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Sezione 1

Siti ufficiali delle Chiese Ortodosse nel mondo

 
Appunti di viaggio al Monte Athos

Al termine del pellegrinaggio al Monte Athos organizzato da un gruppo della nostra parrocchia, presentiamo il diario di viaggio di uno dei pellegrini, che ci fa sentire tutti un po’ più vicini alla penisola monastica e alle sue sorprese.

 
La nuova legge russa contro il proselitismo in pubblico è conforme alle tradizioni del paese

Di fronte alla recente legge russa che limita gli atti di missione e di evangelizzazione alle sole sedi pubbliche di culto (una legge che sarà probabilmente presto demonizzata come il non plus ultra dell’intolleranza e del totalitarismo), Andrey Shirin (docente di teologia russo in America) offre un ottimo saggio, che presentiamo in traduzione italiana, per spiegare come la Russia non abbia assimilato (nemmeno nel periodo sovietico, segnato dalla maggior influenza delle dottrine occidentali) l’individualismo religioso connaturato al protestantesimo, e come per la Russia di oggi (come per quella di ieri) il bene del credente non sia mai separabile dal bene della società. Questo è un punto che chiunque vuole capire qualcosa di geopolitica ortodossa deve considerare una lezione di base.

 
Canonicità e arte liturgica ortodossa

L’arciprete Ivan Moody (nella foto) è, oltre che chierico ortodosso, musicologo e compositore. Come contributo al blog Orthodox Arts Journal, ha voluto riproporre il testo di una conferenza da lui tenuta anni or sono, e di cui presentiamo la traduzione italiana nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti. Prendendo in considerazione le istanze di purismo musicale (in particolare l’avversione alla polifonia) che si trovano presso alcuni ortodossi contemporanei, padre Ivan fa notare quanto questi radicalismi siano da una parte ingenui e riduttivi, e dall’altra quanto siano un’espressione non integrata della stessa modernità che ha prodotto gli abusi che pretendono di correggere. Il testo è un invito a cogliere la storia della Chiesa ortodossa e delle sue espressioni di culto in modo più organico e integrale.

 
La processione della croce in tutta l'Ucraina continua...
nel silenzio assordante dei media nel mondo

 
La maledizione dei peccati ancestrali e la guarigione culturale

Padre Andrew Phillips ci ricorda che il compito di chi si integra nella vita della chiesa non è solo l’importante purificazione dai peccati personali, ma anche l’altrettanto importante purificazione dei peccati culturali, sia delle culture che hanno perso la Fede ortodossa da tanti secoli (come le culture dell’Europa occidentale), sia di quelle che faticano a riprendere un’Ortodossia mal vissuta (come molti russi in patria e nell’emigrazione. In un saggio che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti, ci ricorda anche come il cammino di purificazione deve essere composto da un vero pentimento e da un’adeguata riparazione.

 
21 ragioni per essere cristiani ortodossi

Dean Arnold, un convertito all’Ortodossia dal protestantesimo e figlio di un pastore evangelico, presenta una lista interessante e talora buffa di punti a favore del cristianesimo ortodosso. Gli aspetti umoristici o canzonatori sono strumenti per far capire lezioni che non possono essere sempre trattate con troppa serietà, ma il risultato è innegabilmente serio e interessante, soprattutto per chi ha avuto esperienza del cristianesimo evangelico. Presentiamo la lista in traduzione italiana nella sezione introduttiva dei documenti.

 
Un altro diario di viaggio all’Athos

Dopo gli appunti di viaggio dei pellegrini della nostra parrocchia al Monte Athos, ci è giunto un altro racconto di pellegrinaggio da parte di Stefano, il nostro corrispondente della parrocchia di san Nicola a Lecco, che ha condiviso con noi anche il suo viaggio a Patmos. Siamo particolarmente grati per questi racconti, che permettono a tutti i nostri lettori di partecipare in qualche modo alle esperienze spirituali dei pellegrinaggi ai luoghi santi.

 
Quando già il titolo dice tutto

Forse l'unica riga non controversa del titolo del libro è quella che dice "Bartolomeo".

Se il desiderio era quello di risvegliare ogni scetticismo riguardo al ruolo del Patriarca Ecumenico, possiamo dire che l'arcidiacono John Chryssavgis c'è riuscito egregiamente, con questo esempio di agiografia che non ha avuto nemmeno la decenza di attendere di essere pubblicata post mortem.

 
La processione della croce in Ucraina potrebbe innescare il rovesciamento di Poroshenko

In una fredda e lucida analisi di Rostislav Ishchenko, si osserva come la più pacifica e innocua delle manifestazioni religiose, la processione della croce per tutta l’Ucraina, ha una potenzialità eversiva per la giunta di Kiev, poiché esprime l’unica voce di opposizione alla politica militarista del governo. Presentiamo la traduzione italiana dell’articolo di Ishchenko nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 
La processione della croce arriva a Kiev

Nella notte tra il 26 e il 27 luglio, i pellegrini della processione della croce pan-ucraina hanno iniziato a raggiungere la capitale. Ecco una serie di immagini:

 
Alla riunione dei due segmenti della processione, si è formata una colonna di pellegrini lunga 3 chilometri e larga non meno di 20 metri. Con una superficie totale di 60.000 metri quadrati di persone incolonnate, la stima prudente dei partecipanti arrivati a Kiev è dalle 80.000 alle 100.000 persone.

Circa 30.000 tra i fedeli hanno circondato la collina di san Vladimir per il Moleben di ringraziamento alle ore 13 del 27 luglio.

Nonostante i timori rilevabili anche sui siti della Chiesa ortodossa ucraina, tutta la manifestazione si è svolta senza alcun incidente.

 
Lo stadio finale della processione della croce

All’ingresso a Kiev della processione della croce, Maksim Kostenko ha offerto al portale Pravoslavie.ru la sua testimonianza di partecipante e le sue osservazioni, che gettano molta luce su chi e perché ha voluto (invano) veder fallire quest’iniziativa. Presentiamo il saggio di Maksim Kostenko in russo e in italiano nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti.

 
Ascolta con il tuo cuore: una conversazione con l'arciprete Andrej Gorjachev, rettore della comunità dei sordi e sordo-ciechi a Mosca

Presentiamo in russo e in italiano il testo di una straordinaria intervista a un prete che da anni si occupa di una speciale pastorale ai sordi e ai sordo-ciechi, dove è riuscito non solo ad aprire un mondo di vita spirituale alle persone disabili, ma addirittura a integrarle nella vita religiosa delle altre parrocchie. La vita di questa speciale comunità si affianca al ricupero della vita di un monastero abbandonato, e alla costruzione di una vasta rete di supporto ai bambini non udenti in diverse regioni della Russia.

 
Completata l'icona dei santi locali

Finalmente si è conclusa la fase di realizzazione dell'icona di tutti i santi dell'Italia del Nord-Ovest.

Per il momento, ve la presentiamo in queste tre foto panoramiche:

Ora, aspettando che il nostro vescovo venga a trovarci per un'inaugurazione ufficiale dell'icona, ci siamo messi all'opera per la realizzazione di un libretto con i dati su tutti i santi raffigurati. Speriamo di poter stampare e diffondere a breve questo libretto.

Grazie di cuore a tutti quelli che ci hanno ispirati, incoraggiati e aiutati nella realizzazione di questa importante tappa del ricupero delle radici ortodosse dell'Italia.

 
Metropolita Ilarion: devo tutto nella mia vita alla Chiesa

In un’intervista ad Anna Danilova per Pravmir, in occasione del suo cinquantesimo compleanno, il metropolita Ilarion (Alfeev) di Volokolamsk risponde a diverse domande sul suo cammino di fede, sulla sua opera di scrittore, sulla sua vita nelle più alte istituzioni della Chiesa e sulla specificità del culto ortodosso. Presentiamo il testo dell’intervista in russo e in italiano nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti.

 
Come costruire un'iconostasi semplice e bella per una chiesa di missione

Riteniamo l’iconostasi uno dei punti fondamentali della testimonianza ortodossa, e a quanto sembra molti dei nostri lettori condividono questa inclinazione (il nostro viaggio tra le iconostasi d’Italia è a tutt’oggi una delle nostre pagine più visitate).

Oggi ci occupiamo di uno dei punti dolenti di tutte le comunità agli inizi: dotarsi di un’iconostasi decorosa che non costi un occhio della testa. Ci viene incontro Andrew Gould, il designer di chiese ortodosse di cui abbiamo ospitato diversi articoli sul sito, che ci mostra come poche centinaia di dollari e un modesto laboratorio di falegnameria possono fare il miracolo di provvedere un’iconostasi del tutto elegante, dall’aspetto robusto e dai costi assai contenuti. Presentiamo nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei testi la traduzione italiana dell’articolo che testimonia questo miracolo in azione.

 
Dalla preghiera di Gesù alla preghiera del cuore

In una breve ma intensa istruzione sulla preghiera, che presentiamo in italiano nell’omonima sezione dei documenti, padre Placide (Deseille) ci spiega come interiorizzare la preghiera fatta con la ripetizione del nome del Signore, attraverso il più efficace dei catalizzatori: l’umiltà.

 
La polemica sul cimitero russo di Nizza non risparmia neppure le vittime dell’attentato

Il cimitero ortodosso di Nizza è di nuovo divenuto un punto focale del conflitto che vede l’esarcato russo di Costantinopoli schierato contro Mosca. L’occasione è stata l’inumazione di Igor’ Sheleshko (nella foto), il lettore ucciso nell’attentato del 14 luglio. Il fatto ha provocato una dura reazione da parte dell’arcivescovo Jean di Charioupolis, che a sua volta ha prodotto un commento amareggiato da parte del Consiglio della diocesi di Chersoneso. Abbiamo tradotto in italiano entrambi i documenti, e come abbiamo già fatto per il primo confronto di comunicati, invitiamo i lettori a leggere entrambi i punti di vista e a giudicare da se stessi dove stiano le ragioni del conflitto.

 
Cosa possiamo fare per lottare per i valori tradizionali?

Molti ci chiedono cosa fare di fronte alla perdita dei valori cristiani nella società. In un campo come questo è davvero difficile dare regole generali valide per tutti, ma si possono offrire alcune linee di guida. Proprio in questi giorni, il portale Pravmir ha riproposto una risposta di padre John Whiteford a questa domanda. Il testo è di tre anni fa, ma è “sempre verde” nella sua applicazione. Lo presentiamo anche noi in traduzione italiana nella sezione “Domande e Risposte” dei documenti.

