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04/10/2023  Scoperte, innovazioni e invenzioni russe  
14/03/2020  I consigli di un monaco per chi è bloccato in casa  
11/11/2018  Cronologia della crisi ucraina (aggiornamento: 3 febbraio 2021)  
30/01/2016  I vescovi ortodossi con giurisdizione sull'Italia (aggiornamento: 21 dicembre 2022)  
02/07/2015  Come imparare a distinguere le icone eterodosse  
19/04/2015  Viaggio tra le iconostasi ortodosse in Italia  
17/03/2013  UNA GUIDA ALL'USO DEL SITO (aggiornamento: aprile 2015)  
21/02/2013  Funerali e commemorazioni dei defunti  
10/11/2012  Naşii de botez şi rolul lor în viaţa finului  
31/08/2012  I nostri iconografi: Iurie Braşoveanu  
31/08/2012  I nostri iconografi: Ovidiu Boc  
07/06/2012  I nomi di battesimo nella Chiesa ortodossa  
01/06/2012  Indicazioni per una Veglia di Tutta la Notte  
31/05/2012  La Veglia di Tutta la Notte  
28/05/2012  Pregătirea pentru Taina Cununiei în Biserica Ortodoxă  
08/05/2012  La Divina Liturgia con note di servizio  
29/04/2012  Pregătirea pentru Taina Sfîntului Botez în Biserica Ortodoxă
 
11/04/2012  CHIESE ORTODOSSE E ORIENTALI A TORINO  
 



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Sezione 1

Siti ufficiali delle Chiese Ortodosse nel mondo

 
Come la psicologia moderna ha distrutto la morale cristiana tradizionale

Vladislav Ershov ci offre una breve rassegna dei danni che la psicologia freudiana, soprattutto attraverso le teorie di Wilhelm Reich, ha portato alla società del XX secolo, sia a quella occidentale, sia a quella sovietica.

 
Il cristianesimo e i valori tradizionali della famiglia nelle scuole russe

Il sistema educativo delle scuole russe si orienta sul cristianesimo e sui valori della famiglia proprio quando questi scompaiono nelle scuole occidentali: il ministro dell'Istruzione russo Sergej Kravtsov lo sottolinea in un suo intervento alla recente Assemblea mondiale del popolo russo. Riportiamo in traduzione italiana il discorso del ministro e alcune parole di commento.

 
Una semplice risposta all'arcivescovo Elpidophoros

Padre Andrew Phillips ci offre una risposta di grande semplicità e buon senso a un'affermazione in odore di eresia dell'arcivescovo Elpidophoros (Lambriniadis, nella foto), che a una conferenza del 2021 è scaduto nel più totale relativismo religioso.

 
Un Kyrie Eleison celestiale

Anastasija Gladilina e il coro maschile del monastero Sretenskij di Mosca cantano un Kyrie Eleison scritto personalmente dal patriarca Ilia II della Georgia.

 
Celebrazione storica a Neive

Lunedì 21 novembre la parrocchia ortodossa macedone di Neive (CN) ci ha invitati per la festa patronale dei santi arcangeli, nonché onomastico del parroco, l'arciprete Mihajlo Matevski.

La Liturgia è stata celebrata dal metropolita Pimen (Ilievski) dell'Europa occidentale e dal vescovo Iakov (Milčevski), vicario della diocesi di Strumica, e si inquadra nel ciclo di eventi in cui la comunità macedone ha acquisito la proprietà della chiesa.

In questi mesi si stanno moltiplicando le concelebrazioni del clero ortodosso macedone con quello delle altre giurisdizioni. Per quanto ne sappiamo, la nostra concelebrazione a Neive è stato il primo caso ufficiale in Italia: siamo felici che gli sforzi e la pazienza di ristabilire la comunione canonica ci permettano ora di servire allo stesso altare con i nostri fratelli macedoni, che conosciamo e sosteniamo da oltre due decenni.

 
San Serafino di Sarov: un'altra biografia in italiano

Qui sotto trovate il video della terza diretta in streaming dedicata alle opere della casa editrice Monasterium e alla loro utilità nella nostra vita spirituale. Con Alessandro Gnocchi e Cristina Fiorini (e con la partecipazione esterna di figure di alto livello) parliamo della nuova biografia di san Serafino di Sarov, che mette assieme, per la prima volta in lingua italiana, i documenti usati per la canonizzazione del più amato dei santi russi.

 
La predicazione senza la Bibbia

Padre Joseph Gleason, attraverso una sua predicazione, ci fa capire come la fede ortodossa non sia nata dalla Bibbia, ma come piuttosto la Bibbia sia un resoconto di quella stessa fede apostolica che fu predicata (senza l'ausilio di un testo sacro completo) per quasi tre secoli prima che fosse stabilito il canone dei libri del Nuovo Testamento.

 
Il pensiero di Hilaire Belloc sull'usura

L'impegno etico di un cristiano non si deve limitare alle scelte di morale personale o familiare, ma anche a come il proprio lavoro e le proprie ricchezze possono servire a costruire la società, o piuttosto a rischiare di distruggerla. Una delle grandi responsabilità della società contemporanea è quella di aver gradualmente dimenticato gli antichi divieti dell'usura, che ormai noi stessi non riusciamo a riconoscere e a valutare nella sua pericolosità. Il saggio di Hilaire Belloc sull'usura ci offre chiarezza su cosa sia e cosa non sia questo cancro della vita sociale, e ci mette in guardia dall'alimentarlo ulteriormente.

 
Sulla preghiera del cuore e i suoi pericoli

Padre Andrew Phillips risponde (affermativamente) a una domanda se la preghiera interiore mediante il nome di Gesù possa comportare dei pericoli. Alla vigilia di un periodo di digiuno, in cui ci impegniamo a intensificare la nostra vita di preghiera, sarà opportuno farci ammaestrare anche da questo avvertimento.

 
Le decisioni del Sinodo d'Alessandria: una nuova fase nello scisma dell'Ortodossia mondiale

Vi presentiamo il resoconto delle ultime degenerazioni dello scisma tra gli ortodossi, in un saggio a cura dell'Unione dei giornalisti ortodossi. Anche se le ultime deliberazioni anti-russe del Patriarcato d'Alessandria hanno un che di patetico (invitiamo i nostri lettori a confrontarle con le azioni del ducato di Grand Fenwick ne Il ruggito del topo del 1959), hanno comunque la potenzialità di creare nel mondo ortodosso molti più danni di quelli che le stesse Chiese ortodosse siano in grado di riparare, e purtroppo c'è un alto rischio che a soffrirne siano proprio i più poveri, ovvero gli africani ortodossi.

 
La contraccezione moderna è un genocidio silenzioso

Vi presentiamo in traduzione italiana un saggio della ginecologa russa Ljudmila Barakova, che potrà risultare un vero e proprio shock per tante persone abituate da decenni a una descrizione acritica e celebrativa dei metodi di contraccezione e di fecondazione artificiale. Qualunque cosa vogliamo fare nella vita, abbiamo il diritto di farla con piena consapevolezza e informazione anche dei suoi aspetti più dannosi, ancor più quando queste scelte influenzano la nostra stessa salute, e le vite di quelli che amiamo.

 
Due eventi importanti per la Chiesa russa in Europa occidentale

Domenica 27 novembre, nella chiesa della Natività della Madre di Dio a Kulishki, appena consacrata come rappresentanza dell'Alania (Caucaso settentrionale) a Mosca, c'è stata una celebrazione patriarcale con due eventi molto significativi per noi:

- l'arcivescovo Nestor (Sirotenko) di Korsun è stato elevato al rango di metropolita.

- l'archimandrita Petru (Pruteanu) è stato consacrato all'episcopato con il titolo di vescovo di Caffa, vicario dell'esarca dell'Europa occidentale.

Da sinistra a destra, in alto: il metropolita Antonij (Sevrjuk) di Volokolamsk, il metropolita Nestor (Sirotenko) di Korsun, l'arcivescovo Gerasim (Shevtsov) di Vladikavkaz e di Alania. In basso: il metropolita Pavel (Ponomarev) di Krutitsy e Kolomna, il patriarca Kirill (Gundjaev) di Mosca e di tutta la Rus', il neo-consacrato vescovo Petru (Pruteanu) di Caffa.

 
René Guénon e il guenonismo in una prospettiva cristiana ortodossa

Siamo molto grati a Marco Mannino Giorgi per aver offerto nel suo blog Cristianità ortodossa uno studio molto atteso su René Guénon (nella foto) da un punto di vista del cristianesimo ortodosso, così come per il suo cortese permesso di ripubblicare il testo sul nostro sito parrocchiale. Guénon è un autore a cui sono grati molti credenti che sono tornati ai valori delle religioni tradizionali (un esempio per tutti, in casa ortodossa, padre Seraphim Rose), e che aiuta a rivalutare le dottrine più ortodosse. Tuttavia, anche le ipotesi di "perennialismo" da lui sostenute sono ancora soggette a legittime accuse di relativismo, e vanno valutate con attenzione e spirito critico.

 
In memoriam: Sasha Fedotenko

Venerdì 25 novembre si è addormentato nel Signore il nostro caro fedele e amico Aleksandr Fedotenko (nella foto), che per oltre un quarto di secolo ha portato un angolo di cuore russo a Torino, tra cultura, gastronomia e mille occasioni di socializzazione. A lui e a sua moglie Giovanna dobbiamo l'avventura di Skaski, il negozio russo che ancora oggi ci parla di un mondo che ha tanto da offrirci. Grazie, Sasha, per il tuo esempio e per la tua amicizia che non ci è mai mancata!

Eterna memoria! Вечная память!

 
Un giorno di ordinaria persecuzione in Bucovina

Ascoltiamo dalle parole del metropolita Meletij (Egorenko, a destra nella foto) il resoconto dell'ultima perquisizione e dei relativi abusi dei servizi segreti ucraini presso gli uffici dell'eparchia di Chernovtsy. Potremmo riportarvi decine di storie del genere, che hanno luogo quotidianamente sotto gli occhi ciechi di un Occidente idiota e connivente. Abbiamo scelto questa storia perché l'ufficio della metropolia, che vedete invaso da agenti in passamontagna nella foto qui accanto, è lo stesso ufficio nel quale 22 anni fa un certo ieromonaco Ambrogio da Torino sedeva in compagnia dello stesso padre Meletij (allora archimandrita, e segretario diocesano di vladyka Onufrij). Chissà se le tracce di quel passaggio rimangono negli archivi diocesani, e magari anche la nostra parrocchia torinese è ora "attenzionata" dalla SBU come pericoloso centro di propaganda dell'idea sovversiva del "mondo russo": non ci dispiacerebbe trovarci in compagnia di simili "cospiratori".

