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04/10/2023  Scoperte, innovazioni e invenzioni russe  
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19/04/2015  Viaggio tra le iconostasi ortodosse in Italia  
17/03/2013  UNA GUIDA ALL'USO DEL SITO (aggiornamento: aprile 2015)  
21/02/2013  Funerali e commemorazioni dei defunti  
10/11/2012  I padrini di battesimo e il loro ruolo nella vita del figlioccio  
31/08/2012  I nostri iconografi: Iurie Braşoveanu  
31/08/2012  I nostri iconografi: Ovidiu Boc  
07/06/2012  I nomi di battesimo nella Chiesa ortodossa  
01/06/2012  Indicazioni per una Veglia di Tutta la Notte  
31/05/2012  La Veglia di Tutta la Notte  
28/05/2012  La preparazione al Matrimonio nella Chiesa ortodossa  
08/05/2012  La Divina Liturgia con note di servizio  
29/04/2012  La preparazione al Battesimo nella Chiesa ortodossa  
11/04/2012  CHIESE ORTODOSSE E ORIENTALI A TORINO  
 



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Sezione 1

Siti ufficiali delle Chiese Ortodosse nel mondo

 
Più il Fanar si eleva, più si approfondisce lo scisma nell'Ortodossia

Riportiamo la notizia di alcuni commenti del metropolita Ilarion di Volokolamsk, che nota l’approfondimento della spaccatura nel mondo ortodosso man mano che crescono le pretese del patriarca Bartolomeo a un ruolo finora sconosciuto nella Chiesa ortodossa.

 
Se bandite i nostri cappellani, non reclutate i nostri fedeli nell'esercito

Un altro esempio di doppi standard che continua a fare dell’Ucraina un baluardo dell’ipocrisia è il divieto dei cappellani militari appartenenti alla Chiesa ortodossa ucraina (mentre invece sono ammessi per qualsiasi altra presenza religiosa nel paese). Il portavoce della Chiesa, l’arciprete Nikolaj Danilevich, propone una sfida di buon senso, chiedendo al suo paese di smettere anche di arruolare i membri di quella Chiesa di cui non riconosce un diritto all’assistenza pastorale ai militari.

 
Sociologia buffa, o perché nonostante il crescente sostegno per la "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" non c'è nessuno alle preghiere

Vi presentiamo un’ottima analisi di Kirill Aleksandrov sul fenomeno della mancata corrispondenza tra le statistiche ufficiali della religione in Ucraina e la più prosaica realtà delle cose. Richiamiamo la vostra attenzione sulle conclusioni del testo, che notano come la simpatia per gli scismatici ucraini sia viva tra le persone che non hanno alcun interesse spirituale, ma che sostengono il progetto fanariota solo perché questo si accorda con gli attuali progetti politici.

 
Eterna memoria: Pëtr Mamonov

Il 15 luglio 2021 si è addormentato nel Signore Pëtr Mamonov, indimenticabile protagonista del film "L'isola" (Ostrov) del 2006, uno dei più efficaci mezzi di propagazione dell'Ortodossia negli ultimi decenni. Vi presentiamo un suo necrologio nella sezione "testimoni dell'Ortodossia".

 
Congresso sul monachesimo alla Lavra di Pochaev

Il 15 luglio 2021, un congresso sul monachesimo si è tenuto presso la Chiesa della Dormizione della Lavra di Pochaev.

I partecipanti, circa 300, erano gli igumeni e le igumene di tutte le comunità monastiche della Chiesa ucraina.

Ragioni di spazio lasciano capire perché non siano stati invitati tutti i monaci e le monache, e perché il congresso sia stato tenuto nella chiesa della Dormizione (la più grande della Lavra), invece che nella chiesa della Trinità (quella edificata nello stile russo del nord) in cui si tengono di solito gli incontri di tipo congressuale.

Non vogliamo offrire altri commenti, e lasciamo che siano le foto del congresso a parlare da sole.

 
Il patriarca di Costantinopoli ha condotto il dialogo ortodosso-cattolico a un punto morto

Ascoltiamo da una recente intervista ciò che il metropolita Iliarion (Alfeev) di Volokolamsk ha da dire sulla débacle del dialogo tra ortodossi e cattolici, un dramma causato in gran parte dalle pretese per nulla ortodosse di Bartolomeo di Costantinopoli.

 
La Chiesa russa compila tutti i testi liturgici noti sui santi delle Isole Britanniche

Vi presentiamo una notizia che parla di una delle più autentiche priorità dell’Ortodossia in tutti i paesi dell’Europa occidentale, una priorità che dovremmo prendere estremamente sul serio in un paese tanto ricco di santi ortodossi dimenticati come l’Italia.

 
Celebrazione di preti della Chiesa ortodossa ucraina a Corfù

Un gruppo di pellegrini guidati dal portavoce della Chiesa ortodossa ucraina, l’arciprete Nikolaj Danilevich, ha celebrato presso le reliquie di san Spiridione a Kerkyra, incontrando il metropolita locale, sua Eminenza Nektarios. In altre circostanze questa notizia, per quanto gradevole, sarebbe stata assolutamente di ordinaria amministrazione. Ora, tuttavia, ricordiamo che il metropolita Nektarios è uno di quei vescovi greci che si oppongono agli scismatici, e la presenza accanto a lui dello stesso portavoce della Chiesa perseguitata (padre Nikolaj parla un ottimo greco) è un grande conforto in questi tempi di amarezze.

 
A cosa servono i complessi rituali della Chiesa? Non è più semplice avere fede nel cuore?

Padre Evgenij Murzin risponde a una domanda tra le più comuni quando si parla del modo di trasmettere la fede. La risposta è abbastanza esauriente, ma ci richiama al dovere dell’esperienza: la lingua del rito, così come tante esperienze umane, è un codice che si può decifrare solo vivendolo.

 
Il carattere spirituale di un genio serbo

Vi presentiamo un’intervista a padre Oliver Subotić (a destra nella foto), autore di un libro biografico su Nikola Tesla, forse il primo a trattare seriamente la vita spirituale del famoso inventore. Infatti, nonostante tutte le biografie evidenzino che Nikola Tesla fosse il figlio di un prete ortodosso serbo, ben pochi si sono presi la briga di tracciare i suoi contatti con il mondo ortodosso. Il libro di padre Oliver ci permette oggi di affermare che Tesla fu tutt’altro che lontano dall’Ortodossia, ed è un ulteriore prova che scienza e fede non sono affatto in contrasto.

 
Nuovo studio sulle esperienze delle giurisdizioni ortodosse di fronte alla pandemia

Il nostro amico Alexei Krindatch, benemerito per le ricerche sociologiche che hanno permesso per la prima volta di avere idee oggettive sulla presenza ortodossa in Nord America, ci ha fornito un altro valido studio sul modo in cui le diverse giurisdizioni ortodosse hanno affrontato la pandemia. È facile osservare che le Chiese che hanno tenuto duro sulla vita sacramentale comunitaria sono quelle che hanno retto meglio la crisi (registrando anche numeri notevolmente inferiori di infetti e di morti), mentre quelle che si sono allineate alle prescrizioni governative hanno avuto il maggior impatto negativo.

 
La metropolia di Morphou (Cipro) condanna l'arresto di un noto epidemiologo

Il famoso medico ed epidemiologo cipriota Elpidophoros Sotiriadis (nella foto) è stato arrestato e accusato di una serie di crimini in seguito a una manifestazione contro le misure governative sulla pandemia. Il medico (che evidentemente non è tra gli ospiti invitati ai talk show delle reti pubbliche) è anche un noto benefattore che ha offerto per anni cure mediche gratuite, e la metropolia di Morphou si è schierata al suo fianco con un appello per la sua liberazione.

 
Il fanarocinismo come esempio d'ipocrisia

Ci risiamo: l’arcivescovo Elpidophoros (nella foto) ha ripreso ad attaccare la Chiesa russa con gli stessi argomenti con i quali, a maggior ragione, si potrebbe attaccare il suo patriarcato. Quali possono essere le motivazioni di tanta sfacciata ipocrisia? Cerchiamo di scoprirlo attraverso un saggio di Nazar Golovko dedicato a questo ennesimo insulto al buon senso.

 
La sfida odierna per la Chiesa è vincere il trionfo del male nel mondo

La Nuova Zelanda è un paese di cui non ci siamo occupati da vicino sul nostro blog, ma ora abbiamo occasione di fare un salto nell’Ortodossia agli antipodi con l’intervista in due parti di Vladimir Basenkov all’arciprete Valentin Basjuk (nella foto), parroco a Christchurch.

 
Processione della Croce a Kiev: numeri da record

La Grande processione della Croce a Kiev si è conclusa con la partecipazione calcolata di 350.000 (una cifra in crescita da tutti gli anni precedenti, e di quasi un quinto più ampia di quella dell’ultima processione del 2019). Potete vedere il video della processione cliccando sull'immagine qui sopra.

Chi vuole un commento serio sull’importanza di questo evento, può leggere l’ultima analisi di Kirill Aleksandrov, che temendo il peggio (che per fortuna non sembra essere accaduto) delinea le similitudini tra queste processioni e la Via Crucis del Signore.

 
L'arcivescovo Elpidophoros afferma la salvezza senza Cristo

Fin dal disgraziato (in tutti i sensi del termine) documento del “primo senza eguali” del 2014, abbiamo ragioni di credere che l’arcivescovo Elpidophoros (Lambriniadis, nella foto) non professi più l’Ortodossia. Chi aveva ancora bisogno di una conferma, può trovarla nelle parole stesse dell’arcivescovo, che in un disgraziato (in tutti i sensi del termine) intervento a un summit sulla libertà religiosa il 15 luglio 2021 ha dichiarato che l’Ortodossia è solo "uno tra le miriadi di percorsi" verso Dio. Cerchiamo di valutare con attenzione queste parole attraverso l’analisi che ci offre Kirill Aleksandrov.