 
Intervista sul rinnovamento liturgico

Il tema del rinnovamento liturgico fa tremare le vene e i polsi agli specialisti del culto ortodosso, eppure ogni sviluppo del culto cristiano ha avuto motivazioni pastorali e catechetiche, generalmente sensate. In questo campo davvero minato si avventura il nostro confratello, l’igumeno Petru (Pruteanu), in un’intervista trattata con grande competenza di studioso. Pur avendo alcune riserve su alcuni dettagli (per esempio, non ci sentiamo di condividere l’entusiasmo di padre Petru per le riforme “esicaste” di padre Sofronio dell’Essex), riteniamo quest’intervista – che presentiamo in romeno e in italiano nella sezione “Preghiera” dei documenti – un ottimo inizio di discussione su un problema tanto delicato.

 
Igumeno Geremia (Aljokhin): Eterna memoria!

Lo schiarchimandrita Geremia (Aljokhin, nella foto), igumeno del monastero russo di san Panteleimon sul Monte Athos, si è addormentato nel Signore giovedì 4 agosto 2016, giorno di festa dell'icona della Madre di Dio di Pochaev.

Padre Geremia era il più anziano degli igumeni del monte Athos, dove viveva da 40 anni. A 101 anni, ancora partecipava a tutto il ciclo quotidiano delle preghiere in chiesa, presiedeva le sessioni monastiche, visitava i luoghi in restauro e le dipendenze del monastero, e faceva uscite dall'Athos per andare ad acquistare il cibo per i fratelli.

Il Signore ha concesso a questo suo straordinario servitore la grazia di vivere in salute tanto a lungo da poter supervisionare le celebrazioni dei 1000 anni del monachesimo russo sul Monte Santo.

 
Inno Acatisto a santa Parascheva di Iași

Il 4 aprile scorso, abbiamo dovuto intervenire d’urgenza e rimediare all’apparizione in rete di una traduzione discutibile dell’Acatisto a san Marco di Efeso, cercando di produrre una versione meno fantasiosa. Avevamo sperato che questo servisse a rendere più accorti sia chi ha cercato di fare la traduzione, sia chi l’ha messa in rete. Ahimè, a 4 mesi esatti di distanza, il 4 agosto, dalla stessa fonte è apparso un altro Acatisto ben al di sotto dello standard di una decente traduzione italiana, che questa volta (dis)onora la memoria di santa Parascheva di Iași. Ci siamo messi di nuovo al lavoro sulla base di una traduzione che avevamo già fatto numerosi anni fa, e rivedendola leggermente, abbiamo preparato un Acatisto bilingue romeno-italiano alla santa protettrice della Moldova e di tanti paesi dei Balcani. Non abbiamo alcuna pretesa di aver offerto una traduzione di particolare talento, ma almeno possiamo rassicurare i lettori che il contenuto del testo italiano rispecchia con una certa fedeltà l’originale romeno. A chi si accanisce a tradurre senza sapere una lingua, non possiamo che porgere due semplici incoraggiamenti:

1) Studiare meglio la lingua in questione. Con anni di sforzi e di pratica, si riesce davvero a fare progressi.

2) (Nel frattempo,) trovare qualche altro modo per servire la Chiesa. Lo Spirito di Dio offre una moltitudine di doni (cfr 1 Cor 12:8-10), e non è detto che si debba brillare in tutti i campi.

 
La pittura di una magnifica volta nella Carolina del sud

Andrew Gould ci parla della pittura della cupola nella sua parrocchia, la chiesa della santa Ascensione a Mount Pleasant presso Charleston (South Carolina). Attraverso tutte le fasi del lavoro, possiamo esaminare una splendida documentazione fotografica dell’abbellimento di questa chiesa. Presentiamo il testo in traduzione italiana con le foto nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti.

 
Russia: 5.000 nuove chiese e 10.000 nuovi chierici in 6 anni

Riportiamo in traduzione italiana nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti la notizia del recente annuncio da parte del patriarca Kirill del raggiungimento di due importanti pietre miliari nel processo della ricostruzione della Chiesa russa, e un commento da parte di padre Andrew Phillips sul significato di questo evento di crescita per gli ideologi della russofobia occidentale, alcuni di loro annidati purtroppo in ambienti ortodossi.

 
Come portare la fede ortodossa alla comunità afro-americana

La sensibilità per i gruppi minoritari dovrebbe essere sempre ben sviluppata nelle chiese ortodosse. Oggi vediamo come un gruppo di lavoro composto da membri della OCA e della diocesi serba del Nord America si è riunito per studiare i modi ideali per introdurre alla fede ortodossa gli afro-americani negli Stati Uniti. L’esempio di questo gruppo di lavoro dovrebbe ispirare lo sforzo della valorizzazione di altri gruppi minoritari (...pensiamo, tra le minoranze di casa nostra, agli ortodossi italiani!), presentiamo l’articolo in traduzione italiana nella sezione “Pastorale” dei documenti.

 
Un nazionalista russo rigorista condivide la sua opinione sull'islam

Il nostro amico Saker ci presenta un video di Konstantin Dushenov, un monarchista russo piuttosto controverso, di cui non condivide l’ideologia nazionalista [NB. Neppure noi la condividiamo, così come siamo molto cauti del valutare l’eurasianismo di Aleksandr Dugin]. Nel video in questione, tuttavia, Dushenov spiega con buon senso e in modo del tutto accettabile le ragioni per cui in Russia non c’è islamofobia. Il vero islam russo, infatti, è sostenitore dell’idea della Rus’, come lo era ai tempi della Russia imperiale. Presentiamo Il video di Dushenov con le considerazioni di Saker in versione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti.

 
La comunione con gli eretici e con gli immorali

Spesso sentiamo una giustificazione piuttosto patetica da parte di pseudo-ortodossi che hanno formalmente lasciato la comunione con la Chiesa ortodossa (e vorremmo sapere cos’altro significhi il termine scisma), e che rinfacciano alla Chiesa di avere buoni rapporti con gli eretici (i cristiani non ortodossi) ma non con loro che sono formalmente di fede ortodossa. Per chi non abbia il cuore completamente foderato da sofismi, possono essere utili i commenti di padre John Whiteford, che abbiamo tradotto in italiano a beneficio di tutti quelli che vogliono conoscere la vera attitudine della Chiesa verso chi sbaglia.

 
Un augurio da incubo

Eccovi un agghiacciante esempio di come l'Ucraina stia vivendo la sua ubriacatura di "libertà religiosa" e "diritti umani".

Il cartellone stradale annuncia "Chiesa russa = arma dell'invasore".

Il delicato slogan grafico è una variazione del detto ormai comune nel Banderastan: "ogni candela accesa nelle chiese di Mosca è una pallottola in più nelle mani dei separatisti".

La conclusione è "Per l'Ucraina – una Chiesa ucraina".

Il tutto con la "benedizione" della cellula di Pravy Sektor a Obukhov (una cittadina nei pressi di Kiev).

Se è pur vero che le autorità locali di Obukhov si sono affrettate a tirare giù questo scempio, possiamo comunque pensare con orrore a cosa significherebbe "una Chiesa ucraina" in questo (ex) paese tanto martoriato.

 
Il razzismo non ha posto nella vita di un cristiano

L’abate Tryphon (Parsons, nella foto) superiore del monastero del Salvatore a Vashon Island e figura ben nota dell’Ortodossia in rete, ha scritto alcune parole sensate sul tema del razzismo; le presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” del sito, assieme ad alcune immagini del monastero guidato da padre Tryphon.

 
Pubblicato il giuramento dei medici ortodossi georgiani del XIV secolo

Presentiamo nella sezione “Etica” dei documenti il testo russo e la traduzione italiana di una fonte interessante della letteratura medica: il giuramento che prestavano i medici ortodossi georgiani del XIV secolo. Osservando lo sviluppo in chiave cristiana dal famoso giuramento di Ippocrate, e soprattutto cercando di paragonarlo con quanto oggi sembra costituire lo spirito di un giuramento medico, ci chiediamo se non stiamo vivendo in un vero e proprio secolo di barbarie.

 
I santi ci hanno risvegliati

Padre Andrew Phillips ci offre una riflessione sul ruolo dei santi locali, la cui venerazione può aiutare gli ortodossi occidentali a liberarsi dalle conseguenze nefaste dello scisma, rimaste sotto varie forme nella mentalità corrente. Presentiamo la traduzione italiana del saggio di padre Andrew nella sezione “Santi” dei documenti.

 
Un commento patristico ortodosso della Genesi (Parte I)

La discussione sui temi di evoluzionismo e creazionismo nella Chiesa ortodossa contemporanea ha poca letteratura in genere, e quasi niente in lingua italiana. Finora abbiamo presentato sul nostro sito alcuni brevi testi, cauti o dialogici, ma nessun vero commentario approfondito in materia. Vogliamo farlo adesso, presentando la traduzione italiana di alcune parti del libro Genesis, Creation and Early Man di padre Seraphim Rose, che è uno dei più ricchi trattati di patristica ortodossa sul tema della Creazione (il volume comprende tutto il materiale di un corso patristico tenuto da padre Seraphim al monastero di Platina negli ultimi anni della sua vita). Iniziamo da una prima parte intitolata “Come leggere la Genesi”, e speriamo di offrire ulteriori traduzioni nei prossimi giorni.

 
Un commento patristico ortodosso della Genesi (Parte II)

Eccoci arrivati alla seconda parte del commento alla Genesi, in cui i sei giorni della creazione vengono analizzati l’uno dopo l’altro attraverso le loro particolarità, con abbondanti citazioni patristiche e spiegazioni di molte apparenti contraddizioni delle Scritture. Alla fine, resteremo stupiti dalla freschezza e dall’intelligenza con cui i Padri hanno saputo spiegarci la tradizione millenaria delle Scritture, e non ringrazieremo mai abbastanza padre Seraphim Rose per averci portato di fronte le testimonianze patristiche su una serie di temi dei quali i cristiani moderni generalmente si vergognano di parlare. 

 
Un commento patristico ortodosso della Genesi (Parte III)

Nella terza parte (e per ora, ultima) della nostra traduzione italiana del commento alla Genesi, presentiamo considerazioni patristiche più specifiche sui sei giorni della creazione, con un’analisi delle teorie che vogliono questi giorni lunghi diverse ere geologiche, e delle teorie che vogliono accostare alla gradualità del racconto della Genesi un’ipotesi di creazione simultanea. Come sempre, la posizione di padre Seraphim Rose è quella umile e coerentemente ortodossa di lasciar parlare i santi Padri prima di offrire idee e contributi personali.

Ci auguriamo di avere offerto, con questo saggio in tre parti (che copre solo una piccola parte dell’immenso libro di padre Seraphim) uno spunto per una seria riflessione ortodossa sul tema della creazione.

