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San Cipriano di Cartagine sul primato

Caricato nella sezione "Confronti" dei documenti un saggio sulla concezione del primato nelle opere ecclesiologiche di San Cipriano di Cartagine.

 
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L'icona della Dormizione dietro alla cantoria

 
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Tonsura di padre Gregory (Woolfenden)

Padre Andrea tonsura al monachesimo padre Gregory (Woolfenden), 11 luglio 2004

 
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Il coro della parrocchia di santa Croce

 
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Axios! Pesentazione del nuovo diacono

 
Japoneză

ロシア正教会・モスクワ総主教庁

「トゥリンの主教聖マクシム」正教会

住所 Strada Val San Martino 7 - Torino 10131

電話番号 (+39) 340-672-1375

トリノに位置し、モスクワ総主教庁に属する本正教会はトリノの初代主教であり、聖師父(教父)でもある聖マクシム(マッシモ) (San Massimo di Torino - 5世紀)に捧げられています。聖マクシムの記憶日は625日(旧暦に従う正教徒は78日)に行われます。

フランス、イタリア、スイス、スペイン、ポルトガルにあるモスクワ総主教庁の他の教会と同様に、本正教会はコルスン主教区に設立されました。

1993年にイタリア人の正教徒のコミュニティーが現在の聖マクシム教会を誕生させました。設立当初そのコミュニティーは奉神礼の為の常設の場を持たず、市内の様々な場所で祈祷が行われていました。

2001年にトリノの丘陵地にある至聖なる贖罪者の教会(上の写真参照)を割り当てられました。

奉神礼(典礼)はロシア正教会のティピコン(祈祷のルールや模範)に従っており、奉神礼の言語は信徒者の出身地によって様々で、イタリア語、教会スラヴ語、ルーマニア語が主に使われています。

信徒者の大半はモルドバ共和国出身で、ウクライナ人、ロシア人、イタリア人正教徒も多く、その他の国(ベラルーシ、ルーマニア、旧ユーゴスラビア、ジョージア、ブルガリア)の出身者もいます。

ロシア正教会を常に特徴づけてきた宣教の精神を土台として、私たちの教会はピエモンテとヴァッレ・ダオスタにいるモスクワ総主教庁(加えてスラヴ系正教会の伝統に属する正教会)の信徒者を司牧するという役割に則り、西方における正教の伝道を通して真に地域に根ざしたコミュニティーの構築に活動を展開しています。

本教会を設立したイタリア人正教徒は、その設立だけでなく、イタリアへの移民を歓迎することにも努めてきました。

正教会に関心を持つすべての人のために、特に祈祷文や聖歌を現地の言葉に翻訳することによって、私たちは正教のメッセージを文化的に根付かせるための活動も試みています。

正教会の信仰の証は他のキリスト教教派の代表者との理想的な関係を求めることから切り離すことができません。ゆえに、私たちの教会はトリノの様々なキリスト教徒と信仰に関する課題を中心に積極的な対話を行っているものの、エキュメニカルな合同礼拝を拒否しなければならないという立場にあります。なぜなら、エキュメニズムは教会の教義を矮小化し、時には信仰箇条における混乱をもたらすリスクを伴うからです。むしろ、私たちは、移民を歓迎し、彼らを私たちの町での生活と結びつけるという共通の努力に加えて、キリスト教の根源(および私たちが共有している教会の伝統に関して私たちが忘れてしまった全てのこと)をもう一度思い出すための対話を提案しています。

誰もが分かっていて、かつ基本的なキリスト教の諸問題の一つはコミュニティー生活を維持することであります。私たちにとってこれはしばしば達成することが難しい問題です。私たちの教会は異なる社会階層、文化的背景を持つ人々で構成されており、同時に彼らは言葉の壁と精神性の違いに対処しなければならないのです。

聖マクシム正教会は資金を持たず、信徒者全員の寛大な心だけによって支えられているとはいえ、最近移住してきた多くの正教徒が依然として厳しい経済状況に置かれていることを忘れることはできません。ですから、私たちは奉神礼や祈祷と並行して、可能な限り貧しい人々を支援することに努めています。

 
La Veglia di Tutta la Notte

“Il Sacrificio della Sera”

Una nuova serie di commentari sul significato e la struttura della Veglia di Tutta la Notte

Prefazione

Cristo ha denunciato gli scribi del suo tempo per avere elevato riti e rituali al livello di esaltate virtù religiose, e ha insegnato che il solo servizio appropriato a Dio è quello “in spirito e verità” (Gv 4:24). Denunciando l’attitudine legalistica verso il sabato, Cristo ha detto che “il sabato è fatto per l’uomo, e non l’uomo per il sabato.” (Mc 2:27). Le parole più dure del Salvatore erano dirette contro la devozione farisaica alle forme rituali tradizionali. D’altro canto, Cristo stesso ha visitato, insegnato e pregato nel Tempio di Gerusalemme, come hanno fatto i suoi apostoli e discepoli.

Non solo il cristianesimo non ha abbandonato il rituale, ma con il tempo, nel suo sviluppo storico, ha stabilito il proprio complesso sistema di culto. Ciò non costituisce in sé una contraddizione? La preghiera privata non è sufficiente per il cristiano?

La fede espressa solo nella propria anima diviene un’astrazione piuttosto che una realtà viva. Perché la fede divenga una fede viva, la si deve realizzare nella vita. La partecipazione ai riti religiosi in chiesa è la realizzazione della fede nelle nostre vite, e chiunque non si limita a contemplare la fede ma la vive, di necessità partecipa alla vita liturgica della Chiesa di Cristo, frequenta la chiesa, conosce e ama l’ordine delle funzioni della Chiesa.

Nel suo libro Il cielo sulla terra: Il culto della Chiesa orientale, l’arciprete Alexander Men’ spiega come segue la necessità di forme esterne di culto:

“…Tutta la nostra vita, nelle sue più diverse manifestazioni, è rivestita di rituali. La parola “rituale” viene dal verbo “vestirsi,” “rivestire.” Gioia e tristezza, saluti quotidiani, approvazione, delizia e indignazione, tutto assume forme esterne nella vita umana. Pertanto, che diritto abbiamo di spogliare di queste forme i nostri sentimenti verso Dio? Che diritto abbiamo di rigettate l’arte cristiana, e i rituali cristiani? Le parole delle preghiere, gli inni di rendimento di grazie e di penitenza, che sono sorti dalle profondità dei cuori di grandi teologi, grandi poeti, grandi melodi, non sono privi di benefici per noi. L’immersione in queste realtà è una scuola per l’anima, che la educa a un genuino servizio all’Eterno. Gli offici di culto ci conducono all’illuminazione, all’elevazione dell’uomo, e nobilitano la sua anima. Così, il cristianesimo, servendo Dio ‘in spirito e verità’, preserva rituali e riti….”

Il culto cristiano nel senso più ampio del termine è noto collettivamente come “liturgia,” ovvero, attività comune, preghiera comune, mentre la scienza del culto è nota come “liturgica.”

Cristo disse, “ dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro.” (Matteo 18:20). Si possono definire gli offici divini come la focalizzazione dell’intera vita spirituale di un cristiano. Quando una moltitudine di persone è ispirata dalla preghiera comune, essi si trovano circondati da un’atmosfera spirituale che permette la vera preghiera. A quel punto, i fedeli entrano in una comunione mistica, ovvero sacramentale, con Dio, uno stato essenziale per la genuina vita spirituale. I santi padri della Chiesa insegnano che così come un ramo spezzato da un albero muore perché privato della linfa di cui ha bisogno per continuare a vivere, così una persona separata dalla Chiesa non riceve più quella forza, quella grazia che risiede nei divini offici e misteri della Chiesa, e che è essenziale per la vita spirituale dell’uomo.

Padre Pavel Florenskij, un famoso teologo russo dei primi anni del XX secolo, chiamava gli offici divini “la sintesi delle scienze” poiché all’interno del tempio, tutta la sostanza dell’uomo è nobilitata. Tutto in una chiesa ortodossa è essenziale: la sua architettura, il profumo dell’incenso, la bellezza delle icone, il canto del coro, l’omelia e le azioni che vi si compiono.

Le azioni compiute in un officio divino ortodosso sono distinte dal loro realismo religioso, un’immediatezza che pone i fedeli in stretta vicinanza ai principali eventi del Vangelo, e per così dire, rimuovendo le barriere del tempo e dello spazio tra chi prega e gli eventi commemorati. Durante le funzioni della Natività, non solo ricordiamo la nascita di Cristo, ma di fatto Cristo nasce misticamente. Allo stesso modo, egli risorge nella santa Pasqua. Si può dire la stessa cosa della sua trasfigurazione, del suo ingresso a Gerusalemme, della cena mistica, della passione, sepoltura e ascensione, e di tutti gli eventi nella vita della santissima Madre di Dio, dalla sua nascita alla sua dormizione. Attraverso i suoi offici divini, la vita della Chiesa si rivela come compimento mistico dell’incarnazione di Dio. Il Signore continua a vivere nella Chiesa e nella stessa immagine umana che, una volta manifestata, continua a vivere in ogni tempo, e alla Chiesa è data la capacità di portare alla vita ricordi di eventi divini, di dotarli di potere, affinché noi possiamo diventare i loro nuovi testimoni e partecipanti. Così tutti gli offici divini assieme acquistano il significato della vita di Dio, e il tempio diviene la sua dimora.

Così inizia una serie di commentari sul significato e la struttura della Grande Veglia. Speriamo che il nostro lavoro aiuterà i nostri parrocchiani ad apprezzare e amare questo meraviglioso officio divino della Chiesa ortodossa.

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Nell’officio della Veglia di Tutta la Notte, la Chiesa trasmette ai fedeli un senso della bellezza del sole al tramonto e volge i loro pensieri verso la luce spirituale di Cristo. La Chiesa dirige pure i fedeli verso una comprensione nella preghiera del giorno a venire e dell’eterna luce del Regno dei Cieli. La Veglia di Tutta la Notte è un officio che mostra il confine tra il giorno che è passato e il giorno che.

San Basilio il Grande descrive in questo modo le aspirazioni che guidavano gli antichi compositori di inni e preghiere della sera: “I nostri padri non desideravano ricevere in silenzio la grazia della luce della sera; piuttosto, offrivano grazie appena questa appariva.”

Partecipando alla Veglia di Tutta la Notte, i fedeli in un certo senso si congedano in preghiera dal passato e danno il benvenuto al futuro. Inoltre, nella Veglia di Tutta la Notte si preparano per la Divina Liturgia e per il mistero dell’Eucaristia.

Come suggerisce il suo nome, la Veglia di Tutta la Notte è un officio che in principio dura tutta la notte. È vero che ai nostri tempi tali offici che durano tutta la notte sono rari, e hanno luogo per la maggior parte nei monasteri come quelli del Monte Athos. Nelle chiese parrocchiali, ordinariamente, si celebra una forma abbreviata della Veglia di Tutta la Notte.

La Veglia di Tutta la Notte trasporta i fedeli in un tempo molto lontano, nelle funzioni dei primi cristiani. Tra i primi cristiani il pasto della sera, le preghiere e le commemorazioni dei martiri e dei defunti, così come la Liturgia, costituivano un unico insieme, di cui anche oggi si conservano tracce nelle varie funzioni serali della Chiesa ortodossa. Queste tracce includono la benedizione del pane, vino, grano e olio, e così pure quei momenti in cui la Liturgia è combinata in un singolo insieme con il Vespro – ovvero la Liturgia dei doni presantificati che si celebra durante la grande Quaresima, la Liturgia alla vigilia delle feste della Natività di Cristo e del Battesimo del Signore, la Liturgia del grande Giovedì e del grande Sabato, e la Liturgia notturna della Risurrezione di Cristo.

Di fatto, la Veglia di Tutta la Notte consiste di tre offici: il Grande Vespro, il Mattutino e l’Ora Prima. Talvolta la prima parte della Veglia di Tutta la Notte non consiste nel Grande Vespro, ma nella Grande Compieta. Il Mattutino è la parte centrale e più corposa della Veglia di Tutta la Notte.

Riflettendo su ciò che sentiamo e che vediamo al Vespro, siamo trasportanti ai tempi storici dell’umanità dell’Antico Testamento, e sperimentiamo nei nostri cuori ciò che questa sperimentava.

Sapere ciò che è contenuto nel Vespro e nel Mattutino ci rende semplice comprendere e memorizzare il flusso degli offici della Chiesa, l’ordine in cui essi procedono, così come gli inni, le letture e i riti religiosi che essi comprendono.

Il Grande Vespro

Nella Bibbia leggiamo che al principio Dio creò il cielo e la terra, che la terra era senza struttura (“informe,” dice la sacra Bibbia), e che vi aleggiava sopra lo Spirito vivificante di Dio, che effondeva sulla terra il suo potere di vita.

Il Grande Vespro, l’inizio della Veglia di Tutta la Notte, ci riporta all’inizio della creazione. L’officio si apre con una silenziosa incensazione cruciforme del Trono divino, la tavola dell’altare. Quest’azione è uno dei momenti più profondi e significativi in tutto il culto ortodosso. È un’immagine del movimento dello Spirito santo nel cuore della santa Trinità. Il silenzio stesso dell’incensazione cruciforme ci dà un’indicazione dell’eterno divino riposo che aveva luogo prima dell’esistenza del mondo. Esso simbolizza il fatto che il Figlio di Dio, Gesù Cristo, che invia il santo Spirito dal Padre, è “l’Agnello, sacrificato fin dalla creazione del mondo.” Allo stesso modo, la croce, l’arma del suo sacrificio salvifico, ha pure un significato eterno, cosmico, precedente alla creazione. In una delle sue omelie per il Grande Venerdì, il metropolita Filarete di Mosca (XIX secolo) sottolineava che “la Croce di Cristo… è l’immagine e adombramento eterno della Croce celeste dell’amore.”

La dossologia di apertura

Dopo l’incensazione, il prete sta di fronte al trono, mentre il diacono, uscendo sull’ambone attraverso le porte regali, e rivolto verso occidente (cioè verso i fedeli), annuncia: “Alzatevi!” Quindi, volgendosi a oriente, continua: “Signore, benedici!”

Il prete fa il segno della croce con il turibolo davanti al trono e dice “Gloria alla santa, consustanziale, indivisa e vivifica Trinità, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.”

Il significato che sta dietro a queste parole e azioni sta nel fatto che il diacono, concelebrando con il prete, invita i presenti a stare in preghiera, a essere attenti e a “farsi coraggio.” Il prete confessa il principio e creatore di tutto, la Trinità consustanziale e vivifica. Allo stesso tempo, facendo il segno della croce con il turibolo, il prete dimostra che è stato attraverso la Croce di Gesù Cristo che i cristiani sono stati resi degni di comprendere fino a un certo punto il mistero della santa Trinità: Dio il Padre, Dio il Figlio, Dio il santo Spirito.

Dopo la dossologia “Gloria alla santa…” il clero nel santuario glorifica Gesù Cristo, la seconda persona della tuttasanta Trinità, cantando “Venite adoriamo il re e nostro Dio …Cristo stesso, il re e Dio nostro.”

Il salmo introduttivo

Il coro canta quindi versi dal Salmo 103, il “salmo introduttivo,” che inizia con le parole “Benedici, anima mia, il Signore,” e termina con “tutte in sapienza le hai fatte.” Questo salmo è un inno all’universo creato da Dio, il mondo visibile e invisibile, ed è stato un’ispirazione ai poeti di molti diversi popoli e periodi storici. Un esempio è la ben nota revisione del salmo in versi da parte del poeta Lomonosov. I suoi temi riecheggiano anche nell’ode di Derzhavin intitolata “Dio,” e nel “Prologo ai cieli” di Goethe. Il sentimento principale del salmo è l’ammirazione e contemplazione da parte dell’uomo della bellezza e della simmetria ordinata del mondo creato da Dio. Dio ha “ordinato” la terra informe durante i sei giorni della creazione. Tutto diventa bello (“e Dio vide che era cosa buona”). Il salmo 103 esprime anche l’idea che anche la cosa meno degna di nota nella natura ha in sé meraviglie non minori della cosa più grandiosa.

L’incensazione della chiesa

Durante il canto del salmo ha luogo l’incensazione dell’intera chiesa, mentre le porte regali sono aperte. Questo rito fu introdotto nella Chiesa perché i fedeli potessero ricordare il movimento dello Spirito santo sulla creazione di Dio. Le porte regali aperte sono a questo punto un simbolo del paradiso, ovvero dello stato in cui vivevano i primi esseri umani - in diretta comunione con Dio. Immediatamente dopo l’incensazione della chiesa, le porte regali si chiudono, così come il peccato originale di Adamo chiuse all’umanità le porte del paradiso, separandola da Dio.

Tutti i riti e gli inni con cui ha inizio la Veglia di Tutta la Notte ci rivelano il significato cosmico del tempio ortodosso, il tempio che rappresenta una vera immagine della struttura del mondo. Il santuario e la tavola dell’altare rappresentano il paradiso, i cieli sui quali regna il Signore. Il clero rappresenta gli angeli che servono Dio. La navata centrale della chiesa rappresenta la terra e l’umanità. In analogia al modo in cui il paradiso fu riaperto all’uomo da sacrificio redentore di Gesù Cristo, così il clero discende dal santuario verso i fedeli. I paramenti scintillanti ricordano la luce divina di cui brillavano le vesti di Cristo sul monte Tabor.

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Le preghiere del lucernale

Subito dopo che il prete ha incensato la chiesa, si chiudono le porte regali, come ricordo della chiusura delle porte del paradiso dopo il peccato originale di Adamo, e della sua estraniazione da Dio. Ora l’umanità caduta, stando di fronte ai cancelli chiusi del paradiso, prega per il proprio ritorno sul cammino verso Dio. Rappresentando Adamo penitente, il prete esce di fronte alle porte regali chiuse. Stando in piedi come immagine di pentimento, a capo scoperto, e senza il risplendente paramento in cui ha celebrato l’inizio festivo dell’officio, legge in silenzio le sette preghiere del lucernale (ovvero le “preghiere dell’accensione dei lumi). In queste preghiere, composte nel quarto secolo, che comprendono la parte più antica del Vespro, ascoltiamo il riconoscimento che l’uomo fa della propria incapacità e la sua richiesta di indicazioni sul cammino della verità. Le preghiere sono caratterizzate da elevata eloquenza e profondità spirituale. La settima preghiera dice:

“Dio grande ed eccelso, tu che solo possiedi l’immortalità e abiti nella luce inaccessibile, che hai fatto con sapienza tutto il creato, che hai separato la luce dalle tenebre, che hai posto il sole a dominio sul giorno, e la luna e le stelle a dominio sulla notte; tu che anche in quest’ora hai reso noi peccatori degni di accostarci al tuo volto nella confessione, e di offrirti il canto di gloria della sera: tu stesso, Signore amico degli uomini, dirigi la nostra preghiera, come l’incenso, al tuo cospetto, e accoglila in odore di fragranza. Concedici pace in questa sera e nella notte che viene; rivestici delle armi della luce; liberaci dalla paura notturna e da ogni cosa che si insinui nella tenebra; e fa’ che il sonno che ci hai donato a ristoro della nostra debolezza sia libero da ogni fantasia diabolica. Sì, Sovrano dispensatore di beni, fa’ che di notte, anche nei nostri letti, con compunzione, ci ricordiamo del tuo nome, e, illuminati dalla meditazione dei tuoi comandamenti, ci rialziamo in esultanza d’animo per glorificare la tua bontà, offrendo alla tua misericordia preghiere e suppliche per i nostri peccati e per quelli di tutto il tuo popolo, che visiti in misericordia per le preghiere della santissima Theotokos...”

La pratica della Chiesa è di accendere le lampade e le candele all’interno del tempio durante la lettura di queste preghiere, un’azione che simbolizza le speranze, le rivelazioni e le profezie nell’antico Testamento riguardo alla venuta del Messia, il Salvatore, Gesù Cristo.

La Grande Ectenia

In seguito, il diacono recita la “Grande Ectenia” Un’ectenia è una serie di brevi richieste di preghiera o di petizioni rivolte al Signore, per le necessità secolari e spirituali dei fedeli. Un’ectenia è una preghiera particolarmente fervente letta per conto di tutti i fedeli. Il coro, che allo stesso modo opera per conto di tutti i presenti alla funzione, risponde a queste petizioni con le parole “Signore, abbi misericordia,” una frase che per quanto breve è nondimeno una delle preghiere più perfette e complete che possono essere pronunciate dall’uomo: dice tutto quanto c’è da dire.

La “ Grande Ectenia,” nota per le sue parole di apertura; “In pace preghiamo il Signore,” è chiamata la “Litania di pace.” La pace è una condizione essenziale per ogni preghiera, sia essa individuale o comune in chiesa. Nel santo Vangelo secondo Marco, il Cristo parla di uno spirito di pace come base di ogni preghiera: “ Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate, perché anche il Padre vostro che è nei cieli perdoni a voi i vostri peccati…” (Marco 11:25). San Serafino di Sarov diceva: “Acquisisci lo spirito di pace, e migliaia intorno a te troveranno la salvezza.” Ecco perché all’inizio della Veglia e nella maggior parte degli offici, la Chiesa invita i fedeli a pregare Dio con una coscienza calma e pacifica, dopo essersi riconciliati con il prossimo e con Dio.

Proseguendo nella Litania di pace, la Chiesa prega per la pace in tutto il mondo, per l’unione di tutti i cristiani, per la nostra terra nativa, per il tempio in cui si tiene la funzione, e in generale per tutte le chiese ortodosse e per quelli che vi entrano non solo per curiosità, ma, come è detto nell’ectenia “con fede e pietà.” Ricordiamo i viaggiatori, i malati, gli imprigionati, e ascoltiamo una richiesta di essere liberati da “ogni afflizione, collera e necessità.” Nella petizione di chiusura della Litania di pace diciamo: “ Facendo memoria della tuttasanta, purissima, più che benedetta, gloriosa Sovrana nostra Theotokos e semprevergine Maria insieme con tutti i santi, affidiamo noi stessi e gli uni gli altri e tutta la nostra vita a Cristo Dio...” Questa formulazione racchiude due profondi e basilari concetti teologici ortodossi: il dogma dell’intercessione in preghiera della Madre di Dio a capo di tutti i santi, e il più elevato ideale del cristianesimo, la dedicazione della nostra vita a Cristo nostro Dio.

La grande Litania, o Litania di pace, termina con la dossologia del prete, che, proprio come all’inizio della Veglia, glorifica la santa Trinità – il Padre, il Figlio e il santo Spirito.

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Come Adamo stava penitente a pregare Dio davanti ai cancelli del paradiso, così, davanti alle porte regali chiuse, il diacono inizia la grande Ectenia con le parole: “In pace preghiamo il Signore…”

Tuttavia, Adamo aveva appena udito Dio promettere che la stirpe della donna avrebbe schiacciato il capo del serpente, che il Salvatore sarebbe venuto nel mondo, e così il cuore di Adamo ardeva di speranza di salvezza.

Questa speranza si esprime nel corso della Veglia di Tutta la Notte nell’inno che segue. Come per risposta alla grande Ectenia, risuona un salmo biblico: “Beato l’uomo…” Questo salmo, il primo del Salterio, costituisce per così dire una direzione e un avvertimento al credente di non prendere sentieri erronei e peccaminosi nella vita. Nei monasteri s’intona non solo il primo salmo, “Beato l’uomo,” ma l’intero primo catisma del Salterio. La parola greca “kathisma” significa “seduto,” perché secondo le regole della Chiesa è permesso sedersi durante le letture dei catismi. Il Salterio, che consiste di 150 salmi, è diviso in 20 gruppi di salmi noti come catismi. Ogni catisma a sua volta è diviso in tre parti o stasi, dette “Gloria,” poiché ogni parte termina con le parole “Gloria al Padre e al Figlio e al santo Spirito.” L’intero Salterio, tutti e 20 i catismi, è letto nel corso delle funzioni di ogni settimana. Durante la grande Quaresima, il periodo di 40 giorni che precede la Pasqua, periodo in cui la preghiera della Chiesa s’intensifica, il Salterio si legge due volte ogni settimana.

Il Salterio fu incorporato nella vita liturgica della Chiesa nei primi tempi dopo che la Chiesa fu fondata. Esso occupa una posizione di grande onore in questa vita liturgica. San Basilio il Grande, scrivendo nel quarto secolo, diceva:

“Il Libro dei Salmi comprende materiale utile da tutti i libri. Profetizza riguardo al futuro, richiama alla mente eventi passati, espone le leggi della vita, offre regole di azione. I salmi portano pace all’anima e ordine al mondo. Il salterio calma i pensieri irrequieti e turbati …è il conforto dalle fatiche quotidiane. Il salmo è la voce della Chiesa ed è perfetta teologia …”

Nel suo libro Nel mondo della preghiera, il protopresbitero Michael Pomazanskij scrive del significato del Salterio nel culto ortodosso:

“Nella Chiesa il Salterio è, per così dire, ‘cristianizzato.’ Qui, molte concezioni ed espressioni veterotestamentarie prendono un nuovo e più completo significato. Per questa ragione, i santi Padri e i lottatori spirituali amano tanto usare le parole del Salterio, che parla della difesa contro i nostri nemici, per esprimere i loro pensieri sulla battaglia contro il nemico della nostra salvezza e contro le passioni.”

Così non deve sorprenderci il fatto che i salmi occupino una parte tanto ampia del culto divino. Ogni rito inizia con salmi – alcuni con solo uno, ma la maggior parte con tre. Un numero enorme di versi del Salterio si può ritrovare all’interno di tutti i cicli liturgici.”

Dopo il canto del primo salmo, s’intona la “Piccola Ectenia”: “ Ancora e ancora in pace preghiamo il Signore.” Questa Ectenia, che è una forma abbreviata della Grande Ectenia, contiene due petizioni:

“ Soccorrici, salvaci, abbi misericordia di noi e custodiscici, o Dio, con la tua grazia.”
“Kyrie, eleison.”

“ Facendo memoria della tuttasanta, purissima, più che benedetta, gloriosa Sovrana nostra Madre di Dio e semprevergine Maria insieme con tutti i santi, affidiamo noi stessi e gli uni gli altri e tutta la nostra vita a Cristo Dio.”

“ A te, Signore.”

La “Piccola Ectenia” si conclude con la lettura da parte del prete di una delle dossologie assegnate nell’ordine del servizio.

4

Sappiamo dalla storia narrata nella Bibbia che le voci di tristezza e di speranza, che erano risuonate all’inizio davanti ai cancelli del paradiso dopo il peccato dei primi uomini, continuarono a risuonare fino all’avvento stesso di Cristo.

Nella Veglia, la tristezza e il pentimento dell’umanità peccatrice si esprimono nei versi dei salmi penitenziali, che si cantano con melodie speciali e con particolare solennità.

Il salmo “Signore, a te ho gridato” e l’incensazione

Dopo il canto di “Beato l’uomo” e la Piccola Ectenia, udiamo versi dai Salmi 140 e 141, salmi che iniziano con le parole “Signore, a te ho gridato, ascoltami.” Questi salmi, che narrano il desiderio di Dio da parte dell’uomo caduto, il suo sforzo di servire veramente Dio, costituiscono la parte più caratteristica e distintiva di ogni officio del Vespro. Nel secondo verso del Salmo 140, incontriamo le parole “Si diriga la mia supplica come incenso al tuo cospetto” (questo sospiro di preghiera è noto per le sue melodie particolarmente commoventi nella Liturgia dei Doni Presantificati che si canta nella Grande Quaresima). Mentre si cantano questi versi ha luogo l’incensazione dell’intera chiesa.

Che cosa significa tale incensazione?

La Chiesa risponde le parole del salmo appena menzionato: “Si diriga la mia supplica come incenso al tuo cospetto, l’elevazione delle mie mani sia il sacrificio vesperale …” ovvero, possa la mia preghiera salire fino a te (Dio) come il fumo dal turibolo, e possano le mie mani alzate essere per te come un sacrificio della sera. Questo verso ci ricorda il tempo antico in cui, secondo la legge di Mosè, alla sera di ogni giorno si offriva un sacrificio nella tenda dell’alleanza, ovvero nel tempio portatile usato dal popolo di Israele nel viaggio dalla schiavitù dell’Egitto alla terra promessa. Il sacrificio era evidenziato dall’elevazione delle mani, e dall’incensazione dell’altare su cui erano custodite le sante tavole della legge, date da Dio a Mosè sulla sommità del monte Sinai.

L’ascesa del fumo dell’incenso che brucia simbolizza le preghiere dei fedeli che salgono al cielo. Quando il diacono o il prete incensa in direzione dei fedeli, questi rispondono chinando il capo, come segno che riconoscono l’incenso come un mezzo che ricorda loro che la preghiera del fedele, come il fumo dell’incenso, deve salire con naturalezza verso il cielo. Incensare il popolo dischiude pure una profonda verità: che la Chiesa vede in ogni persona l’immagine e somiglianza di Dio, un’icona vivente di Dio, nell’unione con Cristo ricevuta nel mistero del Battesimo.

Durante l’incensazione della chiesa, il canto di “Signore, a te ho gridato…” continua, e vi si aggiungono le nostre preghiere parrocchiali e conciliari, dato che non siamo meno peccatori di quanto lo fossero i primi esseri umani. Dal profondo dei nostri cuori, assieme, pronunciamo le parole conclusive “Ascoltami, Signore.”

Le stichire al ”Signore, a te ho gridato”

Tra i seguenti versi penitenziali dei salmi 140 e 141 ci sono “Togli dal carcere l’anima mia… Dalle profondità ti ho gridato, Signore, Signore, ascolta la mia voce.” In seguito, risuonano voci di speranza nel Salvatore promesso.

La speranza in mezzo alla tristezza si sente negli inni che seguono il “Signore, a te ho gridato,” le cosiddette “Stichire al “Signore, a te ho gridato”.” Mentre i versi che precedono le stichire parlano dell’oscurità e della tristezza del Vecchio Testamento, le stichire stesse (i testi che sono di complemento ai versi), parlano della gioia e della luce del Nuovo Testamento.

Le stichire, canti liturgici composti in onore di una festa o di un santo, sono di tre tipi: 1) Stichire al “Signore, a te ho gridato,” che come abbiamo già notato sono cantate all’inizio del Vespro; 2) quelle cantate alla chiusura del Vespro, intercalate da versi tratti dai Salmi e note come Apostichi; e 3) quelle cantate verso la fine della seconda parte della Veglia, intercalate da versi di salmi in cui s’incontra con frequenza l’invocazione “lodate”, e note come Stichire delle Lodi.

Le stichire della risurrezione glorificano il Cristo Risorto, e le stichire festive raccontano il riflesso della sua gloria in vari eventi sacri o nelle gesta spirituali dei santi, poiché in ultima analisi tutta la storia della chiesa è legata alla Pasqua, alla vittoria di Cristo sulla morte e sugli inferi. Seguendo il testo delle stichire, si può riconoscere chi o quale evento è commemorato e glorificato nelle funzioni di un dato giorno.

L’Ottoico

Come il salmo “Signore, a te ho gridato,” le stichire sono tratti distintivi della Veglia di Tutta la Notte. Nel Vespro, si cantano tra sei e dieci stichire in un dato “tono.” Dall’antichità possediamo otto toni, attribuiti a San Giovanni Damasceno, che visse in Palestina alla Lavra (monastero) di San Saba il Santificato nell’ottavo secolo. Ogni tono comprende diverse melodie su cui si cantano le specifiche preghiere negli offici divini. I toni cambiano ogni settimana. Il ciclo del cosiddetto Ottoico copre gli otto toni nel corso di otto settimane, e quindi incomincia di nuovo. Un’antologia di tutte queste melodie è contenuta nel libro liturgico noto come Ottoico o Libro degli Otto Toni.

I toni comprendono una delle caratteristiche più evidenti nella musica liturgica ortodossa.

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I Dogmatici

La Natività del Figlio di Dio fu la risposta al pentimento e alla speranza del popolo dell’Antico Testamento. Una stichira speciale detta “Teotochio” (Stichira della Madre di Dio), cantata immediatamente dopo le stichire al “Signore, a te ho gridato,” ci parla di questa natività. Questa stichira è nota come “Dogmatico”, o “Teotochio-dogmatico.” Nei dogmatici – ce ne sono otto, uno per ogni tono – è contenuta una lode alla Theotokos assieme agli insegnamenti della Chiesa sull’incarnazione di Gesù Cristo e sulla presenza in lui delle due nature – divina e umana.

Ciò che contraddistingue i dogmatici è il loro profondo significato catechetico e la loro poesia sublime. Questo è il dogmatico del 1° Tono:

“Cantiamo inni alla vergine Maria, Gloria del mondo intero e porta del cielo, che nata da uomini ha partorito il Sovrano, canto degli incorporei, ornamento dei fedeli, poiché è divenuta cielo e tempio della divinità. Abbattuta la barriera dell’inimicizia, ha introdotto in suo luogo la pace, e ha aperto il regno. Con lei dunque come ancora della fede, abbiamo come difensore il Signore nato da lei. Coraggio, dunque, coraggio, popolo di Dio: egli combatterà i nemici, quale onnipotente.”

Questo dogmatico espone in forma concisa gli insegnamenti ortodossi sulla natura umana del Salvatore. Il tema principale del dogmatico del tono primo è che la Madre di Dio è stata generata da gente comune, e lei stessa era una persona comune, e non sovrumana. Ne consegue che, nonostante il suo peccato, l’umanità ha comunque mantenuto la sua essenza spirituale nella misura in cui nella persona della Madre di Dio, era degna di ricevere nel suo cuore la Divinità – cioè Gesù Cristo. I Santi Padri della Chiesa insegnavano che la Santissima Madre di Dio è la giustificazione dell’umanità davanti a Dio. Nella persona della Madre di Dio, l’umanità è stata sollevata al cielo, e Dio, nella persona di Gesù Cristo, nato da lei, è disceso sulla terra. Questo, considerato dal punto di vista della mariologia ortodossa (insegnamenti sulla Madre di Dio) è il vero scopo dell’Incarnazione di Cristo.

Il Dogmatico del Tono 2° dice:

“Si è dileguata l’ombra della legge all’avvento della grazia. Come il roveto pur ardendo non si consumava, così vergine hai partorito e vergine sei rimasta. Invece della colonna di fuoco è sorto il sole di giustizia; invece di Mosè, il Cristo, salvezza delle nostre anime.”

Il significato di questo Dogmatico sta nel fatto che attraverso la vergine Maria è venuta nel mondo la grazia e la liberazione dal peso della legge dell’Antico Testamento, che era una mera “ombra,” un simbolo dei beni futuri del Nuovo Testamento. Inoltre, il Dogmatico del Tono 2° sottolinea la “sempre-verginità” della Theotokos, raffigurata nell’Antico Testamento con il simbolo del roveto che arde ma non si consuma. Questo “roveto ardente e incombusto” era quello che Mosè aveva visto alla base del monte Sinai. Secondo la Bibbia, il roveto ardeva ma non si consumava, ovvero era circondato di fiamme, ma non bruciava.

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Il Piccolo Ingresso

Il canto del dogmatico alla Veglia rappresenta l’unione della terra e del cielo. Durante il canto del dogmatico, le porte regali si aprono per mostrare che il cielo, nel senso della comunione dell’uomo con Dio, chiuso dal peccato di Adamo, si è aperto di nuovo con la venuta sulla terra di Gesù Cristo, l’Adamo del Nuovo Testamento. A questo punto, ha luogo il “piccolo ingresso” o “ingresso della sera”. Il prete, preceduto da un diacono, esce dal santuario attraverso la porta diaconale settentrionale, proprio come il Figlio di Dio, preceduto da San Giovanni il Precursore, apparve agli uomini nel mondo. Il coro conclude il piccolo ingresso cantando la preghiera “Luce radiosa”, che esprime in parole ciò che il sacerdote e il diacono hanno raffigurato nell’atto di ingresso – la luce delicata e umile di Cristo, che appare nel mondo quasi inosservato.

La preghiera “Luce radiosa”

Nel ciclo dei canti usati nelle funzioni della Chiesa ortodossa, l’inno “Luce radiosa” è noto come “inno della sera” poiché è cantato durante le funzioni del Vespro. Nelle parole di quest’inno i figli della Chiesa “giunti al calar del sole, vedendo la luce della sera, cantano inni al Padre, al Figlio e al santo Spirito, Dio.” È evidente da queste parole che il canto “Luce radiosa” doveva coincidere nelle intenzioni con l’apparizione della tenue luce del tramonto, un momento nel quale l’anima del credente dovrebbe essere vicina a sentire il tocco di un altro genere di luce, una luce dall’alto. Ecco perché nei tempi antichi i cristiani, osservando il calar del sole, esprimevano I loro sentimenti e si volgevano in attitudine di preghiera alla loro “luce radiosa,” Gesù Cristo, descritto dall’apostolo Paolo come lo splendore della gloria del Padre (Ebrei 1:3), dai profeti dell’Antico Testamento come il vero sole di giustizia (Malachia 4:2), la vera luce che secondo l’evangelista Giovanni apparve nel mondo per scacciare le tenebre spirituali (Giovanni 1:4,9,), un’eterna luce, un sole che mai tramonta.

San Cipriano di Cartagine, che visse nel IV secolo, scrisse “Poiché Cristo è il vero sole e il vero giorno, quando preghiamo al calar del sole e chiediamo che la luce venga a noi, stiamo pregando per l’avvento di Cristo, che ha la grazia di offrirci l’eterna luce.”

Come il salmo “Signore a te ho gridato” e le stichire del Nuovo Testamento, la preghiera “Luce radiosa,” che apparve nell’epoca in cui la Chiesa di Cristo era nelle catacombe, è la terza parte distintiva del Vespro. La preghiera “Luce radiosa” contiene anche uno dei più importanti dogmi ortodossi, la confessione di Cristo come volto visibile della santissima Trinità, un dogma che è la base per la pratica della venerazione delle icone.

La piccola parola “vonmem”

Dopo il canto di “Luce radiosa”, il clero che serve nel santuario pronuncia diverse brevi parole: “vonmem” (“stiamo attenti”), “pace a tutti,” “sapienza.” Queste parole si pronunciano non solo durante la Veglia di Tutta la Notte, ma anche durante altre funzioni. Queste parole liturgiche, ripetute diverse volte in chiesa, possono facilmente sfuggire alla nostra attenzione. Sono parole piccole, ma il loro contenuto è grande e significativo.

“Vonmem” è una forma imperativa del verbo “fare attenzione”. Si può tradurlo con “stiamo attenti.”

Nella nostra vita quotidiana, fare attenzione è importante. Eppure la capacità di fare attenzione non viene sempre facilmente. Il nostro intelletto è predisposto alla dimenticanza e alla distrazione. È difficile forzarsi a essere attenti. La Chiesa è cosciente della nostra debolezza, e perciò si dà il compito di ricordarci “Stiamo attenti!” Facciamo attenzione, siamo accurati, raccogliamo i nostri pensieri, sforziamoci di focalizzare la nostra mente, la nostra memoria, su ciò che stiamo ascoltando. Cosa ancor più importante: fissiamo il nostro cuore in modo che nulla di ciò che accade in chiesa passi inosservato. Fare attenzione significa sgravare noi stessi, liberarci dalle memorie, dai pensieri vuoti, dalle preoccupazioni, o per usare un’espressione dalla nostra lingua liturgica, “deporre ogni affanno della vita…”

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Il saluto “Pace a tutti!”

La piccola espressione “Pace a tutti!” si ode per la prima volta durante la Veglia di Tutta la Notte immediatamente dopo il piccolo ingresso e la preghiera “Luce radiosa.”

