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31/08/2012  I nostri iconografi: Ovidiu Boc  
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31/05/2012  La Veglia di Tutta la Notte  
28/05/2012  Pregătirea pentru Taina Cununiei în Biserica Ortodoxă  
08/05/2012  La Divina Liturgia con note di servizio  
29/04/2012  Pregătirea pentru Taina Sfîntului Botez în Biserica Ortodoxă
 
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Sezione 1

Siti ufficiali delle Chiese Ortodosse nel mondo

 
Il discepolo disobbediente

Con buona pace di don Lorenzo Milani, l'obbedienza resta sempre una virtù. Tuttavia, è una virtù che è facile travisare (come semplice scarico di responsabilità personale) oppure abusare (in innumerevoli casi di sfruttamento). Oggi padre Zechariah Lynch ci offre un racconto edificante di come anche una disobbedienza possa essere elevata al livello di virtù, trascendendo sia il travisamento dell'obbedienza sia il suo abuso, quando è vista in chiave di una ricerca di santità.

 
"Preghiamo affinché Dio aiuti il nostro paese"

Vi presentiamo in traduzione italiana un'intervista drammatica ma al tempo stesso piena di speranza: matushka Rose Legouté, vedova di uno dei preti ortodossi di Haiti, ci racconta la vita di sette parrocchie e 3.000 fedeli in un paese abbandonato alla violenza di bande armate.

 
La bellezza dell'Ortodossia asiatica

Eccovi un breve video con scene di vita della Chiesa ortodossa in vari paesi dell'Asia:

 
A chi appartengono le parrocchie ortodosse in Italia dette "moldave"?

Abbiamo appena avuto la visita del nostro vescovo Ambrozie (Munteanu), che ringraziamo di cuore per la sua attenzione pastorale, e con cui speriamo di avere ancora numerosi incontri. Per ora, mentre il ricordo della sua visita è ancora vivo nella nostra memoria, vi presentiamo in romeno e in italiano la sua risposta alla domanda sulle parrocchie moldave in Italia.

 
Dichiarazione dell'arcivescovo Peter della ROCOR sull'economia e sui "battesimi correttivi"

L'arcivescovo Peter (Loukianoff, nella foto) della ROCOR, che dirige la diocesi di Chicago e degli Stati Uniti centrali, ha scritto alla fine della scorsa estate una lettera pastorale che vi abbiamo tradotto in italiano. La dichiarazione tratta di temi che ci coinvolgono anche in Italia: la ricezione dei convertiti nella Chiesa ortodossa, la loro situazione matrimoniale, il problema dei nomi di battesimo, l'abuso da parte dei preti delle pratiche di economia e si rigore riservate ai vescovi, e soprattutto la ricomparsa del fenomeno dei "battesimi correttivi", a cui abbiamo già accennato più volte sul nostro sito.

 
L'esarca patriarcale d'Africa elevato a metropolita

Nella scorsa domenica del Trionfo dell'Ortodossia (24 marzo 2024), alla cattedrale di Cristo Salvatore di Mosca, il vescovo Konstantin (Ostrovskij) di Zarajsk, esarca patriarcale d'Africa, è stato elevato al rango di metropolita dal patriarca Kirill.

Da lungo tempo abbiamo cessato di presentare notizie regolari dall'Esarcato d'Africa, non certo perché non ci siano novità (ce ne sarebbero per esaurire il tempo e le energie di risorse ben più efficaci del nostro sito parrocchiale), ma momenti come questo offrono spunti per ricordare che sta continuando uno dei più intensi sforzi missionari e pastorali che si possano vedere in tutto il mondo cristiano ortodosso. Potete seguire il continuo flusso di notizie sul sito dell'Esarcato (in russo, inglese, francese, swahili, tedesco, arabo, greco e portoghese) e sulle sue pagine Facebook e Telegram.

 
FOTO – Liturgia episcopale del 21 aprile 2024

Siamo lieti di presentarvi la prima delle gallerie fotografiche della recente visita del vescovo Ambrozie di Bogorodsk alla nostra parrocchia. Ringraziamo Igor, il segretario del vescovo, per la sua ottima mano di fotografo, e speriamo di potervi offrire quanto prima le immagini scattate dai nostri fotografi torinesi.

 
Cosa sta succedendo al sito dell'Unione dei giornalisti ortodossi?

Solo all'inizio di questo mese ricordavamo ai nostri lettori che i media ortodossi in Ucraina sono a rischio di pogrom, e a quanto pare, da circa una settimana il sito dell'Unione dei giornalisti ortodossi risulta irraggiungibile. Badate, non stiamo parlando del suo oscuramento in Ucraina (che diamo ormai per scontato), ma del suo oscuramento anche in Italia. Per fortuna rimangono ancora attivi i video su YouTube e la pagina Facebook dell'Unione, ma l'oscuramento del sito a livello internazionale è una vigliaccata globale, che ci priva delle informazioni autentiche dei nostri fratelli ortodossi in Ucraina. Ora non ci resta che pregare (una strategia tutt'altro che debole), e continuare a denunciare queste ingiustizie dovunque possibile.

 
La Mongolia ortodossa: ieri, oggi, domani

Vi presentiamo in traduzione italiana l'articolo in tre parti del sacerdote Vladislav Terent'ev, che ripercorre tutto, ma proprio tutto, ciò che si può dire della presenza della Chiesa ortodossa in Mongolia. Per quanto si possa considerare uno scenario secondario e di importanza minore, questo campo offre una bibliografia impressionante (debitamente citata nelle note all'articolo) e più di uno spunto missionario e pastorale, radicato nella vicinanza secolare dei mongoli alla cultura russa.

 
1000 battesimi nel Malawi

In questo video di padre Georgij Maksimov, vediamo le celebrazioni di un migliaio di battesimi in sette parrocchie del Malawi durante la visita pastorale di vladyka Konstantin di Zarajsk nell'aprile del 2024. Ci sono anche testimonianze di altri momenti della visita, come l'apertura di un pozzo per 12 villaggi e la riunione dei 15 sacerdoti del decanato del Malawi.

 
FOTO – Visita episcopale del 20/21 aprile 2024 (seconda serie)

Eccovi la seconda galleria fotografica della visita a Torino del vescovo Ambrozie di Bogorodsk. Ringraziamo i nostri amici fotografi Nicola e Daniela per queste immagini, che ci offrono ricordi di altri momenti significativi, come il Vespro alla sera del 20 aprile e il pranzo dopo la Divina Liturgia del 20 aprile.

 
Vescovi delle Chiese locali si uniscono per formare un gruppo per i diritti umani

Un'organizzazione fondata alla fine del 2023 sta lottando per i diritti della Chiesa ortodossa ucraina, e proprio ora che l'Unione dei giornalisti ortodossi non riesce a offrirci un quadro della situazione, è bene ricordare le tappe della storia di questo gruppo che è riuscito a sensibilizzare diversi organismi internazionali.

 
FOTO – Visita episcopale del 20/21 aprile 2024 (terza serie)

Eccovi la terza e ultima galleria fotografica della visita del vescovo Ambrozie a Torino. Per questa opera ringraziamo Nicola e Daniela, che ora sono partiti per passare la Pasqua in Romania, da cui speriamo che ritornino con altre belle istantanee del loro pellegrinaggio.

 
L'archimandrita Zacharias della Tanzania sul suo percorso spirituale e sulla vita nella Chiesa ortodossa russa

Vi presentiamo una video-intervista con l'archimandrita Zacharias (Mulingwa, nella foto), uno degli ieromonaci che hanno guidato il movimento degli ortodossi africani verso la Chiesa russa.

 
Sommi onori fanarioti ai distruttori della famiglia

Nel 2020 un senatore federale del Nuovo Galles del Sud, il liberale Andrew Bragg (a destra nella foto), è divenuto la prima persona non greca e non ortodossa a ricevere la più alta onorificenza della Chiesa greco-ortodossa in Australia: Gran Comandante dell'Ordine degli Amici di Cristo (Τάγμα των Φιλοχρίστων). La ragione offerta dall'Arcidiocesi greca d'Australia per questo onore inatteso è l'intervento del senatore per facilitare le procedure di immigrazione e i visti del clero, incluso lo stesso arcivescovo Makarios. Tuttavia un simile aiuto, che potrebbe venire da qualsiasi funzionario all'immigrazione, non giustifica un precedente di tale portata. Se però si considera che Andrew Bragg è stato il principale attivista a favore del matrimonio omosessuale (legalizzato in Australia nel 2017 proprio grazie a lui), allora possiamo capire qualcosa dell'attitudine sempre più favorevole del Fanar verso il mondo LGBT, culminata pochi giorni fa in una plateale critica alla Chiesa di Grecia e al Monte Athos per la loro continua opposizione alla perversione del matrimonio. Teniamo presente queste cose, e quando sentiamo appelli a sostenere il Patriarcato Ecumenico "per proteggere la famiglia", ricordiamo l'insegnamento morale della Chiesa ortodossa, il più elementare buon senso e l'attitudine del nostro Signore verso gli ipocriti.

 
Crescere delusi dalla Pasqua

Essere cristiani ortodossi ed essere delusi dalla Pasqua sembra un'assurdità, un po' come vivere in Liguria e non avere mai visto il mare. Purtroppo, però, la delusione della Pasqua è un fenomeno diffuso tra i cristiani evangelici, e occorre sentirlo dall'esperienza personale di un americano cresciuto nelle chiese "evangelicali" (del protestantesimo radicale più lontano della tradizione cristiana), e divenuto cristiano ortodosso.

 
Messaggio pasquale del patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus'

Beneamati nel Signore, sacratissimi arcipastori, reverendi presbiteri e diaconi, monaci e monache amati da Dio, cari fratelli e sorelle!

Nella presente festa delle feste e solennità delle solennità, che, secondo la parola di san Gregorio il Teologo, supera tutte le solennità, non solo umane e terrene, ma anche quelle di Cristo e compiute per Cristo, quanto il sole supera le stelle (Omelia 45, Sulla Santa Pasqua), con grande gioia vi rivolgo il saluto antico ed eternamente nuovo, familiare a tutti e allo stesso tempo invariabilmente ispiratore dei nostri cuori:

CRISTO È RISORTO!