 
Inaugurazione della nuova chiesa ortodossa a Norwich

Oggi, con un servizio di benedizione, si inaugura la chiesa ortodossa di sant’Aleksandr Nevskij a Norwich, città di 170.000 abitanti dell’East Anglia. Grazie all’appello lanciato lo scorso anno, al quale hanno risposto anche generosi donatori dall’Italia, finalmente questa comunità di circa 200 persone ha un locale, piccolo ma dignitoso e perfettamente attrezzato per iniziare un ciclo di funzioni regolari. Con un prete inglese che parla un ottimo russo, un diacono romeno, un lettore bulgaro e parrocchiani locali fortemente dedicati, la chiesa ha tutte le potenzialità per svilupparsi come un centro di testimonianza ortodossa aperto a tutti i nuovi venuti, e dove si potrà respirare aria di autentico e rigoroso cristianesimo ortodosso multinazionale. Aggiungiamo le nostre preghiere a quelle dei fedeli della nuova chiesa, soprattutto perché il candidato locale al presbiterato possa essere ben preparato al suo compito pastorale.

Auguri alla nuova comunità... Unto many years! Многая лета! La mulţi ani!

 
Lo scandalo della Trasfigurazione

Presentiamo nella sezione “Omiletica” dei documenti la traduzione italiana di una predica che mette in risalto un aspetto poco compreso della festa della Trasfigurazione: il valore di scandalo dell’irruzione del divino nell’esperienza umana, soprattutto quando la luce del Tabor è preludio della Croce.

 
Ankara prenderà di mira il patriarca Bartolomeo?

Presentiamo una valutazione dei rapporti tra la Turchia e il patriarcato di Costantinopoli, che sarebbe quali banale nelle sue conclusioni, se non venisse da un influente ex ambasciatore americano, Arthur Hughes. Il saggio, che abbiamo tradotto in italiano nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti, ripresenta quello che abbiamo accennato più volte sulla dipendenza politica del Patriarcato Ecumenico, questa volta scritta dalla difficilmente smentibile fonte di uno dei suoi manipolatori.

 
Arte moderna e/o arte di chiesa?

Presentiamo la versione russa e la trascrizione italiana della video-intervista di Nikita Filatov all'arciprete Leonid Kalinin (nella foto), parroco a Mosca e membro dell’Unione degli artisti russi e del Consiglio patriarcale per la cultura. Padre Leonid è molto qualificato a parlare di arte, e i suoi commenti sul rapporto tra arte moderna e arte ecclesiastica sono pertinenti e interessanti.

 
La scuola del Monte Athos oggi

Pochi sanno che al Monte Athos funziona una scuola, detta “Athoniada”, con oltre 50 allievi sponsorizzati dai monasteri del Monte Santo, che seguono un programma di scuola superiore greca integrato con iconografia e musica ecclesiastica. Dal sito multilingue Pemptousia (“Quintessenza”), presentiamo un breve articolo in romeno e in italiano su questa scuola davvero singolare.

 
L'Ucraina aveva ragione! Perché la Russia è la minaccia più grande nel mondo!

Riprendiamo in traduzione italiana uno dei capitoli del libro The Essential Saker, in cui si cerca di far capire le ragioni della crisi ucraina contemporanea e del nuovo conflitto con la Russia. La tesi di questo testo molto ben documentato è che non è stata la popolazione ucraina a volere un distacco dalla Russia: il distacco è stato piuttosto organizzato dagli emigrati ucraini (in particolare negli USA e nel Canada), che hanno conservato l’ideologia nazi(onali)sta di Stepan Bandera e l’hanno reimportata nell’Ucraina dopo la dissoluzione dell’URSS.

 
Arciprete Sergij Gordun: Chiedere l’autonomia della Chiesa ortodossa bielorussa è un separatismo ecclesiale

Uno dei sintomi di immaturità dei promotori di un’Ortodossia italiana è la continua insistenza su un’autonomia ecclesiale. L’autogoverno di una Chiesa locale non è in sé un male, ma se ne può parlare seriamente quando l’autonomia diventa l’espressione di una cultura ortodossa, con una sua consistenza numerica, una sua identità specifica (anche di fronte alle identità delle altre Chiese ortodosse) e una sua storia secolare. La Bielorussia, che come cultura e specificità ortodossa meriterebbe un’autonomia locale mille volte più dell’Italia, è un paese che ha sempre rifiutato qualsiasi grado di indipendenza ecclesiale. Le parole di padre Sergij Gordun (nella foto), rettore della cattedrale dello Spirito Santo a Minsk e da molti anni nostro caro amico, possono aiutare a capire quanto i discorsi sull’Ortodossia italiana (tanto più, in una versione “autonoma”) sono ridicolmente prematuri e pericolosi. Presentiamo l’articolo sulla questione dell’autogoverno della Chiesa bielorussa in russo e in italiano nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti.

 
La chiesa di Barabanovo: retaggio spirituale in un villaggio siberiano

William Brumfield, infaticabile esperto e difensore dell’architettura in legno della Russia, di cui abbiamo tradotto la recensione di un libro, ci propone una visita virtuale al villaggio siberiano di Barabanovo, noto per un’interessante chiesa lignea dedicata a santa Parascheva di Iconio. Presentiamo l’articolo in traduzione italiana, corredato da dati geografici e da una galleria di immagini.

 
24 agosto 2016: L’Ucraina celebra 25 anni dall’indipendenza

...e questo è ciò che tale indipendenza ha fatto alla popolazione dell’Ucraina (in milioni, statistiche ufficiali dello stato ucraino):

(dal blog di Saker)

 
Documenti d'archivio sull'assassinio della famiglia imperiale ora disponibili online

Paul Gilbert, il fondatore canadese del sito Royal Russia, avvisa tutti gli interessati alla storia della famiglia Romanov che da oggi è disponibile online una serie di documenti d’archivio che gettano luce su varie fasi dell’assassinio della famiglia imperiale. Queste fonti storiche sono ancor più importanti ora che ci si avvicina al centenario del tragico evento. Presentiamo l’articolo di Paul Gilbert in traduzione italiana nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti.

 
Sullo scagionamento postumo di Slobodan Milošević

Il nostro caro amico Enrico Vigna ha preparato un articolo molto ben strutturato su un fatto poco noto, ovvero che il Tribunale Penale Internazionale per l'ex Jugoslavia (ICTY) dell'Aia ha stabilito alla fine (dopo averlo ucciso in carcere...), che il presidente jugoslavo e serbo Slobodan Milošević non era responsabile per i crimini di guerra commessi durante la guerra in Bosnia nel 1992-1995.

L'articolo è stato pubblicato sul sito del CIVG, ed è stato ripreso anche dal Saker blog italiano.

Segnaliamo l'articolo come un contributo di qualità, pur ricordando (cosa che forse farà dispiacere a certi nostalgici) che Milošević era stato continuamente e fortemente criticato dalla Chiesa ortodossa serba: dopo tutto, era un ateo militante. Ciò non toglie che anche gli ortodossi non possano essere perfettamente d'accordo che l'incarceramento (e la probabile soppressione) di Milošević sia stato un atto di barbarie, e che molti veri criminali di guerra e i loro fiancheggiatori (accuratamente enumerati nell'ottimo articolo di Enrico) stiano tuttora da impuniti ai loro posti di potere e di influenza.

 
Una difesa biblica delle icone

Jay Dyer, l'autore dell'eccellente saggio Come l'Occidente divenne ateo, da noi tradotto su questo sito, ha recentemente scritto un altro testo apologetico di un certo valore, dedicato alle radici bibliche dell’iconografia. Presentiamo questo testo in traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti.

 
Un nuovo santo per la Chiesa di Moldova

Sabato 3 settembre, presso il monastero di Căpriana in Moldova, si terrà la funzione della canonizzazione del metropolita Gavriil Bănulescu-Bodoni, i cui resti mortali sono stati esumati il 23 agosto:

La Metropolia di Moldova avrà dunque un nuovo santo la cui canonizzazione era già attesa da tempo, e di cui ci siamo occupati anche noi in un articolo che invitiamo a rileggere.

 
Installate le cupole della cattedrale russa di Parigi

Con l’installazione delle quattro cupole miinori (nella foto) il 24 agosto, la cattedrale di Quai Branly a Parigi ha ormai assunto il suo aspetto esterno definitivo, con il quale testimonierà la fede ortodossa in una delle capitali più atee del mondo. Stringendoci in preghiera attorno al nostro vescovo Nestor e ai nostri fratelli e sorelle a Parigi, attendiamo novità sulla prossima consacrazione della cattedrale.

 
Geografia ortodossa della Spagna

L'arciprete Andrej Kordochkin, rettore della chiesa di santa Maria Maddalena a Madrid, ci accompagna in un affascinante viaggio alla scoperta dei luoghi santi della Spagna ortodossa: monasteri, santuari, reliquie, icone, memorie delle radici ortodosse di un paese a noi tanto vicino. Possiamo leggere il racconto del viaggio di padre Andrej nell’originale russo e in traduzione italiana nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti.

 
Il vero Grigorij Rasputin

In un’ardita ma attenta operazione di revisionismo storico, padre Andrew Phillips ci presenta Grigorij Rasputin come non ce lo aveva mai fatto conoscere la storiografia corrotta dell’ultimo secolo. Servendosi dei contributi di attenti biografi di questi anni (chissà perché, ignorati in Occidente), ci offre un ritratto ancora ben lontano da un’agiografia, ma credibile, di un contadino semplice e incolto ma intelligente e pio, dotato di un indubbio talento di guarigione, che era riuscito a curare l’erede al trono laddove la scienza medica aveva fallito. Tutto questo rende ancor più grottesco il castello di accuse montate contro di lui (accuse che in vari modi si potrebbero rivolgere con ragione ai suoi assassini). Presentiamo il saggio in traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti (visto l’alto valore di controversia suscitato dal dibattito storiografico, la sezione dedicata al dialogo ci sembra un’adeguata collocazione).

 
Superate le 400.000 visite!

Grazie, come sempre, a tutti i nostri visitatori! Un ringraziamento in particolare a chi ci ha seguito anche nel mese di agosto, quando pur con la solita flessione estiva delle partecipazioni, abbiamo mantenuto una media vicina ai 300 visitatori al giorno, molti di più che negli anni precedenti. Speriamo di poter continuare con tutti il nostro percorso quotidiano di sviluppo di una cultura e mentalità cristiana ortodossa.

 
Debolscevizzazione e bolscevizzazione: domande e risposte dalla corrispondenza recente

In una serie di risposte alle ultime domande, padre Andrew Phillips tratta i problemi sottili legati al mondo bolscevico e alle sue influenze, mostrando come alcune delle più pericolose di queste influenze sembrano oggi un’esclusiva del mondo occidentale, mentre la stessa Russia che le aveva sostenute ne è ora sempre più immune. Presentiamo la traduzione italiana di questo contributo che ci aiuta a pensare, nella sezione “Domande e Risposte” dei documenti.