Tra i popoli antichi, la parola “pace” era una forma di saluto. I romani usavano la parola “pax” come saluto, mentre in Israele fino a oggi ci si saluta l’un l’altro con “shalom.” Questa forma di saluto era usata anche durante la vita terrena del Signore. L’antica parola ebraica “shalom” ha una varietà di significati, e ha causato ai traduttori del Nuovo Testamento considerevole difficoltà, finché non si sono infine accordati sulla parola “irini.” La parola “shalom” ha diverse sfumature di significato in aggiunta al suo senso diretto. Per esempio, può significare “essere completo, sano, incolume.” Il suo senso fondamentale è dinamico. Significa “vivere bene,” avere benessere, essere sani, soddisfatti, etc., sia in senso materiale che spirituale, sia individualmente che nella vita comune. Figurativamente, la parola “shalom” significava buone relazioni tra diversi individui, famiglie e popoli, tra marito e moglie, tra l’uomo e Dio. Per questa ragione, il suo antonimo od opposto di significato non era necessariamente “guerra,” ma era più facilmente tutto ciò che può interrompere o distruggere il benessere individuale o le buone relazioni comuni. In questo senso più ampio, la parola “pace,” “shalom,” rappresentava un dono speciale da Dio a Israele in occasione della sua alleanza, il suo accordo con loro. Per questa ragione, la parola era usata in una specifica benedizione sacerdotale.

È precisamente in questo senso che la parola di saluto fu usata dal Signore. Con questa salutò gli apostoli, come dice san Giovanni nel suo Vangelo: “...il primo giorno della settimana [dopo la Risurrezione] venne Gesù e stando in mezzo a loro disse “: Pace a voi!” E quindi: “Disse loro Gesù di nuovo: ‘Pace a voi. Come il padre ha mandato me, così io mando voi.’” Questo non era un semplice saluto formale, uno di quelli che così spesso udiamo nei discorsi umani ordinari. Cristo di fatto invia i suoi discepoli nel mondo, sapendo che dovranno passare attraverso l’abisso dell’odio, delle persecuzioni e della morte da martiri.

Questa è quella pace di cui l’apostolo Paolo parlava nelle sue epistole, la pace non di questo mondo, la pace che era uno dei frutti dello Spirito santo. La pace che è di Cristo, poiché “Egli è la nostra pace.”

Ecco perché durante le funzioni vescovi e preti benedicono così spesso il popolo di Dio con il segno della Croce e con le parole “Pace a voi!”

Il Prochimeno

Dopo che tutti i fedeli sono salutati con le parole del Salvatore, “pace a tutti”, segue il “prochimeno”. Il “prochimeno” è una breve citazione dalle sacre Scritture, letta assieme a uno o più versi che fanno da supplemento al significato del prochimeno. Il prochimeno domenicale (in Tono 6°), è letto durante il Vespro alla veglia della risurrezione (cioè, il sabato sera). Si legge dapprima nell’altare, quindi è ripetuto dal coro.

Le Paremie

Le paremie, che letteralmente significa “lezioni,” consistono in un brano o una serie di brani dall’Antico o dal Nuovo Testamento. Tali letture, determinate dalla Chiesa per le vigilie di grandi feste, contengono profezie sull’evento o sulla persona commemorata, o parole di lode alla festa o al santo. Di solito si leggono 3 paremie, talvolta ce ne sono di più: per esempio, alla vigilia di Pasqua ce ne sono 15.

La Litania intensa

Con la venuta di Cristo nel mondo, che ci si mostra nell’atto del piccolo ingresso della sera, si rafforzano la comunione di Dio con l’uomo e la loro comunione di preghiera. Ecco perché subito dopo il prochimeno e la lettura delle paremie, la Chiesa offre ai fedeli di intensificare la loro comunione di preghiera con Dio attraverso la Litania intensa. Le diverse petizioni nella Litania intensa ci ricordano il contenuto della prima litania vesperale, la Grande Litania. Tuttavia, la Litania intensa include anche preghiere per i defunti. La Litania intensa inizia con le parole “Diciamo tutti da tutta l'anima, e da tutta la nostra mente...” A ogni petizione, il coro risponde in nome di tutti quelli che pregano, con un triplice “Kyrie eleison.”

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La preghiera “Rendici degni, Signore”

Dopo la Litania intensa, si legge la preghiera “Rendici degni, Signore”. Una parte di questa preghiera, composta nella Chiesa siriana nel IV secolo, si legge nella Grande Dossologia nel Mattutino.

La Litania di Supplica

Immediatamente dopo la preghiera “Rendici degni, Signore,” s’intona la Litania di Supplica conclusiva. Come risposta a ciascuna petizione tranne le prime due, il coro chiede “Concedi, Signore,” facendo una richiesta più ardita di “Kyrie eleison,” la richiesta penitenziale che si trova nelle precedenti litanie. Nelle prime litanie del Vespro, i fedeli pregano per il bene del mondo e della Chiesa, ovvero per il benessere esterno. Nella Litania di Supplica, si sentono preghiere per il successo nella vita spirituale, ovvero, per una conclusione senza peccato del giorno presente, per un angelo custode, per il perdono dei peccati, per una morte pacifica e cristiana, e perché siamo in grado di dare a Cristo un buon resoconto delle nostre vite al Giudizio tremendo.

L’inclinazione dei capi

Dopo la Litania di Supplica, la Chiesa invita i fedeli a chinare il capo al Signore. In questo momento, il sacerdote si rivolge a Dio con una preghiera “segreta” speciale, che legge in silenzio. Essa contiene l'idea che chi ha chinato il proprio capo si aspetta aiuto non dagli uomini, ma da Dio, e gli chiedo di proteggere i fedeli da ogni nemico, esterno e interno, ovvero dai pensieri vani e dalle fantasie maligne. L'inchino dei capi è un segno esterno che i fedeli si pongono sotto la protezione divina.

La Litia

Nelle grandi feste e nei giorni in cui si commemorano santi altamente onorati, l'inchino dei capi è seguito dalla litia, o servizio di supplica. Il termine "litia" significa preghiera intensificata [dalla stessa radice, deriva l'italiano "litania"]. Si inizia con il canto di stichire speciali in onore della festa o santo del giorno. Appena inizia il canto delle stichire, il clero va in processione attraverso la porta diaconale settentrionale dell'iconostasi, ed esce dal santuario. Le porte regali restano chiuse. Si porta una candela alla testa del corteo. Quando la litia si celebra al di fuori della chiesa, per esempio durante i periodi di disagio civile o nei giorni che segnano la liberazione da tali sofferenze, la litia è incorporata in un Moleben con processione della Croce. Anche una litia memoriale (per i defunti) può essere eseguita nel nartece dopo i Vespri o il Mattutino.

Mikhail Skaballanovich, un liturgista pre-rivoluzionario, scrive che "nella litia, la Chiesa esce del suo ambiente benedetto, con l'obiettivo della missione nel mondo, nel mondo esterno o nel nartece, la parte della chiesa che si affaccia su questo mondo, la parte che è aperta a tutti, anche quelli che non sono ancora parte della Chiesa o quelli che ne sono esclusi. Di qui il carattere universale delle preghiere della litia, che abbracciano tutti gli uomini".

Durante la litia, il diacono legge la preghiera, "Salva, o Dio, il tuo popolo", così come quattro altre brevi petizioni. Queste sono composte di suppliche per la salvezza del popolo, la Chiesa e le autorità civili, per le anime dei cristiani, per le città, per questa terra e tutti i credenti che ci vivono, per i defunti, così come preghiere che chiedono di preservarci dalle invasioni straniere e dalla guerra civile. Ciascuna di questi cinque petizioni, intonate dal diacono, si conclude con ripetuti canti del "Kyrie eleison".

Durante la litia, i fedeli mostrano un senso di elevata umiltà. Nella litia s’invoca per nome una schiera di santi, cosa che sottolinea uno dei dogmi fondamentali dell’Ortodossia: la nostra venerazione, e comunicazione orante, con i santi.

Le parole Kyrie, eleison, "Signore, abbi misericordia", sono più volte cantate durante la litia, che fa sì che il cuore, la mente e l'anima di coloro che pregano siano saturi di questa petizione. Queste ripetizioni multiple hanno lo scopo di focalizzare la nostra attenzione sul significato della preghiera, una cosa che la Chiesa considera particolarmente importante per la crescita spirituale dell'uomo. Come un tema musicale, questa preghiera spesso ripetuta ci accompagna fuori dalla chiesa e nella nostra vita quotidiana.

"Signore, abbi misericordia" - solo tre parole, ma quanto profonde! Prima di tutto, nel chiamare Dio "Signore," affermiamo il fatto del suo dominio sul mondo, sull’umanità, e, cosa più importante, su noi stessi e su quelli che lo chiamano "Signore", che significa "dominatore" o "sovrano". Per questo motivo ci riferiamo a noi stessi come "servi" o "schiavi" di Dio. Non c'è niente di vergognoso in questo titolo. La schiavitù è intrinsecamente un fenomeno negativo, perché priva l'uomo del suo primo dono di Dio, il dono della libertà. Poiché si tratta di un dono dato da Dio all'uomo, il servizio dell'uomo a Dio è infatti acquisizione di perfetta libertà in Dio. È bene fare tesoro, conservare e coltivare la preghiera: "Signore, abbi misericordia".

Dopo che il diacono ha letto le petizioni e il sacerdote ha letto la preghiera: "O Signore, abbondante di misericordie", e durante il canto degli apostichi, versi che consistono di stichire (versi che glorificano la festa o il santo del giorno), il clero e i fedeli entrano nella navata o parte centrale della chiesa. In questo momento, un tavolo è posto al centro della chiesa. Sul tavolo ci sono cinque pani, grano, vino e olio. Tutti sono poi benedetti in segno dell'antica usanza di distribuire cibo ai fedeli, alcuni dei quali venuti da lontano, in modo che possano tenersi in forze per partecipare a lunghi servizi di culto. I cinque pani sono benedetti in memoria del Signore che nutrì 5000 persone che avevano ascoltato la sua predicazione. Più tardi, durante il Mattutino, dopo che i fedeli hanno venerato l'icona della festa, il sacerdote li unge con l’olio benedetto.

La preghiera "Ora congeda il tuo servo"

La preghiera di san Simeone, l'accoglitore di Dio, "Ora congeda il tuo servo, o Sovrano, secondo la tua parola, in pace" si legge dopo gli apostichi. San Simeone pronunciò queste parole di lode quando accolse il Cristo, l’infante divino, tra le braccia nel Tempio di Gerusalemme il quarantesimo giorno dopo la Natività del nostro Signore. In questa preghiera, l'anziano dell'Antico Testamento ringrazia Dio per avergli consentito, prima della sua morte, di vedere la salvezza, cioè di vedere Cristo, dato da Dio per la gloria di Israele, e per l'illuminazione dei gentili e del mondo intero. La preghiera dice: "Ora congeda il tuo servo, o Sovrano, secondo la tua parola, in pace, poiché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, che hai preparato a cospetto di tutti i popoli: luce a rivelazione delle nazioni e gloria del popolo tuo Israele".

Il Vespro, la prima parte della Veglia di Tutta la Notte, volge ormai al termine. Dopo aver iniziato con una commemorazione delle pagine di apertura della storia dell'Antico Testamento, la creazione del mondo, si conclude con la preghiera "Ora congeda il tuo servo", che simboleggia la conclusione della storia dell'Antico Testamento.

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Il Trisagio

Subito dopo la preghiera di san Simeone l'accoglitore di Dio, si legge il Trisagio o le preghiere del tre volte santo. Queste comprendono "Santo Dio," "Tuttasanta Trinità" e "Padre nostro" e terminano con la dossologia esclamata dal prete, "Poiché tuo è il regno..."

Dopo il Trisagio, si cantano i tropari o inni di congedo. Un tropario è un breve, conciso inno in onore del santo commemorato o dell'evento sacro che si celebra quel giorno. La caratteristica distintiva del tropario è che descrive sinteticamente la persona glorificata o un evento associato. Al Vespro della risurrezione, al sabato sera, si canta tre volte il tropario alla Madre di Dio "Theotokos Vergine, gioisci". Questo tropario si canta al termine del Vespro della Resurrezione per la gioia della risurrezione di Cristo, il tema del Mattutino che segue. E annuncia la gioia dell'Annunciazione, quando l'Arcangelo Gabriele ha comunicato alla Vergine Maria che stava per dare alla luce il Figlio di Dio. Le parole di questo tropario sono composte per lo più dalle parole di saluto dell'Arcangelo alla Madre di Dio.

Nel caso in cui la veglia notturna comprende la litia, il sacerdote o il diacono si muove intorno al tavolo su cui sono posti i pani, il grano, il vino e l'olio, e incensa tre volte mentre si canta tre volte il tropario. Poi il sacerdote recita una preghiera che chiede a Dio di "benedire il pane, il grano, il vino e l’olio, e moltiplicarli in tutto il mondo e illuminare quelli che ne partecipano". Prima di leggere questa preghiera, il sacerdote eleva leggermente uno dei pani, e fa con questo il segno della croce sopra gli altri i pani. Questo gesto è fatto in memoria della moltiplicazione miracolosa con cui Cristo nutrì 5000 persone con cinque pani.

In passato, il pane e il vino erano benedetti e poi distribuiti ai fedeli, per tenerli in forze durante la veglia "di tutta la notte", che di fatto continuava per tutta la notte. Nel culto contemporaneo, il pane benedetto è tagliato in piccoli pezzi da dare ai fedeli in seguito, al momento in cui sono unti con l’olio durante il Mattutino; ne parleremo in seguito. Il rito della benedizione dei pani risale a una pratica dei primi tempi del cristianesimo, ed è un residuo dell’"Agape" o "festa dell’amore" osservata dai primi cristiani.

Alla conclusione della litia, in riconoscimento della misericordia di Dio, il coro canta tre volte, "sia benedetto il nome del Signore da ora e fino all’eterno". Questa è anche la stichira di conclusione della Divina Liturgia.

Il prete chiude il Vespro, la prima parte della Veglia di Tutta la Notte, dall’ambone, estendendo ai fedeli l’antica benedizione nel nome di Gesù Cristo incarnato, con le parole: "La benedizione del Signore sia su di voi con la sua grazia e il suo amore per gli uomini, in ogni tempo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli".

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Parte II – Il Mattutino

Le funzioni del Vespro e del Mattutino delimitano il giorno. Nella Genesi, il primo libro della Bibbia, si legge: "E fu sera e fu mattina: primo giorno." (Genesi 1:5). Per questa ragione, nei tempi antichi l'ordine dei servizi richiedeva che il Vespro, la prima parte la Veglia di Tutta la Notte, terminasse a tarda notte, e che il Mattutino, la seconda parte, fosse servito in modo che la sua conclusione coincida con l'alba. Più spesso nella pratica contemporanea, il Mattutino (se si officia separato dal Vespro) è spostato o a un’ora più tarda del mattino o indietro alla vigilia del giorno in questione.

I sei Salmi

Se servito nel contesto della Veglia di Tutta la Notte, il Mattutino inizia con la lettura dell’"Esapsalmo," o "sei Salmi," costituito dai Salmi 3, 37, 62, 87, 102 e 142, letti in quest’ordine, come un unico blocco liturgico. La lettura dei sei Salmi è preceduta da due testi biblici: 1) una pronuncia tre volte ripetuta delle parole angeliche di lode dette a Betlemme: "Gloria a Dio negli eccelsi e sulla terra pace, e tra gli uomini la benevolenza", e 2) una ripetizione per due volte dell’estratto dal salmo 50: "Signore, aprirai le mie labbra e la mia bocca annuncerà la tua lode."

Il primo di questi testi, che consiste in parole di lode angelica, sottolinea concisamente ma acutamente tre direzioni fondamentali e correlate alle direzioni di una vita cristiana: verso l'alto, verso Dio - espressa nelle parole: "Gloria a Dio negli eccelsi," all'esterno verso il prossimo - espressa nelle parole "e sulla terra pace" e verso il basso nella profondità del proprio cuore - espressa nelle parole di lode "e tra gli uomini la benevolenza". Insieme, il movimento di questi sforzi - altezza, larghezza e profondità, forma il simbolo della Croce, manifestando così la vita cristiana ideale, che offre la pace con Dio, la pace tra gli uomini, e la pace dell'anima.

Secondo l'ordine di servizio, le candele nella chiesa si spengono durante la lettura dei sei Salmi, questo generalmente non si segue nelle parrocchie. Il buio che scende simboleggia quella notte buia in cui Cristo è venuto sulla terra ed è stato elogiato nel canto angelico: "Gloria a Dio negli eccelsi". La penombra della chiesa favorisce una maggiore concentrazione sulle nostre preghiere. I sei Salmi comprendono una intera scala di esperienze che illuminano la vita cristiana del Nuovo Testamento - non solo la sua gioia complessiva, ma la sua via dolorosa verso quella gioia.

Al punto centrale dei sei Salmi, mentre viene letto il quarto dei salmi - il più doloroso dei sei, e ricolmo di un’amarezza mortale - il prete lascia il santuario, e stando in piedi di fronte alle porte regali, continua a leggere sei speciali "preghiere del mattino", preghiere che ha già cominciato a leggere di fronte alla santa mensa. In quel momento il sacerdote simboleggia Cristo, che dopo aver sentito il dolore dell’umanità caduta, non solo è sceso verso l'umanità, ma alla fine ne ha condiviso la sofferenza. Il Salmo 87, che viene letto in questo punto, parla di questo tema.

Le silenziose preghiere "del mattino" del prete contengono preghiere per i cristiani che sono in chiesa, petizioni che siano perdonati i loro peccati, o che sia data loro la vera fede e l’amore sincero, che tutte le loro opere siano benedette, e che siano resi degni del Regno dei cieli.

La Grande Ectenia

Alla conclusione dei sei Salmi e delle preghiere del mattino, si intona ancora una volta la Grande Ectenia, come è avvenuto durante il Vespro, all'inizio della Veglia di Tutta la Notte. Il suo significato qui all'inizio del Mattutino è che Cristo, l'intercessore, che è apparso sulla terra e la cui natività abbiamo lodato all'inizio dei sei Salmi, soddisferà tutte le promesse di bene spirituale e fisico, di cui parla l’ectenia.

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Il Salmo 117, "Dio è il Signore"

Subito dopo l'Ectenia di pace, o come è anche conosciuta, la Grande Ectenia, sentiamo il canto del Salmo 117, "Dio è il Signore e si è manifestato a noi, benedetto colui che viene nel nome del Signore". L'Ordine dei servizi divini ha stabilito che queste parole siano cantate a questo punto specifico del Mattutino, al fine di orientare la nostra memoria e l'attenzione all’inizio della missione pubblica di Cristo. Questo versetto espande la lode del Salvatore che era cominciata all'inizio del Mattutino durante la lettura dei sei Salmi. Queste parole erano anche servite come un saluto a Gesù Cristo al suo ingresso definitivo in Gerusalemme prima della sua passione sulla Croce. La dossologia "Dio è il Signore e si è manifestato a noi..." e i tre versi speciali che seguono, sono pronunciati o dal diacono o dal sacerdote di fronte all'icona principale, o locale, di Cristo sull’iconostasi. Il coro ripete il primo versetto "Dio è il Signore e si è manifestato a noi..."

Il canto o la lettura di questi versi dovrebbe riflettere uno stato d'animo gioioso e festoso. Per questo motivo, le candele che erano state spente durante la lettura dei sei salmi penitenziali, sono riaccese.

Subito dopo i versi di "Dio è il Signore", si canta il tropario della Risurrezione. In esso si glorifica la festa e si spiega l'essenza delle parole "Dio è il Signore e si è manifestato a noi", si spiega. Il tropario della Risurrezione annuncia le sofferenze di Cristo e la sua risurrezione dai morti, eventi che verranno esaminati in dettaglio più avanti nell’officio del Mattutino.

I Catismi

Alla Veglia di Tutta la Notte, si leggono il secondo e il terzo dei catismi, o kathismata (il plurale greco di kathisma) dopo il completamento della Grande Ectenia, i versi di "Dio è il Signore", e i tropari. Come abbiamo già detto, la parola greca καθισμα-kathisma significa "sedile" o "stallo", e secondo l'ordine dei servizi della Chiesa, durante la lettura dei catismi è consentito ai fedeli di sedersi.

L'intero Salterio, composto di 150 salmi, è suddiviso in 20 catismi, cioè in 20 gruppi o capitoli di salmi. Ogni catisma è a sua volta diviso in tre stasi, o "glorie", cioè, ogni sezione del catisma si conclude con le parole: "Gloria al Padre e al Figlio e al santo Spirito". Dopo ogni "gloria" il coro canta tre volte "Alleluia, alleluia, alleluia, gloria a te, o Dio".

I catismi sono espressioni di carattere penitenziale, contemplativo. Ci chiamano a prendere in considerazione i nostri peccati, e sono inclusi dalla Chiesa ortodossa nei servizi divini per chiamare i fedeli a guardare nella propria vita e nelle proprie azioni, per approfondire il loro pentimento davanti a Dio.

Il secondo e il terzo catisma, letto durante il Mattutino della domenica (ovvero della risurrezione), sono di carattere profetico. Vi si descrive la passione di Cristo: il suo obbrobrio, la trafittura delle mani e dei piedi, il gioco a sorte e la divisione delle sue vesti, la sua morte e la sua risurrezione dai morti.

Il catisma della Risurrezione durante la notte di veglia porta i fedeli alla parte centrale e più festosa dei servizi, il Polieleo.

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Il Polieleo

"Lodate il nome del Signore, Alleluia". Queste e le seguenti parole sono prese dai Salmi 134 e 135 e introducono la parte più festosa dell'officio della Veglia della Risurrezione, il polieleo, che celebra la Resurrezione di Cristo.

La parola πολυελεοσ (polyeleos) deriva da due parole greche che significano "abbondante di misericordia". Il punto cruciale e fulcro del polieleo riposa nel canto di " Lodate il nome del Signore", con ogni versetto dei Salmi seguito dal ritornello, "poiché in eterno è la sua misericordia". In questo ritornello, il Signore è glorificato per le misericordie abbondanti che ha dimostrato verso l'uomo, di cui la prima e più importante è la salvezza e la redenzione dell'uomo.

Al polieleo, si aprono le porte regali, tutta la Chiesa è illuminata, e il clero esce dal santuario e incensa tutta la chiesa. Attraverso queste azioni liturgiche, i fedeli sono testimoni degli eventi della risurrezione. Per esempio, nell’apertura delle porte regali, vedono come Cristo è risorto dalla tomba, e nella processione del clero dal santuario al centro della chiesa, vedono come egli è apparso di nuovo in mezzo ai suoi discepoli. Mentre questo avviene, si continua a cantare il salmo: "Lodate il nome del Signore" (Salmo 134:3 [LXX]), insieme con il ritornello angelico, "Alleluia" (Lodate il Signore); è come se il coro agisce al posto degli angeli, invitando i fedeli a lodare il Signore risorto.

Il "canto abbondante di misericordia," il polieleo, è in genere fatto durante la Veglia alla vigilia della domenica e delle grandi feste, servizi in cui la misericordia di Dio è mostrata in modo particolarmente chiaro e in cui è particolarmente appropriato santificare il suo nome e ringraziarlo per la Sua misericordia.

In preparazione per la Grande Quaresima, il breve Salmo 136 si aggiunge ai versi dei Salmi 134 e 135, che comprendono il polieleo. Questo salmo, che inizia con le parole "Sui fiumi di Babilonia" racconta la sofferenza del popolo ebraico durante la cattività babilonese, e del loro dolore per la loro patria perduta. Questo salmo si canta per diverse settimane prima di Grande Quaresima, in modo che, come gli Ebrei, che si sforzavano di liberarsi dalla cattività babilonese e tornare alla loro patria, la terra promessa, i cristiani, che sono il "nuovo Israele," si impegnino nel pentimento e nell'astinenza verso la loro patria spirituale, il Regno di Dio.

Durante le feste del Signore e della Madre di Dio, così come nei giorni che commemorano i santi particolarmente venerati, il polieleo è seguito da una "magnificazione", un breve verso di lode per la festa o per il santo del giorno in questione. Dapprima il clero, in piedi davanti all'icona della festa al centro della chiesa, canta la magnificazione. Poi, mentre l'intera chiesa è incensata, il coro ripete diverse volte lo stesso testo.

I primi a sapere della risurrezione di Cristo e a dare alla gente la Buona Novella sono stati gli angeli. Di conseguenza, il polieleo inizia, per così dire, con le loro indicazioni per noi "Lodate il nome del Signore." Le successive ad apprendere della risurrezione sono state le donne mirofore, che in accordo con l'antica usanza ebraica, si erano recate al sepolcro di Cristo per ungere il suo corpo con oli aromatici. Per questo motivo, il canto dell’"Alleluia" angelico è seguito dai tropari della risurrezione che raccontano della visita delle mirofore alla tomba, l'aspetto dell'Angelo che ha detto loro della risurrezione del Salvatore, e che ha diretto di portare questa notizia ai suoi apostoli. Ogni tropario è preceduto dalle parole "Benedetto sei, Signore, insegnami i tuoi giudizi." Gli ultimi tra i seguaci di Gesù Cristo ad apprendere della sua risurrezione dai morti sono stati gli apostoli. Questo momento della storia evangelica è commemorato nel punto culminante dell’officio della Veglia, la lettura del Vangelo della risurrezione.

Diverse dossologie preparatorie e preghiere precedono la lettura del Vangelo. Così, dopo i tropari della risurrezione e la "piccola" Ectenia, una versione ridotta della Grande Ectenia, si cantano versi speciali noti come "graduali". Questi antichi versi provengono da 15 salmi noti come "Inni di ascesa", perché ai tempi dell'Antico Testamento erano cantati da due cori uno di fronte all'altro lungo i gradini del Tempio di Gerusalemme. Il più delle volte, sentiamo cantare la prima parte dei graduali nel tono 4°, con l'inizio del testo "Fin dalla mia gioventù molte passioni mi hanno combattuto..."

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Il culmine della Veglia di Tutta la Notte è la lettura di un passo del Vangelo sulla risurrezione di Cristo dai morti. L'ordine dei servizi divini richiede un certo numero di preghiere da leggere in preparazione del Santo Vangelo. La ragione per la preparazione piuttosto lunga dei fedeli alla lettura del Vangelo è che il Vangelo può essere chiamato un libro "dietro sette sigilli" e "pietra di scandalo" per coloro a cui la Chiesa non insegna a comprenderlo e a tenerne conto. Inoltre, i Santi Padri insegnano che perché un cristiano tragga il massimo beneficio spirituale dalla lettura della Scrittura divina, deve prima pregare. L'introduzione orante alla lettura del Vangelo alla Veglia di Tutta la Notte serve a questo scopo.

Le nostre preghiere in preparazione per la lettura del Vangelo includono i seguenti elementi liturgici. In primo luogo, il diacono canta: "Stiamo attenti", quindi "Sapienza", poi viene il "prochimeno" rilevante al brano del Vangelo che sarà letto. Il prochimeno, come abbiamo detto in precedenza, è un breve estratto dalla Scrittura, di solito da uno dei salmi, che è letto insieme ad altri versi che completano il tema del prochimeno. Il diacono canta il prochimeno e il suo verso di accompagnamento, e il coro risponde dopo ogni canto del diacono.

La dossologia, "Poiché tu sei santo", e il canto "Ogni respiro lodi il Signore", concludono il polieleo con le sue parole festive di elogio che introducono il Vangelo. L'essenza del loro significato è la seguente: Che tutto ciò che ha vita dia lode il Signore, il datore di vita. In seguito, la sapienza, la santità e la benevolenza del Signore, Creatore e Redentore di tutta la creazione, sono spiegate e predicate attraverso la santa Parola del Vangelo.

Il santo Vangelo

"Sapienza, in piedi. Ascoltiamo il santo Vangelo". Questo è un invito a stare in piedi, con rettitudine, rispetto, pietà e correttezza spirituale, per ascoltare la Parola di Dio.

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Come abbiamo detto prima, il culmine della Veglia di Tutta la Notte è la lettura del Vangelo. In essa si sente la voce degli apostoli, che annunciano la buona novella, la risurrezione di Cristo.

Undici passi del Vangelo risurrezionale, che raccontano della risurrezione del Salvatore e della sua apparizione alle mirofore e ai discepoli, si leggono a loro volta durante la Veglia di Tutta la Notte del sabato.

Il Vangelo è letto dall’interno del santuario, la parte più importante del tempio ortodosso, che qui rappresenta la tomba del nostro Signore. Negli altri giorni di festa, il Vangelo viene letto in mezzo al popolo. Ciò avviene perché al centro del tempio è l'icona del santo o dell’evento che si celebra, e il cui significato è proclamato dal Vangelo.

Dopo la lettura del Vangelo della risurrezione, il sacerdote porta il libro sacro per la venerazione. Egli emerge dal santuario a partire dalla tomba, e tenendo il vangelo, emula l'angelo, che ci mostra Cristo, che aveva annunciato. Come i discepoli, i parrocchiani si chinano davanti al santo Vangelo, come le donne mirofore, lo baciano, e tutti cantano "contemplata la risurrezione di Cristo..."

A partire dal polieleo, aumenta la nostra esultanza e gioia nell'incontro con Cristo. Questa parte della Veglia infonde nei fedeli il riconoscimento che nella persona di Gesù Cristo il cielo scende sulla terra. La Chiesa ricorda anche ai suoi figli che ogni volta che sentiamo il canto del polieleo, dobbiamo tenere a mente il giorno successivo e con esso la festa dell'eternità, la Divina Liturgia, che non è semplicemente una rappresentazione sulla terra del Regno celeste, ma è di fatto il suo avverarsi, inalterabile e in tutta la sua pienezza, sulla terra.

Dobbiamo salutare il Regno dei Cieli con uno spirito commosso e con pentimento. Per questo motivo, subito dopo il canto gioioso di "contemplata la risurrezione di Cristo", si legge il Salmo penitenziale 50, che comincia con le parole "Abbi misericordia di me, o Dio...". È solo durante la notte di Pasqua e in tutta la settimana seguente, quando ci è concesso di sperimentare tale gioioso rapimento definitivo, privo di dolore o di penitenza, che la lettura del Salmo 50 è omessa dai servizi divini.

Il Salmo penitenziale "Abbi misericordia di me, o Dio" si conclude con una preghiera per l'intercessione degli Apostoli e della Madre di Dio. Quindi si ripete il versetto di apertura del Salmo 50: "Abbi misericordia di me, o Dio, secondo la tua grande misericordia, e secondo la moltitudine delle tue indulgenze, cancella il mio delitto".

Più avanti, nella stichira "Gesù, risorto dai morti, come aveva predetto, ci ha dato la vita eterna e la grande misericordia", ci troviamo di fronte la sintesi di entrambi, la gioia della risurrezione e il pentimento. La "grande misericordia", che Cristo mostra a coloro che si pentono, è la concessione della "vita eterna".

Secondo la Chiesa, la risurrezione di Cristo illumina la natura di chi si unisce con Cristo. Questa illuminazione è dimostrata nella parte estremamente variabile importante della Veglia di Tutta la Notte - i canoni, di cui parleremo in seguito.

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Il miracolo della Risurrezione di Gesù Cristo ha illuminato la natura umana. Nel "canone", la parte della Veglia che segue la lettura del Vangelo, la Chiesa mostra ai fedeli questa illuminazione. Nella pratica contemporanea, il canone è composto di nove odi o canti. Ogni ode del canone è costituita da un determinato numero di singoli tropari.

Ogni singolo canone ha un oggetto specifico da celebrare - la santissima Trinità, un evento dal Vangelo o della storia della Chiesa, preghiere alla Madre di Dio, magnificazione di un santo o dei santi di un determinato giorno. I canoni della domenica (sabato sera) celebrano la risurrezione di Cristo e la conseguente illuminazione del mondo, la vittoria sul peccato e sulla morte. I canoni della festa illuminano in dettaglio il significato della festa e la vita del santo, come modello della trasfigurazione del mondo che è già in atto. La Chiesa in qualche misura celebra la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte contemplando la luce di questa trasfigurazione riflessa nei canoni.

I canoni sono letti, ma il versetto iniziale di ogni singola ode è cantato dal coro. Questi versi introduttivi sono conosciuti come "irmi", dal verbo greco che significa "intrecciare." L'irmo presenta un modello per tutti i tropari che seguono in una data ode.

Un evento dal Vecchio Testamento, che incarna una trasfigurazione, vale a dire un significato profetico e simbolico pertinente al Nuovo Testamento, serve come modello per ogni irmo introduttivo. Per esempio, l'irmo della prima ode commemora, in termini cristiani, il passaggio miracoloso degli ebrei nel Mar Rosso. In questo irmo, il Signore è glorificato come l'onnipotente liberatore dal male e dalla schiavitù. L'irmo della seconda ode è tratto dal canto di denuncia pronunciato da Mosè nel deserto del Sinai per risvegliare uno spirito di pentimento negli ebrei in fuga dall'Egitto. La seconda ode è cantata solo durante la Quaresima. L'irmo della terza ode è basato sul canto di ringraziamento di Anna, madre del profeta Samuele, per il figlio che le fu dato. Nell'irmo della quarta ode, si presenta un'interpretazione cristiana della comparsa al profeta Abacuc del Signore Dio, visto alla brillante luce del sole che risplende da dietro una montagna boscosa. In questa visione, la Chiesa percepisce la gloria del Salvatore a venire. Nella quinta ode, il cui tema viene dal libro del profeta Isaia, Cristo è glorificato come il portatore di pace. Essa contiene anche la profezia della risurrezione dai morti. Il sesto irmo è tratto dalla storia del profeta Giona, gettato in mare e inghiottito da una balena. Agli occhi della Chiesa, questo evento serve a ricordare al cristiano che è sprofondato nell'abisso del peccato. L'irmo esprime anche l'idea che non c'è dolore o sfortuna in cui l'accorata preghiera dei fedeli non può essere ascoltata. Gli irmi delle odi settima e ottava del canone si basano sul canto dei tre giovani ebrei gettati nella fornace ardente a Babilonia. Questo evento è una prefigurazione del martirio cristiano. Tra le odi ottava e nona, ha luogo un canto in onore della Madre di Dio. Si comincia con le parole: "L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio ​​Salvatore". Il canto è accompagnato dal ritornello "più insigne dei Cherubini e senza confronto più gloriosa dei Serafini". Il diacono intona l'inizio di questa glorificazione della Madre di Dio. Dopo aver incensato l'altare e il lato destro dell’iconostasi, si ferma davanti all'icona della Madre di Dio nella iconostasi, e alzando il turibolo canta: "Magnifichiamo la Madre di Dio e madre della luce onorandola negli inni". Il coro risponde con la magnificazione della Madre di Dio.

Durante il canto del Magnificat, il diacono incensa tutta la Chiesa. Poi si leggono i tropari dell'ode finale del canone, e per l'ultima volta nella Veglia, sentiamo la Piccola Ectenia, "Ancora e ancora in pace preghiamo il Signore".

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La Piccola Ectenia, una forma breve della Grande Ectenia o Ectenia di Pace, si sente per l'ultima volta nella Veglia di Tutta la Notte dopo il canone. Durante la Veglia risurrezionale di Tutta la Notte, in seguito alla Piccolo Ectenia e all'ecfonesi del sacerdote, il diacono esclama "Santo è il Signore nostro Dio", frase che è poi ripresa tre volte dal coro.

L’Esapostilario

Nei monasteri che seguono strettamente la lettera dell'ordine dei servizi, e nelle chiese in cui la Veglia di Tutta la Notte in realtà si tiene "per tutta la notte", l'alba coincide con questo punto del servizio. Inni speciali celebrano il suo approssimarsi. Il primo inno è conosciuto come "Svetilen", o "Inno della luce", un termine che si riferisce all'annuncio della luce che si avvicina. Questo tipo di inno è conosciuto anche con il termine greco "esapostilario", che significa "inviare", poiché un cantore è "inviato" dai cori laterali al centro della chiesa per cantare l'inno. I famosi inni "Vedo la tua camera nuziale adorna, O mio Salvatore", e "Il sapiente ladrone", che si ascoltano durante la Settimana della Passione, sono esempi di Svetilny/Esapostilari. Tra i più noti Inni della luce pertinenti alla Madre di Dio è "Gli apostoli, radunati dai confini della terra...", cantato alla Dormizione della Madre di Dio.

Dopo l'Inno della Luce, si canta il versetto "Ogni respiro lodi il Signore", e si leggono i Salmi 148, 149, e 150. Questi tre salmi sono conosciuti come i "salmi di lode," perché in loro il termine "lodate" è spesso ripetuto. Stichire speciali conosciute come apostichi delle lodi sono combinati con questi salmi. Si cantano di solito alla fine del Salmo 149 e dopo ogni versetto del breve Salmo 150. Come nel caso delle altre stichire durante la Veglia, Gli apostichi delle lodi glorificano l'evento del Vangelo, l'evento nella vita della Chiesa, o il santo o i santi ricordati in quel dato giorno.

Come abbiamo già notato, nei tempi antichi - o anche oggi nei monasteri dove la Veglia di Tutta la Notte dura tutta la notte - il sole sorge nella seconda metà della Veglia. A questo punto, il Signore, datore di luce, è lodato con uno speciale, antico inno cristiano, la "Grande dossologia", che inizia con le parole "Gloria negli eccelsi a Dio e sulla terra pace". Ma prima, il sacerdote, visibile attraverso le porte aperte del santuario mentre si trova davanti alla mensa dell'altare, esclama: "Gloria a Te, che ci hai mostrato la luce."

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Nella Veglia di Tutta la Notte, il Mattutino si conclude con l'Ectenia intensa e con l'Ectenia di supplica fervente, le stesse ectenie che sono state letti in precedenza nella Veglia, durante il Vespro. Seguono l'ecfonesi di chiusura del sacerdote e il congedo. Il sacerdote si rivolge alla Madre di Dio, con la preghiera: "Santissima Madre di Dio, salvaci!" Il coro risponde con una glorificazione della Madre di Dio: "più insigne dei Cherubini e senza confronto più gloriosa dei Serafini..." Quindi il sacerdote glorifica di nuovo il Signore Gesù Cristo con la dossologia "gloria a te, Cristo Dio, speranza nostra, gloria a te". Il coro risponde con "Gloria... ora e sempre...", dimostrando in tal modo che la gloria di Cristo è anche la gloria della santissima Trinità: Padre, Figlio e santo Spirito. Così, la Veglia si conclude come era iniziata, con una glorificazione della santa Trinità.

Dopo la benedizione finale del sacerdote, si legge l'Ora Prima, la parte conclusiva della Veglia di Tutta la Notte.

Come abbiamo già notato, l'idea principale espressa nel Mattutino è la realizzazione gioiosa da parte dei fedeli che chiunque si unisce a Cristo sarà salvato e risuscitato insieme con lui. Secondo la Chiesa, si può raggiungere l'unione con Cristo solo con un atteggiamento di umiltà e di riconoscimento della propria indegnità. Per questo motivo, la Veglia non si esaurisce con il servizio festivo e gioioso del Mattutino, ma con l'Ora Prima, un servizio che esprime un'umile, pentita tensione verso Dio.

Il ciclo giornaliero dei servizi della Chiesa Ortodossa comprende altre tre ore in aggiunta all'Ora Prima. Le Ore Terza e Sesta sono lette prima dell'inizio della Divina Liturgia, e l'Ora Nona si legge prima dell'inizio del Vespro. Tecnicamente, l'oggetto delle Ore comprende una selezione di testi pertinenti al particolare momento del giorno. Tuttavia, ogni ora ha anche un significato distinto mistico e spirituale, poiché ognuna commemora una fase della Passione di Cristo. I servizi procedono con aria di seria concentrazione, e portano l’impronta della Grande Quaresima e della Passione. Una caratteristica delle Ore, che mostra la loro parentela con i servizi della Grande Quaresima, è che la lettura ha la precedenza sul canto.