Queste due parole di affermazione della vita contengono tanta forza che da esse i volti delle persone risplendono di gioia spirituale ed è letteralmente trasformata la realtà intorno a noi: il cielo, la terra e anche gli inferi si riempiono di luce, il mondo visibile e quello invisibile fanno festa, poiché e risorto Cristo, gioia eterna (Canone della festa).

La risurrezione del Salvatore non è solo un evento storico che apprendiamo dai testi sacri. Questa è la pietra angolare della fede e, secondo le parole di san Filarete di Mosca, novità eterna, fonte di riflessione, sorpresa, gratitudine e speranza (Sermone nel giorno della Santa Pasqua).

Attraverso l'Incarnazione, la Passione e la Risurrezione al terzo giorno, il Salvatore rinnova la natura umana, ci libera dal potere del peccato e della morte, apre alle persone le porte del Regno dei Cieli e ci mostra la via verso l'unità con il Creatore. È in Cristo, che ha riconciliato il mondo con Dio (2 Cor 5:19), che tutti noi abbiamo l'opportunità di ricevere l'adozione e la giustificazione, di ottenere la vita eterna, poiché non c'è altro nome sotto il cielo nel quale dobbiamo essere salvati, se non il nome di Gesù, che Dio ha risuscitato dai morti (At 4,10-12).

La Risurrezione dalla tomba del Salvatore trasforma la morte in immortalità, la tristezza in gioia, la condanna in speranza. Nella Croce e nella Risurrezione ci si rivela il Dio di infinita bontà e di amore perfetto.

La consapevolezza di questo amore di Dio che tutto vince ci incoraggia ad essere grati al Creatore e ci dà la forza per superare gli stati mentali e le circostanze difficili, ci eleva al di sopra del trambusto della vita quotidiana, aiuta a correggere gli errori precedenti e distrugge lo sconforto che ci impedisce di vivere pienamente e di svilupparci spiritualmente.

Spesso le persone soccombono al pensiero malvagio secondo cui il male domina e trionfa, e il bene appare debole e inosservato. La nostra mente dubita del potere dell'Espiazione compiuta da Cristo quando vediamo la morte dei nostri cari intorno a noi, sentiamo parlare dell'eternità del tormento per i peccatori dalle pagine del Vangelo e osserviamo il mondo che giace nel male (1 Gv 5:19). Ma la Chiesa di Dio testimonia in modo convincente da migliaia di anni che il Salvatore ha vinto il peccato, ha distrutto la morte e ha svuotato l'inferno (San Giovanni Crisostomo. Sermone della Santa Pasqua). Cristo ha vinto l'ineluttabilità della morte e l'universalità del male, e noi guardiamo alla loro sconfitta con gli occhi della fede a partire dalla vita del secolo futuro, dall'alto della Pasqua.

La risurrezione del Signore dalla tomba ci ricorda non solo l'evento più importante del passato, ma testimonia anche la prossima risurrezione generale, perché se crediamo che Gesù è morto e risorto, allora Dio porterà con lui coloro che sono morti in Gesù (1 Ts 4:14). Abbiamo bisogno, attraverso l'adempimento dei comandamenti del Signore, attraverso opere di amore e di misericordia, attraverso la partecipazione alla vita misteriosa della Chiesa, di unirci alla vittoria di Cristo e rimanergli fedeli fino alla fine, ricordando le parole della Sacra Scrittura: ci vuole pazienza per ricevere, compiuta la volontà di Dio, ciò che è stato promesso (Eb 10:36).

Perciò, beneamati fratelli e sorelle, secondo la parola dell'Apostolo, non abbandonate la vostra speranza, che riceverà una grande ricompensa (Eb 10,35). E possa la festa della Risurrezione del Signore Gesù essere un costante ricordo di queste vere promesse divine che ci danno speranza e forza nelle circostanze più difficili. Possa questa celebrazione ispirare tutti noi a vivere nella fede e nell'amore, sapendo che né la morte, né la sofferenza, né il male possono vincerci se siamo con Cristo e in Cristo, che ha vinto il peccato, la morte e ogni ingiustizia.

Celebriamo la Pasqua del Signore con purezza di vita, buoni costumi e buone opere (Sant'Atanasio il Grande, Decima Lettera pasquale), trasformandoci in uomo nuovo in Cristo e servendo il Dio vivo e vero, per attendere dal cielo il Figlio suo, che egli ha risuscitato dai morti, Gesù, che ci libera dall'ira imminente (1 Ts 1:9-10).

Amen!

Kirill

Patriarca di Mosca e di tutta la Rus'

Pasqua 2024

 
Messaggio pasquale del metropolita Nestor di Korsun e dell'Europa occidentale, esarca patriarcale dell'Europa occidentale

Reverendi confratelli, arcipastori e pastori, collaboratori nella vigna di Cristo, monaci e monache amati da Dio, amati fratelli e sorelle in Cristo!

Cristo è risorto!

Quanto siamo consapevoli che la risurrezione di Cristo è la nostra ultima, unica speranza?

Tutto è vano, tutto è senza senso, tutto tende alla distruzione in un mondo in cui, a quanto pare, nulla è cambiato da quando il Figlio di Dio è stato rifiutato dai "suoi" e messo a morte, e dagli "estranei", con disinvoltura, crudelmente torturato e ucciso – tutto, la stessa indifferenza, la stessa barbarie, sta ancora annegando nel fariseismo, e non c'è verità, né coscienza, né gentilezza.

La luce venne nel mondo, ma la gente amava di più le tenebre... Gv 3:19

Ma la Luce li seguì in questa oscurità, Cristo concluse la sua vita terrena nell'oscurità impenetrabile della grotta del Calvario, in cui fu sepolto il suo corpo senza vita, e l'ingresso fu bloccato con un'enorme pietra.

E lì non c'era suono né movimento, e sembrava che la Parola di Dio tacesse per sempre.

Ma oggi, nella notte santa di Pasqua, queste tenebre sono squarciate da un lampo di Luce divina, la morte è inghiottita nella vittoria, Cristo è risorto e sta creando la via verso la risurrezione di ogni carne.

E questa è la nostra unica speranza, la nostra risposta a tutta la gravità degli eventi che ci circondano, sappiamo che la vittoria finale è dietro Cristo, in Cristo, nel trionfo della Luce, della Vita e della Verità.

E che questa conoscenza, la gioia pasquale, ci aiuti a rimanere umani, a rimanere semplicemente umani, capaci di credere, empatizzare, rispondere al dolore degli altri, perdonare e amare i nemici, amarsi a vicenda e ringraziare Dio per tutto.

Buona risurrezione di Cristo a tutti voi, miei cari.

Cristo è Risorto! Veramente è Risorto!

Parigi, Pasqua 2024

 
Una prima galleria di foto della Pasqua

Vi presentiamo la prima galleria fotografica della notte della Pasqua, ripresa dalla prospettiva (per molti insolita) del nostro coro. Un ringraziamento speciale a Dario, Alexandra, Caterina e Anna per le foto e per la loro costante presenza.

Cristo è Risorto!

Христос Воскресе!

Hristos a Înviat!

ქრისტე აღსდგა!

 
Ruanda e Ucraina

In occasione dei 30 anni dal genocidio in Ruanda, il metropolita Luka (Kovalenko) di Zaporozh'e e Melitopol' ha inviato un messaggio del Venerdì Santo che ricorda una tragica connessione tra i due paesi martoriati: in Ruanda fu un'emittente radio-televisiva a farsi portavoce dell'odio razzista, scatenando direttamente l'inizio del genocidio del 1994. Oggi, simili teorici ucraini dell'odio razzista stanno facendo simili campagne mediatiche (senza alcuna voce contraria, perché – con buona pace degli amanti del "contraddittorio" – le voci di dissenso sono spente a forza in tutto il paese), e uno dei loro primi obiettivi è la Chiesa ortodossa canonica del paese. Tuttavia, ricorda il metropolita Luka, c'è sempre una speranza di pentimento... per chi vorrà intraprendere la via cristiana.

 
Curiose benedizioni pasquali

Durante tutta la Settimana Luminosa, si susseguono processioni attorno alle chiese sul modello di quella della notte di Pasqua. Continua anche un abbondante uso di acqua benedetta, come potete vedere da queste immagini:

 
L'apostasia nella Chiesa ortodossa è sostenuta da alcuni chierici e vescovi

L'arcivescovo Averkij (Taushev, nella foto) è stato uno dei più influenti vescovi della diapora russa in America, oltre che uno dei più attenti studiosi dell'Apocalisse e dei segni della fine dei tempi. Ringraziamo il nostro confratello Claude Lopez-Ginisty per avere portato la nostra attenzione su alcuni suoi passi relativi all'apostasia degli ultimi tempi, in cui si parla del fenomeno della trahison des clercs tra quelli che non riescono più a seguire Dio, la sua Parola e la sua Chiesa. Come giustamente fa notare Claude, "Che cosa direbbe oggi vladyka Averkij sullo stato dell'Ortodossia 50 anni dopo la sua nascita al cielo?"

 
Una fede comune può unire persone di culture diverse

In occasione della sua visita in Malawi dell'aprile 2024, il metropolita Konstantin di Zarajsk (nella foto) è stato intervistato da Russia Today.

Una fede comune può unire persone di culture diverse, stando alle parole dell'esarca patriarcale d'Africa: "Il fatto che la loro cultura sia diversa non cancella il fatto che abbiamo un rito battesimale comune".

Il metropolita anche osservato che il continente africano è "storicamente ortodosso".

"L'Ortodossia non è una religione nazionale, è una religione mondiale, quindi non c'è problema a combinare alcune tradizioni locali con l'ordine ecclesiastico generale".

 
Miracolo pasquale dell'icona Ivirskaja delle Hawaii

Quello che vedete nella fotografia è il miro che è sgorgato a Pasqua dall'icona della Madre di Dio "Ivirskaja", custodita di base a Kailua, nelle Hawaii. Vediamo assieme un breve resoconto dell'evento miracoloso.