 
Le motivazioni per uno smembramento dell’Ucraina

Il Saker blog italiano ci presenta la traduzione italiana di un articolo che spiega le ragioni per cui l’Ucraina (e se per questo, ogni altra repubblica ex-sovietica) non vedrà alcuna fantomatica ‘invasione russa’ nel futuro prevedibile, ma tutto ormai punta a quello smembramento del paese che era già evidente come soluzione fin dal disgraziato colpo di stato del Maidan.

 
A scuola di iconoclasmo nel Banderastan

Presentiamo nella sezione “Geopolitica” dei documenti un breve reportage commentato di due eventi: la pittura di un murale di soggetto religioso (un volto di Cristo con una frase del Vangelo) sulla parete di una ex postazione della polizia stradale in Ucraina Occidentale, e la cancellazione del murale da parte di un comitato non autorizzato, che ha usato come ragioni contro il dipinto l’opposizione al ‘separatismo’ e al ‘mondo russo’. Osservate con i vostri occhi l’incredibile serie di avvenimenti attraverso i relativi video e gallerie fotografiche.

 
I diritti di un prete

Padre Michael Gillis, parroco ortodosso in Canada, esamina al rientro dalle vacanze una serie di tematiche riguardanti il ruolo dei preti nelle parrocchie, il rispetto per loro da parte dei laici e i “diritti” che potrebbero pensare di rivendicare. Le sue considerazioni, e le conclusioni sulla necessità di guadagnare il rispetto attraverso l’amore per il proprio gregge, sono da tenere in considerazione in ogni parrocchia. Presentiamo la traduzione italiana dell’articolo di padre Michael nella sezione “Ortoprassi” dei documenti.

 
Presentazione della chiesa in georgiano

Aggiungiamo ancora una pagina di presentazione della parrocchia, questa volta in georgiano (ქართული, k’art’uli). La nostra gratitudine va in particolare a Tatia e Alexi, che con questo contributo semplice ma straordinario hanno gettato un ponte tra la nostra parrocchia e il loro popolo, così tanto ricco di santi ortodossi.

დიდი მადლობა თქვენი დახმარება!

 
Un’intervista sull’Ortodossia e sulle conversioni

Tudor Petcu (nella foto), scrittore, giornalista e ricercatore poliglotta con un vasto curriculum di studi, è un dottorando alla Facoltà di Teologia dell'Università di Bucarest. Tra i suoi campi di interesse ci sono anche le storie di conversione all’Ortodossia, che ha raccolto in varie occasioni (per esempio, sul sito Journey to Orthodoxy). Oggi vi presentiamo il testo in italiano dell’intervista a padre Ambrogio (in attesa della versione in romeno), focalizzata sull’approccio all’Ortodossia, sulla bellezza dell’Ortodossia e sulle conversioni.

 
Ombre su uno starets

Lo ieroschimonaco Sampson (Sievers, nella foto) è noto in Russia come autore di scritti spirituali. Nel 1998, vent’anni dopo la sua morte, una domanda per la sua canonizzazione è stata respinta, e alcune note un po’ inquietanti nella recente ricerca storiografica sembrano confermare la prudenza che la Chiesa ha voluto usare nei suoi confronti. Con la forte polarizzazione tra seguaci e oppositori che si verifica di solito di fronte ai più famosi padri spirituali, sarà forse difficile arrivare a fare chiarezza sul caso di padre Sampson, ma proviamo almeno a offrire qualche spiegazione nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti.

 
Cristo, il potere invincibile

Presentiamo un’altra serie di domande con le risposte di padre Andrew Phillips in traduzione italiana: di nuovo, ripercorrendo le tappe della sua vita nell’Ortodossia su un percorso di 48 anni, padre Andrew ci porta a valutare molti fenomeni dell’Ortodossia in Occidente, e a chiarire la ragione di certe scelte.

 
Un residente di Donetsk racconta la sua tragedia

Per tutti quelli che pensano che il conflitto nel Donbass sia terminato solo perché è sparito dalle prime pagine, presentiamo la trascrizione italiana della video-intervista a un padre di famiglia reso vedovo e vittima di mutilazioni dai bombardamenti sui civili. Il video è opera di Aleksej Valer’evich Zhuravko (il coraggioso giornalista ed ex-difensore civico dei disabili al Parlamento di Kiev, privato di tutte le sue cariche e distinzioni per aver preso le difese delle vittime), che ha pregato di dare a questo appello la massima diffusione. Rispondiamo volentieri alla richiesta di Aleksej Valer’evich, sperando che le tragedie della popolazione civile del Donbass possano presto concludersi.

 
La festa patronale del monastero Sretenskij

Ricordate la nuova chiesa del monastero Sretenskij di Mosca, dedicata ai nuovi martiri e confessori, di cui abbiamo presentato i progetti nel marzo del 1013? Ora la costruzione della chiesa è giunta a buon punto, e nell’occasione della festa patronale del monastero, celebrata l’8 settembre, è stata montata la cupola centrale. Si spera di poter consacrare la chiesa in occasione del centenario della rivoluzione che è costata tanto sangue, proprio su uno dei più cruenti luoghi di persecuzioni del passato regime. Vi presentiamo in russo e in italiano la notizia, corredata da una bella galleria fotografica.

 
A proposito della metropolia degli uniati in Italia

Mezzo anno fa, commentando la chiusura del Russicum, vi abbiamo dato con una certa anteprima la notizia della proposta di una metropolita unificata per i cattolici orientali in Italia, e del panico che questa voce stava suscitando.

In un articolo del 6 settembre sul suo blog, Sandro Magister fa il punto della situazione della prevista "Chiesa cattolica dei bizantini in Italia", che vorrebbe pretendere di unificare Chiese di tradizioni diverse, usi diversi, lingue diverse, calendari diversi e storie diverse.

Il comprensibile risultato di questa "sete di unità" è una levata di scudi generale, per la quale rimandiamo all'articolo di Sandro Magister, e per chi voglia approfondire, alle fonti delle Chiese cattoliche orientali coinvolte.

Che cosa insegna, a noi, questa buriana ecclesiale? Ciò che abbiamo sempre ripetuto come ortodossi, e cioè che un'unità artefatta non ha alcun valore.

Se giurisdizioni minoritarie che da cinquecento anni sono sotto la continua influenza omologatrice della Curia romana reagiscono con così tanto furore alla proposta di essere ulteriormente standardizzate, quanto più le Chiese dei popoli ortodossi, che custodiscono la pienezza delle loro tradizioni cristiane, vedranno proposte del genere come indecenti: un punto sul quale dovrà riflettere con molta attenzione chiunque si imbarchi in prospettive di dialogo tra cristiani.

 
Appello del primo ierarca della ROCOR per aiutare i rifugiati alla Lavra di Svjatogorsk

Pravoslavie.ru, 12 settembre 2016

Reverendi padri, fratelli e sorelle,

figli fedeli della Chiesa russa all'Estero!

È già da tre anni che l'Ucraina è colpita da terribili lotte intestine. Dei civili stanno morendo, emigrando, e diventando profughi. Molti residenti della regione di Donetsk sono costretti a cercare rifugio nella Lavra della santa Dormizione a Svjatogorsk.

Il monastero di Svjatogorsk è sempre stato il cuore spirituale dell'Ucraina orientale, e oggi è anche un centro di misericordia per tutto il Donbass. Non appena è scoppiato il conflitto, la Lavra di Svjatogorsk, con la benedizione del superiore del monastero, il metropolita Arsenij, ha iniziato a ospitare civili le cui vite erano in pericolo. La foresteria dei pellegrini è stata trasformata in alloggio per i rifugiati. Nel bel mezzo della guerra, hanno vissuto nella Lavra fino a 1.000 rifugiati, di cui la maggior parte è stata alimentata gratuitamente dal monastero.

Ora la Lavra di Svjatogorsk Lavra ospita 200 persone che, a causa di varie circostanze, trovano impossibile il ritorno a casa. Tra loro ci sono bambini con le loro madri, donne anziane, disabili e persone che non hanno un posto dove tornare – le loro case sono state distrutte o sono ancora in grave pericolo per i continui combattimenti. La periferia di Donetsk è un chiaro esempio di questo pericolo. Molte persone hanno vissuto nella Lavra già da due anni. All'inizio del conflitto militare, la Lavra di Svjatogorsk ha attratto generose donazioni in contanti, cibo e vestiti, ma oggi l'aiuto è limitato ed estremamente raro.

Cari fratelli e sorelle! In questo doloroso momento per i nostri fratelli e sorelle in Ucraina, non possiamo restare in disparte. Vi esorto ad intensificare le vostre preghiere per la pace nella terra ucraina a lungo sofferente, di fornire tutta l'assistenza possibile, e di raccogliere donazioni per la Lavra della santa Dormizione a Svjatogorsk, che è diventata casa per molti rifugiati. La scadenza della raccolta è la fine di ottobre. Le parrocchie devono inviare i fondi raccolti al suddiacono Georgij Vladimirovich Schatilov, tesoriere del Sinodo episcopale.

Invoco su tutti voi e sulle vostre opere di misericordia la benedizione di Dio!

+ HILARION

metropolita dell'America orientale e di New York,

Primo ierarca della Chiesa ortodossa russa fuori dalla Russia

 
Battesimo di massa in Ruanda

Continua l’opera di evangelizzazione ortodossa in Africa, questa volta in Ruanda, con il battesimo di 118 nuovi cristiani da parte del vescovo Innocenzo (Byakatonda, nella foto). Numeri come questi, di centinaia o addirittura di migliaia di battesimi per volta, sono normali in Africa, e dovrebbero aiutarci a pensare a quanto il punto focale della pastorale ortodossa si sia sta spostando dai nostri paesi in cui anche solo un individuo o una famiglia che vuole entrare nella Chiesa ortodossa suscita così grande curiosità. Vi proponiamo il servizio sul battesimo in Ruanda in traduzione italiana nella sezione “Pastorale” dei documenti.

 
In memoriam: Arnaldo Morra

Nella notte tra il 13 e il 14 settembre 2016, proprio mentre entravamo nel nuovo anno della Chiesa, ci ha lasciati uno dei più anziani ortodossi torinesi, il nostro caro fratello Arnaldo Morra. Tra due settimane, avrebbe compiuto 46 anni di vita nella Chiesa ortodossa, nella quale era entrato nel 1970. Il suo legame con la Chiesa ortodossa era ancor più antico: già da giovane si era sentito chiamato a farne parte, e per anni ne aveva frequentato le funzioni laddove poteva (spesso fuori Torino), in un periodo in cui un ortodosso italiano era considerato una bizzarria. La sua fede e determinazione hanno convinto anche sua madre Maria a divenire ortodossa nel 1983. Pochi dei nostri fedeli possono vantare il titolo di “testimone dell’Ortodossia” quanto lo ha meritato Arnaldo. Che il Signore lo riposi in pace, e lo faccia giungere a una gloriosa risurrezione. Eterna memoria!

