padre John Whiteford continua a spiegarci le correlazioni tra il Nuovo Testamento e la Bibbia greca dei Settanta, che è la base dell’Antico Testamento usato nella Chiesa ortodossa. Vi presentiamo la traduzione italiana della sua breve spiegazione nella sezione “Domande e Risposte” dei documenti.

 
Ciechi all'improvviso: perché il Fanar non è più in grado di vedere la Chiesa ortodossa ucraina

In un’altra delle sue ottime analisi, Kirill Aleksandrov ci spiega in traduzione italiana il fenomeno della “cecità selettiva” che sembra avere colpito la gerarchia fanariota di fronte alla Chiesa ortodossa ucraina, che resta tuttora la presenza religiosa più ampia e significativa dell’Ucraina. Questo fenomeno è particolarmente preoccupante, e costituisce una delle più infami violazioni canoniche di cui il Patriarcato di Costantinopoli sarà prima o poi chiamato a rispondere.

 
Le Solovki mistiche

Vi presentiamo una miscellanea di foto d’autore sull’esperienza estiva delle isole Solovki, tra vita monastica, natura incontaminata e le bellezze della Tebaide del Nord.

 
Metropolita Luka: la polizia protegge le marce LGBT ma rimane passiva nei sequestri delle chiese

Il metropolita Luka (Kovalenko, nella foto) di Zaporozh'e, per il quale non abbiamo mai abbastanza parole di apprezzamento, mette il dito su una piaga che mina la credibilità delle forze dell’ordine dell’Ucraina: per i fenomeni di doppi standard che ormai conosciamo bene, quegli stessi poliziotti che prevengono qualsiasi disordine ai raduni per i diritti degli omosessuali, sono invece ciechi (o addirittura criminalmente omertosi) di fronte alle violazioni dei diritti dei credenti ortodossi. Vi presentiamo le parole di vladyka Luka in traduzione italiana.

 
Perché il patriarca Bartolomeo sta andando al Monte Athos

Ascoltiamo in traduzione italiana come Taras Rebikov ci spiega l’imminente viaggio del viaggio del patriarca Bartolomeo al Monte Athos, con la sua ragione apparente (la festa del bicentenario della chiesa del monastero Xenophontos) e il motivo reale della visita (ottenere alleati tra i monaci athoniti a sostegno della sua avventura anti-ecclesiale in Ucraina). Come conclude Rebikov nel suo saggio, se al Monte Athos hanno sempre pregato per il mondo, ora è giunto il momento perché nel mondo preghiamo per il Monte Athos.

 
Lettere aperte di due dei nostri metropoliti

Oggi ben due dei nostri metropoliti hanno dovuto mandare messaggi di una certa forza sotto forma di lettere aperte: il metropolita Luka (Kovalenko, a sinistra nella foto) di Zaporozh'e e Melitopol' si rivolge ai monaci del Monte Athos a proposito della prossima visita del patriarca Bartolomeo, di cui vi abbiamo parlato ieri, mentre il metropolita Sergij (Chashin, a destra nella foto) di Singapore e dell'Asia sud-orientale scrive al metropolita Amvrosios di Corea del Patriarcato di Costantinopoli, a proposito delle affermazioni da questi pubblicate sulla presenza della Chiesa russa in Corea e nel mondo.

 
Costantinopoli assegnerà al "metropolita" Epifanij Dumenko, persecutore della Chiesa ucraina, un premio per i diritti umani

Non abbiamo ulteriori commenti da fare sull’ipocrisia del Patriarcato di Costantinopoli: basta il titolo qui sopra, che potete trovare spiegato in italiano nella sezione “Confronti” dei documenti.

 
I sacramenti e i sacerdoti peccatori

Vi presentiamo in traduzione italiana la risposta di padre John Whiteford a un caso di grave dubbio relativo a un convertito che teme di non essere stato ricevuto davvero nella Chiesa perché il prete che lo aveva ricevuto ha apostatato. Il caso rientra nella risposta della Chiesa all’eresia donatista (nel quadro, le discussioni di sant’Agostino a riguardo), ed è estremamente attuale, perché tracce dell’eresia donatista si possono vedere in tutti i casi in cui si dubita della ricezione nella Chiesa ortodossa (o della “presenza della grazia” nella loro vita) di vari individui o gruppi di convertiti.

 
Che cosa implicano le decisioni sinodali della Chiesa greca sulla "Chiesa ortodossa dell'Ucraina"

All’approssimarsi dell’ultima sessione del Sinodo sella Chiesa di Grecia (26-28 agosto 2019) e durante tutta la sua durata, siamo stati letteralmente inondati di notizie sul riconoscimento della nuova struttura ucraino-fanariota da parte della Chiesa di Grecia. Tale riconoscimento è stato dato come “probabile”, “certo” e addirittura “ratificato”, quando la realtà è che c’è stato ancora una volta un rinvio della decisione, con abili mosse di scarico di responsabilità che il nostro amico George Michalopulos ha descritto con un’appropriata analogia come il gioco del “passaggio della patata bollente”. Per capire veramente cosa sia successo (e per passare in rassegna un po’ di esempi filo-fanarioti di fake news), vi presentiamo la traduzione italiana del saggio di Kirill Aleksandrov su questi giorni un po’ confusi.

 
Un uomo ritornato dalla morte alla vita

Vi presentiamo nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti la traduzione italiana dei cenni biografici dell’archimandrita Parten (Aptsiauri, nella foto), uno dei grandi padri spirituali dell’Ortodossia georgiana del XX secolo.

 
Comunicato dell'arcivescovo Jean al clero di Rue Daru

Cari padri concelebranti,

in seguito alla decisione del santo Sinodo del Patriarcato ecumenico del 30 agosto 2019, di darmi un congedo canonico che io non ho richiesto, vi informo che io rimango l'arcivescovo del'Arcivescovado (secondo gli statuti di quest'ultimo) e che attendo dal Fanar ulteriori spiegazioni su tale congedo.

Inoltre, continuate in tutta serenità a commemorare il vostro arcivescovo.

+ Jean di Charioupolis,

arcivescovo ordinario

 
Perché la "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" copia gli uniati e cerca l'approvazione dei nazionalisti galiziani

Eccovi la traduzione italiana di uno studio di Kirill Aleksandrov sulle strane nuove amicizie della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina", che con la sua politica di corteggiamento degli uniati sta perdendo non già il suo carattere di struttura ortodossa (che non ha mai avuto), ma le stesse pretese di rappresentare qualsiasi aspetto della Chiesa ortodossa al di là del suo nome.

 
La Belarus' è la prossima dopo l'autocefalia ucraina? Perché la "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" concelebra con gli scismatici

Una delle ragioni per cui insistiamo a parlare della profonda malignità dell’autocefalismo ucraino è che quest’ultimo NON riguarda la sola Ucraina, ma può danneggiare la Chiesa ortodossa in tutto il mondo. Nel saggio di Konstantin Shemljuk che vi proponiamo in traduzione italiana, si analizzano i fenomeno della nascita di una “internazionale dello scisma” in cui Costantinopoli può pervertire i canoni e usare doppi standard a suo piacimento, per esempio condannando la presenza degli autocefalisti montenegrini in mezzo ai propri tirapiedi ucraini (per non causare un conflitto con la Chiesa serba) e contemporaneamente sostenendo la presenza tra di loro degli autocefalisti bielorussi (per portare avanti il proprio conflitto all’ultimo sangue con la Chiesa russa).