Il soggetto dell'Ora Terza è la consegna del Salvatore per essere insultato e frustato. Un secondo tema del Nuovo Testamento è unito all'Ora Terza: la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli. Inoltre, nell'Ora Terza troviamo preghiere per l'assistenza e la protezione nella nostra battaglia interna ed esterna contro il male, e troviamo preghiere di pentimento, espresse nel Salmo 50 - che inizia con "Abbi misericordia di me, o Dio ..."

L'Ora Sesta coincide con l'ora in cui Cristo fu crocifisso e inchiodato sulla Croce. Nell'Ora Sesta, sentiamo il lettore esprimere l'amarezza causata dal male militante e dilagante nel mondo, ma al tempo stesso si sente l'espressione della speranza nell'aiuto di Dio. Questa speranza è espressa in modo particolarmente forte nel terzo dei salmi letto durante l'Ora Sesta, il Salmo 90, "Chi abita nell'aiuto dell'Altissimo dimorerà al riparo del Dio del cielo..."

L’Ora Nona è l'ora in cui Cristo sulla Croce ha concesso il paradiso al ladrone, e in cui ha reso la sua anima a Dio Padre, prima della sua risurrezione. Nei salmi dell'Ora Nona abbiamo già sentito grazie espresse a Cristo per la sua salvezza del mondo.

Questa, in breve, è la sostanza delle Ore terza, sesta e nona. Comunque, torniamo all'Ora Prima, con la quale si conclude la Veglia di Tutta la Notte.

Nel complesso, oltre a commemorare gli eventi che compongono la prima fase della Passione di Gesù Cristo, l'Ora Prima esprime sentimenti di ringraziamento a Dio per la luce del giorno che si avvicina e per la Sua noi l'impostazione su un percorso durante il giorno a venire, a lui gradito. Tutto questo è espresso nei tre salmi letti durante l'Ora Prima, così come nelle sue altre preghiere, e soprattutto nella preghiera "Tu che in ogni tempo e in ogni ora ...", una preghiera che è letta durante ciascuna delle Ore . In questa preghiera, i fedeli chiedono l'unità della fede e la vera conoscenza di Dio. Secondo la Chiesa, è questa conoscenza che è la fonte dei futuri benefici spirituali del cristiano, vale a dire la salvezza e la vita eterna. Il Signore parla di questo nel santo Vangelo secondo Giovanni: "E questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo." La Chiesa Ortodossa insegna che è possibile conoscere Dio solo attraverso l'amore e l'unità della mente. È per questo che durante la liturgia, prima della confessione di fede nel Simbolo della nostra fede, noi proclamiamo, "Amiamoci gli uni gli altri, affinché confessiamo con una sola mente Padre, Figlio e santo Spirito, Trinità consustanziale e indivisa."

Dopo la preghiera "Tu che in ogni tempo ..." il prete esce dal santuario. È vestito umilmente, con indosso un epitrachilio ma senza paramenti esterni brillanti. Il tempio è in penombra. In tale contesto, il sacerdote conclude l'Ora Prima, e con essa la Veglia di Tutta la Notte, con una preghiera nella quale glorifica Cristo come la Luce vera, che illumina e santifica ogni uomo che viene nel mondo. Volgendosi verso l'icona della Madre di Dio, la ricorda alla fine della preghiera. Il coro risponde con l'inno festoso, tratto dall'Acatisto dell'Annunciazione della Madre di Dio, "A te condottiera pronta alla difesa..."

18 (Conclusione)

La Veglia di Tutta la Notte esprime con assoluta chiarezza lo spirito dell’Ortodossia, descritto negli insegnamenti dei santi Padri della Chiesa come “lo spirito della risurrezione, trasfigurazione e deificazione dell’umanità.” Come il cristianesimo ortodosso in generale, la Veglia di Tutta la Notte contiene l’espressione di due Pasque, la “Pasqua di crocifissione” e la “Pasqua di risurrezione.” La Veglia di Tutta la Notte, specialmente nella forma che prende alla vigilia della domenica, il giorno della risurrezione, prende la sua struttura e I suo materiale dagli office della settimana della passione e della settimana di Pasqua. Vladimir Ilin scrive di questo tema nel suo libro sulla Veglia di Tutta la Notte, pubblicato a Parigi negli anni venti del XX secolo:

La Veglia di Tutta la Notte e la sua anima, il Tipico di Gerusalemme, “l’occhio della Chiesa,” è cresciuto e si è completato alla tomba del Signore. In generale, le funzioni notturne alla tomba del Signore sono state la culla dalla quale è cresciuto un meraviglioso giardino, il ciclo giornaliero delle officiature ortodosse. Il suo fiore più bello è la Veglia di Tutta la Notte. Se la fonte della Liturgia ortodossa è la Cena mistica di Cristo, tenuta nella casa di Giuseppe di Arimatea, la fonte della Veglia di Tutta la Notte è alla tomba vivifica del Signore, che ha aperto per il mondo un ingresso nelle dimore celesti e ha effuso sugli uomini la beatitudine della vita eterna.

E così la nostra serie dedicata alla Veglia di Tutta la Notte giunge al termine. Speriamo che i lettori abbiano trovato utile il nostro modesto sforzo, inteso ad aiutare i fedeli a comprendere la bellezza e la profondità di questo meraviglioso officio divino.

Viviamo in un mondo di vanità, in cui è estremamente difficile trovare il tempo, anche solo pochi minuti, per entrare nella stanza interna della nostra anima e godere di un istante di silenzio e di preghiera, raccogliere i propri pensieri, considerare il nostro destino spirituale, dare retta alla voce della nostra coscienza e purificare i nostri cuori attraverso il mistero della confessione. La Chiesa ci dà questa opportunità nelle ore in cui si serve la Veglia di Tutta la Notte.

Quanto sarebbe bello addestrare noi stessi e i membri della nostra casa a giungere ad amare questo officio. Si potrebbe, all’inizio, partecipare alla Veglia di tutta la notte solo una volta ogni due settimane, o una volta al mese. Tutto ciò che dobbiamo fare è iniziare, e il Signore ci ricompenserà con un prezioso onore spirituale: il Signore visiterà il nostro cuore, vi prenderà dimora, e ci aprirà il mondo ampio, vasto ed estremamente ricco della preghiera della Chiesa. Non ci priviamo di questa opportunità.

 
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La prima ectenia (litania) del nuovo diacono - 2

 
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Di fronte all'icona

 
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RICETTE - Aringa in pelliccia (shuba) veganizzata

Una delle ricette russe più amate, popolare soprattutto nelle vacanze invernali, è un antipasto a strati dal nome completo di Сельдь под шубой (Sel'd' pod shuboj), o in forma vezzeggiativa Селёдка под шубой (Seljodka pod shuboj), letteralmente "aringa sotto un cappotto di pelliccia". Il termine russo shuba (шубa) indica un cappotto o manicotto di pelliccia, ed è l'immagine visiva che viene dagli strati di verdure (soprattutto lo strato superiore di barbabietole) che ricoprono l'aringa.

Alcuni ipotizzano che la shuba abbia le sue origini nella cucina degli ebrei russi, e questo ha le sue buone ragioni: infatti, come piatto freddo è ideale per i pasti del sabato in cui non si accendono fuochi, e in quanto combinazione di verdure, uova e pesce, le regole della kasherut ebraica non le impongono limitazioni nell'accompagnare piatti a base di carne oppure di latticini.

Tuttavia, notizie storiche più circostanziate la fanno risalire ad Anastas Bogomilov, un mercante che all'inizio del XX secolo possedeva diversi ristoranti a Mosca e a Tver'. Poiché i suoi clienti, nel clima rivoluzionario di quegli anni, si ubriacavano sempre più spesso e con violenza, devastandogli i locali, Bogomilov ebbe da uno dei suoi cuochi, Aristarkh Prokoptsev, l'idea di un antipasto che riducesse l'impatto degli alcolici trasmettendo al tempo stesso un messaggio di unificazione sociale: le aringhe (cibo tipico degli operai) si compattavano tra strati di verdure (che rappresentavano i contadini), rafforzandosi a vicenda. Il termine "shuba" fu presentato come acronimo di "шовинизму и упадку – бойкот и анафема" ("shovinismu i upadku – bojkot i anafema"), ovvero "boicottaggio e anatema allo sciovinismo e al declino". Forse per l'originalità di questo messaggio, o forse per la capacità degli ingredienti di contenere gli effetti meno graditi della vodka, le risse nei locali di Bogomilov diminuirono notevolmente.

Con il passare degli anni, e con l'avvio della produzione di maionese a livello industriale, la shuba è diventata una ricetta universalmente nota della cucina sovietica, ed è rimasta popolare nello spazio post-sovietico attuale. Un tempo molto usata nei cenoni di Capodanno, oggi con il recupero dei digiuni ortodossi il tempo delle sue preparazioni slitta oltre il Capodanno civile, nei giorni santi dopo il Natale ortodosso.

Per rispettare i dettami della cucina russa, che richiede attente preparazioni degli ingredienti (spesso in forma separata gli uni dagli altri), è importante disporre degli ingredienti adatti, e di tempo sufficiente per una preparazione un po' lunga. Per chi vuole assaggiarla anche con un regime alimentare di magro, propongo una variante largamente "veganizzata", poco usata, in quanto la shuba è generalmente vista come un piatto di festa. Per ricreare il gusto delle aringhe con una una variante del tutto vegetale si possono usare le alghe; in alternativa, per un gusto più realistico anche se con qualche traccia di origine animale (caveat per i vegani stretti), sono sufficienti alcuni cucchiai di colatura di pesce.

Ingredienti

• 700 g di frutto di giaca in salamoia

• 500 g di patate

• 350 g di cipolle

• 500 g di carote

• 450 g di maionese "di magro" (potete vedere alcune varianti in questa sezione)

• 700 g di barbabietole

• Alghe, o in alternativa colatura di pesce

• Tofu strapazzato (vedete la ricetta in questa sezione)

• Erbe per decorazione (prezzemolo, cipollotto, aneto)

Per ricreare gusto e consistenza delle aringhe marinate, vi suggerisco di usare il frutto di giaca (vedete la descrizione in questa sezione, nella ricetta "Vega-sandwich al frutto di giaca").

Le barbabietole in Italia si trovano più facilmente già cotte, e possono essere un risparmio di tempo (fino a 2 ore di bollitura), anche se i russi preferiranno sempre comprarle crude e bollirle a casa.

Preparazione

Preparate a parte il tofu strapazzato partendo dalla ricetta che vi presento in questa sezione, avendo cura di non usare l'erba cipollina, se volete usarlo come decorazione sulla cima della shuba. Caricate il tofu con più curcuma del solito, per dargli un bel colore giallo, e cuocetelo a fondo, perché risulti più friabile.

Lasciate il tofu strapazzato in un contenitore separato, come per ogni altro ingrediente, in attesa della preparazione degli strati finali.

Bisogna bollire anche patate, carote e barbabietole (se queste ultime non si comprano già cotte), finché non saranno facilmente attraversabili da una forchetta. È possibile bollirle tutte insieme (tenendo conto che hanno bisogno di tempi di cottura diversi, dai 20 minuti per le carote alle 2 ore per le barbabietole), ma in cottura le barbabietole rilasciano colore, per cui in questo caso è meglio bollire le patate con la buccia, e pelare patate e carote una volta bollite. Una volta asciugate e pelate, grattate separatamente patate, carote e barbabietole con una grattugia a buchi larghi (per le patate funziona anche lo schiacciapatate, ma la grattugia larga va bene per tutto), e lasciatele in contenitori separati.

Le cipolle invece non vanno bollite, ma tagliate a rondelle sottili. Un modo per ridurre il pungente delle cipolle è di versare sopra di loro acqua bollente una volta affettate, e lasciarle a bagno per 10 minuti: poi le cipolle si possono risciacquare in acqua fredda. A preferenza, si può dare alle cipolle un tocco di agrodolce con l'aggiunta di un poco di aceto con zucchero e sale, in cui far marinare le cipolle per 15 minuti.

Il frutto di giaca va bollito per almeno 30-40 minuti in acqua con alghe finemente tritate (oppure con alcuni cucchiai di colatura di pesce), poi lasciato raffreddare, asciugato e tagliato a listarelle, oppure a dadini (le dimensioni devono essere superiori a quelle delle verdure grattate). Assaggiando i pezzi di "aringhe" così formati, possiamo aggiungere a piacere un poco di povere di alghe (oppure qualche altra goccia di colatura di pesce), fino a raggiungere la somiglianza aromatica ideale. A questo punto, se non si desidera mantenere cipolle e "aringhe" in due strati separati, si possono mescolare cipolle e "aringhe" e metterle in un contenitore.

Ricordate di drenare bene eventuali residui liquidi che rimangono nei contenitori (soprattutto la marinatura delle "aringhe" e delle cipolle). Se resta del residuo liquido delle barbabietole, tenetelo da parte per mescolarlo alla maionese dello strato più alto.

Con tutti gli ingredienti pronti in contenitori separati, è ora il momento di "costruire" la shuba. Si può procedere in due modi: o creare una piccola calotta su un piatto largo, oppure riempire una pirofila trasparente da forno (cosa che vi permette di vedere gli strati). Se si desidera un effetto più regolare, si può riempire un coppapasta metallico (circolare o quadrato) dai bordi alti almeno 5-7 cm, posato su un piatto largo. Con quest'ultima soluzione, è possibile creare porzioni individuali usando dei coppapasta meno larghi sui piatti singoli. Al termine della costruzione, i coppapasta vanno sfilati con cautela (operazione più facile se vi sarete ricordati di ungerli leggermente all'interno).

Gli strati, dal basso in alto, iniziano di solito con le patate (più raramente con le cipolle, ma le patate alla base offrono più stabilità alla shuba), poi le "aringhe", poi le cipolle (oppure "aringhe" e cipolle precedentemente mescolate, in un singolo strato), quindi carote, "uova" (tofu strapazzato) e barbabietole. La maionese avrà un effetto di "collante", e potrà essere spalmata in singoli stati sottili tra l'uno e l'altro strato. È anche possibile mescolarla in piccole dosi con carote, uova e barbabietole, con o senza gli strati intermedi. Lo strato superiore di barbabietole, che "chiude" la shuba dandole l'effetto di cappotto di pelliccia, può essere a sua volta ricoperta di uno strato leggero di maionese mescolata con parte delle barbabietole o con il loro liquido, che farà assumere alla maionese un caratteristico colore viola.

Non scordate questo velo superiore di maionese, soprattutto se volete decorare la sommità della shuba con erbe e "uovo" tritato, che aderiranno alla maionese.

Sopra allo strato superiore, è possibile spolverare un poco di tofu strapazzato (facendo attenzione che questa "nevicata" di uovo non copra completamente il viola delle barbabietole, che offre l'impatto visivo più bello). In alternativa, potete guarnire con un poco di erbe fresche (le più usate dai russi sono prezzemolo, aneto e rondelle verdi di cipollotto).

Volendo, potete provare guarnizioni di fantasia, come questa, con un po' di piselli, olive, mais e foglie di prezzemolo:

Se fate gli strati della shuba senza l'ausilio di un coppapasta, e volete che la calotta della shuba abbia maggiore consistenza, un piccolo trucco consiste nello sciogliere un poco di gelatina vegetale (o qualche agente gelatinizzante, come la polvere di agar agar) in acqua e aggiungerla alla maionese per farle mantenere la forma.

A questo punto, la shuba è tecnicamente pronta, ma rimane ancora un passaggio importante: un'attesa in frigorifero per un periodo minimo di 2 ore, fino a una notte intera. Questa fase è indispensabile perché i gusti degli ingredienti inizino a legarsi tra loro.

La shuba così terminata sarà un ottimo piatto invernale, ideale per festeggiare assieme i giorni del Natale senza rischio di eccessi di pesce, uova e grassi.

С Рождеством Христовым и с Новым годом!

Buon Natale e buon anno nuovo!

 
9 documentari sulla Liturgia

Liturgia (Литургия) – serie di documentari

Direttore: diacono Nenad Ilić

Paese: Serbia

Studio: monastero di Ostrog

Литургия – документальный сериал

Режиссер: диакон Ненад Илич

Cтрана: Сербия

Студия: Монастырь Отрог

 

Эпизод 1. Важнее жизни. Что такое Божественная Литургия?

Episodio 1. Le cose più importanti della vita. Cos'è la Liturgia?

 

Эпизод 2. Время сотворити Господеви. Проскомидия

Episodio 2. È tempo di agire per il Signore. La Proscomidia

 

Эпизод 3. Путь в Царство Божие. Начало Литургии Слова

Episodio 3. La strada per il regno di Dio. L'inizio della Liturgia della parola

 

Эпизод 4. Ангелы и люди объединяются. Малый вход и Евангелие

Episodio 4. L'unione di angeli e uomini. Il piccolo ingresso e il Vangelo

 

Эпизод 5. Всякое ныне житейское отложим попечение. Великий вход

Episodio 5. Deponiamo ora ogni affanno della vita. Il grande ingresso

 

Эпизод 6. Исполним молитву нашу Господеви. Продолжение Литургии верных

Episodio 6. Completiamo la nostra preghiera al Signore. La continuazione della Liturgia dei fedeli

 

Эпизод 7. Горе имеем сердца. Анафора

Episodio 7. Teniamo in alto i cuori. L'Anafora

 

Эпизод 8. Сподоби нас. Подготовка к Причастию

Episodio 8. Rendici degni. La preparazione per la comunione

 

Эпизод 9. Тело и Кровь Христовы. Причастие

Episodio 9. Il corpo e il sangue di Cristo. La comunione

 
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27 giugno

 
Film Pritchi - seconda parte (2012) lingua russa, sottotitoli in romeno

 
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Officio della Grande Compieta

GRANDE COMPIETA

BENEDIZIONE E PREGHIERE INIZIALI

S. Benedetto il nostro Dio, in ogni tempo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.

С. Благословен Бог наш всегда, ныне и присно и во веки веков.

P. Binecuvîntat este Dumnezeul nostru, totdeauna, acum şi pururea şi în vecii vecilor.

L. Amen.

Gloria a te, Dio nostro, gloria a te.

Re celeste, Consolatore, Spirito della verità, che sei ovunque presente e tutto ricolmi, scrigno dei beni e dispensatore di vita, vieni, e dimora in noi, e purificaci da ogni macchia, e salva, o Buono, le nostre anime.

Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi misericordia di noi. (tre volte)

Gloria al Padre e al Figlio e al santo Spirito, e ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

Tuttasanta Trinità, abbi misericordia di noi; Signore, cancella i nostri peccati; Sovrano, perdona le nostre iniquità; Santo, visita e guarisci le nostre infermità, a causa del tuo nome.

Kyrie eleison. (tre volte)

Gloria al Padre e al Figlio e al santo Spirito, e ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo, così sulla terra; dacci oggi il nostro pane quotidiano; e rimetti a noi i nostri debiti, come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori; e non indurci in tentazione, ma liberaci dal maligno.

Ч. Аминь.

Слава Тебе, Боже наш, слава Тебе.

Царю Небесный, Утешителю, Душе истины, Иже везде сый и вся исполняяй, Сокровище благих и жизни Подателю, прииди и вселися в ны, и очисти ны от всякия скверны, и спаси, Блаже, душы наша.

Святый Боже, Святый крепкий, Святый бессмертный, помилуй нас. (трижды)

Слава Отцу, и Сыну, и Святому Духу, и ныне и присно и во веки веков, Аминь.

Пресвятая Троице, помилуй нас; Господи, очисти грехи наша; Владыко, прости беззакония наша; Святый, посети и исцели немощи наша, имени Твоего ради.

Господи, помилуй. (трижды)

Слава Отцу, и Сыну, и Святому Духу, и ныне и присно и во веки веков, Аминь.

Отче наш, Иже еси на небесех, да святится имя Твое, да приидет Царствие Твое. Да будет воля Твоя, яко на небеси и на земли. Хлеб наш насущный даждь нам днесь. И остави нам долги наша, якоже и мы оставляем должником нашим. И не введи нас во искушение, но избави нас от лукаваго.

C. Amin.

Slavă ţie, Dumnezeul nostru, slavă ţie.

Împarate ceresc, Mîngîietorule, Duhul adevărului, care pretutindenea eşti şi pe toate le plineşti; Vistierul bunătăţilor şi Dătătorule de viaţă, vino şi te sălăşluieşte întru noi şi ne curăţeşte pe noi de toată întinăciunea şi mîntuieşte, Bunule, sufletele noastre.

Sfinte Dumnezeule, Sfinte tare, Sfinte fără de moarte, miluieşte-ne pe noi (de trei ori)

Slavă Tatălui şi Fiului şi Sfîntului Duh, şi acum şi pururea şi în vecii vecilor. Amin.

Preasfîntă Treime, miluieşte-ne pe noi. Doamne, curăţeşte păcatele noastre. Stăpîne, iartă fărădelegile noastre. Sfinte, cercetează şi vindecă neputinţele noastre, pentru numele tău.

Doamne miluieşte. (de trei ori)

Slavă Tatălui şi Fiului şi Sfîntului Duh, şi acum şi pururea şi în vecii vecilor. Amin.

Tatăl nostru, Care eşti în ceruri, sfinţească-se Numele Tău, vie Împărăţia Ta, facă-se Voia Ta, precum în cer aşa şi pe pămînt; pîinea noastră cea de-a pururea, dă-ne-o nouă astăzi; şi ne iartă nouă greşelile noastre, precum şi noi iertăm greşiţilor noştri şi nu ne duce pe noi în ispită, ci ne izbăveşte de cel viclean.

S. Poiché tuo è il regno, e la potenza, e la gloria, del Padre, e del Figlio, e del santo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.

L. Amen.

Kyrie eleison. (12)

Gloria al Padre e al Figlio e al santo Spirito, e ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

Venite, adoriamo il Re, nostro Dio, e prosterniamoci a lui.

Venite, adoriamo Cristo, il Re e nostro Dio, e prosterniamoci a lui.

Venite, adoriamo Cristo stesso, il Re e nostro Dio, e prosterniamoci a lui.

С. Яко Твое есть царство, и сила, и слава, Отца и Сына, и Святаго Духа, ныне и присно, и во веки веков.

Ч. Аминь.

Господи, помилуй. (12)

Слава Отцу, и Сыну, и Святому Духу, и ныне и присно и во веки веков, Аминь.

Приидите, поклонимся и припадем Цареви нашему Богу.

Приидите, поклонимся и припадем Христу, Цареви нашему Богу.

Приидите, поклонимся и припадем Самому Христу, Цареви и Богу нашему.

S. Că a Ta este Împărăţia şi puterea şi slava, a Tatălui şi a Fiului şi a Sfîntului Duh, acum şi pururea şi în vecii vecilor.

C. Amin.

Doamne miluieşte. (12)

Slavă Tatălui şi Fiului şi Sfîntului Duh, şi acum şi pururea şi în vecii vecilor. Amin.

Veniţi să ne închinăm, şi să cădem la Împăratul nostru Dumnezeu.

Veniţi să ne închinăm, şi să cădem la Hristos Împăratul nostru Dumnezeu.

Veniţi să ne închinăm, şi să cădem la însuşi Hristos Împăratul şi Dumnezeul nostru.

 

Dal lunedì al giovedì della Grande Quaresima si legge il Salmo 69, seguito dal Grande Canone penitenziale di sant'Andrea di Creta.

SALMO 69

O Dio, volgiti in mio aiuto; Signore, affrettati ad aiutarmi. Siano confusi e svergognati quelli che cercano l'anima mia; siano respinti indietro e restino confusi quelli cghe vogliono per me il male. Siano respinti all'istante, confusi, quelli che mi dicono: Ma bene, ma bene! Esultino e si rallegrino in te tutti quelli che ti cercano, o Dio, e dicano sempre: Sia magnificato il Signore, quelli che amano la tua salvezza. Ma io sono povero e misero: o Dio, aiutami. Mio aiuto e mio liberatore sei tu, Signore, non tardare.

Боже, в помощь мою вонми, Господи, помощи ми потщися. Да постыдятся и посрамятся ищущии душу мою, да возвратятся вспять и постыдятся хотящии ми злая. Да возвратятся абие стыдящеся глаголющии ми: благоже, благоже. Да возрадуются и возвеселятся о Тебе вси ищущии Тебе, Боже, и да глаголют выну, да возвеличится Господь, любящии спасение Твое: аз же нищ есмь и убог, Боже, помози ми: Помощник мой и Избавитель мой еси Ты, Господи, не закосни.

Dumnezeule, spre ajutorul meu ia aminte! Doamne, să-mi ajuţi mie grabeşte-Te! Să se ruşineze şi să se înfrunte cei ce caută sufletul meu; să se întoarcă înapoi şi să se ruşineze cei ce-mi voiesc mie rele. Întoarcă-se îndată ruşinaţi cei ce-mi grăiesc mie: "Bine, bine!". Să se bucure şi să se veselească de Tine toţi cei ce Te caută pe Tine, Dumnezeule, şi să zică pururea cei ce iubesc mîntuirea Ta: "Slăvit sa fie Domnul!". Iar eu sărac sunt şi sărman, Dumnezeule, ajută-mă! Ajutorul meu şi Izbăvitorul meu eşti Tu, Doamne, nu zăbovi.

 

Negli altri giorni si legge l'Esapsalmo della Compieta:

SALMO 4

Quando ti ho invocato mi hai ascoltato, o Dio della mia giustizia; nell'angustia mi hai fatto largo; sii indulgente con me, ascolta la mia preghiera. Figli degli uomini, fino a quando sarete tardi di cuore? Perché amate le vanità e cercate la menzogna? Sappiate che il Signore ha reso mirabile il suo santo. Il Signore mi darà ascolto quando griderò a lui. Adiratevi e non peccate: di ciò che dite nei vostri cuori abbiate compunzione nei vostri giacigli. Offrite un sacrificio di giustizia e sperate nel Signore. Molti dicono: chi ci mostrerà i beni? È stata impressa su di noi la luce del tuo volto, Signore. Hai dato esultanza al mio cuore; con il frutto del loro grano, vino e olio si sono moltiplicati. In pace a un tempo mi coricherò e dormirò, poiché Tu Signore da solo, mi hai fatto abitare nella speranza.

Внегда призвати ми, услыша мя Бог правды моея, в скорби распространил мя еси, ущедри мя и услыши молитву мою. Сынове человечестии, доколе тяжкосердии? Вскую любите суету и ищете лжи? И уведите, яко удиви Господь преподобнаго Своего: Господь услышит мя, внегда воззвати ми к Нему. Гневайтеся, и не согрешайте, яже глаголете в сердцах ваших, на ложах ваших умилитеся. Пожрите жертву правды и уповайте на Господа. Мнози глаголют: кто явит нам благая? Знаменася на нас свет лица Твоего, Господи. Дал еси веселие в сердце моем: от плода пшеницы, вина и елеа своего умножишася. В мире вкупе усну и почию, яко Ты, Господи, единаго на уповании вселил мя еси.

Cînd Te-am chemat, m-ai auzit, Dumnezeul dreptăţii mele. Întru necaz m-ai desfătat: milostiveşte-Te spre mine şi ascultă rugăciunea mea. Fiii oamenilor, pînă cînd grei la inimă? Pentru ce iubiţi deşertăciunea şi căutaţi minciuna? Să ştiţi că minunat a făcut Domnul pe cel cuvios al Său; Domnul mă va auzi cînd voi striga către Dînsul. Mîniaţi-vă, dar nu greşiti; de cele ce ziceţi în inimile voastre, în aşternuturile voastre vă căiţi. Jertfiţi jertfa dreptăţii şi nădăjduiţi în Domnul. Mulţi zic: "Cine ne va arăta nouă cele bune ?". Dar însemnatu-s-a peste noi lumina feţei Tale, Doamne. Dat-ai veselie în inima mea, mai mare decît veselia pentru rodul lor de grîu, de vin şi de untdelemn ce s-a înmultit. Cu pace, aşa mă voi culca şi voi adormi, că Tu, Doamne, îndeosebi întru nădejde m-ai aşezat.

 

SALMO 6

Signore, nel tuo sdegno non accusarmi e nella tua ira non castigarmi. Abbi misericordia di me, Signore, poiché sono infermo: guarisci l'anima mia, Signore, poiché sono state sconvolte le mie ossa; anche l'anima mia è fin troppo sconvolta: e tu, Signore, fino a quando... ? Ritorna, Signore, libera l'anima mia, salvami per la tua misericordia. Poiché nella morte non c'è chi si ricorda di te: e negli inferi chi ti confesserà? Mi sono affaticato nel mio gemito, ogni notte laverò di pianto il mio letto, inonderò con le mie lacrime il mio giaciglio. È stato turbato di sdegno il mio occhio, sono invecchiato fra tutti i miei nemici. Via da me tutti voi che operate iniquità, poiché il Signore ha ascoltato la voce del mio pianto. Il Signore ha ascoltato la mia supplica, il Signore ha accolto la mia preghiera. Siano confusi e sconvolti tutti i miei nemici, siano volti indietro e grandemente confusi, subito.

Господи, да не яростию Твоею обличиши мене, ниже гневом Твоим накажеши мене. Помилуй мя, Господи, яко немощен есмь, исцели мя, Господи, яко смятошася кости моя. И душа моя смятеся зело: и Ты, Господи, доколе? Обратися, Господи, избави душу мою: спаси мя ради милости Твоея. Яко несть в смерти поминаяй Тебе: во аде же кто исповестся Тебе? Утрудихся воздыханием моим, измыю на всяку нощь ложе мое, слезами моими постелю мою омочу. Смятеся от ярости око мое, обетшах во всех вразех моих. Отступите от мене, вси делающии беззаконие, яко услыша Господь глас плача моего: услыша Господь моление мое, Господь молитву мою прият. Да постыдятся и смятутся вси врази мои, да возвратятся и устыдятся зело вскоре.

Doamne, nu cu mînia Ta să mă mustri pe mine, nici cu urgia Ta să mă cerţi. Miluieşte-mă, Doamne, că neputincios sunt; vindecă-mă, Doamne, că s-au tulburat oasele mele. Şi sufletul meu s-a tulburat foarte, şi Tu, Doamne, pînă cînd? Întoarce-Te, Doamne; izbăveşte sufletul meu, mîntuieşte-mă, pentru mila Ta. Că nu este întru moarte cel ce Te pomeneşte pe Tine. Şi în iad cine Te va lăuda pe Tine? Ostenit-am întru suspinul meu, spăla-voi în fiecare noapte patul meu, cu lacrimile mele aşternutul meu voi uda. Tulburatu-s-a de întristare ochiul meu, îmbătrînit-am între toţi vrăjmaşii mei. Depărtaţi-vă de la mine toţi cei ce lucraţi fărădelegea, că a auzit Domnul glasul plîngerii mele. Auzit-a Domnul cererea mea, Domnul rugăciunea mea a primit. Să se ruşineze şi să se tulbure foarte toţi vrăjmaşii mei; să se întoarcă şi să se ruşineze foarte degrabă.

 

SALMO 12

Fino a quando, Signore, mi dimenticherai, fino alla fine? Fino a quando distoglierai da me il tuo volto? Fino a quando porrò pensieri nell'anima mia, dolori nel mio cuore giorno e notte? Fino a quando si innalzerà il mio nemico su di me? Guarda, ascoltami, Signore Dio mio: illumina i miei occhi, perché non mi addormenti nella morte, perché non dica il mio nemico: Ho prevalso su di lui. Esulteranno i miei oppressori se sarò scosso. Ma io ho sperato nella tua misericordia; esulterà il mio cuore per la tua salvezza; canterò al Signore mio benefattore, e canterò salmi al nome del Signore, l'Altissimo.

Guarda, ascoltami, Signore Dio mio: illumina i miei occhi, perché non mi addormenti nella morte, perché non dica il mio nemico: Ho prevalso su di lui.

Доколе, Господи, забудеши мя до конца? Доколе отвращаеши лице Твое от менe? Доколе положу советы в души моей, болезни в сердце моем день и нощь? Доколе вознесется враг мой на мя? Призри, услыши мя, Господи Боже мой, просвети oчи мои, да не когда усну в смерть, да не когда речет враг мой, укрепихся на него. Стужающии ми возрадуются, аще подвижуся. Аз же на милость Твою уповах, возрадуется сердце мое о спасении Твоем. Воспою Господеви благодеявшему мне, и пою имени Господа Вышняго.

Призри, услыши мя, Господи Боже мой, просвети oчи мои, да не когда усну в смерть, да не когда речет враг мой, укрепихся на него.

Pînă cînd, Doamne, mă vei uita, pînă în sfîrşit? Pînă cînd vei întoarce faţa Ta de la mine? Pînă cînd voi pune gînduri în sufletul meu, durere în inima mea ziua şi noaptea? Pînă cînd se va înălţa vrăjmaşul meu împotriva mea? Caută, auzi-mă Doamne, Dumnezeul meu, luminează ochii mei, ca nu cumva să adorm întru moarte, ca nu cumva să zică vrăjmaşul meu: "Întăritu-m-am asupra lui". Cei ce mă necăjesc se vor bucura de mă voi clătina. Iar eu spre mila Ta am nădăjduit; bucura-se-va inima mea de mîntuirea Ta; cînta-voi Domnului, Celui ce mi-a facut bine şi voi cînta numele Domnului Celui Preaînalt.

Caută, auzi-mă Doamne, Dumnezeul meu, luminează ochii mei, ca nu cumva să adorm întru moarte, ca nu cumva să zică vrăjmaşul meu: "Întăritu-m-am asupra lui".

 

Gloria al Padre, e al Figlio, e al santo Spirito, e ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.

Alleluia, alleluia, alleluia, gloria a te, o Dio. (tre volte)

Kyrie eleison. (tre volte)

Gloria al Padre, e al Figlio, e al santo Spirito, e ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

Слава Отцу и Сыну, и Святому Духу, и ныне и присно и во веки веков. Аминь.

Аллилуиа, аллилуиа, аллилуиа, слава Тебе, Боже.(трижды)

Господи, помилуй. (трижды)

Слава Отцу и Сыну, и Святому Духу, и ныне и присно и во веки веков. Аминь.

Slavă Tatălui şi Fiului şi Sfîntului Duh, şi acum şi pururea şi în vecii vecilor. Amin.

Aliluia, aliluia, aliluia, slavă Ţie, Dumnezeule (de trei ori)

Doamne miluieşte (de trei ori)

Slavă Tatălui şi Fiului şi Sfîntului Duh, şi acum şi pururea şi în vecii vecilor. Amin.

 

SALMO 24

A te, Signore, ho levato l'anima mia. Dio mio, in te confido; che io non resti confuso in eterno e non ridano di me i miei nemici. E infatti tutti quelli che ti attendono non resteranno confusi: siano confusi quelli che agiscono iniquamente a vuoto. Fammi conoscere, Signore, le tue vie e insegnami i tuoi sentieri. Guidami alla tua verità e istruiscimi, perché tu sei il Dio mio salvatore e ti ho tanto atteso tutto il giorno. Ricordati, Signore, delle tue compassioni e delle tue misericordie: esse sono da sempre. I peccati della mia giovinezza e le mie ignoranze non ricordare; secondo la tua misericordia, ricordati di me per la tua bontà, Signore. Dolce e retto il Signore: per questo insegnerà ai peccatori la via della sua legge. Guiderà i miti nel giudizio, insegnerà ai miti le sue vie. Tutte le vie del Signore sono misericordia e verità per quelli che ricercano la sua alleanza e le sue testimonianze. Per amore del tuo nome, Signore, pure perdonerai il mio peccato, perché è grande. Chi è l'uomo che teme il Signore? Gli insegnerà la via della legge che ha scelto. La sua anima spazierà nei beni e la sua discendenza erediterà la terra. Il Signore è fortezza di quelli che lo temono e la sua alleanza è per manifestarla a loro. I miei occhi, sempre verso il Signore, perché egli trarrà dal laccio i miei piedi. Guarda su me e abbi misericordia di me, perché sono povero e solo. Le afflizioni del mio cuore si sono moltiplicate, liberami dalle mie angustie. Vedi la mia umiliazione e la mia fatica e rimetti tutti i miei peccati. Vedi come i miei nemici si sono moltiplicati e di odio ingiusto mi hanno odiato. Custodisci l'anima mia e liberami: che io non resti confuso perché in te ho sperato. Innocenti e retti aderivano a me, perché ti ho tanto atteso, Signore. O Dio, libera Israele da tutte le sue afflizioni.

К тебе, Господи, воздвигох душу мою, Боже мой, на тя уповах, да не постыжуся во век, ниже да посмеютмися врази мои; ибо вси терпящии тя не постыдятся. Да постыдятся беззаконнующии вотще. Пути твоя, Господи, скажи ми и стезям твоим научи мя. Настави мя на истину твою и научи мя; яко ты eси Бог спас мой, и тебе терпех весь день. Помяни щедроты твоя, Господи, и млти твоя, яко от века суть. Грех юности моея и неведения моего не помяни; по млти твоей помяни мя ты, ради благости твоея, Господи. Благ и прав Господь, сего ради законоположит согрешающым на пути. Наставит кроткия на суд, научит кроткия путeм своим. Вси путие Господни милость и истина, взыскающым завета eго и свидения eго. Ради имене твоего, Господи, и очти грех мой, мног бо eсть. Кто eсть человек бояйся Господа? законоположит eму на пути, eгоже изволи. Душа eго во благих водворится, и семя eго наследит землю. Держава Господь боящихся eго, и завет eго явит им. Oчи мои выну ко Господу, яко той исторгнет от сети нозе мои. Призри на мя и помилуй мя, яко eдинород и нищь eсмь аз. Скорби сердца моего умножишася, от нужд моих изведи мя. Виждь смирение мое и труд мой, и остави вся грехи моя. Виждь враги моя, яко умножишася, и ненавидением неправедным возненавидеша мя. Сохрани душу мою и избави мя, да не постыжуся, яко уповах на тя. Незлобивии и правии прилепляхуся мне, яко потерпех тя, Господи. Избави, Боже, Израиля от всех скорбей eго.

Către Tine, Doamne, am ridicat sufletul meu, Dumnezeul meu. Spre Tine am nădăjduit, să nu fiu ruşinat în veac, nici să rîdă de mine vrajmaşii mei, pentru că toţi cei ce Te aşteaptă pe Tine nu se vor ruşina; să se ruşineze toţi cei ce fac fărădelegi în deşert. Căile Tale, Doamne, arată-mi, şi cărările Tale mă învaţă. Îndreptează-mă spre adevărul Tău şi mă învaţă, că Tu eşti Dumnezeu, Mîntuitorul meu, şi pe Tine Te-am aşteptat toată ziua. Adu-Ţi aminte de îndurările şi milele Tale, Doamne, că din veac sunt. Păcatele tinereţilor mele şi ale neştiintei mele nu le pomeni. După mila Ta, pomeneşte-mă Tu, pentru bunătatea Ta, Doamne. Bun şi drept este Domnul, pentru aceasta, lege va pune celor ce greşesc în cale. Îndrepta-va pe cei blînzi la judecată, învăţa-va pe cei blînzi căile Sale. Toate căile Domnului sunt milă şi adevăr pentru cei ce caută aşezămîntul Lui şi mărturiile Lui. Pentru numele Tău, Doamne, curăţeşte păcatul meu, că mult este. Cine este omul cel ce se teme de Domnul? Lege va pune lui în calea pe care a ales-o. Sufletul lui întru bunătăţi se va sălăşlui şi seminţia lui va moşteni pămîntul. Domnul este întărirea celor ce se tem de Dînsul, aşezămîntul Lui îl va arăta lor. Ochii mei pururea spre Domnul, că El va scoate din lat picioarele mele. Caută spre mine şi mă miluieşte, că părăsit şi sărac sunt eu. Necazurile inimii mele s-au înmulţit; din nevoile mele scoate-mă. Vezi smerenia mea şi osteneala mea, şi-mi iartă toate păcatele mele. Vezi pe vrăjmaşii mei, ca s-au înmulţit şi cu ură nedreaptă m-au urît. Păzeşte Sufletul meu şi mă izbăveşte, ca să nu mă ruşinez că am nădăjduit în Tine. Cei fără răutate şi cei drepţi s-au lipit de mine, că Te-am aşteptat, Doamne. Izbăveşte, Dumnezeule, pe Israel din toate necazurile lui.