 
Dov'è la più grande campana funzionante della Russia?

Nel nostro articolo sulle invenzioni russe, abbiamo fatto cenno alla campana più grande e pesante mai realizzata, detta "Tsar delle campane" (in russo Царь–колокол, "Tsar'-kolokol"), del 1735. Attualmente questa campana (che in realtà non ha mai suonato, perché danneggiata prima dell'inaugurazione) si trova a Mosca, a oltre 70 chilometri dalla più grande campana funzionante della Russia, che vi presentiamo in un articolo di Aleksandra Guzeva.

 
Esiste un'Obednitsa pasquale nella quale possiamo dare la comunione ai fedeli?

In più di una delle nostre parrocchie ci si trova di fronte al problema di più comunità senza prete che vogliono una funzione pasquale, e possibilmente la santa comunione. Per risolvere il problema delle comunioni multiple di fronte alla celebrazione di una sola Divina Liturgia al giorno, vi presentiamo un consiglio pastorale del nostro amico, il vescovo Petru Pruteanu. Si tratta di uno sviluppo della funzione dell'Obednitsa (che qui non chiamiamo "Officio dei Salmi Tipici", perché nelle Liturgie pasquali non si cantano i Salmi Tipici, ma le antifone speciali della Pasqua), adattato in modo speciale alla distribuzione della santa comunione.

 
Il metropolita Luka di Zaporozh'e è stato messo agli arresti domiciliari notturni

Dovevamo aspettarcelo, prima o poi: il nostro amico, il metropolita Luka (Kovalenko, nella foto) di Zaporozh'e e Melitopol', uno dei più coraggiosi difensori dell'Ortodossia canonica in Ucraina, dopo aver subito un paio di procedimenti penali, è stato sottoposto a restrizioni. Non deve essere dimenticato il fatto che quella del metropolita era una delle ultime voci libere della Chiesa ortodossa ucraina, attraverso il suo canale Telegram, che è stato chiuso (o peggio ancora, è stato requisito, per cui lo stesso vladyka Luka si è affrettato a dissociarsi da tutto quel che può apparirvi dopo il suo sequestro).

 
'Alleluia': un'esplorazione delle profondità della più breve tra le dossologie

Vi presentiamo una breve spiegazione di una delle espressioni più note di glorificazione di Dio presenti nelle Sacre Scritture e nel culto cristiano.

 
Gli Stati Uniti sono cristiani o ebrei?

La leadership americana sta diventando sempre più insensibile nel difendere Israele e gli ebrei rabbinici anche contro le critiche più miti. Alcune voci invocano addirittura l'annientamento completo dei "nemici" di Israele. Eppure, gli americani si accorgono a malapena quando i cristiani di tutto il mondo vengono assassinati e perseguitati. Approfondiamo l'argomento nella traduzione italiana di un articolo di Walt Garlington.

 
Il crollo del mondo occidentale e l'ascesa dell'Africa

Vi presentiamo un altro racconto di storia futura, che il nostro amico padre Andrew Phillips (nella foto) ama usare per far capire la situazione mondiale in modi che sarebbe difficile comprendere con l'uso dei dati del passato o del presente. Ovviamente, in questi tipi di racconto padre Andrew non ha alcuna pretesa di conoscere il futuro, ma leggendo gli avvenimenti storici alla luce dei segni della provvidenza divina, riesce spesso a interpretare correttamente il corso di vari eventi.

 
Ortodossia e Teosofia: la storia di Vera Johnston

Un libro di recente pubblicazione, Lost Histories: The Good, the Bad, and the Strange in Early American Orthodoxy, scritto da Matthew Namee, documenta in 40 capitoli una serie di vicende personali nella fase di sviluppo iniziale dell'Ortodossia in America.

Uno di questi capitoli racconta la storia di Vera Zhelihovsky (una nipote di Helena Blavatsky, fondatrice della Società Teosofica) e di suo marito Charles Johnston, che vissero una curiosa vita di "doppia appartenenza" al movimento teosofico e alla Missione ortodossa russa in America. Abbiamo trovato l'articolo originale con cui nel 2010 Matthew Namee aveva richiamato l'attenzione su queste due figure storiche e ve lo abbiamo tradotto in italiano. La rarità di esempi come questo aiuta a capire le difficoltà delle "doppie appartenenze" di diversi ricercatori di spiritualità che, pur sentendosi attratti dalla fede ortodossa, non sanno accettare un passaggio completo a una vita da cristiani ortodossi.

 
Il regime di Kiev ha distrutto la chiesa delle Decime

Nella notte tra il 16 e il 17 maggio, con il favore delle tenebre (in tutti i sensi del termine), la dittatura ucraina ha perfezionato il suo concetto di "libertà e democrazia" con la distruzione della chiesa monastica delle Decime, costruita agli inizi del nuovo millennio sul luogo dell'antica cattedrale distrutta dai bolscevichi. La vigliaccata è stata perpetrata non solo in piena notte, ma dietro un imponente cordone di polizia e sotto effetto di disturbatori di campo (a dimostrazione che una fotografia o un filmato dell'abuso sarebbe stata più pericolosa di una manifestazione di dissenso). Rassicuriamo le anime ingenue che credono ancora che la chiesa sia stata distrutta perché troppo modesta, ricordando loro che la chiesa è stata distrutta perché troppo ortodossa, e che questo fato attende prima o poi ogni esempio di autentica Ortodossia in questo paese occupato e schiavizzato.

 
Qual è l'obiettivo di una diaconessa "liturgica"?

Il Patriarcato di Alessandria non è nuovo all'idea delle ordinazioni delle diaconesse, come vi abbiamo già segnalato sul nostro sito già nel 2017. Da poche settimane questa sperimentazione ha preso una piega nuova con l'ordinazione di una diaconessa "liturgica" nello Zimbabwe (nella foto). Quali che siano le ragioni di questo ulteriore gesto (siccome a pensar male si fa peccato ma spesso si indovina, crediamo che non sia assente il desiderio di competizione con l'Esarcato d'Africa della Chiesa russa, in cui una simile innovazione non sarebbe permessa), resta il fatto che questo è un ruolo assente in tutto il mondo ortodosso, e ci sono seri dubbi che si stia ripristinando un ministero che sia realmente esistito. Il metropolita Saba (Esber), capo dell'Arcidiocesi antiochena del Nord America, ci conduce in una riflessione su questi gesti unilaterali e sulle provocazioni che portano danni all'unità ortodossa.

 
La prima chiesa distrutta sotto Zelenskij

Con un articolo triste sulle ragioni della distruzione della chiesa delle Decime a Kiev, vogliamo darvi anche una notizia positiva: il sito dell'Unione dei Giornalisti ortodossi è di nuovo online (anche se ora è basato su un server in Germania), e possiamo tornare a sentire notizie sugli ortodossi ucraini dal punto di vista degli ortodossi ucraini.

 
Chiesa in stile russo consacrata a Cipro

Vi presentiamo la cronaca della consacrazione della chiesa di san Nicola a Limassol, nuovo punto di riferimento per i fedeli ortodossi russi a Cipro. Accanto al nostro metropolita Antonij e al vescovo del luogo, il metropolita Athanasios di Limassol ha concelebrato il metropolita Timotheos di Vostra, esarca del Patriarcato di Gerusalemme a Cipro, in uno di quei momenti, ormai rari, di unità inter-ortodossa, di cui ci ha privati la disgraziata politica del Fanar in Ucraina.

 
Come un padre cristiano ortodosso ha ispirato i suoi figli ad amare lo studio

Vi raccontiamo una toccante storia di famiglia, che ci mostra come un sacerdote e padre amorevole (padre Nikolaj Bogoljubov) riuscì a educare i suoi tre figli nelle condizioni più dure (guerra civile, povertà, carestia e persecuzioni antireligiose) e a farne tre rinomati accademici (due matematici e un linguista) attraverso il suo amore per la cultura e il suo impegno cristiano.

 
La Georgia resiste agli attacchi americani alla Chiesa e alla morale cristiana

La leadership del partito di governo georgiano (nella foto) ha dimostrato la resilienza del popolo della Georgia alle interferenze straniere. In un momento in cui la stabilità del paese è sotto attacco per la continua politica di ingerenza delle ONG manovrate dagli Stati Uniti, la reazione che vi descriviamo mira alla salvaguardia della Chiesa ortodossa locale, della fede e della morale cristiana.

 
Întru mulți ani, Stăpâne!

Ci uniamo anche noi al coro che il 22 maggio ha celebrato i 50 anni di ministero del metropolita Vladimir (Cantarean) di Chișinău e di Tutta la Moldova, che era stato ordinato al diaconato a Smolensk il 22 maggio 1974, festa della traslazione delle reliquie di san Nicola (patrono di battesimo del metropolita).

 
La Chiesa macedone non capitola ai ricatti del Fanar

L'arcivescovo Stefan (Veljanovski, nella foto) di Skopje ha aggiunto la sua voce a quelle dei suoi confratelli dell'episcopato macedone che ritengono inaccettabili le condizioni poste dal Patriarcato di Costantinopoli per il riconoscimento della loro autocefalia: la violazione del proprio stesso nome, la rinuncia alla propria diaspora nel mondo, e il riconoscimento dell'anti-chiesa ucraina. Le parole dell'arcivescovo Stefan sono un punto di svolta nella storia dell'attribuzione delle autocefalie: d'ora in poi anche le più piccole Chiese locali non avranno più paura a rifiutare le "mezze autocefalie" con le quali i fanarioti pretendono di dare libertà al mondo ortodosso imponendo al tempo stesso ignobili mezzi di ricatto e di controllo.

 
R.I.P. – PierLuigi Zoccatelli

Il 24 maggio 2024 si è addormentato nel Signore il nostro caro amico PierLuigi Zoccatelli (nella foto), figura di spicco di Alleanza Cattolica e del Centro Studi sulle Nuove Religioni di Torino.