 
"Era importante introdurre i danesi all'Ortodossia"

La monaca Amvrosija (Garaeva, nella foto), tonsurata quando ancora era in piedi l'Unione Sovietica, si è trovata a contribuire alla nascita di un convento ortodosso in Danimarca, in cui è rimasta fino a oggi. Leggiamo nella sua intervista i particolari di questa insolita missione portata avanti in silenzio e in umiltà.

 
Da dove provengono i dialoghi tra Don Camillo e il crocifisso?

I conoscitori dell'opera di Giovannino Guareschi, sia quella letteraria sia la trasposizione cinematografica, restano spesso incantati dagli straordinari dialoghi tra Don Camillo e il crocifisso dell'altare. Al di là dell'artificio narrativo, si sente in questi brevi passi una profondità di preghiera che offre un profumo di autentica comunione tra l'uomo e Dio. Molti lettori delle storie di Don Camillo si sono chiesti da cosa siano stati ispirati questi dialoghi: scopriamolo dal racconto del nostro amico Alessandro Gnocchi, uno dei più profondi conoscitori dell'opera di Guareschi, che condivide con noi come ha scoperto, in un modo che alcuni definirebbero casuale, ciò che ispirò lo scrittore a creare queste piccole gemme di spiritualità.

 
Sulle nostre prospettive

In una guerra che sta diventando sempre di più una persecuzione contro i cristiani, il metropolita Luka di Zaporozh'e ci offre alcuni punti fermi per capire a cosa i cristiani devono restare attaccati.

 
"Non vivrò mai più in un paese dove la fede ortodossa è perseguitata"

A metà del diciottesimo secolo giungeva al Monte Athos un profugo ucraino, alla ricerca di una serena vita monastica impossibile nella sua terra a causa delle persecuzioni anti-ortodosse. Sarebbe divenuto un grande santo monaco: san Paissio Velichkovskij, autore della prima versione slavonica della Filocalia. In questo momento in cui tanti cristiani ortodossi sono sottoposti in Ucraina a vessazioni non dissimili, ripercorriamo con lui le prime tappe del suo cammino nella sezione dei nostri documenti dedicata ai santi.

 
Gli "ortodossi" ecumenisti (La nascita di una nuova religione, parte 4)

Vi presentiamo il capitolo conclusivo della lunga disamina che padre John Whiteford ha dedicato alle distorsioni contemporanee dell'Ortodossia. Qui vediamo come il delicato tema del coinvolgimento nel movimento ecumenico ha portato diversi ortodossi nominali a sostenere rinnovazionismo, omosessualismo e abortismo senza soluzione di continuità.

 
Lo sviluppo del "fondamentalismo conciliare" e l'opposizione di Anastasio il Bibliotecario

Orthodox Christian Theology è il titolo di un blog gestito da Craig Truglia, un ortodosso italo-americano, e dalla sua moglie cambogiana (se ci fosse ancora qualcuno che ha dei dubbi sul carattere universale dell'Ortodossia...). Il blog presenta articoli di un certo spessore, che testimoniano come la passione per la teologia non sia solo una ginnastica mentale, ma anche un cammino di profondo amore per la Chiesa e di devozione verso Dio. Ve lo presentiamo con la traduzione di un saggio che esamina la ricezione dei Concili ecumenici nel corso del primo millennio. Un punto di svolta della divisione tra Occidente latino e Ortodossia è segnato da Anastasio il Bibliotecario (nella foto, presa da una recente fiction televisiva). Questa figura poco nota del IX secolo ha contribuito in modo decisivo a cambiare la considerazione dei Concili ecumenici nella Chiesa romana.

 
Diretta streaming sul cristianesimo in Irlanda e Gran Bretagna

Eccovi la quarta trasmissione in cui presentiamo i testi della casa editrice Monasterium; in questa puntata, "Santi e monaci nella terra di Tolkien", introduciamo tre libri sulle regole e sulle figure monastiche (in particolare quelle femminili) dell'antica Irlanda, e sull'evangelizzazione degli angli e dei sassoni sotto papa Gregorio Magno. Parliamo dei legami tra queste forme di spiritualità e quelle dell'Ortodossia russa, e dei loro influssi su letteratura, poesia ed epica.

 
Divorzio e nuovo matrimonio nell'Occidente latino: una storia dimenticata

Tra tante discussioni sulle odierne prassi matrimoniale di cattolici e ortodossi, un quadro che viene regolarmente trascurato è quello dell'antico Occidente latino. Se si riuscisse a stabilire che la pratica della Roma antica e quella dell'Ortodossia odierna sono tutto sommato analoghe, forse si potrebbe rimettere più seriamente in discussione l'arroccamento dogmatico del papato contemporaneo sulla dottrina dell'indissolubilità. Si prende questo compito l'autore del blog Shameless Orthodoxy, di cui vi presentiamo un articolo in due parti che offre esempi di accettazioni del divorzio e del nuovo matrimonio nei Concili, nei Padri della Chiesa e nei libri penitenziali dell'Occidente latino del primo millennio, oltre che testimonianze degli stessi papi di Roma venerati come santi anche dagli ortodossi.

 
Prima Liturgia del vescovo Petru a Lisbona

Domenica 4 dicembre, nella chiesa di san Giovanni Battista a Lisbona, il vescovo Petru (Pruteanu) di Caffa ha celebrato la sua prima Liturgia episcopale. I nostri più cari auguri al nuovo vescovo: La mulți ani!

 

 

 
Gli ucraini sono russi?

Diamo volentieri la voce al nostro amico Andrei (o Saker) per un'analisi davvero illuminante sugli esiti del conflitto ucraino, che parte da una domanda che ci siamo fatti fin troppe volte (o forse, che non ci siamo fatti abbastanza, a giudicare da ciò che continua ad accadere).

 
I protestanti chiedono: perché dovremmo essere ortodossi?

Da anni circola in rete un articolo apologetico scritto da un ex leader protestante greco, che spiega le diverse visioni dei cristiani evangelici e ortodossi. L'articolo è stato tradotto in diverse lingue, e ci è sembrato utile presentarlo anche in versione italiana per quei cristiani evangelici che hanno notato una certa carenza nei fondamenti del protestantesimo, e che si chiedono se la Chiesa ortodossa abbia una risposta ai loro dubbi.

 
Come i cristiani russi usano le immagini sacre per difendere le città, guarire i malati e benedire i fedeli

 

Le icone non sono solo uno strumento di preghiera personale o pubblica, ma spesso diventano, per i fedeli, un punto focale di influenze spirituali con inaspettati risultati nel mondo materiale. Vi presentiamo un breve elenco di alcune delle più famose icone russe, con alcune delle storie di intercessione a loro legate.

 
Dopo la fine dell'Ucraina, soffre il cuore di molti europei

Il nostro confratello che scrive per il Saker blog ci offre un quadro di storia possibile nelle conseguenze del conflitto ucraino sul risveglio di sovranità dei paesi europei. Per ipotetico che sia questo quadro, ci ricorda che forse la crisi ucraina è stata, ed è tuttora, molto meno marginale di quanto siamo portati a pensare.

 
L'uomo di Dio – Vita di san Nettario

Il recente film Man of God (L'uomo di Dio) è la biografia cinematografica di san Nettario di Egina. Potete trovare a questo link una versione del film in inglese sottotitolata in romeno.

 
Le sanzioni non ci faranno diventare scismatici, né amare di meno l'Ucraina

Il cancelliere della Chiesa ortodossa ucraina, il metropolita Antonij (Pakanich, nella foto) di Borispol e Brovary, si è espresso a proposito delle vessazioni, condanne e sanzioni che hanno colpito assieme a lui molti vescovi e chierici: vi presentiamo le sue parole in traduzione italiana, unendoci alle sue preghiere e agli sforzi della Chiesa ucraina canonica.

 
Sulla nascita di nuove Chiese locali

Partendo da una riflessione sui caratteri della Chiesa nel Credo (unità, santità, cattolicità e apostolicità), padre Andrew Phillips ci delinea in un suo saggio i criteri della formazione di nuove Chiese locali nel mondo, e le deviazioni dalle quali occorre tenersi alla larga.

 
Liturgia della Chiesa armena

Sabato 17 dicembre 2022, sua Eminenza l'arcivescovo Khajag Barsamian ha celebrato per la seconda volta presso la nostra chiesa la Santa Liturgia (Surp Badarak) della Chiesa Apostolica Armena.

Questa volta l'arcivescovo Khajag è stato assistito dall'archimandrita Nerses Harutyunian, il nuovo parroco della comunità armena di Milano, che ha preso in carico anche la comunità di Torino.

 

 
Le accuse di "pan-slavismo" al patriarca Kirill: non c'è fine al peggio

In una recente intervista al Greek Reporter, il patriarca Bartolomeo, per giustificare tutte le sue recenti devastazioni dell'unità dell'Ortodossia, non trova miglior scusa che accusare il patriarca Kirill di essere un "pan-slavista". Lasciamo la parola al nostro amico George Michalopulos per una risposta che metta a nudo le ridicole accuse fanariote.

 
I sacerdoti dell'Esarcato d'Africa spiegano la loro scelta

Nove sacerdoti dell'Esarcato patriarcale d'Africa, provenienti da nove paesi diversi, raccontano le ragioni della rottura con la Chiesa di Alessandria e del loro ingresso nella Chiesa ortodossa russa. Vi presentiamo le loro testimonianze suddivise in due video con sottotitoli in russo e con la nostra traduzione italiana.

 
Nuovo responsabile delle comunità della Chiesa ortodossa ucraina all'estero

Il 20 dicembre si è tenuta la riunione conclusiva del 2022 del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa ucraina. Tra le decisioni del Sinodo, quella che ci tocca più da vicino è la nomina dell'archimandrita Veniamin (Voloshchuk, nella foto), chierico della diocesi di Chernovtsy-Bucovina, come nuovo responsabile delle comunità che hanno scelto di rimanere sotto la Chiesa canonica ucraina in vari paesi (tra cui l'Italia).

La consacrazione episcopale di padre Veniamin avverrà prossimamente. A tutti coloro che vorranno approfittare di questa occasione per parlare di nuovi conflitti nelle nostre parrocchie, suggeriamo di dirigere altrove le loro invettive: conosciamo benissimo padre Veniamin, siamo stati ospiti del suo monastero a Chernovtsy (dove peraltro sono stati tonsurati fedeli che hanno servito nelle nostre chiese in Italia), e lo stesso padre Veniamin è stato in visita alla nostra chiesa a Torino.