 
Sulla "canonicità" delle ordinazioni della "Chiesa ortodossa autocefala ucraina"

La "Chiesa ortodossa autocefala ucraina", guidata dall’ex prete del Patriarcato di Mosca Makarij (Maletich, nella foto) è una figura di importanza minore nella corrente crisi ucraina, ma è spesso citata in relazione alla provenienza assolutamente spuria delle sue ordinazioni, che sono state accettate dal Fanar senza un’ombra di seria indagine storica e teologica. Poiché al contrario c’è chi ha fatto i compiti, leggiamo in traduzione italiana i commenti di padre Nikolaj Danilevich, portavoce della Chiesa ortodossa ucraina canonica, sugli abissi di frode e immoralità che stanno alla base degli scismatici che il patriarca Bartolomeo pretende di aver "sanato".

 
Due notizie dall'episcopato americano

Domenica 1 settembre si è addormentato nel Signore l'arcivescovo Nikon (Liolin, nella foto a sinistra) di Boston e del New England, rettore della diocesi albanese della Chiesa ortodossa in America.

L'arcivescovo Nikon era in precedenza un prete sposato, divenuto vescovo nel 2002 dopo essere rimasto vedovo. A capo di una delle diocesi più piccole della OCA, aveva attraversato indenne i due ultimi decenni di gravi scandali di natura finanziaria e talora morale che avevano causato grandi problemi alla sua giurisdizione.

Il 30 agosto, il Santo Sinodo a Mosca ha approvato l'elezione all'episcopato di due vescovi ausiliari per la ROCOR negli Stati Uniti: uno, l'archimandrita Alexander (Belya), come vescovo di Miami, e l'altro, l'archimandrita James (Corazza, nella foto a destra), come vescovo di Sonora in California.

Padre James, convertito nel 1979 all'Ortodossia dal luteranesimo, serve alla cattedrale di San Francisco e si è occupato per anni di organizzare pellegrinaggi per chi desidera venerare le reliquie di san Giovanni Maksimovich.

All'arcivescovo Nikon: Eterna memoria!

Ai vescovi eletti Alexander e James: Per molti anni!

 
Fanar, Vaticano o Dipartimento di Stato: quali sono le forze dietro il Tomos della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina"

Qualche sforzo di “dietrologia” aiuta a capire le ragioni di tanti comportamenti che sono visti come dissonanti o incomprensibili. Soprattutto in questo mese di settembre, in cui vediamo intorno a noi diverse iniziative ecumeniche che cercano in modo piuttosto ingenuo di affrontare il tema della crisi ucraina, diamo un’occhiata alla traduzione italiana dell’articolo di Konstantin Shemljuk che cerca di offrire una valutazione più accurata dei giocatori attorno a questa complessa scacchiera internazionale.

 
In memoriam: arcivescovo Georgij Tarasov (1893-1981)

Prima dell’assemblea che dovrebbe decidere il futuro di Rue Daru, padre Andrew Phillips vuole ricordare la figura dell’arcivescovo Georgij (Tarasov, nella foto), da lui considerato uno dei vescovi più santi di questa giurisdizione e di tutta la diaspora russa. Vi presentiamo la traduzione italiana di questo ricordo nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti.

 
"Il volto della dignità" o "il volto di Giano": perché Petro Poroshenko scommette sugli uniati

Vi presentiamo in traduzione italiana un’altra analisi di Kirill Aleksandrov sulla strana fluttuazione dell’interesse di Petro Poroshenko dagli autocefalisti ortodossi agli uniati, che in sé potrebbe essere un mero voltafaccia di interessi politici, ma che assume risvolti inquietanti quando si considera la parte attiva avuta dagli uniati nei tentativi di colpi di stato che hanno destabilizzato l’Ucraina.

 
4 modi in cui i genitori annoiano i loro figli fino a portarli fuori dal cristianesimo

In questi giorni in cui riprendono gli studi, molte chiese ortodosse si attivano per riaprire i propri programmi di scuola domenicale per i bambini, in vista di una loro educazione cristiana. Il portale Pravmir ha pensato anche di darci un avvertimento ospitando un articolo dell’autrice ed educatrice evangelica americana Natasha Crain, che ci aiuta a riflettere se proprio questo programma di scuole domenicali ripetitive, assieme a un’assenza di conversazioni con i figli sui temi di fede che li potrebbero davvero motivare, non faccia in realtà poco bene e molto male ai bambini, portandoli fuori della vita della Chiesa come effetto di semplice noia. Vi presentiamo la traduzione italiana dell’articolo di Natasha Crain nella sezione “Pastorale” dei documenti.

 
Il futuro di Rue Daru ancora in stallo

All'Assemblea generale di Rue Daru di sabato 7 settembre la votazione per passare sotto il patriarcato di Mosca ha registrato il 58,1% di voti a favore, ma questa maggioranza non ha raggiunto i due terzi necessari perché la delibera dell'Assemblea possa passare. Sarà pertanto necessaria un'altra votazione, e intanto l'Arcivescovado continuerà a vivere nella "terra di nessuno" di un'eparchia non riconosciuta.

In queste vicende si nota come l'eccessivo democratismo di queste procedure, che avrebbero dovuto estendersi a tutta la sterminata espansione della Chiesa russa secondo le delibere del Concilio del 1918 a Mosca, sia piuttosto inutile – e talora controproducente – nei casi di piccoli raggruppamenti di chiese in Occidente.

 
Una richiesta di preghiere

A funerale ormai avvenuto, per ragioni di riservatezza tutta torinese, vorrei chiedervi di pregare per il riposo dell’anima di mio padre, l’ingegner Guido Cassinasco (1923-2019, nella foto), che si è addormentato nel Signore venerdì scorso. Vi chiedo questo ricordo in preghiera anche e soprattutto perché mio padre è stato, in modo molto discreto, un grande benefattore della nostra parrocchia, permettendo che molte attività, incluso il sito parrocchiale, si potessero svolgere in modo più sereno e costruttivo. Se la vostra frequentazione di questo sito vi ha portato qualche beneficio, una preghiera sarà un segno di gratitudine davvero apprezzato.

Vostro in Cristo,

igumeno Ambrogio

 
Rue Daru al capolinea

Vi presentiamo in traduzione italiana le considerazioni di padre Andrew Phillips sui risultati della recente Assemblea generale dell’Arcivescovado di Rue Daru, e sulle immediate conseguenze dell’incapacità di questa riunione di arrivare a una decisione vincolante sulla proposta di riunificazione con la Chiesa russa.

 
A lezione di arti marziali da un metropolita

Il metropolita Mark di Vjatka e Slobodskoj, esperto di tecniche di arti marziali russe, mostra alcune di queste tecniche in occasione di una video-intervista, e cerca di spiegare la liceità del combattimento difensivo e la filosofia che sta dietro alla preparazione militare russa nei secoli.

 
Il pentimento non può essere sostituito o annullato

Vi presentiamo la traduzione italiana della lettera sulla chiesa scismatica ucraina inviata al Santo Sinodo greco da Demetrios Tselengidis (nella foto), professore di teologia dogmatica all'Università di Salonicco. Il professor Tselengidis si era già segnalato tre anni fa per uno studio critico del concilio di Creta, e continua a non fare sconti al Fanar sulla questione ecclesiologica ucraina.