 

SALMO 30

In te, Signore, ho sperato, che io non sia confuso in eterno; nella tua giustizia liberami e scampami. Piega verso di me il tuo orecchio, affrettati a scamparmi; sii per me Dio difensore e casa di rifugio per salvarmi. Poiché mia fortezza e mio rifugio sei tu, e per amore del tuo nome mi guiderai e mi nutrirai. Mi trarrai da questo laccio che hanno nascosto per me, poiché sei tu il mio difensore, Signore. Nelle tue mani rimetterò il mio spirito; mi hai liberato, Signore, Dio della verità. Hai preso in odio i custodi della vanità a vuoto, ma io ho sperato nel Signore. Esulterò e mi rallegrerò per la tua misericordia poiché hai guardato alla mia umiliazione e hai salvato dalle angustie la mia anima. E non mi hai lasciato nelle mani dei nemici, hai posto in luogo spazioso i miei piedi. Abbi misericordia di me, Signore, poiché sono afflitto; si è turbato di sdegno il mio occhio, e la mia anima e le mie viscere. Poiché è venuta meno nel dolore la mia vita, e i miei anni nei gemiti; si è affievolita nella miseria la mia forza e le mie ossa sono state sconvolte. Per tutti i miei nemici sono divenuto obbrobrio, per i miei vicini di più ancora, e spavento per i miei conoscenti: quelli che mi osservavano da fuori sono fuggiti via da me. Sono stato dimenticato come un morto, lontano dal cuore, sono divenuto come un vaso infranto, poiché ho udito la calunnia di molti che stavano intorno. Quando si sono riuniti insieme contro di me hanno deliberato di prendere l'anima mia. Ma io in te ho sperato, Signore, e ho detto: Sei tu il mio Dio. Nelle tue mani sono le mie sorti; liberami dalla mano dei miei nemici e dai miei persecutori. Mostra il tuo volto sul tuo servo, salvami nella tua misericordia. Signore, che io non resti confuso, poiché ti ho invocato: siano confusi gli empi, e siano fatti scendere agli inferi. Mute diventino le labbra ingannatrici che dicono iniquità contro il giusto, con orgoglio e disprezzo. Quanto è grande, Signore, l'abbondanza della tua bontà, che hai nascosto per quelli che ti temono, che hai usato per quelli che speriano in te davanti ai figli degli uomini. Li nasconderai nel segreto del tuo volto dal turbamento degli uomini, li proteggerai in una tenda dalla contraddizione delle lingue. Benedetto il Signore, poiché ha reso mirabile la sua misericordia nella città fortificata. Io invece ho detto nella mia estasi: sono stato respinto dal cospetto dei tuoi occhi; perciò hai ascoltato la voce della mia preghiera quando ho gridato a te. Amate il Signore, voi tutti suoi santi, poiché egli cerca la verità e ricompensa qelli che non agiscono con eccessi di orgoglio. Siate virili, e si rafforzi il vostro cuore, voi tutti che sperate nel Signore.

На Тя, Господи, уповах, да не постыжуся во век: правдою Твоею избави мя и изми мя. Приклони ко мне ухо Твое, ускори изъяти мя, буди ми в Бога Защитителя, и в дом прибежища, еже спасти мя. Яко держава моя и прибежище мое еси Ты, и имене Твоего ради наставиши мя, и препитаеши мя. Изведеши мя от сети сея, юже скрыша ми, яко Ты еси Защититель мой, Господи. В руце Твои предложу дух мой: избавил мя еси, Господи Боже истины. Возненавидел еси хранящыя суеты вотще: аз же на Господа уповах. Возрадуюся и возвеселюся о милости Твоей, яко призрел еси на смирение мое, спасл еси от нужд душу мою, и неси мене затворил в руках вражиих, поставил еси на пространне нозе мои. Помилуй мя, Господи, яко скорблю: смятеся яростию око мое, душа моя и утроба моя. Яко исчезе в болезни живот мой и лета моя в воздыханиих, изнеможе нищетою крепость моя и кости моя смятошася. От всех враг моих бых поношение, и соседом моим зело, и страх знаемым моим: видящии мя вон бежаша от мене. Забвен бых яко мертв от сердца, бых яко сосуд погублен. Яко слышах гаждение многих, живущих окрест, внегда собратися им вкупе на мя, прияти душу мою совещаша. Аз же на Тя, Господи, уповах, рех: Ты еси Бог мой. В руку Твоею жребии мои: избави мя из руки враг моих и от гонящих мя. Просвети лице Твое на раба Твоего, спаси мя милостию Твоею. Господи, да не постыжуся, яко призвах Тя: да постыдятся нечестивии и снидут во ад. Немы да будут устны льстивыя, глаголющыя на праведнаго беззаконие, гордынею и уничижением. Коль многое множество благости Твоея, Господи, юже скрыл еси боящымся Тебе, соделал еси уповающым на Тя пред сыны человеческими. Скрыеши их в тайне лица Твоего от мятежа человеческа, покрыеши их в крове от пререкания язык. Благословен Господь, яко удиви милость Свою во граде ограждения. Аз же рех во изступлении моем: отвержен есмь от лица очию Твоею: сего ради услышал еси глас молитвы моея, внегда воззвах к Тебе. Возлюбите Господа, вси преподобнии Его, яко истины взыскает Господь, и воздает излише творящым гордыню. Мужайтеся, и да крепится сердце ваше, вси уповающии на Господа.

Spre Tine, Doamne, am nădăjduit, ca să nu fiu ruşinat în veac. Întru îndreptarea Ta izbăveşte-mă şi mă scoate. Pleacă spre mine urechea Ta, grăbeşte de mă scoate. Fii mie Dumnezeu apărător şi casă de scăpare ca să mă mîntuieşti. Că puterea mea şi scaparea mea eşti Tu şi pentru numele Tău mă vei povăţui şi mă vei hrăni. Scoate-mă-vei din cursa aceasta pe care mi-au ascuns-o mie, că Tu eşti apărătorul meu. În mîinile Tale îmi voi da duhul meu; izbăvitu-m-ai, Doamne, Dumnezeul adevărului. Urît-ai pe cei ce păzesc deşertăciuni în zadar, iar eu spre Domnul am nădăjduit. Bucura-mă-voi şi mă voi veseli de mila Ta, că ai căutat spre smerenia mea, mîntuit-ai din nevoi sufletul meu, şi nu m-ai lăsat în mîinile vrăjmaşului; pus-ai în loc desfătat picioarele mele. Miluieşte-mă, Doamne, că mă necăjesc; tulburatu-s-a de mînie ochiul meu, sufletul meu şi inima mea. Că s-a stins întru durere viaţa mea şi anii mei în suspinuri; slăbit-a întru sărăcie tăria mea şi oasele mele s-au tulburat. La toţi vrăjmaşii mei m-am făcut de ocară şi vecinilor mei foarte, şi frica cunoscuţilor mei. Cei ce mă vedeau afară fugeau de mine. Uitat am fost ca un mort din inima lor, ajuns-am ea un vas stricat, că am auzit ocara multora din cei ce locuiesc împrejur, cînd se adunau ei împreuna împotriva mea; ca să ia sufletul meu s-au sfătuit. Iar eu către Tine am nădăjduit, Doamne, zis-am : "Tu eşti Dumnezeul meu!" în mîinile Tale, soarta mea, izbăveşte-mă din mîna vrăjmaşilor mei şi de cei ce mă prigonesc. Arată faţa Ta peste robul Tău, mîntuieşte-mă cu mila Ta! Doamne, să nu fiu ruşinat, că Te-am chemat pe Tine; să se ruşineze necredincioşii şi să se coboare în iad. Mute să fie buzele cele viclene, care grăiesc împotriva dreptului fărădelege, cu mîndrie şi cu defăimare. Cît este de mare mulţimea bunătăţii Tale, Doamne, pe care ai gătit-o celor ce se tem de Tine, pe care ai făcut-o celor ce nădăjduiesc în Tine, înaintea fiilor oamenilor. Ascunde-i-vei pe dînsii cu acoperămîntul feţei Tale de tulburarea oamenilor. Acoperi-i-vei pe ei în cortul Tău de împotrivirea limbilor. Binecuvîntat este Domnul, că minunată a fost mila Sa, în cetate întărită. Iar eu am zis întru uimirea mea: Lepădat sunt de la faţa ochilor Tăi. Pentru aceasta ai auzit glasul rugăciunii mele cînd am strigat catre Tine. Iubiţi pe Domnul toţi cuvioşii Lui, că adevărul caută Domnul şi răsplăteşte celor ce se mîndresc, cu prisosinţă. Îmbărbătaţi-vă şi să se întărească inima voastră, toţi cei ce nădăjduiţi în Domnul.

 

SALMO 90

Chi abita nell'aiuto dell'Altissimo dimorerà al riparo del Dio del cielo. Dirà al Signore: Mio sostegno sei tu e mio rifugio, il mio Dio e spererò in lui. Poiché egli ti libererà dal laccio dei cacciatori e dalla parola che sconvolge. Con le sue spalle ti adombrerà e sotto le sue ali spererai; la sua verità ti circonderà di uno scudo. Non temerai lo spavento notturno, la freccia che vola di giorno, quanto si aggira nella tenebra, l'assalto del demonio meridiano. Mille cadranno al tuo fianco e diecimila alla tua destra, ma a te non si avvicinerà. Solo osserverai coi tuoi occhi e vedrai la retribuzione dei peccatori. Poiché tu, Signore, sei la mia speranza: hai fatto dell'Altissimo il tuo rifugio. Non si accosterà a te alcun male, né flagello si avvicinerà alla tua tenda. Perché per te comanderà ai suoi angeli di custodirti in tutte le tue vie. Sulle loro mani ti porteranno, perché non inciampi col tuo piede nel sasso. Sull'aspide e sul basilisco camminerai e calpesterai il leone e il drago. Poiché in me ha sperato, lo libererò, lo metterò al riparo, perché ha conosciuto il mio nome. Mi invocherà e lo esaudirò, con lui sono nell'afflizione; lo scamperò e lo glorificherò. Lo colmerò di lunghezza di giorni e gli mostrerò la mia salvezza.

Живый в помощи Вышняго, в крове Бога Небеснаго водворится. Речет Господеви: Заступник мой еси и Прибежище мое, Бог мой, и уповаю на Него. Яко Той избавит тя от сети ловчи и от словесе мятежна, плещма Своима осенит тя, и под криле Его надеешися: оружием обыдет тя истина Его. Не убоишися от страха нощнаго, от стрелы летящия во дни, от вещи во тме преходящия, от сряща и беса полуденнаго. Падет от страны твоея тысяща, и тма одесную тебе, к тебе же не приближится, обаче очима твоима смотриши, и воздаяние грешников узриши. Яко Ты, Господи, упование мое, Вышняго положил еси прибежище твое. Не приидет к тебе зло и рана не приближится телеси твоему, яко Ангелом Своим заповесть о тебе, сохранити тя во всех путех твоих. На руках возмут тя, да не когда преткнеши о камень ногу твою, на аспида и василиска наступиши, и попереши льва и змия. Яко на Мя упова и избавлю и, покрыю и, яко позна имя Мое. Воззовет ко Мне и услышу eго, с ним есмь в скорби, изму eго и прославлю eго, долготою дний исполню eго и явлю eму спасение Мое.

Cel ce locuieşte în ajutorul Celui Preaînalt, întru acoperămîntul Dumnezeului cerului se va sălăşlui. Va zice Domnului: "Sprijinitorul meu eşti şi scăparea mea; Dumnezeul meu, voi nădăjdui spre Dînsul". Că El te va izbăvi din cursa vînătorilor şi de cuvîntul tulburător. Cu spatele te va umbri pe tine şi sub aripile Lui vei nădăjdui; ca o arma te va înconjura adevărul Lui. Nu te vei teme, de frica de noapte, de săgeata ce zboară ziua, de lucrul ce umblă în întuneric, de molima ce bîntuie întru amiaza. Cădea-vor dinspre latura ta o mie şi zece mii de-a dreapta ta, dar de tine nu se vor apropia. Însă cu ochii tăi vei privi şi răsplătirea păcătoşilor vei vedea. Pentru că pe Domnul, nădejdea mea, pe Cel Preaînalt L-ai pus scapare ţie. Nu vor veni către tine rele şi bataie nu se va apropia de locaşul tău. Că îngerilor Săi va porunci pentru tine ca să te păzească în toate căile tale. Pe mîini te vor înălţa ca nu cumva să împiedici de piatră piciorul tău. Peste aspida şi vasilisc vei păşi şi vei călca peste leu şi peste balaur. "Că spre Mine a nădăjduit şi-l voi izbăvi pe el, zice Domnul; îl voi acoperi pe el, că a cunoscut numele Meu. Striga-va către Mine şi-l voi auzi pe el; cu dînsul sunt în necaz şi-l voi scoate pe el şi-l voi slăvi. Cu lungime de zile îl voi umple pe el, şi-i voi arăta lui mîntuirea Mea".

 

Gloria al Padre, e al Figlio, e al santo Spirito, e ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.

Alleluia, alleluia, alleluia, gloria a te, o Dio. (tre volte)

Слава Отцу и Сыну, и Святому Духу, и ныне и присно и во веки веков. Аминь.

Аллилуиа, аллилуиа, аллилуиа, слава Тебе, Боже.(трижды)

Slavă Tatălui şi Fiului şi Sfîntului Duh, şi acum şi pururea şi în vecii vecilor. Amin.

Aliluia, aliluia, aliluia, slavă Ţie, Dumnezeule (de trei ori)

 

CANTICO MESSIANICO

Dio è con noi, sappiatelo, nazioni, e siate vinte. / Poiché Dio è con noi.

Dio è con noi, sappiatelo, nazioni, e siate vinte. / Poiché Dio è con noi.

Udite, fino ai confini della terra. / Poiché Dio è con noi.

Dopo aver trovato forza, siate vinte. / Poiché Dio è con noi.

Se poi di nuovo troverete forza, di nuovo sarete vinte. / Poiché Dio è con noi.

E se vi adunerete a consiglio, vi disperderà il Signore. / Poiché Dio è con noi.

E la parola che pronuncerete non rimarrà tra di voi. / Poiché Dio è con noi.

Non temeremo del timore che ci incutete, né ci turberemo. / Poiché Dio è con noi.

Ma il Signore nostro Dio, lo proclameremo santo, ed egli sarà il nostro timore. / Poiché Dio è con noi.

E se confiderò in lui, mi sarà di santificazione. / Poiché Dio è con noi.

E confiderò in lui, e grazie a lui sarò salvato. / Poiché Dio è con noi.

Eccomi, io e i figli che Dio mi ha dato. / Poiché Dio è con noi.

Il popolo che camminava nella tenebra ha visto una grande luce. / Poiché Dio è con noi.

Voi che abitate nel paese e nell'ombra nella morte, una luce splenderà su di voi. / Poiché Dio è con noi.

Poiché un bambino ci è nato, ci è stato dato un figlio. / Poiché Dio è con noi.

Il suo dominio è sulla sua spalla. / Poiché Dio è con noi.

E la sua pace non ha confini. / Poiché Dio è con noi.

E il suo nome sarà: angelo del gran consiglio. / Poiché Dio è con noi.

Consigliere ammirabile. / Poiché Dio è con noi.

Dio forte, dominatore, principe della pace. / Poiché Dio è con noi.

Padre del secolo futuro. / Poiché Dio è con noi.

Dio è con noi, sappiatelo, nazioni, e siate vinte. / Poiché Dio è con noi.

Dio è con noi, sappiatelo, nazioni, e siate vinte. / Poiché Dio è con noi.

Gloria al Padre e al Figlio e al santo Spirito. / Dio è con noi.

E ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen. / Dio è con noi.

С нами Бог, разумейте языцы, / и покаряйтеся: / Яко с нами Бог.

С нами Бог, разумейте языцы, / и покаряйтеся: / Яко с нами Бог.

Услышите до последних земли: / Яко с нами Бог.

Могущии покаряйтеся: / Яко с нами Бог.

Аще бо паки возможете, / и паки побеждени будете: / Яко с нами Бог.

И иже аще совет совещаваете, / разорит Господь: / Яко с нами Бог.

И слово, еже аще возглаголете, / не пребудет в вас: / Яко с нами Бог.

Страха же вашего не убоимся, / ниже смутимся: / Яко с нами Бог.

Господа же Бога нашего Того освятим, / и Той будет нам в страх: / Яко с нами Бог.

И аще на Него надеяся буду, / будет мне во освящение: / Яко с нами Бог.

И уповая буду на Него, / и спасуся Им: / Яко с нами Бог.

Се аз и дети, яже ми даде Бог: / Яко с нами Бог.

Людие ходящии во тьме, / видеша свет велий: / Яко с нами Бог.

Живущии во стране и сени смертней, / свет возсияет на вы: / Яко с нами Бог.

Яко Отроча родися нам, / Сын, и дадеся нам: / Яко с нами Бог.

Егоже начальство бысть на раме Его: / Яко с нами Бог.

И мира Его несть предела: / Яко с нами Бог.

И нарицается Имя Его, / Велика Совета Ангел: / Яко с нами Бог.

Чуден Советник: / Яко с нами Бог.

Бог крепок, Властитель, / Начальник мира: / Яко с нами Бог.

Отец будущаго века: / Яко с нами Бог.

С нами Бог, разумейте языцы, / и покаряйтеся: / Яко с нами Бог.

С нами Бог, разумейте языцы, / и покаряйтеся: / Яко с нами Бог.

Слава Отцу и Сыну и Святому Духу. / С нами Бог.

И ныне и присно и во веки веков. Аминь. / С нами Бог.

Cu noi este Dumnezeu, înţelegeţi, neamuri, şi vă plecaţi. / Căci cu noi este Dumnezeu.

Cu noi este Dumnezeu, înţelegeţi, neamuri, şi vă plecaţi. / Căci cu noi este Dumnezeu.

Auziţi pînă la marginile pămîntului. / Căci cu noi este Dumnezeu.

Cei puternici, plecaţi-vă. / Căci cu noi este Dumnezeu.

Că iarăşi veţi putea şi iarăşi veţi fi biruiţi. / Căci cu noi este Dumnezeu.

Şi orice sfat veţi sfătui, îl va risipi Domnul. / Căci cu noi este Dumnezeu.

Şi cuvîntul pe care îl grăiţi nu va rămîne întru voi. / Căci cu noi este Dumnezeu.

De frica voastră nu ne vom teme, nici ne vom tulbura. / Căci cu noi este Dumnezeu.

Pe Domnul Dumnezeul nostru, pe Acela vom sfinţi, şi El va fi nouă frică. / Căci cu noi este Dumnezeu.

Şi de voi fi nădăjduindu-mă spre Dînsul, va fi mie spre sfinţire. / Căci cu noi este Dumnezeu.

Şi voi nădăjdui întru El, şi întru El mă voi mîntui. / Căci cu noi este Dumnezeu.

Iată eu şi pruncii pe care mi i-a dat Dumnezeu. / Căci cu noi este Dumnezeu.

Poporul cel ce umbla întru întuneric a văzut lumină mare. / Căci cu noi este Dumnezeu.

Cei ce locuiţi în latura şi în umbra morţii, lumină va străluci peste voi. / Căci cu noi este Dumnezeu.

Că prunc S-a născut nouă Fiul şi S-a dat nouă. / Căci cu noi este Dumnezeu.

A Cărui stăpînire s-a făcut peste umărul Lui. / Căci cu noi este Dumnezeu.

Şi păcii Lui nu este hotar. / Căci cu noi este Dumnezeu.

Şi se cheamă numele Lui înger de mare sfat. / Căci cu noi este Dumnezeu.

Sfetnic minunat. / Căci cu noi este Dumnezeu.

Dumnezeu tare, Stăpînitor, Domn al păcii. / Căci cu noi este Dumnezeu.

Părinte al veacului ce va să fie. / Căci cu noi este Dumnezeu.

Cu noi este Dumnezeu, înţelegeţi, neamuri, şi vă plecaţi. / Căci cu noi este Dumnezeu.

Cu noi este Dumnezeu, înţelegeţi, neamuri, şi vă plecaţi. / Căci cu noi este Dumnezeu.

Slavă Tatălui şi Fiului şi Sfîntului Duh. / Cu noi este Dumnezeu.

Şi acum şi pururea şi în vecii vecilor. Amin. / Cu noi este Dumnezeu.

 

TROPARI

Ora che sono al termine del giorno ti rendo grazie, Signore; ti chiedo: Salvatore, concedimi senza peccato la sera e la notte, e salvami.

Gloria al Padre e al Figlio e al santo Spirito.

Ora che sono al termine del giorno ti rendo gloria, Sovrano; ti chiedo: Salvatore, concedimi senza scandalo la sera e la notte, esalvami.

E ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

Ora che sono al termine del giorno, ti rendo inni, Santo; ti chiedo: Salvatore, concedimi senza insidia la sera e la notte, e salvami.

День прешед, благодарю Тя, Господи, вечер, прошу, с нощию без греха подаждь ми, Спасе, и спаси мя.

Слава Отцу и Сыну и Святому Духу.

День прешед, славословлю Тя, Владыко, вечер, прошу, с нощию безсоблазнство подаждь ми, Спасе, и спаси мя.

И ныне и присно и во веки веков. Аминь.

День прешед, песнословлю Тя, Святый, вечер, прошу, с нощию ненаветен подаждь ми, Спасе, и спаси мя.

Ziua trecînd, mulţumesc Ţie, Doamne; seara, rogu-mă, cu noaptea, fără de păcat dăruieşte-o mie, Mîntuitorule, şi mă mîntuieşte.

Slavă Tatălui şi Fiului şi Sfîntului Duh.

Ziua trecînd, slăvescu-Te pe Tine, Stăpîne; seara, rogu-mă, cu noaptea, fără de sminteală dăruieşte-o mie, Mîntuitorule, şi mă mîntuieşte.

Şi acum şi pururea şi în vecii vecilor. Amin.

Ziua trecînd, cu cîntare Te slăvesc pe tine, Sfinte; seara, rogu-mă, cu noaptea, fără de bîntuială dăruieşte-o mie, Mîntuitorule, şi mă mîntuieşte.

 

La natura incorporea dei cherubini con inni mai silenti ti rende gloria.

I viventi dalle sei ali, i serafini, con voci mai esauste ti sovresaltano.

Tutta la schiera degli angeli ti loda con i canti del trisagio.

Tu sei il Padre che esiste prima di tutto e hai coeterno con te il Figlio tuo.

E con lo spirito della vita, di pari onore al tuo, indichi che la Trinità è indivisa.

Vergine santissima, Madre-di-Dio, e voi testimoni oculari e ministri del Verbo,

cori dei profeti e dei martiri dalla vita immortale,

Intercedete con insistenza per tutti noi, poiché siamo tutti nelle angustie.

Per farci acclamare, liberati dall'inganno del maligno, il cantico degli angeli:

Santo, Santo, Santo, Signore tre volte santo, abbi misericordia di noi e salvaci. Amen.

Безплотное естество Херувимское, немолчными песньми Тя славословят. Шестокрильная животная серафими, непрестанными гласы Тя превозносят:

Ангелов же вся Воинства трисвятыми песньми Тя восхваляют.

Прежде бо всех еси Сый Отец, и собезначальна имаши Твоего Сына:

и равночестна носяй Духа жизни, Троицы являеши нераздельное.

Пресвятая Дево Мати Божия, и иже Слова самовидцы и слуги:

пророк же и мученик вси лицы, яко безсмертну имуще жизнь:

о всех молитеся прилежно, яко вси есмы в бедах.

Да прелести избавльшеся лукаваго, ангельскую вопием песнь:

Святый, Святый, Святый, Трисвятый Господи, помилуй и спаси нас, аминь.

Firea cea fără de trup a heruvimilor cu cîntări fără de încetare pe Tine Te slăveşte.

Vieţuitorii cei cu cîte şase aripi, serafimii, cu neîncetate glasuri pe Tine Te preînalţă.

Toate oştile îngerilor cu cîntări întreit sfinte Te laudă.

Că mai înainte de toate eşti, Cel ce eşti Părinte, şi împreună fără de început ai pe Fiul Tău.

Şi întocmai cinstit purtînd pe Duhul vieţii, nedespărţirea Treimii arăţi.

Preasfîntă Fecioară, maica lui Dumnezeu, şi cei ce aţi fost singurii văzători Cuvîntului şi slujitori,

Ale proorocilor şi ale mucenicilor toate cetele, ca cei ce aveţi viaţă nemuritoare,

Pentru toţi rugaţi-vă cu de-adinsul, că toţi suntem întru nevoi.

Ca izbăvindu-ne de înşelăciunea celui rău, să cîntăm cîntare îngerească:

Sfinte, Sfinte, Sfinte, întreit Sfinte, Doamne miluieşte-ne şi ne mîntuieşte pe noi. Amin.

 

SIMBOLO DELLA FEDE

Credo in un solo Dio Padre, onnipotente, creatore del cielo e della terra, e di tutte le cose visibili e invisibili. E in un solo Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, unigenito, generato dal Padre prima di tutti i secoli: luce da luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre, per mezzo del quale tutto prese esistenza. Che per noi uomini e per la nostra salvezza discese dai cieli, e si incarnò dallo Spirito santo e da Maria Vergine, e si fece uomo. E fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, e soffrì, e fu sepolto. E risuscitò il terzo giorno, secondo le Scritture. E ascese ai cieli, e siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà con gloria a giudicare i vivi e i morti; il suo regno non avrà fine. E nello Spirito santo, il Signore, vivifico, che procede dal Padre, che con il Padre e il Figlio è insieme adorato e glorificato, che parlò per mezzo dei profeti. E nella Chiesa una, santa, cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo, per la remissione dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti. E la vita del secolo futuro. Amen.

Верую во единаго Бога Отца, Вседержителя, Творца небу и земли видимым же всем и невидимым. И во единаго Господа Iисуса Христа, Сына Божия, Единороднаго, Иже от Отца рожденнаго прежде всех век: Света от Света, Бога истинна от Бога истинна, рожденна, несотворенна, едино-сущна Отцу, Имже вся быша. Нас ради человек и нашего ради спасения сшедшаго с небес и воплотившагося от Духа Свята и Марии Девы, и вочеловечшася. Распятаго же за ны при Понтийстем Пилате, и страдавша, и погребенна. И воскресшаго в третий день, по писанием. И возшедшаго на небеса, и седяща одесную Отца. И паки грядущаго со славою судити живым и мертвым, Его же Царствию не будет конца. И в Духа Святаго, Господа, животворящаго, Иже от Отца исходящаго, Иже со Отцем и Сыном спокланяема и сславима глаголавшаго пророки. Во едину святую, соборную и Апостольскую Церковь. Исповедую едино крещение во оставление грехов. Чаю воскресения мертвых и жизни будущаго века. Аминь.

Cred întru Unul Dumnezeu, Tatăl atotţiitorul, Făcătorul cerului şi al pămîntului, văzutelor tuturor şi nevăzutelor. Şi întru unul Domn Iisus Hristos, Fiul lui Dumnezeu, Unul-Născut, Care din Tatăl S-a născut mai înainte de toţi vecii: Lumină din Lumină, Dumnezeu adevărat din Dumnezeu adevărat, născut iar nu făcut, Cel de o fiinţă cu Tatăl, prin Care toate s-au făcut. Care, pentru noi oamenii şi pentru a noastră mîntuire, s-a pogorît din ceruri şi s-a întrupat de la Duhul Sfînt şi din Maria Fecioara şi s-a făcut om. Şi s-a răstignit pentru noi în zilele lui Pilat din Pont şi a pătimit şi s-a îngropat. Şi a înviat a treia zi, după Scripturi. Şi s-a înălţat la ceruri şi şade de-a dreapta Tatălui. Şi iarăşi va să vină cu slavă să judece viii şi morţii, a cărui Împărăţie nu va avea sfărşit. Şi întru Duhul Sfînt, Domnul de viaţă Făcătorul, care din Tatăl purcede, Cel ce împreună cu Tatăl şi cu Fiul este închinat şi slăvit, care a grăit prin prooroci. Întru una, sfîntă, sobornicească şi apostolească Biserică. Mărturisesc un botez spre iertarea păcatelor. Aştept învierea morţilor; Şi viaţa veacului ce va să fie. Amin.

 

LITANIA DI INTERCESSIONE

Tuttasanta Sovrana Madre-di-Dio, intercedi per noi peccatori. (3)

Potenze celesti tutte dei santi angeli e arcangeli, intercedete per noi peccatori. (2)

San Giovanni profeta, precursore e battista del Signore nostro Gesù Cristo, intercedi per noi peccatori. (2)

Santi gloriosi apostoli, profeti e martiri, e santi tutti, intercedete per noi peccatori. (2)

Venerabili padri nostri pastori teofori e dottori di tutta la terra, intercedete per noi peccatori. (2)

(Qui si fa memoria del santo patrono del tempio)

Invincibile, assoluta e divina potenza della preziosa e vivifica Croce, non abbandonare noi pescatori. (2)

O Dio, purifica noi peccatori. (2)

O Dio, purifica noi peccatori e abbi misericordia di noi.

Пресвятая Владычице Богородице, моли о нас грешных. (3)

Вся Небесныя Силы Святых Ангел и Архангел, молите о нас грешных. (2)

Святый Иоанне пророче, и Предтече, и Крестителю Господа нашего Иисуса Христа, моли о нас грешных. (2)

Святии славнии Апостоли, пророцы и мученицы, и вси святии, молите о нас грешных. . (2)

Преподобнии и богоноснии отцы наши, пастырие и учителие вселенныя, молите о нас грешных. (2)

(Здесь поминается и святой храма)

Непобедимая, и непостижимая, и Божественная Сило Честнаго и Животворящаго Креста, не остави нас грешных. (2)

Боже, очисти нас грешных. (2)

Боже, очисти нас грешных, и помилуй нас.

Presfîntă Stăpînă, de Dumnezeu Născătoare, roagă-te pentru noi păcătoşii. (3)

Toate puterile cereşti, ale sfinţilor îngeri şi ale arhanghelilor, rugaţi-vă pentru noi, păcătoşii. (2)

Sfinte Ioane, proorocule şi Înaintemergătorule şi Botezătorul Domnului nostru Iisus Hristos, roagă-te pentru noi păcătoşii. (2)

Sfinţilor măriţilor apostoli, proorocilor şi mucenicilor şi toţi sfinţii, rugaţi-vă pentru noi păcătoşii. (2)

Preacuvioşilor şi de Dumnezeu purtători părinţi ai noştri, păstori şi învăţători ai lumii, rugaţi-vă pentru noi păcătoşii. (2)

(Aici se pomeneşte şi sfîntul al cărui hram este)

Cea nebiruită şi necuprinsă şi dumnezeiască putere a cinstitei şi de viaţă făcătoarei Cruci, nu ne lăsa pe păcătoşii. (2)

Dumnezeule, curăţeşte-ne pe noi, păcătoşii. (2)

Dumnezeule, curăţeşte-ne pe noi, păcătoşii, şi ne miluieşte.

 

TROPARI

Se è la vigilia di una grande festa, si canta al posto dei seguenti il Tropario della festa.

Al lunedì e al mercoledì sera, Tropari, Tono 2°

Illumina i miei occhi, o Cristo Dio, perché non mi addormenti nella morte; perché non dica il mio nemico: Ho prevalso su di lui.

Gloria al Padre e al Figlio e al santo Spirito.

Sii il soccorritore dell'anima mia, o Dio, poiché passo tra molti lacci: liberamene e salvami, o buono, quale amico degli uomini.

E ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

Poiché non abbiamo più confidenza a causa dei nostri peccati, supplica tu colui che è nato da te, Vergine Madre-di-Dio: molto può la preghiera della madre sulla benevolenza del Sovrano. Non trascurare le implorazioni di noi peccatori, tuttavenerata, poiché è misericordioso e potente a salvare colui che ha accettato di soffrire per noi.

Просвети очи мои Христе Боже, / да не когда усну в смерть, / да не когда речет враг мой: / укрепихся на него.

Слава Отцу и Сыну и Святому Духу.

Заступник души моея буди Боже, / яко посреде хожду сетей многих, / избави мя от них и спаси мя, Блаже, / яко Человеколюбец.

И ныне и присно и во веки веков. Аминь.

Яко не имамы дерзновения за премногия грехи наша, / Ты иже от Тебе Рождшагося моли, Богородице Дево, / много бо может моление Матернее ко благосердию Владыки. / Не презри грешных мольбы, Всечистая, / яко милостив есть и спасти могий, / Иже и страдати о нас изволивый.

Lumineaza ochii mei Hristoase Dumnezeule, ca nu cumvă sa adorm în moarte, ca nu cumva să zică vrăjmaşul meu: întăritu-m-am asupra lui.

Slavă Tatălui şi Fiului şi Sfîntului Duh.

Sprijinitor sufletului meu fii, Dumnezeule, că umblu prin mijlocul a multor curse, izbăveşte-mă de dînsele şi mă mîntuieşte, Bunule, ca un Iubitor de oameni.

Şi acum şi pururea şi în vecii vecilor. Amin.

Că nu avem îndrăzneală pentru multe păcatele noastre, tu, pe Cel ce S-a născut din tine, roagă-L Născătoare de Dumnezeu Fecioară, că mult poate rugăciunea Maicii spre îmblînzirea Stăpînului. Nu trece cu vederea rugăciunile păcătoşilor, Preacurată, că milostiv este şi poate să mîntuiască Cel ce a primit a pătimi pentru noi.

 

Al martedì e al giovedì sera, Tropari, Tono 8°

Ti è nota l'insonne costanza dei miei nemici invisibili, Signore, conosci la fragilità della mia misera carne, tu che mi hai formato: perciò nelle tue mani affiderò il mio spirito. Dammi riparo sotto le ali della tua bontà perché non mi addormenti nella morte, e illumina i miei occhi intellettivi nella delizia delle tue parole divine e ridestami al tempo opportuno per tua glorificazione, qual unico buono e amico degli uomini.

Guarda su di me e abbi di misericordia, Signore Dio mio.

Quanto sarà temibile il tuo giudizio. Signore, quando gli angeli si presenteranno, tutta l'umanità sarà adunata, i libri aperti, le opere scrutate e i pensieri esaminati. Quale giudizio ci sarà per me, concepito nei peccati? Chi mi spegnerà la fiamma? Chi mi schiarirà la tenebra, se tu stesso, Signore, non avrai misericordia di me, qual amico degli uomini?

Gloria al Padre e al Figlio e al santo Spirito.

Dammi lacrime, o Dio, come un tempo alla donna peccatrice; consentimi di bagnare i tuoi piedi, che mi hanno liberato dalla via dell'errore, e di offrire a te come miro di fragranza una vita pura edificata nella conversione, per far udire anche a me la tua voce desiderata: La tua fede ti ha salvato, va' in pace.

E ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

Avendo in te speranza non confusa, o Madre-di-Dio, sarò salvato; se otterrò il tuo patrocinio non avrò timore, o purissima; respingerò i miei nemici e li vincerò con la sola corazza della tua protezione; e implorando il tuo aiuto onnipotente ti grido: Sovrana, salvami con la tua intercessione e destami dal cupo sonno per tua glorificazione, grazie alla potenza del Figlio di Dio da te incarnato.

Невидимых враг моих неусыпание веси Господи, / и окаянныя плоти моея неможение веси Создавый мя. / Темже в руце Твои предаю дух мой, / покрый мя крилома Твоея благости, / да не когда усну в смерть, / и умныя мои очи просвети / в наслаждение Божественных словес Твоих, / и воздвигни мя во время благопотребно к Твоему славословию, / яко един Благ и Человеколюбец.

Призри, и услыши мя, Господи Боже мой.

Яко страшен суд Твой, Господи, Ангелом предстоящим, / человеком вводимым, книгам разгибаемым, / делом испытуемым, помыслом истязуемым: / кий суд будет мне, зачатому во гресех; / кто ми пламень угасит; кто ми тьму просветит; / аще не Ты, Господи, помилуеши мя, / яко Человеколюбец.

Слава Отцу и Сыну и Святому Духу.

Слезы ми даждь, Боже, / якоже иногда жене грешнице: / и сподоби мя омочити нозе Твои, / яже мя от пути прелести свободившия, / и мvро благоухания Тебе приносити, / житие чисто, покаянием ми созданное, / да услышу и аз желаемый Твой глас: / вера твоя спасе тя, иди в мире.

И ныне и присно и во веки веков. Аминь.

Непостыдную, Богородице, надежду Твою имея, спасуся, / предстательство Твое стяжав, Пречистая, не убоюся: / пожену враги моя и побежду я, во един оболкийся, / яко в броня кров Твой, и всемогущую Твою помощь, / моляся вопию Ти: / Владычице, спаси мя молитвами Твоими, / и возстави мя от мрачнаго сна к Твоему славословию, / силою из Тебе Воплотившагося Сына Божия.

Neadormirea nevăzuţilor mei vrăjmaşi o şti, Doamne, şi slăbiciunea ticălosului meu trup o cunoşti, cel ce m-ai zidit. Pentru aceasta în mîinile Tale voi da duhul meu. Acoperă-mă cu aripile bunătăţii Tale, ca nu cumva să adorm întru moarte. Şi ochii minţii mele luminează-le întru desfătarea dumnezeieştilor Tale cuvinte; şi mă deşteaptă la vreme potrivită, spre a Ta slăvire, ca un bun şi de oameni iubitor.

Caută şi mă auzi, Doamne Dumnezeul meu.

Cît va fi de înfricoşătoare judecata Ta, Doamne! Îngerii stînd înainte, oamenii în mijloc adunîndu-se, cărţile deschizîndu-se, faptele cercetîndu-se. gîndurile întrebîndu-se. Ce judecată va fi mie, celui zămislit în păcate? Cine-mi va stinge văpaia? Cine-mi va lumina întunericul, de nu mă vei milui Tu, Doamne, ca un iubitor de oameni?

Slavă Tatălui şi Fiului şi Sfîntului Duh.

Lacrimi dă-mi mie, Dumnezeule, ca oarecînd femeii celei păcătoase şi mă învredniceşte să ud picioarele Tale, care din calea rătăcirii pe mine m-au izbăvit. Şi să aduc Ţie mir de bună mireasmă, viaţă curată, întru pocăinţă mie agonisită; ca să aud şi eu glasul Tău cel dorit: credinţa ta te-a mîntuit, mergi în pace.

Şi acum şi pururea şi în vecii vecilor. Amin.

Neînfruntată nădejdea ta, Născătoare de Dumenzeu, avînd, mă voi mîntui. Folosinţa ta agonisind, Precurată, nu mă voi mîntui. Izgoni-voi pe vrăjmaşii mei şi-i voi birui pe ei, îmbrăcîndu-mă numai cu acoperămîntul tău ca şi cu o platoşă; şi întru ajutorul tău cel atotputernic rugîndu-mă, strig către tine: Stăpînă, mîntuieşte-mă cu rugăciunile Tale şi mă scoală din întunecatul somn, spre a ta slăvire, cu puterea Celui ce S-a întrupat din tine, a Fiului lui Dumnezeu.