Se il nuovo vescovo Veniamin passerà da noi nel suo ministero pastorale, avrà sempre una calda accoglienza, non solo da parte dei nostri fedeli ucraini (tra cui anche quelli della sua diocesi di Chernovtsy), ma di tutta la parrocchia.

 
Intervista di Vladimir Basenkov al sacerdote Savva Gagloev (L'Avana)

In una delle interviste in due parti che Vladimir Basenkov ha registrato in diversi paesi del mondo, scopriamo che cosa ha portato padre Savva Gagloev (nella foto) dall'Ossezia del Sud fino all'Avana, per prendersi cura della parrocchia di recente costruzione dedicata all'Icona della Madre di Dio di Kazan'. Apprendiamo qualcosa del carattere dell'incontro con l'Ortodossia di un paese e di una città che sono stati il teatro del primo incontro nella storia tra un papa di Roma e un patriarca di Mosca.

 
4 mesi dell'Esarcato patriarcale d'Africa in immagini

Da mesi non vi aggiorniamo sulla situazione generale della Chiesa ortodossa russa in Africa, e non perché non ci sia molto da dire... al contrario, le sole novità superano di gran lunga le nostre forze di seguirle in dettaglio! Non potendo tradurre e presentare tutti i singoli episodi degli ultimi quattro mesi (da fine agosto a fine dicembre 2022), abbiamo pensato di offrirvi un quadro generale dell'Esarcato d'Africa attraverso una carrellata di immagini con le loro didascalie. In oltre una sessantina di fotografie, potremo farci un'idea (per quanto parziale) di un movimento che sta cambiando non solo i precari equilibri giurisdizionali delle Chiese ortodosse odierne, ma forse l'intero paradigma con cui l'Ortodossia sarà presentata nel mondo nei decenni futuri.

 
Eletto il nuovo arcivescovo di Cipro

Al mattino del 24 dicembre 2022, il metropolita Georgios (Papachrysostomou, nella foto) di Paphos è stato eletto nuovo arcivescovo di Cipro, ottenendo la maggioranza (11 voti) del voto del Santo Sinodo. Il voto dei vescovi ha ribaltato il voto popolare dei fedeli, che aveva indicato come favorito, con più del doppio dei voti degli altri candidati, il metropolita Athanasios (Nikolaou) di Limassol.

Buona notizia: la Chiesa di Cipro ha di nuovo un primate.

Cattiva notizia: il nuovo arcivescovo è un sostenitore degli scismatici ucraini e dei "legami eterni" di Cipro con il Patriarcato di Costantinopoli. Questo significa non solo che si approfondirà lo scisma con la Chiesa ortodossa russa, ma che potremo aspettarci numerose storie di dissenso tra gli ortodossi ciprioti, la cui voce popolare si è dichiarata chiaramente ostile alla politica filo-fanariota.

Per di più, sarà difficile attribuire tale voce popolare all'influenza russa, poiché l'elezione popolare è stata "sterilizzata" con l'esclusione di tutti gli ortodossi dell'isola privi di cittadinanza cipriota, cosa che ha impedito il voto a numerosi ortodossi russi, sostenitori del metropolita Athanasios.

 
Difendiamo il Natale!

In un momento in cui gli ortodossi di nuovo calendario hanno già festeggiato il Natale, e quelli di vecchio calendario attendono di farlo, vi presentiamo una serie di articoli apologetici che ci aiutano a spazzare via i pregiudizi e le falsificazioni sulle origini pagane della Natività di Cristo e a riscoprire le origini bibliche, patristiche e puramente cristiane di tante usanze della Chiesa, fino allo stesso albero di Natale.

 
"Nonno Herman"

Con questo soprannome, con cui i nativi chiamavano il famoso missionario sant'Herman dell'Alaska, è intitolata l'intervista al padre ierodiacono Herman (Murog, nella foto) del monastero di Valaam, che vi presentiamo in traduzione italiana. Il racconto di padre Herman è significativo per molti dettagli: nato nella stessa città e tonsurato nello stesso monastero del santo, ha avuto alcuni anni fa l'occasione di fare un pellegrinaggio sulle terre di missione del suo omonimo e celebre confratello.

 
Pane eucaristico: lievitato o azzimo?

Vi presentiamo una breve spiegazione storica e teologica dell'uso del pane eucaristico lievitato e azzimo nelle diverse tradizioni locali cristiane.

 
I buoni propositi per l'anno nuovo del governo ucraino: la chiusura di due chiese della Lavra di Kiev

Alla sera di sabato 24 dicembre il metropolita Pavel (Lebed') di Vyshgorod e Chernobyl', abate della Lavra delle Grotte di Kiev, ha annunciato ai fedeli di essere stato avvisato che il 31 dicembre sarà l'ultimo giorno in cui alla Chiesa ortodossa ucraina sarà concesso di officiare nella cattedrale della Dormizione e nella chiesa della Trapeza (refettorio), i due principali luoghi di culto del complesso monastico.

La Lavra delle Grotte di Kiev, museo statale durante il regime comunista, nella parte superiore (che comprende le chiese principali) è dal 1988 una proprietà dello stato ucraino affittata alla Chiesa.

Ora, con l'intenzione di non rinnovare i contratti di locazione in scadenza, il governo ucraino condanna le chiese principali della Lavra alla chiusura, e a lungo tempo al degrado, poiché gli scismatici filo-governativi non hanno nemmeno il personale per poter tenere le chiese in ordine (per non parlare di fedeli per riempirle).

Come ci si poteva aspettare, la notizia è stata data senza nemmeno un decente preavviso. Perfino alle badanti è richiesto di notificare la cessazione del loro servizio con due settimane d'anticipo!

Se dobbiamo andare indietro nel tempo a una chiusura completa (senza nemmeno la trasformazione in un museo statale) dei luoghi di culto della Lavra, dobbiamo ritornare al tempo dell'occupazione di Kiev da parte delle truppe tedesche dal 1941 al 1944. Quanta saggezza nel detto francese Plus ça change, plus c'est la même chose ("Più le cose cambiano, più rimangono le stesse")...

 
Perché Dio è un "lui", non una "lei"

Vi presentiamo un saggio teologico di un nostro amico sacerdote dalla Florida, padre Johannes Jacobse, che spiega come i tentativi odierni di esplorare la femminilità di Dio, lungi dall'approfondire la fede cristiana, finiscono per esserne una perversione.

 
Tre testimonianze delle persecuzioni contro la Chiesa ortodossa ucraina

Vi presentiamo una raccolta di tre testimonianze sofferte ma autentiche di quanto gli ortodossi stiano subendo in Ucraina: il metropolita Luka di Zaporozh'e, che usando come metafora un evento reale, riflette sulle tragiche conseguenze della mancanza di buon senso; il metropolita Pavel di Vyshgorod, che attende alla Lavra delle Grotte di Kiev conseguenze pari a quelle del regime ateo del passato, e padre Tarasij Petrunak, un prete ucraino che serve sotto il Patriarcato di Costantinopoli in Spagna e si appella alla sua stessa gerarchia per combattere lo scempio di queste persecuzioni.

 
Il mondo e la Chiesa dopo il 2022

Inauguriamo il nuovo anno con una riflessione ad ampio raggio su ciò che aspetta il mondo ortodosso: una riflessione che ci ha voluto offrire padre Andrew Phillips, come sempre attento ai dettagli ma capace di una visione globale.

 
150 chiese danneggiate da riparare

In un articolo con testimonianze fotografiche e video, vediamo i risultati dei danni alle chiese nelle zone interessate dai combattimenti dei primi 7 mesi del conflitto del 2022 in Ucraina, oltre ai dettagli delle prospettive delle loro riparazioni, nelle parole di padre Nikolaj Balashov.

 
Il popolo curdo e il cristianesimo

I lettori di più lunga data del nostro blog ricorderanno l'intervista del 2014 a Serafim Maamdi, un curdo nato a Tbilisi e battezzato a Mosca, che è stato discepolo di padre Daniil Sysoev, e che in seguito è stato tonsurato monaco. Vi presentiamo ora la traduzione italiana dell'intervista che gli è stata fatta sulle difficoltà e le prospettive della sua predicazione del vangelo tra i curdi.

 
Celebrazioni del NATALE ORTODOSSO 2022/2023
 
Venerdì 6 Gennaio – Vigilia del Natale
 
ore 10 – Divina Liturgia della Vigilia
 
ore 17 – Veglia del Natale (Grande Compieta e Vespro + Mattutino)
 
(non celebreremo funzioni durante la notte)
 
 
Sabato 7 Gennaio – NATALE DEL SIGNORE
 
ore 10 – Divina Liturgia
 
Al termine della Liturgia, ci sarà lo spettacolo di Natale dei bambini della parrocchia
 
 
ore 17 – Veglia
 
Domenica 8 Gennaio - Domenica dopo la Natività / Sinassi della Madre di Dio 
 
ore 10  – Divina Liturgia
 
Buon Natale! Cu Nașterea Domnului! С Рождеством Христовым! გილოცავ შობა-ახალ წელს!
 
I preti dovrebbero celebrare il matrimonio di chiunque lo richieda?

Vi presentiamo le risposte di 5 sacerdoti russi a una domanda drammatica che tiene sulle spine molti parroci. La varietà di queste risposte (dalla più positiva alla più cauta alla più negativa) ci mostra che nella vita pastorale, quando dai principi di deve passare ai casi concreti della vita reale (non solo i casi degli sposi, ma anche quelli delle parrocchie e delle comunità cristiane in cui essi crescono), non tutto è così scontato come potrebbe sembrare a prima vista.

 
La lotta contro la Chiesa: dall'immagine del "nemico" a un rasoio alla gola

Il 2023 si è aperto con il primo spargimento di sangue di un prete ucraino in chiesa (un altro tentativo era stato sventato alla Liturgia di domenica 25 dicembre 2022). Se un intervento tempestivo di forze dell'ordine e sanitari ha salvato la vita al prete, siamo comunque a un passo dalla morte per persecuzione religiosa in un paese di cui i nostri media declamano i "valori europei". Leggiamo nell'articolo di Konstantin Shemljuk la dinamica dell'evento alla luce della campagna mediatica di demonizzazione della Chiesa ortodossa ucraina.

 
"Sono venuto a Singapore per studiare e sono diventato prete"

Vi presentiamo in traduzione italiana l'intervista di Dar'ija Kuprjakhina al sacerdote Evgenij Shmelev (nella foto, con sua moglie Anna), che racconta la vita di un russo entrato nella Chiesa in età adulta, e che ha iniziato a servirla nel più improbabile dei paesi tropicali.