Lo ricordiamo con grande affetto, che si è sempre e pienamente meritato, per tutti i momenti in cui abbiamo avuto modo di collaborare alla conoscenza del panorama religioso dell'Italia e del mondo. Le nostre condoglianze alla moglie Daniela e ai cinque figli, e a tutti i cari.

Che il Signore gli doni la pace e una gloriosa risurrezione!

 
Perché non siete troppo vecchi per diventare preti

Se si vuole parlare di "vocazioni tardive" nella Chiesa ortodossa, un caso notevole è quello di padre William John Clark (1934–2023, nella foto). Convertito all'Ortodossia dal Cattolicesimo romano a 52 anni, è stato ordinato prete a 68 anni, servendo per 20 anni nella diocesi romena della Chiesa ortodossa in America, dove si era impegnato per i 16 anni precedenti in una varietà di ruoli di servizio e supporto. Le storie come la sua ci ricordano che non è mai troppo tardi per rispondere alla chiamata di Cristo.

 
La Chiesa bulgara tra fede e politica: i canoni contro il riconoscimento della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina"

Il Fanar non si dà pace nel cercare di distruggere l'Ortodossia, pur di poter regnare sui suoi resti. La vittima di questi ultimi giorni è la Chiesa bulgara, in cui è in corso una scalata al trono patriarcale da parte di vescovi che si stanno progressivamente ammorbidendo nei confronti degli scismatici ucraini, mentre un'altra parte dell'episcopato, e certamente il popolo dei credenti, hanno diverse ragioni (canoniche) per protestare.

 
"Le diaconesse nella Chiesa primitiva erano simili alle donne mirofore"

Vi presentiamo un sermone della Domenica delle Mirofore dell'archimandrita Gregorios (Estephan, nella foto), abate del monastero della Dormizione a Bkeftine, Libano. Padre Gregorios richiama la missione speciale delle donne mirofore per sottolineare la specificità dei ruoli che la Chiesa ha assegnato a donne e uomini, e la perversità di chi vuole sovvertire questi ruoli millenari, distorcendo i doni di Dio alle sue creature.

 
Fede superficiale: l'epidemia di cristiani infedeli in Russia

Nel marzo 2022, l'Istituto di analisi PONARS (un think tank americano che, a essere molto garbati, possiamo definire "non favorevole" alla Chiesa ortodossa russa) ha pubblicato i risultati di un sondaggio che cercava di definire irrilevante il peso della Chiesa nell'influenzare le coscienze dei cittadini russi verso il recupero dei valori cristiani tradizionali. Presentiamo comunque questi risultati in traduzione italiana (così come ha fatto la ben più autorevole fonte da cui abbiamo preso i dati, il portale Russian Faith), perché nonostante l'evidente pregiudizio, i temi trattati indicano comunque una direzione nella quale impegnarsi. Lo stesso sondaggio, pur calcando la mano sulla poca influenza della Chiesa su temi quali il divorzio e il sesso prematrimoniale, è comunque costretto a definire "spettacolare" la diminuzione del numero degli aborti in Russia, un campo in cui la Chiesa ha certamente insegnato con convinzione.

Ricordiamo infine che il campione del sondaggio (1500 persone) sarebbe già abbastanza piccolo per una rappresentatività dei fedeli più impegnati della Chiesa russa, e risulta alquanto inadeguato e arbitrario se presentato come indicatore della società della Federazione Russa nel suo insieme.

 
Il lavoro può rovinare un giorno di festa? Approfondimenti dell'anziano Paisios

Vi presentiamo una raccolta di consigli di san Paisios del Monte Athos sull'osservanza delle feste della Chiesa. Questi suggerimenti ci aiutano a riscoprire e a valorizzare il comandamento di santificare il giorno del Signore.

 
Simboli statali contro la Croce del Signore: cosa c'è che non va nei nostri "patrioti"?

Chi mette un simbolo statale (una bandiera, uno stemma) al di sopra della Croce del Signore sta annunciando al mondo che l'apparato statale è al di sopra della Chiesa di Cristo. Analizziamo diversi casi del genere in un saggio preparato dall'Unione dei giornalisti ortodossi.

 
Incendio nella storica cattedrale ortodossa di Cleveland

Nel pomeriggio di martedì 28 maggio 2024 è scoppiato un incendio nella cattedrale di san Teodosio a Cleveland, nell'Ohio.

La chiesa, costruita nel 1911 con donazioni dello tsar Nicola II, è una delle cattedrali della diocesi del Midwest della Chiesa Ortodossa in America (OCA). Parte del registro nazionale dei siti storici dal 1974, è una delle chiese ortodosse più note nel mondo da quando, nell'estate del 1977, fu usata come location della scena del matrimonio nel film Il cacciatore (1978) con Robert De Niro.

L'incendio è stato arduo da spegnere per la difficoltà di raggiungere le parti in legno sotto la copertura originale delle cupole in rame. Tra i danni subiti non c'è nulla che non sia riparabile, ma lo shock dell'incendio di uno dei luoghi più iconici della città si è fatto sentire tragicamente tra gli abitanti di Cleveland.

 
Il metropolita Tikhon di Washington in visita in Bucovina

In questi giorni, il metropolita Tikhon (Mollard), primate della Chiesa Ortodossa in America, è in visita nella Bucovina ucraina, accolto dall'ordinario del luogo, il nostro amico metropolita Metetij (Egorenko).

Ecco un momento di fraternità tra americani e ucraini che era difficile prevedere, e che il regime di Kiev probabilmente non riuscirà a inquadrare nei propri piani di distruzione dell'Ortodossia del paese.

 
Chesterton, Lewis e il metropolita Antony

In un suo breve saggio, l'arciprete Andrej Tkachev analizza il valore delle tre figure più note dell'apologetica cristiana nel Regno Unito del XX secolo: Gilbert Chesterton, Clive Lewis e il metropolita Antony (Bloom) di Sourozh, sottolineando come abbiamo ancora bisogno di figure simili a loro per condurre alla fede una vasta parte della popolazione umana che non ha ancora iniziato a farsi domande pertinenti sulla fede.

 
"Suoni dell'anima" – concerto del 1 giugno 2024

Alla sera di sabato 1 giugno, dopo la Veglia, la nostra chiesa ha ospitato il concerto "Suoni dell'anima", con musiche di Vivaldi, Pergolesi, Mozart, Chajkovskij, Puccini, Webber e Costantini.

Ringraziamo la nostra corista e soprano Helena Kuzina, la soprano Carolina Mattioda, il tenore Rui Chen e la pianista Michela Varda, oltre a tutti quelli che si sono dati da fare per la realizzazione e pubblicizzazione dell'evento.

Vi presentiamo una galleria fotografica della serata, per cortesia di Andriy Rachkovan.

 
La via verso lo scisma – Parte 1: L'ordinazione di una donna diacono "ortodossa"

Vi presentiamo un approfondimento del blog Orthodox Reflections sul recente tema dell'ordinazione in Zimbabwe di una donna diacono (e non di una diaconessa, come vogliono far credere i suoi sostenitori, creando confusione tra il ripristino di un'antica tradizione e la creazione di qualcosa di nuovo che non è mai stato parte della vita ecclesiale ortodossa). Il caso sarebbe già grave in sé, e sufficiente a far pensare che il Patriarcato di Alessandria abbia rinunciato all'Ortodossia, ma purtroppo si inserisce in una serie di sforzi per sminuire la Chiesa russa accusandola di mentalità retrograda, e questo non ha a che fare solo con l'Africa, ma con tutto il mondo (inclusa casa nostra).

 
La Georgia sfida la propaganda LGBT

Dopo che vi abbiamo parlato del severo monito del partito Sogno Georgiano a chi usa le ONG per attaccare la Chiesa ortodossa e fomentare la rivoluzione, oggi vi riferiamo di una serie di proposte legali contro la propaganda "woke" che gli Stati Uniti stanno apertamente promuovendo in Georgia. Ricordiamo che tra queste proposte ce ne sono alcune che suonano come aperte sfide al wokismo, come l'istituzione della nuova festa statale del "Giorno della santità della famiglia" al 17 maggio, quando il mondo osserva la Giornata internazionale contro l'omofobia e la transfobia. Non tutti gli stati che dicono di essere di cultura cristiana ortodossa, purtroppo, mostrano lo stesso coraggio della Georgia.

 
Fatima, tradizione e politica

Vi presentiamo un saggio di Walt Garlington sulla ricerca della tradizione, e sulle pretese dei cattolici romani alla custodia della tradizione, con pericoli di aberrazioni che dal campo teologico possono sconfinare facilmente in quello politico.

 
Antiochia dovrebbe creare il proprio crisma?

Vi presentiamo uno studio storico che dimostra come nei primi secoli il santo crisma per tutte le Chiese cristiane proveniva da Antiochia (per ragioni di ricette antiche, e per la prosaica ragione che si trattava del luogo in cui più facilmente confluivano tutte le spezie necessarie alla preparazione del crisma). Oggi, paradossalmente, il Patriarcato di Antiochia è una di quelle Chiese ortodosse locali che riceve il crisma da Costantinopoli (mentre la sua controparte cattolica, la Chiesa melchita, lo produce da sé). In un periodo in cui il Fanar usa la distribuzione del crisma come pretesa di esclusività (e non di rado come ricatto), è importante ricordare da dove viene questo rito, che ad Antiochia avrebbero tutti i diritti di ripristinare.

 
Una celebrazione significativa

foto: Vitalie Vicol

l'8 giugno 2024 un gruppo di una ventina di fedeli della nostra parrocchia ha preso parte alla festa patronale del monastero di san Luca della Crimea, situato attorno alla chiesa di santa Maria di Gesso nel comune di Zola Predosa, presso Bologna.

Assieme al nostro vescovo Ambrozie (Munteanu) di Bogorodsk ha presieduto la celebrazione il vescovo Petru (Pruteanu) di Caffa, da tanti anni amico della nostra parrocchia, giunto per l'occasione dal Portogallo.

Erano presenti chierici e fedeli da molte parrocchie del vicariato moldavo, e anche da altre giurisdizioni.