 

Kyrie eleison. (40)

Gloria al Padre, e al Figlio, e al santo Spirito, e ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.

Più insigne dei cherubini, e senza confronto più gloriosa dei serafini, senza corruzione hai partorito Dio Verbo: te, la vera Madre-di-Dio, noi magnifichiamo.

Nel nome del Signore benedici, padre.

Господи, помилуй. (40)

Слава Отцу, и Сыну, и Святому Духу, и ныне и присно, и во веки веков. Аминь.

Честнейшую херувим и славнейшую без сравнения серафим, без истления Бога Слова рождшую, сущую Богородицу, Тя величаем.

Именем Господним благослови, отче.

Doamne miluieşte. (40)

Slavă Tatălui şi Fiului şi Sfîntului Duh, şi acum şi pururea şi în vecii vecilor. Amin.

Ceea ce eşti mai cinstită decît heruvimii şi mai mărita fără de asemanăre decît serafimii, care fără stricăciune pe Dumnezeu-Cuvîntul ai născut, pe tine cea cu adevărat Născătoare de Dumnezeu, te mărim.

Întru numele Domnului binecuvintează, părinte.

 

S. Per le preghiere dei nostri santi Padri, Signore Gesù Cristo, Dio nostro, abbi misericordia di noi.

L. Amen.

С. Молитвами святых отец наших, Господи Иисусе Христе Боже наш, помилуй нас.

Ч. Аминь.

P. Pentru rugăciunile sfintilor Părintilor nostri, Doamne Iisuse Hristoase, Dumnezeul nostru, miluieşte-ne pe noi.

C. Amin.

 

PREGHIERA DI SAN BASILIO IL GRANDE

Signore, Signore, che ci hai liberati da ogni freccia che vola di giorno, liberaci anche da tutto ciò che si aggira nelle tenebre. Accetta come sacrificio vespertino l'elevazione delle nostre mani. Rendici degni di trascorrere senza macchia il tempo della notte, senza essere tentati dal male, e liberaci da ogni turbamento e paura suscitati dal diavolo. Da' alle nostre anime l'umiltà e ai nostri pensieri la preoccupazione per la prova del tuo giudizio tremendo e giusto. Inchioda con il tuo timore la nostra carne e mortifica le nostre membra terrene, per illuminarci nella quiete del sonno con la contemplazione dei tuoi giudizi. Distogli da noi ogni fantasia sconveniente e ogni desiderio funesto. Facci alzare al momento della preghiera saldi nella fede e tesi nei tuoi precetti, per la benevolenza e la bontà del Figlio tuo unigenito, insieme con il quale sei tu benedetto, con il tuo Spirito tuttosanto, buono e vivifico; ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.

Господи Господи, избавлей нас от всякия стрелы летящия во дни, избави нас и от всякия вещи во тьме преходящия. Приими жертву вечернюю рук наших воздеяние. Сподоби же нас и нощное поприще без порока прейти, неискушены от злых. И избави нас от всякаго смущения и боязни, яже от диавола нам прибывающия. Даруй душам нашим умиление, и помыслом нашим попечение, еже на страшнем и праведнем Твоем суде испытания. Пригвозди страху Твоему плоти наша, и умертви уды наша сущия на земли: да и сонным безмолвием просветимся зрением судеб Твоих. Отими же от нас всякое мечтание неподобное, и похоть вредну. Возстави же нас во время молитвы, утверждены в вере, и преспевающия в заповедех Твоих, благоволением, и благостию Единороднаго Сына Твоего: с Нимже благословен еси, с Пресвятым, и Благим, и Животворящим Твоим Духом, ныне и присно, и во веки веков, аминь.

Doamne, Doamne, Cel ce ne-ai izbăvit de toată săgeata ce zboară în zi, izbăveşte-ne şi de tot lucrul ce umblă întru întuneric. Primeşte jertfa cea de seară, ridicările mîinilor noastre, şi ne învredniceşte şi măsura nopţii fără de prihană a o trece, neispitiţi de rele, şi ne izbăveşte de toată tulburarea şi îngrozirea care ne vin de la diavol. Dăruieşte sufletelor noastre umilinţă şi gîndurilor noastre grijire de întrebarea ce va să fie la înfricoşătoarea şi dreapta judecată. Pătrunde cu frica Ta trupurile noastre şi omoară mădularele noastre cele pămînteşti, ca şi întru liniştea somnului să ne luminăm cu privirea la judecăţile Tale. Întoarce de la noi toată nălucirea necuvioasă şi pofta cea vătămătoare şi ne ridică în vreme de rugăciune, întăriţi în credinţă şi sporind întru poruncile Tale, cu bună vrerea şi bunătatea Unuia-Născut Fiului Tău, cu care binecuvîntat eşti, împreună cu Preasfîntul şi Bunul şi de viaţă Făcătorul Duhul Tău, acum şi pururea şi în vecii vecilor. Amin.

 

Venite, adoriamo il Re, nostro Dio.

Venite, adoriamo Cristo, il Re e nostro Dio, e prosterniamoci a lui.

Venite, adoriamo Cristo stesso, il Re e nostro Dio, e prosterniamoci a lui.

Приидите, поклонимся Цареви нашему Богу.

Приидите, поклонимся и припадем Христу, Цареви нашему Богу.

Приидите, поклонимся и припадем Самому Христу, Цареви и Богу нашему.

Veniţi să ne închinăm la Împăratul nostru Dumnezeu.

Veniţi să ne închinăm, şi să cădem la Hristos Împăratul nostru Dumnezeu.

Veniţi să ne închinăm, şi să cădem la însuşi Hristos Împăratul şi Dumnezeul nostru.

 

SALMO 50

Abbi misericordia di me, o Dio, secondo la tua grande misericordia e secondo la moltitudine delle tue indulgenze cancella il mio delitto. Lavami del tutto dalla mia iniquità e purificami dal mio peccato. Perché io conosco la mia iniquità e il mio peccato davanti a me è sempre. Contro te solo ho peccato e il male davanti a te ho fatto, così che tu sia riconosciuto giusto nelle tue parole e vinca quando sei giudicato. Ecco che nelle iniquità sono stato concepito e nei peccati mi ha concepito mia madre. Ecco, la verità hai amato, le cose occulte e i segreti della tua sapienza mi hai manifestato. Mi aspergerai con issopo e sarò purificato, mi laverai e sarò fatto più bianco della neve. Mi farai udire esultanza e gioia, esulteranno le ossa umiliate. Distogli il tuo volto dai miei peccati e cancella tutte le mie iniquità. Un cuore puro crea in me, o Dio, e uno spirito retto rinnova nelle mie viscere. Non rigettarmi dal tuo volto, e il tuo spirito santo non rimuovere da me. Rendimi l'esultanza della tua salvezza e confermami con lo spirito sovrano. Insegnerò agli iniqui le tue vie e gli empi a te ritorneranno. Liberami dal sangue versato, o Dio, Dio della mia salvezza, e la mia lingua celebrerà con esultanza la tua giustizia. Signore, apri le mie labbra e la mia bocca annuncerà la tua lode. Certo, se tu avessi voluto un sacrificio lo avrei dato: di olocausti non ti compiacerai. Sacrificio a Dio è uno spirito contrito: un cuore contrito e umiliato Dio non lo disprezzerà. Benefica, Signore, nel tuo compiacimento Sion e siano riedificate le mura di Gerusalemme. Allora ti compiacerai del sacrificio di giustizia, dell'oblazione e di olocausti; allora offriranno vitelli sul tuo altare.

Помилуй мя, Боже, по велицей милости твоей, и по множеству щедрот твоих очисти беззаконие мое. Наипаче омый мя от беззакония моего и от греха моего очисти мя; яко беззаконие мое аз знаю, и грех мой предо мною eсть выну. Тебе eдиному согреших и лукавое пред тобою сотворих; яко да оправдишися во словесех твоих и победиши, внегда судити ти. Се бо, в беззакониих зачат eсмь, и во гресех роди мя мати моя. Се бо, истину возлюбил eси, безвестная и тайная премудрости твоея явил ми eси. Окропиши мя иссопом, и очищуся; омыеши мя, и паче снега убелюся. Слуху моему даси радость и веселие; возрадуются кости смирeнныя. Отврати лице твое от грех моих и вся беззакония моя очисти. Сердце чисто созижди во мне, Боже, и дух прав обнови во утробе моей. Не отвержи менe от лица твоего и дха твоего святаго не отими от менe. Воздаждь ми радость спасения твоего и духом владичним утверди мя. Научу беззаконныя путeм твоим, и нечестивии к тебе обратятся. Избави мя от кровей, Боже, Боже спасения моего; возрадуется язык мой правде твоей. Господи, устне мои отверзеши, и уста моя возвестят хвалу твою. Яко аще бы восхотел eси жертвы, дал бых убо; всесожжeния не благоволиши. Жертва Богу дух сокрушен; сердце сокрушенно и смиренно Бог не уничижит. Ублажи, Господи, благоволением твоим Сиона, и да созиждутся стены Иерусалимския; тогда благоволиши жертву правды, возношение и всесожегаeмая; тогда возложат на oлтарь твой телцы.

Miluieşte-mă, Dumnezeule, după mare mila Ta şi, după mulţimea îndurărilor Tale, şterge fărădelegea mea. Mai vîrtos mă spală de fărădelegea mea şi de păcatul meu mă curăţeşte. Că fărădelegea mea eu o cunosc, şi păcatul meu înaintea mea este pururea. Ţie unuia am greşit şi rău înaintea Ta am făcut, că să fii îndreptaţit întru cuvintele Tale si să biruieşti cînd vei judeca Tu. Că iată întru fărădelegi m-am zămislit şi în păcate m-a născut maica mea. Că iată adevărul ai iubit; cele nearătate şi cele ascunse ale înţelepciunii Tale mi-ai arătat mie. Stropi-mă-vei cu isop, şi mă voi curăţi; spăla-mă-vei, şi mai vîrtos decît zăpada mă voi albi. Auzului meu vei da bucurie şi veselie; bucura-se-vor oasele mele cele smerite. Întoarce faţa Ta de către păcatele mele, şi toate fărădelegile mele şterge- le. Inimă curată zideşte întru mine, Dumnezeule, şi Duh drept înoieşte întru cele dinăuntru ale mele. Nu mă lepăda de la faţa Ta, şi Duhul Tău cel Sfînt nu-L lua de la mine. Dă-mi mie bucuria mîntuirii Tale, şi cu duh stăpînitor mă întăreşte. Învăţa-voi pe cei fărădelege căile Tale, şi cei necredincioşi la Tine se vor întoarce. Izbăveşte-mă de vărsarea de sînge, Dumnezeule, Dumnezeul mîntuirii mele. Bucura-se-va limba mea de dreptatea Ta. Doamne, buzele mele vei deschide, şi gura mea va veşti lauda Ta. Că de-ai fi voit jertfă, Ţi-aş fi dat; arderile de tot nu le vei binevoi. Jertfa lui Dumnezeu este duhul umilit; inima înfrîntă şi smerită Dumnezeu nu o va urgisi. Fă bine, Doamne, întru bunăvoirea Ta, Sionului, şi să se zidească zidurile Ierusalimului. Atunci vei binevoi jertfa dreptăţii, prinosul şi arderile de tot; atunci vor pune pe altarul Tău viţei.

 

SALMO 101

Ascolta, Signore, la mia preghiera, e il mio grido giunga a te. Non distogliere da me il tuo volto; nel giorno in cui sono afflitto piega su di me il tuo orecchio. Nel giorno in cui ti invoco, presto esaudiscimi. Poiché sono svaniti come fumo i miei giorni, e le mie ossa come legna secca sono state arse come. Sono stato battuto come fieno si è inaridito e il mio cuore, poiché ho scordato di mangiare il mio pane. Per la voce del mio gemito hanno aderito le mia ossa alla mia carne. Sono divenuto simile al pellicano del deserto, sono divenuto come un gufo tra le macerie. Ho vegliato, e sono divenuto come un passero solitario sul tetto. Tutto il giorno mi insultavano i miei nemici e quelli che mi lodavano giuravano contro di me. Poiché mangiavo cenere al posto del pane, e mescolavo con il pianto la mia bevanda, dinanzi alla tua ira e al tuo sdegno, poiché mi hai sollevato e poi spezzato a terra. I miei giorni sono declinati come un'ombra, e io come fieno sono inaridito. Ma Tu, Signore, rimani in eterno, e il tuo memoriale di generazione in generazione. Tu, risorto, avrai indulgenza per Sion, poiché è tempo di averne indulgenza, poiché è venuto il tempo. Poiché i tuoi servi si sono compiaciuti delle sue pietre e avranno indulgenza della sua polvere. E le nazioni temeranno il tuo nome, Signore, e tutti i re della terra la tua gloria. Poiché il Signore ricostruirà Siòn e si mostrerà nella sua gloria, Ha guardato alla preghiera degli umili e non ha disprezzato la loro supplica. Ciò sia scritto per la generazione futura, e il popolo che sarà creato loderà il Signore. Poiché si è affacciato dall'alto del suo santuario, il Signore dal cielo ha guardato sulla terra. Per ascoltare il gemito degli incatenati, per sciogliere i figli dei condannati a morte, Per annunciare in Sion il nome del Signore e la sua lode in Gerusalemmme, quando si raduneranno i popoli insieme, e i re, per servire il Signore. Gli ho risposto sulla via della sua forza: Annunciami la pochezza dei miei giorni. Non portarmi via a metà dei miei giorni: per tutte le generazioni sono i tuoi anni. Agli inizi tu, Signore, hai fondato la terra, e i cieli sono opera delle tue mani. Essi periranno, ma tu rimani: e tutti invecchieranno come un vestito; come un mantello li avvolgerai, e saranno mutati; ma tu sei lo stesso e i tuoi anni non verranno meno. I figli dei tuoi servi avranno dimora, e la loro semenza prospererà in eterno.

Господи, услыши молитву мою, и вопль мой к Тебе да приидет. Не отврати лица Твоего от мене: воньже аще день скорблю, приклони ко мне ухо Твое: воньже аще день призову Тя, скоро услыши мя. Яко исчезоша яко дым дние мои, и кости моя яко сушило сосхошася. Уязвен бых яко трава, и изсше сердце мое, яко забых снести хлеб мой. От гласа воздыхания моего прильпе кость моя плоти моей. Уподобихся неясыти пустынней, бых яко нощный вран на нырищи. Бдех и бых яко птица особящаяся на зде. Весь день поношаху ми врази мои, и хвалящии мя мною кленяхуся. Зане пепел яко хлеб ядях, и питие мое с плачем растворях. От лица гнева Твоего и ярости Твоея: яко вознес низвергл мя еси. Дние мои яко сень уклонишася, и аз яко сено изсхох. Ты же, Господи, во век пребываеши, и память Твоя в род и род. Ты воскрес ущедриши Сиона, яко время ущедрити eго, яко прииде время. Яко благоволиша раби Твои камение eго, и персть eго ущедрят. И убоятся языцы имене Господня, и вси царие земстии славы Твоея. Яко созиждет Господь Сиона, и явится во славе Своей. Призре на молитву смиренных, и не уничижи моления их. Да напишется сие в род ин, и людие зиждемии восхвалят Господа. Яко приниче с высоты святыя Своея, Господь с Небесе на землю призре, услышати воздыхание окованных, разрешити сыны умерщвленных, возвестити в Сионе Имя Господне, и хвалу Его во Иерусалиме. Внегда собратися людем вкупе, и царем, еже работати Господеви. Отвеща eму на пути крепости eго: умаление дней моих возвести ми. Не возведи мене в преполовение дней моих: в роде родов лета Твоя. В началех Ты, Господи, землю основал еси, и дела руку Твоею суть небеса. Та погибнут, Ты же пребываеши: и вся, яко риза обетшают, и яко одежду свиеши я и изменятся. Ты же тойжде еси, и лета Твоя не оскудеют. Сынове раб Твоих вселятся, и семя их во век исправится.

Doamne, auzi rugăciunea mea, şi strigarea mea, la Tine să ajungă. Să nu întorci fata Ta de la mine; în orice zi mă necăjesc, pleacă spre mine urechea Ta. În orice zi Te voi chema, degrab auzi-mă! Că s-au stins ca fumul zilele mele şi oasele mele ca uscăciunea s-au făcut. Rănită este inima mea şi s-a uscat ca iarba; că am uitat să-mi mănînc pîinea mea. De glasul suspinului meu, osul meu s-a lipit de carnea mea. Asemănatu-m-am cu pelicanul din pustie; ajuns-am ca bufniţa din dărîmături. Privegheat-am şi am ajuns ca o pasăre singuratică pe acoperiş. Toata ziua m-au ocărît vrăjmaşii mei şi cei ce mă lăudau, împotriva mea se jurau. Că cenuşă am mîncat în loc de pîine şi băutura mea cu plîngere am amestecat-o, din pricina, urgiei Tale şi a mîniei Tale; că, ridicîndu-mă eu, m-ai surpat. Zilele mele ca umbra s-au plecat şi eu ca iarba m-am uscat. Iar Tu, Doamne, în veac rămîi şi pomenirea Ta din neam în neam. Sculîndu-Te, vei milui Sionul, că vremea este să-l miluieşti pe el, că a venit vremea. Că au iubit robii Tăi pietrele lui şi de ţărînă lui le va fi mila. Şi se vor teme neamurile de numele Domnului şi toţi împăraţii pămîntului de slava Ta. Că va zidi Domnul Sionul şi se va arăta întru slava Sa. Căutat-a spre rugăciunea celor smeriţi şi n-a dispreţuit cererea lor. Să se scrie acestea pentru neamul ce va să vină şi poporul ce se zideşte va lăuda pe Domnul; că a privit din înălţimea cea sfîntă a Lui, Domnul din cer pe pămînt a privit, ca să audă suspinul celor ferecaţi, să dezlege pe fiii celor omorîţi, să vestească în Sion numele Domnului şi laudă Lui în Ierusalim, cînd se vor aduna popoarele împreună şi împărăţiile, ca să slujească Domnului. Zis-am către Dumnezeu în calea tăriei Lui: Vesteşte-mi puţinătatea zilelor mele. Nu mă lua la jumătatea zilelor mele, că anii Tăi, Doamne, sunt din neam în neam. Dintru început Tu, Doamne, pămîntul l-ai întemeiat, şi lucrul mîinilor Tale sunt cerurile. Acelea vor pieri, iar Tu vei rămîne, şi toţi ca o haină se vor învechi şi ca un veşmînt îi vei schimba şi se vor schimba. Dar Tu acelaşi eşti şi anii Tăi nu se vor împuţina. Fiii robilor Tăi vor locui pămîntul lor şi seminţia lor în veac va propăşi.

 

PREGHIERA DI MANASSE, RE DI GIUDA

Signore onnipotente, Dio dei nostri padri, di Abramo, di Isacco, di Giacobbe e della loro giusta discendenza, tu hai creato il cielo e la terra con tutto il loro splendore; tu hai legato il mare con la parola del tuo comando; tu hai chiuso l'abisso e lo hai sigillato con il tuo nome terribile e glorioso dinanzi al quale tutto teme e trema al cospetto della tua potenza, poiché la maestà della tua gloria è insostenibile, e irresistibile è l'ira del tuo sdegno sui peccatori; ma la misericordia della tua promessa non si può misurare né scrutare. Tu sei infatti il Signore altissimo, benigno, longanime e abbondante di misericordie, che si ravvede nel momento del castigo per le cattiverie degli uomini. tu, Signore, secondo l'abbondanza della tua bontà, hai promesso conversione e perdono a quanti hanno peccato contro di te e con l'abbondanza delle tue indulgenze hai stabilito la penitenza per i peccatori in vista della salvezza. Tu dunque, Signore Dio delle schiere, hai posto la penitenza non tanto per i giusti, per Abramo, per Isacco, per Giacobbe, che non avevano peccato contro di te, quanto per me peccatore, poiché ho peccato più del numero dei granelli di sabbia del mare. Le mie iniquità si sono moltiplicate, e io non sono degno di guardare e di vedere l'altezza dei cieli; per la moltitudine delle mie ingiustizie sono piegato sotto molte catene di ferro, così da non poter alzare la testa, e non ho più sollievo, poiché ho provocato il tuo sdegno e ho fatto il male al tuo cospetto, per non aver compiuto il tuo volere né custodito i tuoi comandamenti. Ma ora piego le ginocchia del cuore pregando la tua bontà: Ho peccato, Signore, ho peccato e conosco le mie iniquità; ma ti chiedo con supplica: condònami, Signore, condònami, non farmi perire con i miei peccati e non serbarmi per l'eterno, sdegnato, i peccati, non condannarmi nel profondo della terra. Poiché tu sei Dio, Dio dei penitenti, e in me puoi mostrare la tua bontà; poiché anche se sono indegno, puoi salvarmi secondo la tua abbondante misericordia, e io ti loderò per sempre nei giorni della mia vita. Poiché a te inneggia ogni potenza dei cieli, e tua è la gloria nei secoli dei secoli. Amen.

Господи Вседержителю, Боже отец наших, Авраамов, и Исааков, и Иаковль, и семене их праведнаго: сотворивый небо и землю со всею лепотою их, связавый море словом повеления Твоего, заключивый бездну, и запечатствовавый ю страшным и славным именем Твоим, егоже вся боятся, и трепещут от лица силы Твоея, яко непостоянно великолепие славы Твоея, и нестерпимь гнев, еже на грешники прещения Твоего. Безмерна же и неизследованна милость обещания Твоего: Ты бо еси Господь Вышний, благоутробен. долготерпелив и многомилостив, и каяйся о злобах человеческих. Ты Господи, по множеству благости Твоея, обещал еси покаяние и оставление согрешившим Тебе, и множеством щедрот Твоих, определил еси покаяние грешником во спасение. Ты убо Господи Боже сил, не положил еси покаяние праведным, Аврааму и Исааку и Иакову, не согрешившим Тебе. Но положил еси покаяние на мне, грешнем: зане согреших паче числа песка морскаго. Умножишася беззакония моя, Господи, умножишася беззакония моя: и несмь достоин воззрети, и видети высоту небесную от множества неправд моих. Слячен есмь многими узами железными, во еже не возвести главы моея, и несть ми ослабления: зане прогневах ярость Твою, и лукавое пред Тобою сотворих, не сотворивый воли Твоея, и не сохранивый повелений Твоих. И ныне приклоняю колена сердца, требуя от Тебе благости: согреших, Господи, согреших, и беззакония моя аз вем, но прошу моляся, ослаби ми, Господи, ослаби ми, и не погуби мене со беззаконьми моими. Ниже в век враждовав соблюдеши зол моих, ниже осудиши мя в преисподних земли. Зане Ты еси Боже, Бог кающихся, и на мне явиши всю благость Твою, яко недостойна суща спасеши мя, по мнозей милости Твоей, и восхвалю Тя выну во днех живота моего: яко Тя поет вся сила небесная, и Твоя есть слава во веки веков, аминь.

Doamne, Atotţiitorule, Dumnezeul părinţilor noştri, al lui Avraam, ai lui Isaac şi al lui Iacov, şi al seminţie celei drepte a lor, Cel care ai făcut cerul şi pămîntul cu toată podoaba lor, Care ai legat marea cu cuvîntul poruncii Tale, Care ai încuiat adîncul şi l-ai pecetluit cu numele Tău cel înfricoşător şi slăvit, Înaintea căruia toate se tem şi tremură din pricina atotputerniciei Tale, pentru că nimeni nu poate să stea înaintea strălucirii slavei Tale şi nesuferită este mînia urgiei Tale asupra celor păcătoşi! Însă nemăsurată şi neajunsă este şi mila făgăduinţei Tale, căci Tu eşti Domnul cel Preaînalt, bun, îndelung-răbdător şi mult-milostiv, căruia îi pare rău de răutăţile oamenilor. Tu, Doamne, după mulţimea bunătăţii Tale, ai făgăduit pocăinţă şi iertare celor ce ţi-au greşit şi după mulţimea îndurărilor Tale ai hotărît pocăinţă păcătoşilor spre mîntuire. Aşadar Tu, Doamne, Dumnezeul celor drepţi, n-ai pus pocăinţă pentru cei drepţi: pentru Avraam şi Isaac şi Iacov, care nu ţi-au greşit ţie, ci ai pus pocăinţă mie păcătosului, pentru că am păcătuit mai mult decît nisipul mării. Multe sunt fărădelegile mele şi nu sunt vrednic a căuta şi a privi înălţimea cerului din pricina mulţimii nedreptăţilor mele. Strîns sunt eu cu multe cătuşe de fier, încît nu pot să-mi ridic capul meu şi nu am nici loc de odihnă, pentru că Te-am mîniat şi am făcut rău înaintea Ta; n-am împlinit voia Ta, nici am păzit poruncile Tale, ci am pus urîciuni şi am înmulţit smintelile. Dar acum îmi plec genunchii inimii mele, rugînd bunătatea Ta, am păcătuit, Doamne, am păcătuit şi fărădelegile mele eu le cunosc, însă cer, rugîndu-Te: Iartă-mă Doamne, iartă-mă şi nu mă pierde în fărădelegile mele şi nici nu mă osîndi la întuneric sub pămînt, căci Tu eşti, Dumnezeule, Dumnezeul celor ce se pocăiesc. Arată-Ţi peste mine bunătatea Ta, mîntuindu-mă pe mine nevrednicul, după mare mila Ta. Şi Te voi preaslăvi în toate zilele vieţii mele. Căci pe Tine Te slăvesc toate puterile cereşti şi a Ta este slava în vecii vecilor. Amin.

 

Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi misericordia di noi. (tre volte)

Gloria al Padre e al Figlio e al santo Spirito, e ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

Tuttasanta Trinità, abbi misericordia di noi; Signore, cancella i nostri peccati; Sovrano, perdona le nostre iniquità; Santo, visita e guarisci le nostre infermità, a causa del tuo nome.

Kyrie eleison. (tre volte)

Gloria al Padre e al Figlio e al santo Spirito, e ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo, così sulla terra; dacci oggi il nostro pane quotidiano; e rimetti a noi i nostri debiti, come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori; e non indurci in tentazione, ma liberaci dal maligno.

Святый Боже, Святый крепкий, Святый бессмертный, помилуй нас. (трижды)

Слава Отцу, и Сыну, и Святому Духу, и ныне и присно и во веки веков, Аминь.

Пресвятая Троице, помилуй нас; Господи, очисти грехи наша; Владыко, прости беззакония наша; Святый, посети и исцели немощи наша, имени Твоего ради.

Господи, помилуй. (трижды)

Слава Отцу, и Сыну, и Святому Духу, и ныне и присно и во веки веков, Аминь.

Отче наш, Иже еси на небесех, да святится имя Твое, да приидет Царствие Твое. Да будет воля Твоя, яко на небеси и на земли. Хлеб наш насущный даждь нам днесь. И остави нам долги наша, якоже и мы оставляем должником нашим. И не введи нас во искушение, но избави нас от лукаваго.

Sfinte Dumnezeule, Sfinte tare, Sfinte fără de moarte, miluieşte-ne pe noi (de trei ori)

Slavă Tatălui şi Fiului şi Sfîntului Duh, şi acum şi pururea şi în vecii vecilor. Amin.

Preasfîntă Treime, miluieşte-ne pe noi. Doamne, curăţeşte păcatele noastre. Stăpîne, iartă fărădelegile noastre. Sfinte, cercetează şi vindecă neputinţele noastre, pentru numele tău.

Doamne miluieşte. (de trei ori)

Slavă Tatălui şi Fiului şi Sfîntului Duh, şi acum şi pururea şi în vecii vecilor. Amin.

Tatăl nostru, Care eşti în ceruri, sfinţească-se Numele Tău, vie Împărăţia Ta, facă-se Voia Ta, precum în cer aşa şi pe pămînt; pîinea noastră cea de-a pururea, dă-ne-o nouă astăzi; şi ne iartă nouă greşelile noastre, precum şi noi iertăm greşiţilor noştri şi nu ne duce pe noi în ispită, ci ne izbăveşte de cel viclean.

 

S. Poiché tuo è il regno, e la potenza, e la gloria, del Padre, e del Figlio, e del santo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.

L. Amen.

С. Яко Твое есть царство, и сила, и слава, Отца и Сына, и Святаго Духа, ныне и присно, и во веки веков.

Ч. Аминь.

S. Că a Ta este Împărăţia şi puterea şi slava, a Tatălui şi a Fiului şi a Sfîntului Duh, acum şi pururea şi în vecii vecilor.

C. Amin.

 

TROPARI PENITENZIALI, Tono 6°

Se è la vigilia di una grande festa, si canta al posto dei seguenti il Contacio della festa.

Abbi misericordia di noi, Signore, abbi misericordia di noi, mancando di ogni discolpa, noi peccatori ti offriamo questa preghiera, o sovrano: abbi misericordia di noi.

Gloria al Padre, e al Figlio, e al santo Spirito.

Signore, abbi misericordia di noi: in te confidiamo. Non adirarti oltremodo con noi e non tenere a mente le nostre iniquità, ma guarda su di noi anche ora, qual benigno, e riscattaci dai nostri nemici: sei tu il nostro Dio, e noi il popolo tuo, tutti opera delle tue mani, e invochiamo il tuo nome.

E ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.

Aprici le porte della misericordia, benedetta Madre di Dio; sperando in te non periamo, ma siamo liberati per mezzo tuo dalle sciagure: tu sei infatti la salvezza della stirpe dei cristiani.

Помилуй нас, Господи, помилуй нас; / всякаго бо ответа недоумеюще, / сию Ти молитву яко Владыце, грешнии приносим: / помилуй нас.

Слава Отцу, и Сыну, и Святому Духу.

Господи, помилуй нас, / на Тя бо уповахом; / не прогневайся на ны зело, / ниже помяни беззаконий наших, / но призри и ныне яко благоутробен, / и избави ны от враг наших; / Ты бо еси Бог наш, и мы людие Твои, / вси дела руку Твоею, и имя Твое призываем.

И ныне и присно и во веки веков, Аминь.

Милосердия двери отверзи нам, / благословенная Богородице, / надеющиися на Тя да не погибнем, / но да избавимся Тобою от бед: / Ты бо еси спасение рода христианскаго.

Miluieşte-ne pe noi, Doamne, miluieşte-ne pe noi, că nepricepîndu-ne de nici un răspuns, această rugăciune aducem Ţie, ca unui Stăpîn, noi, păcătoşii robii Tăi, miluieşte-ne pe noi.

Slavă Tatălui şi Fiului şi Sfîntului Duh.

Doamne, miluieşte-ne pe noi, că întru Tine am nădăjduit; nu Te mînia pe noi foarte, nici pomeni fărădelegile noastre, ci caută şi acum ca un Milostiv şi ne izbăveşte pe noi de vrăjmaşii noştri, că Tu eşti Dumnezeul nostru şi noi suntem poporul Tău, toţi lucrul mîinilor Tale şi numele Tău chemăm.

Şi acum şi pururea şi în vecii vecilor. Amin.

Uşa milostivirii deschide-o nouă, binecuvîntată Născătoare de Dumnezeu, ca să nu pierim cei ce nădăjduim întru tine, ci să ne mîntuim prin tine din nevoi, că tu eşti mîntuirea neamului creştinesc.

 

Kyrie eleison. (40 volte)

Tu che in ogni tempo e in ogni ora in cielo e sulla terra sei adorato e glorificato, Cristo Dio longanime, abbondante di misericordie e di benignità, tu ami i giusti e hai misericordia dei peccatori, chiami tutti alla salvezza con la promessa dei beni futuri: tu stesso, Signore, accogli anche le nostre preghiere a quest'ora e dirigi la nostra vita verso i tuoi comandamenti. Santifica le nostre anime, rendi casti i nostri corpi, rettifica i ragionamenti, purifica i pensieri, e liberaci da ogni afflizione, male e sofferenza. Facci baluardo con i tuoi angeli santi, per farci giungere difesi e guidati dalla loro scorta all'unità della fede e alla conoscenza della tua gloria inaccessibile; poiché tu sei benedetto nei secoli dei secoli. Amen.

Господи, помилуй. (40 раз)

Иже на всякое время и на всякий час, на небеси и на земли поклоняемый, и славимый Христе Боже, долготерпеливе, многомилостиве, многоблагоутробне, Иже праведныя любяй, и грешныя милуяй: Иже вся зовый ко спасению обещания ради будущих благ. Сам, Господи, приими и наша в час сей молитвы, и исправи живот наш к заповедем Твоим: души наша освяти, телеса очисти, помышления исправи, мысли очисти, и избави нас от всякия скорби, зол и болезней, огради нас святыми Твоими ангелы, да ополчением их соблюдаеми и наставляеми, достигнем в соединение веры и в разум неприступныя Твоея славы: яко благословен еси во веки веков. Аминь.

Doamne miluieşte. (de 40 ori)

Cel ce în toată vremea şi în tot ceasul, în cer şi pe pămînt, eşti închinat şi slăvit, Hristoase Dumnezeule, îndelung-Răbdătorule, mult-Milostive şi mult-Milosarde; Care pe cei drepţi iubeşti şi pe cei păcătosi miluieşti; Care pe toţi chemi la mîntuire pentru făgăduinţa bunătăţilor ce au să fie; Însuţi, Doamne, primeşte şi rugăciunile noastre în ceasul acesta şi îndreptează viaţa noastră spre poruncile Tale; sufletele noastre le sfinţeşte, trupurile curăţeşte, cugetele îndreptează, gîndurile curaţeşte şi ne izbăveşte pe noi de tot necazul celor rele şi al durerii. Înconjoară-ne pe noi cu sfinţii Tăi îngeri, ca prin mijlocirea lor fiind păziti şi povăţuiţi, să ajungem la unirea credinţei şi la cunoştinţa slavei Tale celei neapropiate, ca bine eşti cuvîntat în vecii vecilor. Amin.

 

L. Kyrie eleison. (tre volte)

Gloria al Padre, e al Figlio, e al santo Spirito, e ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.

Più insigne dei cherubini, e senza confronto più gloriosa dei serafini, senza corruzione hai partorito Dio Verbo: te, la vera Madre-di-Dio, noi magnifichiamo.

Nel nome del Signore benedici, padre.

Ч. Господи, помилуй. (трижды)

Слава Отцу, и Сыну, и Святому Духу, и ныне и присно, и во веки веков. Аминь.

Честнейшую херувим и славнейшую без сравнения серафим, без истления Бога Слова рождшую, сущую Богородицу, Тя величаем.

Именем Господним благослови, отче.

C. Doamne miluieşte. (de trei ori)

Slavă Tatălui şi Fiului şi Sfîntului Duh, şi acum şi pururea şi în vecii vecilor. Amin.

Ceea ce eşti mai cinstită decît heruvimii şi mai mărita fără de asemanăre decît serafimii, care fără stricăciune pe Dumnezeu-Cuvîntul ai născut, pe tine cea cu adevărat Născătoare de Dumnezeu, te mărim.

Întru numele Domnului binecuvintează, părinte.

 

S. Per le preghiere dei nostri santi Padri, Signore Gesù Cristo, Dio nostro, abbi misericordia di noi.

L. Amen.

С. Молитвами святых отец наших, Господи Иисусе Христе Боже наш, помилуй нас.

Ч. Аминь.

P. Pentru rugăciunile sfintilor Părintilor nostri, Doamne Iisuse Hristoase, Dumnezeul nostru, miluieşte-ne pe noi.

C. Amin.

 

Preghiera dell'Ora Terza (di san Mardario)

L. Dio Sovrano, Padre onnipotente; Figlio Signore, unigenito Gesù Cristo; santo Spirito: unica divinità, unica potenza, abbi misericordia di me peccatore e con i giudizi che ti sono propri salva me indegno tuo servo; poiché tu sei benedetto nei secoli dei secoli. Amen.

Ч. Владыко Боже Отче вседержителю, Господи Сыне единородный, Иисусе Христе, и святый Душе, едино божество, едина сила, помилуй мя грешнаго: и имиже веси судьбами, спаси мя недостойнаго раба Твоего, яко благословен еси во веки веков, аминь.

C. Stăpîne, Dumnezeule, Părinte Atotputernice, Doamne, Fiule Unule-Născut, Iisuse Hristoase şi Duhule Sfinte, o Dumnezeire, o Putere, miluieşte-mă pe mine, păcătosul, şi cu judecăţile care ştii, miluieşte-mă pe mine nevrednicul robul Tău, că binecuvîntat eşti în vecii vecilor. Amin.

 

Venite, adoriamo il Re, nostro Dio.

Venite, adoriamo Cristo, il Re e nostro Dio, e prosterniamoci a lui.

Venite, adoriamo Cristo stesso, il Re e nostro Dio, e prosterniamoci a lui.

Приидите, поклонимся Цареви нашему Богу.

Приидите, поклонимся и припадем Христу, Цареви нашему Богу.

Приидите, поклонимся и припадем Самому Христу, Цареви и Богу нашему.

Veniţi să ne închinăm la Împăratul nostru Dumnezeu.

Veniţi să ne închinăm, şi să cădem la Hristos Împăratul nostru Dumnezeu.

Veniţi să ne închinăm, şi să cădem la însuşi Hristos Împăratul şi Dumnezeul nostru.

 

Dal lunedì al giovedì della Grande Quaresima si salta il Salmo 69 (v. sopra, p.4).

SALMO 69

O Dio, volgiti in mio aiuto; Signore, affrettati ad aiutarmi. Siano confusi e svergognati quelli che cercano l'anima mia; siano respinti indietro e restino confusi quelli cghe vogliono per me il male. Siano respinti all'istante, confusi, quelli che mi dicono: Ma bene, ma bene! Esultino e si rallegrino in te tutti quelli che ti cercano, o Dio, e dicano sempre: Sia magnificato il Signore, quelli che amano la tua salvezza. Ma io sono povero e misero: o Dio, aiutami. Mio aiuto e mio liberatore sei tu, Signore, non tardare.

Боже, в помощь мою вонми, Господи, помощи ми потщися. Да постыдятся и посрамятся ищущии душу мою, да возвратятся вспять и постыдятся хотящии ми злая. Да возвратятся абие стыдящеся глаголющии ми: благоже, благоже. Да возрадуются и возвеселятся о Тебе вси ищущии Тебе, Боже, и да глаголют выну, да возвеличится Господь, любящии спасение Твое: аз же нищ есмь и убог, Боже, помози ми: Помощник мой и Избавитель мой еси Ты, Господи, не закосни.

Dumnezeule, spre ajutorul meu ia aminte! Doamne, să-mi ajuţi mie grabeşte-Te! Să se ruşineze şi să se înfrunte cei ce caută sufletul meu; să se întoarcă înapoi şi să se ruşineze cei ce-mi voiesc mie rele. Întoarcă-se îndată ruşinaţi cei ce-mi grăiesc mie: "Bine, bine!". Să se bucure şi să se veselească de Tine toţi cei ce Te caută pe Tine, Dumnezeule, şi să zică pururea cei ce iubesc mîntuirea Ta: "Slăvit sa fie Domnul!". Iar eu sărac sunt şi sărman, Dumnezeule, ajută-mă! Ajutorul meu şi Izbăvitorul meu eşti Tu, Doamne, nu zăbovi.