 
Messaggi di Natale

Messaggio di Natale del patriarca KIRILL di Mosca e di tutta la Rus'

agli arcipastori, pastori, diaconi, monaci e a tutti i fedeli figli della Chiesa ortodossa russa

Beneamati nel Signore, arcipastori, reverendi presbiteri e diaconi, monaci e monache amati da Dio, cari fratelli e sorelle,

Oggi, mentre la Chiesa celeste e terrena nell'unità conciliare glorifica Dio incarnato, porgo i miei più cordiali saluti a tutti voi nella grande e radiosa festa della Natività del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo.

Ancora una volta guardiamo indietro agli eventi accaduti a Betlemme più di duemila anni fa, vedendo il mite Bambino che giace nella mangiatoia, circondato dalla sua purissima Madre, il giusto Giuseppe e i pastori che furono i primi ad ascoltare la buona novella del Salvatore che viene nel mondo. Ci uniamo alle schiere celesti nel lodare l'Altissimo Creatore che attraverso il Figlio da lui generato ha concesso agli uomini pace e buona volontà.

San Gregorio il Teologo rivela l'essenza stessa di questa festa, dicendo: È questo che celebriamo oggi, la venuta di Dio nell'uomo... affinché possiamo ritornare a Dio (Orazione 38). Davvero, il regno dei cieli è vicino (Mt 3:2); colui che era tanto atteso a Silo (Gen 49:10) è venuto sulla terra per adempiere le antiche profezie; ci è nato un bambino, ci è stato dato un figlio... e il suo nome sarà... Dio potente, Padre eterno, Principe della pace (Is 9:6).

Vi lascio la pace, vi do la mia pace: non come la dà il mondo, ve la do io (Gv 14:27), ci dice Cristo. Che tipo di pace è quella che il Signore ha concesso all'uomo e di cui cantavano gli angeli al momento della nascita del Salvatore? Da allora ci sono state meno inimicizie o conflitti nel mondo? Sentiamo tutt'intorno: pace, pace, quando non c'è pace, come scrive il profeta Geremia (Ger 8:11). Tuttavia, la vera pace di Dio che è scesa sulla terra con la Natività di Cristo supera ogni comprensione (Fil 4:7) e non è influenzata dalle circostanze esterne o dalle afflizioni e difficoltà di questa vita transitoria. Questa invincibile pace interiore è in Dio stesso che, fattosi uomo come noi in tutto tranne che nel peccato, è non solo attivo, ma visibilmente presente nella storia umana. Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi, pieno di grazia e di verità (Gv 1:14). Il Signore è vicino, miei cari, non dimentichiamolo mai e rallegriamoci! In lui è la nostra forza, la nostra ferma speranza e il nostro conforto spirituale in tutte le vicissitudini della vita.

Venerando il miracolo della divina Incarnazione nella sua umile grandezza e magnificando il Salvatore venuto nel mondo, non possiamo allo stesso tempo non essere turbati dalle continue ostilità che adombrano le feste del santo Natale, perché, come nota san Paolo, se un membro soffre, tutte le membra soffrono con esso (1 Cor 12:26). In mezzo a tutte le difficoltà che hanno colpito i popoli della Rus' storica, è della massima importanza per noi dimostrare con i fatti la nostra dedizione alla nostra vocazione cristiana e mostrare amore reciproco. A volte può sembrare che il bene sia debole e impotente e che quel poco che facciamo non possa fare la differenza. Ma non è vero.

C'è un principio indiscutibile della vita spirituale: l'amore si moltiplica quando ci dedichiamo agli altri, offrendo il nostro tempo, aiuto economico o anche solo attenzione. Così non solo trasformiamo il mondo che ci circonda, ma troviamo anche qualcosa di prezioso dentro di noi. In questo principio semplice ma efficace risiede il segreto della pace genuina e della vera felicità che ogni persona si sforza di raggiungere. Questa felicità non si trova in terre lontane, come pensano alcuni, inseguendo illusioni di benessere materiale e di una vita senza dolori. La vera felicità sta nel condividere l'amore e la gioia con coloro che ci circondano e con le buone opere glorificando Dio che si è incarnato perché avessimo la vita e l'avessimo in abbondanza (cfr Gv 10:10). Quando lasciamo entrare Cristo e gli permettiamo di agire in noi, la pace e il riposo benedetti vengono a regnare nella nostra anima (cfr Mt 11:29) e diventiamo partecipi del regno di Dio che è in noi (cfr Lc 17:21).

Vogliamo abbracciare il Signore che è nato? Se è così, abbracciamo gli afflitti e consoliamo i sofferenti. Vogliamo toccare Cristo ed essere come i saggi dell'Oriente che portano i doni graditi al divino Bambino? Se è così, diamo il nostro amore e la nostra cura ai nostri simili, mostriamo misericordia e aiutiamo i bisognosi e sosteniamo coloro che si sono persi d'animo. Ciò che avete fatto a uno di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me (Mt 25:40), dice il Salvatore.

Sant'Efrem il Siro definisce il Natale la notte della riconciliazione che calma tutto. Audacemente, esclama: in questa notte che è dei mansueti, nessuno sia arrogante o superbo! In questo giorno di perdono non esigiamo pedaggi! In questo giorno di gioia non diffondiamo tristezza! (Inni sulla Natività, 1).

Ascoltiamo queste sorprendenti parole del "profeta del deserto siriano" e apriamo i nostri cuori al Signore che si è incarnato per noi. Rallegriamoci, poiché lo stesso Re e Signore dell'universo è sceso docilmente sulla terra per concederci la salvezza e la vita eterna. Quindi, rispondendo con gratitudine al grande amore del Creatore, santifichiamo le nostre anime sopportando pazientemente le prove, con la preghiera sincera e con le buone opere per la gloria di Dio.

Ancora una volta rivolgo le mie felicitazioni a tutti voi, miei cari, nella radiosa festa della Natività di Cristo, augurandovi forza nel corpo e nello spirito e il generoso aiuto del divino Bambino Gesù, e augurando incessante gioia e benessere alle vostre famiglie. Possa il Creatore, che ama l'umanità, il vero Signore della storia, mostrare la sua misericordia sui popoli della Santa Rus' e benedire tutti noi con la pace affinché con una bocca e un cuore concordi diamo lode al Salvatore incarnato, portando una sincera testimonianza che Dio è con noi!

KIRILL

PATRIARCA DI MOSCA E DI TUTTA LA RUS'

Natale 2022/2023

Mosca

Messaggio di Natale del metropolita Nestor di Korsun e dell'Europa occidentale, esarca patriarcale dell'Europa occidentale

Beneamati nel Signore, fratelli arcipastori, pastori, diaconi, onorabili monaci e monache, fratelli e sorelle!

In questa santa notte di Natale, siamo chiamati ad alzarci, andare a Betlemme e adorare Dio, che per noi ha sminuito se stesso, ha preso forma di servo (Fil 2:7) e si è fatto uomo.

Da chi altro dovremmo andare? Le nostre vite sono cambiate in modo così irreversibile. Sembra che non ci sia nulla di affidabile, stabile, veritiero.

Ricorda, una volta l'apostolo Pietro, a nome di tutti i discepoli, esclamò: Signore, da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna (Gv 6:68).

Non ci sono ancora parole di vita eterna nella grotta di Betlemme. Ma lì troveremo Cristo stesso.

È buio e freddo nella grotta e il vapore sale dal respiro degli animali. Questi sono silenziosi mentre la paglia scricchiola e il Bambino dorme, adagiato in una mangiatoia nelle vicinanze di Betlemme. Dalla consapevolezza di ciò, dalla semplice contemplazione di questa immagine, la speranza e la gioia prendono vita nei nostri cuori e la pace regna nelle nostre anime.

Il Salvatore ha detto nell'ultimo colloquio con i discepoli: Vi lascio il mondo, vi do la mia pace; Non come la da il mondo, io la do a voi (Gv 14:27).

In effetti, non come il mondo... E non appena deviamo anche un po' negli elementi del mondo, in questo cerchio esteriore, ci perderemo. E perderemo la capacità di ascoltare Cristo. Ma egli ci dice: Non sia turbato il vostro cuore, non abbiate paura. (Gv 14:27).

La pace di Cristo sia con voi, miei cari.

Conosco le vostre fatiche e preghiere, so quanto fate per rimanere esseri umani, per preservare la fratellanza e l'amore nelle nostre parrocchie e comunità, per accogliere coloro che ora vengono da noi bisognosi di aiuto e conforto.

Possa la Natività di Cristo, questa festa della luce, rafforzarci tutti nella nostra vita, nel servizio, nella preghiera. L'amore è più forte della rabbia, più forte della morte. Dio è con noi e non ci lascerà.

Buon Natale!

NESTOR

metropolita di Korsun e dell'Europa occidentale

Parigi, Natale 2022/2023

 
I 7 monasteri maschili più grandi e maestosi in Russia (saggio fotografico)

Come nostro regalo per le feste, vi portiamo in un viaggio fotografico attraverso alcuni dei più straordinari monasteri ortodossi. Buon Natale!

 
Una musica sacra ortodossa dal suono veramente americano

Padre Ernesto Obregon (nella foto), sacerdote cubano della Chiesa ortodossa in America, è il curatore del blog OrthoCuban e l'autore di diversi saggi pastorali che abbiamo avuto il piacere di tradurre per il nostro sito (andateveli a ricuperare, perché parlano di temi importanti come le guerre, i vaccini, i media, le vocazioni, i preti lavoratori e molto altro). Oggi vi traduciamo un suo articolo sull'inculturazione musicale, che parte da canti ortodossi eseguiti sulle armonie della musica popolare degli Appalachi (un mix di culture di immigrati in America da Inghilterra, Scozia, Irlanda, Germania e perfino dall'Africa). Mostrando come l'Ortodossia si adatta alle diverse musiche locali così come si adatta alle diverse lingue locali, padre Ernesto augura ulteriori passi nello sviluppo di una musica ortodossa che sappia richiamare le armonie tradizionali delle culture europee occidentali.

 
Cosa tengono nei loro armadi i persecutori della Chiesa?

Konstantin Shemljuk ci offre in un suo saggio geopolitico-religioso quattro esempi di politici ucraini che sarebbero buffi nella loro passata fedeltà a Mosca, se le loro ipocrite accuse odierne alla "Chiesa di Mosca" non fossero tragicamente pericolose (e potenzialmente letali).

 
Le Chiese i cui capi non si sono piegati alle autorità saranno perseguitate

Riportiamo le affermazioni del nostro amico metropolita Longhin (Jar, nella foto) di Banceni, che ribadisce nel suo sermone natalizio l'importanza della canonicità ortodossa. Questa è tutt'altro che una questione di preferenza giurisdizionale o istituzionale, ma la capacità di non vendersi ai poteri di questo mondo. Le sue amare ma autentiche parole ci ricordano che l'indipendenza della Chiesa procura sempre persecuzioni.

