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Sezione 1

Siti ufficiali delle Chiese Ortodosse nel mondo

 
La Jihad smascherata in America

Presentiamo un documento molto interessante e – speriamo – provocante per la nostra concezione di dialogo tra cristiani e musulmani: la trascrizione italiana della conversazione tra padre Josiah Trenham, dell’Arcidiocesi antiochena d’America, e Robert Spencer (nella foto), il cattolico melchita che dirige il centro e il sito Jihad Watch. Le conoscenze di Robert Spencer negli aspetti meno gradevoli dell’islam sono un grande contributo all’apertura degli occhi, e anche padre Josiah, legato a una tradizione cristiana del Medio Oriente, ha contributi importanti da aggiungere alla conversazione. Anche se la Chiesa ortodossa russa ha un approccio differente al tema del rapporto con l’Islam, e non tutte le posizioni di Robert Spencer sembrano collimare con l’esperienza russa, i temi sollevati da questa conversazione (che si concentra sulla situazione in America e in Europa occidentale), sono nondimeno degni della massima attenzione.

 
Cinque idee per gli studenti universitari ortodossi

Andrew Estocin, che ci ha condotti a una riflessione sui ministeri universitari, ci propone cinque idee per la vita degli studenti universitari ortodossi, che abbiamo tradotto in italiano nella sezione “Pastorale” dei documenti. Le idee sono altrettante sfide, perché gli studenti universitari devono essere incoraggiati a vivere la loro vista di studio, così come la loro vita di fede, con la forza della risposta a una sfida.

 
La testimonianza di un ortodosso italiano

Nel corso dei suoi studi sull’Ortodossia nel mondo, Tudor Petcu (nella foto) ha intervistato un ortodosso italiano in un dialogo che ci ha segnalato come particolarmente interessante e impegnato, e che ha voluto condividere con noi. L’intervistato, che vuole farsi conoscere semplicemente con il nome “Pavel DS” ha vissuto notevoli esperienze che lo hanno portato alla Chiesa ortodossa, e che presentiamo nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti.

 
A scuola di sacrilegio in Estonia

(da Pravoslavie.ru)

Il museo nazionale estone della città di Tartu, inaugurato la settimana scorsa alla presenza del presidente estone Ilves, ha tra i suoi reperti un incredibile strumento di tecnologia iconoclasta: una raffigurazione olografica della Vergine Maria, che i visitatori possono prendere virtualmente a calci, frantumandola.

A dimostrazione che la toppa è spesso peggio del buco, il presidente del partito d’opposizione conservatore, Mart Helme, ha chiesto che l’apparato per aspiranti iconoclasti sia rimosso quanto prima, non perché è un calcio in faccia (in tutti i sensi del termine) a ogni tipo di dignità e di sentimento umano, ma perché potrebbe creare “una reazione particolarmente negativa nella comunità di lingua russa in cui le tradizioni religiose sono particolarmente forti”, e questo iconoclasmo virtuale rischia di “ostacolare la loro integrazione”.

Ecco come prendere due piccioni con una fava: insegniamo ai figli della “democratica” Estonia a prendere a calci in faccia la Madre di Dio, e al tempo stesso riconosciamo il pericolo che i trogloditi russi non riescano a “integrarsi” nel paese: magari, se si arrabbiano, possiamo parificare la loro indignazione alle vendette stragiste degli islamisti...

 
Sant'Isacco il Siro sugli "zeloti" che non commemorano i vescovi

Nel 2016 ci sono stati casi multipli di chierici che hanno interrotto la commemorazione dei loro vescovi (un gesto estremo di disobbedienza da usare solo in caso di eresia conclamata delle gerarchie, e sempre sottomettendosi a una soluzione giuridica sinodale). Il nostro confratello padre Petru Pruteanu ci offre una serie di considerzioni su questo fenomeno di zelotismo contemporaneo, a partire da un’interessante posizione di sant’Isacco il Siro: ve la presentiamo in romeno e in traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti.

 
William Maillis e la sua ricerca di Dio

Il figlio di un parroco ortodosso della Pennsylvania è diventato famoso in tutto il mondo per avere completato le scuole superiori all'età di 9 anni, e per avere iniziato nel 2016 i corsi alla Carneglie Mellon University per diventare un astrofisico. Il nome di questo bambino prodigio (nella foto) è William Maillis. Suo padre, il sacerdote Peter (Panteleimon) Maillis, è il rettore della chiesa greco-ortodossa della Presentazione del Signore a Est Pittsburgh, e lui e sua moglie Nancy sono attivamente impegnati a favorire la carriera di studi del figlio e contemporaneamente a cercare di mantenerlo ancorato alla normale vita di un bambino della sua età. Si sforzano di aiutarlo ad apprezzare il suo dono, e a usarlo come un dono di Dio, per il miglioramento dell'umanità.

Da parte sua, William ha già chiara la meta dei suoi studi di astrofisica: "Voglio provare a tutti che Dio esiste". La sua idea è basata sull'assunto che solo una forza esterna può aver creato il cosmo in cui esistiamo: non è la prima volta che questo assunto è postulato nella filosofia e nelle scienze, ma William vuole presentarlo attraverso un nuovo concetto, che definisce "gravità pura", e che spera possa aiutarlo in futuro a creare una teoria più coesiva.

 

 
Perché sempre più afro-americani sono attratti dalla Chiesa ortodossa

Ricordate la storia di padre Moses Berry, parroco afro-americano nel Missouri? In questi giorni padre Moses è stato il protagonista di un articolo di CBS News riguardo alla crescente presenza afro-americana nella Chiesa ortodossa. Vi presentiamo la traduzione italiana di questo articolo nella sezione “Pastorale” dei documenti.

 
I benefici delle rievocazioni storiche

Le rievocazioni storiche (quelle attività in cui si cerca di ricostruire ambienti e costumi del passato o mettere in scena episodi di epoche antiche) possono essere estremamente utili a imparare la storia, se fatte da storici e archeologi competenti, oppure possono essere piuttosto pericolose, se strumentalizzate da persone che hanno una visione ideologizzata del passato, come i moderni neopagani.

Pjotr Davidov, dello staff del portale Pravoslavie.ru, intervista Igor’ Ruchin (nella foto), direttore di un centro di rievocazione storica a Belozersk. La conversazione rivela aspetti molto interessanti dell’antica Rus’, dello sradicamento storico dell’attuale Ucraina, e delle follie del neopaganesimo contemporaneo. Presentiamo l’intervista a Igor’ Ruchin in russo e in traduzione italiana nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti.

 
Sui migranti e su un paradigma biblico

Alcuni giorni fa, presentando il punto di vista di Robert Spencer sull’islamizzazione dell’Occidente, abbiamo fatto notare che “la Chiesa ortodossa russa ha un approccio differente al rapporto con l’Islam” rispetto a quello che può avere un americano come Spencer; questo non significa però che il tema non riceva attenzione. L’arciprete Andrej Tkachev, un predicatore che non ha mai avuto paura di chiamare le cose con il loro nome (cosa che gli è costata l’esilio dalla nativa Ucraina), dedica al tema dell’immigrazione islamica un articolo della massima serietà, accostandolo al paradigma biblico della conquista della terra di Canaan da parte degli ebrei, meno raffinati e radicati, ma moralmente meno perversi e religiosamente ben più motivati. Qui il discorso si fa non politico, ma religioso: la conquista può essere evitata non a forza di dialogo (che rischia di essere un dialogo tra sordi), ma solo contrapponendo alla posizione religiosa musulmana un’altrettanto radicata e seria posizione cristiana. Presentiamo l’articolo di padre Andrej in russo e in italiano nella sezione “Confronti” dei documenti.

 
L'Impero perduto e il futuro dell'Europa

Dopo alcune settimane di intervallo, padre Andrew Phillips ha ripreso a scrivere sul suo blog, e ci ha lasciato alcuni spunti di riflessione che vogliamo condividere con voi in questi giorni. Per cominciare, vi presentiamo la traduzione italiana di un saggio sull’impero cristiano visto come l’alternativa ideale al futuro dell’Europa.

 
Il patriarca Kirill in visita in Inghilterra

dal blog del sito Orthodox England, 10 ottobre 2016

La visita di sua Santità il patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus' avrà luogo questo fine settimana e la settimana seguente, in cui avrà un'udienza con sua Maestà la regina Elisabetta II. Durante la visita si recherà in visita entrambe le chiese russe a Londra [v. foto], e domenica celebrerà presso la chiesa russa di Ennismore Gardens, per commemorare il 300° anniversario della presenza della Chiesa ortodossa russa in queste isole.

La sua visita avviene in un momento di grande tensione internazionale, dopo la sconfitta da parte della Russia dei terroristi sostenuti dagli Stati Uniti ( 'moderati') in Siria e le catastrofi per le forze sostenute dall'Occidente in Libia e nello Yemen, nonché enormi difficoltà per i regimi fantocci occidentali in bancarotta in Ucraina e in Francia. Il mondo di Internet è stato inondato dalle solite voci isteriche di un'incombente 'terza guerra mondiale' e di un'imminente guerra nucleare tra gli Stati Uniti e, allo stesso tempo, la Federazione Russa e la Cina. Purtroppo, queste voci sono state promosse dai generali e politici neocon di Washington, che sono notevolmente preoccupati che la candidata democratica / neocon alle elezioni presidenziali negli Stati Uniti possa essere sconfitta, con il risultato che i loro bilanci saranno tagliati.

Si può solo sperare che la visita del patriarca, anche se molto attaccata dalle sezioni irrazionali e propagandiste dei media britannici pagati dall'Establishment (per esempio il Times di Londra e la BBC), possa fare qualcosa per disinnescare queste assurde e inutili tensioni.

 
Arciprete Igor' Prekup: a proposito dei problemi dell'Ortodossia in Estonia

È stato diffuso in queste settimane un appello del metropolita Stephanos (Charalambides) a riunificare gli ortodossi d’Estonia sotto la sua giurisdizione, sulla base delle decisioni del Sinodo di Creta dello scorso giugno. Poiché questa proposta ha avuto eco anche in Italia, riteniamo utile riprendere un’intervista di tre anni fa all’arciprete Igor’ Prekup (nella foto), che puntualizza la posizione della Chiesa ortodossa russa riguardo alla tragica divisione degli ortodossi nel suo paese. Presentiamo l’intervista di Pravmir a padre Igor’ in russo e in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 
Ancora a proposito della cremazione

Uno dei primi articoli segnalati sul nostro blog nel 2012 riguardava le obiezioni ortodosse alla pratica della cremazione. In questi giorni, padre Lawrence Farley ha aggiunto alcune considerazioni in materia che ci sembrano rilevanti, e che vi presentiamo in traduzione italiana, assieme a un video piuttosto esplicito di cosa avviene veramente in un forno crematorio (le cose che le società per la cremazione non vorrebbero mai che voi vedeste con i vostri occhi).