 

SALMO 142

Signore, ascolta la mia preghiera, porgi l'orecchio alla mia supplica nella tua verità, esaudiscimi nella tua giustizia. E non entrare in giudizio col tuo servo, perché non sarà giustificato davanti a te nessun vivente. Poiché il nemico ha perseguitato l'anima mia: ha umiliato fino a terra la mia vita. Mi ha fatto sedere nelle tenebre come i morti per sempre ed è stato preso da sconforto in me il mio spirito, dentro di me è turbato il mio cuore. Mi sono ricordato dei giorni antichi e ho meditato su tutte le tue opere, sulle azioni delle tue mani meditavo. Ho steso verso di te le mie mani: la mia anima, a te, come terra arida. Presto esaudiscimi, Signore, è venuto meno il mio spirito. Non distogliere da me il tuo volto perché sarei simile a quelli che scendono nella fossa. Fammi sentire al mattino la tua misericordia, perché in te ho sperato. Fammi conoscere, Signore, la via su cui camminare, perché a te ho levato l'anima mia. Strappami dai miei nemici, Signore, perché in te mi sono rifugiato; insegnami a fare la tua volontà, perché tu sei il mio Dio. Il tuo spirito buono mi guiderà nella via retta: per amore del tuo nome Signore mi farai vivere. Nella tua giustizia trarrai dall'afflizione l'anima mia, nella tua misericordia sterminerai i miei nemici e farai perire tutti quelli che opprimono l'anima mia, perché io sono tuo servo.

Signore, esaudiscimi nella tua giustizia. E non entrare in giudizio col tuo servo. Signore, esaudiscimi nella tua giustizia. E non entrare in giudizio col tuo servo. Il tuo spirito buono mi guiderà nella via retta.

Gloria al Padre, e al Figlio, e al santo Spirito, e ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.

Alleluia, alleluia, alleluia, gloria a te, o Dio. (tre volte)

Господи, услыши молитву мою, внуши моление мое во истине твоей, услыши мя в правде твоей; и не вниди в суд с рабом твоим, яко не оправдится пред тобою всяк живый. Яко погна враг душу мою; смирил eсть в землю живот мой; посадил мя eсть в темных, яко мeртвыя века. И уны во мне дух мой, во мне смятеся сердце мое. Помянух дни дрeвния, поучихся во всех делех твоих, в творениих руку твоeю поучахся. Воздех к тебе руце мои; душа моя яко земля безводная тебе. Скоро услыши мя, Господи, изчезе дух мой; не отврати лица твоего от менe, и уподоблюся низходящым в ров. Слышану сотвори мне заутра милость твою, яко на тя уповах; скажи мне, Господи, путь, в oньже пойду, яко к тебе взях душу мою. Изми мя от враг моих, Господи, к тебе прибегох. Научи мя творити волю твою, яко ты eси Бог мой; Дух твой благий наставит мя на землю праву. Имене твоего ради, Господи, живиши мя правдою твоею; изведеши от печали душу мою; и милостию твоею потребиши враги моя и погубиши вся стужающыя души моей; яко аз раб твой eсмь.

Услыши мя, Господи, в правде твоей, и не вниди в суд с рабом твоим.

Услыши мя, Господи, в правде твоей, и не вниди в суд с рабом твоим.

Дух твой благий наставит мя на землю праву.

Слава Отцу и Сыну, и Святому Духу, и ныне и присно и во веки веков. Аминь.

Аллилуиа, аллилуиа, аллилуиа, слава Тебе, Боже.(трижды)

Doamne, auzi rugăciunea mea, ascultă cererea mea întru credincioşia Ta, auzi-mă, întru dreptatea Ta. Să nu intri la judecată cu robul Tău, că nimeni din cei vii nu-i drept înaintea Ta. Vrăjmaşul prigoneşte sufletul meu şi viata mea o calcă în picioare; făcutu-m-a să locuiesc în întuneric ca morţii cei din veacuri. Mîhnit e duhul în mine şi inima mea încremenită înăuntrul meu. Adusu-mi-am aminte de zilele cele de demult; cugetat-am la toate lucrurile Tale, la faptele mîinilor Tale m-am gîndit. întins-am către Tine mîinile mele, sufletul meu ca un pămînt însetoşat. Degrab auzi-mă, Doamne, că a slăbit duhul meu. Nu-Ţi întoarce fata Ta de la mine, ca să nu mă asemăn celor ce se coboară în mormînt. Fă să aud dimineaţa mila Ta, că la Tine mi-e nădejdea. Arată-mi calea pe care voi merge, că la Tine am ridicat sufletul meu. Scapă-mă de vrăjmaşii mei, că la Tine alerg, Doamne. învaţă-mă să fac voia Ta, că Tu eşti Dumnezeul meu. Duhul Tău cel bun să mă povăţuiască la pămîntul dreptăţii. Pentru numele Tău, Doamne, dăruieşte-mi viată. întru dreptatea Ta, scoate din necaz sufletul meu. Fă bunătate de stîrpeşte pe vrăjmaşii mei şi pierde pe toţi cei ce necăjesc sufletul meu, că eu sînt robul Tău.

Auzi-mă, Doamne, întru dreptatea Ta. Să nu intri la judecată cu robul Tău.

Auzi-mă, Doamne, întru dreptatea Ta. Să nu intri la judecată cu robul Tău. Duhul Tău cel bun să mă povăţuiască la pămîntul dreptăţii.

Slavă Tatălui şi Fiului şi Sfîntului Duh, şi acum şi pururea şi în vecii vecilor. Amin.

Aliluia, aliluia, aliluia, slavă Ţie, Dumnezeule (de trei ori)

 

DOSSOLOGIA QUOTIDIANA

Gloria negli eccelsi a Dio, e sulla terra pace, tra gli uomini la benevolenza. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua grande gloria. Signore, Re celeste, Dio Padre onnipotente; Signore, Figlio unigenito Gesù Cristo, e santo Spirito. Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che levi i peccati del mondo, abbi misericordia di noi, tu che levi i peccati del mondo, accogli la nostra preghiera, tu che siedi alla destra del Padre, abbi misericordia di noi. Poiché sei tu il solo Santo, sei tu il solo Signore, Gesù Cristo, nella gloria di Dio Padre. Amen.

Ogni giorno ti benedirò, e loderò il tuo nome in eterno, e nei secoli dei secoli.

Signore, sei divenuto rifugio per noi di generazione in generazione. Ho detto io: O Signore, abbi misericordia di me, guarisci l'anima mia, poiché ho peccato contro di te. Signore, da te mi sono rifugiato: insegnami a fare la tua volontà, poiché sei tu il mio Dio. Poiché presso di te è la fonte della vita: nella tua luce vedremo la luce./ Estendi la tua misericordia su quelli che ti conoscono.

Rendici degni, Signore, di essere custoditi senza peccato in questa notte. Benedetto sei tu, Signore, Dio dei nostri padri, e lodato e glorificato è il tuo nome nei secoli. Amen. Venga, Signore, la tua misericordia su di noi, come abbiamo sperato in te. Benedetto sei tu, Signore, insegnami i tuoi giudizi. Benedetto sei tu, Sovrano, fammi comprendere i tuoi giudizi. Benedetto sei tu, Santo, illuminami con i tuoi giudizi. Signore, la tua misericordia è in eterno: non ignorare l'opera delle tue mani. A te si addice la lode, a te si addice l'inno, a te la gloria si addice: al Padre, e al Figlio, e al santo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.

Слава в вышних Богу, и на земли мир, в человецех благоволение. Хвалим Тя, благословим Тя, кланяем Ти ся, славословим Тя, благодарим Тя, великия ради славы Твоея. Господи, Царю Небесный, Боже, Отче Вседержителю, Господи Сыне Единородный, Иисусе Христе, и Святый Душе. Господи Боже, Агнче Божий, Сыне Отечь, вземляй грех мира, помилуй нас. Вземляй грехи мира, приими молитву нашу. Седяй одесную Отца, помилуй нас. Яко Ты еси Един Свят; Ты еси Един Господь, Иисус Христос, в славу Бога Отца, аминь.

На всяку нощь благословлю Тя и восхвалю имя Твое во веки, и в век века.

Господи, прибежище был еси нам в род и род. Аз рех: Господи, помилуй мя, исцели душу мою, яко согреших Тебе. Господи, к Тебе прибегох, научи мя творити волю Твою, яко Ты еси Бог мой, яко у Тебе источник живота, во свете Твоем узрим свет. Пробави милость Твою ведущим Тя.

Сподоби Господи, в нощь сию без греха сохранитися нам. Благословен еси Господи Боже отец наших, и хвально и прославлено имя Твое во веки, аминь.

Буди, Господи, милость Твоя на нас, якоже уповахом на Тя. Благословен еси, Господи, научи мя оправданием Твоим. Благословен еси, Владыко, вразуми мя оправданием Твоим. Благословен еси, Святый, просвети мя оправдании Твоими. Господи, милость Твоя во век, дел руку Твоею не презри: Тебе подобает хвала, Тебе подобает пение, Тебе слава подобает, Отцу, и Сыну, и Святому Духу, ныне и присно, и во веки веков, аминь.

Slavă întru cei de sus lui Dumnezeu şi pe pămînt pace, între oameni bunăvoire. Lăudămu-Te, bine Te cuvîntăm, închinămu-ne Ţie, slăvimu-Te, mulţumim Ţie, pentru slava Ta cea mare. Doamne, Împărate ceresc, Dumnezeule, Părinte Atotţiitorule, Doamne Fiule, Unule-Născut, Iisuse Hristoase şi Duhule Sfinte. Doamne Dumnezeule, Mieluşelul lui Dumnezeu, Fiul Tatălui, Cel ce ridici păcatul lumii, miluieşte-ne pe noi, Cel ce ridici păcatele lumii, primeşte rugăciunea noastră, Cel ce şezi de-a dreapta Tatălui, miluieşte-ne pe noi. Că Tu eşti unul sfînt, Tu eşti unul Domn Iisus Hristos întru slava lui Dumnezeu Tatăl, Amin.

În toate zilele bine Te voi cuvînta şi voi lăuda numele Tău în veac şi în veacul veacului.

Doamne, scăpare Te-ai făcut nouă în neam şi în neam; eu am zis: Doamne, miluieşte-mă, vindecă sufletul meu, că am greşit Ţie. Doamne, la Tine am scăpat, învaţă-mă să fac voia Ta, că Tu eşti Dumnezeul meu./ Că la Tine este izvorul vieţii,/ întru lumina Ta vom vedea lumină./ Tinde mila Ta celor ce Te cunosc pe Tine.

Învredniceşte-ne, Doamne, în noaptea aceasta fără de păcat să ne păzim noi. Bine eşti cuvîntat, Doamne, Dumnezeul părinţilor noştri, şi lăudat şi preaslăvit e numele Tău în veci, amin. Fie, Doamne, mila Ta spre noi, precum am nădăjduit întru Tine. Bine eşti cuvîntat, Doamne, învaţă-mă îndreptările Tale. Bine eşti cuvîntat, Stăpîne, înţelepţeşte-mă cu îndreptările Tale. Bine eşti cuvîntat, Sfinte, luminează-mă cu îndreptările Tale. Doamne, mila Ta este în veac, lucrurile mîinilor Tale nu le trece cu vederea. Ţie se cuvine laudă, Ţie se cuvine cîntare, Ţie slavă se cuvine: Tatălui şi Fiului şi Sfîntului Duh, acum şi pururea şi în vecii vecilor. Amin.

 

CANONI

A questo punto seguono i Canoni, secondo il Tipico.

Degno davvero è dir di te beata, la Madre-di-Dio sempre beata, tuttaimmacolata, e Madre del nostro Dio. Più insigne dei cherubini, e senza confronto più gloriosa dei serafini, senza corruzione hai partorito Dio Verbo: te, la vera Madre-di-Dio, noi magnifichiamo.

Достойно есть, яко воистину, блажити Тя Богородицу, присноблаженную и пренепорочную и Матерь Бога нашего, Честнейшую херувим и славнейшую без сравнения серафим, без истления Бога Слова рождшую, сущую Богородицу Тя величаем.

Cuvine-se cu adevărat, să te fericim, Născătoare de Dumnezeu, cea pururea fericită şi prea nevinovată şi Maica Dumnezeului nostru. Ceea ce eşti mai cinstită decît Heruvimii şi mai slăvită fără de asemănare decît Serafimii, care fără stricăciune pe Dumnezeu Cuvîntul ai născut, pe Tine cea cu adevărat Născătoare de Dumnezeu, Te mărim.

Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi misericordia di noi. (tre volte)

Gloria al Padre e al Figlio e al santo Spirito, e ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

Tuttasanta Trinità, abbi misericordia di noi; Signore, purifica i nostri peccati; Sovrano, perdona le nostre iniquità; Santo, visita e guarisci le nostre infermità, a causa del tuo nome.

Kyrie eleison. (tre volte)

Gloria al Padre e al Figlio e al santo Spirito, e ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo, così sulla terra; dacci oggi il nostro pane quotidiano; e rimetti a noi i nostri debiti, come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori; e non indurci in tentazione, ma liberaci dal maligno.

Святый Боже, Святый крепкий, Святый бессмертный, помилуй нас. (трижды)

Слава Отцу, и Сыну, и Святому Духу, и ныне и присно и во веки веков, Аминь.

Пресвятая Троице, помилуй нас; Господи, очисти грехи наша; Владыко, прости беззакония наша; Святый, посети и исцели немощи наша, имени Твоего ради.

Господи, помилуй. (трижды)

Слава Отцу, и Сыну, и Святому Духу, и ныне и присно и во веки веков, Аминь.

Отче наш, Иже еси на небесех, да святится имя Твое, да приидет Царствие Твое. Да будет воля Твоя, яко на небеси и на земли. Хлеб наш насущный даждь нам днесь. И остави нам долги наша, якоже и мы оставляем должником нашим. И не введи нас во искушение, но избави нас от лукаваго.

Sfinte Dumnezeule, Sfinte tare, Sfinte fără de moarte, miluieşte-ne pe noi (de trei ori)

Slavă Tatălui şi Fiului şi Sfîntului Duh, şi acum şi pururea şi în vecii vecilor. Amin.

Preasfîntă Treime, miluieşte-ne pe noi. Doamne, curăţeşte păcatele noastre. Stăpîne, iartă fărădelegile noastre. Sfinte, cercetează şi vindecă neputinţele noastre, pentru numele Tău.

Doamne miluieşte. (de trei ori)

Slavă Tatălui şi Fiului şi Sfîntului Duh, şi acum şi pururea şi în vecii vecilor. Amin.

Tatăl nostru, Care eşti în ceruri, sfinţească-se Numele Tău, vie Împărăţia Ta, facă-se Voia Ta, precum în cer aşa şi pe pămînt; pîinea noastră cea de-a pururea, dă-ne-o nouă astăzi; şi ne iartă nouă greşelile noastre, precum şi noi iertăm greşiţilor noştri şi nu ne duce pe noi în ispită, ci ne izbăveşte de cel viclean.

S. Poiché tuo è il regno, e la potenza, e la gloria, del Padre, e del Figlio, e del santo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.

L. Amen.

С. Яко Твое есть царство, и сила, и слава, Отца и Сына, и Святаго Духа, ныне и присно, и во веки веков.

Ч. Аминь.

S. Că a Ta este Împărăţia şi puterea şi slava, a Tatălui şi a Fiului şi a Sfîntului Duh, acum şi pururea şi în vecii vecilor.

C. Amin.

 

SALMO RESPONSORIALE, Tono 6°

Se è la vigilia di una grande festa, si canta il Contacio della festa al posto del Salmo 150.

Signore delle schiere, sii con noi: perché all'infuori di te altro aiuto non abbiamo nelle afflizioni. Signore delle schiere, abbi misericordia di noi.

Signore delle schiere, sii con noi...

Lodate Dio nei suoi santi; lodatelo nel firmamento della tua potenza.

Signore delle schiere, sii con noi...

Lodatelo per le sue gesta, lodatelo secondo la profusione della sua magnificenza.

Signore delle schiere, sii con noi...

Lodatelo al suono di tromba, lodatelo sul salterio e sulla cetra.

Signore delle schiere, sii con noi...

Lodatelo sul timpano e con la danza; lodatelo sulle corde e con il flauto.

Signore delle schiere, sii con noi...

Lodatelo sui cembali squillanti, lodatelo sui cembali di acclamazione. Ogni respiro lodi il Signore.

Signore delle schiere, sii con noi...

Lodate Dio nei suoi santi, lodatelo nel firmamento della sua potenza.

Signore delle schiere, sii con noi: perché all'infuori di te altro aiuto non abbiamo nelle afflizioni. Signore delle schiere, abbi misericordia di noi.

Gloria al Padre e al Figlio e al santo Spirito.

Signore, se non avessimo i tuoi santi come intercessori e la tua bontà che ci compatisce, come oseremmo inneggiare a te, Salvatore che gli angeli benedicono senza posa? Tu che conosci i cuori, risparmia le nostre anime.

E ora, e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.

Grande è la moltitudine delle mie colpe, o Madre-di-Dio: in te mi rifugio, o pura, cercando salvezza. Visita la mia anima inferma e intercedi presso il Figlio tuo e Dio nostro perché mi sia donata la remissione di tutto ciò che ho fatto di male, o sola benedetta.

Tuttasanta Madre-di-Dio, non abbandonarmi nel tempo della mia vita; non affidarmi a una protezione umana, ma tu stessa soccorrimi e abbi misericordia di me.

Tutta la mia speranza ripongo in te, o Madre-di-Dio: custodiscimi sotto la tua protezione.

Господи сил, с нами буди, / иного бо разве Тебе / помощника в скорбех не имамы: / Господи сил, помилуй нас.

Господи сил, с нами буди...

Хвалите Бога во святых Его, / хвалите Его во утвержении силы Его.

Господи сил, с нами буди...

Хвалите Его на силах Его, / хвалите Его по множеству величествия Его.

Господи сил, с нами буди...

Хвалите Его во гласе трубнем, / хвалите Его во псалтири и гуслех.

Господи сил, с нами буди...

Хвалите Его в тимпане и лице, / хвалите Его во струнах и органе.

Господи сил, с нами буди...

Хвалите Его в кимвалех доброгласных, хвалите Его в кимвалех восклицания: / всякое дыхание да хвалит Господа.

Господи сил, с нами буди...

Хвалите Бога во святых Его. / Хвалите Его на тверди силы Его.

Господи сил, с нами буди, / иного бо разве Тебе / помощника в скорбех не имамы: / Господи сил, помилуй нас.

Слава Отцу и Сыну и Святому Духу.

Господи, аще не быхом святыя Твоя имели молитвенники, / и благостыню Твою милующую нас: / како смели быхом Спасе, пети Тя, / Егоже славословят непрестанно Ангели; / Сердцеведче, пощади души наша.

И ныне и присно и во веки веков. Аминь.

Многая множества моих, Богородице, прегрешений, / к Тебе прибегох, Чистая, спасения требуя. / Посети немощствующую мою душу, / и моли Сына Твоего и Бога нашего, / дати ми оставление, / яже содеях лютых, / едина Благословенная.

Всесвятая Богородице, / во время живота моего не остави мене, / человеческому предстательству не ввери мя: / но Сама заступи, и помилуй мя.

Все упование мое / на Тя возлагаю, / Мати Божия, / сохрани мя под кровом Твоим.

Doamne al puterilor, fii cu noi, că pe altul afară de Tine, ajutor întru necazuri, nu avem. Doamne al puterilor, miluieşte-ne pe noi.

Doamne al puterilor, fii cu noi...

Lăudaţi pe Domnul întru sfinţii Lui, lăudaţi-L pe El întru tăria puterii Lui.

Doamne al puterilor, fii cu noi...

Lăudaţi-L pe El întru puterile Lui, lăudaţi-L pe El după mulţimea slavei Lui.

Doamne al puterilor, fii cu noi...

Lăudaţi-L pe El în glas de trîmbiţă, lăudaţi-L pe El în psaltire şi alăută.

Doamne al puterilor, fii cu noi...

Lăudaţi-L pe El în timpane şi în horă, lăudaţi-L pe El în strune şi în organe.

Doamne al puterilor, fii cu noi...

Lăudaţi-L pe El în chimvale bine răsunătoare, lăudaţi-L pe El în chimvale de strigare. Toată suflarea să laude pe Domnul.

Doamne al puterilor, fii cu noi...

Lăudaţi pe Domnul întru sfinţii Lui, lăudaţi-L pe El întru tăria puterii Lui.

Doamne al puterilor, fii cu noi, că pe altul afară de Tine, ajutor întru necazuri, nu avem. Doamne al puterilor, miluieşte-ne pe noi.

Slavă Tatălui şi Fiului şi Sfîntului Duh.

Doamne, de n-am avea pe sfinţii Tăi rugători şi bunătatea Ta milostivindu-se spre noi, cum am îndrăzni, Mîntuitorule, a te lăuda pe Tine, pe Care Te binecuvintează neîncetat îngerii? Ştiutorul inimilor, iartă sufletele noastre.

Şi acum şi pururea şi în vecii vecilor. Amin.

Multe sunt mulţimile greşealelor mele, Născătoare de Dumnezeu. La tine am scăpat, curată, mîntuire trebuindu-mi. Cercetează neputinciosul meu suflet şi te roagă Fiului tău şi Dumnezeului nostru să-mi dăruiască iertare de relele ce am făcut, ceea ce eşti una binecuvîntată.

Preasfîntă Născătoare de Dumnezeu, în vremea vieţii mele, nu mă lăsa pe mine. Ajutorului omenesc nu mă încredinţa, ci singură mă sprijineşte şi mă miluieşte.

Toată nădejdea mea spre tine o pun, Maica lui Dumnezeu, păzeşte-mă sub acoperămîntul Tău.

 

Kyrie eleison. (40 volte)

Господи, помилуй. (40 раз)

Doamne miluieşte. (de 40 ori)

 

Tu che in ogni tempo e in ogni ora in cielo e sulla terra sei adorato e glorificato, Cristo Dio longanime, abbondante di misericordie e di benignità, tu ami i giusti e hai misericordia dei peccatori, chiami tutti alla salvezza con la promessa dei beni futuri: tu stesso, Signore, accogli anche le nostre preghiere a quest'ora e dirigi la nostra vita verso i tuoi comandamenti. Santifica le nostre anime, rendi casti i nostri corpi, rettifica i ragionamenti, purifica i pensieri, e liberaci da ogni afflizione, male e sofferenza. Facci baluardo con i tuoi angeli santi, per farci giungere difesi e guidati dalla loro scorta all'unità della fede e alla conoscenza della tua gloria inaccessibile; poiché tu sei benedetto nei secoli dei secoli. Amen.

Иже на всякое время и на всякий час, на небеси и на земли поклоняемый, и славимый Христе Боже, долготерпеливе, многомилостиве, многоблагоутробне, Иже праведныя любяй, и грешныя милуяй: Иже вся зовый ко спасению обещания ради будущих благ. Сам, Господи, приими и наша в час сей молитвы, и исправи живот наш к заповедем Твоим: души наша освяти, телеса очисти, помышления исправи, мысли очисти, и избави нас от всякия скорби, зол и болезней, огради нас святыми Твоими ангелы, да ополчением их соблюдаеми и наставляеми, достигнем в соединение веры и в разум неприступныя Твоея славы: яко благословен еси во веки веков. Аминь.

Cel ce în toată vremea şi în tot ceasul, în cer şi pe pămînt, eşti închinat şi slăvit, Hristoase Dumnezeule, îndelung-Răbdătorule, mult-Milostive şi mult-Milosarde; Care pe cei drepţi iubeşti şi pe cei păcătosi miluieşti; Care pe toţi chemi la mîntuire pentru făgăduinţa bunătăţilor ce au să fie; Însuţi, Doamne, primeşte şi rugăciunile noastre în ceasul acesta şi îndreptează viaţa noastră spre poruncile Tale; sufletele noastre le sfinţeşte, trupurile curăţeşte, cugetele îndreptează, gîndurile curaţeşte şi ne izbăveşte pe noi de tot necazul celor rele şi al durerii. Înconjoară-ne pe noi cu sfinţii Tăi îngeri, ca prin mijlocirea lor fiind păziti şi povăţuiţi, să ajungem la unirea credinţei şi la cunoştinţa slavei Tale celei neapropiate, ca bine eşti cuvîntat în vecii vecilor. Amin.

 

Kyrie eleison. (tre volte)

Gloria al Padre, e al Figlio, e al santo Spirito, e ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.

Più insigne dei cherubini, e senza confronto più gloriosa dei serafini, senza corruzione hai partorito Dio Verbo: te, la vera Madre-di-Dio, noi magnifichiamo.

Nel nome del Signore benedici, padre.

Господи, помилуй. (трижды)

Слава Отцу, и Сыну, и Святому Духу, и ныне и присно, и во веки веков. Аминь.

Честнейшую херувим и славнейшую без сравнения серафим, без истления Бога Слова рождшую, сущую Богородицу, Тя величаем.

Именем Господним благослови, отче.

Doamne miluieşte. (de trei ori)

Slavă Tatălui şi Fiului şi Sfîntului Duh, şi acum şi pururea şi în vecii vecilor. Amin.

Ceea ce eşti mai cinstită decît heruvimii şi mai mărita fără de asemanăre decît serafimii, care fără stricăciune pe Dumnezeu-Cuvîntul ai născut, pe tine cea cu adevărat Născătoare de Dumnezeu, te mărim.

Întru numele Domnului binecuvintează, părinte.

 

S. Dio sia indulgente con noi e ci benedica; manifesti su di noi la luce del suo volto e abbia misericordia di noi.

L. Amen.

С. Боже, ущедри ны, и благослови ны, просвети лице Твое на ны, и помилуй ны.

Ч. Аминь.

P. Dumnezeule, milostiveşte-Te spre noi şi ne binecuvintează, luminează faţa Ta spre noi şi ne miluieşte.

C. Amin.

 

Nella Grande Quaresima si recita la preghiera di Sant'Efrem il Siro:

Signore e Sovrano della mia vita, non darmi uno spirito di pigrizia, di futilità, di brama di dominio, di vaniloquio. (una prosternazione)

Fa' invece grazia a me, tuo servo, di uno spirito di assennatezza, di umiltà, di tolleranza e di amore. (una prosternazione)

Sì, Signore e Re, donami di vedere le mie colpe e di non condannare mio fratello; poiché tu sei benedetto nei secoli dei secoli. Amen. (una prosternazione)

O Dio, purifica me peccatore. (12 inchini)

Господи и Владыко живота моего, дух праздности, уныния, любоначалия и празднословия не даждь ми. (поклон)

Дух же целомудрия, смиренномудрия, терпения и любве, даруй ми рабу Твоему. (поклон)

Ей, Господи Царю, даруй ми зрети моя согрешения, и не осуждати брата моего, яко благословен еси во веки веков. Аминь. (поклон)

Боже, очисти мя грешнаго. (12 малых поклонов)

Doamne şi Stăpînul vieţii mele, duhul trîndăviei, al grijii de multe, al iubirii de stăpînire şi al grăirii în deşert, nu mi-l da mie. (o metanie)

Iar duhul curăţiei, al gîndului smerit, al răbdării şi al dragostei, daruieşte-l mie, slugii Tale. (o metanie)

Aşa, Doamne, Împărate, dăruieşte-mi ca să îmi văd greşelile mele şi să nu osîndesc pe fratele meu, că bine eşti cuvîntat în vecii vecilor. Amin. (o metanie

Dumnezeule, curaţeşte pe mine păcătosul. (12 metanii mici)

Si conclude ripetendo la preghiera per intero con una prosternazione alla fine.  

 

PREGHIERA ALLA TUTTASANTA MADRE-DI-DIO

del monaco Paolo del monastero della Benefattrice

Vergine immacolata, incontaminata, incorrotta e casta, Sposa di Dio, Sovrana, tu hai unito Dio Verbo agli uomini con il tuo parto straordinario, e congiunto ai cieli la natura della nostra stirpe che ne era stata scacciata; tu sei l'unica speranza dei disperati e l'aiuto dei combattuti, sollecito soccorso di chi ricorre a te e rifugio di tutti i cristiani: non detestarmi, peccatore ed esecrabile come sono, rovinato da pensieri, parole e atti riprovevoli e reso nella mente schiavo dei piaceri della vita per colpa della pigrizia; eppure, da Madre del Dio amico degli uomini, con lo stesso amore muoviti a compassione di me peccatore e dissoluto, e accetta la preghiera che ti offrono le mie vili labbra; e nella tua confidenza di madre implora il tuo Figlio, Sovrano e Signore nostro, di aprire anche a me le amorose viscere della sua bontà; e senza tenere conto delle mie innumerevoli colpe, mi converta alla penitenza e mi renda un provato esecutore dei suoi comandamenti. E tu siimi sempre accanto, pronta come sei alla misericordia, alla compassione e all'amore del bene; nella vita presente sii per me fervida avvocata, aiuto e baluardo contro le incursioni degli avversari e guidami alla salvezza; al momento della mia dipartita prenditi cura della mia misera anima e tienila lontana dalla tenebrosa vista dei demòni malvagi; e nel tremendo giorno del giudizio, liberami dalla punizione eterna e rendimi erede dell'ineffabile gloria del Figlio tuo e Dio nostro; che io l'ottenga, Sovrana mia, più che santa Madre-Di-Dio, con la tua mediazione e con il tuo soccorso, per opera della grazia e dell'amore per gli uomini dell'unigenito tuo Figlio e Signore, Dio e Salvatore nostro Gesù Cristo, al quale si addice ogni gloria, onore e adorazione insieme con il suo eterno Padre e con il suo Spirito tuttosanto, buono e vivifico, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.

Нескверная, Неблазная, Нетленная, Пречистая, Чистая Дево, Богоневесто Владычице, яже Бога Слова человеком преславным Твоим Рождеством соединившая, и отринувшееся естество рода нашего небесным совокупльшая: яже ненадежных едина Надежда, и боримых помоще, готовое заступление к Тебе притекающих, и всех христиан прибежище. Не гнушайся мене грешнаго, сквернаго, скверными помыслы, и словесы, и деяньми всего себе непотребна сотворша, и разумом лености сластей жития раба бывша; но яко человеколюбиваго Бога Мати, человеколюбне умилосердися о мне грешнем и блуднем, и приими мое, еже от скверных устен приносимое Тебе моление, и Твоего Сына, и нашего Владыку и Господа, матернее Твое дерзновение употребляющи, моли, да отверзет и мне человеколюбныя утробы Своея благости, и презрев моя безчисленная прегрешения, обратит мя к покаянию, и Своих заповедей делателя искусна явит мя. И предстани мне присно, яко милостивая, и милосердая, и благолюбивая, в настоящем убо житии теплая Предстательнице и Помощнице, сопротивных нашествия отгоняющи, и ко спасению наставляющи мя: и во время исхода моего окаянную мою душу соблюдающи, и темныя зраки лукавых бесов далече от нея отгоняющи: в страшный же день суда вечныя мя избавляющи муки, и неизреченныя славы Твоего Сына и Бога нашего наследника мя показующи. Юже и да улучу, Владычице моя, Пресвятая Богородице, Твоим ходатайством и заступлением, благодатию и человеколюбием Единороднаго Сына Твоего, Господа и Бога и Спаса нашего Иисуса Христа. Емуже подобает всякая слава, честь и поклонение, со Безначальным Его Отцем, и Пресвятым, и Благим, и Животворящим Его Духом, ныне и присно, и во веки веков, аминь.

Nepătată, neîntinată, nestricată, fără prihană, curată Fecioară, a lui Dumnezeu Mireasă, Stăpînă care pe Dumnezeu-Cuvîntul, cu oamenii, prin preaslăvită naşterea ta L-ai unit şi firea cea lepădată a neamului nostru cu cele cereşti ai împreunat-o, ceea ce ştii singură nădejdea celor fără de nădejde şi celor biruiţi ajutătoare; gata folositoare celor ce aleargă la tine şi tuturor creştinilor scăpare. Nu te scîrbi de mine cel păcătos şi întinat, care cu urîte gînduri, cu cuvinte şi cu fapte, pe mine de tot netrebnic m-am făcut şi prin lenea dulceţilor vieţii cu voia rob m-am făcut. Ci, ca ceea ce eşti Maica Iubitorului de oameni Dumnezeu, cu iubirea de oameni milostiveşte-te spre mine păcătosul şi întinatul şi primeşte rugăciunea mea ce se aduce ţie din buze necurate. Şi pe Fiul tău şi Stăpînul nostru şi Domnul, cu îndrăzneala Ta ca o Maică, cuprinzînd, roagă-L ca să-mi deschidă şi mie milostivirile cele iubitoare de oameni, ale bunătăţii Sale. Şi trecînd greşelile mele cele nenumărate, să mă întoarcă la pocăinţă şi lucrător poruncilor Sale iscusit să mă arate. Şi fii lîngă mine pururea ca o milostivă şi milosîrdă şi iubitoare de bine. În această viaţă de acum, caldă folositoare şi ajutătoare; năvălirile potrivnicilor oprindu-le şi la pocăinţă îndreptîndu-mă şi în vremea ieşirii mele, ticălosul meu suflet păzindu-l şi întunecatele chipuri ale viclenilor diavoli, departe de la dînsul izgonindu-le. Şi în ziua înfricoşatei judecăţi, de munca cea veşnică izbăvindu-mă şi slavei celei negrăite a Fiului tău şi Dumnezeului nostru, moştean pe mine arătîndu-mă. Pe care să o şi dobîndesc, Stăpîna mea, Preasfîntă de Dumnezeu Născătoare, prin mijlocirea şi sprijinul tău. Cu harul si cu iubirea de oameni a Unuia-Născut Fiului tău, a Domnului şi Dumnezeului şi Mîntuitorului nostru Iisus Hristos, Căruia se cuvine toată slava, cinstea, şi închinăciunea, împreună cu Cel făra de început a Lui Părinte şi cu Preasfîntul şi Bunul şi de viaţă făcătorul Duhul Lui, acum şi pururea şi în vecii vecilor. Amin.

 

PREGHIERA AL NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO

del monaco Antioco del monastero del Pandetto

E concedi, o Sovrano, a noi che ora volgiamo al sonno, il riposo del corpo e dell'anima, custodiscici dal cupo sonno del peccato, come da ogni voluttà del buio e della notte. Calma gli impulsi delle passioni, spegni i dardi fiammeggianti del maligno diretti con inganno contro di noi; seda le ribellioni della nostra carne e sopisci ogni pensiero terreno e materiale. Donaci, o Dio, anche una mente vigile, un pensiero prudente, un cuore sobrio, un sonno leggero, al riparo da ogni fantasia satanica. E facci alzare al momento della preghiera, rafforzati nei tuoi comandamenti, serbando in noi stessi memoria intatta dei tuoi giudizi. Donaci di dedicare tutta la notte al canto della tua gloria per inneggiare, benedire e glorificare il tuttoinsigne e magnifico tuo nome: del Padre, e del Figlio, e del santo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.

И даждь нам, Владыко, на сон грядущим покой тела и души, и сохрани нас от мрачнаго сна греховнаго, и от всякаго темнаго и нощнаго сладострастия: укроти стремления страстей, угаси разжженныя стрелы лукаваго, яже на ны льстивно движимыя: плоти нашея востания утоли, и всякое земное и вещественное наше мудрование успи. И даруй нам, Боже, бодр ум, целомудр помысл, сердце трезвящееся, сон легок и всякаго сатанина мечтания изменен. Возстави же нас во время молитвы утверждены в заповедех Твоих, и память судеб Твоих в себе тверду имуща: всенощное славословие нам даруй, во еже пети и благословити и славити пречестное и великолепое имя Твое, Отца, и Сына, и Святаго Духа, ныне и присно, и во веки веков, аминь.

Şi ne dă nouă Stăpîne, celor ce mergem spre somn, odihnă trupului şi sufletului; şi ne păzeşte pe noi de întunecatul somn al păcatului şi de toată întunecata şi cea de noapte patima a dulceţii. Conteneşte întărîtările patimilor, stinge săgetile vicleanului cele aprinse, cele pornite asupra noastră cu vicleşug. Zburdările trupului nostru le potoleşte şi tot gîndul nostru cel pământesc şi trupesc, adoarme-l. Şi ne dăruieşte nouă, Dumnezeule, minte deşteaptă, cuget curat, inimă trează, somn uşor şi de toată nălucirea satanei nestrămutat. Şi ne scoală pe noi în vremea rugăciunii, întăriţi în poruncile Tale, şi pomenirea judecăţilor Tale în noi nestricată avîndu-o. Cuvîntare de slavă Ta în toată noaptea ne dăruieste, ca să cîntăm, să binecuvîntam şi să slăvim prea cinstitul şi prea încuviinţatul Tău nume: al Tătalui şi al Fiului şi al Sfîntului Duh, acum şi pururea şi în vecii vecilor. Amin.

 

Gloriosissima Madre di Cristo Dio, semprevergine e benedetta, offri la nostra preghiera al Figlio tuo e Dio nostro, e chiedigli di salvare per mezzo tuo le nostre anime.

Преславная Приснодево, Мати Христа Бога, принеси нашу молитву Сыну Твоему и Богу нашему, да спасет Тобою души наша.

Preaslăvita pururea Fecioara, binecuvîntată de Dumnezeu Născătoare, du rugăciunea noastră la Fiul tău şi Dumezeul nostru, şi cere ca să mîntuiască prin tine sufletele noastre.

 

PREGHIERA DI SAN IOANNICHIO

La mia speranza è il Padre, il mio rifugio è il Figlio, la mia protezione è lo Spirito santo: Trinità santa, gloria a te.

Упование мое Отец, прибежище мое Сын, покров мой Дух Святый, Троице Святая, слава Тебе.

Nădejdea mea este Tatăl, scăparea mea este Fiul, acoperămîntul meu este Duhul Sfînt: Treime Sfîntă, slavă Ţie.

 

Se la Grande Compieta è recitata privatamente, si leggono a questo punto i Tropari penitenziali, “Abbi misericordia di noi, Signore, abbi misericordia di noi...” e le Preghiere della Sera. Altrimenti si conclude con le seguenti preghiere:

CONGEDO

S. Gloria a te, Cristo Dio, speranza nostra, gloria a te.

L. Gloria al Padre, e al Figlio, e al santo Spirito, e ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.

Kyrie eleison. (tre volte) Benedici.

С. Слава Тебе, Христе Боже, упование наше, слава Тебе.

Ч. Слава Отцу, и Сыну, и Святому Духу, и ныне, и присно, и во веки веков, Аминь.

Господи помилуй (трижды). Благослови.

P. Slavă Ţie Hristoase Dumnezeule, nădejdea noastră, slavă Ţie.

C. Slavă Tatălui şi Fiului şi Sfîntului Duh şi acum şi pururea şi în vecii vecilor. Amin.

Doamne miluieşte (de trei ori). Binecuvintează.

 

Mentre tutti si mettono in ginocchio, S. legge la preghiera di congedo.

S. Sovrano abbondante di misericordia, Signore Gesù Cristo Dio nostro, per le intercessioni della tuttapura sovrana nostra Madre-di-Dio e semprevergine Maria; per la potenza della preziosa e vivifica Croce; per il patrocinio delle insigni celesti potenze incorporee; per le preghiere dell'insigne, glorioso profeta, precursore e battista Giovanni, dei santi, gloriosi e apostoli degni di ogni lode, dei santi, gloriosi e benvittoriosi martiri, dei venerabili e teofori padri nostri, dei santi e giusti avi di Dio Gioacchino e Anna, e di tutti i tuoi santi: trova benaccetta la nostra preghiera, donaci il perdono delle nostre trasgressioni, proteggici sotto le tue ali, scaccia da noi ogni nemico e avversario, dà pace alla nostra vita. Signore, abbi misericordia anche del mondo tuo, e salva le nostre anime, qual buono e buono e amico degli uomini.