 
Il metropolita Neophytos non partecipa all'intronizzazione del primate

Salutiamo con gratitudine l'esempio di preghiera e di fermezza del metropolita Neophytos (Masouras, nella foto) di Morphou, che ha disertato la cerimonia di intronizzazione del suo nuovo primate (l'arcivescovo Georgios di Cipro) per rimanere in preghiera per la Chiesa ortodossa ucraina perseguitata, e ha dimostrato che nel mondo ortodosso greco ci sono ancora vescovi che non piegano la schiena davanti ai persecutori degli ortodossi canonici.

 
Il concetto di tempo nella scienza e nella Bibbia

Il fisico bulgaro Valentin Velchev ci conduce in un affascinante viaggio in due episodi nel mistero del tempo, con riflessioni sulle principali teorie scientifiche a riguardo (il tempo è un campo di studio scientifico nel quale si è appena iniziato a scoprire alcune proprietà curiose), e sulle diverse interpretazioni del ruolo del tempo nella creazione biblica.

 
L'Europa smantella le croci, la Russia parla a favore dei cristiani dell'Unione Europea: una storia tedesca di Natale

Prima di una riunione dei ministri degli Esteri del G7 nella città tedesca di Münster, un crocifisso nella sala storica della riunione è stato rimosso senza alcuna ragione ufficiale (nella foto, il crocifisso incriminato). È significativo che la più forte protesta in favore dei cristiani tedeschi sia giunta dalla Chiesa ortodossa russa a Mosca. Vi presentiamo la cronaca dell'evento e le riflessioni su chi sia oggi a difendere i diritti dei cristiani nel mondo.

 
L'ultima funzione della Chiesa ortodossa ucraina nell'Alta Lavra: sono tornati i tempi dei bolscevichi?

Vi presentiamo la video-analisi di Jaroslav Nivkin, con la nostra traduzione italiana, che dettaglia un evento capace di strappare lacrime anche ai più insensibili: la funzione serale tenuta il 31 dicembre 2022, quando i fedeli ortodossi ucraini hanno potuto pregare per l'ultima volta nella chiesa della Trapeza (ovvero del Refettorio) nella Lavra superiore delle Grotte di Kiev. Poi, le chiese dell'Alta Lavra sono state bloccate con catene e lucchetti, in attesa di ospitare, quando farà comodo al regime, le "funzioni" dei pagliacci asserviti al potere politico (e benedetti dal Fanar). Sono ufficialmente tornati i tempi di un secolo fa, in cui in una minoranza simbolica di chiese espropriate ai fedeli, i sovietici ospitavano di tanto in tanto, quando faceva comodo al regime, le "funzioni" dei pagliacci della "Chiesa vivente" asserviti al potere politico (e benedetti dal Fanar).

Sappiamo che ci saranno sempre sedicenti cristiani ortodossi disposti a giustificare anche queste porcate: noi invece ci stringiamo accanto al metropolita Onufrij (che la grazia di Dio ha voluto donarci anche come caro amico della nostra parrocchia) e al popolo ucraino sofferente, e invitiamo chi se la sente a vivere il momento finale delle preghiere del 31 dicembre, quando i fedeli della Lavra si sono messi a cantare spontaneamente il Tropario pasquale e l'annuncio della Risurrezione di Cristo.

 
Racconto di due culture (America e Russia)

Il nostro amico Jimmie Moglia (nella foto) ci offre una comparazione delle attitudini culturali delle due ex 'superpotenze', che cerca di spiegare perché la cultura americana è oggi ostaggio di un nichilismo che invece la cultura russa riesce a contrastare con un certo successo.

 
Che cosa hanno in comune il metropolita Onufrij e Jeremiah Denton

I nostri lettori sanno bene chi sia il metropolita Onufrij, ma si chiederanno chi sia Jeremiah Denton (nella foto, a sinistra). Si tratta dell'ammiraglio e senatore americano che, quando fu fatto prigioniero di guerra in Vietnam e fu mostrato in un video propagandistico, avvertì il mondo delle condizioni dei prigionieri di guerra scandendo la parola "tortura" con il battito delle sue palpebre in codice Morse.

Ebbene, che cosa hanno in comune con lui il metropolita Onufrij e la Chiesa ortodossa ucraina? Sono tutti ostaggi di guerra le cui parole vanno attentamente soppesate, ed è quello che fa in un suo saggio Gail Sheppard, moglie di George Michalopulos e co-redattrice del blog Monomakhos.

 
Vescovi russi e macedoni concelebrano per la prima volta dall'autocefalia della Chiesa ortodossa macedone

Il 12 gennaio 2023, l'arcivescovo Stefan di Ohrid e il nostro metropolita Antonij (al centro e a destra nella foto) sono stati i protagonisti della prima concelebrazione tra vescovi russi e macedoni dal 1962. Dopo un anno passato fra tante tragedie, piccoli segni come questo ci ricordano l'importanza dell'unità dei cristiani ortodossi e ci rinnovano nella speranza che anche noi, al nostro più semplice livello, abbiamo voluto accogliere.

 
Jordan Peterson sul cristianesimo ortodosso

Ascoltiamo un parere sui cristiani ortodossi di Jordan Peterson (nella foto), il popolare psicologo e docente canadese che ha fatto forse più di tutti per contrastare il liberalismo accademico contemporaneo. Nell'analisi del professor Peterson le caratteristiche principali del cristianesimo occidentale sono le mutevoli credenze cognitive, mentre il cristianesimo ortodosso mantiene la fede come esperienza vissuta.

 
Sta covando uno scisma a Cipro?

Vi presentiamo in traduzione italiana una riflessione del nostro amico George Michalopulos sugli ultimi sviluppi della situazione a Cipro (e nel resto del mondo ortodosso), dopo che il metropolita Neophytos di Morphou (nella foto) non si è presentato all'intronizzazione del suo primate, sostenitore degli scismatici ucraini. Il proseguimento di questa crisi, che dura ormai da oltre 4 anni, finirà prima o poi per provocare l'intervento risolutore di un Concilio.

 
La maggior parte delle Chiese ortodosse locali continua a riconoscere il metropolita canonico Onufrij di Kiev e di tutta l'Ucraina, ignorando il cittadino Sergej Dumenko

Il vescovo Irinej (Bulović, nella foto) di Bačka ci offre un punto sulla situazione della Chiesa ucraina che delinea come alle radici delle persecuzioni in corso ci sono ragioni essenzialmente religiose e inter-ecclesiali.

 
Un giocatore ortodosso di hockey sostiene la sua fede, rifiutando di indossare una maglia LGBTQ

Vi presentiamo la storia di coraggio di Ivan Provorov (nella foto), difensore dei Philadelphia Flyers che ha preferito rimanere fedele alla sua fede ortodossa invece di trasformarsi in propagandista dell'omossesualismo rampante, e per questo si è guadagnato l'odio della stampa asservita ai "diritti" politicamente selezionati, e allo stesso tempo la solidarietà delle persone comuni.

 
"Il metropolita Hilarion era umile, ma nelle questioni della Chiesa era fermo come una roccia"

Vi presentiamo in traduzione italiana un ricordo personale del defunto primo ierarca della ROCOR, il metropolita Hilarion (Kapral, nella foto), nelle parole del metropolita Mark (Arndt) di Berlino e Germania, che per molti anni gli è stato vicino.

 
Eterna memoria: vescovo Tikhon (Fitzgerald)

Vi presentiamo il necrologio di uno dei primi ispiratori del nostro sito, il vescovo Tikhon (Fitzgerald, nella foto) della Chiesa ortodossa in America, che si è addormentato nel Signore al mattino di domenica 22 gennaio 2023, a 89 anni. Ormai da molti anni a riposo, sua Grazia Tikhon era stato uno dei primi vescovi ortodossi ad apparire su Internet, non solo con un insieme di ottimi saggi (i suoi manuali sulle celebrazioni sono stati utilissimi alle parrocchie ortodosse in tutto il mondo), ma anche con interventi diretti su varie versioni di forum ortodosso online. Gli dobbiamo molto, e gli siamo grati degli apprezzamenti che ci ha più volte espresso, mentre nella nostra parrocchia erano curate le versioni italiane di alcuni suoi scritti.

Memory Eternal! Eterna memoria!

 

 
L'abominio della desolazione nei luoghi santi di Kiev

Dalla statua di Giove nel tempio di Gerusalemme ai tempi di Antioco IV ai musei dell'ateismo nelle chiese profanate in Unione Sovietica, si ripetono nella storia i segni profetici di ciò che Gesù chiamava "l'abominio della desolazione nei luoghi santi" (Mc 13:14). Con quello che abbiamo visto a Kiev nelle ultime settimane, era solo una questione di tempo prima che il segno della fine dei tempi si materializzasse un'altra volta il 23 gennaio in un concerto blasfemo, tenuto proprio nella chiesa del refettorio della Lavra delle Grotte.

Vi presentiamo la triste notizia in traduzione italiana.

 
"Hitler non è arrivato a tanto, quanto hanno fatto le autorità ucraine"

Ci voleva un tedesco nato negli anni nel regime nazista come il metropolita Mark (Arndt, nella foto) di Berlino, per lanciare un avviso al mondo che le attuali persecuzioni anti-ortodosse del regime ucraino sono giunte più in là di quanto abbia mai fatto Hitler ai suoi tempi.

 
Il metropolita Antonij parla all'ONU delle persecuzioni della Chiesa ucraina

Il nostro metropolita Antonij (Sevrjuk, nella foto) è stato coinvolto in un appello al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che nonostante la propaganda unilaterale e imperante, mostra ancora una certa preoccupazione per le sorti degli ortodossi canonici in Ucraina.

 
La Lavra di Kiev risponde alle affermazioni degli scismatici: siamo fedeli alla Chiesa e al metropolita Onufrij

Vi presentiamo la risposta che ogni essere umano di buon senso si aspettava da parte dei monaci della Lavra delle Grotte di Kiev: possono togliere loro i luoghi di culto (come già avevano fatto i comunisti un secolo fa), ma le loro anime non sono in vendita, e la loro fedeltà resta all'Ortodossia piuttosto che alla fanarodossia.

 
'Oltre il fiume quieto': un canto popolare russo

Eccovi un video dell'esibizione spontanea su un treno di una canzone popolare, da parte di ragazze che fanno parte del gruppo indipendente di studenti Beloe Zlato ('oro bianco').

Beloe Zlato ha sede a Mosca e si esibisce regolarmente nelle città russe, anche in posti casuali: nei treni, nella metropolitana, nei centri commerciali, nelle strade, sotto la neve che cade.