 
Come un americano e una russa hanno salvato una chiesa della Florida

Vi presentiamo la storia di una parrocchia negli Stati Uniti, che ci insegna molte cose sulla sopravvivenza delle chiese ortodosse in Occidente (un campo nel quale dovremo tutti, oggi o in futuro, fare la nostra parte).

 
Un eminente sacerdote ortodosso fa causa per diffamazione a un editore online e attivista per i diritti dei gay

Anche se dare notizia di un’azione legale è triste, riteniamo doveroso stare accanto ai nostri confratelli quando la loro rispettabilità è danneggiata da accuse che vanno al di fuori di ogni credibilità. Vi presentiamo la notizia della causa per diffamazione intentata da padre Josiah Trenham (nella foto), da anni oggetto di ogni sorta di accuse da parte di Giacomo Sanfilippo. Quest’ultimo, un italo-canadese deposto dal sacerdozio della Chiesa ortodossa in America e divenuto rabbioso difensore dei diritti degli omosessuali, ha trasformato il suo blog Orthodoxy in Dialogue in qualcosa che è tutt’altro che dialogico. Quando un prete come padre Josiah difende pubblicamente l’insegnamento morale della Chiesa, riceve automaticamente attacchi ad personam di una virulenza inaudita da parte di Sanfilippo, che peraltro non disdegna di presentarsi come vittima di un’omofobia che noi non abbiamo mai notato nella nostra lunga vita nella Chiesa ortodossa. Sosteniamo padre Josiah e i preti ortodossi che difendono onestamente la tradizione ecclesiale: il loro contributo sarà importante quando le stesse campagne persecutorie saranno usate anche qui da noi.

 
Spin e fake: la credibilità delle fonti in Internet

Madre Cornelia (Rees) ci offre un saggio sul problema delle notizie che sono pilotate o falsificate in Internet, coinvolgendo la Chiesa in polemiche che non la riguardano. Il caso oggi più controverso è quello della liceità e delle opportunità delle vaccinazioni contro il Covid, un campo nel quale la Chiesa ortodossa russa ha lasciato piena libertà decisionale a tutti i fedeli. Questo dovrebbe significare che ciascuno ha il diritto di esprimere la posizione che ritiene più giusta, ma sono state lanciate forti accuse a prominenti figure ecclesiastiche che si sono limitate a esprimere il loro parere nell’ambito della libertà concessa dalla Chiesa. Il saggio di madre Cornelia ci aiuta a valutare con attenzione le fonti on-line e a rispettare la libertà di coscienza e di espressione.

 
La Chiesa ortodossa ucraina pubblica un appello dei monaci al patriarca Bartolomeo

Il recente Congresso sul monachesimo alla Lavra di Pochaev non ha solo riunito 300 abati e badesse (come vedete nella foto) ma ha prodotto anche un documento indirizzato al patriarca Bartolomeo, un appello che non manca di rispetto ma che allo stesso tempo è fermo e severo, di cui vi presentiamo la traduzione integrale.

 
Un altro appello dei monaci della Chiesa ortodossa ucraina, indirizzato... a tutti noi!

Dopo l’appello dei monaci ucraini al patriarca Bartolomeo, di cui vi abbiamo parlato ieri, eccone un altro rivolto a tutti i cristiani ortodossi, che ci riguarda dunque in prima persona. I monaci ucraini ci chiedono di non fuggire dalle nostre responsabilità in questa crisi, e ci invitano a trovare una soluzione conciliare e condivisa, nel vero spirito dell’Ortodossia.

 
Il tomos d'autocefalia ucraino non ha nulla a che fare con Dio

Il mondo ortodosso deve molto al metropolita Athanasios (Nikolaou, nella foto) di Limassol, e forse dovrebbe ascoltarlo con più attenzione quando afferma che tutto ciò che è connesso al tomos e all’autocefalia ucraina non è connesso con Dio. Mentre traduciamo la notizia, assicuriamo le nostre preghiere (e chiediamo quelle dei nostri lettori) per questo coraggioso membro del Santo Sinodo della Chiesa di Cipro, un tempo apprezzato da tutti per la sua profondità teologica e patristica, e oggi sottoposto a pressioni e calunnie.

 
San Paissio e l’omosessuale

Padre Evangelos Papanikolaou (nella foto) è un medico che serve come prete in Grecia. Era stato novizio a Monte Athos ai tempi dell’anziano Paissio, di cui racconta in una video-lezione uno straordinario incontro con un giovane omosessuale giunto dall’anziano a chiedergli di pregare per il suo amante da poco defunto.

 
Metropolita Ilarion: l'unificazione è impossibile se una delle parti considera "eretica" l'altra

Il metropolita Ilarion di Volokolamsk risponde a un’intervista che vi presentiamo in traduzione italiana, facendo il punto della situazione del dialogo con i vecchi credenti.

 
Due approfondimenti sulla recente Processione della Croce a Kiev

Vi presentiamo due saggi che aiutano a comprendere l’importanza della Grande Processione della Croce che la Chiesa ortodossa Ucraina ha tenuto a Kiev il 27 luglio:

- Nel primo, Ekaterina Filatova presenta le cinque conclusioni del giornalista ed esperto di media Jurij Molchanov sulla portata dell’evento.

- Nel secondo, Konstantin Shemljuk smonta con pazienza le false affermazioni del Fanar sui “milioni di ortodossi ucraini” che si sentirebbero rappresentati da Costantinopoli.

 
Chiese e monasteri ortodossi rimangono nella lista dei siti a rischio dell'UNESCO nonostante le proteste del Kosovo

Vi presentiamo una notizia che certamente rassicura i cristiani ortodossi: i quattro luoghi santi del Kosovo sotto tutela dell’UNESCO resteranno tali, nonostante le ipocrite proteste del governo di Priština, interessato a cancellare tutte le tracce del passato serbo della regione.

 
Lettera aperta dalla fratellanza del Roveto Ardente

I nostri amici George e Gail Michalopulos hanno presentato sul blog Monomakhos un documento di un certo interesse, che vi abbiamo tradotto in italiano. Si tratta della lettera aperta di un gruppo informale di chierici che stigmatizza l’attitudine supina della gerarchia ortodossa americana nei confronti delle misure di sicurezza della pandemia del Covid, accusando i vescovi dell’abbandono del proprio gregge.

 
Migliaia di persone da tutta l'Ucraina celebrano l'icona di Pochaev con il metropolita Onufrij (+VIDEO)

Vi presentiamo una cronaca con due video della recente festa patronale della Lavra di Pochaev, che vede riuniti ogni anno agli inizi d’agosto pellegrini da tutta l’Ucraina (e non solo).

 
Il Patriarcato di Antiochia e quello di Romania si uniscono per fondare una parrocchia a Dubai

Vi presentiamo la notizia dell’apertura di una nuova parrocchia per gli ortodossi romeni negli Emirati Arabi Uniti, frutto della stretta collaborazione tra il Patriarcato di Antiochia e il Patriarcato di Romania. Questa è la pratica corretta e canonica per la costituzione, all’interno del territorio di una Chiesa ortodossa autocefala, di una parrocchia spiritualmente legata a un’altra chiesa: la giurisdizione canonica resta della Chiesa locale, e tutti i dettagli della vita parrocchiale (dalla costruzione del luogo di culto alle particolarità linguistiche e cultuali alla nomina del parroco) possono essere gestiti dalla Chiesa sorella a cui la comunità in questione fa riferimento. Se così si fosse gestita anche la questione della parrocchia di Doha nel Qatar, non ci sarebbe stata alcuna ragione di conflitto tra i Patriarcati di Antiochia e Gerusalemme. Invece, la creazione unilaterale di una nuova diocesi sotto Gerusalemme con l’elezione del parroco locale ad arcivescovo del Qatar ha creato un contenzioso canonico che poteva benissimo essere evitato, come gli esempi russo e romeno hanno dimostrato in modo esauriente.

 
La diocesi di Zaporozh'e avvia il flash mob "Bartolomeo, non ti abbiamo invitato"

Quella che vedete qui a fianco è solo una di una trentina di immagini che vi presentiamo dalla diocesi di Zaporozh'e, dove è stata avviata a livello parrocchiale (e poi approvata e incoraggiata dal metropolita Luka) un’iniziativa popolare per mostrare al patriarca Bartolomeo quanto gli ortodossi ucraini siano “entusiasti” della sua prossima visita nel loro paese. Forse questi tipi di flash mob non sono il primo dovere dei cristiani, ma sono certamente da apprezzare come un servizio alla verità, perché confutano nel modo più semplice e diretto le bugie mediatiche servite con abbondanza in Ucraina e nel mondo.

 
Vescovo Viktor: la maggior parte dei monasteri dell'Athos è contraria al riconoscimento della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina"

Il vescovo Viktor (Kotsaba, nella foto) ci aggiorna sulla situazione corrente della reazione agli scismatici ucraini al Monte Athos e nella Chiesa di Grecia.

 
Dio Padre nell'iconografia ortodossa

Riprendiamo un tema che abbiamo già trattato anni fa a proposito dell’icona dell’Anziano dei giorni, il tema della presenza di Dio Padre nelle icone ortodosse, con un nuovo contributo del diacono Paul Siewers della ROCOR.

 
La diocesi di Odessa della Chiesa ortodossa ucraina si unisce a un flash mob contro l'arrivo del patriarca Bartolomeo

Il flash-mob partito da Zaporozh'e, che vi abbiamo annunciato l'altro ieri, si è esteso ad altri luoghi dell'Ucraina: oggi vi presentiamo un esempio filmato a volo di drone sulle storiche scale Potemkin di Odessa. In questa riunione si nota subito, come nelle altre immagini, l'eterogeneità dei partecipanti: giovani e anziani, uomini, donne e bambini, laici, sacerdoti, monaci e monache: in altre parole (anche se i presenti sono relativamente poco numerosi per una città come Odessa), uno spaccato autentico di una Chiesa genuinamente popolare.