 
Il clero della Chiesa greca pubblica una lettera aperta sulla "questione ucraina"

Il malsano attaccamento della Chiesa greca a tutto ciò che viene dal Fanar (che tiene di fatto la Chiesa greca in ostaggio di tutti i capricci patriarcali) ha ricevuto un duro colpo dalla lettera di 179 distinti chierici, monaci e laici della Chiesa di Grecia, di cui vi offriamo la traduzione italiana unita ad alcuni commenti in materia.

 
Due risposte alle proposte del metropolita Hierotheos

Le posizioni oggi totalmente filo-fanariote del metropolita di Nafpaktos Hierotheos (Vlachos, nella foto) hanno suscitato diverse obiezioni. È in parte a causa di queste posizioni che il professor Tselengidis ha scritto la sua lettera al Sinodo greco da noi tradotta l’altro ieri. Oggi vi presentiamo un altro paio di questi documenti di risposta:

1) la traduzione italiana del saggio del lettore americano Dyonisus Redington sulle due fallacie logiche del documento del metropolita Hierotheos;

2) la traduzione italiana dell’analisi di Konstantin Shemljuk sulla proposta del metropolita Hirotheos risolvere “alla greca” la crisi ucraina proponendo un’improponibile mescolanza di ortodossi e scismatici.

 
La realtà parallela del patriarca Bartolomeo

Esaminiamo i canoni che sono stati violati dal Patriarcato di Costantinopoli nel creare una giurisdizione parallela in Ucraina, nella traduzione italiana del saggio dell'arciprete Andrej Nikolaidi diffuso dall’Unione dei giornalisti ortodossi.

 
Decisione storica a Rue Daru

Vi presentiamo la traduzione italiana del comunicato dell’arcivescovo Jean (Renneteau, nella foto), che annuncia di avere preso la decisione del ricongiungimento dell’Arcivescovado di Rue Daru con il Patriarcato di Mosca, a partire da domenica 15 settembre 2019. Finalmente, dopo 95 anni, Rue Daru ritorna a casa per una decisione interna, per quanto sofferta.

Siamo anche noi consapevoli che ci saranno dei lealisti a oltranza del “si stava meglio quando si stava peggio”, che faranno notare usque ad nauseam che questa decisione è stata presa senza il consenso dei due terzi dell’assemblea generale, ma “solo” con il 58% dei voti favorevoli. A questi novelli paladini della legalità, ricordiamo che si sono schierati con un patriarca che ha preso unilateralmente la decisione di dare un’autocefalia a un paese che non glie l’aveva chiesta, contro il parere di “solo” i nove decimi dei fedeli del paese... e non diciamo altro, perché ai buoni intenditori si addicono poche parole.

 
Perché aderire alla Chiesa ortodossa russa?

Come sottolineato dallo stesso patriarca Kirill, con l’inizio di questo nuovo anno ecclesiastico la Chiesa ortodossa russa festeggia finalmente la sua riunificazione. Ora, a chi si accosta al cristianesimo ortodosso nei paesi del mondo occidentale, resta da rispondere alla domanda sul perché scegliere questa Chiesa locale a preferenza delle altre. Padre Andrew Phillips cerca di offrire una risposta, che vi abbiamo tradotto in italiano nella relativa sezione dei documenti. Padre Andrew si riferisce principalmente alla situazione nel Regno Unito, ma le sue conclusioni si applicano anche da noi, anzi in modo ancor più restrittivo, visto che in Italia è praticamente assente l’opzione della Chiesa antiochena, che invece offre nello scenario inglese un’alternativa di una certa rilevanza.

 
La Chiesa ortodossa ucraina ringrazia chierici e laici greci per il loro sostegno

In seguito alla lettera aperta di chierici e laici greci sulla questione ucraina, che da alcuni giorni ha cambiato molto del panorama della crisi ucraina all’interno della Chiesa di Grecia, vi pubblichiamo anche il testo italiano commentato della lettera con cui l’arciprete Nikolaj Danilevich, portavoce della Chiesa ucraina, ringrazia i fratelli greci per il loro sostegno.

 

 
Come gli scismatici sono utilizzati dal governo degli Stati Uniti contro la Chiesa ortodossa

Vi presentiamo la versione italiana dello studio di Aleksandr Voznesenskij, specialista dei movimenti scismatici dell’Ortodossia russa, che rivela la fitta rete di intrusioni in questi movimenti di potenti funzionari americani come John Herbst (nella foto), e il lavoro di lobbismo esercitato dai membri di questi gruppi scismatici per promuovere gli interessi geostrategici americani. L’ironia singolare è che il leit-motiv di queste organizzazioni scismatiche è l’accusa alla Chiesa russa di compromesso con i poteri politici...

 
Lettera pastorale dell'arcivescovo Jean del 17 settembre 2019

Vi presentiamo la traduzione italiana della lettera con cui mons. Jean (ora arcivescovo di Dubna nel Patriarcato di Mosca) cerca di far fronte alla “fronda” interna del Consiglio arcidiocesano di Rue Daru, mostrandone con pazienza le profonde contraddizioni. Mettiamo il testo nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia”, perché monsignor Jean, nel dimostrare una benevola fermezza anche nei confronti di quelli che gli remano sistematicamente contro, sta dando una notevole prova di un carattere patristico di cui la Chiesa ha sempre un grande bisogno.

 
I 4 punti principali del riconoscimento degli scismatici ucraini da parte delle commissioni greche

Vi presentiamo la traduzione italiana dell’analisi di Matfey Shaheen su alcuni punti del lavoro delle commissioni istituite dalla Chiesa di Grecia per studiare il riconoscimento dell’autocefalia ucraina.

 
Il Tribunale amministrativo di Kiev ordina il reintegro della cittadinanza ucraina del vescovo Gedeon

Speriamo che vi ricordiate tutti del vescovo Gedeon (Kharon, nella foto) di Makarov, privato il 5 febbraio scorso della sua cittadinanza ucraina dal regime di Poroshenko, per la "colpa" di essere andato negli USA a parlare delle persecuzioni della Chiesa ortodossa ucraina alle autorità degli USA e dell'ONU.

Il 19 settembre, il Tribunale amministrativo distrettuale di Kiev ha dichiarato illegale la procedura del Servizio di immigrazione ucraino, ordinando la reintegrazione della cittadinanza ucraina al vescovo Gedeon.

Ora speriamo che vladyka Gedeon possa tornare al suo ruolo di abate del monastero delle Decime a Kiev (già oggetto di numerose persecuzioni), ma soprattutto, come vescovo che parla bene l'inglese, a informare il mondo di quel che accade ai fedeli ortodossi in Ucraina.

 
Appuntamento in Vaticano: Shevchuk e il patriarca Bartolomeo si sono incontrati per caso?

Vi presentiamo in traduzione italiana l’analisi di Konstantin Shemljuk sullo strano incontro tra due strutture che sembrano lavorare per l’unità dei cristiani in tutti i modi tranne quelli giusti e veri.

 
Il centro può reggere a causa della purificazione della Chiesa

Ascoltiamo in traduzione italiana alcuni commenti di padre Andrew Phillips sul processo di purificazione in atto negli ultimi anni nelle diverse ramificazioni della Chiesa ortodossa russa.