Questo incontro ci conferma che la diaspora moldava sa gestirsi autonomamente, e bene, nei paesi dell'Europa occidentale, e sa anche tendere una mano agli ortodossi di altra provenienza, grazie alle sue doti di ospitalità, multilinguismo, adattabilità ed elasticità pastorale.

Potete trovare una galleria di foto dell'evento in questa pagina.

alcuni dei fedeli da Torino assieme ai vescovi Ambrozie e Petru

 
I volontari della Chiesa ortodossa russa impegnati nei lavori di riparazione nel Donbass

I gruppi di riparatori volontari della Chiesa ortodossa russa, finora occupati a riparare oltre 200 case a Mariupol', sono ora partiti per riparare il primo gruppo di 150 case nelle città e nei paesi del Donbass.

I volontari sono organizzati dal Dipartimento sinodale per la carità, con la benedizione di sua Santità il patriarca Kirill. Si focalizzano sulle case di anziani, disabili e famiglie numerose, che non possono riparare le proprie case da soli.

Il reclutamento dei volontari dura dal marzo 2023, e più di 860 costruttori si sono già recati nella zona del conflitto, con partenze ogni settimana e turni di sette giorni. Il sito web del Dipartimento e una hotline dedicata sono a disposizione di chi vuole fare volontariato in questo settore.

 
Lo ieromartire Daniil Sysoev sul matrimonio interrazziale

(dal blog di padre John Whiteford, 5 giugno 2024)

"...tutta l’umanità ha avuto origine da un'unica radice. Tutti gli uomini sono fratelli non in senso figurato, ma letteralmente. Pertanto, tutti i tentativi di sviluppare teorie razziste o nazionalistiche sono assolutamente insensati. Tutte le nazioni sono uscite dalla mano dell'unico Creatore. Tutte sono sotto la sua cura e nessuna sfuggirà al suo giudizio. Pertanto, tutti i tentativi di introdurre varie proibizioni contro i matrimoni o le interazioni interrazziali o internazionali non sono graditi al Creatore, se non allo scopo di prevenire una ribellione congiunta contro Dio (per esempio, la globalizzazione moderna)" (Sacerdote Daniel Sysoev, A Chronicle of the Beginning: From the Creation of the World to the Exodus, New Jersey: Daniel Sysoev Inc., 2023, p. 259).

 
La verità in gabbia: processi ingiusti per i giornalisti ortodossi

Vi abbiamo tradotto in italiano il resoconto di uno dei processi-farsa del regime ucraino, quello del giornalista ortodosso Valerij Stupnitskij (nella foto), accusato assieme ai suoi colleghi di ogni sorta di tradimento dello stato senza prove concrete.

 
"Ci opponiamo alle provocazioni contro il patriarca di Mosca"

Vi presentiamo in traduzione italiana un riassunto delle schiette dichiarazioni dell'arcivescovo Theodosios (Hanna, nella foto) di Sebaste, vescovo arabo del Patriarcato di Gerusalemme. Le sue parole sono di conforto per tutti quelli che si sentono aggravati dalle offese ingiuste e ignoranti di cui il mondo mediatico è stato tristemente inondato negli ultimi anni.

 
Consacrata la chiesa della santa Protezione in Canton Ticino

Domenica 9 giugno 2024, il metropolita Nestor, assistito da un gran numero di nostri cari confratelli dalle parrocchie e dai monasteri dell'Italia e della Svizzera, ha consacrato la chiesa parrocchiale a Melide, presso Lugano. La chiesa, acquistata nel 2012 da una comunità luterana, è divenuta un gioiello che vale la pena di visitare per ogni residente o viaggiatore nel Canton Ticino.

Le nostre più care felicitazioni allo ieromonaco Svjatoslav (Zasenko) e a tutti i parrocchiani.

 
Come processano il personale dell'Unione dei giornalisti ortodossi

Vi presentiamo un altro resoconto dei processi farsa a Kiev contro i giornalisti ortodossi. Per evidenti ragioni, il testo è nella nostra sezione di geopolitica, ma non sfigurerebbe in quella dell'umorismo, perché è un capolavoro di sarcasmo sulla brutalità e sull'idiozia delle pretese giudiziarie del regime ucraino.

 
Un ponte verso... dove?

Padre Lawrence Farley ci presenta una riflessione su quei gruppi di origine evangelica che raccolgono con successo i delusi da denominazioni cristiane più storiche e ora in crisi. Tali gruppi insistono sull'accettazione universale (spesso sotto la parola-chiave "inclusività"), ma vengono meno al mandato divino di riconoscere ed evitare il peccato, e come tali possono essere una pericolosa anticamera dell'inferno.

 
Le radici della domenica come giorno di riposo e di culto

Vi presentiamo un breve saggio di Anastasia Denisova sul senso della domenica come giorno santo dei cristiani, nel suo rapporto con il sabato, nella storia della Chiesa e nel significato del suo nome in varie lingue.

 
Il peccato dei tatuaggi e delle modifiche corporee

 

Nove anni fa vi abbiamo presentato sul nostro sito una domanda e risposta sui cristiani ortodossi e i tatuaggi, e oggi vogliamo andare più a fondo nella materia con un testo provocatorio ma ricco di spunti e riflessioni teologiche sul valore del corpo, il rispetto per la propria identità e la vanità che ci prende quando pensiamo di bastare a noi stessi.

 

 
Più di 200 chiese in costruzione a Mosca

Nel 2010 è iniziato il programma delle 200 chiese a Mosca. Fino a oggi ne sono state costruite più di dodici dozzine, e altre 200 sono attualmente in costruzione, con un programma basato interamente su donazioni, e con l'obiettivo di avere almeno una chiesa a distanza di camminata in tutte le aree residenziali della città.

Il programma ha ampiamente superato il suo obiettivo originale: mai prima, nella storia del cristianesimo, sono state costruite così tante chiese nello stesso tempo in una singola città.

 
Immagini pasquali dalle Solovki

La fotografa Nadezhda Terekhova è riuscita in più occasioni a catturare l'anima dell'arcipelago monastico delle Solovki. Vi abbiamo già presentato due sue gallerie fotografiche invernali, una nel 2015 e l'altra nell'inverno del 2024; oggi vi presentiamo una galleria di foto del periodo pasquale, in cui il gelo dell'inverno inizia appena a ritirarsi.

 
L'Ucraina oggi: i primi vescovi confessori

In un articolo di Kirill Aleksandrov, osserviamo come le persecuzioni in Ucraina stiano rapidamente portando alla formazione di nuovi confessori della fede, il primo dei quali potrebbe essere il metropolita Ionafan (Eletskykh, nella foto) di Tulchyn, recentemente condannato in appello a 5 anni di carcere (nonostante abbia 75 anni e abbia appena subito un ictus).

 
Scelti i 3 candidati al trono patriarcale bulgaro

Il Santo Sinodo della Chiesa ortodossa bulgara ha annunciato i nomi dei tre candidati all'elezione a patriarca, che si terrà il 30 giugno.

I tre candidati sono i metropoliti Grigorij di Vratsa, locum tenens del trono patriarcale, Gavriil di Lovech e Daniil di Vidin.

È interessante notare che nessuno dei vescovi bulgari che avevano concelebrato con gli scismatici ucraini è entrato tra i candidati, mentre due di quelli che sono stati scelti (i metropoliti Gavriil e Daniil) sono tra i più zelanti oppositori della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina", su stretta base canonica.

 
Eterna memoria: arciprete James Bernstein

Il 17 giugno 2024, all'età di 78 anni, si è addormentato nel Signore l'arciprete James Bernstein (nella foto), testimone di conversione e sacerdote dell'Arcidiocesi antiochena d'America.

Cresciuto nel giudaismo conservatore, Arnold Bernstein visse una conversione a Cristo, che racconta nel libro Surprised by Christ, e iniziò un cammino che attraverso il mondo evangelico lo portò alla Chiesa ortodossa, dove ha servito per oltre trent'anni come sacerdote, difendendo con coraggio la fede nei tempi delle ultime aberrazioni ecclesiologiche.

Eterna la sua memoria!

 
I sospetti in Ucraina: il carcere o un viaggio a Copenaghen

Continuiamo a offrirvi prove dell'illegalità del sistema "legale" ucraino con un articolo di Kirill Aleksandrov che paragona la durezza del trattamento dei giornalisti ortodossi, imprigionati per mesi senza serie prove, e la mitezza del trattamento di ladri, stupratori e corruttori che se la cavano con ridicole misure cautelari. Il caso più eclatante è quello del tangentista di Odessa in vacanza-premio a Copenaghen per assistere a un concerto rock e per sfuggire alla chiamata di leva.

 
Atti di terrorismo nelle festività ortodosse: crimini rituali

Dopo che il fuoco di artiglieria delle forze armate ucraine sui civili nella regione di Kherson controllata dai russi ha ucciso o ferito diversi civili il 13 giugno (la Festa dell'Ascensione del Signore), il governatore di Kherson Vladimir Saldo ha affermato: "Per gli scismatici di Kiev che si sono allontanati dalla vera fede, questa è solo una scusa per intensificare il loro terrore. Non c'è più nulla di sacro nelle loro anime".

Maria Zakharova, rappresentante ufficiale del Ministero degli Esteri russo, ha osservato che Kiev non ha scelto per caso la Domenica della santa Trinità (Pentecoste) per lanciare un attacco con missili a grappolo che ha ucciso 4 persone (di cui tre bambini) e ferendone 153 mentre si godevano una giornata in spiaggia a Sebastopoli. 79 sono stati ricoverati in ospedale, alcuni in gravi condizioni; 27 dei ricoverati in ospedale erano bambini.

Nello stesso giorno, in Dagestan, terroristi islamici hanno attaccato una chiesa e una sinagoga a Derbent e la cattedrale di Makhachkala, uccidendo a Derbent l'arciprete Nikolaj Kotelnikov (nella foto), di 66 anni, tagliandogli la gola e bruciando la chiesa, e a Makhachkala il custode della cattedrale Mikhail, che ha salvato la vita ai fedeli dando loro il tempo di barricarsi nella chiesa.