 
Un generale americano diventa ortodosso in Moldova

Norvell V. Coots (nella foto), un medico militare che è recentemente andato in pensione dall'esercito americano con il grado di generale di brigata, ha sperimentato un cambiamento di vita dopo alcuni anni di missione medica e militare in Moldova, e ha voluto diventare un fedele della Chiesa ortodossa nella Metropolia di Moldova.

Il generale Coots ha ricoperto ruoli dirigenziali presso importanti strutture mediche militari, a partire dal primo degli ospedali militari americani, il Walter Reed di Bethesda a Washington D. C., ed è stato a capo di diversi progetti medici in Europa, inclusa la Repubblica di Moldova. Qui è rimasto colpito dai bambini degli orfanotrofi locali, e ha sentito una speciale chiamata (da lui attribuita alla Madre di Dio) a occuparsi personalmente dell’aiuto a questi bambini.

Con il sostegno del metropolita Vladimir di Chișinău, continua il suo impegno a garantire un futuro agli orfani del paese, e dice di sentirsi a tutti gli effetti un ortodosso moldavo, appassionato dal duplice retaggio romeno/russo dell’Ortodossia del paese.

Auguriamo al Generale Norvell Coots e alla sua famiglia molti anni di proficuo aiuto ai giovani che saranno il futuro della Moldova e dalla sua Chiesa. Unto many years! La mulţi ani! Многая лета!

 
300 anni di Ortodossia russa nelle Isole Britanniche e in Irlanda

È cominciata la visita del patriarca Kirill nel Regno Unito. Ad accompagnarlo, oltre al metropolita Ilarion di Volokolamsk, c’è anche il nostro vescovo Antonij:

Per capire le ragioni e l’importanza si questa visita patriarcale, possiamo leggere la traduzione italiana delle note scritte da padre Andrew Phillips sulla presenza ortodossa russa a Londra, di cui quest’anno si commemora il 300° anniversario.

 
"Oops!" – Una guerra mondiale!

Di fronte alla crescita abnorme di spauracchi di guerra mondiale (ovviamente tutti finalizzati a modificare il risultato delle prossime elezioni presidenziali americane), Dmitrij Orlov (nella foto) cerca di far capire con una particolare e provvidenziale leggerezza che la guerra mondiale è impossibile tecnicamente in queste condizioni, e che gli unici rischi di un conflitto vengono dai rischi da parte americana di fare sciocchezze non preventivate. Possiamo leggere il saggio di Orlov in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 
Celebrazioni patriarcali a Londra

Veglia alla cattedrale della Dormizione della ROCOR, 15 ottobre 2016

Liturgia e consacrazione della cattedrale di Ennismore Gardens, 16 ottobre 2016

 
Canti in aramaico dalla Georgia

Nel suo blog, Rod Dreher ci fa partecipi di uno straordinario canto nella lingua di Gesù. Durante la recente visita di papa Francesco a Tbilisi, un prete della Chiesa ortodossa georgiana, padre Seraphim, di origini assire (esiste una comunità assira in Georgia) ha cantato davanti agli ospiti il Salmo 53 in aramaico.

L’articolo di Rod Dreher riporta anche il canto del Trisagio in aramaico ("Qadisha Alaha, Qadisha Heltana, Qadisha la Mayota, rahem alain!"), da parte di padre Seraphim e del suo gruppo.

 
Assassinato un altro dei difensori del Donbass

Il Saker blog italiano riporta la notizia dell'assassinio del colonnello Arsen Sergeevich Pavlov, noto con il nome di battaglia di "Motorola" (nella foto), in un attentato presso la sua abitazione nella DNR.

Così come per l'assassinio di Aleksej Mozgovoj e di Pavel Dremov, vediamo come la persecuzione dei difensori del Donbass sta seguendo una strategia priva di qualsiasi ragione pratica, soprattutto in casi come quello di Pavlov, ormai ritirato dalla sua attività di combattente. Questa strategia può essere spiegata con un nome molto semplice: terrorismo.

 
I lettori

Padre John Whiteford risponde a una domanda sul ruolo e sul servizio dei lettori nella Chiesa ortodossa. Poiché siamo convinti che un desiderio autentico di servire la chiesa in qualità di lettori sia uno dei segni più importanti di una predisposizione a un ulteriore servizio nel sacerdozio ministeriale, abbiamo tradotto volentieri in italiano le spiegazioni di padre John.

 
Un'Europa ortodossa

La visita del patriarca Kirill a Londra è terminata, e padre Andrew Phillips riflette sul grande progetto della metropolia ortodossa in Europa occidentale, sia nella sua realizzazione ostacolata dagli eventi storici dell’ultimo secolo, sia nelle sue prospettive future. Presentiamo il saggio di padre Andrew in traduzione italiana nella sezione “Pastorale” dei documenti.

 
Una gradita visita

Stilianos Bouris, il direttore dell’Associazione “Testimonianza ortodossa”, e sua moglie Maria Lorena ci hanno fatto visita a Torino. Con riconoscenza per il grande lavoro che stanno facendo per la crescita dell’Ortodossia in Italia, ci auguriamo di vedere più spesso Stelio e Lorena tra noi.

 
Predica del patriarca Kirill alla cattedrale della Dormizione a Londra

Presentiamo nella sezione “Omiletica” dei documenti la versione russa e la traduzione italiana della predica tenuta dal patriarca Kirill dopo la Liturgia del 16 ottobre alla Cattedrale della Dormizione in Ennismore Gardens a Londra. Troviamo significativo che la nota di chiusura della predica sia l’importanza della venerazione dei santi locali dell’Occidente, come chiave per penetrare nello spirito dell’Ortodossia.

 
Inaugurato il centro culturale e spirituale della cattedrale di Parigi

Presentiamo nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti un paio di servizi fotografici della recente inaugurazione del centro culturale e spirituale della nuova cattedrale di Parigi. Mentre la stampa di tutto l’Occidente getta in caciara l’intero evento per fini eminentemente politico-elettorali parlando della “chiesa (alta 37 metri) che oscura la vista della Tour Eiffel (alta 300 metri)”, si pongono le basi per uno dei più seri centri di testimonianza dell’Ortodossia in Occidente.

 
Donetsk: oltre 50.000 persone al funerale di Motorola

Ecco una notizia che i media in Italia NON vi daranno: più di 50.000 persone partecipano composte e con rispetto al funerale del colonnello Arsen Pavlov, noto come “Motorola”, ucciso in un attentato in casa sua il 16 ottobre. Dalla “libera stampa” generosamente finanziata dai manovratori dei colpi di stato definiti “rivoluzioni colorate” e delle campagne di distruzione e saccheggio eufemisticamente chiamate “operazioni anti-terrorismo”, più probabilmente sentirete chiamare il 33enne Pavlov “terrorista”. Osservate queste poche decine di migliaia di “terroristi” di ogni età e condizione sfilare per le strade di Donetsk, e attendete fiduciosamente che la corrente propaganda antirussa sia sbugiardata come si merita.

(Video non disponibile - chiedetevi perché)

 
Pagine di storia: una cappella ortodossa in Val d'Aosta

La Valle d’Aosta è una delle ultime regioni raggiunte da una regolare attività cultuale dei cristiani ortodossi; eppure, aveva già nella prima metà del XX secolo un luogo di culto ortodosso: la cappella privata della famiglia Trikurakis a Gignod, ancora esistente. Presentiamo alcune note su questo luogo di culto, assieme a qualche considerazione sulla dinamica della presenza ortodossa nelle nostre regioni.

 
Gli errori dei settari

Padre Andrew Phillips ricorda, in un breve saggio che abbiamo tradotto in italiano, il caso degli abbandoni della Chiesa ortodossa russa nel 2006, proprio alla vigilia della tanto sospirata riunificazione. Sia quelli che abbandonarono la ROCOR per dare vita a scismi “conservatori”, sia quelli che in Inghilterra crearono uno scisma “progressista” dal patriarcato, hanno dimostrato una pari miopia di visione, confondendo i loro pretesti del tutto circostanziali con lo scopo della vita della Chiesa.

 
Padre Gabriel (Bunge) alla Lavra di Kiev

La pagina Facebook della nostra parrocchia ha dato l’annuncio della visita alla Lavra delle Grotte di Kiev dello schiarchimandrita Gabriel (Bunge), evidenziando un importante commento fatto nel corso di questa visita, a proposito del dialogo con la Chiesa cattolica romana. Per chi è interessato ad approfondire l’argomento, presentiamo il testo russo e la traduzione italiana della notizia relativa alla visita di padre Gabriel a Kiev.

 
Il regime ucraino decide che un'altra Chernobyl' è meglio dell'aiuto nucleare russo

Russia Insider, 21 ottobre 2016

L'Ucraina sta prendendo in considerazione la possibilità di utilizzare combustibile nucleare della società statunitense Westinghouse nel 40 per cento delle unità delle sue centrali nucleari, ha detto il ministro del settore energetico e carbonifero dell'Ucraina.

"Attualmente stiamo considerando un programma in base al quale il 40 per cento delle unità nucleari dell'Ucraina funzioni con il combustibile nucleare Westinghouse", ha detto Igor Nasalik alla Rada Suprema dell'Ucraina.

Nel mese di agosto, il Vice Primo Ministro dell'Ucraina Volodymyr Kistion, in un'intervista al giornale Voice of Ukraine, ha detto che la Russia stava fornendo l'85 per cento del combustibile per le centrali nucleari ucraine, mentre il restante 15 per cento era fornito dalla società americana Westinghouse.

Nel 2014, Westinghouse ha accettato di fornire combustibile nucleare per diverse unità delle centrali nucleari ucraine fino al 2020. Questo è stato spiegato con una necessità di assicurare l'indipendenza energetica dell'Ucraina dalla Russia. Più tardi, Westinghouse ha annunciato la sua disponibilità a diventare il fornitore esclusivo di combustibile per le centrali nucleari ucraine.

Gli esperti hanno più volte avvertito che per motivi tecnici sarebbe pericoloso usare carburante di fabbricazione statunitense in reattori di progettazione sovietica e russa.

 
In memoriam: Tatjana Mrkić

Nelle prime ore del mattino del 22 ottobre, ci ha lasciati Tatjana Mrkić, una fedele molto cara tra le nostre parrocchiane.

Dopo gli anni in cui aveva studiato restauro artistico a Firenze (dove aveva frequentato la parrocchia ortodossa russa), Tatjana è venuta a vivere a Torino, e ha alternato il suo tempo frequentando la nostra chiesa e la parrocchia greco-ortodossa di san Giovanni Battista. Ha incarnato per noi il meglio dell’anima serba, dimostrando di sapersi sentire a suo agio con i fratelli e le sorelle di fede di ogni paese e cultura, e pur rimanendo rigorosamente cristiana ortodossa (come solo i serbi sanno essere), ha dimostrato un grande spirito di attenzione e di carità verso tanti cristiani non ortodossi.

Che Dio le doni la pace, il riposo e una gloriosa risurrezione.

Вјечнаја памјат! Eterna memoria!