Trascrizione della canzone:

Oltre il fiume quieto e il boschetto di betulle

sta sbocciando il primo fiore di primavera
e io esprimo un semplice desiderio,
e fatto il segno della croce, guardo a est:
il cielo si scolora in un'alba scarlatta
e l'eterno sole si leva sul mondo
e un uccello bianco vola sulla terra
e porta dai cieli il perdono di Dio,
e un uccello bianco vola sulla terra
e porta dai cieli il perdono di Dio,
e qualcosa di grande si apre al mio cuore,
impossibile da afferrare nella mia vita;
è dolce e tranquillo come nell'infanzia
quando mia madre mi abbracciava,
è dolce e tranquillo come nell'infanzia
quando mia madre mi abbracciava;
una santa preghiera discende con lacrime,
l'amore di Cristo riempie la tristezza,
e in quel momento la mia anima tocca
il grande universo dal nome di Rus'.
 
"Zelenskij commette un atto di nazismo"

L'analista politico ed ex deputato romeno Gelu Vișan (nella foto) ha accusato pubblicamente Zelenskij di comportamento nazista, in riferimento alle persecuzioni e alle misure di ritorsione verso la Chiesa ucraina canonica. Quanto dovremo aspettare perché anche i politici (o per lo meno gli ex politici) del nostro paese dimostrino di avere gli attributi per saper fare altrettanto?

 
VIDEO: La strada per lo scisma

In questo video possiamo vedere una preziosa testimonianza del dramma degli ortodossi ucraini, con un'eccellente traduzione italiana. Il canale originale, Russia Today, è oscurato in Italia (guardiamo il video, e chiediamoci il perché...). Un ringraziamento e un incoraggiamento al piccolo canale di Elisabetta Scalisi, che come tante persone attente e sensibili, vuole che in Italia non si chiudano gli occhi sulle sofferenze di molti innocenti.

 
Lo Stato che combatte la Chiesa si autodistruggerà

È sempre un piacere avere notizie di padre Dimitrij Sidor (nella foto), portavoce e anima spirituale del popolo russino. Vi presentiamo in traduzione italiana le sue considerazioni sul destino degli stati che perseguitano la Chiesa, assieme al filmato della predica originale in cui padre Dimitrij esprime queste idee, nel suo solito modo pacato ma senza compromessi.

 
Come il Fanar sta usando la guerra in Ucraina per consolidare il proprio potere

Altre affermazioni del patriarca Bartolomeo (Archondonis, nella foto) che rasentano l'assurdo, altre confutazioni nell'analisi di Konstantin Shemljuk che vi presentiamo in traduzione italiana. Leggete pure, valutate da che parte stiano le pecore e da che parte stiano i capri, e decidete da che parte stare. Purtroppo non è possibile rimanere neutrali in un conflitto in cui una delle parti mira al mantenimento della Chiesa e l'altra alla sua distruzione.

 
Altre due vittime nei monasteri ortodossi del Donbass

Osservate queste figure: si tratta dello ieromonaco Bonifatij e della monaca del grande abito Savva, che facevano parte degli abitanti del monastero della Dormizione nel villaggio di Nikolsko'e, distretto di Volnovakha (a sud-ovest di Donetsk).

Dal mese di marzo 2022, il complesso monastico è stato bombardato quasi quotidianamente, e L'80% dei suoi edifici è danneggiato e distrutto. Padre Bonifatij è stato ucciso durante il massiccio bombardamento della sera del 31 gennaio, e madre Savva è morta alla mattina del 1 febbraio per le ferite riportate nella stessa occasione.

Per chi non si ricorda di quale monastero stiamo parlando, o di quale sia il suo calvario, invitiamo a rivedere questo articolo con video dell'aprile 2022.

 
Il calo delle nascite minaccia il futuro della civiltà cristiana

Un saggio di Thomas Ertl, che vi presentiamo in traduzione italiana, mette il dito sulla piaga del crollo della natalità del mondo (ex) cristiano occidentale, facendo notare come la crisi dipenda dal rifiuto del rapporto con Dio e con la sua rivelazione.

 
"La famiglia è un luogo in cui dovresti sacrificare i tuoi interessi per il bene del tuo prossimo"

Vi presentiamo in traduzione italiana l'intervista di Aleksandra Gripas al sacerdote Viktor Gavrish (nella foto con la famiglia), che ci aiuta a riflettere sulle modalità di costruzione di una famiglia cristiana in cui il lavoro (anche quello al servizio della Chiesa) si possa armonizzare con i desideri di crescita personale e di relazione umana di ciascuno dei suoi membri.

 
R.I.P.: metropolita Ioannis (Zizioulas)

Il 2 febbraio 2023 si addormentato nel Signore all'età di 92 anni il metropolita Ioannis (Zizioulas, nella foto) di Pergamo. È difficile fare un elogio funebre di un uomo che era tanto conosciuto nel mondo come portavoce ortodosso, quanto negativo per la conoscenza di una vera Ortodossia patristica. L'accettazione acritica delle sue opere teologiche da parte dei cattolici romani si può forse giustificare, ma sarà importante ricordare che tali opere non rappresentano la dottrina del cristianesimo ortodosso, quanto piuttosto un geniale (per quanto malaccorto) tentativo di conciliare i principali punti di differenza tra l'Ortodossia e il cristianesimo occidentale. Per chi voglia analizzare quanto sia stata pericolosa la teologia di Zizioulas, suggeriamo di partire da questo articolo presente sul nostro sito.

Che il Signore lo riposi in pace, e al tempo stesso permetta ai lettori di non farsi un'idea erronea dell'Ortodossia a partire dalle sue opere.

 
La Chiesa russa risponde alle accuse del patriarca Bartolomeo in un discorso di dicembre

Vi presentiamo in traduzione italiana il testo di un discorso tenuto dal patriarca Bartolomeo a una conferenza politica ad Abu Dhabi, nonché la recente risposta del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne della Chiesa ortodossa russa. Vi preghiamo di leggere con attenzione entrambi i testi (anche se, a seconda delle vostre posizioni, uno dei due potrebbe causarvi seri problemi digestivi). Vi renderete conto di quanto la polarizzazione del mondo ortodosso sia pressoché irreversibile, e di come oggi chi vuole essere un cristiano ortodosso sia obbligato a fare una scelta tra uno di questi due poli.

 
Una proposta dei romeni a favore della Chiesa ortodossa ucraina: un campanello d'allarme per le autorità ucraine

Vi presentiamo in traduzione italiana la notizia della mobilitazione di forze politico-sociali della Romania a favore delle comunità di lingua romena della Chiesa ortodossa ucraina. Di per sé questa sensibilità è comprensibile e fino a un certo punto fa onore a quelle parti della società romena che provano solidarietà nei confronti delle persone del proprio sangue che vivono in un paese confinante. Peccato che lo stesso livello di solidarietà non sia stato espresso anche da altri paesi dell'Unione Europea verso una Chiesa che sta subendo persecuzioni ingiuste in tutta l'Ucraina, e non solo nelle aree della minoranza di lingua romena!

 
Dio è amore?

Per un cristiano abituato a leggere nel Nuovo Testamento che Dio è amore (1 Gv 4:8), sentirsi dire che Dio NON è amore, e proprio da un prete ortodosso, può essere scioccante. Tuttavia, dobbiamo capire di che cosa stiamo parlando.

Così come il vitello d'oro dell'Esodo non è un nuovo dio, ma piuttosto la ridefinizione del vero Dio, altrettanto assistiamo ai nostri tempi alla ridefinizione dell'amore in qualcosa che non ha niente a che vedere con l'amore divino, ma ne è piuttosto la perversione.

Leggiamo in traduzione italiana cosa ha da insegnarci padre Joseph Gleason su questo tema apparentemente così controverso.

 
5 modi russi di indossare un velo (e non sembrare una babushka)

Vi presentiamo un singolare panorama dei veli femminili nell'uso russo. Al di là del comprensibile interesse folcloristico, speriamo che questa rassegna sia utile a quelle donne che, dovendo entrare in una chiesa ortodossa in cui la tradizione del velo non è stata abbandonata, si sentano più a proprio agio nello scegliere un look preferito.

 
Presentazione di "Ritorno alle sorgenti"

Eccovi il video dell'ultima diretta streaming delle edizioni Monasterium, in cui Paolo Gulisano introduce il libro autobiografico di Alessandro Gnocchi, appena pubblicato dalla casa editrice. Poiché il testo parla proprio di una conversione all'Ortodossia, il contenuto di questa conversazione ci sembra estremamente interessante e significativo.

 
La Chiesa romena riconosce l'autocefalia macedone

Vi presentiamo la notizia di un ulteriore sviluppo dell'accoglimento degli ortodossi macedoni all'interno nell'ecumene ortodosso.

 
Ucraina: la sfida del nuovo calendario all'Ortodossia

Uniati e scismatici dell'Ucraina stanno facendo oggi tutti i passi per far transitare le loro comunità al nuovo calendario; una magistrale analisi di Kirill Aleksandrov spiega il fenomeno partendo dalle contraddizioni del portavoce della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina", Ivan ("Evstratij", in cosplay monastico) Zorja, che difendeva a spada tratta il mantenimento del vecchio calendario nel 2016 (allora era portavoce del "patriarcato di Kiev", ma un raggruppamento scismatico vale l'altro: di fatto entrambi valgono zero), mentre oggi, a distanza di 7 anni, non trova una sola ragione per non passare al nuovo calendario. Si dice che in 7 anni le cellule dei nostri corpi si rinnovino completamente, e quindi è verosimile che nessuna parte del portavoce di oggi sia consapevole delle posizioni del portavoce di ieri. Per la verità le cellule cerebrali dovrebbero rimanere immutate, ma evidentemente questo non ha conseguenze su Zorja. Al netto dell'ironia, il saggio di Kirill Aleksandrov ci offre preziose considerazioni sulle conseguenze devastanti di tale politica ecclesiastica per l'Ortodossia, e sul rischio di una nuova falsa unione con Roma, priva di qualsiasi serietà teologica o spirituale.

 
Gli scismatici ucraini si stabiliscono sul Monte Athos

Prosegue imperterrito il piano per dividere l'Ortodossia tra quelli che accettano e quelli che non accettano i capricci del Fanar. Ci spiace vedere il Monte Athos, che dovrebbe essere un simbolo dell'unità monastica dei popoli ortodossi, soggiacere a questi piani senza alzare la propria voce in favore della canonicità e della conciliarità dell'Ortodossia, e permettere ai propri monasteri la "scelta autonoma" se accettare gli ortodossi ucraini perseguitati o gli scismatici ucraini persecutori.