L. Amen.

С. Владыко многомилостиве, Господи Иисусе Христе Боже наш, молитвами Всепречистыя Владычицы нашея Богородицы и Приснодевы Марии, силою Честнаго и Животворящаго Креста, предстательствы честных Небесных Сил безплотных, честнаго славнаго пророка, Предтечи и Крестителя Иоанна, святых славных и всехвальных апостол, святых славных и добропобедных мучеников, преподобных и Богоносных отец наших, святых и праведных Богоотец Иоакима и Анны, и всех Твоих святых, благоприятну сотвори молитву нашу. Даруй нам оставление прегрешений наших. Покрый нас кровом крилу Твоею. Отжени от нас всякаго врага и супостата. Умири нашу жизнь. Господи; помилуй нас и мир Твой, и спаси души наша, яко благ и Человеколюбец.

Ч. Аминь.

P. Stăpîne mult-Milostive, Doamne Iisuse Hristoase, Dumnezeul nostru, pentru rugăciunile Preacuratei Stăpînei noastre de Dumnezeu Născătoarei şi pururea Fecioarei Maria; cu puterea cinstitei şi de viaţă făcătoarei cruci; uc folosinţele cinstitelor cereştilor puteri celor fără de trupuri; pentru rugăciunile cinstitului, măritului prooroc Înaintemergătorului şi Botezătorului Ioan; ale sfinţilor, măriţilor şi întru tot lăudaţilor Apostoli; ale sfinţilor, măriţilor şi bunilor biruitori mucenici; ale preacuvioşilor şi purtătorilor de Dumnezeu părinţilor noştri; ale Sfinţilor şi drepţilor dumnezeieşti părinţi Ioachim şi Ana şi ale tuturor sfinţilor Tăi, bineprimită fă rugăciunea noastră; dăruieşte-ne iertare de greşealele noastre; acoperă-ne cu acoperămîntul aripilor Tale; izgoneşte de la noi pe tot vrăjmaşul şi pizmaşul; împacă viaţa noastră; Doamne miluieşte-ne pe noi şi lumea Ta şi mîntuieşte sufletele noastre, ca un bun şi de oameni iubitor.

C. Amin.

 

Segue il rito del perdono.

S. Beneditemi, padri santi, e perdonate a me peccatore tutto quanto ho peccato in parole, fatti, pensieri e con tutti i miei sensi.

L. Dio ti perdoni, padre santo.

С. Благословите, отцы святии, и простите ми, грешному, елика согреших словом, делом, помышлением и всеми моими чувствы.

Ч. Бог простит ти, отче святый.

P. Binecuvîntaţi, părinţi sfinţiţi, şi mă iertaţi pe mine, păcătosul, tot ce am greşit cu cuvîntul, cu lucrul, cu gîndul şi cu toate simţurile mele.

C. Dumnezeu să te ierte, părinte sfinţite.

 

S. Preghiamo per il gran presule e padre nostro santissimo Patriarca (...), e per il presule nostro eminentissimo Metropolita (o Arcivescovo, o sacratissimo Vescovo) (...), e per tutti i nostri fratelli in Cristo.

L. Kyrie eleison.

S. Per il nostro paese custodito da Dio, per i suoi governanti e l'esercito.

L. Kyrie eleison.

S. Per quelli che ci odiano e per quelli che ci amano.

L. Kyrie eleison.

S. Per quelli che hanno misericordia di noi e ci servono.

L. Kyrie eleison.

S. Per quelli che hanno chiesto a noi indegni di pregare per loro.

L. Kyrie eleison.

S. Per la liberazione dei prigionieri.

L. Kyrie eleison.

S. Per gli altri nostri padri e fratelli.

L. Kyrie eleison.

S. Per quelli che navigano in mare.

L. Kyrie eleison.

S. Per quelli che giacciono nelle malattie.

L. Kyrie eleison.

S. Preghiamo per l'abbondanza dei frutti della terra.

L. Kyrie eleison.

S. E per tutte le anime dei cristiani ortodossi.

L. Kyrie eleison.

S. Per i beati ierarchi ortodossi e i fondatori di questo santo tempio [oppure di questo santo monastero].

L. Kyrie eleison.

S. Per i nostri avi e per tutti gli altri nostri padri e fratelli che qui e ovunque giacciono piamente da ortodossi.

L. Kyrie eleison.

S. Diciamo anche per noi stessi.

L. Kyrie eleison. (tre volte)

S. Per le preghiere dei nostri santi padri, Signore Gesù Cristo, Dio nostro, abbi misericordia di noi.

L. Amen.

С. Помолимся о Великом Господине и Отце нашем, Святейшем Патриархе (...), и о господине нашем высокопреосвященнейшем митрополите или архиепископе, (или преосвященнейшем епископе) (...), и всей во Христе братии нашей.

Ч. Господи, помилуй.

С. О Богохранимей стране нашей, властех и воинстве ея.

Ч. Господи, помилуй.

С. О ненавидящих и любящих нас.

Ч. Господи, помилуй.

С. О милующих и служащих нам.

Ч. Господи, помилуй.

С. О заповедавших нам, недостойным, молитися о них.

Ч. Господи, помилуй.

С. О избавлении плененных.

Ч. Господи, помилуй.

С. О отшедших отцех и братиях наших.

Ч. Господи, помилуй.

С. О в мори плавающих.

Ч. Господи, помилуй.

С. О в немощех лежащих.

Ч. Господи, помилуй.

С. Помолимся и о изобилии плодов земных,

Ч. Господи, помилуй.

С. И о всякой души христиан православных.

Ч. Господи, помилуй.

С. Ублажим православныя архиереи, и ктиторы святаго храма сего [или святыя обители сея].

Ч. Господи, помилуй.

С. Родители наша, и вся прежде отшедшия отцы и братию нашу, зде лежащия, и повсюду православныя.

Ч. Господи, помилуй.

С. Рцем и о себе самех.

Ч. Господи помилуй. (трижды)

С. Молитвами святых отец наших, Господи Иисусе Христе, Боже наш, помилуй нас.

Ч. Аминь.

P. Să ne rugăm pentru Marele Domn şi Părintele nostru Prea Fericitul Patriarhul (...), şi pentru Domnul nostru Înalt-Prea Sfinţitul Mitropolitul (sau Arhiepiscopul sau Prea Sfinţitul Episcopul) (...), şi pentru toţi fraţii noştri cei întru Hristos.

C. Doamne miluieşte.

P. Pentru de Dumnezeu păzită ţara noastră, stăpînirea şi oastea ei.

C. Doamne miluieşte.

P. Pentru cei ce ne urăsc şi pentru cei ce ne iubesc pe noi.

C. Doamne miluieşte.

P. Pentru cei ce ne miluiesc şi ne slujesc nouă.

C. Doamne miluieşte.

P. Pentru cei ce ne-au poruncit nouă, nevrednicilor; să ne rugăm pentru dînşii.

C. Doamne miluieşte.

P. Pentru izbăvirea celor robiţi.

C. Doamne miluieşte.

P. Pentru părinţii şi fraţii ai noştri.

C. Doamne miluieşte.

P. Pentru cei ce călătoresc pe ape.

C. Doamne miluieşte.

P. Pentru cei ce zac in neputinţe.

C. Doamne miluieşte.

P. Să ne rugăm pentru îmbelşugarea roadelor pamîntului.

C. Doamne miluieşte.

P. Şi pentru toate sufletele dreptmăritorilor creştini.

C. Doamne miluieşte.

P. Pentru fericiţi arhiereii ortodocşi şi pentru ctitorii ai sfîntului locaşului acestuia [său ale sfintei mănăstirii acesteia].

C. Doamne miluieşte.

P. Pentru strămoşii ai nostri şi pentru toţi părinţii şi fraţi ai noştri dreptmăritori creştini, care odihnesc aici şi pretutindeni.

C. Doamne miluieşte.

P. Să zicem şi pentru noi înşişi.

C. Doamne miluieşte. (de trei ori)

P. Pentru rugăciunile sfintilor Părintilor nostri, Doamne Iisuse Hristoase, Dumnezeul nostru, miluieşte-ne pe noi.

C. Amin.

 

Nei monasteri i fratelli fanno una prosternazione al superiore dicendo:

Benedicimi, padre santo, e perdona me peccatore.

Благослови, отче святый, и прости мя, грешнаго.

Binecuvintează, părinte sfinţite, şi iartă-mă pe mine, păcătosul.

 

Ricevuto il perdono dal superiore, ciascuno va alla sua cella dicendo la preghiera:

Perdona, Signore, quelli che ci odiano e ci opprimono. Fai del bene a quelli che ci fanno del bene. Dona ai nostri fretelli e parenti quello che chiedono in vista della salvezza e della vita eterna. Visita i malati e dona loro guarigione. Guida i naviganti, viaggia con i viandanti. Dona il perdono dei peccati a quelli che ci servono e che hanno misericordia di noi. Di quelli che hanno chiesto a noi indegni di pregare per loro, abbi misericordia secondo la tua grande misericordia. Ricordati, Signore, dei padri e fratelli nostri che si sono addormentati, e dona loro il riposo dove risplende la luce del tuo volto. Ricordati, Signore, dei nostri fratelli prigionieri e liberali da ogni pericolo, Ricordati, Signore, di quelli che portano frutti e fanno il bene nelle tue sante Chiese, e dona loro quanto chiedono in vista della salvezza e della vita eterna. Ricordati, Signore, anche di noi umili, peccatori e indegni tuoi servi, illumina la nostra mente con la luce della tua conoscenza, e guidaci sulla via dei tuoi comandamenti. Per le preghiere della purissima sovrana nostra, Madre-di-Dio e semprevergine Maria e di tutti i tuoi santi, poiché tu sei benedetto nei secoli dei secoli. Amen.

Ненавидящих и обидящих нас прости, Господи, Человеколюбче. Благотворящим благосотвори. Братиям и сродником нашим даруй яже ко спасению прошения и жизнь вечную. В немощех сущия посети и исцеление даруй. Иже в мори управи. С путешествующими спутешествуй. Служащим и милующим нас, грехов оставление даруй. Заповедавших нам, недостойным, молитися о них, помилуй по велицей Твоей милости. Помяни, Господи, прежде усопшия отцы и братию нашу, и упокой я, идеже присещает свет лица Твоего. Помяни, Господи, братий наших плененных и избави я от всякаго обстояния. Помяни, Господи, плодоносящих и доброделающих во святых Твоих церквах, и даждь им яже ко спасению прошения и жизнь вечную. Помяни, Господи, и нас, смиренных и грешных и недостойных раб Твоих, и просвети наш ум светом разума Твоего, и настави нас на стезю заповедей Твоих. Молитвами Пречистыя Владычицы нашея Богородицы и Приснодевы Марии и всех Твоих святых. Яко благословен еси во веки веков. Аминь.

Pe cei ce ne urăsc şi ne fac nouă strîmbătate, iartă-i Doamne. Celor ce ne fac bine, fă-le bine. Fraţilor şi rudeniilor noastre, dăruieşte-le cererile cele către mîntuire şi viaţă veşnică. Pe cei ce sunt în neputinţă, cercetează-i şi vindecare dăruieşte-le. Pe cei de pe mare, ocîrmuieşte-i. Cu cei călători împreună călătoreşte. Celor ce ne slujesc şi ne miluiesc pe noi, iertare păcatelor dăruieşte-le. Pe cei ce ne-au poruncit nouă, nevrednicilor, să ne rugăm pentru dînsii, miluieşte-i după mare mila Ta. Pomeneşte, Doamne, pe cei mai înainte adormiţi, părintii şi fraţii noştri, şi-i odihneşte unde luminează lumina feţei Tale. Pomeneşte, Doamne, pe fraţii noştri cei din necazuri şi-i izbăveşte de toată primejdia. Pomeneşte, Doamne, pe cei ce aduc daruri şi fac bine în Sfintele Tale Biserici şi le dă lor cererile cele către mîntuire şi viaţă veşnica. Pomeneşte-ne, Doamne, şi pe noi, smeriţii, păcătoşii şi nevrednicii robii Tăi, luminează mintea noastră cu lumina cunoştintei Tale şi ne îndreptează pe calea poruncilor Tale. Pentru rugăciunile Preacuratei Stăpînei noastre, de Dumnezeu Născătoarei şi pururea Fecioarei Maria şi ale tuturor sfinţilor Tăi, că bine eşti cuvîntat în vecii vecilor. Amin.

 

NOTE

Questo testo trilingue è stato pensato per le comunità ortodosse in Italia, particolarmente quelle del Patriarcato di Mosca, in cui si celebra in più lingue.

Il testo è stato allineato su quello in uso corrente nella Chiesa Ortodossa Russa.

Per ragioni di spazio e di praticità di lettura, non è stata inclusa la maggior parte delle rubriche che illustrano i gesti e le azioni cerimoniali.

 

SIGLE E ABBREVIAZIONI

(per la parte italiana)

 

S. Parti del sacerdote

L. Parti del lettore (e anche di tutti i fedeli)

 

Compilato a cura dell'igumeno Ambrogio (Patriarcato di Mosca) Torino, A.D. 2012

 

 

 
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Il nartece della chiesa con la cantoria, visto dal centro della chiesa

 
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Istruzioni per la celebrazione della Veglia

Caricato nella sezione "Preghiera" dei documenti il testo delle Indicazioni per una Veglia di tutta la notte (qui il testo in formato PDF), del vescovo Tikhon (Fitzgerald).

Il testo complementa quello dello stesso autore e nella stessa sezione, La Divina Liturgia con note di servizio (qui il testo in formato PDF).

 
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Padre Serafino e la sua famiglia

Visita dell'arciprete Serafino Corallo di Rimini e della sua famiglia - 10 maggio 2007

 
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Le icone dell'eresia

(Cliccate sull'illustrazione per aprire il video)

Salve, fratelli miei in Cristo, io sono Bojan, e oggi voglio mostrarvi una breve rassegna delle più notevoli eresie che sono sorte nel cristianesimo. Qui seguirà il modo in cui ho immaginato che sarebbero state le icone di Cristo in questi insegnamenti. Con queste immagini io non intendo deridere l’iconografia ortodossa: le presento per sottolineare in modo visuale gli errori delle eresie particolari.

Gnosticismo

Ebbene, iniziamo alla grande: essenzialmente, lo gnosticismo è un sistema di fede centrato sulla nozione che il principio divino più elevato emana quelli minori. Uno di questi ultimi è il creatore del nostro mondo materiale. Le nostre anime, le scintille divine, sono intrappolate nei nostri corpi da questa divinità minore, il Demiurgo. Lo gnosticismo è molto differenziato e si è mescolato con diverse religioni, specialmente con il giudaismo e con il cristianesimo nascente. È un sistema molto strano, ma esisteva prima del cristianesimo. Perciò, i primissimi cristiani potevano facilmente identificare le idee gnostiche.

Docetismo

Il docetismo è un derivato delle credenze gnostiche, basato sull’insegnamento che la materia in sé è malvagia, e che Cristo stesso non può aver avuto un corpo reale. Il suo corpo fisico – affermavano i docetisti – era una mera illusione, e non è mai realmente morto sulla croce.

Adozionismo

L’adozionismo credeva che la divinità sia stata accordata a Gesù a un punto successivo della sua vita, generalmente ritenuto il momento del suo battesimo. Prima di quel momento Gesù era semplicemente un uomo virtuoso, che divenne il Cristo e il Figlio di Dio quando san Giovanni lo battezzò nel Giordano.

Sabellianismo

Il sabellianismo credeva che non esista la Trinità, e che Dio manifesti se stesso come una delle tre persone, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, senza che una di esse sia distinta dalle altre. Se avete visto una di queste acrobazie (“Ci sei, Dio? Sei tu, Gesù!”), questa è sabellianismo. E il cristianesimo ha affrontato questo tema secoli prima che nascesse quest’eresia. Un altro nome per questa eresia è:

Patripassianismo

(l’insegnamento che il Padre ha sofferto sulla croce). Poiché Dio è un insieme unificato, quando Cristo è morto, il Padre è morto.

Novazianismo e donatismo

Queste due eresie sono molto simili, ed entrambe ruotano attorno all’idea di base che la vita cristiana dovrebbe essere molto rigorosa. La riammissione nella Chiesa dopo una caduta dovrebbe essere difficile, il battesimo dovrebbe essere ripetuto, i chierici decaduti dovrebbero essere riordinati oppure banditi del tutto dal sacerdozio. I sacramenti compiuti da preti peccatori erano invalidi, e così via. La loro idea principale era tuttavia che la Chiesa non ha il potere di assolvere i peccati.

Arianesimo

Giunta da Alessandria, questa è l’eresia che è probabilmente stata la più seria minaccia per la Chiesa, e che sosteneva che il Figlio non è coeterno con il Padre, e che ci fu un tempo in cui il Figlio non esisteva. Il Figlio, benché fosse ben al di sopra di un essere umano ordinario, era comunque una creatura, e la stessa cosa si affermava dello Spirito.

Macedonianismo

A differenza di Ario, Macedonio insegnava che il Figlio è coeterno con il Padre, ma, come gli ariani, negava lo stesso privilegio al Santo Spirito. Per Macedonio, il Santo Spirito non era una persona: era una creazione e un’azione del Padre e del Figlio. Se mai sentite “Lo Spirito Santo non è una persona, è una forza”, o se qualcuno si riferisce mai a lui con pronomi neutri, sì, questo è macedonianismo.

Apollinarianismo

In un tipico esempio di ortodossia che vuole strafare, l’apollinarianismo insegna che Cristo non ha mai avuto una mente razionale e un’anima umana, poiché la sua divinità serviva a entrambi gli scopi. Come reazione esagerata all’arianesimo, insegnava essenzialmente che Gesù Cristo non era pienamente umano.

Nestorianesimo

Nestorio e i suoi seguaci dichiaravano che la Vergine Maria non dovrebbe essere chiamata Theotokos (“colei che ha partorito Dio”), ma Christotokos (“colei che ha partorito Cristo”). La questione era, secondo Nestorio, che Maria, essendo umana, non può aver dato alla luce la divinità che le preesisteva. Ciò aveva senso a un livello superficiale, ma ci lasciava con una domanda imbarazzante: Se il figlio da lei partorito non è Dio, allora a chi ha dato vita? Quando fu compreso che questa era una forma sottile di apollinarianismo, il nestorianesino fu velocemente condannato

Monofisismo

In contrasto con insegnamento ortodosso che Gesù Cristo è una persona in due nature, divina e umana, il monofisismo insegna ch le due nature in Cristo hanno creato una nuova singola natura. Come per molte altre eresie, distorce Cristo in un essere non umano, e pertanto incapace di comare il divario tra Dio e l’umanità.

Iconoclasmo

Agli inizi, l’iconoclasmo aveva più a che fare con la pratica cristiana: considerava le icone di Cristo, della Theotokos e dei santi come idoli. In seguito, l’iconoclasmo scivolò presto nel nestorianesimo, sostenendo che le icone di Cristo non possono essere dipinte perché non potremmo mai veramente raffigurare la sua natura divina. Secondo loro, le uniche due vere icone di Cristo erano l’eucaristia e la croce.

Predestinazionismo

“Dio ti ama...”

“Dio non ti ama...”

 
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RICETTE - Baba ganush

Con il nome arabo di baba ganush (بابا غنوج‎‎), che si può trovare traslitterato in diversi modi e che letteralmente significa "papà viziato", si intende una crema di melanzane famosa in tutto il Medio Oriente, e che ha alcuni paralleli nella cucina dell'Europa dell'Est, particolarmente in Romania. In quei luoghi in cui il termine baba ganush può sembrare un po' offensivo per la figura paterna, è d'uso chiamare il piatto badingian mutabbal, ovvero "melanzana insaporita". La ricetta è veramente semplice: arrostire delle melanzane e farne una crema, aggiungere aglio, limone, e tahina (complementi che accompagnano anche la crema di hummus a base di ceci) in proporzioni variabili a seconda dei gusti, salare, guarnire con erbe e servire. I dettagli, tuttavia, richiedono molta attenzione.

Ingredienti

• 3 melanzane medie (circa 1 kg totale)

• 3 spicchi d'aglio tritati (NB: l'aglio è presente nella maggior parte delle ricette, ma alcuni puristi, soprattutto in Libano, non aggiungono l'aglio al baba ganush come invece fanno con la crema di hummus, perché l'aglio può contrastare con il sapore forte della melanzana; a voi la scelta)

• 2 o più cucchiai di succo di limone

• 3 cucchiai di tahina (pasta di sesamo)

• Erbe fresche (prezzemolo, coriandolo, menta)

• Sale

Preparazione

La principale preoccupazione per questo piatto è di togliere il gusto amaro e la consistenza pastosa delle melanzane. I metodi possibili sono numerosi, ma quello raccomandato è mettere la melanzana sulla fiamma viva (o di un fornello o di una griglia da barbecue), che le dona un piacevole aroma di affumicato. In alternativa, si può usare il forno a modalità grill. Il segreto è di lasciar cuocere, girando regolarmente le melanzane, da 30/40 minuti (sulla fiamma) a 1 ora (in forno), finché la melanzana è completamente tenera (uno stuzzicadenti o spiedino infilato dalla parte del gambo o del fondo deve poter entrare facilmente, e prendendo la melanzana dal picciolo con un paio di pinze, questa dovrebbe afflosciarsi come un palloncino sgonfio) e la pelle è uniformemente abbrustolita su tutti i lati. Se non si rispettano i tempi di cottura, è meglio cuocere la melanzana troppo a lungo piuttosto che troppo poco.

C'è chi pratica fori sulla pelle delle melanzane (bucandole con una forchetta o un punteruolo) per creare degli sfiatatoi naturali. Tuttavia, anche in assenza di questi fori le melanzane formano delle crepature naturali che lasciano uscire l'umidità: di fatto, questa è una soluzione migliore al momento di rimuovere la pelle, che verrà via molto più facilmente rispetto alla pelle bucherellata in precedenza, che invece ha una tendenza a frammentarsi.

Dopo aver tolto le melanzane dal forno o dalla fiamma, avvolgetele singolarmente in carta d'alluminio e lasciatele riposare per 15 minuti. Poi aprite i pacchetti, tagliate le melanzane in due in senso longitudinale, e rimuovete con cura la polpa, mettendola in un colino al di sopra di un recipiente largo. Scartate tutti i pezzi di pelle o di polpa bruciata che riuscite a rimuovere (se rimane qualche frammento non è un dramma, aggiungerà intensità alla nota aromatica di affumicato).

Il successivo passo è la rimozione del succo amaro rimasto nella polpa. Questo si può ottenere lasciando la polpa nel colino e premendo gentilmente, oppure spezzettandola su un tagliere con un coltello lungo, e lasciando drenare il succo, oppure schiacciando la polpa in un sacchetto di stoffa da cucina. Un sistema incredibilmente veloce e pratico è mettere la polpa in una centrifuga da insalata, distribuendola uniformemente lungo i bordi, e quindi girare per 30 secondi.

La polpa rimasta può essere messa in una ciotola abbastanza capiente per poterla mescolare bene con gli altri ingredienti. Molti mescolano tra loro aglio, limone e tahina gli altri ingredienti, emulsionandoli e aggiungendoli alla melanzana quando sono ormai divenuti una crema a parte.

La mistura finale dovrebbe essere pallida e cremosa. A questo punto si possono aggiungere le erbe (prezzemolo, coriandolo o menta, oppure una loro qualsiasi mistura) e salare l'impasto, aggiungendo altro succo di limone a gusto. Se la melanzana non sa abbastanza di affumicato, si può aggiungere un poco di paprica affumicata (oppure dosi ancora minori di fumo liquido), e si può far risaltare l'aroma della tahina con qualche goccia di olio di sesamo.

Nella ciotola di portata, il baba ganush si può guarnire con foglie di erbe intere, e servire a temperatura ambiente con verdure e pane arabo da intingere. In recipienti ermetici, si conserva in frigorifero per circa quattro giorni.

Il sapore del baba ganush dovrebbe essere allo stesso tempo affumicato, sapido, vibrante dell'acido del limone, con una punta di calore dovuta all'aglio.

بالهناء والشفاء (bil-hanā' wa ash-shifā')

lett. "mangiate con felicità e salute!"

 
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27 giugno

 
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L'anziano Dobri Dobrev di Baylovo (Bulgaria)

 
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Le preghiere del mattino e della sera del cristiano ortodosso

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PREGHIERE DEL MATTINO

Al risveglio, prima di cominciare le tue occupazioni, sta' in piedi con devozione e poniti mentalmente davanti al Dio onniveggente; facendo il segno della croce, recita:

Nel nome del Padre e del Figlio e del santo Spirito. Amen.

Poi aspetta un poco, finché tutti i tuoi sensi non saranno silenziosi e i pensieri non lasceranno ogni mondanità; allora recita le seguenti preghiere, senza fretta, ma dal cuore e con attenzione:

Preghiera del pubblicano (Lc 18,13)

O Dio, abbi misericordia di me peccatore.

Preghiere iniziali

Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, per le preghiere della tua tuttapura Madre e di tutti i santi abbi misericordia di noi. Amen.

Gloria a te, Dio nostro, gloria a te.

Re celeste, Consolatore, Spirito della verità, che sei ovunque presente e tutto ricolmi, scrigno dei beni e dispensatore di vita, vieni e dimora in noi, e purificaci da ogni macchia, e salva, o Buono, le nostre anime.

Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale: abbi misericordia di noi. (tre volte)

Gloria al Padre, e al Figlio, e al santo Spirito, e ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.

Tuttasanta Trinità, abbi misericordia di noi; Signore, cancella i nostri peccati; Sovrano, perdona le nostre iniquità; Santo, visita e guarisci le nostre infermità a causa del tuo nome.

Kyrie eleison (tre volte).

Gloria al Padre, e al Figlio, e al santo Spirito, e ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo, così sulla terra; dacci oggi il nostro pane quotidiano; e rimetti a noi i nostri debiti, come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori; e non indurci in tentazione, ma liberaci dal maligno. Amen.

Tropari Trinitari

Destatici dal sonno, ci prosterniamo davanti a te, o Buono, e a te gridiamo l'inno degli angeli, o Potente: Santo, Santo, Santo sei, o Dio. Per la Madre di Dio abbi misericordia di noi.

Gloria al Padre e al Figlio e al santo Spirito.

Mi hai alzato dal letto e dal sonno, Signore: illumina la mia mente e il mio cuore, e apri le mie labbra per cantarti, Trinità santa: Santo, Santo, Santo sei, o Dio. Per la Madre di Dio abbi misericordia di noi.

E ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

All'improvviso il Giudice verrà e le azioni di ciascuno saranno svelate; ma con timore gridiamo nel mezzo della notte: Santo, Santo, Santo sei, o Dio. Per la Madre di Dio abbi misericordia dl noi.

Kyrie eleison (12 volte).

Preghiera alla Tuttasanta Trinità

Destatomi dal sonno ti ringrazio, o Trinità Santa, poiché per la tua grande bontà e pazienza non ti sei adirata con me indolente e peccatore e non mi hai fatto perire per le mie iniquità, ma come sempre ti sei dimostrata amica degli uomini, sollevandomi dalla disperazione, per farmi fin dal mattino glorificare la tua potenza. E ora illumina gli occhi della mia mente ed apri le mie labbra perché studi le tue parole, comprenda i tuoi comandamenti, adempia la tua volontà, canti a te nella confessione del cuore e inneggi al tuttosanto tuo nome: del Padre e del Figlio e del santo Spirito, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

Venite, adoriamo il re, nostro Dio (una prosternazione).

Venite, adoriamo Cristo, il re e nostro Dio, e prosterniamoci a lui (una prosternazione).

Venite, adoriamo Cristo stesso, il re e nostro Dio, e prosterniamoci a lui (una prosternazione).

Salmo 50, penitenziale

Abbi misericordia di me, o Dio, secondo la tua grande misericordia e secondo la moltitudine delle tue indulgenze cancella il mio delitto. Lavami del tutto dalla mia iniquità e purificami dal mio peccato. Perché io conosco la mia iniquità e il mio peccato davanti a me è sempre. Contro te solo ho peccato e il male davanti a te ho fatto, così che tu sia riconosciuto giusto nelle tue parole e vinca quando sei giudicato. Ecco che nelle iniquità sono stato concepito e nei peccati mi ha concepito mia madre. Ecco, la verità hai amato, le cose occulte e i segreti della tua sapienza mi hai manifestato. Mi aspergerai con issopo e sarò purificato, mi laverai e sarò fatto più bianco della neve. Mi farai udire esultanza e gioia, esulteranno le ossa umiliate. Distogli il tuo volto dai miei peccati e cancella tutte le mie iniquità. Un cuore puro crea in me, o Dio, e uno spirito retto rinnova nelle mie viscere. Non rigettarmi dal tuo volto, e il tuo spirito santo non rimuovere da me. Rendimi l'esultanza della tua salvezza e confermami con lo spirito sovrano. Insegnerò agli iniqui le tue vie e gli empi a te ritorneranno. Liberami dal sangue versato, o Dio, Dio della mia salvezza, e la mia lingua celebrerà con esultanza la tua giustizia. Signore, apri le mie labbra e la mia bocca annuncerà la tua lode. Certo, se tu avessi voluto un sacrificio lo avrei dato: di olocausti non ti compiacerai. Sacrificio a Dio è uno spirito contrito: un cuore contrito e umiliato Dio non lo disprezzerà. Benefica, Signore, nel tuo compiacimento Sion e siano riedificate le mura di Gerusalemme. Allora ti compiacerai del sacrificio di giustizia, dell'oblazione e di olocausti; allora offriranno vitelli sul tuo altare.

CREDO - Simbolo della fede

Credo in un solo Dio Padre, onnipotente, creatore del cielo e della terra, e di tutte le cose visibili e invisibili.

E in un solo Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, unigenito, generato dal Padre prima di tutti i secoli: luce da luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre, per mezzo del quale tutto prese esistenza.

Che per noi uomini e per la nostra salvezza discese dai cieli, e si incarnò dallo Spirito santo e da Maria Vergine, e si fece uomo.

E fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, e soffrì, e fu sepolto.

E risuscitò il terzo giorno, secondo le Scritture.

E ascese ai cieli, e siede alla destra del Padre.

E di nuovo verrà con gloria a giudicare i vivi e i morti; il suo regno non avrà fine.

E nello Spirito santo, il Signore, vivifico, che procede dal Padre, che con il Padre e il Figlio è insieme adorato e glorificato, che parlò per mezzo dei profeti.

E nella Chiesa una, santa, cattolica e apostolica.

Professo un solo battesimo, per la remissione dei peccati.

Aspetto la risurrezione dei morti.

E la vita del secolo futuro. Amen.

Preghiera 1a, di San Macario il Grande

O Dio, purifica me peccatore, che non ho fatto niente di buono davanti a te, liberami dal maligno, e si compia in me la tua volontà; allora, senza condanna, aprirò le mie labbra indegne e celebrerò il tuo santo nome: del Padre e del Figlio e del santo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera 2a, di San Macario il Grande

Destatomi dal sonno, ti rivolgo il canto della mezzanotte, o Salvatore. Prosternandomi a te grido: non permettere che mi addormenti nella morte del peccato, ma sii generoso con me, tu che volontariamente ti sei lasciato crocifiggere, e dalla pigrizia in cui giaccio affrettati ad alzarmi, e salvami perché stia alla tua presenza in preghiera; dopo il sonno della notte, fa' splendere per me un giorno senza peccato, o Cristo Dio, e salvami.

Preghiera 3a, di San Macario il Grande

Destatomi dal sonno, ricorro a te, Sovrano amico degli uomini, e accingendomi all'opera tua con la tua misericordia, ti prego di assistermi in ogni tempo e in ogni cosa; liberami da ogni malignità di questo mondo e da ogni legame diabolico; salvami e introducimi nel tuo regno eterno. Poiché tu sei il mio creatore, la provvidenza e il dispensatore di ogni bene: in te è tutta la mia speranza e a te rendo gloria, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera 4a, di San Macario il Grande

Signore, che nella tua copiosa bontà e nella tua grande generosità hai accordato a me, tuo servo, di passare il tempo di questa notte senza pericolo, al riparo di ogni male funesto, tu stesso, o Sovrano, creatore di tutto, rendimi degno della tua vera luce e di compiere la tua volontà con un cuore illuminato, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera 5a, di San Basilio il Grande

Signore onnipotente, Dio delle potenze e di ogni carne, che abiti nelle altezze e volgi il tuo sguardo su ciò che è umile, tu che scruti i cuori e le viscere e conosci chiaramente i segreti degli uomini, luce senza principio ed eterna, in cui non c'è variazione né ombra di cambiamento: tu stesso, Re immortale, accogli le suppliche che in quest'ora, confidando nella moltitudine delle tue generosità, con le nostre labbra impure a te facciamo; rimetti a noi i nostri peccati commessi in azione, parola, pensiero, consapevolmente o inconsapevolmente. Purificaci da ogni impurità della carne e dello spirito. Donaci di trascorrere tutta la notte della vita presente con cuore vigile e pensiero sobrio, attendendo la venuta del giorno manifesto e splendente del tuo Figlio unigenito, il Signore, Dio e Salvatore nostro Gesù Cristo, in cui verrà nella gloria quale giudice di tutti, per rendere a ciascuno secondo le sue opere. Affinché non siamo trovati prostrati e pigri, ma vigilanti e in piedi, operosi e pronti entriamo insieme a lui nella gioia del talamo divino della sua gloria, dov'è la voce incessante e la dolcezza inesprimibile di quanti contemplano la bellezza indicibile del tuo volto. Sei tu infatti la vera luce che illumina e santifica l'universo, e a te inneggia tutta la creazione nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera 6a, di San Basilio il Grande

Ti benediciamo, Dio altissimo e Signore di misericordia, che fai sempre con noi cose grandi e inscrutabili, gloriose e terribili, senza numero, e ci hai concesso il sonno per riposare la nostra debolezza e alleviare le fatiche della carne piena di affanni. Ti ringraziamo perché non ci hai fatto perire con le nostre iniquità, ma come sempre ti sei dimostrato amico degli uomini e ci hai sollevati dalla disperazione, per glorificare la tua potenza. Perciò imploriamo la tua immensa bontà: illumina i pensieri, gli occhi e la mente e rialzali dal sonno pesante della pigrizia. Apri le nostre labbra e riempile della tua lode, affinché senza interruzione possiamo cantare e confessare te, o Dio, che sei glorificato in tutti e da tutti, Padre eterno, con l'unigenito tuo Figlio, e con il tuttosanto, buono e vivifico tuo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera 7a, alla tuttasanta Madre di Dio

Canto la tua grazia, o Sovrana: ti prego, da' grazia alla mia mente. Fammi procedere rettamente nella via dei comandamenti di Cristo. Dammi forza per vegliare nel canto, cacciando il sonno dell'accidia. Sono incatenato nella prigionia del peccato: per le tue intercessioni, liberami, o sposa di Dio. Liberami, di notte e di giorno, dai nemici che mi assalgono e allontanali. Tu che hai partorito Dio, l'autore della vita, vivifica me, reso morto dalle passioni. Tu che hai partorito la luce senza tramonto, illumina la mia anima accecata. Tu che sei un mirabile palazzo per il Sovrano, rendimi casa dello Spirito divino. Tu che hai partorito il medico, guarisci le antiche passioni dell'anima mia. Guidami nella via della conversione: sono agitato dai flutti tempestosi della vita. Liberami dal fuoco che brucia in eterno, dal verme maligno e dal tartaro. Non permettere che sia deriso dai demòni, perché colpevole di molti peccati. Rendimi nuova creatura, o tuttaimmacolata: sono logorato per i peccati che mi hanno reso insensibile. Prega il Sovrano universale che io sia esentato da ogni supplizio. Rendimi degno di trovare, assieme a tutti i santi, la gioia celeste. Tuttasanta Vergine, esaudisci la supplica del tuo inutile servo. Concedimi, o tuttapura, un fiotto di lacrime per purificare le scorie dell'anima mia. Ti elevo incessantemente i gemiti del mio cuore; sii solerte, Sovrana. Accogli il culto della mia preghiera e portalo al Dio che ha viscere di misericordia. Tu che sei più alta degli angeli, ponimi sopra la confusione del mondo. Tu che porti la luce, nube celeste, fa' scendere in me la grazia spirituale. O tuttaimmacolata, tendo per la lode le labbra e le mani impure. Liberami dal sudiciume che nuoce all'anima, supplicando senza posa il Cristo: a lui si addice l'onore e l'adorazione, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera 8a, al Signore nostro Gesù Cristo

Signore di ogni clemenza e misericordia, Dio mio, Gesù Cristo, per amore infinito sei disceso e ti sei incarnato per salvare l'universo. Salva anche me, Salvatore, per la tua grazia, ti prego. Se tu infatti mi salvassi per le opere, non sarebbe più grazia né dono ma dovere: sei sublime nella tua generosità e ineffabile nella tua misericordia. Chi crede in me - hai affermato, o mio Cristo - vivrà e non vedrà la morte nei secoli. Se dunque la fede in te salva i disperati, io credo, salvami, perché sei mio Dio e creatore. La fede mi sia computata al posto delle opere, mio Dio, perché non troverai in me opere che possano giustificarmi. Questa fede le sostituisca tutte, sia essa a rispondere, sia essa a giustificarmi, sia essa a rendermi partecipe della tua gloria eterna. Non mi rapisca satana e non si vanti, o Verbo, di avermi strappato dalla tua mano e dal tuo recinto. Se lo voglio, salvami; se non lo voglio, Cristo mio Salvatore, anticipami presto, altrimenti presto sarò perduto. Perché fin dal seno di mia madre sei tu il mio Dio. Fa' che adesso ti ami come prima ho amato il peccato e ti serva senza negligenza come prima ho servito il satana lusingatore. Di più ti servirò, Signore e mio Dio, Gesù Cristo, in tutti i giorni della mia vita, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera 9a, al santo angelo custode

Angelo santo, sta' innanzi alla mia anima miserabile e alla mia vita di passioni, non abbandonare me peccatore e non allontanarti da me a causa della mia intemperanza. Non permettere al demonio maligno di possedermi con la violenza tramite questo corpo mortale. Fortifica la mia povera e debole mano e guidami sulla via della salvezza. Angelo santo di Dio, custode e protettore della mia anima e del mio corpo miserabile, perdonami tutto ciò con cui ti ho offeso tutti i giorni della mia vita; se ho peccato in qualcosa nella notte trascorsa, proteggimi in questo giorno e custodiscimi dalle tentazioni nemiche, affinché con nessun peccato io irriti Dio; e prega per me il Signore di fortificarmi nel suo timore e di fare di me un degno servo della sua bontà. Amen.

Preghiera 10a, alla tuttasanta Madre di Dio

Tuttasanta mia Sovrana, Madre di Dio, per le tue sante e onnipotenti preghiere, separa da me, umile e miserabile tuo servo, l'accidia, la dimenticanza, l'irragionevolezza, la negligenza, ogni pensiero impuro, maligno e di bestemmia dal mio cuore misero, dalla mia mente ottenebrata. Spegni la fiamma delle mie passioni perché sono povero e miserabile; salvami dai molti e crudeli ricordi e liberami da ogni occupazione e azione malvagia. Poiché tu sei benedetta da tutte le generazioni e il tuo onorabilissimo nome è glorificato nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera di invocazione al santo di cui porti il nome

Prega Dio per me, o santo gradito a Dio (nome), perché con fervore a te ricorro: sii pronto sostegno e intercessore dell'anima mia.

Canto alla Tuttasanta Madre di Dio

Madre di Dio, Vergine, gioisci; colmata di grazia Maria, il Signore è con te: benedetta tu fra le donne, e benedetto il frutto del tuo grembo, poiché hai partorito il Salvatore delle nostre anime.

Tropario alla Croce e preghiera per la patria

Salva, Signore, il tuo popolo e benedici la tua eredità; concedi ai re fedeli la vittoria sui nemici, e custodisci con la tua Croce la tua città.