 

 
Il patriarca Bartolomeo e l'etnofiletismo

Il sito Orthodox Synaxis (che continua discretamente e con serietà a occuparsi del problema ecclesiologico nell’Ortodossia per cui ha iniziato l’anno scorso le sue attività) ha preparato uno studio sulle contraddizioni interne di un patriarcato che a parole si considera il nemico dell’etnofiletismo, ma nel proprio linguaggio e nelle proprie azioni dimostra di compiere proprio gli stessi atti di prevaricazione etnocentrica per i quali è pronto ad accusare le altre Chiese ortodosse locali. Vi presentiamo questo studio in traduzione italiana, sperando che queste ipocrisie non restino più nascoste.

 
Gli scismatici ucraini fanno pressioni sui fedeli di lingua romena perché si uniscano a loro

La popolazione di lingua romena della Bucovina ucraina è fortemente opposta agli scismatici ucraini (che annienterebbero volentieri questa minoranza, se i loro progetti di ucrainismo fossero portati alle loro logiche conseguenze). Tuttavia, nel loro sforzo di ingraziarsi i favori delle Chiese ortodosse locali, oggi gli scismatici arrivano al punto da corteggiare la Chiesa romena creando un “vicariato romeno” fittizio che non conta neppure una parrocchia (una sorta di variante clericale dei villaggi Potëmkin). Vi presentiamo in traduzione italiana uno studio su questo ulteriore livello di ipocrisia dello scisma ucraino.

 
Chierici greci che hanno concelebrato con il metropolita Onufrij e gli hanno dato una lettera di sostegno sono censurati da un vescovo greco

Una notizia al tempo stesso dolce e amara, di cui vi presentiamo la traduzione italiana, testimonia la profonda divisione che sta avvenendo nella Chiesa di Grecia. Sono sempre di più i fedeli e chierici greci che testimoniano la loro solidarietà con la Chiesa ucraina perseguitata, mentre si schierano contro di loro altri che non dicono – notate bene – che sia sbagliato essere solidali con la Chiesa ucraina perseguitata, ma che si deve essere fedeli “a prescindere” al Patriarcato ecumenico. In altre parole, “il nostro patriarca potrà anche sbagliare, ma noi dobbiamo essergli fedeli perché solo se siamo fedeli a lui siamo nella vera Chiesa”. A ben pensarci, questa è la stessa posizione erronea che gli ortodossi rimproverano ai cattolici romani...

 
Visita di padre Petru (Pruteanu) a Torino

Ci ha fatto molto piacere avere fra noi a Torino il nostro confratello padre Petru (Pruteanu, in centro nella foto) alla celebrazione della Liturgia della festa della Santa Croce. Padre Petru è stato per molti anni un grande ispiratore del nostro sforzo di divulgazione della fede ortodossa. Potrete trovare decine di articoli tradotti dal suo blog sul nostro sito (cercateli con la funzione di ricerca interna del sito usando il nome di padre Petru oppure il titolo del suo blog, teologie.net), con cui vi abbiamo presentato negli anni molte testimonianze interessanti, soprattutto nel campo principale trattato da padre Petru, la teologia liturgica e missionaria.

 
Sulla situazione dell'Arcivescovado dal punto di vista legale

Avere dei membri del Consiglio arcivescovile che gli remano contro sembra non aver scoraggiato più di tanto l’arcivescovo Jean (che se è arrivato al punto a cui è arrivato, deve avere avuto notevoli risorse di pazienza); tuttavia, quando la “fronda” di Rue Daru inizia a dichiararlo decaduto, o a far circolare missive “private” con velleità direttive, anche l’arcivescovo deve difendersi con un comunicato, che vi presentiamo in traduzione italiana.

 
Sentieri di scisma: il patriarca Bartolomeo condividerà il fato di Filaret?

Vi presentiamo la traduzione italiana di un attento studio di Taras Rebikov sulle possibili uscite dal vicolo cieco causato dal Fanar con la crisi ucraina, che ormai passano tutte per una condanna conciliare del patriarca Bartolomeo, salvo un possibile ma improbabile pentimento. Il parallelo con il comportamento scismatico di Filaret Denisenko è inquietante, e viene analizzato a fondo nell’articolo.

 
Domande e risposte (settembre 2019)

Vi presentiamo in traduzione italiana la più recente serie di domande e risposte dal blog di padre Andrew Phillips. I temi trattati sono la situazione della Chiesa di Costantinopoli (sottotitolata “la caduta dal primo tra eguali all'ultimo senza eguali”), il futuro della Chiesa ortodossa russa e l’insegnamento e la pratica dell’Ortodossia.

 
Vescovo greco: “Siamo della stessa razza di Costantinopoli, dobbiamo schierarci con il Patriarcato”

Quest’affermazione del metropolita Chrysostomos di Dodoni, che è discussa nell’articolo che vi presentiamo in traduzione italiana, riassume la tragica attitudine di una parte del mondo greco che non sa vedere i legami ecclesiali al di sopra di quelli razziali. In altre parole, non conta che un patriarca stia facendo qualcosa che dal punto di vista ecclesiale è sbagliato come l’inferno: la cosa importante è agire in base al legame etnico. La cosa davvero triste è che queste affermazioni provengano dagli ambienti del patriarcato che un secolo e mezzo or sono aveva condannato l’etnofiletismo (degli altri...)

 
I nuovi tormentatori di Cristo

Vi presentiamo in traduzione italiana uno studio del blog Orthodox Synaxis relativo ad alcune affermazioni del nuovo arcivescovo Makarios d’Australia (a destra nella foto) che dimostrano come la percezione dell’ecclesiologia ortodossa nel Patriarcato di Costantinopoli di oggi sia ormai diversa da quella di tutta la Chiesa ortodossa (incluso il Patriarcato di Costantinopoli di ieri), e che piuttosto che al ruolo di servitori di Cristo, al Fanar stanno iniziando ad aspirare a quello di suoi tormentatori.

 
Metropolita Seraphim dello Zimbabwe: dove potrebbe portare l'assenza di un dialogo sulla questione ucraina

Il metropolita Seraphim (Kykkotis, nella foto) dello Zimbabwe, uno dei vescovi greci del Patriarcato di Alessandria, ha fatto una dichiarazione riportata da Orthodox Synaxis, che vi offriamo in traduzione italiana. Anche se il discorso del metropolita Seraphim è parziale in un modo plateale (quando parla del dialogo “del nostro Patriarcato ecumenico e del Patriarcato di Mosca” si sente tangibilmente la differenza etnofiletista tra gli ortodossi di serie A e di serie B), lascia comunque trasparire la paura di uno scisma a livello globale e il desiderio generale delle Chiese ortodosse locali di risolvere la crisi ucraina in modo conciliare e secondo la prassi canonica.

 
L'incoronazione dello tsar dal Paraguay

Padre Andrew Phillips non è nuovo a regalarci storie immaginarie di un futuro che potrebbe succedere se si avverassero alcuni sogni a cui molti aspirano, per esempio se ci fosse un papa di Roma davvero-filo-ortodosso o una Chiesa ortodossa davvero locale in Europa occidentale; nel saggio che vi presentiamo oggi in traduzione italiana, padre Andrew cerca di ipotizzare come si potrebbe realizzare in un modo del tutto imprevisto ma plausibile il sogno di un ritorno della monarchia in Russia.