 
Forme di commemorazione della gerarchia ecclesiastica nella Divina Liturgia nella tradizione russa e ucraina

Il sito Orthodox Synaxis ci offre uno studio dettagliato sulle commemorazioni episcopali e patriarcali nella tradizione russa e ucraina: questi dettagli, anche se in apparenza poco significativi, ci insegnano quanto siano cambiate le formulazioni liturgiche nel corso dei secoli, al punto che è insensato pretendere che una di esse piuttosto che un’altra sia “tradizionale” o “canonica”: questo è particolarmente importante nel caso della crisi ucraina, dove si è cercato di ricavare una presunta dipendenza dell’Ucraina dal Fanar da mere indicazioni sulle commemorazioni del patriarca di Costantinopoli nella Kiev del XVII secolo.

 
I patriarchi Bartolomeo e Theodoros servono per la prima volta con il primate scismatico Dumenko

Una concelebrazione tra fanarioti e scismatici ucraini oggi potrebbe fare ben poca notizia, ma il fatto che per la prima volta la concelebrazione sia stata fatta tra le massime autorità delle due compagini è un forte segnale: una sfida al resto del mondo ortodosso sulla determinazione di continuare con il progetto suicida dell’autocefalia ucraina, e una pretesa di sicurezza anche di fronte alle numerose parti del patriarcato d’Alessandria che hanno chiesto di passare sotto Mosca di fronte a un evidente tradimento dell’Ortodossia. Se questa fosse una partita a poker, dovremmo per lo meno concedere al Fanar una certa capacità di bluffare bene: stiamo a vedere se ora il mondo ortodosso saprà costringere i suoi attentatori a mostrare le proprie carte.

 
Chiesa ortodossa ucraina e politici: sottili spunti dalla Grande processione della Croce del 2021

Vi presentiamo un’acuta analisi di Andrej Vlasov sul coinvolgimento dei politici nella vita della Chiesa ucraina: così come la Chiesa può essere danneggiata da politici avversi (e ne abbiamo visto esempi in abbondanza), un danno può venire anche dalle ingerenze indebite di politici favorevoli, ed è necessario stabilire (proprio ora che i politici favorevoli alla Chiesa rappresentano timide voci d’opposizione) dei confini oltre i quali un coinvolgimento de politici nella vita della Chiesa non è più accettabile.

 
Quando e come consumare una prosfora

Quante volte noi ortodossi abbiamo sentito dire che il pane benedetto della Liturgia, così come l’acqua santa, si deve consumare al mattino a stomaco vuoto? Quanti di noi si sono dati la briga di chiedere in quale punto della Tradizione della Chiesa è stata codificata questa regola? Ebbene, non solo la regola non esiste in  alcuna fonte autorevole, ma al contrario una fonte di grande autorevolezza, il Tipico (il libro che regola lo svolgimento di tutte le funzioni pubbliche del culto) denuncia esplicitamente un tale obbligo come “sbagliato”! Vi presentiamo l’articolo che ne parla, non certo per metterci a incoraggiare il consumo di prosfore e acqua santa dopo i pasti, ma per ricordare che non possiamo presentare come obblighi ecclesiali quelle che sono tutt’al più pie usanze. Di nuovo, affermare che è sbagliato l’obbligo di consumare prosfore e acqua santa a stomaco vuoto non significa che non si possa farlo (di fatto, molti cristiani iniziano così la loro giornata, accanto alle preghiere del mattino): significa solo che non si deve imporlo a tutti come un insegnamento o un precetto della Chiesa.

 
La voce dei nostri credenti - si espande il flash mob contro la visita del patriarca Bartolomeo

Il flash mob iniziato alcuni giorni fa a Zaporozh'e si è esteso a molti luoghi della metropolia di Odessa, e vediamo ora per la prima volta due arcivescovi che prendono l'iniziativa di guidare le proteste nelle loro diocesi.

A Bolgrad (minuto 0:23) sentiamo come la protesta è espressione di molte etnie ortodosse; a Izmail (minuto 1:47) l'arcivescovo Sergij di Bolgrad ricorda come la storia si ripete, e inchioda il Patriarcato di Costantinopoli alla responsabilità di avere sostenuto cent'anni fa lo scisma dei rinnovazionisti filo-sovietici.

 
Due saggi sulle reazioni al patriarca Bartolomeo in Ucraina

Ora che dal Fanar è stata confermata la visita ufficiale in Ucraina, occorre valutare cosa faranno a proposito i credenti ortodossi del paese. Vi invitiamo a leggere due saggi piuttosto rivelatori: il primo, di Kirill Aleksandrov, spiega le ragioni della richiesta di un incontro (tutt’altro che irenico) richiesto dai laici ortodossi ucraini; il secondo, di Oksana Kostjushenko, esamina le domande principali che vengono dal necessario cambio di rotta della reazione popolare, ora che protestare contro una visita che si terrà comunque non è più un’opzione di particolare efficacia.

 
Durante la funzione con il capo del Fanar, ai "preti" della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" sarà vietato indossare le mitre

Vi riportiamo una notizia che in sé sarebbe solo un’insignificante particolare cultuale, ma che rivela volumi interi sulla cura "paterna" che il Fanar riserva alle "razze inferiori" delle altre Chiese ortodosse. La mitra è un copricapo che le Chiese ortodosse di tradizione greca riservano ai soli vescovi, ma che le Chiese di tradizione russa (inclusa quella ucraina, anche nella variante scismatica) concedono anche ai preti come segno di onorificenza. Naturalmente, nelle Chiese greche la questione della mitra dei preti è disprezzata come "innovazione recente", e naturalmente il fatto che Chiese di origine apostolica come quella armena abbiano concesso fin dal primo millennio le mitre perfino ai diaconi viene convenientemente posto sotto silenzio (potrebbe sfatare il mito della "razza sovrana" ortodossa...). Ora, per celebrare la visita del patriarca Bartolomeo a Kiev, la nuova Chiesa "autocefala" di obbedienza fanariota si priva della sua stessa tradizione ecclesiale per compiacere il suo nuovo padrone, e nemmeno sul territorio di una rappresentanza diretta del Fanar (come sarebbe la chiesa di sant’Andrea a Kiev), ma proprio nel luogo che gli scismatici considerano il centro della loro "indipendenza" ecclesiale, la cattedrale di santa Sofia. Si può comprendere come mai questi piccoli particolari abbiano generato nel pubblico ucraino, ormai stanco di retorica, i più accesi dibattiti e le più sonore pernacchie.

 
Gli ultimi serbi in una città serba

Vi presentiamo la testimonianza della famiglia di un prete serbo (nella foto) che costituisce l’ultimo nucleo di cristiani ortodossi in una città fondata da un santo re serbo, e che fino a pochi anni fa ne portava ancora il nome.

 
Cronaca di un giorno di testimonianza della fede ortodossa

Il 21 agosto a Kiev sono successe tante cose che il nostro modesto mezzo parrocchiale non solo non riesce a monitorare per voi, ma non riesce neppure a seguire le notizie al ritmo a cui arrivano. Poiché ci mancano il tempo e le forze per tradurre e raccontare l’accaduto, vi lasciamo un reportage fotografico che riprende alcuni degli oltre 10.000 partecipanti all’incontro di preghiera di fronte alla Verkhovna Rada dell’Ucraina (molti non sono riusciti a stare nella Piazza della Costituzione adiacente al parlamento, e hanno dovuto occupare l’attiguo Mariinskyj Park). Ta le varie curiosità, vediamo anche un “Tomos dei laici della Chiesa ortodossa ucraina al patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I”, che a tempo debito saremo interessati a tradurre per voi. La più bella testimonianza, a nostro parere, è quella che potrete vedere nella terza delle fotografie del reportage: un giovane che regge un cartello artigianale con su scritto “L’ecclesiologia ortodossa vince!”. Non sapremmo immaginare un titolo migliore per queste immagini.

 
Un segno di crescita monastica in Italia

Abbiamo ricevuto le immagini di un grande abito monastico realizzato dal nostro confratello ieromonaco Hristofor (Bordian) del monastero del Cristo Pantocratore ad Arona. Vi presentiamo le foto dell'abito, da cui possiamo notare che tutte le scritte tradizionali sono in lingua italiana. Da quanto sappiamo, si tratta del primo grande abito del genere mai realizzato, e a nome di tutti gli ortodossi dei paesi di lingua italiana, ringraziamo padre Hristofor per questo segno di crescita e di maturazione dell'Ortodossia locale.

Ci auguriamo un giorno di veder tonsurare un monaco o una monaca proprio con questo grande abito, e speriamo che seguano altre dedicazioni simili della propria vita al Signore.

 
Né carne né pesce: come smentire gli scismatici a tavola

Sulla pagina Facebook del "vescovo" Gavriil (Krizina) della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" sono apparse alcune foto della cena di gala offerta al patriarca Bartolomeo durante la sua visita a Kiev. Le abbondanti fritture servite in quello che avrebbe dovuto essere un giorno di digiuno fanno pensare a tre cose:

1. La "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" segue ancora il Vecchio Calendario (e pertanto il giorno della cena sarebbe un giorno di digiuno), anche se singole voci al suo interno premono per un cambiamento. Ma finché questo cambiamento non avviene, chi non rispetta i digiuni compie un'azione scorretta. E quando a non rispettare i digiuni è l'intero "episcopato", siamo in presenza di una vera e propria ipocrisia.

2. Per chi cerca un'attenuante dicendo che le fritture possono essere di pesce invece che di carne, ricordiamo che in quel giorno le regole del digiuno ortodosso vietano sia la carne che il pesce.

3. La cena è stata ospitata dall'ambasciata greca a Kiev, e pertanto c'è chi afferma che "quando vai in un paese, segui le regole di quel paese". Questa sarebbe una buona giustificazione per un viaggiatore ortodosso che fa un pellegrinaggio in un paese in cui si seguono regole diverse, ma quando un intero "episcopato" fa una visita a un'ambasciata nella capitale del PROPRIO paese, la giustificazione suona molto stiracchiata, soprattutto alla luce delle pretese di "autocefalia" della presunta Chiesa locale.