Maria Zakharova ha definito l'attentato di Sebastopoli un "crimine rituale". "Sono assolutamente sicura che le date di tali eventi – sebbene siano diventati eventi regolari – come questi atti terroristici di Zelenskij non siano state scelte a caso. Il giorno della santa Trinità. E comprendiamo anche qual è l'essenza del regime di Kiev: un profondo odio per tutto ciò che è connesso con la Russia, con la cultura russa. E, naturalmente, per l'Ortodossia e il cristianesimo nel suo insieme. Questi crimini rituali, come devono essere chiamati, coincidono proprio con i grandi giorni di festa", ha dichiarato Zakharova al canale televisivo Russia 24.

Non immaginiamoci che il terrorismo nel Dagestan abbia motivazioni diverse da quelle del terrorismo del regime di Kiev, mentre i soldati del Dagestan combattono e muoiono nell'operazione militare speciale russa.

 
L'Ortodossia in Vietnam: il piano miracoloso di Dio

Vi presentiamo una breve descrizione dello sviluppo della Chiesa ortodossa in Vietnam, dovuto principalmente a un crescente numero di devoti giovani locali.

 
Accogliere i convertiti nella Chiesa ortodossa

Vi presentiamo una riflessione di padre Lawrence Farley sul tema delicato e molto dibattuto della ricezione dei convertiti, con una serie di considerazioni teologiche molto appropriate.

 
I 10 luoghi più interessanti della regione russa di Vladimir (FOTO)

Vi proponiamo un viaggio in una delle regioni più antiche della Russia, con le sue principali attrattive artistiche, religiose e culturali.

 
Foto dal pellegrinaggio al Monte Athos

Ringraziamo il diacono Nicolae e il gruppo dei nostri pellegrini che ci hanno inviato una galleria di foto del loro soggiorno al monte Athos in questi giorni, e seguiamoli nelle visite agli eremi monastici e nella salita alla sommità del monte.

 
Onori postumi dalla Chiesa e dallo Stato al sacerdote martirizzato in Dagestan

La Chiesa russa non dimentica mai i suoi figli, soprattutto quelli che hanno dato la vita per la fede: così, accanto agli onori che le autorità civili russe hanno dedicato all'arciprete Nikolaj Kotelnikov (nella foto) e al custode Mikhail Vavilin, assassinati dai terroristi in Dagestan lo scorso 23 giugno, è stato avviato il processo che potrà portare alla loro venerazione come martiri.

 
Un'intervista nel giorno dello Spirito Santo del 2024

Eccovi in traduzione italiana l'ultima intervista rilasciata dal nostro confratello, l'arciprete Andrew Phillips, che parla di diverse esperienze del suo passato, tra cui la scoperta dell'Ortodossia e le difficoltà sperimentate dagli ortodossi occidentali. Abbiamo trovato particolarmente interessante la testimonianza di un pellegrino ortodosso a Roma, che per trovare l'autentica Ortodossia deve scendere sotto terra, evitando le decorazioni del secondo millennio (è la stessa nostra esperienza).

 
Il nuovo patriarca di Bulgaria: chi è, e cosa accadrà in seguito?

A grande sorpresa, come nuovo patriarca della Bulgaria è stato eletto il metropolita Daniil di Vidin (al secolo Atanas Nikolov, nella foto), forse il peggior incubo del Fanar, una scelta confermata dalla sprezzante partenza del patriarca Bartolomeo da Sofia invece di partecipare alle celebrazioni dell'elezione. In un'analisi di Konstantin Shemljuk, vediamo come questa scelta sia a un tempo molto importante (per la centralità della canonicità e del diritto nella Chiesa ortodossa) e molto difficile (per le prevedibili ripercussioni, che sono già iniziate).

 
Galleria fotografica: Pasqua 2024

Ci rendiamo conto che suona un po' strano presentarvi la nostra galleria fotografica completa della Pasqua quando ormai è passata la festa della Pentecoste, e siamo già entrati nel digiuno degli Apostoli. A nostra discolpa possiamo solo dire che la galleria (di notevoli dimensioni) ha richiesto tempo per essere adattata e sistematizzata. Un caro ringraziamento al nostro amico Pino Scali per il suo apporto professionale, e un augurio a tutti i lettori del sito (che siano stati presenti o meno alla funzione pasquale) di poter rivivere almeno in parte quel momento.

 
Ancora su Jordan Peterson e i cristiani ortodossi

Nel gennaio del 2023 vi abbiamo presentato un parere del professor Jordan Peterson (nella foto) sul cristianesimo ortodosso. Il testo che vi avevamo tradotto spiegava in modo abbastanza esauriente il pensiero del popolare docente canadese di psicologia su ciò che distingue i cristiani ortodossi dai cattolici e dai protestanti. Non spiegava, tuttavia, perché Jordan Peterson si fosse messo a parlare di un fenomeno religioso che non rientrava direttamente nelle sue competenze accademiche. In questi giorni abbiamo avuto modo di riascoltare le parole di Jordan Peterson in un contesto un po' più ampio, e abbiamo visto che il suo parere sui cristiani ortodossi deriva dal fatto che riceve moltissime lettere di complimenti e di supporto proprio dai cristiani ortodossi, e questo lo ha spinto ad approfondire la loro psicologia.

Siamo lieti di offrivi l'integrazione al testo da noi già pubblicato, con la possibilità di andare a riascoltare direttamente, per chi capisce l'inglese, le parole dello stesso professore in materia.

 
Come non travisare le parole di un famoso padre spirituale

In questi giorni circola in rete un testo di padre Cleopa Ilie (nella foto) con un insegnamento spirituale che, nel particolare contesto dell'Ortodossia di lingua italiana, è piuttosto fuorviante e fuori luogo. Vi presentiamo le nostre riflessioni a riguardo, per aiutare i lettori italiani a non farsi trascinare da detti di padri ortodossi che fuori dal loro contesto originale perdono molto del loro senso.

 
L'arcivescovo Elpidophoros contro i santi Padri sull'americanismo

Vi presentiamo un saggio di Walt Garlington che smonta le dichiarazioni dell'arcivescovo Elpidophoros alla festività americana del 4 luglio, mettendo a paragone la sua enciclica con l'insegnamento patristico ortodosso. Ma questo saggio non è solo una critica, perché termina con un appello di assoluto buon senso a cercare di radicare la fede ortodossa nelle vere culture locali, piuttosto che nei poteri politici del momento.

 
Un complimento al patriarca Bartolomeo

Quanti ci seguono da anni sanno che non siamo mai stati particolarmente clementi nei confronti del patriarca Bartolomeo di Costantinopoli, ma se un gesto merita davvero un complimento, non ci tiriamo indietro.

Nella sua visita privata a Torino del 5 luglio 2024, comunicata al pubblico dall'arcidiocesi di Torino e dalla stampa cattolica diocesana, il patriarca Bartolomeo ha seguito un rigido protocollo, visitando, in quest'ordine:

1) Il Duomo di Torino, in cui è conservata la santa Sindone;

2) Palazzo Reale, con la Cappella della Sindone;

3) il Museo della Sindone;

4) La parrocchia del suo Patriarcato.

Questa successione di eventi dice molto sulle priorità di una visita patriarcale a Torino. In modo non molto dissimile si erano svolte le visite del nostro patriarca Kirill (allora metropolita, e capo del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne) nel 1998 e nel 2000. Anche in quei casi ci furono visite alla Sindone, convegni e conferenze sulla Sindone, e solo in ultima analisi un Vespro celebrato presso la nostra comunità.

Di fronte a tali priorità, suona paradossale che qualcuno abbia preferito fare una copertura della recente visita patriarcale senza nominare nemmeno una volta la Sindone, neppure di sfuggita.

Siamo comunque molto contenti che il patriarca Bartolomeo abbia seguito una scala di valori che conferma quale sia il principale punto d'interesse delle centinaia di migliaia di fedeli ortodossi che visitano Torino. Ci auguriamo che lo capiscano anche gli ortodossi sindonofobi locali, da anni impegnati con zelo a segare il ramo su cui essi stessi stanno comodamente seduti.

 
La montagna che porta l'impronta del Signore

Come già più volte in passato, nella nostra parrocchia organizziamo anche quest'anno un pellegrinaggio in Terra Santa (continuando a pregare per una pace giusta nella regione). Nel frattempo, vi presentiamo una breve panoramica del Monte degli Ulivi, una delle mete di pellegrinaggio più importanti a Gerusalemme.

 
Le tre chiese "sul sangue versato" della Russia

Eccovi una descrizione delle tre celebri chiese della Russia chiamate "sul sangue versato", perché costruite sui luoghi della morte violenta di alcuni membri della famiglia imperiale russa.

 
Come confutare una giornata di balle mediatiche su scala nazionale

Ringraziamo Nicolai Lilin per la sua continua attività di confutazione delle bufale che il nostro sistema "informativo" ci presenta sul conflitto in Ucraina. Dopo un giorno di continue accuse sui cattivi russi che avrebbero bombardato l'ospedale pediatrico di Kiev, vediamo come il missile incriminato sia un dono americano al regime ucraino, che usa questi missili come armi contraeree... in modo criminale, perché queste armi non vanno usate in aree urbane, per evitare proprio gli incidenti come quello dell'ospedale. La vicenda (con tanto di montatura mediatica, e purtroppo con vittime umane) è la stessa della cattedrale di Odessa poco meno di un anno fa. Invitiamo quelli che vogliono farsi un'idea obiettiva di quel che succede in Ucraina a iscriversi al canale Telegram di Nicolai.

 
Come proteggersi da un grosso scandalo in arrivo

La Chiesa russa è stata appena fatta oggetto di un'ondata di scandalo mediatico in seguito alle accuse di condotta impropria del metropolita Ilarion (Alfeev) di Budapest con uno dei suoi assistenti, il giovane russo-giapponese Georgij Suzuki (a destra nella foto, accanto al metropolita).