 
La guerra civile in Ucraina 100 anni fa

Arricchiamo la nostra sezione di geopolitica con la traduzione italiana di un attento sguardo sulla situazione dell’Ucraina dopo la rivoluzione bolscevica, che ci aiuta a capire l’immenso caos del paese e le forze di disgregazione del mondo russo in un periodo nel quale l’indipendentismo ucraino rappresentava una totale novità.

 
Testa o croce?

Vi presentiamo in traduzione italiana un breve saggio del nostro amico George Michalopulos che, da greco della diaspora, vede l’indecisione della Chiesa di Grecia riguardo al riconoscimento degli scismatici ucraini non tanto come un tentennamento diplomatico, ma come un’abile mossa di resistenza (non diversa da quella di Leonida alle Termopili) per far guadagnare ai propri fratelli tempo prezioso di fronte all’invasione di un nemico comune.

 
La Chiesa e la "formula di Steinmeier": che cosa attende gli ortodossi ucraini

Ora che l’Ucraina ha accettato la proposta di attuazione degli accordi di Minsk proposta dal presidente tedesco Steinmeier (un processo molto lento e difficile, ma comunque una garanzia di piccoli passi verso la pace), inizieranno ad apparire le attitudini delle diverse confessioni religiose nella guerra civile. Nell’analisi di Kirill Aleksandrov, che vi presentiamo in italiano nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti, vediamo come l’unica Chiesa ad aver coerentemente appoggiato i processi di pace è quella alla quale non ci vergogniamo di appartenere.

 
Come il riconoscimento della Chiesa autocefala dell'Ucraina influenzerà il futuro dell'ellenismo

Vi presentiamo in traduzione italiana l’articolo della giornalista freelance greca Sophia Iliadi, che analizza le conseguenze nefaste di un riconoscimento degli scismatici ucraini da parte del Concilio episcopale della Chiesa di Grecia.

 
Parole di pace dall’abate Tryphon

In giorni di pesanti conflitti all’interno della Chiesa ortodossa, è un balsamo per l’anima leggere le parole dell’abate Tryphon (nella foto), superiore del monastero della ROCOR a Vashon Island presso Seattle, che ci ricorda che simili conflitti sono sempre esistiti nella storia della Chiesa, e che tali conflitti non impediscono a Dio di prendersi cura di coloro che egli ama.

 
La Chiesa ortodossa russa pubblica una chiarificazione teologica sulla non canonicità della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina"

Proprio nei giorni in cui la Chiesa di Grecia si trova sospinta a discutere la questione del riconoscimento degli scismatici ucraini, arriva al momento giusto un documento di chiarificazione teologica sul perché questo riconoscimento sia inaccettabile. In questo testo, che vi presentiamo in russo, in romeno e in italiano, si possono vedere le caratteristiche migliori dei documenti prodotti dal nostro patriarcato: un’analisi seria, approfondita, priva di qualsiasi trionfalismo o argomentazione ad personam o con qualsivoglia riferimento etno-tribalista, ma piuttosto incentrata sull’importanza di mantenere immutata la fede e la pratica della Chiesa ortodossa.

 
Aggiornata la cronologia della crisi ucraina: 1 anno di copertura quotidiana degli eventi

La nostra cronologia della crisi ucraina, che non aggiornavamo più da un certo tempo (e ce ne scusiamo con i lettori) è stata portata al passo con gli articoli e i materiali caricati fino all’11 ottobre 2019, primo anniversario dell’infausta decisione fanariota di legittimare lo scisma in Ucraina (un gesto che, comunque finiscano le cose, sarà ricordato come una delle peggiori pagine della storia della Chiesa ortodossa). Vi abbiamo tenuti al corrente con molta cura, e se possiamo vantarci di un anno di lavoro ben fatto, possiamo affermare che non troverete in lingua italiana una copertura di questo tema più approfondita di quella che vi ha offerto (e che continua a offrirvi) il nostro sito.

 
Pubblicato il libro "L'altro lato del Tomos"

Vi presentiamo in russo e in italiano la notizia della pubblicazione di un libro davvero importante: nato come iniziativa dell'Unione dei giornalisti ortodossi per testimoniare le vessazioni ai credenti da parte degli scismatici ucraini, il libro "L'altro lato del Tomos" è divenuto, al di là delle intenzioni degli autori, uno specchio di ciò che è descritto nelle storie della Chiesa antica in cui si parla di cristiani perseguitati dal potere. Il libro è già stato tradotto in altre lingue: ci auguriamo che la versione greca, distribuita ai vescovi della Chiesa di Grecia poco prima del loro incontro conciliare sul riconoscimento degli scismatici, serva loro come utile materiale di riferimento e di discussione.

 
I greci si arrendono

Il Concilio episcopale della Chiesa di Grecia, con l’opposizione di soli sette metropoliti (che saranno probabilmente menzionati in relazione a san Marco di Efeso) ha deciso di riconoscere l’autocefalia della “Chiesa ortodossa dell’Ucraina” nella sua sessione straordinaria di sabato 12 ottobre. Avremo molto tempo per discutere la notizia, ma ora vogliamo lasciare la parola al nostro amico George Michalopulos, che incarna la posizione dei greci profondamente addolorati da questo evento, e che nel suo post che vi abbiamo tradotto in italiano ha saputo, con il suo abituale acume, individuare le vere ragioni di questa triste decisione.

 
Festa dei 40 anni della parrocchia di santa Parascheva

In questo video potete vedere la Divina Liturgia di sabato 12 ottobre, celebrata dal metropolita Iosif (Pop) di Parigi e dal vescovo Atanasie (Rusnac) di Bogdania, vicario della diocesi romena d'Italia, nel quadro della celebrazioni per i 40 anni della parrocchia ortodossa romena di santa Parascheva a Torino. Durante la Liturgia è stato ordinato prete padre Vasile Istina, da molti anni diacono alla parrocchia dell'Esaltazione della Santa Croce. I nostri preti e alcuni fedeli della parrocchia erano presenti a questo momento di gioia: saremo sempre grati e vicini a padre Gheorghe Vasilescu, alla presbitera Ilinca, alla loro famiglia e alla comunità parrocchiale, accanto ai quali abbiamo mosso anche noi i primi passi della crescita della nostra parrocchia.

La mulţi ani! Per molti anni! Ad multos annos!

 
In memoriam: cardinale Roger Etchegaray

Il 14 ottobre, giorno della festa della santa Protezione della Madre di Dio, è anche il quarantesimo giorno dal decesso di un grande amico dell’Ortodossia russa, che si affidava in modo speciale a quella protezione: sua Eminenza il cardinale Roger Etchegaray (Espelette, 25 settembre 1922 – Cambo-les-Bains, 4 settembre 2019), forse il più famoso basco dell’ultimo secolo.

I legami di sua Eminenza con la Chiesa russa sono fin troppi per poterli ricordare: ci sono stati molti incontri quando viveva a Roma, e alcuni di noi sono stati a trovarlo anche nella sua madrepatria, nei Paesi Baschi francesi. A noi piacerà sempre ricordarlo come ci aveva accolti nella sua casa romana, quando gli abbiamo regalato un’icona dei santi vescovi dei Paesi Baschi dipinta nella nostra parrocchia di Torino (potete vedere l’icona alle sue spalle nella foto) e quando ci ha fatto mille domande, con la sua agile e curiosa mente di “giovane” ultranovantenne, sulle interazioni tra le culture italiana, basca e dell’Europa dell’Est. Che il Signore lo riposi nella pace e gli conceda una gloriosa risurrezione.