In definitiva, piccoli dettagli come il diritto di un prete mitrato di celebrare con la mitra, o il diritto di seguire i propri digiuni secondo il proprio calendario nel proprio paese, non sono così importanti se presi singolarmente, ma tutti assieme provano quanto gli scismatici ucraini siano indifferenti all'Ortodossia e totalmente incapaci di rappresentarla.

 
Recensione del libro del metropolita Nikiphoros sulla crisi ucraina

Il testo storico-teologico prodotto dal metropolita Nikiphoros di Kykkos e Tyllyria, che mette a nudo l'inanità delle pretese fanariote sull'Ucraina, è oggi disponibile in greco, russo e inglese, ma presumibilmente non si troverà chi sia disposto a tradurlo e pubblicarlo per il modesto pubblico di lingua italiana. Per fortuna, il sito Orthodox Synaxis ci mette a disposizione una breve recensione dell'opera, scritta dal professor Alexander Pavuk (nella foto) della Morgan State University nel Maryland.

 
Il tomos dei laici della Chiesa ortodossa ucraina al patriarca Bartolomeo I di Costantinopoli

Sul nostro sito abbiamo analizzato usque ad nauseam il carattere del tomos della cosiddetta “autocefalia” ucraina, confrontandolo con gli esempi storici dei precedenti documenti d’autocefalia (per chi si sia perso la serie, ecco la prima e la seconda parte della rassegna). Oggi abbiamo avuto un documento che, anche se ricalca esteriormente il tomos fanariota del 2019 (originale greco, intestazione con miniature bizantine, nella foto), porta un messaggio radicalmente diverso e di cui forse si parlerà a lungo nella storia: la lettera indirizzata al patriarca Bartolomeo dai credenti laici, esasperati dal suo comportamento anticanonico e distruttivo. Vi invitiamo a leggere con attenzione il testo italiano di questo nuovo documento, per capire quanto la partecipazione dei laici ortodossi al processo decisionale nella Chiesa non sia un pio desiderio, ma una realtà dei fatti.

 
Il patriarca Bartolomeo a Kiev: prime dichiarazioni e conclusioni

Ora che il patriarca Bartolomeo ha lasciato Kiev, possiamo iniziare a riassumere ciò che è accaduto con l'analisi di Kirill Aleksandrov, che esamina le violazioni legali, le ipocrisie, le paure immotivate e gli inviti al caos che questa visita ha inflitto all'Ucraina, e si chiede cosa porterà la "nuova realtà" fittizia che il Fanar sta cercando di forzare sul paese.

 
L'auto-convalida come obiettivo finale degli scismatici della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina"

Vi presentiamo l'intervista all'archimandrita Markell (Pavuk, nella foto), padre confessore dell'Accademia teologica e del Seminario di Kiev, sulle motivazioni degli scismatici. In un'analisi concorde con quella di molti altri osservatori della crisi ucraina, padre Markell delinea il motivo conduttore degli scismatici nell'auto-validazione, che spiega il loro bisogno di essere riconosciuti anche al di là della ragione e del buon senso. Ovviamente, chi manovra gli scismatici (il Fanar, le autorità americane, diverse istanze del potere e della vita politica ucraina) non ha le loro stesse motivazioni, e da questi interessi differenti e sovrapposti nascono molte delle contraddizioni di questa crisi.

 
Le implicazioni della visita del patriarca Bartolomeo

Kirill Aleksandrov ci ha offerto una riflessione "a caldo" su ciò che è accaduto durante la visita del patriarca Bartolomeo a Kiev. Possiamo perdonare a un analista professionale la tentazione di essere più... analitico, e vi presentiamo la sua successiva riflessione sulle implicazioni della visita recente: implicazioni per il Fanar, per il governo ucraino, per la "Chiesa ortodossa dell'Ucraina", per l'intera Ortodossia e per la Chiesa ortodossa ucraina.

 
In che modo il cristianesimo ortodosso è diverso dall'islam?

Vi presentiamo un articolo di confronto teologico, forse fin troppo semplice, ma utile a spiegare quanto i messaggi di due religioni possono essere tanto distanti tra loro, quanto la fede in Dio può essere distante dall'ateismo.

 
Il cancelliere della Chiesa ortodossa ucraina crede che la saggezza della Chiesa conciliare dovrebbe dare una valutazione alle azioni del patriarca Bartolomeo

Attraverso un'intervista del metropolita Antonij (Pakanich, nella foto) a Ria Novosti, di cui vi presentiamo la traduzione italiana, si riprendono i temi lasciati aperti dalla visita del patriarca Bartolomeo a Kiev, ma in un'ottica più globale, che coinvolge le reazioni della comunità internazionale e delle altre Chiese ortodosse, il tema dell'unione con Roma e le paure di una nuova guerra globale.

 
Un nuovo libro sulla guerra nel Donbass

Fin dal 2013 abbiamo cercato di informarvi sulla tragedia dell'Ucraina con dati e storie che i mezzi di distrazione di massa non vi hanno fornito.

Naturalmente, scriviamo in un luogo tanto distante dall'Ucraina che è facile dire che scriviamo di cose che non abbiamo vissuto di prima mano. Non possiamo obiettare a questa critica, se non per dire che abbiamo lasciato parlare persone che quella tragedia l'hanno vissuta davvero, e non poco. Se non bastano storie drammatiche come quella di Anna Tuv, che ha lasciato sotto le macerie della sua casa bombardata a Gorlovka un marito, una figlia undicenne, un braccio e un orecchio, non sappiamo davvero chi possa avere diritto di parola.

Ora ci fa piacere avere il resoconto di un'italiana che quei drammi invece è andata a toccarli con mano: è appena uscito Donbass: la guerra fantasma nel cuore d'Europa (Exorma edizioni, 2021), scritto da Sara Reginella, psicoterapeuta e regista di Ancona, specializzata in documentari di guerra.

Vi invitiamo a leggere questo libro, e a confrontare ciò che scrive Sara con quel che abbiamo cercato di raccontarvi in questi anni: il miglior modo per arrivare alla verità storica è cercare la convergenza delle diverse fonti di un'informazione.

Se vi interessa capire qualcosa di più sull'autrice, potrete trovare alcune delle domande che vorreste porle anche voi nell'intervista "Donbass: lottare per il diritto di esistere", che le ha fatto Elvia Politi sul Saker blog italiano.

 
Lettera aperta all'Assemblea dei Vescovi

Il blog Monomakhos ci offre il testo di una lettera aperta scritta da laici ortodossi in America alla loro Assemblea dei Vescovi, che dovrà riunirsi a ottobre. In essa si vede la giusta attitudine dei laici ortodossi, che di fronte a comportamenti ambigui o ipocriti dei loro vescovi, non si fanno problemi a richiamarli al loro dovere di custodire la fede e di vegliare come pastori sul gregge della Chiesa. I punti su cui gli autori della lettera aperta si soffermano includono le dichiarazioni dell'arcivescovo Elpidophoros (Lambriniadis), gli attacchi alla fede ortodossa dei propagandisti dell'idea LGBT, le restrizioni imposte dai vescovi per il Covid e altro.

 
Una lezione online sulla tradizione ortodossa

(cliccate sull'immagine qui sopra per aprire il video)

Nel 2020, quando la quarantena ci costringeva a stare a casa, la comunità parrocchiale ortodossa di san Nicola a Novara ha avviato una lodevole iniziativa: ci si è ritrovati per diverse sere a discutere in rete su una piattaforma Skype, ponendo a sacerdoti ortodossi quelle domande che erano rimaste finora senza risposta, o di cui si desiderava sapere qualcosa di più.

Oggi il nostro confratello padre Teofilo ha deciso di condividere pubblicamente una di queste serate. Cliccando qui, oppure sull'immagine in cima, potrete avviare il video in cui chi vi scrive cerca di rispondere a diverse domande sulla concezione cristiana ortodossa della vita oltre la morte e sulle pratiche della pietà per i defunti nella Chiesa ortodossa.

L'iniziativa delle lezioni ortodosse è continuata, in forma privata, per diversi mesi, con differenti contributi che, tempo ed energie permettendo, potranno essere messi online per tutti gli interessati.

Nei prossimi mesi si terranno altri cicli di incontri che avranno come temi la storia dei Concili ecumenici e la pratica del digiuno ortodosso. Chi è interessato a seguire il ciclo delle lezioni può mettersi in contatto con padre Teofilo al suo indirizzo email.

 
Il metropolita Antonij chiarisce la posizione della Chiesa sulla vaccinazione contro il coronavirus

Il metropolita Antonij (Pakanich, nella foto) ribadisce la posizione della Chiesa ortodossa ucraina (che poi è uguale a quella di tutta la Chiesa russa nel suo complesso) sulla vaccinazione contro il Covid: una posizione di totale libertà di scelta personale, con un invito a informarsi in modo responsabile e a prendere la propria decisione. Non dovremmo aspettarci altro dalla Chiesa quando si tratta di campi dove ancora ci sono incertezze e sperimentazioni in corso, e finché si tratta di scelte che non sono in aperto conflitto con la morale e la tradizione cristiana, è molto saggio che la Chiesa lasci libertà ai singoli cristiani.

 
Consigli di padre Seraphim (Rose) ai giovani convertiti

Vi presentiamo una miscellanea di consigli spirituali dello ieromonaco Seraphim (Rose), raccolti in occasione dell'anniversario del suo riposo nel Signore (2 settembre 1982), e diretti ai giovani convertiti (ma forse utili a tutti i cristiani ortodossi, o futuri tali).