La coincidenza dell'apertura di questo vaso di Pandora (dove, se qualcosa c'è stato, è avvenuto lo scorso gennaio) e delle recenti polemiche attorno all'opera di mediazione di Viktor Orbán tra Mosca e Kiev è un po' troppo sospetta per non lasciar pensare che lo scandalo sia stato ben orchestrato, quanto meno per la sua tempistica. Non ci sembra un caso che a ogni lancio di sterco contro il metropolita russo ce ne sia un altro equivalente contro il premier ungherese.

L'ambito dello scandalo è comunque la sfera religiosa, e in questo caso sembra che non siano stati risparmiati gli sforzi. Una delle prime coperture mediatiche in italiano è dell'outlet internazionale gloria.tv, che tuona un giorno sì e uno pure contro papa Bergoglio, ma che non ha perso l'occasione di accusare anche la gerarchia ortodossa russa in ogni lingua immaginabile.

Che cosa fare quando l'onda di sterco colpirà anche le nostre comunità? Prima di tutto, dobbiamo ricordare che la Chiesa è fondata su Cristo, e non su qualsivoglia dei suoi vescovi. In secondo luogo, possiamo ridimensionare le voci sull'importanza del metropolita Ilarion, che lo presentano da decenni come "il numero due della Chiesa russa", "l'erede di Kirill" o "il prossimo patriarca". Così come Mark Twain ebbe modo di scrivere "Le voci sulla mia morte sono fortemente esagerate", anche le voci sull'importanza del metropolita Ilarion sono state ingigantite da chi negli incontri internazionali vedeva solo lui come rappresentante del Patriarcato di Mosca e lo sentiva parlare in un elegante inglese accademico. In realtà, pur avendo un ruolo di tutto rispetto nella gerarchia della Chiesa russa, il metropolita Ilarion non è mai stato il "vice-patriarca", e a nostra conoscenza, non si è mai presentato come tale. In terzo luogo, dovremo invitare a lasciare che le verità dei fatti legalmente rilevanti siano appurate dalle autorità competenti, e ricordare che se il giornalismo può (anzi, deve) lanciare l'allarme su notizie sospette, non compete al giornalismo emettere le sentenze legali definitive sui fatti.

 
Debolezza e riluttanza di fronte alla persecuzione

In un saggio di Kirill Aleksandrov, vediamo come molte delle caratteristiche delle persecuzioni degli antichi cristiani si applicano piuttosto bene anche all'attuale persecuzione degli ortodossi ucraini, con simili motivazioni che portano alla confessione della fede o all'apostasia.

 
4 motivi per cui il nuovo patriarca di Bulgaria è una vittoria per l'Ortodossia mondiale

Vi presentiamo un saggio dal blog Orthodox Reflections che commenta l'elezione del patriarca Daniil, e le conseguenze positive che questa elezione ha sull'ecumene ortodosso.

 
Una preghiera significativa

Quella che vedete nella foto è una preghiera in ginocchio per la cessazione delle ostilità in Ucraina. Niente di particolare in sé: chi sia stato nella nostra parrocchia da oltre due anni a questa parte ci vede fare la stessa cosa, poco prima delle ectenie per i catecumeni, in una qualsiasi Liturgia domenicale o festiva.

La cosa interessante è piuttosto che queste preghiere sono officiate all'aperto nella regione di Rovno, nell'Ucraina nord-occidentale. Possono essere un segno del fatto che le cose stanno cambiando attorno a questa comunità della Chiesa ortodossa ucraina canonica, perché se gli stessi chierici e fedeli si fossero azzardati a pregare in strada per la pace (anziché per la vittoria del regime ucraino) negli scorsi due anni, sarebbero stati immediatamente presi d'assalto per "azioni anti-patriottiche".

Momenti come questi ci fanno legittimamente sperare che la fine di questo tunnel di persecuzioni sia ormai in vista.

 
Confutazione dell'accusa protestante di "mariolatria"

Una delle cose che uniscono cattolici e ortodossi è l'essere vittime delle accuse di "mariolatria" da parte dei cristiani evangelici. Queste accuse non si limitano alla venerazione della Madre di Dio, e si estendono a tutta una serie di punti tradizionali della fede cristiana. In questo caso è utile l'intervento di un esperto apologeta, e Amir Azarvan ci offre una spiegazione di parte ortodossa su come la venerazione della Madre di Dio sia tanto radicata nella fede apostolica quanto i più tradizionali dogmi cristologici e trinitari.

 
Nuovi martiri del XX secolo: il metropolita Vladimir di Kiev

In un saggio di Kirill Aleksandrov, vi presentiamo la vita del primo martire dell'episcopato russo sotto la persecuzione sovietica, ucciso proprio sotto le mura della Lavra delle Grotte di Kiev negli stessi giorni in cui a Mosca un Concilio si adoperava ad affrontare le sfide dell'epoca.

 
Il Dipartimento di Stato americano vede la persecuzione della Chiesa ortodossa ucraina

Oggi analizziamo una notevole inversione di tendenza rispetto alla passata cecità delle autorità americane sulle ingiustizie contro la Chiesa ortodossa ucraina: forse non è ancora abbastanza per un intero rovesciamento dello sporco gioco politico-religioso che abbiamo visto intensificarsi negli ultimi anni, ma è certamente una mossa nella direzione giusta.

 
Cosa aspetta la Chiesa ortodossa ucraina se Trump diventa presidente

Gli ortodossi ucraini hanno tutti i motivi di essere interessati ai cambiamenti che l'elezione di Donald Trump, data ormai per favorita, potrebbe portare alla loro Chiesa e al loro paese. Vediamo quali sono queste prospettive in un'analisi di Konstantin Shemljuk.

 
Memoria di sant'Atanasio, abate del Monte Athos

Il 5/18 luglio la Chiesa commemora sant'Atanasio del Monte Athos, fondatore della Grande Lavra, assieme ai sei confratelli con i quali morì in un incidente di cantiere poco dopo l'anno 1000. Vi presentiamo un breve schizzo biografico del santo, sul quale peraltro abbondano interessanti racconti aneddotici.

 
La Chiesa romena risponde alle critiche alla canonizzazione dei santi legati al movimento dei legionari

La Chiesa ortodossa romena sta canonizzando 16 martiri e confessori del XX secolo, tra cui alcuni aperti simpatizzanti della Guardia di Ferro. Questo non poteva non suscitare lo sdegno delle organizzazioni ebraiche dedicate alle vittime della Shoah, per cui il Patriarcato di Romania si è trovato a dover rispondere ad accuse ben circostanziate. Vi presentiamo un articolo su questa risposta, lasciando a voi il giudizio sull'applicabilità delle argomentazioni a numerosi casi concreti della storia.

 
Il pericolo del tradizionalismo nella Chiesa

Vi presentiamo un articolo del vescovo Petru (Pruteanu) su un tema che sembrerà strano a chi è abituato a considerare la Chiesa ortodossa come un "bastione di tradizione": in realtà lo è, ma non solo perché si oppone a certe deformazioni (un tratto comune ai "tradizionalismi" di ogni tipo), ma piuttosto perché si sforza di vivere la verità del Verbo di Dio incarnato.

 
Il senatore J.D. Vance: una domanda alla Chiesa ortodossa russa

In una rassegna di quanto gli è successo negli ultimi anni, originato da una decisione della ROCOR in Gran Bretagna di insistere sul ribattesimo dei non ortodossi a totale esclusione della secolare pratica della Chiesa ortodossa russa, l'arciprete Andrew Phillips (nella foto) pone una domanda in relazione alla figura di James Vance, il senatore scelto da Trump nella corsa alla vicepresidenza degli Stati Uniti. Vance, un cattolico filo-russo, sarebbe contento di una Chiesa russa che ritiene che i cristiani cattolici siano non battezzati?

 
Una risposta ortodossa al tema della globalizzazione

Vi presentiamo uno dei rari interventi ortodossi in tema di globalizzazione, che il nostro amico vescovo Petru (Pruteanu) aveva presentato a un congresso internazionale in Moldova diversi anni or sono, ma ancora decisamente di attualità.

 
I 10 fatti principali sulla cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca

Vi abbiamo già presentato nel 2013 una descrizione illustrata a disegni della cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca. Crediamo che dopo 11 anni non sia sbagliato ritornare sui nostri passi con un altro articolo che sottolinea i fatti più importanti legati alla chiesa principale della Russia.

 
Intervista a un'occultista divenuta ortodossa

Dal blog Journey To Orthodoxy di padre John Peck, che raccoglie molte testimonianze di conversione all'Ortodossia, oggi vi presentiamo un'intervista insolita ma molto rivelatrice a Justine Alter, una maga cerimoniale il cui cammino verso Cristo non è iniziato prima, ma dopo il catecumenato e il battesimo ortodosso. Storie come questa ci dovrebbero far riflettere molto attentamente sulle persone che vogliono entrare nella Chiesa più come una ricerca di una via di potere che come un cambiamento di vita interiore.

 
La passione per Esphigmenou: cosa succede sul Monte Athos?

In questi giorni il mondo ortodosso è scosso da notizie minacciose su una possibile azione di forza della polizia greca sul monastero oltranzista di Esphigmenou. "Niente di nuovo sotto il sole": noi vi abbiamo informati di quanto succede attorno a questo monastero fin dal 2013. Tuttavia, l'azione odierna non ha solo a che vedere con una questione interna dell'Ortodossia greca, ma del potenziale uso del Monte Athos come leva geopolitica. In un nuovo articolo di Konstantin Shemljuk, cerchiamo di analizzare questo scenario in dettaglio.

 
Due testimonianze di storia della fede ortodossa

Da Sergiev Posad e da Sebastopoli, arrivano due notizie molto significative che valorizzano la storia dell'Ortodossia russa:

1) Il Santo Sinodo della Chiesa russa ha deciso di istituire la festa della recente traslazione dell'icona della Trinità di Rubljov alla Lavra della Trinità e di san Sergio. La festa, che sarà celebrata per la prima volta il 9/22 giugno 2025, fissa nella memoria della Chiesa il ritorno alla vita di fede di quanto è stato sottratto dalla rivoluzione bolscevica.