 
Il miro o crisma

Ecco alcune domande che forse non ci siamo mai chiesti: come viene preparato il santo crisma nella Chiesa ortodossa russa? Quali sono i suoi ingredienti? Come vengono cercati e riforniti? Quando e dove si prepara e si consacra il miro? Dove si conserva il miro più antico della Chiesa? A queste domande e a molte altre risponde l’articolo della rivista Foma, di cui vi presentiamo la versione russa e la traduzione italiana nella sezione “Ortoprassi” dei documenti.

 
La civiltà cristiana contro la civiltà occidentale

Una coscienza geopolitica implica una comprensione delle civiltà umane e dei loro scontri. Padre Andrew Phillips, basandosi sugli studi dello storico inglese Arnold Toynbee, in un saggio di cui presentiamo la traduzione italiana ci ricorda come la civiltà cristiana sia qualcosa di molto diverso dalla civiltà occidentale, anzi come queste due civiltà siano fondamentalmente in conflitto l’una con l’altra.

 
L'Ucraina a corto di denaro accumula alimentari scaduti

Eccovi una notizia che qui in Italia non vi daranno i media di regime, tutti impegnati a raccontare razionamenti di pane in Russia, e ad alimentare la fobia bellica pre-elettorale.

In Ucraina, dopo due anni e mezzo di “civiltà europea”, stiamo assistendo all’accumulo e alla vendita di alimentari scaduti, mentre la giunta sospende sino a fine anno il calmiere dei prezzi sui beni alimentari di prima necessità.

 
Incontro di analisi su Ortodossia ed ecumenismo

Alcuni giorni fa ha avuto luogo a Mosca presso la casa dei giornalisti un incontro con fior di esperti ecclesiastici e laici sul tema della Chiesa ortodossa russa e del movimento ecumenico, con un’analisi dei dati e delle tendenze future. La cosa interessante è che l’incontro si è tenuto in una prospettiva rigorosamente ANTI-ecumenista, sfatando il mito che il dialogo ecumenico degli ultimi cento anni sia l’unica via percorribile per la riunione dei cristiani, e che l’anti-ecumenismo sia limitato a pochi gruppi scismatici o a singoli esaltati.

Vi presentiamo in russo e in italiano una breve panoramica dell’incontro.

 
Un matrimonio registrato in una chiesa russa per la prima volta dopo la rivoluzione

Presentiamo in russo e in italiano una notizia che potrebbe sembrare poca cosa, e di fatto sembra così banale agli occhi di chi vive in questo paese (la diretta trascrizione civile di un matrimonio fatto in una chiesa, che avviene così di routine in Italia per i matrimoni cattolici e per molti matrimoni religiosi – incluso un certo numero di matrimoni ortodossi – con un determinato grado di riconoscimento statale). In Russia, invece, si tratta di una notizia epocale: dopo ben 99 anni, è il primo matrimonio fatto in chiesa a ricevere un riconoscimento statale automatico.

La notizia è importante sotto altri due aspetti:

- In primo luogo, ci ricorda che nella Federazione Russa post-comunista la Chiesa ortodossa e lo stato sono ben lungi dall’essere fusi e irrimediabilmente compromessi l’una con l’altro (quasi come se la Chiesa fosse ridotta a un mero dipartimento statale). Sono invece ben indipendenti l’una dall’altro, e cercano con un certo sforzo (si chiama “sinfonia”, e la troviamo fin dai tempi dell’antico Impero Romano cristiano) di venirsi incontro per il bene dei loro membri, rispettivamente fedeli e cittadini. Siamo certi che i professori da poltrona della separazione tra Chiesa e stato non saranno minimamente mossi dalla realtà delle cose e continueranno la loro propaganda del perché la Chiesa russa è asservita allo stato... ma per lo meno, noi avremo una ragione in più per non credere alla loro propaganda.

- Per la prima volta in 99 anni un matrimonio fatto in chiesa precede la registrazione del matrimonio in comune. Questo dovrebbe far capire a certi sposi passati e presenti perché nella Chiesa ortodossa russa c’è stata finora una grande insistenza per celebrare in chiesa solo matrimoni che avessero una precedente registrazione statale. A giudicare dal singolo caso contrario appena avvenuto, non prevediamo nell’immediato una vasta inversione di tendenza, e invitiamo pertanto quelle coppie che per qualsiasi ragione (seria o meno seria) vogliono un matrimonio “solo religioso” a munirsi di santa pazienza e a non pretendere che la Chiesa locale più vasta del mondo cambi dall’oggi al domani la sua politica riguardo a qualcosa di così importante per la vita sociale come i matrimoni.

 
Un ultimo saluto alla nostra sorella Tatjana

I fedeli della nostra parrocchia e della parrocchia greco-ortodossa di Torino si riuniranno per il servizio funebre di Tatjana Mrkić (26/5/1966 - 22/10/2016) lunedì 31 ottobre alle ore 11, nella cappella dell'ospedale Mauriziano (potete trovare la cappella su questa mappa, presso il reparto contrassegnato con il numero 11). Chiunque ha conosciuto e ha voluto bene a Tatiana - e ci siamo resi conto in questi giorni che sono molti di più di quanti immaginavamo - è il benvenuto a partecipare assieme a noi alla funzione.

In seguito, il corpo di Tatjana sarà portato a Belgrado, dove riposerà accanto alle tombe dei suoi genitori.

Вјечнаја памјат! Eterna memoria!

 
La fine del nuovo ordine mondiale

Padre Andrew Phillips non è nuovo alle previsioni di una degenerazione del progetto neocon chiamato “nuovo ordine mondiale” (definizione di un certo eufemismo, perché finora ha prodotto più disordine che altro). Aveva già scritto un saggio su queste linee, che noi avevamo tradotto all’inizio del 2015. Ora ci offre ancora una serie di considerazioni focalizzate sulla situazione mondiale dell’Occidente, e sulla speranza di rinascita di un Impero cristiano in Russia, che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 
La Chiesa ortodossa romena fonda una metropolia in America

Alla riunione del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa romena venerdì 28 ottobre, presso la sala sinodale della residenza patriarcale a Bucarest, sono state prese decisioni significative per gli ortodossi romeni in Nord America.

1) È stata fondata una diocesi ortodossa romena in Canada.

2) È stata fondata una metropolia ortodossa romena per il continente americano, composta dall’esistente arcidiocesi degli Stati Uniti, e dalla diocesi appena fondata in Canada.

3) Il Santo Sinodo ha proceduto all’elezione, come vescovo della nuova diocesi in Canada, di sua Grazia Ioan Casian (Tunaru) di Vicina, vescovo vicario per il continente americano.

4) Il Santo Sinodo ha approvato di eleggere, come nuovo metropolita delle Americhe, sua Eminenza Nicolae (Condrea), già a capo della precedente arcidiocesi di America e Canada. L’investitura ha avuto luogo domenica 30 ottobre, dopo la Divina Liturgia alla cattedrale patriarcale di Bucarest, per mano di sua Beatitudine il patriarca Daniel.

Queste decisioni (con i tempi molto rapidi delle loro attuazioni) confermano un desiderio della Chiesa ortodossa romena di compattare la propria diaspora nel mondo con un elevato livello di ufficialità, e d’altra parte segnano la fine del sogno di una Chiesa autocefala multipolare in Occidente. In particolare la Chiesa Ortodossa in America, la cui diocesi romena è la più attiva e organizzata delle proprie componenti, vedrà tale diocesi sempre più divisa dalle spinte per il ricongiungimento con la nuova metropolia.

 
Il funerale di Tatjana Mrkić

Per tutti quelli delle nostre parrocchie che non hanno potuto partecipare al funerale della nostra cara sorella Tatjana, presentiamo in una nuova galleria fotografica alcuni momenti della funzione del nostro commiato da lei. Siamo rimasti stupiti nel vedere che, pure in un gruppo ridotto a causa di orari lavorativi e di altre incombenze, rappresentavamo tutta una serie di paesi: Italia, ex-Jugoslavia, Albania, Grecia, Bulgaria, Romania, Moldova, Ucraina, Russia... un piccolo miracolo simile a quelli che Tatjana ha spesso compiuto nella sua vita, mettendo insieme i cristiani di tutti i paesi.

 
Un’altra intervista di Tudor Petcu a un ortodosso italiano

Tudor Petcu (nella foto) ci ha fatto gentilmente avere un’altra delle sue interviste a ortodossi italiani, questa volta a M. G., che è diventato ortodosso nella Chiesa romena. Mentre ringraziamo il nostro amico ricercatore e anche il protagonista di questa storia, possiamo leggere in quest’intervista la storia di un italiano profondamente cattolico (anche se con un interesse collaterale per la filosofia buddista) che ha trovato nell’Ortodossia la pienezza della sua dimensione di fede. 

 
La Georgia abbandona l’ossessione anti-russa dell'Ucraina

Segnaliamo una significativa inversione di tendenza della Georgia, che abbandona in sede dell’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa il sostegno all’isteria anti-russa promossa dall’Ucraina. Un articolo di Archil Sikharulidze, che abbiamo tradotto in italiano nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti, cerca di approfondire le complesse relazioni ucraino-georgiane dell’ultimo decennio.

 
In slavonico due volte al mese

Il nostro caro amico Sergej Mudrov, autore di una delle prime interviste sulla nostra parrocchia riportate sul nostro sito, ci racconta nel suo stile semplice ma straordinariamente ricco di dettagli significativi la storia di una chiesa con la quale possiamo sentirci affini sotto tanti aspetti. La chiesa in questione è la chiesa di san Nicola-Tabacu (nella foto) a Bucarest, dove per due volte al mese la comunità dei russi della capitale romena ha ottenuto la possibilità di celebrare offici in slavonico. Possiamo leggere le vicissitudini (e le non poche contraddizioni) di questa chiesa in russo e in italiano nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti.

 
Eterna Memoria: arcivescovo Justinian di Maramureș e Sătmar

Domenica 30 ottobre 2016, all’età di 95 anni, si è addormentato nel Signore l’arcivescovo Justinian (Chira) di Maramureș e Sătmar, uno dei più anziani rappresentanti della Chiesa ortodossa romena, non solo in termini di età, ma anche di vita monastica (aveva compiuto 75 anni dall’ingresso in monastero). Non gli sono state risparmiate difficoltà, tra cui l’arruolamento forzato nell’esercito ungherese nella seconda guerra mondiale e la lunga odissea del regime comunista, ma queste non gli hanno impedito di rimanere una delle figure più amate nel suo paese.

Eterna memoria! Veşnica pomenire!

 
I pittori di Mosca finanziano la costruzione di una chiesa

Via Verkhnija Maslovka si trova nella zona settentrionale di Mosca, in un quartiere abitato da molti pittori e artisti (è soprannominato “il Montmartre di Mosca”). Sono proprio questi artisti che si stanno tassando per costruire nella via una chiesa di legno, che sarà terminata entro un anno, e che sarà dedicata a sant’Andrej Rublev, in linea con la sensibilità e le aspettative dei finanziatori.

 
Come dovrebbe un cristiano ortodosso celebrare il suo compleanno e il suo onomastico?