 
Ortodossia contro "religione del futuro": quattro discorsi del capo del Fanar a Kiev

Proprio nel giorno dell'anniversario della nascita al cielo di padre Seraphim Rose, il suo tema apologetico dello scontro tra Ortodossia e "religione del futuro" si ripresenta in una nuova analisi di Kirill Aleksandrov, dedicata ai quattro discorsi che il patriarca Bartolomeo ha tenuto a Kiev durante la sua recente visita.

 
Un sacerdote americano ricevuto ufficialmente nella Chiesa ortodossa russa

Padre Joseph Gleason (nella foto), ex pastore protestante, ordinato nel 2012 diacono e nel 2014 sacerdote nell'arcidiocesi ortodossa antiochena del Nord America, ha servito come rettore di una missione ortodossa nel sud dell'Illinois fino al 2017, quando si è trasferito in Russia assieme alla moglie e otto figli. Le ragioni del suo trasferimento sono in parte contenute in una sua intervista a Pravmir, in cui cita le ipocrisie, l'immoralità e le ingiustizie del sistema americano come fattori che non gli hanno permesso di continuare a vivere nel suo paese natale.

Con la benedizione del suo vescovo in America, padre Joseph ha servito attorno alla città di Jaroslavl come sacerdote in visita, fino al 1 settembre 2021, quando ha ricevuto il congedo canonico ed è stato ufficialmente ricevuto come sacerdote nel Patriarcato di Mosca nella diocesi di Pereslavl'.

Il caloroso benvenuto dato in Russia a padre Joseph è il segnale di un possibile nuovo inizio per tutti quei chierici ortodossi che in qualche modo sentono troppo spiritualmente ristretta la vita nei paesi dell'Occidente.

 
La visita di Bartolomeo in Ucraina: quando la "chiesa madre" non è più madre (+ Video)

Vi abbiamo presentato alcuni riassunti e analisi della visita del patriarca Bartolomeo a Kiev, e oggi vogliamo integrare questo materiale con un articolo con video, in cui Jaroslav Nivkin racconta il carattere essenzialmente politico della visita, e il tradimento operato ai danni di milioni di fedeli ucraini, che aspettavano una risposta da una figura ecclesiastica capace di assumersi le proprie responsabilità.

 
Un bambino può essere battezzato solo con un nome ortodosso?

Vi presentiamo la risposta a un quesito che ci è stato fatto più volte, e che per la verità ha creato molti problemi ai nostri stessi parrocchiani. Cresciuti in chiese dove si seguiva rigorosamente la regola di dare nomi battesimali di santi provenienti dalla propria tradizione locale, si sono trovati in altri paesi esposti non solo a molti santi di altre Chiese ortodosse, ma alla grande quantità di santi dell'antico Occidente ortodosso, molti dei quali non sono presenti nei loro calendari. Che fare se si vuol dare ai propri figli i nomi di questo altri santi? La risposta di padre Viktor Nikishov illustra il recente cambio di orientamento della Chiesa russa nei confronti dei nomi battesimali, e dimostra come questo cambiamento non sia un'innovazione modernista, ma piuttosto un'estensione della propria tradizione locale alla pienezza della tradizione ecclesiale di tutti i tempi e luoghi.

 
Domande sull'uso dei titoli di igumeno e archimandrita

Molti si sono chiesti cosa significa il titolo di igumeno assegnato a chi vi sta scrivendo... alcuni me lo hanno chiesto direttamente, e quindi cerco di offrire in una breve risposta una spiegazione del perché i preti monaci ortodossi sono chiamati con titoli che possono sembrare strani a una prima impressione.

 
Rivolte dei nazionalisti in Montenegro e proiezioni sull'Ucraina

La recente intronizzazione del metropolita Joanikije (Mićović, nella foto) a Cetinje ha evidenziato la continuazione del profondo conflitto contro la Chiesa ortodossa, che anche se dovessero cambiare gli scenari geopolitici, continuerà a tormentare i fedeli del Montenegro. L'ultima analisi di Kirill Aleksandrov fa il punto su questa delicata situazione.

 
Eterna memoria: padre Stefan Dimitrov

La chiesa ortodossa bulgara di Milano ha dato oggi sulla sua pagina Facebook la triste notizia del decesso del proprio parroco, padre Stefan Dimitrov (nella foto).

Ricordiamo anche noi con affetto padre Stefan, che è stato a trovarci anche alla nostra parrocchia di Torino, e ci uniamo in preghiera al dolore dei suoi cari e dei suoi parrocchiani. Che il Signore lo accolga nel suo Regno e faccia crescere la parrocchia da lui curata con amore in Italia.

Chi vuole conoscere meglio la storia di questo nostro caro confratello può leggere in italiano e in bulgaro l'intervista che gli ha fatto Sany Georgieva nel 2018.

Упокой, господи, душата на Твоя раб свещеник Стефан, и всели душата му сред Твоя клир небесен. Амин.

 
La più antica chiesa cristiana e il suo affresco controverso

Le rovine di Dura Europos in Siria (purtroppo devastate e saccheggiate nel corso della recente guerra) sono il sito della più antica chiesa domestica cristiana finora rinvenuta. Di questa chiesa, e di un suo affresco che potrebbe essere la più antica icona parietale della Madre di Dio, parla l'articolo di Anastasia Parkhomchik che vi presentiamo oggi.

 
Un'intervista dagli archivi della parrocchia

Nel 2011, il nostro amico Gianfranco Suma (a sinistra nella foto) ha pensato di fare una breve intervista quando era redattore della rivista online ArticoloTre, per proporre ai lettori la nostra parrocchia. Poiché l'intervista non è più presente in rete, ve la riproponiamo come un breve tuffo nel recente passato della nostra chiesa.

 
Il Patriarcato ecumenico ha di nuovo inventato l'acqua calda: note su un riconoscimento monastico

Oggi è circolata la notizia dell'assegnazione del grande abito angelico all'archimandrita Alessio (nella foto), eremita a Santa Lucia del Mela presso Messina. La bella notizia è stata purtroppo rovinata dalla solita vanteria fanariota di un riconoscimento assegnato "per la prima volta dopo cinque secoli in occidente". Vi presentiamo un saggio correttivo di questa gaffe, ricordandovi un paio di altri esempi di questi stessi decenni.

 
Architettura ecclesiastica in America: uno sguardo al santuario da una prospettiva missionaria

Padre John Finley, dell'arcidiocesi antiochena d'America, ci offre un saggio di architettura ecclesiastica partendo dalla sua necessità di spiegare gli aspetti scritturali della Chiesa ortodossa ai visitatori formati in una cultura evangelica. Uno degli aspetti interessanti di una chiesa ortodossa è la sua ricettività a spiegare il libro dell'Apocalisse, che in realtà ha un simbolismo largamente liturgico. Scopriamo come usare le nostre stesse chiese come strumento di missione!

 
Calendari vecchi e nuovi

È iniziato il nuovo anno ecclesiastico anche per gli ortodossi che seguono il vecchio calendario, e che costituiscono circa i tre quarti dei cristiani ortodossi nel mondo. Vi presentiamo una riflessione sul ruolo del calendario nella vita di un fedele, scritta da padre Stephen De Young (autore di podcast teologici di Ancient Faith Radio), che ci spiega come già ai tempi di Gesù esistesse una divisione tra vecchio e nuovo calendario tra gli ebrei.

 
Stavo pensando al monachesimo, ma il Signore mi ha mostrato un'altra strada

L'arciprete Victor Potapov (nella foto) è il rettore della cattedrale della ROCOR a Washington, DC. Al suo 50° anniversario di matrimonio, ha rivelato come il suo desiderio iniziale fosse quello di diventare monaco al Monte Athos, e ha raccontato come il Signore gli ha offerto un cammino diverso.

 
Intervista sulle icone ortodosse

Alcuni anni fa ci hanno fatto un'intervista sul tema delle icone ortodosse per una rivista on line di Torino. Oggi il testo non è più disponibile in rete, ma l'interesse per l'argomento non accenna a diminuire, per cui vi ripresentiamo quelle domande e risposte in un formato leggermente riveduto.

 
In Ucraina ho visto la portata dell'errore commesso dal capo del Fanar

Vi presentiamo la notizia di un incontro tenuto il 14 settembre presso il Seminario della Volinia (Ucraina nord-occidentale) in cui l'archimandrita Nektarios (Bakopoulos, a sinistra nella foto), segretario del metropolita Isaias di Tamassos, ha descritto le sue impressioni di un viaggio in Ucraina e della sua convinzione dell'errore compiuto dal patriarca Bartolomeo.

 
Problemi di connessione

Le piogge di questa notte ci hanno causato problemi di connessione, e siamo costretti a gestire il sito in modalità di mantenimento. Se da una parte questo ci fa riflettere sulla debolezza del nostro sistema di vita (dove con un clic possiamo raggiungere tutto il mondo, ma basta un po' di pioggia per gettarci nel caos), d'altra parte i problemi non ci scoraggiano, e continuiamo a lavorare per voi. Abbiamo già pronti alcuni articoli sulla recente conferenza teologica tenuta a Mosca in questi giorni sui temi del primato e della conciliarità, e aspettiamo di potervi offire questi spunti di riflessione, e altro a venire.

 
Un'importante conferenza a Mosca

In questi giorni si è tenuta presso la cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca la conferenza "Ortodossia mondiale: primato e conciliazione alla luce della dottrina ortodossa", di cui vi presentiamo la notizia. Il tema che ha causato tanta crisi in Ucraina, prima ancora di essere trattato dal Concilio dei vescovi della Chiesa russa (che si riunirà in autunno) viene esaminato alla luce della dottrina biblica e teologica della Chiesa ortodossa, con contributi da parte di diverse Chiese locali, e una pubblicazione di 200 documenti storici inediti, relativi al trasferimento della metropolia di Kiev alla Chiesa russa nel 1686. Questo modo di gestire una situazione difficile è precisamente il modo ortodosso: prima si esaminano le fonti scritturali, patristiche e conciliari, poi si discute la questione in un consesso di Chiese locali, e solo alla fine si prendono decisioni a livello dell'episcopato (esattamente il contrario di ciò che ha fatto il Fanar nella crisi ucraina).