 
La Chiesa ortodossa russa rompe i rapporti con le denominazioni occidentali che riconoscono i matrimoni LGBT

Lo ieromonaco Stefan (Igumnov, nella foto), segretario per le relazioni inter-cristiane del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, ha dato l'annuncio che la Chiesa ortodossa russa ha interrotto i contatti con le comunità cristiane occidentali (parti del mondo luterano e anglicano) che hanno riconosciuto il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Aderire a Cristo o al movimento LGBT sta diventando sempre di più una scelta polarizzante, che paradossalmente ha sempre di meno a che fare con le proprie preferenze sessuali, e sempre più spesso con prese di posizione di carattere religioso.

 
Unia 2.0: la Chiesa greco-cattolica ucraina e la "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" sono diretti verso una "nuova unità"

Konstantin Shemljuk ci offre una rassegna aggiornata delle affermazioni del capo degli uniati ucraini, l'arcivescovo Svjatoslav Shevchuk, in tema di una prossima unificazione con gli scismatici ucraini sostenuti dal Fanar. Le argomentazioni di Shevchuk si smontano da sole con un minimo di logica e di conoscenze storiche, ma aprono prospettive inquietanti sulle relazioni tra i cristiani in Ucraina e altrove.

 
Biancaneve e la regina malvagia

Chi l'ha detto che non si può raccontare la geopolitica ai bambini attraverso le fiabe? Nel corso dei secoli, le fiabe sono state usate per far affrontare ai piccoli le realtà più atroci, come l'abbandono dei minori, il cannibalismo, l'incesto... i sottili giochi della ricerca del potere mondiale sembrano poca cosa, a confronto. Eccovi dunque una fiaba adattata alle tragedie dei nostri giorni, raccontata dal nostro anonimo confratello che scrive per il Saker blog.

 
Il tribunale di Kiev decide di demolire la chiesa della Decima

Ricordate la storia dei coraggiosi monaci che si erano frapposti tra la polizia e i manifestanti durante i tumulti del Majdan di Kiev, e avevano fermato gli scontri con le loro preghiere? Il loro monastero ha la propria chiesa (nella foto) sul sito dell'antica chiesa della Decima, il più antico luogo di culto cristiano della città. Dal 2014 il monastero è nel mirino del regime di Kiev (il suo abate, il vescovo Gedeon, è stato il primo dei vescovi ucraini a essere privato della cittadinanza, quando questo atto di discriminazione faceva ancora notizia). Ora, per mano dello stesso ministro della cultura (o della mancanza di cultura, a seconda dei punti di vista), il monastero ha avuto un'ingiunzione legale di demolizione, perché si trova su un antico sito archeologico. Se immaginate che la giunta di Zelenskij non abbia alcun interesse a far ricostruire l'antica chiesa, o a sostituire il monastero esistente con un altro luogo di culto (anche affidato agli scismatici nazionalisti)... avete immaginato giusto. In un paese che chiede soccorsi internazionali in una guerra, il primo obiettivo del regime è la distruzione dei monasteri ortodossi. Ecco una cosa che dovremmo ricordare a chiunque sostiene ancora la necessità di supporto all'Ucraina.

 
Le autorità stanno seminando le idee di Lenin

Negli anni passati, per accentuare la propria vocazione "europea", lo stato ucraino si è adoperato ad abbattere le statue di Lenin e a rinominare le vie a lui dedicate: questa operazione, tuttavia, è solo di facciata. In realtà il leninismo la fa ancora da padrone a Kiev, e come agli inizi dell'URSS orchestra una serie crescente di persecuzioni religiose. Il metropolita Kliment (Vecherja, nella foto) di Nezhin e Priluki rilancia questo allarmante paragone quando commenta la recente decisione di demolire il monastero della Decima di Kiev come "un affronto ai cristiani ortodossi ucraini".

 
Prima ordinazione di un curdo etnico al sacerdozio cristiano ortodosso

Il 4 febbraio 2023 è avvenuta presso il monastero di santa Nina nello stato del Maryland, USA, l'ordinazione a ieromonaco di padre Madai (Maamdi, nella foto a destra), di cui vi abbiamo parlato agli inizi di gennaio. Oggi, con l'ordinazione di un prete della loro etnia, anche i curdi possono entrare a buon diritto nella famiglia liturgica dei popoli ortodossi.

 
Contro i teorici della cospirazione

Vi presentiamo una riflessione su un tema che talvolta tocca anche la sfera del cristianesimo ortodosso, in particolare in riferimento alle persecuzioni dei cristiani. Se è vero che molte delle sofferenze in questo mondo hanno cause metafisiche, perché sono il riflesso della continua lotta del nemico contro il piano di Dio, dobbiamo fare attenzione a chi si alimenta di teorie dei complotti e non riesce ad accettare che il male nel mondo sia una conseguenza inevitabile della caduta, finendo quindi per cercare sempre nuove vittime a cui attribuire le origini dei mali.

 
Un consiglio di lettura: Mistagogia del Santo Spirito

Passato il giorno di festa di san Fozio (6/19 febbraio), vogliamo proporvi una lettura patristica che offra un'idea della più autentica teologia ortodossa.

Il patriarca Fozio (813-893 ca.) di Costantinopoli, che fu uno degli uomini più eruditi del suo tempo, è legato a doppio filo alle polemiche con i latini, tanto che ancora oggi alcuni sedicenti apologeti del cattolicesimo romano (sedicenti, perché in maggior parte in rotta con la sede romana odierna) si divertono a usare l'appellativo "foziani" per indicare i cristiani ortodossi. Il termine è paradossale, perché (proprio come questi polemisti di area cattolica) ben pochi ortodossi conoscono il patriarca Fozio, o tanto meno hanno letto una sola riga dei suoi scritti.

L'opera teologica più significativa di san Fozio è la Mistagogia del Santo Spirito, che per tanto tempo è stata colpevolmente messa da parte e ignorata (forse proprio per aiutare a propagare una "leggenda nera" nei confronti del colto patriarca). Oggi, tuttavia, abbiamo a disposizione un'edizione critica in lingua italiana della Mistagogia, a cura di Valerio Polidori, al quale vanno i nostri più sentiti ringraziamenti per la sua opera paziente e precisa.

Vi invitiamo a leggere la Mistagogia del Santo Spirito, che riesce a spiegare meglio di qualunque altra grande opera teologica perché il Filioque sia davvero un'eresia, e che ci aiuta a considerare che il vero dialogo ecumenico deve basarsi sulla comprensione delle verità della fede cristiana, e non su interessi contingenti.

 
La Chiesa romena, il Fanar e la questione dell'autocefalia

L'ultima analisi di Kirill Aleksandrov prende in attenta considerazione il recente documento del Santo Sinodo romeno in cui si riconosce l'autocefalia della Chiesa macedone, e al tempo stesso si delinea una procedura con la quale si potrebbe "bypassare" l'anacronistica pretesa del Fanar di decidere in modo autocratico le autocefalie nel mondo e rimettere questo procedimento al consenso fraterno delle Chiese ortodosse. La procedura è ancor più interessante alla luce di una nuova unificazione con il cattolicesimo romano presentata dal Fanar su basi esclusivamente politiche e non teologiche.

 
In che tipo di "Oikoumene" vengono trascinati gli ucraini?

Vi presentiamo un saggio di Konstantin Shemljuk che prende in considerazione la spinta verso il nuovo calendario in Ucraina come gioco politico di integrazione europea ("l'Oikoumene spirituale occidentale", per usare le parole di Andrij Jurash, ambasciatore ucraino presso la Santa Sede).

 

 
Alessandro Gnocchi: apostasia o conversione?

Le dirette della casa editrice Monasterium proseguono con un incontro tra Alessandro Gnocchi e il prof. Giovanni Zenone, incentrato sul libro Ritorno alle sorgenti (su cui speriamo di soffermarci di più in futuro) e sul non facile cammino di un italiano che abbraccia la fede ortodossa.

 
La guerra e la pace per san Nicola del Giappone

Il santo vescovo Nicola (Kasatkin, 1836-1912, nella foto), evangelizzatore ortodosso del Giappone, si trovò a vivere nel bel mezzo del conflitto russo-giapponese del 1904-1905, che sotto tanti aspetti è simile a quello russo-ucraino di oggi. Sul piano internazionale, chi è ancora convinto che l'Occidente agisca in base a criteri etici di libertà e indipendenza, può riflettere sul fatto che nel 1904 il Giappone invase la Russia a tradimento, e tutto l'Occidente si schierò compatto a favore... del Giappone!

La posizione di san Nicola a Tokyo nel 1904 non è diversa da quella in cui si trovano ora i vescovi della Chiesa ortodossa ucraina, o i vescovi del Patriarcato di Mosca in luoghi fortemente allineati come i paesi baltici: la lezione di san Nicola, che si ritirò dalla vita pubblica e continuò a pregare per la sua patria mentre dava ai suoi fedeli giapponesi la benedizione di combattere per la loro patria, è di estrema rilevanza per la situazione odierna, e per ogni momento in cui un fedele si ritrova suo malgrado coinvolto in una guerra.

 
Il Rito del perdono

Alla sera della domenica prima della Grande Quaresima, è uso celebrare in chiesa il Rito del perdono. Anche se il rito in sé e di una assoluta semplicità (tre frasi, con una variazione sulla seconda frase se a condurre il rito ci sono più preti), ci siamo resi conto che non esiste in rete un testo di questo rito in più lingue. Eccovi perciò un aiuto, con la nostra richiesta di perdono!

RITO DEL PERDONO

Rettore: Beneditemi, padri santi e fratelli, e perdonate me, peccatore, per tutto ciò in cui ho peccato in questo giorno e in tutti i giorni della mia vita, in parole, azioni, pensieri e in tutti i miei sentimenti.

Lettore: Che Dio ti perdoni, padre santo; Perdona anche noi peccatori, e dacci la tua benedizione.

(se ci sono più preti) Che Dio vi perdoni, padri santi; Perdonate anche noi peccatori, e dateci la vostra benedizione.

Rettore: Che Dio ci perdoni con la sua benedizione e abbia misericordia di tutti noi.

ЧИН ПРОЩЕНИЯ

Настоятель: Благословите мя, отцы святии и братия, и простите ми, грешному, елика согреших в сей день и во вся дни живота моего словом, делом, помышлением и всеми моими чувствы.

Чтец: Бог простит тя, отче святый. Прости и нас, грешных, и благослови.

(если священников больше) Бог простит вас, отцы святии. Простите и нас, грешных, и благословите.

Настоятель: Благодатию Своею Бог да простит и помилует всех нас.

RITUL IERTĂRII

Starețul: Binecuvîntați-mă, sfinți părinți și frați, și iertați-mă pe mine, păcătosul, care am păcătuit în această zi și în toate zilele vieții mele prin cuvînt, faptă, gînd și toate sentimentele mele.