Presentiamo in russo e in italiano nella sezione “Ortoprassi” dei documenti una serie di considerazioni del sacerdote Andrej Chizhenko su compleanni e onomastici. Ben lungi dall’essere solo un’occasione di festeggiamenti mondani, celebrare questi giorni è un grande modo di onorare Dio, per ringraziarlo della vita che ci ha donato, e dei santi e degli angeli che ha posto a nostra guida e protezione.

 
La Chiesa ortodossa russa contro la globalizzazione liberale, l'usura, l'egemonia del dollaro e il neocolonialismo

È in corso di preparazione un documento del patriarcato di Mosca sul tema dell'economia. Già dalla bozza recentemente pubblicata si può vedere una forte presa di posizione contro la globalizzazione egemonica e capitalista che ha prodotto tanti disastri nel mondo contemporaneo. Possiamo leggere il testo di commento a questa bozza pubblicato dal sito Katehon, in russo e in italiano, nella sezione “Etica” dei documenti.

 
Le antiche radici spirituali della russofobia

Il fenomeno della russofobia non è nuovo, nemmeno per i lettori di questo sito. Ne abbiamo parlato diverse volte, abbiamo pubblicato un’intervista a Guy Mettan, il giornalista svizzero autore di un libro sulla russofobia che sta avendo un certo successo anche in lingua italiana.

Approfittando del fatto che Mettan identifica le radici della russofobia in fenomeni religiosi, il nostro amico Saker aggiunge diverse considerazioni personali sul tema, andando al cuore delle differenti visioni del moderno giudaismo, cattolicesimo romano, protestantesimo, massoneria e islam: vi presentiamo le conclusioni di Saker in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 
Il primo monaco italiano a Dečani

Il nostro caro amico e fratello Francesco è stato tonsurato al monachesimo con il nome di Benedetto, per mano del vescovo Teodosije di Raška e Prizren, dopo la Liturgia di domenica 6 novembre al monastero di Visoki Dečani. Il suo padrino di mantja è stato l'archimandrita Ilarion, già membro della fratellanza del monastero.

Tutto in questa tonsura è un augurio buono e profondo: il santo patrono del nuovo monaco che ci lega alle radici ortodosse dell'Italia, il fatto che gli ortodossi italiani sanno di avere ora un intercessore speciale a fianco del santo re Stefano di Dečani, la sicurezza che padre Benedetto ha un posto speciale nel suo cuore per gli ortodossi in Italia e in modo sentito per i fedeli della nostra parrocchia. Ci sentiamo più fiduciosi della misericordia di Dio.

Caro fratello nostro Benedetto, possa tu essere salvato nell'ordine angelico!

Спаси Христе Боже!

 
I draghi che quasi esistono

Ci siamo già soffermati alcune volte sul tema iconografico di san Giorgio e del drago, sia per fare un’analisi dell’icona, sia per offrire alcune ipotesi sulla nascita di questo singolare soggetto dell’arte sacra. Jonathan Pageau procede da questi assunti per approfondire il tema del drago come una categoria non interpretabile con criteri di mera esistenza fisica, e per offrire un interessante paragone: anche le nostre categorie di “amico” o “straniero” non possono essere verificate con criteri di mera esistenza fisica, e se ci fossero richieste le stesse “prove” usate per dichiarare che i draghi non esistono, saremmo costretti a dire che non esistono neppure gli amici, o gli stranieri. Osservando invece i draghi come categoria di impegno umano, Jonathan Pageau giunge ad alcune interessanti conclusioni che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Santi” dei documenti.

 
Padre Andrew Phillips su Trump e sulla Russia rossa e bianca

Presentiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” le traduzioni italiane di due recenti saggi dell’arciprete Andrew Phillips: un commento sulla vittoria elettorale di Donald Trump e sulle sue conseguenze in un mondo che dimostra sempre meno di amare la tirannia del ‘globalismo’, e un’analisi del conflitto tra la Russia ‘rossa’ e la Russia ‘bianca’ del XX secolo, ormai morte, ma i cui veri eredi si trovano gli uni con gli altri più spesso in accordo che in disaccordo sul progetto della ricostruzione della santa Rus’.

 
Due atteggiamenti opposti su Chiesa e stato

In questi ultimi giorni ci sono arrivate due notizie che si situano agli estremi opposti di un’attitudine ecclesiale ortodossa, o anche semplicemente cristiana o umana. Mentre a Mosca il patriarca Kirill inaugurava assieme al presidente Putin e alle autorità civili e culturali della Russia un monumento al santo principe Vladimir, a Kiev lo pseudo-patriarca Filarete dichiarava che gli abitanti del Donbass dovranno espiare col sangue il loro peccato di… federalizzazione.

Offriamo alla vostra considerazione la traduzione italiana delle parole del patriarca e dei deliri dell’anti-patriarca. A noi sembra abbastanza chiaro chi dei due rappresenti lo spirito della santa Rus’ kievana e chi rappresenti l’inferno, ma forse non tutti ne sono ancora convinti... repetita iuvant.

 
Una visita e una proposta

Nel pomeriggio di giovedì 10 novembre abbiamo avuto il piacere di accogliere in chiesa due ospiti di una certa fama: l’arciprete Maksim Volynets e lo ierodiacono Feofil (Bogoljubov), che stanno compiendo una visita in Italia che combina il pellegrinaggio e la tournée di concerti.

l’arciprete Maksim Volynets

Padre Maksim è il direttore del centro di pellegrinaggi “Khristofor”, che opera tra Mosca e Krasnodar

lo ierodiacono Feofil (Bogoljubov)

Padre Feofil è uno stimato musicista e cantore (lo era ancor prima di prendere i voti monastici, con il suo nome al secolo di Andrej Bogoljubov), e ci ha offerto un saggio della sua arte con un canto di pellegrinaggio, in uno stile musicale reminiscente dell’antico salterio.

I padri sono stati contenti della visita alla nostra chiesa, di cui hanno ammirato l’acustica, e ci hanno proposto di essere tra noi domenica 18 dicembre, quando verranno ancora nel nord Italia per alcuni concerti. Chi ha apprezzato questo canto del pellegrino potrà gradire di fermarsi il 18 dicembre dopo la nostra Liturgia domenicale per ascoltare il repertorio di questo artista monastico davvero unico.

 
Un'immagine dello tsar Nicola II trovata sotto il ritratto di Vladimir Lenin

Vi raccontiamo nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti una curiosa storia da San Pietroburgo: al momento di restaurare un quadro di Lenin in una scuola, ci si è resi conto che il quadro di Lenin era stato dipinto sul retro di un ritratto dell’imperatore Nicola II: finito il restauro, ci si è ritrovati un ritratto double-face unico al mondo, testimone di due epoche diverse e di due mondi in conflitto.

Il marchese Astolphe de Custine aveva scritto, tra le sue celebri critiche alla Russia, la frase "grattez le Russe, et vous verrez un Tartare" (grattate il russo, e ci troverete sotto un mongolo): ora possiamo dire, in un senso molto reale, "grattate il comunista, e ci troverete sotto un ortodosso".

 
Arrivederci in cielo, padre Giovanni

Con una delle sue ultime fotografie, e con il cuore gonfio di troppi sentimenti, salutiamo la nascita alla vita eterna del nostro confratello, lo ierodiacono Ioan.

Padre Giovanni ci ha lasciati nel pomeriggio di domenica 13 novembre, dopo una lotta nobile e serena contro le complicazioni insorte dopo il suo trapianto di fegato (eseguito peraltro ottimamente dalla straordinaria equipe del professor Salizzoni).

Vi faremo sapere ulteriori notizie quanto prima; per ora, ricordatelo nelle vostre preghiere: che Dio lo riposi nella sua pace e gli doni una gloriosa risurrezione.

 
Una funzione memoriale per padre Giovanni

Abbiamo programmato per martedì 15 ottobre alle ore 18 la Panichida del terzo giorno dal riposo nel Signore del nostro padre Giovanni. Aspettiamo in chiesa tutti quelli che vogliono partecipare. Per ora non siamo ancora certi delle date e orari dei funerali, anche se speriamo di avere un momento alla domenica pomeriggio, per permettere la partecipazione più piena dei fedeli.

 
Le icone serbe contemporanee del monastero di Žiča

Vi presentiamo un’interessante collezione di icone serbe dipinte nello studio iconografico della Lavra reale di Žiča, e recentemente esposte a San Pietroburgo, per commemorare non solo gli 800 anni dalla fondazione del monastero, ma anche i legami fraterni tra la Russia e la Serbia.

 
La scuola di Parigi e il futuro

Riprendiamo un saggio del nostro confratello, l’arciprete Andrew Phillips (che è particolarmente vicino alla nostra parrocchia per il lutto che stiamo vivendo).

Basandosi sulle esperienze della sua vita, padre Andrew riesce a dare alla cosiddetta “scuola di Parigi”, molto diversificata per correnti, periodi e personaggi, un comune denominatore, e a identificarne le presenti e passate debolezze. Presentiamo il saggio in traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti.

 
Novità sulle funzioni funebri per padre Giovanni

Molti ricordano il nostro caro padre Giovanni con questo volto, quando, ancora con il nome di battesimo di Nicolae, ha servito per anni la nostra parrocchia in modo eccellente come starosta. Il suo aspetto è poi cambiato, ma la bontà del suo sguardo è rimasta sempre la stessa.

Vi aggiorniamo sulle funzioni di commemorazione funebre (Panichide):

1) Giovedì sera dopo l’Acatisto a san Nicola (ore 19.30 circa)

2) Sabato sera dopo la Veglia (ore 19.30 circa)

3) Domenica dopo la Liturgia (ore 12 circa)

Il rito della deposizione della bara sarà domenica alle 15.30 alle camere mortuarie dell’Ospedale Molinette (ingresso da via Santena 5).

Il funerale completo avrà luogo nella nostra chiesa in uno dei giorni successivi, in una data che annunceremo quando saranno completati i documenti per il trasporto della bara in Moldova.

 
Il coraggio dei vescovi bulgari di fronte ai nazisti

Presentiamo nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” la traduzione italiana della storia dei coraggiosi vescovi bulgari, i metropoliti Stefan e Kirill (nella foto), che si opposero alla deportazione e al confino degli ebrei della Bulgaria (unico paese alleato dell’Asse a rifiutare la politica dello sterminio, grazie soprattutto all’opera di convincimento della Chiesa).

 
Il monumento al principe Vladimir a Mosca provoca ira a Kiev

La scorsa settimana abbiamo menzionato l’inaugurazione del monumento al principe Vladimir a Mosca. Ora ci giunge la notizia che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti – che la giunta di Kiev ha protestato per l’appropriazione indebita del “proprio” principe (quest’ultimo veniva da Novgorod nel lontano nord, ma questo evidentemente non conta). Se da una parte la reazione pare fin troppo prevedibile, ci sembra una notizia positiva: quando si arriva alla guerra dei capricci, è segno che le altre munizioni sono agli sgoccioli.

 
Possiamo sapere con certezza chi è salvato?