 
L'eresia disastrosa deve essere chiamata eresia disastrosa

Il vescovo Savva (Tutunov, nella foto), vice-cancelliere del Patriarcato di Mosca, offre una riflessione sul ruolo che avrà il prossimo Concilio episcopale della Chiesa russa, e augura a quanti non sono d'accordo con il corso del patriarca Bartolomeo all'interno del Patriarcato di Costantinopoli di riuscire a far sentire la loro voce contraria.

 

 
L'unione con gli uniati in Ucraina: essere o non essere?

Nella visita del patriarca Bartolomeo a Kiev, uno dei principali obiettivi è stato un dialogo preferenziale con gli uniati nel corso di un incontro con i membri del Concilio pan-ucraino delle chiese e delle organizzazioni religiose. Questo rende possibile un successivo avvicinamento tra gli scismatici ucraini sostenuto dal Fanar e gli uniati. Ma lo scenario non è così promettente come sembra: vediamone il perché nell'analisi che ci presenta Kirill Aleksandrov.

 
Cosa è successo davvero nella domenica di sangue

Il nostro amico George Michalopulos ci spiega in una sua riflessione come sia cambiata la sua percezione di ortodosso greco-americano sull'imperatore Nicola II e sulla tragedia del 1905, definita "domenica di sangue" (Кровавое воскресенье), che una storiografia ostile ascrive alla responsabilità personale dello tsar.

 
Tommaso d'Aquino su Maometto e l'islam

Dopo i fatti di cronaca da Kabul e il ventennale degli attacchi terroristici del 2001, riceviamo sempre più spesso dai nostri fratelli cattolici appelli all'ineluttabilità del dialogo con il mondo islamico. Posto che dialoghi e confronti non ci fanno paura, vogliamo ricordare ai cattolici che ci spronano in questo senso di mettersi d'accordo con le proprie posizioni cattoliche prima di chiedere a noi ortodossi una partecipazione al dialogo. Ci farebbe piacere, per esempio, sapere cosa ne pensano dell'insegnamento di Tommaso d'Aquino su Maometto e l'islam, espresso nella Summa contra Gentiles, in un passo che riportiamo con testo latino a fronte nella nostra sezione dei confronti.

 
Un esempio di ipocrisia uniate contemporanea: le critiche al 'mondo russo'

Dopo aver sentito tonnellate di accuse all'idea del 'mondo russo' nell'Ucraina degli ultimi anni, scopriamo in un breve saggio come il mondo russo fosse... un ideale degli uniati ottocenteschi! Al metropolita greco-cattolico Mikhail Levitskij (nella foto) una rivista contemporanea augura di prendersi cura proprio di quel mondo russo che oggi i suoi successori vorrebbero scacciare completamente dalle loro vite.

 
Dichiarazione congiunta a tre voci sull'ecologia: cosa o chi stiamo salvando?

In preparazione alla prossima conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, una dichiarazione congiunta è stata fatta da papa Francesco, dall'arcivescovo di Canterbury Justin Welby e dal patriarca Bartolomeo. A partire dal problema della rappresentatività di quest'ultimo rispetto al mondo ortodosso, Kirill Aleksandrov ci guida in una sua analisi del documento, in cui i temi dell'ecologia sono valutati in una prospettiva cristiana che nella dichiarazione sembra mancare.

 
L'abate Tryphon cancellato da Ancient Faith Ministries: cresce il divario tra pecore e capri nell'Ortodossia americana

Padre Tryphon (nella foto), abate del monastero della ROCOR a Vashon Island presso Seattle, non è nuovo a incidenti che lo vedono vittima di discriminazioni. Già nel 2015 vi abbiamo segnalato la cancellazione del suo account di Facebook, per il "crimine" di aver voluto usare il suo titolo clericale nel proprio nome. Ma se Facebook è, o vuole essere, una piattaforma laica, è ben più triste vedere padre Tryphon escluso dalla piattaforma di Ancient Faith Ministries, un'iniziativa nata in seno all'Arcidiocesi antiochena d'America, sulla quale invece prosperano contributi di autori non in linea con la fede e la morale ortodossa. Vi presentiamo la notizia, con la traduzione del testo con cui padre Tryphon spiega l'accaduto.

 
Il Santo Sinodo decide a Mosca la linea da adottare nella crisi ucraina

L'incontro del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa, tenuto a Mosca dal 23 al 24 settembre 2021, ha preso decisioni importanti sulla crisi ucraina:

1. Condanna della visita del patriarca Bartolomeo a Kiev

La visita del patriarca Bartolomeo a Kiev ad agosto è stata condannata come grave violazione dei canoni (in particolare, il Canone 3 del Concilio di Sardi e il Canone 13 del Concilio di Antiochia), come spiegato nel verbale n. 60 del Sinodo.

2. Condanna della definizione del patriarca di Costantinopoli come leader dell'Ortodossia

Il Sinodo ha reiterato che il patriarca Bartolomeo non ha diritto a parlare a nome dell'Ortodossia di tutto il mondo, ancor più dopo aver sostenuto lo scisma in Ucraina e quando la maggioranza dei credenti ortodossi nel mondo non è più in comunione con lui.

3. Apertura alla ricezione dei chierici del Patriarcato d'Alessandria contrari alla comunione con gli scismatici

Dopo che il patriarca Teodoro ha espresso un riconoscimento degli scismatici ucraini (cosa resa ancora più odiosa dal fatto che prima era un acceso sostenitore della canonicità della Chiesa ortodossa ucraina), molti chierici del Patriarcato d'Alessandria hanno chiesto di essere ricevuti sotto Mosca. Inizialmente Mosca ha preso tempo, ma dopo l'aperta concelebrazione del patriarca Teodoro con gli scismatici, è stata presa la decisione di far esaminare tutti gli appelli dall'arcivescovo Leonid (Gorbachev), che per l'occasione è stato sollevato dall'incarico di rettore della diocesi di Vladikavkaz e dell'Alania, e nominato vicario patriarcale con il compito di seguire la situazione africana.

 
300 pagine di blog

Il blog parrocchiale è giunto in questi giorni al numero di 300 pagine. Con 15 voci a pagina, questo significa che in oltre nove anni di lavoro siamo riusciti a mettervi a disposizione circa 4.500 voci di blog che costituiscono un patrimonio di informazione sull'Ortodossia unico in rete. Grazie di cuore a chi in questi anni ci ha seguiti e ci ha motivati in questo sforzo di divulgazione.

 
Eterna memoria: Ion Prisăcaru

Martedì 21 settembre, in un tragico incidente stradale, ha perso la vita a soli 21 anni Ion Prisăcaru, figlio del nostro diacono Nicolae. Ci stringiamo attorno a padre Nicolae, a Rebeca, a Cătălina e a tutti i cari devastati dalla sua dipartita.

Diamo solo oggi la notizia, perché da poco abbiamo avuto conferma che potremo tenere nella nostra chiesa il funerale di Ion alle 10 del mattino di giovedì 30 settembre.

Per chi non potrà essere presente al funerale, avremo anche una Panichida (funzione di commemorazione funebre) martedì 28 settembre alle ore 19.

Eterna memoria! Veşnica pomenire! Вечная память!

 
Per noi è molto importante sentirci nel seno dell'unica Chiesa russa

Ascoltiamo alcune voci autorevoli della ROCOR nell'intervista di Dmitrij Zlodorov al metropolita Hilarion (Kapral, nella foto) e al vescovo Nicholas (Olkhovsky) di Manhattan, sui temi dei prossimi Concili, del centenario della ROCOR, dei problemi ancora attuali della pandemia e delle vaccinazioni.

 
Il problematico rapporto tra pastorale e psicologia

L'arciprete Vadim Leonov (nella foto) è prorettore degli studi scientifici e teologici all'accademia teologica Sretenskij di Mosca. In una recente conferenza sulla psicologia nell'educazione spirituale, ha affrontato il tema scottante del rapporto tra pastorale e psicologia, che dovrebbe essere di un certo interesse in tutte le parrocchie.

 
Conferenza a Mosca: la preparazione al Concilio sull'eresia del Fanar?

Rivediamo con attenzione la recente conferenza teologica di Mosca, "Ortodossia mondiale: primato e conciliarità alla luce della dottrina ortodossa", nell'analisi di Kirill Aleksandrov, perché questa discussione, a cui hanno partecipato vescovi delle Chiese di Serbia, Cipro, Gerusalemme e Georgia, è la base sui cui si svilupperà la futura risposta ortodossa alla crisi ucraina. Prepariamoci a leggere un'altra simile analisi del Sinodo di Mosca del 23-24 settembre, che ha delineato le reazioni della Chiesa russa e ucraina.

 
Gli esiti del Sinodo della Chiesa ortodossa russa: una svolta nella storia dell'Ortodossia?

A stretto giro di lavori di traduzione, dopo l'analisi della conferenza teologica sul primato e la conciliarità, vi presentiamo la nuova analisi di Kirill Aleksandrov sul Sinodo tenuto a Mosca il 23-34 settembre 2021, che segna uno spartiacque nel processo della crisi ucraina: il momento in cui la Chiesa russa smette di subire le conseguenze degli attacchi alla sua integrità, e passa a determinare un proprio corso d'azione, che dovrà essere valutato a livello di tutto il mondo ortodosso.

 
Giovane brasiliano convertito all'Ortodossia dice che la Romania gli porta la pace

Vi presentiamo un toccante racconto di conversione all'Ortodossia di uno studente brasiliano, figlio di un pastore presbiteriano (e pertanto abituato a una vita di comunità cristiana), che dopo avere sposato una sua collega romena, ha trovato nella Chiesa ortodossa la pienezza della sua fede cristiana, e in Romania la pace del suo cuore.