Citețul: Dumnezeu să te ierte, părinte sfinte. Iartă-ne pe noi păcătoșii și binecuvîntează.

(dacă sunt mai mulți preoți) Dumnezeu să vă ierte, părinți sfinți. Iertați-ne și pe noi păcătoșii și binecuvîntați.

Starețul: Prin harul Său Dumnezeu să ne ierte și să aibă milă de noi toți.

 

 
Doppia commemorazione nelle funzioni dei greci

In una conferenza stampa sull'Arcidiocesi greco-ortodossa d'America e sulla sua visione per il futuro, l'arcivescovo Elpidophoros (Lambriniadis, nella foto) ha annunciato che da ora in poi i sacerdoti della sua arcidiocesi faranno menzione del patriarca ecumenico e dell'arcivescovo in tutte le celebrazioni ecclesiastiche.

Questa pratica non è una novità per la Chiesa russa, che da secoli è abituata alla doppia commemorazione del patriarca e del vescovo locale, non solo in una determinata diocesi, ma in tutto il mondo. Tale pratica nacque per la necessità di identificare chiaramente, nei tempi dello scisma dei Vecchi Credenti, quali comunità erano all'interno della Chiesa patriarcale e quali se ne erano distaccate. La sterminata distesa dell'Impero Russo, di fronte all'arrivo di nuovi vescovi, magari provenienti da migliaia di chilometri di distanza, giustificava ampiamentecapire quali vescovi non fossero in comunione con il patriarcato. Forse, con il livello delle comunicazioni odierne in America, l'iniziativa dell'arcivescovo Elpidophoros nasce da altre necessità, ma quali che siano i motivi, questo non crea problemi alla Chiesa russa. Purtroppo non si può dire il contrario: nella nostra esperienza pluridecennale, abbiamo perso il conto dei rappresentanti del Patriarcato di Costantinopoli (a partire dall'attuale metropolita Polykarpos), che ci hanno letteralmente esauriti a furia di accuse contro la "pratica non canonica dei russi" di commemorare assieme i patriarchi e i vescovi locali. Ora che anche a casa loro stanno facendo la stessa cosa "non canonica" (in realtà, semplicemente tardiva rispetto agli usi antichi), speriamo che approfondiranno la conoscenza dell'arte (mai sviluppata a sufficienza) di guardare nel proprio piatto.

 
La Chiesa macedone/di Ohrid rilascia una dichiarazione sul suo nome e sulla sua autocefalia

In questi mesi si sono susseguite molte dichiarazioni ufficiali sullo status ecclesiale degli ortodossi macedoni, ma sembra che si sia fatto poco sforzo per chiedere a loro stessi come considerano la loro nuova situazione all'interno dell'ecumene ortodosso. Vi presentiamo un breve saggio sulle dichiarazioni della Chiesa macedone a proposito del suo rapporto con le Chiese sorelle.

 
Funzioni feriali della Grande Quaresima

Nella Grande Quaresima, da mercoledì 1 marzo a mercoledì 5 aprile 2021, oltre alla Veglia del sabato e alla Liturgia della domenica, avremo funzioni in questi giorni:

Ogni mercoledì, ore 18: Liturgia dei Presantificati

Ogni giovedì, ore 19: Inno Acatisto a san Nicola

Ogni venerdì, ore 10: Liturgia dei Presantificati

 
Canonizzazione locale di padre Seraphim (Rose)

Quando si realizza un sogno di lunga data, è difficile rimanere impassibili. Oggi vi presentiamo la realizzazione di un nostro sogno, attesa da quasi trent'anni: lo ieromonaco Seraphim (Rose, nell'icona), modello di conversione dell'Occidente all'Ortodossia, ha avuto la sua prima canonizzazione locale tra i santi, nella diocesi di Akhalkalaki, Kumurdo e Kari della Chiesa ortodossa georgiana. Il promotore e nostro caro amico, il metropolita Nikoloz (Pachuashvili), ha avuto l'opportunità di avere come concelebrante uno dei discepoli di padre Seraphim, il vescovo Gerasim (Eliel) della Chiesa ortodossa in America. Vi presentiamo la notizia assieme a un video della cerimonia di canonizzazione.

 
Perché una rete neurale comprende i pericoli dell'interdizione di una Chiesa, ma gli umani no?

L'Unione dei giornalisti ortodossi ha provato a chiedere alla più popolare rete di intelligenza artificiale, la rete neurale ChatGPT, una valutazione delle sanzioni statali contro la Chiesa ortodossa ucraina. La sorprendente risposta è una salutare doccia fredda di buon senso sulle politiche ucraine.

 
Diretta streaming: la preghiera cristiana

Il nostro caro amico Valther ci ha proposto un altro incontro in streaming sul tema della preghiera cristiana. Buona visione! Ricordiamo a tutti gli interessati agli approfondimenti sui temi della fede di fare un salto sul canale YouTube Teologia Uno: non sarete delusi dalla ricchezza dei suoi contenuti!

 
La pratica dell'esorcismo nella Chiesa ortodossa: storia e controversie odierne

vista la scarsità di fonti attendibili sulle pratiche esorcistiche nella Chiesa ortodossa, vi presentiamo la traduzione italiana dell'articolo introduttivo del lettore Ioann Malov, che tratta l'argomento con rigore e buon senso.

 
Le chiese ortodosse galleggianti nel XX secolo

Dalla prima chiesa-battello sul Mar Caspio (nella foto) alle chiese-battello che prestano servizio oggi sul Volga e sul Don, la storia delle chiese galleggianti costituisce una pagina affascinante dell'attività pastorale e missionaria dell'Ortodossia russa. Vi presentiamo in traduzione italiana l'articolo di Anastasia Parkhomchik, ricco di informazioni e di immagini di questo curioso fenomeno.

 
La "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" e il Vaticano stanno sviluppando relazioni: perché?

Vi presentiamo un'altra analisi di Kirill Aleksandrov, che prende in considerazione il recente cambiamento di attitudine del Vaticano nei confronti degli scismatici ucraini, e che cerca di tracciare le linee di una riunificazione cercata per motivi del tutto diversi da un autentico dialogo di fede e morale.

 
In questo grande servizio: una difesa teologica e politica della monarchia

Alcuni santi anziani del XX secolo hanno profetizzato il ritorno della monarchia in Russia, cosa che sembrava irrealizzabile alcuni decenni fa, ma che ora potrebbe non essere più uno sviluppo così inverosimile. D'altra parte, assieme a tante immagini deformanti presentate dai media, la monarchia rischia di essere fraintesa anche dai cristiani ortodossi. Vi presentiamo in traduzione italiana il saggio di Ryan (Silouan) Hunter, un politologo ortodosso americano, sulla monarchia come migliore forma di governo per l'incarnazione degli ideali cristiani in una nazione.

 
Siamo obbligati a scegliere tra stare con la "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" o pregare negli scantinati

Il metropolita Feodosij (Snigirev, nella foto) di Cherkassy e Kanev ci parla del nuovo livello di persecuzione a cui sono sottoposti i fedeli della Chiesa ortodossa ucraina. Non facciamoci ingannare: siamo ormai arrivati al trattamento a cui erano sottoposti i cristiani nell'antico Impero Romano, o nella recente Unione Sovietica.

 
Perché chiamare i sacerdoti "padre"? Gesù non ha forse detto di non farlo?

Riprendiamo un'obiezione piuttosto comune tra chi ha letto il capitolo 23 del Vangelo di Matteo, ma dimostra purtroppo con queste parole di non avere letto il resto delle Sacre Scritture. Padre Joseph Gleason ci offre una risposta radicata nello stesso testo biblico a cui fanno appello gli oppositori al titolo di "padre".

 
L'ideologia transgender è anticristiana, antiscientifica e marxista

Vi presentiamo una coraggiosa riflessione di padre Zechariah Lynch sul tema dell'ideologia transgender e delle sue radici nella cultura nichilista del marxismo. Ci auguriamo che queste parole possano portare argomentazioni sensate a chi non vuole sottostare a un'imposizione di un'ideologia insensata e distruttiva.

 
Un nuovo blog sui santi ortodossi

Vi presentiamo Parola ortodossa, un blog di brevi vite e detti di santi ortodossi: il nome è ispirato alla rivista "The Orthodox Word", fondata da padre Seraphim (Rose). L'autore, Grigorij, è sagrestano di una chiesa in Russia e segue con interesse l'Ortodossia di lingua italiana, in cui ha notato una scarsità di informazioni di base sui santi, in particolare i nuovi martiri della Chiesa russa del XX secolo. Oggi, di fronte alle trite accuse sui "russi invasori", ricordiamoci e parliamo di questa invasione, quella dei santi nei calendari: un numero di testimoni della fede superiore a quello di tutte le persecuzioni dei cristiani nei primi secoli.

 
La Chiesa ortodossa ucraina sarà completamente espulsa dalla Lavra delle Grotte di Kiev entro la fine di marzo

Eccovi la cronaca di un ulteriore passo sul cammino verso la distruzione totale della Chiesa ortodossa ucraina. È sempre più chiaro che dietro lo stato ucraino e il Fanar si trova ben di più del potere degli oligarchi o dei politici americani: c'è un potere che non sarà appagato fino alla scomparsa definitiva della Chiesa di Cristo.

 
L'arcivescovo Pimen esorta i cristiani a difendere la Lavra delle Grotte di Kiev

L'arcivescovo Pimen (Vojat, nella foto) di Rovno e Ostrog ha lanciato un appello a tutti i cristiani a difendere la Lavra delle Grotte di Kiev, in tutti i modi legali, anche di fronte a un'azione di esproprio del tutto illegale.

L'arcivescovo, che è stato monaco della Lavra, ricorda come un governo nemico di Dio sta lasciando un luogo santo senza preghiera, come già hanno fatto sovietici e nazisti nel corso del XX secolo.

 
Approfondimenti sulla crisi della Lavra delle Grotte di Kiev

L'affronto ultimo ai monaci delle Grotte di Kiev sta facendo parlare il mondo ortodosso, ed è bene che se ne parli con informazioni dettagliate. Eccovi tre testi utili a farvi un quadro della situazione:

1) Un saggio di Konstantin Shemljuk sul futuro della Lavra in base ai precedenti storici delle violazioni in epoca sovietica.

2) La notizia dell'appello del patriarca Kirill alle autorità civili e religiose in favore della fratellanza monastica della Lavra.

3) Un'analisi di Kirill Aleksandrov sulle ambigue dichiarazioni dell'esarca del Fanar in Ucraina, il vescovo Mikhail di Comana.

 
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