13/26 settembre 1970: Arnaldo Morra è ricevuto nella Chiesa ortodossa da padre Gregorio Baccolini, allora sacerdote della chiesa del patriarcato di Mosca a Torino

 
Da Carlo Magno a Obama: il falso impero

Padre Andrew Phillips ci accompagna in una riflessione sul vero impero cristiano (di cui la Russia di oggi è l’erede) e sull’anti-impero carolingio (di cui l’odierna Unione Europea è purtroppo un tentativo di prosecuzione), in un breve saggio che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 
Il misterioso centro di spionaggio russo al Monte Athos

È obbiettivamente facile prendere in giro la paranoia antirussa quando questa si occupa di temi come le invasioni militari; ci sono poi riservati momenti di particolare ilarità quando gli aiuti russi ai monasteri del Monte Athos vengono visti come la copertura di un’immensa operazione spionistica. Vediamo con i nostri stessi occhi come questa incredibile bufala sia stata davvero presentata sul settimanale conservatore inglese The Spectator, e come sia stata smontata da un blogger davvero esperto di cose russe, in un divertente articolo che abbiamo tradotto in italiano nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 
La decapitazione di san Giovanni Battista e l'11 settembre

Quando la festa della Decapitazione del Battista cade di domenica, come è avvenuto quest’anno, si possono sentire diverse prediche interessanti. Il nostro confratello e amico di lunga data, padre John Whiteford, ha tenuto un’interessante omelia che abbiamo tradotto in italiano nell’omonima sezione dei documenti. Il fatto che nel calendario giuliano questa festa dai risvolti tragici e penitenziali coincida con il giorno di lutto nazionale americano è fin troppo facile da notare, e ormai non fa più notizia; è invece molto interessante – e profetico – che alcuni decenni prima san Giovanni di Shanghai e San Francisco abbia voluto proporre questa dedicazione per la cattedrale nazionale americana della ROCOR, quasi in previsione di un richiamo al pentimento tanto necessario nella società americana e occidentale contemporanea.

 
Sant'Atanasio di Brest, martire dell'uniatismo

In questa domenica cade il ricordo del santo monaco martire Atanasio di Brest, ucciso dai cattolici nel 1648 per la sua opposizione all’Unia. Presentiamo un cenno biografico di questo straordinario santo in traduzione italiana nella nostra sezione dedicata ai santi.

 
La risurrezione dell'Impero cristiano

Padre Andrew Phillips ci offre un articolo, ricco di preziosi elementi storici, in cui esamina la possibilità del ritorno dell’Impero cristiano in una piena manifestazione, identificando nel pentimento per il tradimento di 100 anni fa il passo necessario per questo ritorno. Presentiamo la traduzione italiana del saggio di padre Andrew (ripreso anche dal sito Katehon) nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 
Il risultato dei 25 anni dall'indipendenza ucraina

Presentiamo il video e la trascrizione in italiano dell’intervento di Rostislav Ishchenko (nella foto) alla trasmissione “Украинский Вопрос” (La questione ucraina) del canale televisivo SPAS. La competenza di Ishchenko (uno dei più profondi conoscitori di temi geopolitici) e l’ambiente del canale religioso (che include domande sul ruolo degli uniati nella crisi ucraina) si combinano per aiutare a farci capire l’andamento della situazione e prevederne i possibili sviluppi. 

 
Un'intervista con l'iconografo Seraphim O’Keefe

Presentiamo nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” la traduzione italiana dell’intervista di Andrew Gould a Seraphim O’Keefe (nella foto), un giovane iconografo che ha saputo riportare in America uno stile iconografico reminiscente delle migliori creazioni di padre Grigorij Krug (un autore a noi noto per gli affreschi sotto ai quali per vari anni abbiamo celebrato i momenti più significativi dello sviluppo delle nostre chiese nella cattedrale di Rue Petel a Parigi). Pur avendo ancora un influsso di rinnovazionismo novecentesco che oggi appare decisamente antiquato, il lavoro di Seraphim O’Keefe vale certamente un’attenta analisi.

 
Una visita del nostro vescovo

Dopodomani, sabato 24 settembre, avremo ospite tra noi il nostro vescovo Antonij, accompagnato dallo ieromonaco Amvrosij (Matsegora), rettore della chiesa di santa Caterina a Roma. Il programma della visita comprende:

ore 8.30: arrivo del vescovo alla chiesa e officio delle Ore

ore 9: Divina Liturgia

(al termine della Liturgia): benedizione dell’icona dei santi locali

(dopo la funzione): pranzo presso la parrocchia

Invitiamo tutti i fedeli e gli amici della parrocchia a essere con noi in questa occasione.

 
Le più antiche chiese della Russia potrebbero essere perse per sempre

Presentiamo in russo e in italiano una testimonianza su locali di culto di cui pochi sospettano l’esistenza: il complesso monastico nella valle del fiume Bolshoj Zelenchuk nella Repubblica di Karachaj-Circassia (Caucaso settentrionale), dove sui resti della perduta capitale dell’antico regno dell’Alania sono ancora presenti le più antiche chiese (risalenti ai secoli IX-X) in tutto il territorio della Federazione Russa al di fuori della Crimea.

 
È ora di eliminare la scuola domenicale?

Andrew Estocin, l’autore dell’articolo dal titolo piuttosto sconvolgente di cui vi proponiamo la traduzione italiana, è un saggista che abbiamo già incontrato in testi sulle assemblee parrocchiali e sulla pastorale universitaria. Basandosi sui dati della sua giurisdizione, l’Arcidiocesi greco-ortodossa d’America, che è una delle presenze ortodosse più attente a una pastorale educativa, Estocin conclude amaramente che il sistema dell’insegnamento parrocchiale ai bambini, iniziato per non perdere le giovani generazioni, di fatto non ha alcuna capacità di trattenere i giovani nella Chiesa e nella fede ortodossa. Può sembrare strano e piuttosto deludente presentare in Italia conclusioni simili, anche a fronte delle inevitabili obiezioni (“Eliminare la scuola domenicale? ...ma se ancora non l’abbiamo nemmeno fondata!”); nondimeno, queste conclusioni, provenienti dagli ambienti di una giurisdizione ortodossa che ha speso (o sprecato, a seconda dei punti di vista) milioni di dollari in scuole domenicali parrocchiali, possono servire ad aprirci gli occhi su molte cose, prima delle quali il fatto che l’efficienza organizzativa è un pessimo surrogato della santità.

 
Dai frammenti alla pienezza

Presentiamo la traduzione italiana di un saggio di padre Andrew Phillips, che come da sua abitudine, parte da elementi biografici (i frammenti di una fede perduta sperimentati fin dalla sua infanzia) per risalire ad argomenti di importanza generale (la ricostruzione dell’Impero cristiano).

 
Visita episcopale

Il nostro vescovo Antonij ci ha fatto visita per la celebrazione della Divina Liturgia, per la tonsura a lettore del nostro fedele consigliere parrocchiale Aleksandr Budkevich, e per la benedizione dell'icona murale dei santi dell'Italia del nord-ovest.

Vladyka Antonij è stato accompagnato dallo ieromonaco Amvrosij (Matsegora), rettore della chiesa di santa Caterina a Roma. Per l'occasione, è venuto da Milano a concelebrare con noi il fondatore della parrocchia, l'archimandrita Dimitri (Fantini), accompagnato dallo ieromonaco Siluan (Jaroslavtsev), di cui abbiamo celebrato l’onomastico, e il sacerdote Ioan Dodon. In rappresentanza dell’arcidiocesi cattolica torinese (che ci ha concesso generosamente in uso la chiesa) è stato con noi mons. Giuseppe Ghiberti.

Vogliamo lasciarvi qualche immagine e video di questa giornata così intensa per tutti (dall’inizio della celebrazione fino al momento del pranzo conviviale generosamente offerto dalla famiglia del nostro diacono Nicolae). I primi a mettere in rete le immagini e un resoconto della giornata (già prima dell’ora del Vespro) sono stati proprio il nostro vescovo e padre Amvrosij con una notizia sul sito della parrocchia di santa Caterina. Se un tempo di reazione rapida è una caratteristica di un buon vescovo, dobbiamo fare i nostri complimenti a vladyka Antonij!

Da parte nostra, abbiamo raccolto una serie di fotografie fatte dai nostri fedeli in una galleria di immagini, un filmato sulla comunione dei fedeli e un altro filmato sulla benedizione dell’icona.

 
Una nuova cupola installata a Strasburgo

Nel processo che lentamente vede aprire nuove chiese ortodosse russe in tutta l'Europa occidentale, segnaliamo una piccola tappa della costruzione della chiesa di Tutti i Santi a Strasburgo: venerdì 9 settembre è stata installata sul portale principale della chiesa una cupola dorata sormontata da una croce. Si tratta solo della più piccola delle cupole nel complesso della nuova chiesa, ma offre una previsione precisa della guglia principale della chiesa, che sarà ultimata all'inizio del prossimo anno, e che sarà sormontata da una cupola con croce.

L'immagine della Chiesa visibile, che fa testimonianza e che non ha paura di espandersi in un Occidente sempre più in crisi porterà sicuramente le sue reazioni. Perfino cristiani ortodossi ingenui e benintenzionati si chiedono di tanto in tanto a cosa serva dorare una cupola, e se quell'oro non sarebbe meglio speso altrove. Tralasciando il fatto che lo spessore della doratura di una cupola è di un micron, per cui un'intera cupola richiede tanto oro quanto un comune monile da gioielleria, vorremmo chiedere quale oggetto d'oro ha mai avuto maggiore influenza e valore di richiamo su moltitudini di persone, rispetto alla cupola di una chiesa ortodossa russa.

Un altro elemento da non trascurare è che la chiesa di Strasburgo, a differenza di molte chiese costruite in Europa occidentale con i fondi statali dell'Impero Russo tra il XIX secolo e gli inizi del XX secolo, è costruita grazie a fondi privati, ai quali tutti possono partecipare.

 
Le relazioni prima del matrimonio

Ricordate la conversazione dell’arciprete Pavel Gumerov intitolata La decisione di sposarsi, che vi abbiamo proposto alcuni mesi fa nella sezione “Etica” dei documenti? Questo testo apparteneva a una serie intitolata Grammatica della vita familiare, offerta da padre Pavel come un ciclo di lezioni in video-conferenza. Oggi passiamo alla seconda lezione, dedicata al campo molto delicato e dibattuto dell’innamoramento e dei rapporti pre-matrimoniali, e offriamo le considerazioni di padre Pavel in traduzione italiana.