 
Il nostro riso quotidiano. Discorso su una missione in Cina nei boschi della Russia

Padre Roman Vitjuk (nella foto) è un sacerdote della regione di Jaroslavl', con una forte passione per le lingue, tra cui il cinese. In una sua intervista con Petr Davydov di alcuni anni fa, che vi presentiamo in traduzione italiana, illustra aspetti interessanti e promettenti della missione ortodossa in Cina.

 

 
Agni Parthene in slavonico

Ascoltiamo i fratelli del monastero di Valaam nel canto di "Marie, Devo Chistaja", la versione slavonica dell'inno greco Agni Parthene, nella traduzione dello ierodiacono German (Rjabtsev):

 

Марие, Дево Чистая, Пресвятая Богородице,
Радуйся, Невесто Неневестная.
Царице, Мати Дево, Руно, всех покрывающее,
Радуйся, Невесто Неневестная.
Превысшая Небесных Сил, нетварное сияние,
Радуйся, Невесто Неневестная.
Ликов девичьих Радосте и Ангелов Превысшая,
Радуйся, Невесто Неневестная.
Небес Честная Сило и Свете, паче всех светов,
Радуйся, Невесто Неневестная.
Честнейшая Владычице всех Небесных Воинств,
Радуйся, Невесто Неневестная.
Всех Праотцев Надеждо, пророков Исполнение,
Радуйся, Невесто Неневестная.
В подвизех Ты помоще, Кивоте Бога Слова,
Радуйся, Невесто Неневестная.
И девам Ликование, и матерем Отрадо,
Радуйся, Невесто Неневестная.
Целомудрия Наставнице, душ наших Очищение,
Радуйся, Невесто Неневестная.
Покрове, ширший облака, и страждущих Пристанище,
Радуйся, Невесто Неневестная.
Немощных Покров и Заступнице, Надеждо ненадежных,
Радуйся, Невесто Неневестная.
Марие, Мати Христа, Истиннаго Бога,
Радуйся, Невесто Неневестная.
Ааронов Жезле прозябший, Сосуде тихой радости,
Радуйся, Невесто Неневестная.
Всех сирых и вдов Утешение, в бедах и скорбех помоще,
Радуйся, Невесто Неневестная.
Священная и Непорочная Владычице Всепетая,
Радуйся, Невесто Неневестная.
Приклони ко мне милосердие Божественнаго Сына,
Радуйся, Невесто Неневестная.
Ходатаице спасения, припадая, взываю Ти:
Радуйся, Невесто Неневестная.
 
A una conferenza su Babi Jar, uno storico parla di sacerdoti eroici

Sergej Shumilo (nella foto), lo storico che abbiamo già imparato a conoscere come esperto di tematiche athonite e di storia degli scismi ucraini, è intervenuto a una conferenza presso l'Accademia teologica di Kiev, dedicata all'80° anniversario dell'eccidio di Babi Jar, elencando le figure di sacerdoti ortodossi che protessero vite di ebrei nell'Ucraina occupata dai nazisti e dai loro collaboratori.

 
Il tema dell'autocefalia è l'unico degno di un Concilio pan-ortodosso

Vi presentiamo in traduzione italiana il testo completo della relazione del vescovo Irinej (Bulović, nella foto) di Bačka al convegno su primato e conciliarità tenuto il mese scorso a Mosca. Le parole di vladika Irinej mostrano un profondo livello di conoscenza e di riflessione sul tema dell'autocefalia, e un attento monitoraggio della situazione attuale della Chiesa ortodossa.

 
La Chiesa di Grecia sta considerando la canonizzazione del metropolita Theologos di Larissa, ingiustamente deposto

Il metropolita Theologos (Paschalides, nella foto) di Larissa è una figura molto amata dai fedeli greci. Dopo aver retto la diocesi di Larissa in Tessaglia dal 1968 al 1974, fu deposto per essere stato consacrato sotto la dittatura dei colonnelli, ma i primi a opporsi alla sua deposizione furono proprio i fedeli della sua diocesi, che fino alla sua morte nel 1996 si opposero a ogni nuovo metropolita, arrivando a bloccare i nuovi insediamenti episcopali, anche a costo di resistere alle forze di polizia. Oggi ci arriva la notizia della proposta di una sua canonizzazione, che ci aiuta a riflettere su quanto le virtù di un cristiano andrebbero giudicate dal suo carattere e dal suo esempio di vita, piuttosto che dalle circostanze politiche del tempo in cui è vissuto.

 
"Pastori": un film sull'Ortodossia in Italia e in Svizzera

Eccovi il film Пастыри (“Pastori”) di Andrej Andreev, che racconta al pubblico di lingua russa le storie delle chiese e delle comunità ortodosse in Lombardia e in Canton Ticino (ma se guardate al minuto 47:48, vedrete qualcosa anche dalla nostra chiesa a Torino), con una interessante intervista all'archimandrita Gabriel (Bunge) nel suo eremo in Svizzera.

 
I gatti del Monte Athos: il segreto dell'obbedienza

Vi presentiamo un breve saggio sui più curiosi abitanti della Montagna Santa, che con il loro paziente lavoro rendono possibile la vita monastica agli esseri umani.

 
"La decisione unilaterale del patriarca Bartolomeo sull'Ucraina minaccia l'unità pan-ortodossa con uno scisma di proporzioni mostruose"

Il metropolita Nikiforos di Kykkos e Tillyria (nella foto) è uno dei vescovi della Chiesa di Cipro che hanno portato un contributo al convegno su primato e conciliazione tenuto a Mosca a settembre. Leggiamo il suo intervento in traduzione italiana, osservando dalle sue parole la vera risposta conciliare ai problemi dell'Ortodossia.

 
L'Ortodossia in Ucraina dopo la "rivoluzione dell'Euromajdan"

Vi presentiamo l'intervista in due parti fatta dal nostro amico Sergej Mudrov al metropolita Kliment (Vecherja, nella foto), presidente del Comitato educativo e del Dipartimento sinodale per l'informazione e l'educazione, caporedattore del sito web ufficiale della Chiesa ortodossa ucraina e rettore della diocesi di Nizhin e Priluki, su come si deve vivere e agire nelle difficili condizioni dell'Ucraina sette anni dopo la "rivoluzione dell'Euromajdan".

 
Questioni di barba

Vi proponiamo alcune domande e risposte relative a uno degli aspetti che si notano più facilmente nei chierici e nei monaci ortodossi: capelli e barba lunghi, e un particolare abito religioso. Riconosciamo che le domande sono spesso poste per una curiosità piuttosto banale: tuttavia, anche il modo in cui ci vede il mondo dovrebbe spingerci a dare delle risposte che aiutano a capire perché siamo quel che siamo.

 
Dove saranno condotti i cattolici della Germania dal Percorso sinodale

Una nuova analisi di Kirill Aleksandrov prende in considerazione la difficile situazione dei cattolici in Germania in seguito alle preoccupanti deliberazioni del movimento "Synodale Weg" ("Percorso sinodale"), e nota una strana sincronicità con le istanze anti-tradizionali del Fanar nel mondo ortodosso.

 
Le dichiarazioni ignoranti del presidente montenegrino dividono il paese

Tra le persone che sembrano non imparare mai dai propri errori, certamente Milo Đukanović (nella foto) occupa un posto di rilievo. Non contento di aver perso la maggioranza dei suoi elettori, ora pare voler perdere anche quel poco che resta con vergognose dichiarazioni sui credenti ortodossi. La Chiesa può perdonare ogni insulto dai privati cittadini, ma non può restare in silenzio di fronte agli stessi insulti da parte di un capo di stato.

 
Noi del clero ortodosso dobbiamo parlare contro la mania guerrafondaia psicopatica degli Stati Uniti

Vi presentiamo una coraggiosa denuncia di una delle più pericolose deviazioni del mondo contemporaneo. L'abate Tryphon, pur da americano, non si fa alcuna remora nel criticare il suo stesso paese quando questo mette a repentaglio la pace del mondo (e le vite di innumerevoli persone) per fini di predominio politico.

 
"Stiamo assistendo a una straordinaria ondata di forza spirituale in Ucraina"

Vi presentiamo il testo dell'intervista del diacono Sergej Geruk al vescovo Viktor (Kotsaba, nella foto) di Baryshevka, sui recenti eventi a Kiev e sul ruolo di organizzazioni come la Rappresentanza della Chiesa ortodossa ucraina presso le organizzazioni internazionali europee e l'Unione pubblica "Miriane" ("Laici").

 
Un sacerdote mette a confronto la vanità del mondo secolare con la sapienza dei santi Padri

Vi presentiamo un video con trascrizione italiana di consigli dei santi Padri per i cristiani che vivono nel mondo, raccolti da padre Spyridon Bailey, un prete inglese passato da Costantinopoli alla ROCOR, famoso per i suoi sermoni e discorsi di edificazione spirituale.

 
Discorso sulla Divina Liturgia

Il metropolita Athanasios (Nikolaou, nella foto) di Limassol ci offre un commentario alla Divina Liturgia ricco di esperienze spirituali e di incontri con santi asceti, di cui vi presentiamo le prime due parti, dedicate all'inizio (e allo scopo) della Liturgia e alla prima litania, detta "di pace", con una riflessione sulla natura della pace che chiediamo a Dio.

 
Uno dei vescovi del Patriarcato d'Alessandria esorta la propria gerarchia al pentimento

Per la prima volta, uno dei vescovi del Patriarcato d'Alessandria, il metropolita Panteleimon (Lampadarios, nella foto) di Antinois, fa sentire la sua voce contro il riconoscimento degli scismatici ucraini e indica il pentimento del patriarca Bartolomeo e dei suoi seguaci come condizione indispensabile per riportare la pace nella Chiesa. Apprezziamo il coraggio di sua Eminenza Panteleimon, che purtroppo, come vescovo a riposo, ha minore influenza sul suo sinodo, ma forse proprio per questo è più libero di dire la verità.