Eterna Memoria! Memoire Eternelle! Betiko Memoria!

 
Άξιοι!

Pur nella tristezza della recente e riprovevole scelta del Concilio episcopale della Chiesa di Grecia, non dimentichiamo i metropoliti che si sono opposti a una decisione che sarà sicuramente ricordata come una pagina nera dell’Ortodossia greca. Onoriamo chi ha saputo resistere alle pressioni, sia tra i metropoliti presenti al Concilio ad Atene, sia tra quelli che hanno espresso il loro dissenso da lontano:

Andreas di Dryinoupolis, Pogoniani e Konitsa

Daniil di Kessariani, Vironos e dell’Imetto

Germanos dell’Elide e di Oleni

Kosmas d’Etolia e di Acarnania

Nektarios di Corfù, Passo e delle Isole Diapontiche

Nikolaos di Mesoghea e Lavreotiki

Seraphim di Karystia e Skyros

Seraphim di Citera e Anticitera

Seraphim del Pireo

Simeon di Nuova Smirne

 

 
I metropoliti di Citera e del Pireo dicono che non c'è stata votazione, né riconoscimento della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina"

Gli eventi relativi alla crisi ucraina si susseguono senza darci pace (e sì che vorremmo anche noi prenderci un po’ di relax e parlare di cose più edificanti per la fede, ma sarebbe da sconsiderati proporre stare ad ascoltare un’orchestra su una nave che sta rischiando di affondare). Cominciamo a sentire di vivere, come nell’augurio cinese, “in tempi interessanti” (in realtà l’augurio è un po’ una maledizione, perché nella filosofia cinese i “tempi interessanti” sono i tempi di conflitti).

In breve, dopo che il mondo ortodosso ha iniziato a riflettere su una grave decisione dell’episcopato della Chiesa di Grecia, stando alle recenti dichiarazioni dei metropoliti Seraphim di Citera e Seraphim del Pireo (nella foto), che vi presentiamo in italiano, questa decisione non avrebbe neppure avuto luogo! Non è la prima volta, negli ultimi mesi che le notizie provenienti dalla Chiesa di Grecia sono diffuse in modo distorto e poi smentite: la situazione, come dice il nostro amico George Michalopulos, è “più o meno chiara come il fango”. E questo potrebbe essere un bene, perché il Santo Sinodo del Patriarcato di Mosca, che dovrebbe riunirsi giovedì 17 ottobre, non prenderà misure reattive a meno che la Chiesa di Grecia non si esprima in modo chiaro e inequivocabile a favore del riconoscimento degli scismatici ucraini. Tempi interessanti, davvero... speriamo di ritornare quanto prima ai “tempi noiosi” dell’ordinaria missione ortodossa nel mondo.

 
Le nuvole si addensano

Eccovi dalla Grecia e dalla Serbia due ulteriori notizie relative alla crisi ucraina:

1) Consapevoli delle gravi conseguenze di un riconoscimento esplicito degli scismatici sotto forma della concelebrazione con il patriarca Bartolomeo a Salonicco il prossimo sabato, i vescovi greci contrari al riconoscimento hanno invitato l'arcivescovo Hieronymos d'Atene a non concelebrare con il patriarca, o addirittura a saltare la visita a Salonicco.

Intanto, è stato rivelato il nome di un undicesimo vescovo della Chiesa di Grecia che si oppone apertamente al riconoscimento degli scismatici ucraini: è il metropolita Kallinikos di Paronaxia, che aggiungiamo volentieri alla lista dei vescovi da noi onorati:

Άξιος!

2) La Chiesa serba ha rifiutato di inviare una sua delegazione alle celebrazioni dell’ottavo centenario della sua stessa autocefalia che il patriarca Bartolomeo voleva tenere a Istanbul, e crescono le preoccupazioni che la “gratitudine” fanariota offra un grado di riconoscimento agli scismi interni del Patriarcato di Serbia.

 
Decisioni del Santo Sinodo russo del 17 ottobre

Convocato d'emergenza a causa della crisi del riconoscimento degli scismatici da parte della Chiesa di Grecia, il Santo Sinodo del Patriarcato di Mosca ha preso decisioni serie ma caute, notando tutte quelle ambiguità nel riconoscimento degli scismatici che abbiamo cercato di spiegarvi negli ultimi giorni. Il Sinodo, di cui vi presentiamo le decisioni in italiano, ha deciso per una linea preventiva generale, che non interrompe la comunione con la Chiesa di Grecia finché il suo primate non esprimerà un riconoscimento inequivocabile, e al tempo stesso invia note di incoraggiamento a chi nella Chiesa di Grecia si oppone al riconoscimento degli scismatici, e di interruzione personale della comunione con quei vescovi che già hanno compiuto atti di riconoscimento e concelebrazioni.

 
Le Nazioni Unite chiedono la chiusura del sito "Mirotvorets"

Vi forniamo la traduzione italiana di un articolo su di un altro piccolo segno di giustizia finalmente in azione in Ucraina: è finito addirittura sotto la condanna delle Nazioni Unite il famigerato sito "Mirotvorets" (il "pacificatore" che incita alle stragi, non l'unico degli assurdi ossimori di uno stato che chiama "operazione anti-terrorismo" una guerra combattuta a base di azioni "belliche" come le bombe nei locali pubblici). Si conclude così l'appello alle Nazioni Unite di cui vi abbiamo accennato alla fine di marzo di questo stesso anno.

 
Una bella chiesa per il monastero della santa Croce in West Virginia

Ci permettiamo un attimo di tregua dal nostro monitoraggio della crisi ucraina (anche il Creatore si è riposato al sabato...) e vi presentiamo un progetto che offre speranze alla nostra visione della missione ortodossa in Occidente: il design di una nuova chiesa monastica nei monti della Virginia occidentale, dove si sta radunando un gruppo sempre più consistente di monaci americani.

 
Il piccolo Filaret: un archimandrita della ROCOR passa sotto Costantinopoli per essere stato escluso dall'episcopato

Per un secondo sabato consecutivo, le notizie dalla Chiesa di Grecia portano conseguenze che non è facile valutare: se è vero che l’arcivescovo di Atene ha concelebrato con il patriarca Bartolomeo una Liturgia con una menzione degli scismatici, è altresì vero che questo gesto, nello stesso stile della decisione di sabato scorso, potrebbe essere o non essere una dichiarazione di riconoscimento ufficiale, a seconda del modo in cui è considerata.

Oggi diamo pertanto la precedenza a una notizia, che per quanto triste, è per lo meno molto chiara nelle sue premesse. Da poche settimane avevamo salutato la nomina dell'archimandrita Alexander (Belya, nella foto) come vescovo vicario della ROCOR in Florida, quando ci è giunta la notizia che la sua candidatura era stata ritirata ed era iniziato nei suoi confronti un processo canonico. Poiché la ROCOR aveva chiesto un periodo di calma per valutare le accuse, ci siamo astenuti noi stessi dal commentare la situazione, ma a quanto pare il diretto interessato non ha atteso lo svolgimento dell’indagine, passando sotto l’obbedienza dell’arcidiocesi greca di Costantinopoli negli USA.