 
Perché ci rivolgiamo direttamente alla Croce in preghiera come a una persona?

Uno degli aspetti curiosi delle preghiere ortodosse nelle feste della santa Croce (come nel caso dell’Esaltazione della santa Croce, appena trascorsa) sono le richieste rivolte direttamente alla Croce, come se fosse una persona. Perché questa personificazione di un oggetto che, per quanto dotato di un ricco valore simbolico, resta pur sempre un oggetto inanimato? L'arciprete Andrej Nikolaidi offre una risposta che presentiamo in russo e in italiano nella sezione delle domande e risposte dei documenti.

 
Un lavoro come nessun altro

Cindy Karos, che si occupa di iniziative inter-ortodosse nell’area di Minneapolis, approfitta di un’usanza locale americana (il mese dell’apprezzamento del clero) per invitare a rivalutare e sostenere il lavoro dei preti ortodossi e delle loro famiglie, notando come pochi posti di lavoro nel mondo hanno requisiti e programmi tanto esigenti e tanto benefici per la comunità. Presentiamo l’articolo di Cindy Karos in traduzione italiana nella sezione “Pastorale” dei documenti.

 
Uno sguardo ortodosso a Nostradamus

Ogni discorso sulle profezie e sulla possibilità di prevedere il futuro richiama inevitabilmente la figura di Nostradamus e delle sue strane Centurie. Vivendo in una città italiana che si è attribuita l’onore (e anche questo piuttosto controverso) di avere ospitato per un certo tempo il celebre medico occultista, abbiamo voluto aggiungere un commento di parte ortodossa: presentiamo il testo russo e la traduzione italiana del commento dello ieromonaco Iov (Gumerov) del monastero Sretenskij sulla figura di Nostradamus a confronto con la vera figura di un profeta della tradizione biblica.

 
"Sono un archimandrita sovietico"

Il sito di Maurizio Blondet ci presenta un racconto dal libro Santi di tutti i giorni: la storia di padre Alipij, il namestnik (rettore) del monastero di Pskov degli anni delle persecuzioni khrusceviane.

Invitiamo tutti quelli che non hanno ancora letto Santi di tutti i giorni a leggere con attenzione questa storia significativa (e se sarà per loro uno spunto per comprare il libro - letteralmente pieno di storie simili - tanto meglio).

Invitiamo soprattutto a ponderare con attenzione il protagonista di questa storia, per sapere cosa rispondere a quei poveretti che amano ancora parlare di un patriarcato asservito al potere bolscevico, e via farneticando.

Questi personaggi sono il patriarcato di Mosca degli anni più difficili, e sono i modelli e i padri spirituali delle guide del patriarcato di Mosca di questi anni. Accettateli entrambi, o rigettateli entrambi: non si può avere gli uni senza gli altri.

 
Il principe Carlo a Gerusalemme

Il 30 settembre il principe Carlo è stato in visita al monastero di santa Maria Maddalena a Gerusalemme, in cui è sepolta sua nonna, la principessa Alice, che era monaca ortodossa.

Le foto sono state scattate dalla novizia Inna, che prima di trasferirsi a Gerusalemme era nostra parrocchiana.

 

 

 

 
Gli Stati Uniti hanno impedito a suo tempo di sradicare lo scisma in Ucraina

Pravoslavie.ru, 30 settembre 2016

il patriarca Bartolomeo di Costantinopoli

Era possibile superare lo scisma Chiesa in Ucraina venti anni fa, ma la pressione effettuata sul patriarca Bartolomeo di Costantinopoli da parte dell'ambasciatore americano ha impedito questo risultato.

Il responsabile del servizio stampa della Chiesa Ortodossa ucraina, Vasilij Anisimov, nella sua intervista a Radio Radonezh, ha parlato della riunione dei patriarchi Alessio II, Bartolomeo ed Elia II della Georgia a Odessa nel 1997.

"Prima della riunione il patriarca Bartolomeo aveva parlato brevemente con i giornalisti dicendo che in Ucraina esisteva uno scisma di apostati, che era una tragedia per coloro che vi sono caduti, e per tutta la nazione. Così, la Chiesa ortodossa ecumenica esortava tutti gli scismatici a tornare nel gregge salvifico della Chiesa di Cristo, che in Ucraina è la Chiesa ortodossa ucraina. I patriarchi dovevano firmare questa dichiarazione, distribuirla ai giornalisti e tenere una conferenza stampa. Siamo andati alla residenza patriarcale nel monastero per firmare il documento", ricorda.

Più tardi, i patriarchi sono usciti in silenzio, sono saliti in macchina e si sono allontanati.

"Si scopre che l'ambasciatore americano in Ucraina ha chiamato la residenza patriarcale, chiedendo del patriarca Bartolomeo al telefono, dicendo che gli Stati Uniti, che sostenevano il patriarcato di Costantinopoli, sostenevano il "Patriarcato di Kiev" scismatico di Filaret in Ucraina e intimandogli di non firmare alcuna dichiarazione del genere. Una singola telefonata, e per di più in una forma cinica e umiliante per il patriarca Bartolomeo, ha impedito il superamento degli scismi", ha detto Anisimov.

 
Il nuovo commissario per i diritti dei bambini in Russia è una presbitera

Anna Kuznetsova, moglie di un sacerdote, madre di sei figli e direttrice della Fondazione per l’infanzia “Pokrov” di Penza, è stata scelta da Putin come nuovo difensore civico (ombudsman) per i diritti dei bambini della Federazione Russa. La sua posizione di matushka e il suo impegno per la cessazione dei fondi statali agli aborti l’hanno già resa una dei principali nemici dei liberali russi. Da parte nostra non possiamo fare altro che sostenerla con tutto il cuore.

 
La Jihad smascherata in America

Presentiamo un documento molto interessante e – speriamo – provocante per la nostra concezione di dialogo tra cristiani e musulmani: la trascrizione italiana della conversazione tra padre Josiah Trenham, dell’Arcidiocesi antiochena d’America, e Robert Spencer (nella foto), il cattolico melchita che dirige il centro e il sito Jihad Watch. Le conoscenze di Robert Spencer negli aspetti meno gradevoli dell’islam sono un grande contributo all’apertura degli occhi, e anche padre Josiah, legato a una tradizione cristiana del Medio Oriente, ha contributi importanti da aggiungere alla conversazione. Anche se la Chiesa ortodossa russa ha un approccio differente al tema del rapporto con l’Islam, e non tutte le posizioni di Robert Spencer sembrano collimare con l’esperienza russa, i temi sollevati da questa conversazione (che si concentra sulla situazione in America e in Europa occidentale), sono nondimeno degni della massima attenzione.

 
Cinque idee per gli studenti universitari ortodossi

Andrew Estocin, che ci ha condotti a una riflessione sui ministeri universitari, ci propone cinque idee per la vita degli studenti universitari ortodossi, che abbiamo tradotto in italiano nella sezione “Pastorale” dei documenti. Le idee sono altrettante sfide, perché gli studenti universitari devono essere incoraggiati a vivere la loro vista di studio, così come la loro vita di fede, con la forza della risposta a una sfida.

 
La testimonianza di un ortodosso italiano

Nel corso dei suoi studi sull’Ortodossia nel mondo, Tudor Petcu (nella foto) ha intervistato un ortodosso italiano in un dialogo che ci ha segnalato come particolarmente interessante e impegnato, e che ha voluto condividere con noi. L’intervistato, che vuole farsi conoscere semplicemente con il nome “Pavel DS” ha vissuto notevoli esperienze che lo hanno portato alla Chiesa ortodossa, e che presentiamo nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti.

 
A scuola di sacrilegio in Estonia

(da Pravoslavie.ru)

Il museo nazionale estone della città di Tartu, inaugurato la settimana scorsa alla presenza del presidente estone Ilves, ha tra i suoi reperti un incredibile strumento di tecnologia iconoclasta: una raffigurazione olografica della Vergine Maria, che i visitatori possono prendere virtualmente a calci, frantumandola.

A dimostrazione che la toppa è spesso peggio del buco, il presidente del partito d’opposizione conservatore, Mart Helme, ha chiesto che l’apparato per aspiranti iconoclasti sia rimosso quanto prima, non perché è un calcio in faccia (in tutti i sensi del termine) a ogni tipo di dignità e di sentimento umano, ma perché potrebbe creare “una reazione particolarmente negativa nella comunità di lingua russa in cui le tradizioni religiose sono particolarmente forti”, e questo iconoclasmo virtuale rischia di “ostacolare la loro integrazione”.

Ecco come prendere due piccioni con una fava: insegniamo ai figli della “democratica” Estonia a prendere a calci in faccia la Madre di Dio, e al tempo stesso riconosciamo il pericolo che i trogloditi russi non riescano a “integrarsi” nel paese: magari, se si arrabbiano, possiamo parificare la loro indignazione alle vendette stragiste degli islamisti...

 
Sant'Isacco il Siro sugli "zeloti" che non commemorano i vescovi

Nel 2016 ci sono stati casi multipli di chierici che hanno interrotto la commemorazione dei loro vescovi (un gesto estremo di disobbedienza da usare solo in caso di eresia conclamata delle gerarchie, e sempre sottomettendosi a una soluzione giuridica sinodale). Il nostro confratello padre Petru Pruteanu ci offre una serie di considerzioni su questo fenomeno di zelotismo contemporaneo, a partire da un’interessante posizione di sant’Isacco il Siro: ve la presentiamo in romeno e in traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti.

 
William Maillis e la sua ricerca di Dio

Il figlio di un parroco ortodosso della Pennsylvania è diventato famoso in tutto il mondo per avere completato le scuole superiori all'età di 9 anni, e per avere iniziato nel 2016 i corsi alla Carneglie Mellon University per diventare un astrofisico. Il nome di questo bambino prodigio (nella foto) è William Maillis. Suo padre, il sacerdote Peter (Panteleimon) Maillis, è il rettore della chiesa greco-ortodossa della Presentazione del Signore a Est Pittsburgh, e lui e sua moglie Nancy sono attivamente impegnati a favorire la carriera di studi del figlio e contemporaneamente a cercare di mantenerlo ancorato alla normale vita di un bambino della sua età. Si sforzano di aiutarlo ad apprezzare il suo dono, e a usarlo come un dono di Dio, per il miglioramento dell'umanità.

Da parte sua, William ha già chiara la meta dei suoi studi di astrofisica: "Voglio provare a tutti che Dio esiste". La sua idea è basata sull'assunto che solo una forza esterna può aver creato il cosmo in cui esistiamo: non è la prima volta che questo assunto è postulato nella filosofia e nelle scienze, ma William vuole presentarlo attraverso un nuovo concetto, che definisce "gravità pura", e che spera possa aiutarlo in futuro a creare una teoria più coesiva.