 
Una preghiera per chi è forzato a vaccinarsi

Il metropolita Luka (Kovalenko, nella foto) ricorda, da medico, che la Chiesa lascia piena libertà ai fedeli sulla questione del vaccino per il Covid, ma fa notare l'ipocrisia degli stati, che pur lasciando la libertà di vaccinarsi o no, ricattano chi non accetta il vaccino con limitazioni di diritti e libertà. Per questo, nella sua eparchia, ha benedetto chiunque si senta obbligato al vaccino a richiedere ai sacerdoti la seguente preghiera, autorizzata dal Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa nel febbraio 2019:

Молитва на принятие лекарства и инаго врачевания

Господи, Боже наш, создавый врача и различная врачевания, якоже рече Писание, во еже недуги исцеляти и болезни облегчати даровавый! Призри милостивно на мя, грешнаго, прости беззакония моя и грехи, исцели душу мою, телу же подаждь здравие врачеванием сим, да, восприим милосердную помощь Твою, послужу Тебе со всяким благодарением. Яко Ты еси Источник исцелений, и Тебе славу возсылаем, Отцу и Сыну и Святому Духу ныне и присно и во веки веков. Аминь.

Preghiera per l'assunzione di medicine e di altre cure

O Signore, nostro Dio, che hai creato medicine e varie cure, come dice la Scrittura, con le quali guarire le infermità e hai concesso di alleviare le malattie! Guarda con misericordia su di me, peccatore, perdona le mie iniquità e i miei peccati, guarisci la mia anima, dona salute al corpo con questa cura, in modo che, accettando il tuo aiuto misericordioso, io ti serva con ogni gratitudine. Poiché tu sei la fonte delle guarigioni e a te innalziamo la gloria, al Padre e al Figlio e al santo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.

Potete leggere la notizia di questa benedizione nella sezione "Etica" dei nostri documenti.

 
La cacciata dei mercanti dal tempio: una manifestazione d'amore?

Eccovi la risposta del sacerdote Evgenij Murzin alla domanda su un passo del Vangelo che lascia stupiti molti lettori.

 
Il patriarca Kirill incontrerà di nuovo papa Francesco?

Di fronte alle ultime voci di un nuovo incontro tra il patriarca Kirill e papa Francesco, Kirill Aleksandrov ci offre un'analisi dei risultati scarsi o nulli ottenuti dal precedente incontro all'Avana, e fa risuonare una nota di cautela per la ripetizione di un evento del genere.

 
Metropolia del Pireo: il sinodo di Creta e l'autocefalia ucraina sono i precursori di una falsa unione

Vi presentiamo la notizia di una dichiarazione dell'Ufficio contro le eresie e le sette della metropolia del Pireo, che vede nella politica fanariota il ripetersi della tragedia dei concili unionisti del passato. Senza toni da profezia di sventure, la dichiarazione analizza acutamente i principali motivi per intravedere il rischio di un disastro storico.

 
Come è nata la rivista "Foma"

Vi presentiamo in traduzione italiana l'intervista a Vladimir Gurbolikov e Vladimir Legojda (nella foto), i due capi redattori della rivista Foma ("Tommaso", dal nome dell'apostolo che voleva risposte alle domande). Questa rivista (presente anche in rete con un attivo sito Internet) ha avuto uno straordinario successo nell'interessare all'Ortodossia una serie di lettori di lingua russa privi di conoscenze ecclesiali, ma interessati ad approfondire il messaggio della fede. Invece di parlare in stretti termini "chiesastici", Foma ha saputo parlare all'uomo medio russo, spesso dotato di una robusta cultura secolare e poco desideroso di sentirsi "fare una predica": un approccio che va sicuramente studiato per chi vuole fare un serio apostolato anche da noi.

 
Sua Beatitudine Onufrij consacra il centro medico del monastero di Banceni

È sempre una gioia quando il metropolita Onufrij può tornare in Bucovina, la regione dove è nato e dove ha passato tanti anni come vescovo locale, ancor più quando può andare a sostenere un altro amato metropolita della Chiesa ucraina, Vladyka Longhin di Banceni, e benedire il nuovo centro medico del monastero che ha ridato vita e dignità a centinaia di bambini abbandonati. Vi presentiamo la notizia della funzione con un video e foto della celebrazione.

 
Il patriarca Bartolomeo non crede nel dialogo, causerà ulteriori problemi

Al recente Festival internazionale della fede e della parola a Mosca, si è tenuta una tavola rotonda su "Le azioni del Fanar in Ucraina: riflessione nello spazio dei media". La giornalista Peggy Doku di Rodi ha offerto un parere sull'ostinazione del patriarca Bartolomeo di essere nel giusto: la sua tesi è che il patriarca non crede nel dialogo, cosa piuttosto paradossale visto il suo coinvolgimento in tutte le possibili forme di dialogo inter-cristiano (meno quello con gli altri ortodossi, ovviamente) e inter-religioso.

 
Ortodossia in una bolla

Riprendiamo dopo un certo tempo a presentare un testo di padre Andrew Phillips, che si adatta molto bene all'altra notizia di oggi sulle ipocrisie del patriarca Bartolomeo, e cerca di spiegare il motivo di tali attitudini, rispondendo a una domanda sul tradimento dei chierici.

Padre Andrew ha passato diversi mesi senza pubblicare molto in rete, e vogliamo assicurare i nostri lettori che non ha smesso di scrivere, né noi abbiamo alcuna intenzione di sospendere le nostre traduzioni dei suoi articoli, che spesso ci offrono una comprensione molto profonda di quel che sta avvenendo nel mondo ortodosso.

 
La realtà virtuale di Dumenko e la vita reale della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina"

L'ultima intervista di Sergej Dumenko (o Epifanij, se vogliamo concedergli il suo nome da palcoscenico) rivela nella sua crudezza gli orizzonti del suo mondo (parla di guerra, di politica, di Russia, di Cremlino, ma neppure una volta di Cristo) e la misura della sua illusione. Ringraziamo per questi brevi lampi di verità, e continuiamo a parlare di questi temi non perché gli scismatici ucraini abbiano qualcosa di positivo da insegnarci, ma per mettere in guardia quante più persone possibile da queste contraffazioni di cristianesimo ortodosso.

 
Cosa sono le Chiese sorelle?

Il termine "chiese sorelle" è stato utilizzato molte, troppe volte nel dialogo tra i cristiani, tanto da rischiare di diventare uno slogan ideologico. Vi presentiamo un saggio di Andrej Vlasov, che vuole aiutarci a capire il significato e i rischi dell'uso di quest'espressione.

 
Volete trasferirvi in Russia? Cosa dovreste sapere sulla situazione di Covid e vaccini

La redazione di Russian Faith ci offre quello che è forse in Italia uno dei migliori quadri della situazione vaccinale in Russia, ma che non vuole essere soltanto cronaca, ma piuttosto una riflessione sul ruolo della recente pandemia nella nostra vita spirituale. Vi offriamo la traduzione italiana del saggio, sperando che aiuti ad allargare i nostri orizzonti.

 
Sulle origini del Patriarcato di Costantinopoli

Ci capita raramente di presentare un secondo capitolo di uno studio prima di offrirvi la prima parte, ma l'altro ieri abbiamo preferito presentarvi il saggio sulle Chiese sorelle di Andrej Vlasov perché ci sembrava più rilevante nelle questioni di dialogo tra i cristiani. Oggi vi presentiamo il saggio precedente, dedicato alle origini del sistema patriarcale ortodosso, dove lo stesso autore spiega come molte delle sovrastrutture organizzative della Chiesa ortodossa (patriarcati, metropolie, esarcati, autonomie, autocefalie e così via), pur non contraddicendo le Sacre Scritture e il modello della Chiesa primitiva, abbiano in realtà delle motivazioni storiche contingenti, e come siano esse stesse mutate più volte nel corso della storia. Perciò, le pretese che le attuali illusioni di supremazia del Fanar siano basate su un'immutabile tradizione apostolica sono parole vane.

 
Il monastero di Cetinje finalmente registrato alla Chiesa ortodossa

Accogliamo con gioia la notizia della registrazione del monastero di Cetinje (qui sopra in una foto panoramica) alla metropolia ortodossa del Montenegro e del Litorale: un gesto che in qualsiasi altro paese sarebbe considerato di elementare buon senso, ma in Montenegro il buon senso si deve conquistare a caro prezzo. Al monastero ci legano molti cari ricordi, non ultimo quello della straordinaria ospitalità riservataci dal metropolita Amfilohije e dal suo vescovo vicario (oggi metropolita) Ioanikije.

 
Dichiarazione del metropolita Jean di Dubna

Vi presentiamo la traduzione italiana di una dichiarazione in cui il metropolita Jean (Renneteau, nella foto) di Dubna conclude, da parte della sua Arcidiocesi, un lungo e spiacevole capitolo di conflitto con il vescovo Irenei (Steenberg) della ROCOR, che ha portato oltre una dozzina di chierici in Inghilterra (tra cui il nostro amico padre Andrew Phillips) a lasciare la ROCOR per Rue Daru. Il documento del metropolita Jean è lungo e complesso, e a volte può sembrare ripetitivo e legalistico, ma è a nostro parere una pietra miliare del pensiero ortodosso contemporaneo, che a partire da una differenza di visione pastorale richiama l'intera Chiesa ortodossa russa a considerare con attenzione e con rispetto reciproco il suo retaggio e le sue intenzioni future.

 
Sull'aspetto canonico dell'ammissione del clero africano in seno alla Chiesa ortodossa russa

Ieri vi abbiamo presentato un importante documento sul tema della ricezione di chierici privi di lettere dimissoriali, che spiega quando e come questo gesto è possibile. Oggi vi parliamo di un caso simile, ma di portata ben più ampia: quello che si sta profilando con molte decine di chierici africani intenzionati a passare dal Patriarcato di Alessandria a quello di Mosca a causa del voltafaccia del patriarca Theodoros sugli scismatici ucraini.

 
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