Leggetevi con attenzione in italiano il resoconto di questo passaggio da Mosca a Costantinopoli, e se volete capirlo meglio, confrontatelo con i casi di passaggio in direzione opposta, dei padri Mark Tyson, Nectarios Trevino, Spyridon Bailey, Emmanuel Hatzidakis e Ioannis Maridakis e del lettore Dionysius Redington. Le ragioni sono abbastanza chiare, e ci fanno capire che sta delineandosi sempre più netta la dicotomia tra pecore e capri.

 
I documenti del divorzio del primo sacerdote ortodosso nero in America

Circa sei anni fa vi abbiamo presentato la storia del primo prete ortodosso di colore in America, padre Raphael Morgan (nella foto). Già in quel primo articolo, si facevano dei cenni alla vita di questo convertito, avvolta in un certo mistero, delineandone luci e ombre. Spesso la vita degli iniziatori delle chiese è proprio un simile miscuglio di elementi positivi e negativi, e dobbiamo tenerne conto quando, passati molti anni, siamo presi dal naturale impulso romantico a idealizzare il nostro passato.

Come ci insegna l’articolo di Matthew Namee che vi abbiamo tradotto in italiano, la vita di questo sacerdote ha degli aspetti ben più oscuri del colore della sua pelle: fu coinvolto in un caso di divorzio per maltrattamenti che, a prescindere da quale fosse la verità oggettiva, dimostra una certa lontananza dalle storie di santi che vorremmo sentire a proposito dei pionieri della fede ortodossa nei nostri paesi. Questa è una buona lezione per tutti, che ci insegna a cercare e a rispettare la verità, e al tempo stesso a riconoscere che il Signore sa spesso servirsi anche di strumenti imperfetti per far avanzare i suoi piani di salvezza per tutti.

 
La parola del patriarca

dal blog del sito Orthodox England, 21 ottobre 2019

Patriarca Kirill, 18a domenica dopo Pentecoste, 20 ottobre 2019

L'esistenza della Russia ha un grande valore spirituale e culturale – non solo per voi e me, ma per tutta l'umanità. Noi preghiamo per la conservazione del popolo russo, per la nascita di nostri nuovi compatrioti, non solo e non tanto perché queste persone sono necessarie al paese, ma anche in larga misura perché questo paese è necessario alle persone. La Russia deve esistere e svolgere il suo ruolo insostituibile nel nostro destino con voi, nel destino dei nostri discendenti e nella storia del mondo.

Il valore speciale della Russia, la sua speciale vocazione è quella di essere una roccaforte del cristianesimo ortodosso. Preservare la fede ortodossa, la tradizione e la cultura ortodossa, degli intatti principi morali cristiani. Forse è per questo che i poteri costituiti sono così accaniti contro la Chiesa ortodossa russa, vogliono strappare il mondo ortodosso greco dalla Chiesa russa, vogliono distruggere l'unità della Chiesa ortodossa. Abbiamo informazioni affidabili sul fatto che tutto ciò che sta accadendo ora nell'Ortodossia mondiale non è un incidente, non è solo il capriccio di una figura religiosa la cui mente si è annebbiata. Questa è l'attuazione di un piano molto specifico che mira a strappare il mondo greco dalla Russia. Secondo i perpetratori – non posso descrivere questi strateghi in nessun altro modo – la Chiesa russa sembra essere una sorta di "soft power", attraverso il quale la Russia influenza il mondo che la circonda. Ma perché la Russia non può condividere i suoi doni spirituali? È qualcosa di criminale? Questo può essere criminale solo nella prospettiva di coloro che cercano di indebolire e, se possibile, di distruggere l'influenza della Russia. In tutta questa storia relativa al problema del riconoscimento o del non riconoscimento degli scismatici ucraini da parte delle Chiese ortodosse locali, c'è qualcosa che non viene dichiarato, ma che è l'obiettivo principale delle forze dietro le quinte che hanno scatenato questa attività scismatica. Noi nella Chiesa russa lo capiamo chiaramente, ma oggi lo capiscono anche i nostri fratelli in Grecia e in altre Chiese ortodosse. Dobbiamo resistere, non vacillare, continuare la lotta per mantenere l'indipendenza spirituale della Chiesa ortodossa russa da tutti questi centri di influenza mondiale, e, soprattutto, mantenere l'unità dell'Ortodossia universale.

 
Il mondo ortodosso prende posizione

Le reazioni alle recenti azioni dell’arcivescovo Hieronymos di Atene sono state numerose, e in massima parte esprimono indignazione. Abbiamo raccolto e tradotto per voi tre di queste reazioni:

1) La posizione della Chiesa ortodossa serba, espressa dal portavoce ufficiale del patriarcato, il vescovo Irinej di Bačka.

2) Una delle recenti dichiarazioni in russo e in italiano dal profilo Telegram del metropolita Luka di Zaporozh'e, con riferimenti al messaggio profetico di Cristo a chi lo abbandona.

3) La dichiarazione dello scienziato e teologo greco Vasilios Eustathiou, che si dissocia dal suo arcivescovo e da quanti riconoscono gli scismatici ucraini: forse vedremo diversi altri esempi di questa resistenza nei giorni a venire.

 
Ortodossia francese: osservazioni e prospettive

Il nostro amico Claude Lopez-Ginisty richiama sul suo ottimo blog Orthodoxologie una panoramica sullo stato dell’Ortodossia francese, che vi presentiamo in italiano per un confronto pastorale sulle nostre rispettive situazioni.

 
Il metropolita di Corfù: "tutti vogliono dialogare, tranne il patriarca ecumenico"

Vi presentiamo in traduzione italiana una notizia relativa all’intervista del metropolita Nektarios di Corfù, in cui emerge il carattere equilibrato e dialogico dei vescovi greci che si oppongono al riconoscimento degli scismatici ucraini, e che sono tutt’altro che un partito di fanatici, ma semplici arcipastori rispettosi dei canoni e aperti a soluzioni di dialogo.

 
Vescovi di Mosca e Costantinopoli si incontrano nel quartier generale antiocheno in America

Vi presentiamo in italiano la notizia di un incontro, avvenuto presso la sede dell’Arcidiocesi antiochena d’America a Englewood nel New Jersey, tra l’arcivescovo Elpidophoros (Lambriniadis) e il metropolita Ilarion (Alfeev). Anche se è un passo di distensione, finisce paradossalmente per confermare le parole del metropolita di Corfù che vi abbiamo riportato ieri, e cioè che tutti vogliono dialogare tranne il patriarca ecumenico.

 
Altre reazioni alla crisi ucraina

Continuiamo a offrirvi aggiornamenti sulla situazione della crisi:

1) Il metropolita Kliment di Nezhin (nella foto, scattata quando ancora era arcivescovo) ci spiega in italiano come i trasferimenti di chiese agli scismatici provengano da decisioni del tutto artificiali e fittizie.

2) Un resoconto in traduzione italiana ci spiega che secondo i media greci la fiducia dei fedeli nella Chiesa di Grecia è scesa dall’80% al 36% in seguito all’interferenza del Fanar in Ucraina.