In questi giorni in cui la morte di un caro fratello ci ha riaperto gli occhi su domande di fondamentale importanza, ci interroghiamo sul nostro destino eterno. La pretesa di sapere chi è salvato e chi è dannato (o al contrario, la convinzione di non sapere alcunché a riguardo) è sempre presente tra le tentazioni che ci possono venire, e padre Lawrence Farley cerca di condurci attraverso il complesso confine tra le probabilità e le certezze: vi presentiamo le sue risposte in traduzione italiana.

 
Il funerale di padre Giovanni

Con questa immagine la Metropolia di Moldova ha dato il suo annuncio del decesso del nostro ierodiacono Ioan, ricordandolo come “un degno servitore dell’altare”.

Ecco le date delle ultime funzioni presso la nostra chiesa:

Lunedì 21 novembre, ore 19: Panichida del nono giorno

Martedì 22 novembre, ore 9.30: Divina Liturgia con il servizio del funerale.

Alla conclusione del funerale, intorno alle 12 di martedì, il corpo di padre Giovanni sarà portato in Moldova, lasciando tra noi il suo ricordo (eterna sia la sua memoria!) e i semi di risurrezione che la sua vita ha piantato nelle nostre.

 
Un cammino verso l’Ortodossia

Il nostro fratello Stefano, che già ci ha inviato resoconti della sua vita attraverso i pellegrinaggi a Patmos e al Monte Athos, ci offre un racconto del suo viaggio verso la fede ortodossa, che vi presentiamo volentieri nella sezione "Figure dell'Ortodossia contemporanea" dei documenti. Grazie a Stefano e a tutti i coraggiosi credenti che non tengono la lanterna della loro fede sotto un moggio, ma anzi ne condividono la luce con tutti quelli che conoscono.

 
Acatisto dell'Annunciazione

Vi segnaliamo l'officiatura del primo e più famoso Inno Acatisto, cantato da padre Ilija (Nozdrin), confessore del patriarca Kirill.

 
Santa Maria di Helsinki

Padre Andrew Phillips ci introduce una figura che, anche se non ancora ufficialmente canonizzata, costituisce un baluardo di intercessione per gli ortodossi che vivono in Finlandia. Madre Maria di Helsinki, al secolo Anna Aleksandrovna Taneeva (nella foto) fu una dama di compagnia dell’imperatrice Aleksandra Romanova, nonché una delle fonti della vita della famiglia imperiale alla  caduta dell’Impero Russo. Possiamo leggere il saggio introduttivo su madre Maria in traduzione italiana nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti.

 
Immagini dal funerale di padre Giovanni

Vi offriamo una galleria fotografica del momento triste ma pieno di amore del nostro ultimo commiato dallo ierodiacono Ioan, che per otto anni, prima come laico e quindi come monaco e ministro di culto, ha servito con generosità e purezza di cuore la nostra parrocchia. Ringraziamo Andrey per il servizio fotografico, che è riuscito a donare, come già per il funerale di Tatjana Mrkić dello scorso 31 ottobre, una possibilità di sentirsi presenti anche a quelli che ne sono stati impossibilitati da un giorno lavorativo.

Ci saranno ancora molte occasioni per parlare di padre Giovanni e per ricordarlo, a partire dalla continuazione del cammino dei quaranta giorni dopo la morte. Per ora, vogliamo richiamare l’attenzione su un particolare curioso che ci si è presentato davanti agli occhi quando il carro funebre è partito per l’ultimo viaggio terreno. Siamo rimasti stupiti nel vedere che il carro funebre aveva una targa che terminava con le lettere “GOD”: ci è parso come se Dio stesso avesse voluto prendere in carico il nostro caro fratello e portarlo con sé nel suo Regno eterno...

 
Vladyka Innokentij di Vilnius è diventato metropolita

20 novembre 2016

Da molti anni attendevamo che un klobuk bianco fosse imposto sul capo del nostro caro vladyka Innokentij...

Di lui ricordiamo non solo i pazienti anni di lavoro nella diocesi di Chersoneso e il bene che ha voluto a tutti noi in Italia, ma anche il suo grande contributo alla risoluzione dei problemi della diaspora, nel processo di riconciliazione con la Chiesa russa all'Estero.

A vladyka, dal profondo del cuore, il nostro AXIOS!

 
Ritrovata la chiesa di sant’Olaf di Norvegia

Il sito dell’Istituto norvegese di ricerca sulle attività culturali riporta una notizia di un certo interesse per i cristiani ortodossi: la riscoperta presso Trondheim delle fondamenta di una chiesa di legno in cui il re vichingo Olaf Haraldsson fu sepolto subito dopo essere stato dichiarato santo. La scoperta conferma i racconti delle saghe norrene sugli eventi degli inizi del cristianesimo in Norvegia: le Cronache dei re di Norvegia dello storico medievale islandese Snorri raccontano che un anno dopo il martirio di re Olaf Haraldsson nel 1030, il suo corpo fu sepolto a Trondheim, o come era nota al tempo, Nidaros. Ben presto ci furono notizie di miracoli attribuiti al re martire. Un anno dopo la morte, la bara fu esumata e aperta in presenza del nuovo re e di un vescovo, rivelando il corpo di re Olaf miracolosamente ben conservato. Olaf Haraldsson fu subito dichiarato santo per acclamazione popolare, e il suo corpo fu conservato presso l’altare maggiore della chiesa di san Clemente, che era stata costruita dallo stesso re Olaf pochi anni prima. In seguito il corpo fu spostato nella cattedrale, per fare posto al crescente numero di pellegrini dalla Norvegia e da altri paesi, mentre il culto di sant’Olaf cresceva in popolarità. La chiesa di san Clemente fu in seguito distrutta, e la sua località è rimasta un mistero – fino a oggi. Il sito ha un significato unico nella storia della Norvegia, la cui identità è stata largamente basata sul culto della santità del re e martire Olaf, iniziato proprio in questa chiesa.

 
L'album fotografico del patriarca: gli anni sovietici

Nell’occasione delle feste per i 70 anni del patriarca Kirill, il sito ufficiale del patriarcato e il portale Pravmir offrono un insolito album fotografico con i ricordi del patriarca e della sua famiglia (inclusi gli anni delle persecuzioni del padre e del nonno, entrambi sacerdoti), che riportiamo con le didascalie in russo e in italiano nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti. Chi ha finora sofferto per gli insulti abbondantemente scagliati sul patriarca potrà trarne un certo motivo di sollievo, vedendo che sua Santità non è il primo della sua famiglia a essere stato maltrattato per la sua fede.

 
Due differenti attitudini patriarcali

In questi giorni ci sono giunte due notizie relative a comportamenti patriarcali che ci sembrano nettamente speculari: da una parte il patriarca Kirill, in occasione del suo settantesimo compleanno, riceve i complimenti del patriarca Ilia II di Georgia perché la Chiesa russa riconosce la sovranità della Chiesa georgiana sull’Abkhazia, pur a fronte di una posizione molto filorussa degli ortodossi in Abkhazia.

D’altra parte, il patriarca Bartolomeo offre una dimostrazione di ingerenza negli affari interni di un’altra Chiesa autocefala, insistendo per un riconoscimento ufficiale del Sinodo di Creta da parte della Chiesa di Grecia, nonostante la presenza di voci discordi tra i vescovi di quest’ultima Chiesa.

Non ci piace in modo particolare metterci a fare pubblicità comparativa, tanto meno tra patriarchi, ma riteniamo importante segnalare quello che ci sembra un modo di gestire le relazioni inter-ortodosse in armonia con le istruzioni di Cristo ai suoi discepoli, e un modo che invece sembra discostarsene in modo temerario.

 
Giudice e vittima: le due immagini di Cristo

Jonathan Pageau ci guida attraverso una meditazione su due immagini di Cristo che rappresentano le due polarità opposte del suo disegno di salvezza, e fa notare come l’eccessiva polarizzazione su una delle due immagini provochi rischi di estremismo.

 
Immagini dalla sepoltura di padre Giovanni

Il nostro caro padre Giovanni ha avuto il suo ufficio funebre anche in Moldova (a cui ha partecipato suo nipote, padre Oleg Plopan) e ora le sue spoglie attendono la risurrezione nel cimitero presso la chiesa della santa Trinità a Grătiești.

Eterna memoria! Veşnica pomenire! Вечная память!

 
Il patriarca Kirill consacrerà la cattedrale del centro spirituale e culturale russo a Parigi

Interfax-Religion, 25 novembre 2016

Il patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus' visiterà la Francia e la Svizzera dal 3 al 7 dicembre. Il 4 dicembre, il patriarca consacrerà la cattedrale della Trinità nel centro spirituale e culturale ortodosso di Parigi, e il 7 dicembre presiederà la celebrazione dell'80° anniversario della parrocchia della Risurrezione a Zurigo – ha annunciato venerdì ai corrispondenti di "Interfax-Religion" il direttore del servizio stampa patriarcale, il sacerdote Aleksandr Volkov. 

Il Centro spirituale e culturale ortodosso russo di Parigi è stato aperto il 19 ottobre. Si trova su un sito di 4.200 metri quadrati nel 7° arrondisement della capitale francese, e si compone di quattro edifici: il centro culturale sul Quai Branly, un complesso educativo in Rue Université, un edificio amministrativo in Avenue Rapp, e la cattedrale della santa Trinità.

Il centro fa parte dell'ambasciata della Russia in Francia e gode d'immunità diplomatica.

Il centro si trova nella stessa zona della Torre Eiffel, del Palais Bourbon, del Grand Palais e del Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris.

 
I 10 monasteri più belli della Russia: una veduta invernale

Russia Insider ci presenta una galleria con vedute invernali sui 10 monasteri più belli della Russia (uno buddhista e nove cristiani ortodossi), visitabili in queste condizioni da chi non ha paura dell’inverno russo.

 
Un nuovo diacono a Pistoia

Dopo molti anni di impegno e sacrificio, il nostro caro fratello Andrea Buongiovanni è stato ordinato diacono a Pistoia domenica 27 novembre dal vescovo Antonij di Bogorodsk. Il suo cammino non è stato facile (ne sappiamo qualcosa per averne condiviso alcune tappe), e ora la sua fedeltà alla Chiesa è stata premiata dal servizio diaconale, per il quale aggiungiamo volentieri il nostro: Axios!

 
Non ribattezzate

Presentiamo nella sezione “Ortoprassi” dei documenti la traduzione italiana di una lettera del vescovo Basil (Rodzianko) di San Francisco (+1999), sul tema spinoso delle diverse forme di ricezione dei convertiti nella Chiesa ortodossa. Abbiamo analizzato questo tema (tanto importante per i nuovi ortodossi in Italia) fin dai nostri primi lavori di traduzione: ora, accogliamo con piacere un testo che ci spinge a riflettere, oltre che sui requisiti formali delle precedenti appartenenze o delle particolarità dei riti, anche sullo stato interiore dei convertiti.

 
La festa del ritorno dei Lemko all’Ortodossia

Presentiamo nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” un testo in russo e in italiano su una festa avvenuta un paio di mesi or sono, quando il popolo dei Lemko (i carpato-russi della Polonia) ha celebrato i 90 anni del ritorno all’Ortodossia dall’uniatismo, iniziato nel 1926 dal villaggio di Tylawa ai confini con la Slovacchia. Il popolo carpato-russo non smette di stupirci con la sua serietà e determinazione nella fede.