2) Sul sito dell'antica Chersoneso (Korsun) in Crimea, luogo del battesimo di san Vladimir e della nascita della Chiesa russa, il 30 luglio aprirà un complesso ecclesiastico-museale in grado di accogliere gratuitamente 50.000 visitatori al giorno, e di cambiare per sempre il fulcro dell'attrazione di Sebastopoli nel mondo. Questo parco storico-archeologico corona 200 anni di scavi che hanno portato alla luce quasi 7 milioni di artifatti.

 
Come salvarono le reliquie di san Sergio di Radonezh

Vi presentiamo il resoconto di una storia avventurosa che ha avuto come protagonista principale le reliquie di uno dei santi più amati della Russia. Scoprirete come un gruppo di coraggiosi fedeli (che comprendeva laici, monaci, preti, vescovi e perfino patriarchi) ha sfidato le regole e le censure del regime comunista per salvare il capo di san Sergio di Radonezh dalle profanazioni.

 
Monomakhos ritorna online

Dopo un'assenza di alcuni mesi (da prima della Pasqua del 2024), i nostri amici George e Gail Michalopulos hanno rilanciato il loro blog, che per tanti anni ci ha aiutato a capire aspetti meno noti del mondo ortodosso, fornendo soprattutto un importante monitoraggio delle malefatte compiute dai vescovi. Nonostante l'idea di "qualcuno che combatte da solo" (che è il significato del termine greco monomakhos), George e Gail sono al centro di una numerosa e determinata rete di cristiani ortodossi che non sono disposti a svendere la loro fede al potere secolare di turno. Siamo anche noi al loro fianco in questa lotta.

 
La polizia greca sta pianificando di attaccare anche i monasteri russi e stranieri sull'Athos?

Vi presentiamo le considerazioni di Nick Stamatakis, il redattore di Helleniscope, sulle motivazioni per cui proprio ora sentiamo di nuovo parlare come di una "nuova emergenza" del conflitto relativo al monastero di Esphigmenou, un problema che in realtà si sta trascinando sul monte Athos da quasi mezzo secolo.

 
Sviluppi del caso del metropolita Ilarion

Come vi avevamo preannunciato tre settimane or sono, non accenna a fermarsi la polemica attorno al metropolita Ilarion (Alfeev), che il Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa ha sospeso il 25 luglio dal suo incarico di metropolita di Budapest e Ungheria, nonché dai suoi altri incarichi ecclesiastici istituzionali, in attesa dei risultati di un'indagine, in seguito alle accuse di molestie da parte del suo assistente Georgij Suzuki. Mentre invitiamo i nostri lettori a seguire il caso formandosi una propria opinione informata, riteniamo utile puntualizzare alcuni aspetti:

- La sospensione temporanea dagli incarichi non è una condanna, ma una misura di cautela per la durata del periodo delle indagini sul caso (non solo quelle di polizia: anche la Chiesa ha aperto un'indagine interna). Ricordiamo come nella Chiesa russa non vige la politica di nascondere gli scandali: i tribunali ecclesiastici e le commissioni d'indagine sui casi di scandali funzionano attivamente. Un'altra possibile ragione della sospensione è il fatto che il metropolita Ilarion non si è nascosto dietro una cortina di silenzio, e ha rilasciato attivamente commenti ai media (cosa che potrebbe anche indicare che non ha nulla da nascondere). In tal caso, tali commenti non coinvolgono più la Chiesa e le sue amministrazioni, ma sono fatti a titolo personale.

- La diocesi di Budapest e dell'Ungheria non è ampia, ma sembra compatta nella difesa del suo vescovo. Il 10 luglio, i 15 sacerdoti, arcipreti e diaconi che compongono il clero della diocesi ungherese hanno firmato una lettera aperta a sostegno del metropolita, elogiandone la "purezza di vita e l'alto carattere morale" e sollecitando la comunità ortodossa ungherese e il pubblico più ampio a ignorare le accuse di Suzuki. Secondo l'arciprete Nikolaj Kim, portavoce della diocesi di Budapest e dell'Ungheria, "Le accuse di abusi sessuali mosse da Suzuki sono così incoerenti e poco convincenti che è difficile crederci", soprattutto dopo un'attesa di ben sei mesi da quando Suzuki aveva lasciato l'Ungheria.

- Gli analisti politici non hanno praticamente alcun dubbio che lo scandalo sia stato orchestrato ad arte: Suzuki ha lasciato l'Ungheria a gennaio, e le sue accuse sono state pubblicate a luglio, proprio nel preciso momento in cui Viktor Orbán visitava la Russia suscitando il risentimento di tutto il mondo atlantista. Va inoltre ricordato che il discredito di una figura importante del Patriarcato di Mosca (soprattutto di una figura che godeva finora di una buona reputazione e che non era soggetta ad alcun tipo di sanzioni internazionali) è una manna dal cielo per i servizi segreti del blocco atlantista.

- Una questione separata dalle accuse di molestie è l'opulenza dello stile di vita del metropolita Ilarion. Sembra che Suzuki, forse più per demolire la reputazione del metropolita che non per sostenere le accuse di un suo comportamento inidoneo, si sia dato da fare presentare Ilarion come un ipocrita che dietro l'apparenza monastica fa una vita da gaudente. Ora, chi è veramente addentro alle vite dei vescovi di alto profilo diplomatico (e quella del metropolita Ilarion ricade indubbiamente in questo campo) sa che lo stile di vita di questi vescovi è quasi per necessità equiparato a quello degli ambasciatori: per quanto abbiano fatto il voto monastico di povertà, non è facile per loro vivere uno stile di vita modesto. Inoltre, il metropolita Ilarion gode anche di una notevole rendita personale (derivante dai diritti d'autore sui numerosi libri da lui scritti), che resta in ogni caso a sua disposizione.

- Se lo scopo principale di tutta questa buriana mediatico-giudiziaria è (come sembra verosimile) quello di screditare nei media la Chiesa ortodossa russa (e per prendere i proverbiali due piccioni con una sola fava, anche l'Ungheria di Orbán), è probabile che la storia si sgonfi entro pochi mesi, tanto il danno che si doveva fare è già stato fatto.

 
Perché dobbiamo celebrare funzioni religiose nelle chiese in rovina?

La chiesa dei santi Pietro e Paolo a Edelevo (nella foto) è uno dei tanti luoghi di culto dissacrati e lasciati in rovina in Russia. Non essendo stata completamente distrutta, ora vede celebrazioni saltuarie del metropolita Longin (Korchagin) di Simbirsk, insieme a chierici e fedeli che non vogliono che questo luogo sia dimenticato. Ascoltiamo nelle parole del metropolita le ragioni per non perdere queste testimonianze di fede.

 
Blasfemia alle Olimpiadi: come dovrebbero rispondere i cristiani ortodossi?

Tutto il mondo dei credenti sta reagendo al baccanale blasfemo con cui un potere sfacciatamente anticristiano ha fatto iniziare le Olimpiadi di Parigi. Da parte ortodossa può sembrare che le reazioni siano meno immediate e acute, ma non mancano affatto: vi presentiamo un articolo dell'Unione dei giornalisti ortodossi che offre linee guida sul comportamento dei cristiani ortodossi (ma anche di molti altri credenti) di fronte a questo abominio.

 
La Trinità di Rubljov ritorna al suo posto legittimo

Dopo più di un secolo di assenza, l'icona della Trinità di Rubljov è stata riportata al suo posto storico sull'iconostasi della cattedrale della Trinità, nella Lavra della Trinità e di san Sergio fuori Mosca.

Inizialmente l'icona era posta davanti all'iconostasi su un grande supporto, ma ora è stata collocata sull'iconostasi stessa, in una teca appositamente preparata e climatizzata per preservare il suo stato attuale.

Ci fa piacere, come torinesi, sapere che i team di conservazione di queste importanti icone possono valersi dell'esperienza maturata con la conservazione in teca della Sindone di Torino, che è oggetto di attenzione di molti uomini di scienza e di fede della Russia.

 
Tre lezioni spirituali dalla Convention Nazionale Repubblicana

Vi presentiamo alcune riflessioni su un recente evento politico americano che ha lasciato lezioni importanti per i cristiani ortodossi, tra cui una evidente distinzione tra venerazione e adorazione, che servirà nei decenni futuri come straordinario strumento apologetico ortodosso verso il mondo evangelico.

 
Esarcato del Fanar in Ucraina: cosa c'è dietro la messa al bando della Chiesa ortodossa ucraina

Così come si sta disfacendo la popolarità della giunta di Zelenskij, anche la credibilità dell'anti-Chiesa di Dumenko è al suo minimo. Tuttavia, non bisogna abbassare la guardia pensando che il Fanar non continui a interferire negli affari degli ortodossi ucraini, preparando nuove trame. Una di queste trame è l'oggetto di un nuovo editoriale dell'Unione dei giornalisti ortodossi, che ha avuto conferme di un piano di estensione dell'Esarcato di Costantinopoli in Ucraina, accoppiato alla sempre minacciata messa al bando della Chiesa ortodossa ucraina

 
Visita dello ieromonaco Iriney a Torino

Siamo stati molto onorati della visita del nostro confratello, lo ieromonaco Iriney (Pikovskiy), a Torino. Padre Iriney ci conosce e ci fa visita da oltre un decennio, ed è un prezioso tramite tra la nostra parrocchia e la fratellanza del monastero Sretenskij di Mosca.

Ci auguriamo di rivedere presto padre Iriney a Torino (se non prima, questo desiderio potrà realizzarsi in occasione dell'ostensione della Sindone prevista per il 2025).

 
Tre gallerie fotografiche dal nuovo complesso museale della Crimea

Vi presentiamo tre momenti di foto-reportage dal complesso museale-ecclesiastico inaugurato presso Sebastopoli il 30 luglio: il primo ritrae la consacrazione delle chiese del complesso, il secondo ci offre una visione notturna dell'insieme, e il terzo ci porta all'interno di uno dei tre musei, quello dedicato alla storia della Crimea e della Novorossija.

 
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