 

 
Perché sempre più afro-americani sono attratti dalla Chiesa ortodossa

Ricordate la storia di padre Moses Berry, parroco afro-americano nel Missouri? In questi giorni padre Moses è stato il protagonista di un articolo di CBS News riguardo alla crescente presenza afro-americana nella Chiesa ortodossa. Vi presentiamo la traduzione italiana di questo articolo nella sezione “Pastorale” dei documenti.

 
I benefici delle rievocazioni storiche

Le rievocazioni storiche (quelle attività in cui si cerca di ricostruire ambienti e costumi del passato o mettere in scena episodi di epoche antiche) possono essere estremamente utili a imparare la storia, se fatte da storici e archeologi competenti, oppure possono essere piuttosto pericolose, se strumentalizzate da persone che hanno una visione ideologizzata del passato, come i moderni neopagani.

Pjotr Davidov, dello staff del portale Pravoslavie.ru, intervista Igor’ Ruchin (nella foto), direttore di un centro di rievocazione storica a Belozersk. La conversazione rivela aspetti molto interessanti dell’antica Rus’, dello sradicamento storico dell’attuale Ucraina, e delle follie del neopaganesimo contemporaneo. Presentiamo l’intervista a Igor’ Ruchin in russo e in traduzione italiana nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti.

 
Sui migranti e su un paradigma biblico

Alcuni giorni fa, presentando il punto di vista di Robert Spencer sull’islamizzazione dell’Occidente, abbiamo fatto notare che “la Chiesa ortodossa russa ha un approccio differente al rapporto con l’Islam” rispetto a quello che può avere un americano come Spencer; questo non significa però che il tema non riceva attenzione. L’arciprete Andrej Tkachev, un predicatore che non ha mai avuto paura di chiamare le cose con il loro nome (cosa che gli è costata l’esilio dalla nativa Ucraina), dedica al tema dell’immigrazione islamica un articolo della massima serietà, accostandolo al paradigma biblico della conquista della terra di Canaan da parte degli ebrei, meno raffinati e radicati, ma moralmente meno perversi e religiosamente ben più motivati. Qui il discorso si fa non politico, ma religioso: la conquista può essere evitata non a forza di dialogo (che rischia di essere un dialogo tra sordi), ma solo contrapponendo alla posizione religiosa musulmana un’altrettanto radicata e seria posizione cristiana. Presentiamo l’articolo di padre Andrej in russo e in italiano nella sezione “Confronti” dei documenti.

 
L'Impero perduto e il futuro dell'Europa

Dopo alcune settimane di intervallo, padre Andrew Phillips ha ripreso a scrivere sul suo blog, e ci ha lasciato alcuni spunti di riflessione che vogliamo condividere con voi in questi giorni. Per cominciare, vi presentiamo la traduzione italiana di un saggio sull’impero cristiano visto come l’alternativa ideale al futuro dell’Europa.

 
Il patriarca Kirill in visita in Inghilterra

dal blog del sito Orthodox England, 10 ottobre 2016

La visita di sua Santità il patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus' avrà luogo questo fine settimana e la settimana seguente, in cui avrà un'udienza con sua Maestà la regina Elisabetta II. Durante la visita si recherà in visita entrambe le chiese russe a Londra [v. foto], e domenica celebrerà presso la chiesa russa di Ennismore Gardens, per commemorare il 300° anniversario della presenza della Chiesa ortodossa russa in queste isole.

La sua visita avviene in un momento di grande tensione internazionale, dopo la sconfitta da parte della Russia dei terroristi sostenuti dagli Stati Uniti ( 'moderati') in Siria e le catastrofi per le forze sostenute dall'Occidente in Libia e nello Yemen, nonché enormi difficoltà per i regimi fantocci occidentali in bancarotta in Ucraina e in Francia. Il mondo di Internet è stato inondato dalle solite voci isteriche di un'incombente 'terza guerra mondiale' e di un'imminente guerra nucleare tra gli Stati Uniti e, allo stesso tempo, la Federazione Russa e la Cina. Purtroppo, queste voci sono state promosse dai generali e politici neocon di Washington, che sono notevolmente preoccupati che la candidata democratica / neocon alle elezioni presidenziali negli Stati Uniti possa essere sconfitta, con il risultato che i loro bilanci saranno tagliati.

Si può solo sperare che la visita del patriarca, anche se molto attaccata dalle sezioni irrazionali e propagandiste dei media britannici pagati dall'Establishment (per esempio il Times di Londra e la BBC), possa fare qualcosa per disinnescare queste assurde e inutili tensioni.

 
Arciprete Igor' Prekup: a proposito dei problemi dell'Ortodossia in Estonia

È stato diffuso in queste settimane un appello del metropolita Stephanos (Charalambides) a riunificare gli ortodossi d’Estonia sotto la sua giurisdizione, sulla base delle decisioni del Sinodo di Creta dello scorso giugno. Poiché questa proposta ha avuto eco anche in Italia, riteniamo utile riprendere un’intervista di tre anni fa all’arciprete Igor’ Prekup (nella foto), che puntualizza la posizione della Chiesa ortodossa russa riguardo alla tragica divisione degli ortodossi nel suo paese. Presentiamo l’intervista di Pravmir a padre Igor’ in russo e in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 
Ancora a proposito della cremazione

Uno dei primi articoli segnalati sul nostro blog nel 2012 riguardava le obiezioni ortodosse alla pratica della cremazione. In questi giorni, padre Lawrence Farley ha aggiunto alcune considerazioni in materia che ci sembrano rilevanti, e che vi presentiamo in traduzione italiana, assieme a un video piuttosto esplicito di cosa avviene veramente in un forno crematorio (le cose che le società per la cremazione non vorrebbero mai che voi vedeste con i vostri occhi).

 
Un generale americano diventa ortodosso in Moldova

Norvell V. Coots (nella foto), un medico militare che è recentemente andato in pensione dall'esercito americano con il grado di generale di brigata, ha sperimentato un cambiamento di vita dopo alcuni anni di missione medica e militare in Moldova, e ha voluto diventare un fedele della Chiesa ortodossa nella Metropolia di Moldova.

Il generale Coots ha ricoperto ruoli dirigenziali presso importanti strutture mediche militari, a partire dal primo degli ospedali militari americani, il Walter Reed di Bethesda a Washington D. C., ed è stato a capo di diversi progetti medici in Europa, inclusa la Repubblica di Moldova. Qui è rimasto colpito dai bambini degli orfanotrofi locali, e ha sentito una speciale chiamata (da lui attribuita alla Madre di Dio) a occuparsi personalmente dell’aiuto a questi bambini.

Con il sostegno del metropolita Vladimir di Chișinău, continua il suo impegno a garantire un futuro agli orfani del paese, e dice di sentirsi a tutti gli effetti un ortodosso moldavo, appassionato dal duplice retaggio romeno/russo dell’Ortodossia del paese.

Auguriamo al Generale Norvell Coots e alla sua famiglia molti anni di proficuo aiuto ai giovani che saranno il futuro della Moldova e dalla sua Chiesa. Unto many years! La mulţi ani! Многая лета!

 
300 anni di Ortodossia russa nelle Isole Britanniche e in Irlanda

È cominciata la visita del patriarca Kirill nel Regno Unito. Ad accompagnarlo, oltre al metropolita Ilarion di Volokolamsk, c’è anche il nostro vescovo Antonij:

Per capire le ragioni e l’importanza si questa visita patriarcale, possiamo leggere la traduzione italiana delle note scritte da padre Andrew Phillips sulla presenza ortodossa russa a Londra, di cui quest’anno si commemora il 300° anniversario.

 
"Oops!" – Una guerra mondiale!

Di fronte alla crescita abnorme di spauracchi di guerra mondiale (ovviamente tutti finalizzati a modificare il risultato delle prossime elezioni presidenziali americane), Dmitrij Orlov (nella foto) cerca di far capire con una particolare e provvidenziale leggerezza che la guerra mondiale è impossibile tecnicamente in queste condizioni, e che gli unici rischi di un conflitto vengono dai rischi da parte americana di fare sciocchezze non preventivate. Possiamo leggere il saggio di Orlov in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 
Celebrazioni patriarcali a Londra

Veglia alla cattedrale della Dormizione della ROCOR, 15 ottobre 2016

Liturgia e consacrazione della cattedrale di Ennismore Gardens, 16 ottobre 2016

 
Canti in aramaico dalla Georgia

Nel suo blog, Rod Dreher ci fa partecipi di uno straordinario canto nella lingua di Gesù. Durante la recente visita di papa Francesco a Tbilisi, un prete della Chiesa ortodossa georgiana, padre Seraphim, di origini assire (esiste una comunità assira in Georgia) ha cantato davanti agli ospiti il Salmo 53 in aramaico.

L’articolo di Rod Dreher riporta anche il canto del Trisagio in aramaico ("Qadisha Alaha, Qadisha Heltana, Qadisha la Mayota, rahem alain!"), da parte di padre Seraphim e del suo gruppo.

 
Assassinato un altro dei difensori del Donbass

Il Saker blog italiano riporta la notizia dell'assassinio del colonnello Arsen Sergeevich Pavlov, noto con il nome di battaglia di "Motorola" (nella foto), in un attentato presso la sua abitazione nella DNR.

Così come per l'assassinio di Aleksej Mozgovoj e di Pavel Dremov, vediamo come la persecuzione dei difensori del Donbass sta seguendo una strategia priva di qualsiasi ragione pratica, soprattutto in casi come quello di Pavlov, ormai ritirato dalla sua attività di combattente. Questa strategia può essere spiegata con un nome molto semplice: terrorismo.

 
I lettori

Padre John Whiteford risponde a una domanda sul ruolo e sul servizio dei lettori nella Chiesa ortodossa. Poiché siamo convinti che un desiderio autentico di servire la chiesa in qualità di lettori sia uno dei segni più importanti di una predisposizione a un ulteriore servizio nel sacerdozio ministeriale, abbiamo tradotto volentieri in italiano le spiegazioni di padre John.

 
Un'Europa ortodossa

La visita del patriarca Kirill a Londra è terminata, e padre Andrew Phillips riflette sul grande progetto della metropolia ortodossa in Europa occidentale, sia nella sua realizzazione ostacolata dagli eventi storici dell’ultimo secolo, sia nelle sue prospettive future. Presentiamo il saggio di padre Andrew in traduzione italiana nella sezione “Pastorale” dei documenti.