 
Richiesta di volontari per un importante progetto di ricerca

Il nostro amico Andrei (meglio noto nel mondo come Saker) lancia la proposta di creare un sito parificato al suo famoso blog internazionale. Il sito svrà come nome “Storia del popolo ortodosso”, e sarà articolato in tre sezioni:

1) Informazioni di base sulla Chiesa ortodossa;

2) Storia e prospettive delle Chiese ortodosse locali nel mondo;

3) Studi sulle sofferenze inflitte ai cristiani ortodossi nella storia.

A tal fine, Saker chiede la collaborazione di esperti a livello internazionale, che possano contribuire alla crescita e al successo del sito.

Fin dal primo momento in cui abbiamo presentato il lavoro di Andrei, abbiamo sottolineato che il Saker Blog si distingue dalla media dei blog di contro-informazione nel mondo per il suo carattere dichiaratamente cristiano ortodosso, e ci fa piacere vedere questo suo scopo portato avanti con serietà e dedizione.

 
Esposizione di icone tattili aperta a Kiev nella Giornata internazionale dei disabili

Pravoslavie.ru, 28 Novembre 2016

In occasione della Giornata internazionale dei disabili, si terrà una mostra dal 3 dicembre al 17 presso la galleria "Sobornaja" del centro spirituale ed educativo della cattedrale della Chiesa ortodossa ucraina a Kiev. Le esposizioni comprendono icone tattili progettate non solo per quelli che hanno subito una perdita della vista, ma anche per le persone che non sono indifferenti alle esigenze dei non vedenti, che vogliono avere una comprensione più profonda della vita dei non vedenti e la loro aspirazione alla vita spirituale.

L'organizzazione caritatevole per i disabili e i pensionati "Di fronte alla verità" ha per la prima volta nella storia ha prodotto diverse particolari icone tattili (create con punti in rilievo) per non vedenti che raffigurano scene di miracoli legati alla cecità, tratti dalla storia biblica.

Tra loro ci sono un'icona della Madre di Dio di Pochaev, che nel 1596 ha restituito la vista a un uomo di quaranta anni di nome Filipp, che era stato cieco dalla nascita; un'icona della santa beata Matrona di Mosca, che era nata cieca; un'icona del santo confessore Luca (Vojno-Jasenetskij), un vescovo e chirurgo che guariva i malati con la sua preghiera e le sue competenze mediche, che divenne completamente cieco alla fine della sua vita, ma che comunque continuava a guarire le persone; e altre icone.

Una moderna tecnologia informatica e attrezzature speciali per i non vedenti sono state utilizzate per creare queste icone. Tali icone hanno dimostrato di essere molto richieste tra i non vedenti e sono diventate molto popolari nelle chiese ucraine. La mostra di icone tattili è stata presentata anche in Grecia (a Salonicco) al Centro per l'istruzione e la riabilitazione per i non vedenti.

 
Intervista di Le Figaro al patriarca Kirill

Il patriarca Kirill ha finalmente consacrato la cattedrale della santa Trinità a Parigi. In attesa di video e fotografie, ancora non rilasciati al pubblico (qui sotto vi presentiamo una foto da Tass a titolo di anteprima), vi offriamo il testo russo e la nostra traduzione italiana dell’intervista che il patriarca ha dato al quotidiano francese Le Figaro nell'occasione di questa consacrazione.

 
Immagini dalla chiesa del monastero Sretenskij

La chiesa dei nuovi martiri e confessori, in costruzione a Mosca presso il monastero Sretenskij (vi avevamo già fatto vedere il progetto), sta ora giungendo a tappe forzate agli ultimi mesi della sua costruzione. Nel saggio che vi presentiamo in traduzione italiana, potrete già vedere i piani degli splendidi interni della chiesa.

 
Filmati della consacrazione della cattedrale di Parigi

Video 1

Video 2

 
Sito del monastero ortodosso di Musadino

Siamo stati piacevolmente sorpresi da un annuncio che porta due buone notizie: la prima è che l’indirizzo http://www.ortodossia.info/, già storico dominio della nostra parrocchia madre di Milano, è di nuovo attivo in rete; la seconda è che il contenuto del sito è ora il cenobio ortodosso di Musadino (VA), presso la sponda lombarda del Lago Maggiore. Auguriamo ogni bene possibile al nostro caro padre Dimitri e a tutti quelli che hanno lavorato per rendere questa presenza monastica possibile, e anche vicina e accessibile a molti interessati al monachesimo ortodosso in Italia.

 
Il matrimonio: investimento, convenzione o sacramento?

Le diverse concezioni del matrimonio sono spesso causa dei suoi conflitti e della sua fine, come succede fin troppo spesso di vedere a noi che cerchiamo di proporre un senso a tanti matrimoni misti. La concezione del matrimonio come investimento è uno dei principali motivi di frizione tra gli italiani (abituati a vedere troppe ragioni di investimento nel matrimonio) e i russi (abituati a vederne troppo poche), e il concetto di matrimonio come convenzione (nel senso di patto, o di alleanza) è spesso il confine sociale oltre il quale non si osa neppure cercare una dimensione spiritualizzante. Offriamo in traduzione italiana le considerazioni di padre Richard Rene sui diversi livelli della vita di coppia, sperando che siano utili a far sviluppare un senso cristiano del matrimonio.

 
Sul significato del destino e sul futuro della Russia e dell'Occidente

Padre Andrew Phillips torna ad aiutarci a vedere le ultime novità (tra cui le dimostrazioni di insofferenza dei paesi occidentali all’agenda globalista) alla luce dei processi di accettazione di un destino a seconda che tale destino sia visto in chiave celeste, terrena o infernale. Presentiamo la traduzione italiana del suo saggio nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 
Un prete russo addestra i combattenti

Russia Insider, 5 dicembre 2016

Un prete ortodosso russo dalla penisola di Jamal in Siberia è diventato famoso per offrire al suo gregge non solo guida spirituale, ma anche la formazione nelle arti marziali. L'uomo di Dio è un maestro di Aikido e un abile spadaccino.

L'arciprete Valerij Kolesnikov, della chiesa di san Nicola nella città cosacca di Gubkinski, ha avuto migliaia di spettatori quando un impressionante video della sua abilità di scherma è stato pubblicato on-line. [NB. Il video non è più disponibile - chiedetevi perché]

Il video mostra Kolesnikov che si impegna in alcuni eleganti esercizi di scherma prima di dimostrare le sue imponenti mosse di aikido.

Il religioso, che è cintura nera di aikido, ha imparato a maneggiare la sciabola all'inizio di quest'anno. Si è allenato da solo, utilizzando video online come guida, e ha raggiunto risultati impressionanti in meno di due mesi.

"Ho dovuto acquisire alcune competenze di auto-difesa e maneggiare le armi bianche per abituare le persone alle antiche tradizioni e alla cultura ortodossa dei cosacchi russi", ha detto Kolesnikov all'agenzia video Ruptly di Russia Today.

Il prete ora sta dando lezioni ai giovani cosacchi, insegnando loro sia le arti marziali sia la manipolazione delle armi bianche.

Kolesnikov ha detto che la nuova abilità ha migliorato non solo la sua forma fisica e la sua fiducia in sé, ma ha anche permesso di comunicare i suoi valori russi natali ai suoi parrocchiani.

Mentre Kolesnikov aveva mostrato un certo interesse per lo sport da bambino, ha abbandonato la boxe e la lotta corpo a corpo dopo aver ricevuto gli ordini sacri, poiché credeva che l'aggressione in esse coinvolta andasse contro i canoni e i valori ortodossi.

L'aikido, d'altra parte, si basa sull'auto-difesa e sulla soppressione dell'aggressione di un avversario, cosa che è più in linea con le credenze religiose del prete.

 
Il primo anno di matrimonio

Continuano le catechesi sul matrimonio di padre Pavel Gumerov, di cui presentiamo in traduzione italiana il terzo capitolo, dedicato al primo anno di matrimonio. In quest’anno dal valore fondamentale, e dall’alto rischio di scontri fatali (un matrimonio fallito su quattro muore proprio in questo periodo), la Chiesa deve essere particolarmente attenta a consigliare correttamente gli sposi.

 
Un totale curioso di visitatori

Alla sera dell’8 dicembre, il contatore delle visite del sito si è fermato su un numero curioso, che condividiamo con voi. Ci fa piacere ricordare in questa occasione che il nostro caro padre Giovanni si soffermava spesso a discutere con noi l’andamento del sito, e vedeva dietro le statistiche dei visitatori diversi schemi che di solito si rivelavano estremamente corretti. Gli dedichiamo con affetto ogni successo che con anni di sincera collaborazione ha contribuito a facilitare.

 
Che cosa rimpiazzerà l'Unione Europea?

Ripercorrendo le tappe storiche della sottile tensione tra le dipendenze atlantiche e la sovranità dei paesi europei, padre Andrew Phillips ci aiuta a capire cosa potrà sostituire la presente concezione di unità europea vista sempre più come ideologia fallimentare. Presentiamo i commenti di padre Andrew in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 
L’Immacolata Concezione nella comprensione ortodossa

La recente festa cattolica dell’Immacolata Concezione ha spinto alcuni nostri corrispondenti a chiederci qualche chiarimento sulla posizione ortodossa riguardo a questa festa e alla dottrina da essa proposta. Presentiamo nella sezione “Domande e risposte” dei documenti una nostra breve spiegazione a riguardo.

 
Santo metropolita Serafino (Chichagov): colonnello, dottore, vescovo e martire

L’11 dicembre la Chiesa russa commemora uno dei nuovi ieromartiri del XX secolo, noto in Moldova per essere stato arcivescovo di Chișinău: Serafim (al secolo Leonid) Chichagov, uno dei principali promotori della canonizzazione di san Serafino di Sarov, a cui era particolarmente legato. Vi presentiamo la sua vita in traduzione italiana nella sezione “Santi” dei documenti.

 
Addio a una piccola, grande amica

Nel pomeriggio del 12 dicembre, esattamente al trentesimo giorno dalla morte del nostro caro padre Giovanni, si è spenta Macchietta (Пятношка), la gatta della casa parrocchiale, che ci ha fatto compagnia dal mese di giugno del 2009.

Può sembrare eccessivo dare spazio su un sito parrocchiale anche al dolore per la perdita dei piccoli amici, ma due cose ci spingono a farlo:

1 - Macchietta è sempre stata una gatta sana e robusta, e la perdita di padre Giovanni, a cui era molto legata, può essere stata troppo grande per lei. In questo caso dovremmo riflettere sull'amore fraterno che noi umani non siamo sempre in grado di esprimere.

2 - Non ci manca la speranza anche in queste perdite. "Ecco, io faccio nuove tutte le cose" (Ap 21:5): ci mancherebbe che tra queste "cose" non siano rinnovate proprio le creature che ci hanno insegnato i significati di affetto, compagnia e fedeltà.