3) Terminiamo con il resoconto in italiano dello studio sulla questione ucraina inviato dal monastero athonita Grigoriou ai vescovi della Chiesa di Grecia, e dei commenti in puro stile neofascista del blog Phos Phanariou, che pur senza pubblicare lo studio (verosimilmente contrario all’invasione fanariota), si scaglia contro i monaci che perdono tempo di preghiera per occuparsi di ricerca ecclesiologica. Ecco una conferma che il Fanar non si limita a sostenere il fascismo in Ucraina, ma ne ha assimilato a fondo l’ideologia: “Non occorre cercare di studiare: basta pregare, obbedire, combattere”.

 
Un premio visto da dietro le quinte

A fine agosto vi avevamo accennato alla proposta di premiazione del “metropolita” Epifanij Dumenko da parte degli arconti greco-americani con il premio Atenagora per i diritti umani.

Il premio è stato assegnato sabato 19 ottobre, giorno in cui il mondo ortodosso, focalizzato sulle decisioni dei vescovi della Grecia, era opportunamente distratto. Noi stessi, di fronte alle notizie ben più ponderose dalla Grecia, abbiamo trascurato la premiazione per la farsa che era... ebbene, sembra che non siamo stati i soli.

Secondo un rapporto citato dal nostro amico George Michalopulos, di cui vi presentiamo la traduzione italiana, la stessa premiazione, accompagnata da un pranzo di gala, è stata disertata da oltre la metà degli stessi invitati opportunamente selezionati. Si ripete uno schema che abbiamo già visto molte, fin troppe volte: gente che pretende di parlare “a nome del popolo ortodosso” si ritrova poi in piccoli club per sessioni di congratulazioni reciproche.

 
Una presenza ortodossa in India

Vi presentiamo la traduzione italiana di un saggio di Sergej Soloviev, che esplora le condizioni dell’Ortodossia in India oggi e le prospettive del potenziale missionario nel paese.

 
I comportamenti del Fanar in Ucraina e al Monte Athos

Eccovi due altri approfondimenti sulla crisi ucraina:

1) la conversazione del diacono Sergej Geruk con l' arcivescovo Feodosij (Snigirev, nella foto) di Bojarka, portavoce della Chiesa ortodossa ucraina, sui rischi dello scisma e le speranze del mondo ortodosso;

2) la riflessione sulle ultime ipocrisie fanariote espresse al Monte Athos, dove i russi sono stati accusati di “nazionalizzare” il Monte Santo, in parole espresse paradossalmente in un eremo russo che negli ultimi decenni è stato grecizzato senza che da parte russa ci sia stata alcuna obiezione.

 
Geronimo!

Chi l'avrebbe mai detto che il grido di lancio dei paracadutisti americani si sarebbe associato così bene al nome dell'arcivescovo d'Atene per quanto riguarda un salto nel vuoto?

Ebbene sì, sembrerebbe (a meno che qualcuno non abbia fatto circolare un falso) che Hieronymos d'Atene e di [non] tutta la Grecia abbia dato una risposta ufficiale alla lettera irenica d'elezione dello pseudo-metropolita Epifanij, compiendo proprio uno di quei gesti di riconoscimento degli scismatici che era stato diffidato dal compiere (non solo dal Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa, ma pure da un certo numero dei più intelligenti e lungimiranti dei suoi stessi vescovi).

Anche di questo atto seguiranno nei giorni a venire diverse interpretazioni e studi, e cercheremo di portarvi a conoscenza di tali sviluppi.

Per il momento, preferiamo invitarvi a mantenere la speranza e la calma nel cuore, con le parole di qualcuno che sa tuffarsi in abissi ben più profondi, perché protetto dal paracadute più sicuro che ci sia, il velo protettivo della Madre di Dio:

"Quando non possiamo risolvere da soli i nostri problemi, dobbiamo rivolgerci alla Madre di Dio e chiederle aiuto. Non ci sono situazioni senza speranza nella vita. Solo noi non vediamo una via d'uscita, perché siamo peccatori. Non abbiamo saggezza, discernimento e umiltà. Ma la Madre di Dio attraverso le sue preghiere ci aiuterà sempre e mostrerà la via d'uscita dalle situazioni in cui ci troviamo".

Metropolita Onufrij, 1/14 ottobre 2019

 
Due interviste a parroci nell'Unione Europea

Il 29 novembre sono apparse casualmente insieme due interessanti interviste a parroci della Chiesa ortodossa russa:

1) il nostro amico padre Andrew Phillips è stato intervistato da un sito della Chiesa ortodossa serba, e vi presentiamo la versione italiana dell’intervista.

2) il nostro amico Sergej Mudrov, instancabile a girare per le parrocchie russe di tutta l’Europa, ha intervistato l’arciprete Vitalij Babushin (a destra nella foto), rettore della  parrocchia del Patriarcato di Mosca a Stoccolma, e vi abbiamo preparato la traduzione italiana dell’intervista.

 
"Una pugnalata alla schiena"

Con queste parole, la Chiesa ortodossa ucraina commenta il riconoscimento degli scismatici ucraini da parte dell'arcivescovo di Atene, come spiega l’articolo che vi abbiamo tradotto in italiano, e che riporta il comunicato ufficiale dalla Chiesa ucraina. Perché la Chiesa (solo in parte) autocefala di (non tutta la) Grecia non si sentisse sola nella divisione e nel tradimento, notiamo come sia stata nuovamente ufficializzata in Lettonia un’anti-chiesa sotto lo Scismarcato ecumenico, proprio quando l’Ortodossia era riuscita a diventare la religione principale del paese grazie agli sforzi del Patriarcato di Mosca. Non poteva durare così pacificamente, e qualcuno ha sentito il bisogno di portare a tre gli scismi sul territorio canonico della Chiesa russa, dopo quelli in Estonia e in Ucraina. Di fronte a questa trinità poco santa di attentati all’unità ortodossa, non ci resta che concludere, come ci insegna il detto francese, "plus ça change, plus c'est la même chose".

 
Una vocazione speciale

Il discorso del patriarca Kirill che vi abbiamo tradotto alcuni giorni fa, è stato commentato dal nostro amico George Michalopulos, con riferimento alla “vocazione speciale” della Russia di essere una roccaforte del cristianesimo ortodosso, senza particolari eccezionalismi, senza alcun disprezzo per gli altri popoli e paesi, ma con la consapevolezza di una responsabilità nel difendere la fede. Vi presentiamo in traduzione italiana le parole con le quali George, pur orgoglioso del suo retaggio di greco-americano, “sceglie la Russia”.

 
Domande e risposte (ottobre 2019)

Ecco a voi in traduzione italiana l’ultima serie di risposte di padre Andrew Phillips alle domande dei suoi lettori.

 
Il transgenderismo arriva in un sobborgo del Texas

Vi presentiamo nella sezione “Omiletica” dei documenti la traduzione italiana della predica tenuta la scorsa domenica da padre John Whiteford, che commenta il caso del piccolo James Younger (a destra nella foto), un bambino ortodosso del Texas che la madre vuole sottoporre a un dubbio iter di transgenderismo.

 
FotosSez.php?amp%3BfotossezPage=5&amp%3Blocale=ro&locale=it&fotossezPage=1 FotosSez.php?amp%3BfotossezPage=5&amp%3Blocale=ro&locale=it&fotossezPage=86   83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 di 103  FotosSez.php?amp%3BfotossezPage=5&amp%3Blocale=ro&locale=it&fotossezPage=88 FotosSez.php?amp%3BfotossezPage=5&amp%3Blocale=ro&locale=it&fotossezPage=103  
Inizio  >  GALLERIE FOTOGRAFICHE