 
Una gradita visita

Stilianos Bouris, il direttore dell’Associazione “Testimonianza ortodossa”, e sua moglie Maria Lorena ci hanno fatto visita a Torino. Con riconoscenza per il grande lavoro che stanno facendo per la crescita dell’Ortodossia in Italia, ci auguriamo di vedere più spesso Stelio e Lorena tra noi.

 
Predica del patriarca Kirill alla cattedrale della Dormizione a Londra

Presentiamo nella sezione “Omiletica” dei documenti la versione russa e la traduzione italiana della predica tenuta dal patriarca Kirill dopo la Liturgia del 16 ottobre alla Cattedrale della Dormizione in Ennismore Gardens a Londra. Troviamo significativo che la nota di chiusura della predica sia l’importanza della venerazione dei santi locali dell’Occidente, come chiave per penetrare nello spirito dell’Ortodossia.

 
Inaugurato il centro culturale e spirituale della cattedrale di Parigi

Presentiamo nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti un paio di servizi fotografici della recente inaugurazione del centro culturale e spirituale della nuova cattedrale di Parigi. Mentre la stampa di tutto l’Occidente getta in caciara l’intero evento per fini eminentemente politico-elettorali parlando della “chiesa (alta 37 metri) che oscura la vista della Tour Eiffel (alta 300 metri)”, si pongono le basi per uno dei più seri centri di testimonianza dell’Ortodossia in Occidente.

 
Donetsk: oltre 50.000 persone al funerale di Motorola

Ecco una notizia che i media in Italia NON vi daranno: più di 50.000 persone partecipano composte e con rispetto al funerale del colonnello Arsen Pavlov, noto come “Motorola”, ucciso in un attentato in casa sua il 16 ottobre. Dalla “libera stampa” generosamente finanziata dai manovratori dei colpi di stato definiti “rivoluzioni colorate” e delle campagne di distruzione e saccheggio eufemisticamente chiamate “operazioni anti-terrorismo”, più probabilmente sentirete chiamare il 33enne Pavlov “terrorista”. Osservate queste poche decine di migliaia di “terroristi” di ogni età e condizione sfilare per le strade di Donetsk, e attendete fiduciosamente che la corrente propaganda antirussa sia sbugiardata come si merita.

(Video non disponibile - chiedetevi perché)

 
Pagine di storia: una cappella ortodossa in Val d'Aosta

La Valle d’Aosta è una delle ultime regioni raggiunte da una regolare attività cultuale dei cristiani ortodossi; eppure, aveva già nella prima metà del XX secolo un luogo di culto ortodosso: la cappella privata della famiglia Trikurakis a Gignod, ancora esistente. Presentiamo alcune note su questo luogo di culto, assieme a qualche considerazione sulla dinamica della presenza ortodossa nelle nostre regioni.

 
Gli errori dei settari

Padre Andrew Phillips ricorda, in un breve saggio che abbiamo tradotto in italiano, il caso degli abbandoni della Chiesa ortodossa russa nel 2006, proprio alla vigilia della tanto sospirata riunificazione. Sia quelli che abbandonarono la ROCOR per dare vita a scismi “conservatori”, sia quelli che in Inghilterra crearono uno scisma “progressista” dal patriarcato, hanno dimostrato una pari miopia di visione, confondendo i loro pretesti del tutto circostanziali con lo scopo della vita della Chiesa.

 
Padre Gabriel (Bunge) alla Lavra di Kiev

La pagina Facebook della nostra parrocchia ha dato l’annuncio della visita alla Lavra delle Grotte di Kiev dello schiarchimandrita Gabriel (Bunge), evidenziando un importante commento fatto nel corso di questa visita, a proposito del dialogo con la Chiesa cattolica romana. Per chi è interessato ad approfondire l’argomento, presentiamo il testo russo e la traduzione italiana della notizia relativa alla visita di padre Gabriel a Kiev.

 
Il regime ucraino decide che un'altra Chernobyl' è meglio dell'aiuto nucleare russo

Russia Insider, 21 ottobre 2016

L'Ucraina sta prendendo in considerazione la possibilità di utilizzare combustibile nucleare della società statunitense Westinghouse nel 40 per cento delle unità delle sue centrali nucleari, ha detto il ministro del settore energetico e carbonifero dell'Ucraina.

"Attualmente stiamo considerando un programma in base al quale il 40 per cento delle unità nucleari dell'Ucraina funzioni con il combustibile nucleare Westinghouse", ha detto Igor Nasalik alla Rada Suprema dell'Ucraina.

Nel mese di agosto, il Vice Primo Ministro dell'Ucraina Volodymyr Kistion, in un'intervista al giornale Voice of Ukraine, ha detto che la Russia stava fornendo l'85 per cento del combustibile per le centrali nucleari ucraine, mentre il restante 15 per cento era fornito dalla società americana Westinghouse.

Nel 2014, Westinghouse ha accettato di fornire combustibile nucleare per diverse unità delle centrali nucleari ucraine fino al 2020. Questo è stato spiegato con una necessità di assicurare l'indipendenza energetica dell'Ucraina dalla Russia. Più tardi, Westinghouse ha annunciato la sua disponibilità a diventare il fornitore esclusivo di combustibile per le centrali nucleari ucraine.

Gli esperti hanno più volte avvertito che per motivi tecnici sarebbe pericoloso usare carburante di fabbricazione statunitense in reattori di progettazione sovietica e russa.

 
In memoriam: Tatjana Mrkić

Nelle prime ore del mattino del 22 ottobre, ci ha lasciati Tatjana Mrkić, una fedele molto cara tra le nostre parrocchiane.

Dopo gli anni in cui aveva studiato restauro artistico a Firenze (dove aveva frequentato la parrocchia ortodossa russa), Tatjana è venuta a vivere a Torino, e ha alternato il suo tempo frequentando la nostra chiesa e la parrocchia greco-ortodossa di san Giovanni Battista. Ha incarnato per noi il meglio dell’anima serba, dimostrando di sapersi sentire a suo agio con i fratelli e le sorelle di fede di ogni paese e cultura, e pur rimanendo rigorosamente cristiana ortodossa (come solo i serbi sanno essere), ha dimostrato un grande spirito di attenzione e di carità verso tanti cristiani non ortodossi.

Che Dio le doni la pace, il riposo e una gloriosa risurrezione.

Вјечнаја памјат! Eterna memoria!

 
Il miro o crisma

Ecco alcune domande che forse non ci siamo mai chiesti: come viene preparato il santo crisma nella Chiesa ortodossa russa? Quali sono i suoi ingredienti? Come vengono cercati e riforniti? Quando e dove si prepara e si consacra il miro? Dove si conserva il miro più antico della Chiesa? A queste domande e a molte altre risponde l’articolo della rivista Foma, di cui vi presentiamo la versione russa e la traduzione italiana nella sezione “Ortoprassi” dei documenti.

 
La civiltà cristiana contro la civiltà occidentale

Una coscienza geopolitica implica una comprensione delle civiltà umane e dei loro scontri. Padre Andrew Phillips, basandosi sugli studi dello storico inglese Arnold Toynbee, in un saggio di cui presentiamo la traduzione italiana ci ricorda come la civiltà cristiana sia qualcosa di molto diverso dalla civiltà occidentale, anzi come queste due civiltà siano fondamentalmente in conflitto l’una con l’altra.

 
L'Ucraina a corto di denaro accumula alimentari scaduti

Eccovi una notizia che qui in Italia non vi daranno i media di regime, tutti impegnati a raccontare razionamenti di pane in Russia, e ad alimentare la fobia bellica pre-elettorale.

In Ucraina, dopo due anni e mezzo di “civiltà europea”, stiamo assistendo all’accumulo e alla vendita di alimentari scaduti, mentre la giunta sospende sino a fine anno il calmiere dei prezzi sui beni alimentari di prima necessità.

 
Incontro di analisi su Ortodossia ed ecumenismo

Alcuni giorni fa ha avuto luogo a Mosca presso la casa dei giornalisti un incontro con fior di esperti ecclesiastici e laici sul tema della Chiesa ortodossa russa e del movimento ecumenico, con un’analisi dei dati e delle tendenze future. La cosa interessante è che l’incontro si è tenuto in una prospettiva rigorosamente ANTI-ecumenista, sfatando il mito che il dialogo ecumenico degli ultimi cento anni sia l’unica via percorribile per la riunione dei cristiani, e che l’anti-ecumenismo sia limitato a pochi gruppi scismatici o a singoli esaltati.

Vi presentiamo in russo e in italiano una breve panoramica dell’incontro.

 
Un matrimonio registrato in una chiesa russa per la prima volta dopo la rivoluzione

Presentiamo in russo e in italiano una notizia che potrebbe sembrare poca cosa, e di fatto sembra così banale agli occhi di chi vive in questo paese (la diretta trascrizione civile di un matrimonio fatto in una chiesa, che avviene così di routine in Italia per i matrimoni cattolici e per molti matrimoni religiosi – incluso un certo numero di matrimoni ortodossi – con un determinato grado di riconoscimento statale). In Russia, invece, si tratta di una notizia epocale: dopo ben 99 anni, è il primo matrimonio fatto in chiesa a ricevere un riconoscimento statale automatico.

La notizia è importante sotto altri due aspetti:

- In primo luogo, ci ricorda che nella Federazione Russa post-comunista la Chiesa ortodossa e lo stato sono ben lungi dall’essere fusi e irrimediabilmente compromessi l’una con l’altro (quasi come se la Chiesa fosse ridotta a un mero dipartimento statale). Sono invece ben indipendenti l’una dall’altro, e cercano con un certo sforzo (si chiama “sinfonia”, e la troviamo fin dai tempi dell’antico Impero Romano cristiano) di venirsi incontro per il bene dei loro membri, rispettivamente fedeli e cittadini. Siamo certi che i professori da poltrona della separazione tra Chiesa e stato non saranno minimamente mossi dalla realtà delle cose e continueranno la loro propaganda del perché la Chiesa russa è asservita allo stato... ma per lo meno, noi avremo una ragione in più per non credere alla loro propaganda.

- Per la prima volta in 99 anni un matrimonio fatto in chiesa precede la registrazione del matrimonio in comune. Questo dovrebbe far capire a certi sposi passati e presenti perché nella Chiesa ortodossa russa c’è stata finora una grande insistenza per celebrare in chiesa solo matrimoni che avessero una precedente registrazione statale. A giudicare dal singolo caso contrario appena avvenuto, non prevediamo nell’immediato una vasta inversione di tendenza, e invitiamo pertanto quelle coppie che per qualsiasi ragione (seria o meno seria) vogliono un matrimonio “solo religioso” a munirsi di santa pazienza e a non pretendere che la Chiesa locale più vasta del mondo cambi dall’oggi al domani la sua politica riguardo a qualcosa di così importante per la vita sociale come i matrimoni.

 
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