E ora, come tributo a una creatura che ci ha dato sette anni e mezzo di bontà incondizionata, vi offriamo un video di memoria per tutti coloro che piangono la perdita dei loro cari gatti.

 
Una crisi della ROCOR nelle Isole Britanniche e in Irlanda

Una delle ragioni per cui apprezziamo tanto padre Andrew Phillips è la sua onestà nel sottolineare i punti deboli del mondo ortodosso, a cominciare da quelli di casa sua. Appartenendo alla Chiesa russa all’Estero per ragioni di coerenza di fede, ma non di partigianeria giurisdizionale, padre Andrew non si fa problemi a stigmatizzare la cattiva gestione delle parrocchie della ROCOR nella sua diocesi delle Isole Britanniche e dell’Irlanda, e ci offre un’analisi rigorosa e sincera che presentiamo in traduzione italiana. Avendo sentito a più riprese lo stesso padre Andrew su questi stessi temi, possiamo testimoniare che tutto quel che scrive ha una seria ragione d’essere.

 
Il patriarca Kirill celebra gli 80 anni della parrocchia di Zurigo
Il 7 dicembre 2016, in occasione dell'80° anniversario della parrocchia della Risurrezione a Zurigo, il patriarca Kirill ha celebrato la Divina Liturgia assieme a una decina di altri vescovi, tra cui quelli che negli ultimi anni hanno avuto giurisdizione sulla Svizzera (e anche sull'Italia), i metropoliti Innokentij e Mark, i vescovi Nestor e Antonij.
 
La sorellanza del convento di santa Elisabetta celebra il suo ventesimo anniversario

Attraverso una serie di storie e ricordi personali, ricostruiamo in traduzione italiana qualche pagina di storia del più famoso convento di Minsk. che ci è stato tanto vicino nella vita della nostra parrocchia.

 
Arte della nuova chiesa al monastero Sretenskij – Parte I

Vi presentiamo le nuove realizzazioni artistiche nella chiesa dei santi nuovi martiri e confessori russi, in corso di completamento a Mosca. Nella prima parte, dedicata ai mosaici del battistero, possiamo vedere con spiegazioni in russo e in italiano ciò che i laboratori artigiani russi stanno preparando per una delle chiese ortodosse più significative del mondo.

 
Arte della nuova chiesa al monastero Sretenskij – Parte II

Vi presentiamo la seconda parte del servizio sulle realizzazioni artistiche nella chiesa dei santi nuovi martiri e confessori russi. Le immagini e le didascalie in russo e in italiano sono dedicate alle fusioni in bronzo per i portali della chiesa, e ritraggono due delle molte fasi del completamento delle opere d’arte: la preparazione dei modelli, e la fusione del bronzo nei calchi.

 
Ora ci serve davvero un concilio

Le recenti esternazioni del patriarca Bartolomeo contro i vescovi della Chiesa di Grecia rei di non aver firmato i documenti del sinodo di Creta ci hanno fatto toccare un nuovo punto basso nelle relazioni tra le Chiese ortodosse autocefale, e da gesti come questi si può iniziare legittimamente a sospettare che tra i fini del sinodo non ci fosse quello dell’unità degli ortodossi. Padre Andrew Phillips offre una voce a questi legittimi sospetti in una breve ma tagliente analisi che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti.

 
Dire una verità dolorosa nell'amore: l'ecumenismo ortodosso e san Giustino Popović

Presentiamo nella sezione “Confronti” dei documenti la traduzione italiana di un saggio di Phillip Calington su san Giustino Popović e sul suo atteggiamento verso l’ecumenismo. Il saggio ci aiuta a riconsiderare l’esistenza di un autentico ecumenismo ortodosso, che anche un severo critico del movimento ecumenico come san Giustino riteneva possibile (per quanto difficile) e auspicabile.

 
La monaca copta che ha visitato il Monte Athos

Una delle più interessanti figure monastiche della Chiesa copta contemporanea è Tamav Irene (o madre Irene: "Tamav" è un termine copto per madre), morta il 31 ottobre 2006.

Madre Irene, di cui la Chiesa copta sta considerando la canonizzazione, era la badessa del convento del santo martire Mercurio (Abu Sefein) nella vecchia Cairo, in Egitto.

La sua biografia, "Tamav Irene: una torcia di amore nella vita monastica copta", riporta un curioso evento di una visita miracolosa della monaca al Monte Athos, accompagnata nientemeno che dal santo patrono del suo convento.

Una sera, dopo che la madre ebbe finito di pregare, iniziò a pensare al luogo del riposo del capo del nostro beato martire, Abu Sefein (san Mercurio). Dopo pochi minuti, il martire apparve di fronte a lei. La portò sul suo cavallo al Monte Athos in Grecia ed entrarono nella chiesa del monastero di Vatopedi. Il santo indicò una lunga teca e le disse: "La mia testa è qui". La madre si sentiva molto felice, si inginocchiò davanti alla sacra reliquia e la baciò con grande rispetto. Poi sorrise e disse al martire, "vorrei che fosse nel nostro convento". Il santo le disse, "Preghiamo per questo."

A quel tempo, il monastero e l'intera penisola stavano tenendo una grande festa in onore del martire. Pochi minuti dopo, i monaci portarono il ​​reliquiario e andarono intorno a tutto il monastero in processione. Questa fu accompagnata da colpi di pistola, in segno di rispetto per la sua posizione militare (il martire era un comandante supremo degli eserciti romani). Alcuni dei monaci del monastero scorsero madre Irene, ma non videro il martire. Furono sorpresi e le chiesero: "Chi sei? Come sei arrivata qui? "(Le donne non sono ammesse nella Repubblica monastica ortodossa del Monte Athos). La madre li comprese con l'aiuto del martire che le traduceva le loro parole. Rispose in inglese che era una monaca copta ortodossa in Egitto. La madre fu molto felice della sua visita al monte santo. Più tardi, il martire la riportò nella sua cella in Egitto.

 
Panichida del quarantesimo giorno per padre Giovanni

Ricordiamo a tutti i parrocchiani e agli amici che giovedì 22 dicembre, dopo il nostro consueto appuntamento con l’Acatisto a san Nicola (ore 19), celebreremo la Panichida del quarantesimo giorno dalla morte del nostro ierodiacono Giovanni (qui sotto in una foto presa nel mese di agosto del 2015)

Il quarantesimo giorno è un momento importante nella tradizione ortodossa, perché indica il momento in cui all’anima, che ha concluso il suo viaggio nei mondi ultraterreni, viene assegnato il posto in cui attenderà fino alla risurrezione generale. Ovviamente 40 giorni possono non avere la stessa percezione di durata per chi è ormai libero dalle leggi del tempo e dello spazio che regolano il mondo materiale. Tuttavia, si tratta di una durata importante per noi, per riuscire a elaborare il nostro lutto e per poter offrire un congedo ai nostri cari, assieme alla speranza di mantenere con loro il legame della preghiera e dell’appartenenza comune al corpo di Cristo.

 
Tour virtuale del Monte Athos

Dal 2016, è disponibile in greco, inglese e russo un sito che offre una possibilità di visita virtuale al Monte Athos. Il sito MountAthos360° è stato sviluppato negli ultimi tre anni, e offre vedute dei venti grandi monasteri, degli eremi e delle celle e perfino delle grotte degli asceti.

Le immagini sono disponibili sia in formato statico sia in foto panoramiche ruotabili. Gli utenti registrati possono anche caricare le proprie foto personali dei pellegrinaggi all’Athos.

Il sito è corredato di informazioni utili ai pellegrini, tra cui numeri di telefono e orari dei trasporti locali. Attraverso il sito si possono offrire donazioni per sostenere missionari e organizzazioni caritative in Grecia e in Africa.

 
Sulla non inevitabilità del modernismo

Partendo da una serie di dati storici e di ricordi personali, padre Andrew Phillips analizza diversi cambiamenti dati per ‘inevitabili’, e che poi si sono dimostrati piuttosto trascurabili, in particolare le istanze del modernismo nelle questioni ecclesiastiche. Presentiamo le considerazioni di padre Andrew in traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti.

 
In quale giurisdizione della Chiesa ortodossa dovrei entrare?

Nei paesi dell’Europa occidentale, L’Ortodossia si propone attraverso una serie di presenze diverse, talora piuttosto caratteristiche e distinte le une dalle altre. Anche il più consumato viaggiatore o cultore di tradizioni dei vari paesi ortodossi sa che a un certo punto va fatta una scelta, e di solito la scelta è un segno di maturità, così come la scelta di una persona con cui condividere la nostra vita dimostra serietà rispetto a chi non sa ancora decidersi tra tutti i partner possibili. Qui, padre Andrew Phillips ci offre una guida che vi offriamo in traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti. Per prima cosa, padre Andrew ci aiuta a stabilire quali Chiese ortodosse hanno una presenza nei nostri paesi, e in secondo luogo, quali sono veramente interessate ad aprire le loro comunità agli occidentali. Solo a questo punto, con acume, analizza i punti forti e deboli di ciascuna delle possibilità di crescita in quelle giurisdizioni ortodosse che offrono un futuro nel proprio seno.

 
La grande fuga: come Bucarest ha salvato intere chiese facendole slittare

Presentiamo un articolo in traduzione italiana sul curioso fenomeno delle chiese di Bucarest che furono salvate dalla distruzione trasportandole su rotaie: un tributo al genio dei romeni e alla loro capacità di conservare tesori della loro tradizione.

 
Elizaveta Glinka contata tra le vittime della tragedia del Mar Nero

Un aereo Tu-154 del Ministero della difesa russo con 92 persone a bordo è precipitato domenica 25 dicembre sul Mar Nero. La maggior parte dei passeggeri era costituita dai cantori dell’esemble musicale Aleskandrov (noto come coro dell’Armata Rossa), diretti da Mosca alla base aerea di Hmeymim in Siria per prendere parte alle celebrazioni del nuovo anno. La notizia che più ha scioccato la Russia è quella della presenza sull’aereo di Elizaveta Glinka (nella foto), o “Doktor Liza”, come è affettuosamente nota in Russia, una delle figure più note di medico umanitario a livello mondiale, che ha salvato la vita a migliaia di bambini, pazienti oncologici, rifugiati, senzatetto e altre persone in difficoltà.

Il fato di Liza Glinka non è ancora noto con certezza, ma certamente il suo nome è il più tragicamente ricorrente nelle preoccupazioni e nel dolore del popolo russo e di tutti i suoi amici nel mondo. Anche noi abbiamo contribuito a una delle opere umanitarie di “Doktor Liza”, come potete vedere da questo annuncio del nostro blog parrocchiale. Ci uniamo alla giornata di lutto proclamata in Russia per il 26 dicembre, pregando che nessuna morte possa essere dimenticata.

 
Il patriarca Giovanni celebra il Natale ad Aleppo

Sua Beatitudine il patriarca di Antiochia Giovanni X (Yazigi) ha finalmente potuto celebrare il Natale in mezzo ai fedeli della città appena liberata di Aleppo, sede della diocesi guidata dal suo fratello, il metropolita Paolo, ancora nelle mani dei terroristi (e rapito per non aver voluto sottostare all'ordine di non celebrare la Pasqua con il suo gregge).