Preghiera per i vivi

Salva, Signore, e abbi misericordia del mio padre spirituale (nome), dei miei genitori (nomi), parenti (nomi), capi, maestri, benefattori (nomi) e di tutti i cristiani ortodossi.

Preghiera per i defunti

Concedi, Signore, il riposo alle anime dei tuoi servi dormienti: dei miei genitori, parenti, benefattori (nomi) e di tutti i cristiani ortodossi; perdona loro tutti i peccati volontari e involontari, e dona loro il regno dei cieli.

Se puoi, leggi al posto delle brevi preghiere per i vivi e i defunti sopra riportate questa commemorazione:

Dei vivi

Ricorda, Signore Gesù Cristo, Dio nostro, la tua grazia e generosità, che sono in eterno, per le quali ti sei incarnato, hai voluto patire la crocifissione e la morte per la salvezza di chi crede rettamente in te, sei risuscitato dai morti e salito ai cieli, siedi alla destra di Dio Padre, e volgi il tuo sguardo sulle umili preghiere di quanti invocano te con tutto il cuore. Piega il tuo orecchio e ascolta l'umile preghiera di me, inutile servo, quale soave profumo spirituale che a te porto per tutto il tuo popolo. Anzitutto ricorda la tua santa Chiesa cattolica e apostolica, cui hai dato il tuo sangue prezioso, e fortificala, rendila salda, estendila, moltiplicala, pacificala e conservala vittoriosa nei secoli sulle porte dell'inferno. Seda gli scismi delle Chiese, spegni le agitazioni barbariche e presto distruggi, sradica ed annienta le ribellioni eretiche con la forza del tuo santo Spirito (una prosternazione).

Salva, Signore, e abbi misericordia del nostro paese custodito da Dio, dei suoi governanti e dell'esercito affinché anche noi conduciamo nella loro moderatezza una vita calma e tranquilla, in tutta pietà e venerazione (una prosternazione).

Salva, Signore, e abbi misericordia del gran presule e padre nostro, santissimo Patriarca (nome); dei sacratissimi metropoliti, arcivescovi e vescovi ortodossi, dei sacerdoti, diaconi e di tutto il clero che hai posto a pascere il tuo gregge razionale, e per le loro preghiere abbi misericordia di me peccatore (una prosternazione).

Salva, Signore, e abbi misericordia del mio padre spirituale (nome), e per le sue sante preghiere perdona i miei peccati (una prosternazione).

Salva, Signore, e abbi misericordia dei miei genitori (nomi), dei miei fratelli e delle mie sorelle, dei miei parenti secondo la carne, e di tutti i congiunti della mia famiglia, e degli amici: dona loro la tua grazia che sta al di sopra del mondo e colma di pace (una prosternazione).

Salva, Signore, e abbi misericordia dei vecchi e dei giovani, dei poveri e degli orfani, delle vedove e degli ammalati, di quanti sono nella tristezza, nelle sciagure, nelle pene, di quanti sono tentati, imprigionati, incarcerati, rinchiusi e di quanti sono perseguitati per te e per la fede ortodossa dalla gente senza Dio, dai rinnegati e dagli eretici. Ricorda i tuoi servi, visitali, fortificali e consolali, e presto, con la tua forza, dà loro sollievo, libertà e redenzione (una prosternazione).

Salva, Signore, e abbi misericordia di quelli che sono mandati a svolgere un servizio, di quanti viaggiano, padri e fratelli nostri, e di tutti i cristiani ortodossi (una prosternazione).

Salva, Signore, e abbi misericordia di quanti ho sedotto con la mia stoltezza e ho sviato dalla via della salvezza, ho indotto ad opere sconvenienti e malvagie; con la tua divina Provvidenza falli nuovamente tornare alla via della salvezza (una prosternazione).

Salva, Signore, e abbi misericordia di quelli che mi odiano, mi offendono, mi procurano mali, e non permettere che si perdano a motivo di me peccatore (una prosternazione).

Illumina con la luce della tua conoscenza quelli che hanno rinnegato la fede ortodossa e sono accecati da eresie di perdizione, e uniscili alla tua Chiesa cattolica e apostolica

(una prosternazione).

Dei defunti

Ricorda, Signore, quanti sono dipartiti da questa vita: santissimi patriarchi, sacratissimi metropoliti, arcivescovi e vescovi ortodossi, quanti hanno servito nel presbiterio, nel clero e nell'ordine monastico. Concedi loro il riposo nelle tue eterne dimore con tutti i santi (una prosternazione).

Ricorda, Signore, le anime dei tuoi servi defunti: i miei genitori (nomi), tutti i miei parenti secondo la carne. Perdona loro tutti i peccati volontari e involontari, e dona loro il regno, la comunione dell'eterna tua grazia e la vita beata e di delizie senza fine (una prosternazione).

Ricorda, Signore, i nostri padri, fratelli e sorelle che si sono addormentati nella speranza della risurrezione per la vita eterna, e quanti giacciono qui e ovunque piamente da ortodossi. Falli abitare nel luogo dove risplende la luce del tuo volto e abbi misericordia di noi, perché sei buono e amico degli uomini (una prosternazione).

Concedi, Signore, la remissione dei peccati a quanti sono dipartiti nella fede e nella speranza della risurrezione: padri, fratelli, sorelle. Fa' che eterna sia la loro memoria (tre volte).

Conclusione delle preghiere

Degno davvero è dir di te beata, la Madre di Dio sempre beata, tuttaimmacolata, e Madre del nostro Dio. Più insigne dei cherubini, e senza confronto più gloriosa dei serafini, senza corruzione hai partorito Dio Verbo: te, la vera Madre di Dio, noi magnifichiamo.

Gloria al Padre e al Figlio e al santo Spirito, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

Kyrie eleison (tre volte).

Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, per le preghiere della tua tuttapura Madre, dei nostri padri venerabili e teofori, e di tutti i santi, abbi misericordia di noi. Amen.

PREGHIERE DI QUANTI SI ACCINGONO A DORMIRE

(DELLA SERA)

Nel nome del Padre e del Figlio e del santo Spirito. Amen.

Preghiere iniziali

Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, per le preghiere della tua tuttapura Madre e di tutti i santi abbi misericordia di noi. Amen.

Gloria a te, Dio nostro, gloria a te.

Re celeste, Consolatore, Spirito della verità, che sei ovunque presente e tutto ricolmi, scrigno dei beni e dispensatore di vita, vieni e dimora in noi, e purificaci da ogni macchia, e salva, o Buono, le nostre anime.

Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale: abbi misericordia di noi. (tre volte).

Gloria al Padre, e al Figlio, e al santo Spirito, e ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.

Tuttasanta Trinità, abbi misericordia di noi; Signore, cancella i nostri peccati; Sovrano, perdona le nostre iniquità; Santo, visita e guarisci le nostre infermità a causa del tuo nome.

Kyrie eleison (tre volte).

Gloria al Padre, e al Figlio, e al santo Spirito, e ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo, così sulla terra; dacci oggi il nostro pane quotidiano; e rimetti a noi i nostri debiti, come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori; e non indurci in tentazione, ma liberaci dal maligno.

Tropari

Abbi misericordia di noi, Signore, abbi misericordia di noi, mancando di ogni discolpa, noi peccatori ti offriamo questa preghiera, o sovrano: abbi misericordia di noi.

Gloria al Padre, e al Figlio, e al santo Spirito.

Signore, abbi misericordia di noi: in te confidiamo. Non adirarti oltremodo con noi e non tenere a mente le nostre iniquità, ma guarda su di noi anche ora, qual benigno, e riscattaci dai nostri nemici: sei tu il nostro Dio, e noi il popolo tuo, tutti opera delle tue mani, e invochiamo il tuo nome.

E ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.

Aprici le porte della misericordia, benedetta Madre di Dio; sperando in te non periamo, ma siamo liberati per mezzo tuo dalle sciagure: tu sei infatti la salvezza della stirpe dei cristiani.

Kyrie eleison (12 volte)

Gloria al Padre, e al Figlio, e al santo Spirito, e ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera 1a, di San Macario il Grande a Dio Padre

Dio Eterno e Re di ogni creatura, che ti sei degnato di condurmi fino a quest'ora, perdonami i peccati commessi in questo giorno, in azione, parola e pensiero; purifica, Signore, la mia umile anima da ogni macchia della carne e dello spirito. Concedimi di trascorrere questa notte in un sonno pacifico, affinché, alzandomi dal mio umile giaciglio, possa essere gradito al tuo tuttosanto nome tutti i giorni della mia vita e calpestare i nemici che mi assalgono, carnali e spirituali. Riscattami, Signore, dai vani pensieri che mi macchiano e dai desideri malvagi. Poiché tuo è il regno e la potenza, e la gloria, del Padre e del Figlio e del santo Spirito, ora e sempre, e nei secoli. Amen.

Preghiera 2a, di Sant'Antiochio, al Signore nostro Gesù Cristo

Onnipotente, Verbo del Padre, tu stesso sei perfetto, Gesù Cristo, per la tua grande misericordia non allontanarti mai da me, servo tuo, ma sempre riposa in me. Gesù, buon Pastore delle tue pecore, non mi abbandonare agli inganni del serpente e ai desideri di satana e non lasciarmi, perché è in me il seme della corruzione. Tu dunque, Signore, Dio adorabile, Re Santo, Gesù Cristo, custodiscimi nel sonno con la luce assidua, il tuo santo Spirito, per mezzo del quale hai santificato i tuoi discepoli. Dà anche a me, tuo servo indegno, Signore, la tua salvezza sul mio giaciglio; illumina la mia mente con la luce dell'intelligenza del tuo santo Vangelo, la mia anima con l'amore della tua Croce, il mio cuore con la purezza della tua parola, il mio corpo con la tua passione impassibile, custodisci il mio pensiero con la tua umiltà e rialzami, a tempo opportuno, per la tua glorificazione. Poiché tu sei sommamente glorificato con il tuo eterno Padre e con il tuttosanto Spirito nei secoli. Amen.

Preghiera 3a, al tuttosanto Spirito

Signore, Re celeste, Consolatore, Spirito della verità, dimostra la bontà del tuo cuore e abbi misericordia di me, tuo servo peccatore, e rimetti e perdona a me indegno tutti i peccati che in questo giorno ho commessi come uomo, o piuttosto non come uomo, ma ancor peggio di una bestia, peccati volontari e involontari, conosciuti e sconosciuti, a causa della mia giovinezza e di una scienza malvagia, e quelli che appartengono all'impudenza e all'accidia. Se ho giurato per il tuo nome, o l'ho bestemmiato nei miei pensieri; se ho rimproverato qualcuno; se l'ho calunniato nella mia ira; se l'ho rattristato, o se mi sono adirato per qualcosa; se ho mentito; se ho molto dormito; se ho disprezzato il povero che veniva da me; se ho rattristato il mio fratello, se ho litigato o se ho giudicato qualcuno; se mi sono vantato o inorgoglito o incollerito; se, mentre stavo in preghiera, la mia mente si è mossa tra le malignità di questo mondo; se ho avuto pensieri di depravazione; se ho mangiato e bevuto all'eccesso; se ho riso stoltamente; se ho pensato malignità; se vedendo la bellezza altrui sono stato ferito nel cuore; se ho detto cose empie; se ho riso del peccato del mio fratello, pur avendo innumerevoli peccati; se ho trascurato la mia preghiera, o se ho commesso qualche altro male di cui non mi ricordo, e se ne ho commessi ancor di più, abbi misericordia, mio creatore e Sovrano, di me tuo servo indegno e indolente e concedimi perdono e remissione, qual buono e amico degli uomini; cosicché mi corichi in pace, mi addormenti e riposi, io il debosciato, il peccatore e miserabile, e adori, canti e glorifichi il tuo onorabilissimo nome, con il Padre e l'unigenito suo Figlio, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera 4a, di San Macario il Grande

Cosa ti offrirò o cosa ti renderò, grande donatore, Re immortale, Signore generoso e amico degli uomini, visto che, mentre sono stato pigro nel compiacere a te e nulla di buono ho fatto, tu mi hai condotto alla fine di questo giorno che è trascorso, edificando la conversione e la salvezza dell'anima mia? Sii misericordioso con me peccatore e spoglio di ogni opera buona, rialza la mia anima caduta, macchiata di smisurati peccati. Togli da me ogni pensiero malvagio di questa vita visibile. Perdonami i miei peccati, tu il solo senza peccato, perché ho peccato contro di te in questo giorno, consapevolmente e inconsapevolmente, con la parola e l'opera, con il pensiero e con tutti i miei sensi. Tu stesso, coprendomi, liberami da ogni assalto dell'avversario con la tua forza Divina e con l'ineffabile potenza del tuo amore per gli uomini. Purificami, Dio, dalla moltitudine dei miei peccati. Dimostra la tua benevolenza, Signore, per liberarmi dalle reti del maligno e salva la mia anima passionale, e fa' risplendere su di me la luce del tuo volto quando verrai nella gloria, e fa' che ora mi addormenti con un sonno senza condanna, e senza fantasticherie, e mantieni senza turbamento il pensiero del tuo servo, respingi da me ogni azione satanica, e illumina gli occhi intelligibili del mio cuore, così che io non dorma nella morte. E mandami un angelo di pace, custode e guida della mia anima e del mio corpo, perché mi liberi dai miei nemici e io, alzandomi dal mio giaciglio, elevi a te preghiere di ringraziamento. Sì, Signore, ascolta me, il tuo servo misero e peccatore nella volontà e nel pensiero; donami, una volta alzato, di studiare le tue parole, e fa' che l'accidia demoniaca sia cacciata lontano da me per mezzo dei tuoi angeli, perché io benedica il tuo santo nome e lodi e glorifichi la purissima Madre di Dio, Maria, che hai dato a noi peccatori come intercessione, e accogli lei che prega per noi; so che imita il tuo amore per gli uomini e non cessa di pregare. Per le sue intercessioni e per il segno della preziosa Croce, e per la grazia di tutti i tuoi santi, custodisci la mia anima, Gesù Cristo Dio nostro, poiché sei santo e sommamente glorificato nei secoli. Amen.

Preghiera 5a

Signore Dio nostro, perdonami tutto ciò in cui ho peccato in questo giorno con la parola, l'opera, il pensiero, qual buono e amico degli uomini. Donami un sonno pacifico e senza turbamento. Invia il tuo angelo custode che mi protegga, mi liberi da ogni male, poiché tu sei il custode delle anime nostre e dei nostri corpi, e a te innalziamo la gloria, al Padre e al Figlio e al santo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera 6a

Signore Dio nostro, in cui noi crediamo e il cui nome invochiamo più di ogni nome, da' a noi che partiamo per il sonno sollievo dell'anima e del corpo, e custodiscici da ogni fantasticheria e da tenebrose voluttà, frena lo slancio delle nostre passioni, spegni l'ardore delle nostre carni, dacci di vivere castamente in opere e parole, perché, avendo abbracciato la vita virtuosa, non decadiamo dai tuoi beni promessi, poiché sei benedetto nei secoli. Amen.

Preghiera 7a, di san Giovanni Crisostomo

Per le ore del giorno:

1 Signore, nella penitenza accoglimi.

2 Signore, non abbandonarmi.

3 Signore, non indurmi in tentazione.

4 Signore, dammi un pensiero buono.

5 Signore, dammi lacrime e il ricordo della morte, e umiltà.

6 Signore, dammi il pensiero di confessare i miei peccati.

7 Signore, dammi umiltà, castità e ubbidienza.

8 Signore, dammi pazienza, longanimità e mansuetudine.

9 Signore, fa' dimorare in me radici di bontà e il timore di te nel mio cuore.

10 Signore, concedimi di amare te con tutta la mia anima e il mio pensiero, e di fare in tutto la tua volontà.

11 Signore, soccorrimi dagli uomini molesti e dai demòni, dalle passioni e da ogni altra cosa empia.

12 Signore, poiché sei consapevole della tua creazione e del tuo volere, sia in me peccatore la tua volontà, poiché sei benedetto nei secoli. Amen.

Per le ore della notte:

1 Signore, non rimuovere da me i tuoi beni celesti.

2 Signore, liberami dalle pene eterne.

3 Signore, se ho peccato con la mente o con il pensiero, con la parola o con l'azione, perdonami.

4 Signore, liberami da ogni inconsapevolezza e dimenticanza, e meschinità d'animo, e pietrificata insensibilità.

5 Signore, liberami da ogni tentazione.

6 Signore, illumina il mio cuore, perché si è ottenebrato con il desiderio malvagio.

7 Signore, se ho peccato come uomo, tu che sei un Dio generoso abbi misericordia di me, vedendo la debolezza della mia anima.

8 Signore, manda la tua grazia in mio aiuto, perché glorifichi il tuo santo nome.

9 Signore Gesù Cristo, scrivi il tuo servo nel libro della vita e donami una buona fine.

10 Signore Dio mio, anche se non ho fatto niente di buono davanti a te, dammi per la tua grazia di porre un inizio di bene.

11 Signore, aspergi il mio cuore con la rugiada della tua grazia.

12 Signore del cielo e della terra, ricorda il tuo servo peccatore, pieno di vergogna e impuro, nel tuo regno. Amen.

Preghiera 8a, al nostro Signore Gesù Cristo

Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, per la tua onorabilissima madre e per i tuoi angeli incorporei, per il tuo profeta, precursore e battista, per gli apostoli annunciatori della parola di Dio, per i luminosi e ben vittoriosi martiri, per i padri venerabili e teofori e tutti i santi, per le loro preghiere, liberami dall'assalto demoniaco. Sì, mio Signore e creatore, tu che non desideri la morte del peccatore, ma che si converta e viva, concedi a me miserabile e indegno la conversione; liberami dalle labbra del serpente distruttore, che sono aperte per divorarmi e portarmi vivo nell'ade. Sì, Signore, mia consolazione, tu che ti sei rivestito, per me miserabile, della carne corruttibile, strappami dalla miseria, concedi alla mia povera anima la consolazione. Pianta nel mio cuore il desiderio di compiere le tue volontà e di tralasciare le opere malvagie, e di ricevere le tue beatitudini: in te, Signore, ho sperato, salvami.

Preghiera 9a, alla tuttasanta Madre di Dio, di Pietro Studita

Prosternandomi innanzi a te, tuttapura Madre di Dio, io prego: tu sai, Regina, che incessantemente io pecco e irrito il Figlio tuo e Dio mio, e molte volte mi pento, e menzognero mi trovo davanti a Dio, e mi pento con tremore: non ora forse mi colpirà il Signore? E nello stesso tempo ancor più commetto le stesse cose; sapendo ciò, mia Sovrana e Signora Madre di Dio, ti prego di avere misericordia, di fortificarmi e di concedermi di essere buono. tu sai questo, mia Sovrana e Madre di Dio, che non per odio ho opere malvagie, e con tutto il pensiero amo la legge del mio Dio, ma non so, Signora tuttapura, perché odio quello che amo, e trasgredisco il bene. Non permettere, o tuttapura, che si compia la mia volontà che non è gradita, ma sia fatta la volontà del Figlio tuo e Dio mio che mi salva, che mi dà intelligenza, e concede la grazia del santo Spirito, perché io smetta da adesso in poi di compiere azioni impure, e viva il resto della vita nella volontà del Figlio tuo. A lui si addice ogni gloria, onore e potenza, con l'eterno suo Padre, e il tuttosanto, buono e vivifico suo Spirito, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera 10a, alla tuttasanta Madre di Dio

Tuttapura e benedetta Madre di Dio, Maria, Madre buona del buon Re, versa sulla mia anima passionale la misericordia del Figlio tuo e Dio nostro e per le tue preghiere guidami verso buone azioni, affinché il tempo rimasto della mia vita trascorra senza vizio e per la tua grazia trovi il paradiso, Vergine Madre di Dio, unica pura e benedetta.

Preghiera 11a, all'angelo custode

Angelo di Cristo, mio santo custode e protettore della mia anima e del mio corpo, perdonami tutti i peccati che ho commessi in questo giorno, e riscattami dalla malignità del nemico che mi si oppone, affinché con nessun peccato irriti il mio Dio, e prega per me, peccatore e indegno servo, così da mostrarmi degno della grazia e della misericordia della tuttasanta Trinità e della Madre del mio Signore Gesù Cristo, e di tutti i santi. Amen.

Contacio della tuttasanta Madre di Dio

A te, condottiera pronta alla difesa, noi redenti dalle sciagure, dedichiamo i canti vittoriosi e grati, Madre di Dio. Tu che hai questo potere incontrastato: liberaci da ogni pericolo, per gridare a te: Gioisci, sposa mai sposa.

Gloriosissima Semprevergine, Madre di Cristo Dio, porta la nostra preghiera al Figlio tuo e Dio nostro, perché salvi per mezzo tuo le anime nostre.

Tutta la mia speranza ripongo in te, Madre di Dio, custodiscimi sotto il tuo velo.

Vergine Madre di Dio, non disprezzare me peccatore che pretendo il tuo aiuto e la tua difesa: in te spera la mia anima, abbi misericordia di me.

Preghiera di San Ioannichio

La mia speranza è il Padre, il mio rifugio è il Figlio, la mia protezione è lo Spirito santo: Trinità santa, gloria a te.

È veramente degno dirti beata, la Madre di Dio sempre beata e tuttaimmacolata, e Madre del nostro Dio. Più insigne dei cherubini, e senza confronto più gloriosa dei serafini, senza corruzione hai partorito Dio Verbo: te, la vera Madre di Dio, noi magnifichiamo (inchino).

Gloria al Padre e al Figlio e al santo Spirito, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

Kyrie eleison (tre volte).

Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, per le preghiere della tua tuttapura Madre, dei nostri padri venerabili e teofori, e di tutti i santi, abbi misericordia di noi. Amen.

Preghiera di San Giovanni Damasceno

Sovrano, amico degli uomini, questo mio letto sarà forse già la mia tomba, oppure ancora un giorno illuminerai la mia anima miserabile? Ecco dinanzi a me la tomba, ecco davanti a me la morte. Il tuo giudizio, Signore, io temo, e la pena senza fine, e tuttavia non cesso di fare il male: irrito sempre te, Signore Dio mio, e la tua Madre tuttapura, e tutte le potenze celesti, e il mio santo angelo custode. So dunque, Signore, che sono indegno del tuo amore per gli uomini e sono invece degno di ogni condanna e pena. Ma tu Signore, sia che io lo desideri sia che non lo desideri, salvami. Perché se tu salvi il giusto, Signore, nulla vi è di grande; se poi hai misericordia del puro, nulla vi è di mirabile: perché essi sono degni della tua misericordia. Ma in me peccatore compi le meraviglie della tua misericordia: manifesta in questo il tuo amore per gli uomini, affinché la mia malvagità non prevalga sulla tua ineffabile misericordia, e agisci verso di me come vuoi.

(Preghiere recitate abitualmente dai monaci, che possono però essere recitate da tutti)

Ti adoro, tuttasanta Trinità, consustanziale, vivifica e indivisa, Padre, e Figlio, e santo Spirito: credo in te e confessando ti glorifico, ringrazio, lodo, venero ed esalto te e prego: abbi misericordia di me, tuo inutile servo (tre volte; tre prosternazioni).

Ti venero, tuttasanta Madre di Dio, con il tuo parto hai manifestato a noi la luce vera, Regina del cielo e della terra, speranza dei disperati, aiuto dei deboli, intercessione di tutti i peccatori. Proteggimi tu e difendimi da tutte le sciagure e necessità dell'anima e del corpo, e sii per me, ti prego, difesa grazie alle tue onnipotenti preghiere (una prosternazione).

Tuttasanta Sovrana Madre di Dio, accogli questa piccola preghiera e portala al Figlio tuo e Dio nostro, perché egli salvi e illumini, grazie a te, le anime nostre (una prosternazione).

Ordini tutti celesti, serafini, cherubini, troni, dominazioni, virtù, potestà, arcangeli e angeli, pregate Dio per me peccatore, vi prego, e mi umilio davanti a voi (una prosternazione).

Santo e grande Giovanni, profeta, precursore e battista del Signore, che hai sofferto per Cristo, e hai ricevuto l'audacia di osare presso il Signore, prega per me peccatore, affinché mi salvi per le tue preghiere (una prosternazione).

Santi di Dio: apostoli, profeti, martiri, ierarchi, digiunatori, timorati di Dio, giusti, abitatori del deserto, monaci, patriarchi, e santi tutti che avete sofferto per Cristo, e avete acquistato l'audacia di osare presso il Sovrano, pregate per me peccatore, affinché mi salvi per le vostre preghiere (una prosternazione).

Santo Giovanni Crisostomo con Basilio il Grande, Gregorio il Teologo, Nicola il taumaturgo e tutti i santi ierarchi, aiutatemi e abbiate misericordia di me per le vostre preghiere e il vostro aiuto (una prosternazione).

Tutte le sante donne: mirofore, martiri, timorate di Dio e vergini, che avete servito Cristo in modo degno, pregate Dio per me peccatore (una prosternazione).

Invincibile e divina forza della Croce del Signore, non abbandonare me peccatore: ma con la tua forza proteggimi da ogni tentazione dell'anima e del corpo (una prosternazione).

Tuttasanta Sovrana Madre di Dio, speranza di tutti i cristiani, non abbiamo altra sicurezza e speranza tranne te, tuttaimmacolata mia Sovrana e Signora Madre di Dio, Madre del Cristo Dio mio, per questo ti prego: abbi misericordia e liberami da tutti i miei mali, e supplica il misericordioso Figlio tuo e Dio mio, perché abbia misericordia della mia anima miserabile, e perché mi liberi dalle pene eterne e mi faccia degno del suo regno (una prosternazione).

Santo angelo mio custode, proteggimi con le ali della tua bontà, e caccia via da me ogni azione malvagia del diavolo, e prega Dio per me peccatore (una prosternazione).

E quando vuoi coricarti, recita:

Illumina i miei occhi, Cristo Dio, perché mai mi addormenti nella morte, perché mai dica il mio nemico: ho prevalso su di lui.

Gloria al Padre e al Figlio e al santo Spirito.

Sii sostegno della mia anima, o Dio, perché cammino tra molte reti; liberami da loro e salvami, o buono, quale amico degli uomini.

E ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

Cantiamo incessantemente, con le labbra e col cuore te, la gloriosissima Madre di Dio, più santa degli angeli santi, che hai partorito per noi il Dio incarnato e che preghi senza interruzione per le anime nostre.

Bacia la croce (che porti al collo), fa' il segno della croce sul tuo giaciglio, rivolto verso dove poggi il capo, e anche verso tutte le parti del mondo, segnati con il segno della croce e recita la preghiera della Croce preziosa:

Risorga Dio e si disperdano i suoi nemici, quanti lo odiano fuggano davanti al suo volto. Come sparisce il fumo, così spariscano; come si scioglie la cera dinanzi al volto del fuoco, così periscano i demòni dinanzi al volto di coloro che amano Dio e che, segnandosi col segno della Croce, dicono esultanti: Gioisci, preziosissima e vivifica Croce del Signore, scaccia i demòni per la potenza di colui che su di te fu crocifisso, il nostro Signore Gesù Cristo; disceso agli inferi, egli ha vinto la potenza del diavolo e ti ha donato a noi, Croce preziosa, per respingere ogni nemico. O preziosissima e vivificante Croce del Signore! Assieme alla nostra Sovrana, la Vergine Madre di Dio, e a tutti i santi, vieni in mio aiuto nei secoli. Amen.

Mettimi al sicuro, ricoprimi e proteggimi, Signore, con la forza della tua preziosa e vivificante Croce e allontana da me ogni male.

Condona, rimetti, perdona, o Dio, le nostre offese, volontarie e involontarie, in opere e parole, commesse con conoscenza o per ignoranza, di giorno e di notte, con la mente e con il pensiero; perdonaci tutto, qual buono e amico degli uomini.

Perdona, Signore amico degli uomini, quelli che ci odiano e che ci hanno offesi. Fa' del bene a chi ha fatto del bene. Ai nostri fratelli e parenti dona quanto chiedono per la salvezza e la vita eterna. Visita coloro che giacciono nella malattia e dona loro la guarigione. Orienta coloro che sono in mare. Accompagna quelli che sono in viaggio. Combatti insieme con tutti i cristiani ortodossi. Soccorri chi governa. Dà la remissione dei peccati a chi ci ha servito e ha avuto compassione di noi. Abbi misericordia, secondo la tua grande misericordia, di quanti ci hanno raccomandato, a noi indegni, di pregare per loro. Ricordati, Signore, dei nostri padri e fratelli defunti e dà loro il riposo là dove brilla la luce del tuo Volto. Ricordati, Signore, dei nostri fratelli imprigionati e liberali da ogni avversità. Ricordati, Signore, di quanti portano doni e fanno del bene nelle tue sante chiese, dà loro quanto chiedono per la salvezza e la vita eterna. Ricordati, Signore, anche di noi tuoi servi, umili, peccatori e indegni, e illumina la nostra mente con la luce della tua intelligenza, e ponici sulla via dei tuoi comandamenti, per le preghiere della nostra purissima Sovrana, la Madre di Dio e semprevergine Maria, e di tutti i tuoi santi, poiché tu sei benedetto nei secoli dei secoli. Amen.

Confessione dei peccati quotidiani

Confesso a te, Signore, mio Dio e creatore, unico nella Trinità santa, glorificato e adorato, Padre e Figlio e santo Spirito, tutti i peccati che ho commessi in tutti i giorni della mia vita, in ogni ora, nel momento presente e nelle notti e nei giorni passati, in azioni, parole, pensieri: gola, ebbrezza, mangiare nascostamente, vana loquacità, accidia, pigrizia, contraddizione, disubbidienza, calunnia, condanna, negligenza, amor proprio, acquisto eccessivo di beni, furto, menzogna, disonesto guadagno, cupidigia, gelosia, invidia, ira, rancore, odio, avidità di denaro; i peccati che ho commessi con tutti i miei sensi: vista, udito, olfatto, gusto, tatto e gli altri miei peccati, dell'anima e insieme del corpo, con i quali ho irritato te, mio Dio e creatore, e ho condannato ingiustamente il mio prossimo. Per i quali provo dispiacere, davanti a te mi ritengo colpevole, Dio mio, e ho volontà di pentirmi: Signore Dio mio, aiutami, con le lacrime ti prego umilmente: perdona tutti i miei peccati con la tua misericordia e da quelli che ho confessato davanti a te liberami, qual buono e amico degli uomini.

Quando ti appresti al sonno (ricordando che per te questa notte può essere l'ultima), recita: Nelle tue mani, Signore Gesù Cristo, Dio mio, consegno il mio spirito: benedicimi, abbi misericordia di me e donami la vita eterna. Amen.

 

 Compilato a cura dell'igumeno Ambrogio (Patriarcato di Mosca) Torino, A.D. 2012

 
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Il Metropolita Nikolozi dalla Georgia

Il Metropolita Nikolozi di Akhalkalaki in una delle sue visite a Torino (2008)

(foto di Alberto Ceoloni)

 
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Calendar de Paște 2021

Sabato 24 aprile (Sabato di Lazzaro)

h.10 Divina Liturgia

h.17 Veglia con benedizione dei rami

Domenica 25 aprile (delle Palme)

h.10 Divina Liturgia

Lunedì 26 aprile

h.10 Liturgia dei Presantificati

h.18 Mattutino

Martedì 27 aprile

h.10 Liturgia dei Presantificati

h.18 Mattutino

Mercoledì 28 aprile

h.10 Liturgia dei Presantificati

h.18 Officio dell’Olio Santo (Соборование)

Giovedì 29 aprile (Grande Giovedì)

h.10 Divina Liturgia

h.18 Mattutino dei 12 vangeli della Passione

Venerdì 30 aprile (Grande Venerdì)

h.10 Ore Regali

h.18 Mattutino della Sepoltura di Cristo

Sabato 1 maggio (Grande Sabato)

h.10 Divina Liturgia

h.19 Lettura degli Atti degli Apostoli

(tempo disponibile per le confessioni e per le benedizioni dei cibi pasquali)

h.23.30 Officio di Mezzanotte

Domenica 2 maggio - PASQUA

h.0.00 Mattutino pasquale

h.1.30 Divina Liturgia

(al termine della Liturgia nella notte di Pasqua ci sarà la benedizione dei cibi)

h.10 Divina Liturgia

(chi non può venire in chiesa alla notte di Pasqua è invitato a partecipare alla Liturgia al mattino)

Lunedì 3 maggio

h.10 Divina Liturgia 

CRISTO È RISORTO! VERAMENTE È RISORTO!

ХРИСТОС ВОСКРЕСЕ! ВОИСТИННУ ВОСКРЕСЕ!

HRISTOS A ÎNVIAT! ADEVĂRAT A ÎNVIAT!

ქრისტე აღსდგაჭეშმარიტად აღსდგა!

 
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Perché siamo cristiani ortodossi russi anche se non siamo russi

Perché cristiani?

L'umanità ha sempre avuto bisogno di adorare qualcosa di più grande di sé – che si tratti del sole, della luna, dei fiumi, degli imperatori, dei re, degli eroi, delle "celebrità" o delle "stelle" del cinema. Di tutti i fondatori di fedi, Cristo solo era Dio e uomo e per questo ha sconfitto la morte. Tutti gli altri fondatori di fedi, gli dei pagani dell'India e dell'Egitto, della Grecia e di Roma, dell'Africa e della Scandinavia, il Buddha e Maometto, sono morti – erano semplicemente uomini peccatori: Cristo solo vive, poiché lui solo è oltre il peccato. Nonostante le realizzazioni spirituali e le verità morali astratte che possono essere trovate al di sotto degli strati di impurità spirituale nelle altre fedi, il fatto che Cristo sia vivo rende il cristianesimo unico. Se crediamo nell'unica e assoluta resurrezione di Cristo attraverso la sua vittoria sulla morte, allora tutte le altre fedi svaniscono nella relatività e persino nell'irrilevanza. Non sono in grado di liberarci dalla schiavitù pratica del diavolo, che si può vedere nella morte e nella nostra prigionia all'inferno.

Perché ortodossi?

Per chiunque abbia un minimo di senso storico, è chiaro che il cristianesimo deve risalire ai tempi di Cristo, 2000 anni fa. Così, tutte le miriadi di sette protestanti impallidiscono nell'insignificanza perché sono state tutte fondate meno di 500 anni fa, a volte molto meno, da una particolare cultura provinciale. E di fatto, quando mettono questa cultura locale al di sopra del Vangelo di Cristo, possiamo vedere che sono religioni umane aggressive di grande impurità spirituale, deformate da una fantastica avidità di denaro, dal moralismo farisaico e dal settarismo censorio. Hanno perseguitato i cristiani ortodossi, si sono perseguitati gli uni gli altri e hanno distrutto con arroganza le culture dei popoli nativi di tutto il mondo attraverso il loro spietato sfruttamento delle risorse naturali. Queste sette protestanti erano e sono la base del capitalismo moderno che sta inquinando e distruggendo l'intero pianeta e conducendo direttamente alla sua fine, che ora ha reso inevitabile.

Allo stesso modo, il cattolicesimo romano non è il cristianesimo originale, perché è stato fondato meno di 1.000 anni fa da una particolare cultura provinciale situata all'estremità occidentale dell'Eurasia. Ha messo la sua miscela culturale di imperialismo romano pagano e di grossolano barbarismo germanico al di sopra del cristianesimo ortodosso, che ha respinto e attaccato, fingendo di essere più vecchio di lui. Dopo essersi trasformato molte volte, fin dall'inizio ha perseguitato e assassinato in modo intollerante e aggressivo coloro che non erano d'accordo con la sua violenza organizzata. Ha usato la politica del mondo – eserciti, crociate, inquisizioni, invasioni, colonialismo imperialista, guerre e comportamenti senza principi – per attirare un numero maggiore di seguaci e così ottenere potere. Chiaramente la fede qui è stata ridotta a una semplice religione umana e centralizzata e ha poco a che fare con Cristo. Non i cristiani, ma i cattolici hanno massacrato i cristiani ortodossi.

La storia conferma che solo la Chiesa ortodossa è la Chiesa fondata da Cristo, poiché essa sola risale al primo millennio, mantenendo la pienezza del cristianesimo nonostante i tentativi di stati, imperatori e politici di intromettersi nei suoi affari e abusarne per i propri fini perversi. Con i suoi quasi 2.000 anni di storia, la Chiesa ha confessato la fede senza alterazioni sin dall'inizio. La geografia conferma anche che i primi cristiani erano ortodossi. Così, le parole di Cristo che visse a Gerusalemme e nei suoi dintorni furono scritte in greco e i cristiani greci e tutti quelli che hanno vissuto per generazioni a Gerusalemme e altrove in Asia sono stati sempre e tutti ortodossi. Perché Cristo era nella sua natura umana un asiatico, non un europeo. È quindi chiaro che se vogliamo essere con la Chiesa fondata da Cristo, allora dobbiamo essere cristiani ortodossi, gli unici veri cristiani, perché tutti gli altri non sono cristiani completi.

Perché cristiani ortodossi russi?

Una famiglia di 14 Chiese ortodosse locali forma insieme la Chiesa ortodossa perché tutte confessano l'identica fede cristiana ortodossa. Senza la fede ortodossa del Signore non possiamo essere nella Chiesa, il corpo di Cristo. La Chiesa è formata da 13 piccole Chiese locali mononazionali (anche solo due secoli fa, ben meno di 13) e una grande Chiesa internazionale, non mononazionale. Questa è la Chiesa ortodossa russa, che per secoli ha guidato e protetto tutte le altre a costo di grandi sacrifici. Presente in tutti i continenti, con oltre 70 nazionalità, sia all'interno che all'esterno della Russia, conta 164 milioni di cristiani ortodossi (il 75% del totale). Essa sola è intrinsecamente multinazionale e cerca di evitare le insidie ​​del nazionalismo, che non è altro che mondanità sotto un nome diverso. Non solo accetta e accoglie i non russi, ma è sempre stata alla guida nell'opera missionaria in tutto il mondo.

Inoltre, la Chiesa ortodossa russa è rimasta fedele in ogni dettaglio alla Fede ortodossa, nonostante le crudeli persecuzioni e il martirio delle ideologie e dell'ateismo occidentali, sia di varietà comunista sia si quella capitalista. D'altra parte, negli ultimi cento anni alcune delle 13 Chiese locali molto piccole e pertanto deboli sono state costrette da pressioni geopolitiche a qualche compromesso negligente, per esempio ad abbandonare il calendario cristiano ortodosso per quello dello Stato, ad alterare le funzioni, ad abbandonare la confessione e il digiuno, a non rispettare i popoli locali e le loro lingue, a imporre il nazionalismo. Da tutto quanto sopra risulta che se siamo cristiani coscienti, allora dovremmo essere parte della Chiesa ortodossa russa, difendendola dal tradimento, dalla vigliaccheria e dall'inganno dei nemici interni ed esterni, sostenendo, confessando, vivendo e diffondendo la sua fede, che è la fede di Cristo.

 
Встань за Веру, Русская земля! ("Sorgi per la fede, o terra russa!")

 
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Officio dei Salmi Tipici

Caricato il testo trilingue dell'Officio dei Salmi Tipici (Изобразительные), con una pagina di note di proposta di questo officio come una funzione laicale sostitutiva della Divina Liturgia.

Qui il testo dell'officio; qui il PDF.

 
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L'archimandrita Elia (Nozdrin)

Visita dello schiarchimandrita Ilya (Nozdrin), il padre spirituale del Patriarca di Mosca - 19 maggio 2010

 
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Panoramica della Chiesa (settimana di Pentecoste 2012)

 
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Clero nel santuario

 
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Predica

 
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