Quest'immagine ci ricorda chi ha voluto veramente il bene della Siria e chi si è impegnato veramente per assicurare al paese un futuro di libertà, giustizia e dignità.

 
Il patriarca Kirill definisce il defunto ambasciatore Karlov un martire

Pravmir, 23 dicembre 2016

Mosca, 22 dicembre, Interfax - l'ambasciatore russo Andrej Karlov, che è stato ucciso in Turchia, è morto da martire e ha scritto il suo nome nella storia del paese, ha detto il patriarca Kirill.

"La vita di Andrej Gennad'evich [Karlov] si è conclusa tragicamente. Passerà alla storia della nostra patria come un ambasciatore russo morto facendo il suo dovere. Ci sono poche persone così. Egli sarà per sempre tra questi eroi nella storia del nostro popolo. Nelle categorie della vita umana, questa morte lo ha reso immortale", ha detto il patriarca al servizio funebre per Karlov tenuto giovedi nella cattedrale di Cristo Salvatore.

Diverse centinaia di persone, tra cui i colleghi e i parenti del diplomatico, hanno partecipato alla cerimonia funebre.

C'è un'altra categoria, la vita eterna, in cui non c'è morte, ha detto il patriarca.

"Crediamo che, attraverso le nostre preghiere e, in particolare attraverso la sua morte da martire, Andrej Gennad'evich entrerà in questo regno divino di gloria e la misericordia del Dio misericordioso sarà su di lui", ha detto.

Il patriarca ha detto di aver incontrato Karlov molte volte e di essere stato direttamente coinvolto nella costruzione di una chiesa russa a Pyongyang dieci anni fa, che è la prima e l'unica chiesa cristiana nella Pyongyang contemporanea.

"Andrej Gennad'evich ha dato tutto se stesso per quel lavoro. La costruzione è stata completata a meraviglia con la sua partecipazione diretta, io ho ordinato due sacerdoti coreani ed è stata organizzata una vita parrocchiale ", ha detto il patriarca.

Il patriarca ha riferito che molte persone hanno detto che l'apertura della chiesa aveva "più un senso di protocollo che davvero un senso pastorale e spirituale" e che non sarebbe diventata una chiesa nel pieno senso della parola, ma sarebbe rimasta un luogo esclusivamente dedicato a eventi di protocollo.

"Ne ho parlato ad Andrej Gennad'evich, e mi ha detto che, a causa delle sue profonde convinzioni religiose e delle convinzioni della moglie e di molti altri funzionari dell'ambasciata russa a Pyongyang, la chiesa sarebbe stata un luogo di preghiera in ogni circostanza. È interessante notare che uno dei primi servizi divini compiuti in quella chiesa sono state le nozze dell'ambasciatore. Tutte queste cose non hanno potuto fare a meno di produrre una grande impressione sulle autorità e sul pubblico coreano, e la parrocchia cominciato a vivere la sua vita ", ha detto il patriarca.

Il patriarca ha detto di aver incontrato Karlov ancora molte volte in seguito, anche nei periodi tra le visite in Turchia.

"So che aveva vicino al cuore il sostegno degli ortodossi russi che vivono in Turchia, e quanto avrebbe voluto che fosse costruita una chiesa ortodossa ad Ankara. Perché sto sottolineando la costruzione di chiese? Perché questa dimostra che il defunto era una persona con un'ampia visione della vita. Non era un ristretto specialista del ministero degli Esteri, non operava solo all'interno della cornice di rigide istruzioni. Aveva capito chiaramente che le relazioni tra la Russia e gli altri stati devono includere anche una sfera spirituale", ha detto il patriarca.

 
60 fatti sull’ultimo imperatore cristiano e sul suo regno

Padre Andrew Phillips ci presenta un ritratto dell’imperatore Nicola II attraverso una serie di fatti tanto rigorosamente documentati quanto nascosti ai più dalla propaganda dell’Occidente di ieri (e di quello di oggi). Scopriamoli in traduzione italiana nella sezione “Santi” dei documenti. 

 
Жить: una canzone per ritrovare la speranza

Жить ("Vivere"), una canzone di speranza e di fede, composta dopo la caduta del Volo Metrojet 9268 sul Sinai il 31 ottobre del 2015, è tornata di attualità con la caduta del Tu-154 sul Mar Nero.

27 artisti russi infondono coraggio a chi si trova in una situazione difficile e sta attraversando momenti difficili nella vita, e ricordano che nessuno dovrebbe rimanere con gravi problemi da solo.

 
In memoriam: padre Romano Scalfi

Ci è giunta la notizia della morte di padre Romano Scalfi (Tione di Trento, 12 Ottobre 1923 - Seriate, 25 dicembre 2016), uno dei fondatori del centro studi Russia Cristiana, nonché uno dei più profondi conoscitori della cultura religiosa russa in Italia.

Nelle poche occasioni che abbiamo avuto di conoscerlo e di discutere con lui, abbiamo apprezzato una persona che poteva avere un differente apprezzamento dell'Ortodossia, ma che nondimeno la amava profondamente, e ha dedicato decenni di vita a farla conoscere.

Quando ci aveva accolti in visita a villa Ambiveri di Seriate, sede del centro studi, avevamo avuto modo di paragonare diversi approcci occidentali alla Russia, e avevamo apprezzato il punto di vista rispettoso e non invasivo sostenuto da padre Romano.

Ci stringiamo attorno a tutti quelli che hanno seguito e apprezzato l'esempio e l'energia di padre Romano, e preghiamo che il Signore gli conceda il riposo accanto ai martiri per la fede da lui tanto amati.

 
Il metropolita Ilarion celebra il rito di riunione alla Chiesa ortodossa di persone temporaneamente allontanate

Il recupero alla Chiesa delle persone fuorviate da paganesimi, scismi ed eresie è un importante dovere per i cristiani. A Mosca questa delicata forma di apostolato riceve tutta l’attenzione del Metropolita Ilarion, che in questi giorni ha riconciliato con la Chiesa 115 persone, mediante un rito che è la conclusione di un periodo di catechesi e di recupero. Presentiamo il resoconto dell’evento in traduzione italiana nella sezione “Pastorale” dei documenti.

 
2017: sul significato spirituale della Chiesa al di fuori della Russia

Mentre arriva l’anno del centenario della tragica rivoluzione russa, padre Andrew Phillips ci guida a riflettere sul senso dell’emigrazione russa, spiegando che laddove c’è visione c’è anche missione. Presentiamo la traduzione italiana del saggio di padre Andrew nella sezione “Confronti” dei documenti.

 
L'imprenditore Tejmuraz Kristinashvili parla del suo cammino verso Dio

Padre Georgij Maksimov intervista l'imprenditore georgiano Tejmuraz Kristinashvili (nella foto), cresciuto in un paese di antica tradizione ortodossa ma in una famiglia saldamente atea, che testimonia una serie di strani e miracolosi cambiamenti nel corso della sua vita. Presentiamo nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti la traduzione italiana di questa storia, che presenta fatti inspiegabili e si conclude con una serie di considerazioni sulla chiamata degli imprenditori a una vita cristiana.

 
Continua lo stupro del Donbass

I nostri primi pensieri del 2017 vanno agli abitanti del Donbass, che continua a essere bombardato nelle sue infrastrutture civili nella disperata ricerca di un successo militare (anche uno solo, anche piccolo) con cui la giunta di Kiev possa tener insieme il proprio paese in pezzi.

Questa volta ne ha fatto le spese la scuola domenicale dei bambini presso la chiesa di sant'Aleksander Nevskij a Debaltsevo:

Come riporta il sito ufficiale del patriarcato di Mosca, la scuola è stata bombardata il 23 dicembre con proiettili di artiglieria del calibro di 150 mm, proibiti dagli accordi di Minsk (come se invece bombardare scuole fosse fair play), e su dieci proiettili, uno ha sfondato un muro della scuola. Grazie a Dio, non c'erano bambini nella struttura al momento del bombardamento.

 
Stephen Lendman parla della risposta del presidente Putin alle nuove sanzioni di Obama

L’amministrazione Obama, salutata all’inizio da speranze di grande cambiamento in tutto il mondo, sta terminando nella routine della più prevedibile meschinità. Padre Andrew Phillips introduce un articolo di Stephen Lendman sulle patetiche sanzioni natalizie del presidente uscente contro 35 diplomatici russi negli USA, e sulla dignitosa e pacata risposta di Putin. Potete leggere l’articolo e le considerazioni di padre Andrew in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 
La "chiesa sull'isola" più piccola al mondo, in Russia

Segnaliamo questo articolo con una splendida galleria fotografica che testimonia una delle chiese più ardite del mondo: la cappella di sant’Andrea il Primo Chiamato, costruita su un’isola di appena 100 metri quadrati sul fiume Vuoska, in Carelia.

 
Il digiuno e le relazioni coniugali

Padre John Whiteford risponde a una domanda che fa sorgere molte preoccupazioni tra i convertiti all’Ortodossia, che sentono dire che i periodi di digiuno comportano anche l’astinenza dai rapporti coniugali. Analizzando le basi bibliche e patristiche e le vere fonti canoniche relative a queste pratiche (ben distinte dai pii costumi popolari spacciati per “immutabile tradizione ortodossa”), padre John ci aiuta a capire come le cose stanno ben diversamente da quanto viene comunemente presentato dai convertiti piuttosto ignoranti, e ci insegna a vedere queste pratiche come tappe di un preciso cammino ascetico (nel caso delle relazioni coniugali, un cammino che deve essere intrapreso insieme, di libero e comune accordo), piuttosto che come un obbligo standardizzato per tutte le coppie. Presentiamo la traduzione italiana del saggio di padre John nella sezione “Domande e risposte” dei documenti.

 
Celebrazioni del NATALE ORTODOSSO 2016/2017

Venerdì 6 Gennaio

Vigilia di Natale

ore 10  - Divina Liturgia della Vigilia (Vespro + Liturgia di san Basilio il Grande)

ore 17 - Veglia del Natale (Grande Compieta e Vespro + Mattutino)

(non celebreremo funzioni durante la notte)

Sabato 7 Gennaio

NATALE DEL SIGNORE

ore 10 - Divina Liturgia

(dopo la Liturgia) Un momento di concerto: canti di Natale con i bambini della parrocchia

ore 17 - Veglia

Domenica 8 Gennaio

Sinassi della Madre di Dio

Domenica dopo la Natività

ore 10  - Divina Liturgia

Buon Natale! Cu Nașterea Domnului! С Рождеством Христовым!

 
Saker sulla Russia e sulla propaganda ucraina

Un articolo di Saker da noi tradotto nel 2015 si chiedeva, in modo ironico ma molto acuto e documentato, se non potesse esserci un fondo di verità nell'affermazione della propaganza ucraina che "i russi non sono europei".

Ora il Saker blog italiano presenta alcuni approfondimenti sul tema, in cui il nostro amico Saker, riprendendo il precedente articolo, aggiunge una nuova e illuminante introduzione su ciò che dovremmo realmente sapere della Russia.

 
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